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I guadi del Celduin


L_Oscuro

Messaggio consigliato

Lifstan (bardiano guerriero)

L'accoglienza offerta ai miei amici da parte della mia famiglia mi alleggerisce l'animo poiché renderà il loro periodo a Valle più confortevole e perché mostra quanto la nostta gente sia di buon cuore.

Dopo essere stati rifocillati ed aver sistema le accomodazioni per Caranthiel e gli altri, decidiamo di uscire la sera per godere dello spirito festaiolo della celebrazione della Battaglia dei Cinque Eserciti, ricorrenza assai importante e che viene preceduta dall'altra ricorrenza fondamentale per Valle: la Caduta di Smaug. Ahimè, l'abbiamo persa per una manciata di giorni ma sono sicuro che avrò modo di parteciparvi l'anno successivo. È sempre rinvigorente per il mio spirito vedere come Valle sia sorta e rifiorita meravigliosamente dalle ceneri e rovine della precedente città distrutta dal terribile drago. Questa volta, dopo più di anno che non vi facevo ritorno, ho notato come si sia ulteriormente espansa e ricostruita, edifici solidi, strade lastricate, fontane e piazze. Tutto meritio del mio popolo, ma anche della perizia nanica e del denaro che riccamente fluisce nelle casse del re e deluo popolo tramite il commercio delle merci di Erebor e di tutto il Rhovanion che qui confluiscono. La città è addobbata a festa e si possono vedere molte bancarelle vendere delle maschere del Dorwinion che sembrano essere diventate di moda da qualche tempo a giudicare da quanti individui girino con esse addosso. Mi lascio quindi trascinare da questa moda e dallo spirito della festa e ne compro una anche per me, indossandola immediatamente.

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Master quanto costa una di esse?

Proprio accanto a dove ho comprato la maschera c'è un palchetto dove so sta svolgendo una gara di indovinelli. Non sono mai stato bravo in questo ambito, ma mi piace molto ascoltarli e poi imparare la soluzione. Accanto a Beli, attorno al fuoco o dopo aver mangiato e bevuto ad un qualche tavolo, ne ho sentiti ed imparati parecchi nel corso degli anni. Intenzionato a partecipare, scambio una gomitata amichevole con il nano per intenderci sulla volontà di salire sul palchetto, ma ci fermiamo quando ci rendiamo conto che fra i partecipanti vi è un elfo e che questi ssmbri riconoscere Caranthiel e viceversa. A quel punto facciamo la conoscenza di Robur, cugino della nostra amica, valente guerriero. Felice di conoscerlo, porto l'avambraccio orizzontale adeso al ventre ed effettuo un leggero inchino per salutarlo con rispetto: "Sono Lifstan, figlio di Leiknir, questa è la mia città e sono lieto di conoscerti, Robur Mithraendir. È bello veder partecipare anche voi elfi a questa festa. Trovo sia l'occasione perfetta per riunire i Popoli Liberi del Rhovanion e rinsaldare i legami che ci hanno uniti e portati a sconfiggere i servi dell'Ombra."

Modificato da Pyros88
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Tiri di dado

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Caranthiel

2+2=4

14+2=16

5+2=7

Beli

12+8=20

8+8=16

3+8=11

Caranthiel e Beli decidono di cimentarsi in una gara di indovinelli.

Il primo mette a dura prova l'elfa, che è costretta ad arrendersi dopo poco, ma che vede Beli trionfare velocemente.

Il secondo indovinello vede nuovamente Beli vincitore, mentre Caranthiel è costretta a mordersi la lingua: avendo sbagliato il primo, non può infatti dare la soluzione del secondo.

Il terzo mette fuori gioco anche Beli, davvero troppo difficile!

Beli riceve un premio di consolazione degno di nota: un sacchetto di erba pipa direttamente dalla Contea!

Al crepuscolo, vedete tutti radunarsi verso la fontana commemorativa della sconfitta di Smaug, di fronte al palazzo reale.

Dal portone escono, in successione, prima Re Dain, Re Sotto la Montagna, con una scorta di nobili nani. Esce poi la delegazione elfica, composta da un trio di cugini di Re Thranduil, seguiti dal governatore di Pontelagolungo.

Per ultimo esce Re Bard, con la sua corona di ferro nanica, scortato dai suoi più fidi consiglieri, tutti arcieri della compagnia di quando era capitano.

