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Atto I: Il Sangue della Città


Ian Morgenvelt

Messaggio consigliato


Amy Linn

In Barca

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Seguo il gruppo sulla barca, ma metto in chiaro che non intendo immergermi se non strettamente necessario. "A parte che non ho pensato di portare un bikini in Normandia, non mi fido ad avvicinarmi troppo a quel luogo. Però prima di immergervi potreste lasciare che a farlo sia un mio servitore. Vediamo... che uccello riusciva ad immergersi? Ah, si, la pulcinella di mare. Potrei tentare, ma non ne ho mai visto uno da vicino" prendo il telefono e cerco qualche immagine per fare un raffronto, poi mi fermo "Se pensate che non sia un pericolo usare la magia qui"

 

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George

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Segui le indicazioni che ti vengono date da Oisin, raggiungendo l'estremità del camping dove sei venuto proprio ieri. Amélie ti sta attendendo contro la recinzione, giocherellando con i suoi capelli per il nervosismo. Ti saluta appena ti vede e ti fa segno di raggiungerla, attaccando subito a parlarti. Pronto all'incontro? Perché io non lo sono per nulla: la mia madrina è stata molto felice di sentir parlare di questa visita e come "intermediaria" mi toccherà certamente il compito di introdurre l'ospite. Che è lievemente diverso dal solito sidhe borioso. 

Oisin

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Esci dal locale dopo aver salutato gli altri, dirigendoti verso il piccolo museo cittadino per discutere con il direttore. Il museo non è certamente imponente: si tratta di una casa nel centro storico riadattata per tenere qualche cimelio. La porta recita "Museo della pirateria" e rappresenta una versione stilizzata della statua di Surcouf che svetta vicino alle mura. Il direttore ti aspetta sull'uscio: è un uomo avanti con gli anni, con i capelli brizzolati e dei baffi a manubrio, dotato di un corpo ancora poderoso, nonostante l'età. E' lei l'organizzatore del festival? Jules MacKenzie, piacere di conoscerla. Ti dice cortesemente, porgendoti la mano. 

 

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Petras

In barca

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Guardo l'acqua che scorre sotto la chiglia, spalancando sempre di più gli occhi, finché non posso trattenermi. "Siamo dentro. Dentro il cerchio."

Passo da una murata all'altra, per guardare tutto intorno alla barca.

"C'e' qualcosa qui, qualcuno. Forse immergersi non è prudente."

Sono molto spaventato.

 

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George Drake

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"Mi dispiace. Non volevo certo metterti in imbarazzo o in difficoltà. Ma non credo avrei potuto muovermi, in questo senso, senza la tua intermediazione", spiego alla ragazza fatata, cercando di cogliere il vero punto della sua difficoltà. 

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Empatia +3 per intendere cosa la turbi maggiormente. 

 

 

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Amy Linn

In barca

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"Posso farlo, non diversamente di come l'altra sera ho pedinato il furgone. Il punto è... devo farlo?" guardo gli altri in barca con me. Che palle, dover avere a che fare con questi vecchi... e dover discutere con loro su come agire. Ecco perché sono una solista; non mi piace collaborare!

 

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Luop in barca

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Guardo preoccupato il giovane Petras. Per gli altri può essere solo un bambino umano che mi porto dietro ma io so' benissimo che nasconde delle potenzialità enormi e aspetto solo che decida...cosa spero, che si confidi? Che mi chieda dei consigli? Riesco a malapena a tenere sotto controllo me stesso, figuriamoci essere di sostegno a qualcun altro, eppure... maledizione a quando ho promesso a sua madre di prendermi cura di lui.

Cos'hai visto? Gli chiedo, perché dici così?

Poi faccio un cenno d'assenso ad Emy e rispondo ai dubbi degli altri: non credo che immergendoci potremmo disturbare qualcosa. Piuttosto l'uccellino di Emy temo possa essere assorbito dal potere del sigillo.

Penso comunque che varrebbe la pena provarci.

Emy, nel caso il tuo animale sopravvivesse, quanto potrebbe rimanere attivo? Abbastanza per dare un occhio sott'acqua e poi farci da guida nel caso vi sia qualcosa di interessante ?