È lui a prendere la parola.

"Popoli delle Terre Selvagge!

Pochi anni fa eravamo separati, impauriti! Draghi volavano nel cielo e orchi correvano liberi di depredare.

E poi un giorno, le nostre paure ci sono piombate addosso, in un turbinio di fuoco e fiamme!"

Un anziano con cappuccio e mantello si stacca dal gruppo dei consiglieri di Bard, andando a mettersi vicino al re.

"Ma insieme, come un vento, abbiamo spazzato vie le nubi. Ed insieme abbiamo combattuto la battaglia dei cinque eserciti, vincendo. Come un solo popolo!"

Mentre il popolo, in risposta alle parole del re, esulta ed acclama il sovrano, il vecchio si toglie cappuccio e mantello, svelandosi.

Sentite qualcuno mormorare un nome: Gandalf!

Gandalf, il grigio pellegrino, è giunto a Valle.

Alzando il bastone illuminato, Gandalf diede via alla festa con un boato di fuochi d'artificio, come mai ne avete visti prima.

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Beli

Battere Caranthiel in un gioco di mente mi da una certa soddisfazione. Che però non posso gustarla che un indovinello che non ho mai sentito mi interrompe la serie di vittorie sul meglio.

Alla fine mi offrono un po' di erba pipa. Dicono che quella della contea è molto buona, la proverò certamente stanotte. Ma il resto la conserverò come ricordo.

La festa inizia con una sorpresa enorme. Lo stregone Gandalf è qui.

Il vostro re non si è degnato di presentarsi? Chiedo ai due elfi con noi.

Dain è tra noi invece, bene. Non ho dimenticato della faccenda di cui devo discutere. Ma prenderò un momento migliore per avvicinarmi. Ora è tempo di feste, non di politica.

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Caranthiel

"La mente di un Re degli Elfi non funziona allo stesso modo di quella di un sovrano dalla vita più breve", rispondo, in maniera quasi scientifica. 

"La percezione che voi avete della Battaglia ve la fa onorare necessariamente in prima persona, ma Thranduil ha visto le ere scorrere sotto i suoi occhi ed ha conosciuto le conseguenze degli scontri armati già diverse volte. Con ciò non voglio dire che lui sottovaluti la portata degli avvenimenti accaduti qua, ma non sempre potrà prendere parte ai festeggiamenti.

Soprattutto quando "sempre" può volere dire "per sempre".

Inoltre, amico mio, rammenta che la distanza da Erebor a Valle è comunque molto minore di quella che ci separa dalle Sale del Re: percorrerla avanti ed indietro non è necessariamente possibile, se altre questioni premono sulla corte".

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Robur

Re Thranduil ha visto di peggio di un drago sputafuoco. Ha combattuto, con mio padre al suo fianco, i grandi draghi del Nord. Abbiamo visto i nostri uomini, soldati e alleati crollare sotto il potere di quelle bestie. 
Ha altro da fare che venire a queste feste. Ombre sinistre si muovono nel Bosco Atro, e spero che Gandalf sappia ciò che faccia. 
dico, aspro e inespressivo, mentre con i miei grigi occhi scorro lo sguardo su quei presenti chiassosi e rozzi. Sospiro, e tento di allontanarmi dalla folla. 

 

Modificato da Azog il Profanatore
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Germonth il sognatore

Rimango sbalordito dalla quantità di gente importante che vedo davanti a me.

Quello! Quello è re Bard, colui che ha ucciso un drago! E quello è re Dain! Quello è il re degli elfi? Davvero? Quello è Gandalf il grigio che è riuscito, anni fa, a far entrare 13 nani e un hobbit a casa sua? Chiedo stupito e meravigliato

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Beli

Le scuse per Thranduil non mi vanno troppo a genio. Forse hanno ragione, ma una parte di me pensa che il re degli elfi ci vede tutti come inferiori a lui, non degli del suo tempo. E come si fa a fidarsi di un alleato così?

Ad ogni modo cerco di togliermi i pensieri negativi e godermi la serata al meglio. Sono qui per fare festa non per fare storie.

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Caranthiel

"Forza, proviamo a avvicinarci a Mithrandir!", suggerisco, indicando Gandalf.