 

Modificato da shadizar
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George

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La ragazza alza le spalle, anche se sembra aver apprezzato il tuo tentativo di rassicurarla. Ti porge quindi la mano, facendoti segno di seguirla in una piccola macchia di alberi dietro al campeggio. 
Il luogo in cui vi inoltrate non può certamente essere definito "bosco" o "foresta", ma ti sembra chiaramente di camminare da fin troppo tempo in mezzo a tronchi e cespugli. Come se non bastasse, gli alberi ti sembrano molto più antichi e il cielo... è strano e irriconoscibile, ammantato di una luce soffusa non troppo simile da quella dell'alba o del tramonto. Non ti servono molti altri indizi per riconoscerlo: vi trovate nel mezzo di una corte fatata, il regno che nel corso della storia ha assunto diversi nomi e in cui tu hai passato diversi anni di riposo. 

Dopo qualche minuto arrivate in una radura, dove si è radunata una discreta folla. Vedi creature di vario genere: folletti, sidhe e ogni genere di rappresentante del Piccolo Popolo, tutti presenti con le proprie forme mutevoli e sempre esagerate. In mezzo a questa strana corte si trova quello che non tarderesti a definire come "trono": è un ceppo di una antica quercia, coperto da rampicanti che si contorcono fino a formare una specie di cuscino. E sopra di esso siede la "Signora": una donna dai lineamenti perfetti, dalla pelle marmorea e dai profondi occhi violetti. I suoi capelli sono intrecciati con fiori appena colti e il suo vestito, per quanto semplice, riesce a conferirle un'aura di eleganza. Appena entrate, la Signora vi concede un sorriso raggiante, lasciando che sia la sua figlioccia a presentarvi. Madre, ti presento Arthur del casato Pendragon, Re in Eterno di Albione e dei possedimenti oltre al mare. Dice indicandoti e facendo un inchino, tradendo ancora la sua emozione quando incespica sul finale. Sire, le presento la Regina di questa Corte, Signora del Crepuscolo e Dama dell'Estate. Conclude nella tua direzione, senza pronunciare nomi, come vuole la tradizione di questa corte. La donna, in tutta risposta, fa una riverenza, lasciando che sia tu ad "aprire le danze"

 

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George Drake

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'I racconti non le rendono giustizia. Potrebbe indossare un sacco di iuta e sarebbe comunque la donna più bella e regale del mondo', mi trovo a pensare, temporaneamente ammutolito dalla mera presenza della regina Seelie.

"Perdonate la mia pochezza, maestà. È un onore e un privilegio essere al vostro cospetto", dico poi, inginocchiandomi, a capo chino, non appena mi ridesto.

'E perdonate anche gli abiti poco consoni per la vostra corte, ma il mondo mortale raramente lascia spazio a panoplie degne di un luogo come questo", aggiungo, portando le braccia in avanti, leggermente piegate, con le mani un poco arcuate, come se sollevassero qualcosa. Parallele, decise, nervose. 

Perché in effetti sollevano qualcosa

Mentre saluto la Radiosa Regina, richiamo dalla fessura tra i mondi il sigillo del mio potere. La lama che tutto può tagliare compare tra le mie dita, racchiusa dal suo fodero che la rende eterna e infrangibile.

Assieme a lei, compaiono anche le mie vesti, stratificate come le vite e i secoli trascorsi. Da quando sono tornato, è la prima volta che posso manifestarmi appieno. 

"Ora avete la conferma che vi è dovuta, Regina dell'Estate. Io vi omaggio salutandovi con il Brando che Fende Ferro e Acciaio, Excalibur ľinvincibile, privilegio del Re che Fu e Re che Sarà. Vi prego di accettare questo mio saluto e di rinnovare la mia condizione, quale Amico delle Fate. Poiché io, oggi, indegnamente, cerco il vostro prezioso consiglio e la vostra imperitura sapienza", concludo, senza ancora sollevarmi.

Ah, come sono lontani, i rozzi tempi della mia prima giovinezza. Il druido, forse, ne sarebbe persino compiaciuto. 

 

Modificato da Ghal Maraz
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Oisin

Da solo

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"Uno degli organizzatori... Ossian Mac Cumhaill, piacere mio." rispondo stringendogli la mano "Come le ho anticipato vorrei discutere con lei del coinvolgimento del museo e del castello nella fiera: come sa bene molti vengono per la parte più folcloristica, per storie e leggende da tutto il mondo, e la fortezza ne ha di storie da raccontare."