"Essendo uno Stregone, mi aspetto che possa scomparire da un momento all'altro, ma credo proprio convenga cercare di parlargli, almeno finché abbiamo ancora adesso, in qualche modo, la presenza di Radagast!".

Modificato da Ghal Maraz
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@Pyros88, flashback

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Ti vengono proposti tre indovinelli:

Corro tutto il giorno, ma non mi stanco mai
Perché il mio letto è freddo e duro
E anche se in pianura mi incontri
La mia testa sta sopra al monte
E se su di te respiro
Puoi pensare che sono una fonte
Chi sono?

Quante più ne fai, tante
Più te ne lasci indietro. Che cosa sono?

Mi seppellisci quando son viva
Quando muoio mi tiri fuori. Che cosa sono? 

Avendo notizie interessanti che credete possano interessare al Grigio Pellegrino, cercate di avvicinarvi ai dignitari alla corte di Re Bard. La folla non aiuta, così come la foga per i fuochi d'artificio e l'annuncio di un imminente ballo in maschera, che dà il via ad una musica ad alto volume e ben ritmata.

Vi perdete quasi di vista voi stessi, e perdete di vista Re Bard e la sua corte e soprattutto Gandalf, quando una mano sfiora la spalla di Caranthiel.

Voltatasi, l'elfa nota Gandalf che fa cenno di seguirlo in una strada secondaria.

Nella pace del vicolo, con la musica più affievolita, Gandalf vi parla.

"Ho avuto modo di conferire con Radagast, che mi ha parlato di voi. Anche se noto un Elfo in più, ed un Uomo in meno."

Si sofferma ad osservare per pochi istanti Robur.

"Non ho molto tempo, sono di fretta, ma necessito di ascoltare dalla vostra voce quanto avete visto. Non dubito che abbiate fatto un resoconto dettagliato allo Stregone Bruno, e che mi siano state riportate le parole esatte, ma alle volte si dice più con le proprie emozioni che con le proprie parole."

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Va benissimo anche se mi scrivete: faccio un riassunto a Gandalf dell'avventura precedente. Vi lascio un giro di post nel caso vogliate chiedere qualcosa di diverso.

@Azog il Profanatore, no ovviamente non ci sono goblin a Valle. L'ambientazione è piuttosto fedele ai libri in questo.

 

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Beli

Gandalf ci chiede di seguirlo, immagino abbia saputo di noi da Radagast e così è. Faccio un inchino allo stregone. Quando raccontiamo della vicenda, metto particolare enfasi sullo spirito e la catena.

Non sappiamo cosa sia. Forze oscure sono all'opera.

Poi mi azzardo a fare una domanda io invece.

A cosa dobbiamo questa fretta? Una riunione importante con i lord qui presenti? Chiedo allo stregone. Non può intendere solo che è richiesto per gli spettacoli alla festa, l'urgenza sembra per qualcosa di più importante.

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Caranthiel

"Mithrandir!", esclamo, colpita (ma poi non troppo) dal fatto che sappia già di noi. 

Arricchisco il racconto con i dettagli che sono riuscita ad inferire sia dalle mie conoscenze, sia dalle mie percezioni da Priminata: avere trascorso la mia vita a studiare, in questo contesto, si può certo rivelare utile. 

Molti della mia stirpe si mostrano apertamente diffidenti del Grigio Viandante, ma io non fatico a riconoscerne la sapienza e ľincessante abnegazione nella lotta contro ľOscuro.

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Germonth il sognatore

Nella folla mi perdo.

Io mi perdo.

Non in un bosco, tra i sentieri di una montagna, in una palude o in una grotta sotterranea scavata dai nani.

In una piazza di una città. Un rettangolo costruito da umani come me, io mi perdo e perdo i miei compagni.

Non faccio in tempo a disperarmi della cosa che il mio umore cambia repentinamente. Gandalf il grigio, grande amico del mio re è davanti a me a chiedermi cose dicendo che mi conosce.

Gandalf il Grigio.

Dice che gli ha parlato di noi Radagast. 

Radagast che usa il suo prezioso tempo per parlare di noi a Gandalf.

Sono sbalordito, interdetto. I miei compagni, più bravi sicuramente di me nel parlare già stanno dicendo tutto. Io invece rimango un po' sbalordito e di sasso.

È... è un unore... riesco solamente a dire.