 

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Amy Linn

In barca

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"Molto più a lungo. Io posso vedere attraverso di lui. Se non viene distrutto o ucciso -è pur sempre un animale- potrà darci informazioni dettagliate. Però nel mentre io non posso vederci, quindi dovrete badare a me. Non fatemi finire in acqua!" scherzo, ma non troppo. 

Poi comincio a concentrarmi, chiudendo gli occhi e lasciando che il moto ondoso mi culli mentre parlo per brevi frasi in una lingua già vecchia ai tempi di Omero. 

Questa volta invece di un gufo o un gabbiano, o qualche altro uccello maestoso, l'animale che giunge al mio servizio è un paffuto uccello marino dal becco corto e tozzo, arancione, e il corpo cicciottello. Una pulcinella di mare. Ma farà bene il suo compito, esattamente come un provetto sommozzatore. 

DM

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Invoco l'aspetto Sirena del Blues Rock.
Accademiche +2, Aspetto +2

 

 

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Loup

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Le parole di Petras mi mettono in allerta e il militare che è in me' esce allo scoperto iniziando a diramare ordini. So' che non appariro' simpatico a qualcuno, ma nei momenti di pericolo questo atteggiamento è sempre risultato vincente. Fate silenzio e prestate la massima attenzione a ciò che ci circonda.  Questo posto è il motivo per cui hanno ucciso e probabilmente qualcuno ci sta' già osservando. Non disturbiamo Amy e lasciamola lavorare in pace. 

Poi mi metto a scrutare la riva da cui siamo arrivati facendo da scudo alla maga col mio corpo. Qualcuno potrebbe decidere di non restare semplicemente ad osservare.

 

Modificato da shadizar
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In barca

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Amy porta a termine il suo rito, riuscendo a preparare tutto il necessario grazie all'aiuto di Charles. Invoca quindi le energie necessarie con attenzione, facendo fluire il potere lentamente e in maniera controllata. Dopo un paio di minuti una pulcinella di mare appare davanti ai suoi occhi, curvando lievemente il capo, come se volesse recepire i suoi ordini. Si alza quindi in volo, tuffandosi tra i flutti in cerca di ciò che la sua padrona le ha ordinato.

Amy

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Il piccolo volatile nuota fino al fondale, permettendoti di ammirare gli "Scogli della Principessa": sono tre formazioni rocciose sul fondale, che chiudono una sorta di cerchio. Il volatile setaccia lentamente il fondale, fino a trovare un indizio rilevante: in mezzo ai tre scogli la sabbia sembra essere più sottile, come se stesse coprendo una superficie artificiale. 

Petras

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Le energie invocate dalla tua compagna sono molto potenti, ma non sono quelle a colpirti: i brividi elettrici si intensificano e senti sempre più chiaramente l'elettricità statica sulla tua pelle. Ti volti spontaneamente a cercare Peter, assistendo così ad uno spettacolo che non avresti voluto vedere: il piccolo uomo esce dalla tua tasca e si posiziona sulla tua spalla, mettendo le sue piccole mani come uno scudo davanti al suo volto. In quell'esatto istante senti l'energia disperdersi e la sensazione di inquietudine si fa meno pressante: sembra che vi stia proteggendo, in qualche modo. Noti, però, che il suo corpo sembra farsi più piccolo: al termine del rito è diventato ormai delle dimensioni di un insetto, a mala pena percepibile. Ti lancia uno sguardo, sorridendoti, prima di volatilizzarsi, come se non fosse mai esistito. 

Le tue emozioni sono in subbuglio: riuscirai a controllarle, nonostante tu sia uno Specchio Empatico?