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Robur

Faccio un leggero cenno con il capo. Forse lo Stregone Bruno non vi ha parlato di me, dico, impassibile, ho conosciuto i compagni di Caranthiel solamente oggi. Sono Robur Mithraelin, figlio del capoguardia del Reame Boscoso di Re Thranduil. fisso per un attimo Gandalf, poi indietreggio, lasciando la parola a tutti voi.

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Aspettate, spero che il capoguardia qui non sia Tauriel...altrimenti chiedo di cambiare genitore in comune😄 

 

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Lifstan (bardiano guerriero)

Indovinelli

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Il primo è il fiume

Il secondo sono le impronte

Il terzo proprio non ci arrivo

La vista di così tanti re e dignitari mi riempie di orgoglio e speranza per questo evento e per il futuro di Valle sotto la guida di Re Bard. La presenza poi di Gandalf, il Grigio Stregone, non fa che accendere il mio interesse e penso subito che dovremmo parlargli e condividere con lui quanto visto e già detto a Radagast. L'elfo cugino di Caranthiel è un po' spocchioso e non sembra apprezzare poi così tanto questa celebrazione o forse il dover stare in mezzo a tutta questa gente umana. Anche Germonth sembra un po' spesato, da quando siamo arrivati a Valle, probabilmente non ha mai visto una città e tutto ciò lo confonde. Cerco di tirarlo su e di fargli apprezzare al meglio Valle e le sue meraviglie, così come il piacere della festa fra le bancarelle con il cibo ed il bere, mentre tentiamo di avvicinarci al Re ed agli altri personaggi importanti. Avvicinarsi non è facile, la folla è molta ed in più troveremmo sicuramente la strada sbarrata dal cordone di sicurezza dele guardie e noi non abbiamo nemmeno un lasciapassare, anche se forse la mia spilla ed il mio nome potrebbero riuscire a permettere, almeno a me, di avviciarmi. Certo questo è un momento si celebrazione e di passerella in pubblico, avvicinarsi a Re Bard per confabulare con lui o per chiedergli udienza altrove, in un posto riservato e più silenzioso, sarebbe irragionevole e davvero intempestivo. La cosa migliore sarebbe aspettate domani, o pelromeno finché lui e gli altri non si ritirino dalla piazza pubblica.

Tutto ciò si risolve anticipatamente quando è Gandalf stesso a trovarci, con nostra totale sorpresa, e a condurci in un vicolo laterale più tranquillo, per parlare. Lo stregone sembra già sapere tutto grazie a Radagast, ma vuole ugualmente sentire la storia per nostra bocca. Caranthiel e Beli raccontano dettagliatamente la storia ed io mi inserisco qui e lì solo per approfondire qualche dettaglio che mi sembra importante, soprattutto sul contesto strategico e militare delle attività dei servi dell'Ombra a Cornostregato. La faccenda sin da subito ci era sembrata molto seria, ma se anche qualcuno come il Grigio Stregone se ne sta interessando, al punto da volerci parlare di persona, la faccenda deve essere ancor più grave e questo non può che destare in me nuovi pensieri cupi e preoccupazione verso il futuro del Rhovanion e di Valle. "Avete per caso già informato Re Bard e gli altri di ciò? Noi siamo appena giunti qui proprio per metterlo al corrente della situazione. Averli qui, tutti riuniti, sarebbe anche l'occasione più propizia per una tavola totonda affinché i Popoli Liberi tornarni a fare fronte comune contro il male crescente a Sud. Bisogna agire in fretta contro Cornostregato" commento una volta che abbiamo finito di raccontare tutto a Gandalf.

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@Pyros88indovinelli

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Quando rispondi bene ai primi due indovinelli, tutti si complimentano: solitamente a partecipare sono elfi, nani o anziani sapienti. Un ragazzo così giovane difficilmente ha la sapienza per rispondere bene.

Devi arrenderti alla terza domanda

"Una pianta, ragazza. Si tratta di una pianta!"

Ti dice il vecchio bardiano che fa da giudice, dando anche a te un sacchetto di Erbapipa della contea.

"Purtroppo la mia fretta non è dettata da  piacevoli festeggiamenti... Ho da organizzare altri incontri con i signori di queste terre. Consigliare, informare."

Gandalf vi risponde brevemente, frettolosamente.