Nota

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Sto tentando il tuo Aspetto: a te scegliere se lasciarmi il controllo della reazione di Petras (e ottenere un punto Fato) o controllarla tu, invece (spendendo un punto Fato)

 

 

George

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Vedo che sei cresciuto, giovane Arthur, e che hai imparato le antiche regole. Un peccato... La tua irruenza giovanile non mi dispiaceva. Risponde la donna con la sua voce cristallina, sfoggiando un sorriso radioso. Sembra però piacevolmente colpita dalla tua presentazione, soprattutto ora che hai abbandonato il tuo aspetto "mondano" e mostrato la tua lama. Il resto della Corte, invece, è rimasta a bocca aperta: erano consapevoli della tua identità, ma non si aspettavano certo che ti saresti mostrato in una maniera tanto spettacolare. Rimango in un timoroso silenzio, limitandosi ad ammirare i propri volti nel metallo lucente di Excalibur. Sei tra amici, Arthur: puoi parlare liberamente. La mia figlioccia mi ha anticipato il problema e, effettivamente, si tratta di una questione spinosa: sarò lieta di aiutarti. Spiegami pure ciò di cui hai bisogno e farò il possibile per fornirti consiglio. Conclude, battendo poi le mani rapidamente per far avvicinare quelli che definiresti dei paggi: sono dei sidhe dall'aspetto longilineo e spigoloso, vestiti con abiti eleganti, anche se leggermente antiquati. Senza aver bisogno di nessun comando, sistemano una sedia di fronte al trono e ti fanno cenno di accomodarti. Ma prima permettimi di offrirti delle primizie della terra. Non sarei una buona ospite se accogliessi un vecchio amico a mani vuote. 

Oisin

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La stretta dell'uomo è vigorosa e il sorriso sul suo volto è sufficiente a farti comprendere quanto apprezzi il festival e la tua idea: si prospetta una bella Discussione AmichevoleE' una proposta interessante, effettivamente: il castello è una delle nostre attrazioni maggiori, coinvolgerlo nel festival potrebbe aiutarci a dare nuova linfa a questa città. Come pensava di agire?

 

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George Drake

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"Aye...", dico, sistemandomi sullo scranno e passando a un tono più informale. Non farlo, ora, dopo che mi ha liberato dalle catene delle cerimonie, sarebbe offensivo per entrambi. 

"Ti sono grato, Gloriana. Il ritorno alla carne mi ha fatto dimenticare i sapori di Avalon. E sono ben lieto di poterne prendere nuovamente parte, senza dover essere per forza legato per sempre alle Terre del Crepuscolo!", scherzo, ricordando, con l'innocenza degli anni trascorsi, i pericoli che corrono i veri mortali, nelľassaggiare il nettare e il cibo di Faerie. 

"Non che sarebbe un male, invero... Ma il mio ritorno non può essere casuale. Come temo di avere appreso in questi giorni", aggiungo, rinfoderando la spada, per poi appoggiarla al fianco della sedia.

Guardo Titania e penso a quando venne forgiato il nome con cui ľho appena appellata. 

Gloriana.

Elizabeth e John Dee facevano allora rivivere il mio stesso rapporto con Merlino; lei era benedetta direttamente dalla Signora dei Sidhe, che talvolta parlava attraverso la sua voce. Il confine tra i mondi era più sottile e superarlo era meno complesso. Talvolta più rischioso, però, e altre volte meno. Spenser era in grado di discernere quel legame tra le due regine, ma non avrebbe saputo spiegarlo. 

Ho visto quei giorni, come in uno specchio. Li avevo quasi dimenticati, annegati nelle nebbie del tempo. 

Ora rammento. Sento il calore della spada al mio lato. Può un'arma antica, di metallo ormai temprato da millenni, emanare calore? 

Certo, se è destinata a rendere omaggio a una maestà fatata.

"Forse sono davvero più saggio. O solo più vecchio, che per un umano è un presagio oscuro, soprattutto in questi tempi bui. Ma non temere, regina Titania: potrei ancora tenere testa a uno sciocco Goblin, in quanto a irruenza", concludo il gioco dei convenevoli, che sono più un rito, invece di una formalità. 

Le parole hanno potere, soprattutto qui. Ľho appreso, col tempo. Per questo ho dichiarato e scandito il nome della spada. Così la Corte ha saputo che venivo senza sotterfugi. 

Assaggio le primizie di Titania e aspetto solo un ulteriore suo cenno, in modo da poterle parlare di quanto mi angustia, con la consapevolezza di poterle - e doverle - raccontare tutto, schiettamente. 

È molto più semplice, se mancano Oberon e Puck.

 

Modificato da Ghal Maraz
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