"Molti anni fa oltrepassai per la seconda volta le porte del Negromante a Dol Guldur. Ciò che ho scoperto in quell'occasione non è argomento da discutere ora, ma vi basti sapere che che trovai quel luogo ancora più oscuro e oppressivo che in precedenza. Ebbi l'impressione che un nuovo potere si fosse alleato con il Negromante e regnasse nelle fosse più profonde di Dol Guldur.

Fu laggiù che trovai Thrain, il padre di Thorin Scudodiquercia, che vagava senza meta e vicino alla morte nelle segrete più nere. Purtroppo ero arrivato tardi ed egli morì prima che potessi aiutarlo, ma con il suo ultimo respiro volle dirmi il nome del suo carceriere e torturatore: il Re delle Forche.

Fuggii da quel luogo maledetto prima che il Negromante potesse avvertire la mia presenza, ma sapevo che la mia visita non era passata inosservata. Avevo sentito gli occhi di quel tremendo signore della prigione posarsi su di me. Il Re delle Forche mi aveva visto, ma sembrò di accontentarsi di lasciarmi andare."

Gandalf fa una pausa significativa.

"Immaginate bene, se vi sto parlando di questa mia brutta esperienza è proprio perché quello Spirito malvagio, signore delle prigioni di Dol Guldur ed alleato del Negromante, il Re delle Forche, è proprio lo spirito che avete incontrato.

La catena di cui mi avete parlato è un mezzo. Qualcosa che lo spirito vuole usare per i suoi piani. Non mi sono chiari, ma considerando che il potere della catena è quella di costringere chiunque alla volontà di chi la padroneggia, sicuramente non è nulla di buono.

Non penso sia riuscito a padroneggiare tale potere, non ancora quantomeno. E sono certo che il vostro intervento lo ha rallentato ulteriormente."

Alle vostre domande e richieste, alza una mano.

"Troppo poco tempo è passato dalla minaccia di un drago, e parlare di uno spirito maligno ora getterebbe nello sconforto i popoli liberi. Vi consiglio di mantenere un'uguale  prudenza nel parlare con i vostri signori: dobbiamo essere certi dei piani del nemico e della sua esatta natura. Per il momento ho parlato a Re Bard di forza avverse a sud, Orchi ed Uomini che si stanno radunando sotto un unico signore della guerra dall'identità ignota, ma certamente malvagia.

Gli ho perciò consigliato di stare all'erta, e di intessere rapporti diplomatici con gli altri regni dell'Eriador."

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Germonth 

Gandalf ci sta parlando e ci sta dicendo cose terribili. Già quando parlavano i miei compagni era come se parte delle cose le rivivessi, ma ora... lui ci sta aggiungendo cose ma non tutte negative e la speranza riesce a rimanere intatta.

Cosa possiamo fare per sconfiggere questo mostro? Esiste qualcosa che possa aiutarci ad ucciderlo? Un arma, qualcosa... Non voglio che continui a seminare terrore e disperazione in queste terre. Dico ora risoluto mentre negli occhi rivedo la tristezza della dama elfica e il dolore degli schiavi di Corno Stregato.

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Beli

Il re delle Forche! Finalmente abbiamo un nome! Lo spirito che ci ha tormentato nel sogno di Irime e quasi ucciso a Cornostregato finalmente ha un nome.

Purtroppo oltre al nome non sappiamo molto. La catena può controllare le menti? Spero non impari mai ad usarla.

Guardo Robur, rattristendomi perché ancora è in parte colpa mia. No, ci hanno scoperti mentre la stavamo rubando e nella fuga abbiamo dovuto lasciarla. è la verità, più dettagli sono inutili.

Mi sconcerta quando Gandalf ci chiede di non parlare di quanto ci ha detto ai nostri signori. Perdonami, Gandalf. Sono certo che la tua saggezza è superiore alla nostra. Ma non capisco. Se uno spirito malvagio è all'erta non dovremmo forse avvertire i nostri sovrani del pericolo? Sono certo che Re Dain non si farà prendere dal panico. Dico con una punta di fierezza.

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Caranthiel

"Nessuno credeva al Negromante, prima che venisse scacciato da Dol Guldur. Allo stesso modo, voci non provate sparse da avventurieri verrebbero prese come follie o come una infondata fonte di panico", rispondo a Beli, un po' tirando ad indovinare, un po' riflettendo su ciò che ho appreso.

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