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Preoccupazioni Serie: Signore degli anelli e Fondazione


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Come regola generale trovo sia una pessima idea confrontare due opere quando passano ad un media diverso, anche confronti molto approssimativi*. Trovo i film di LOTR ottimi film fantasy, ma certo che se vado a fare il confronto con i libri trovo mille motivi per arrabbiarmi. Glorfindel e Faramir sono i personaggi chiave dei libri, e scompaiono/cambiano nei film. Ma è una buona idea, perché non sono i personaggi chiave dei film, che trattano una storia diversa. Aragorn nei libri è una figura lontana, senza alcun approfondimento caratteriale, sullo sfondo: perché è un Re, e LOTR non parla di re come persone, parla di Frodo e Sam. Nei film diventa necessariamente il protagonista, e giustamente viene anche caratterizzato e approfondito e reso più personale, dotato di interessi romantici. Media diversi, tematiche diverse: la stessa storia, ma narrata da angoli diversi, sono a tutti gli effetti storie diverse, con archi di trasformazione dei personaggi diversi. C'è anche ovviamente una parte soggettiva: c'è chi all'uscita del film di LOTR sperava di rivivere le stesse emozioni che ha vissuto quando ha letto il libro. Io, se voglio rivivere quelle stesse emozioni, rileggo il libro. Non mi interessa molto la fedeltà al materiale originale del franchise, non ho problemi con "LOTR ambientato nello spazio" se ha un senso e se crea una buona opera, figuriamoci se mi faccio problemi se tolgono Bombadil "perché nel libro c'è".

Nella discussione viene trattato marginalmente anche un altro tema, cioè le modifiche fatte in particolare per favorire la diversità. Mentre è un tema importante per la società, non ho mai trovato sia un tema particolarmente interessante per chi crea opere, nel senso che modifiche per venire incontro a interessi sociali o di marketing, esterne alla volontà specifica dell'autore, sono sempre esistite. A volte con buone ragioni, a volte meno. Chiunque abbia bazzicato case editrici o abbia amici scrittori ha sentito storie di editor che dicevano allo scrittore, a draft concluso, che erano interessati alla pubblicazione se veniva aggiunta una storia d'amore. O se ambientava la storia in Afghanistan. O se aggiungeva un gatto domestico per la protagonista, perché le ultime indagini di marketing... Il fatto che il marketing entri nei media non è né qualcosa di nuovo né particolarmente funesto. Se avviene in modo organico alla creazione dell'opera (scrivo una storia d'amore perché le storie d'amore vendono con il pubblico teen), nessun problema, è un'idea e una motivazione come un'altra: "perché vende" non è meglio o peggio di "perché mi va di farlo". Se avviene in modo posticcio, a opera finita ("Ops, non abbiamo una storia d'amore, aggiungiamo due scene a caso", allo stesso modo di "Ops, abbiamo dimenticato un omosessuale, aggiungiamo due scene a caso"), è un problema come qualsiasi parte non organica all'opera.

Essendo il film a tutti gli effetti una nuova opera, qualsiasi modifica venga aggiunta in modo organico dall'inizio del processo di trasposizione cinematografica, e se la modifica funziona quindi con i temi della storia, può essere un non-problema. Molto difficile quindi valutare nel vuoto se, nel caso ci siano elfi di colore, o un personaggio cambia da uomo a donna, sia un bene o un male per se. Posso immaginare mille storie molto interessanti, con una terra di mezzo alternativa e atmosfere diverse che si distacchino completamente dalle opere di Tolkien come toni, e molte storie che sembrino assurde toppe.

* Questo non vuol dire che non mi possa arrabbiare quando un significato è stravolto dal cambio di opera, fino alla sua inversione, come per i film dello Hobbit e, ancora più grave, Scooby-Doo! Che rabbia! Ma è più questione di rispetto per l'autore che per l'opera: se questo con la sua opera voleva dire ai bambini di essere scettici sul soprannaturale, usare il suo franchise per dire di stare attenti al Voodoo è di cattivo gusto.

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1 ora fa, Grimorio ha scritto:

Le grandi opere hanno sempre qualcosa da dire alla gente che le approccia, anche a distanza di millenni, ecco perché sono grandi opere. E non hanno certo bisogno di becere modifiche a scopo marketing come successo con l'Iliade.

Personalmente parto dal presupposto che le opere (letterarie ecc...) sono dipendenti da un pubblico. Senza di esso un'opera è assolutamente inutile. L'Iliade (per riprendere il tuo esempio) non ha la capacità magica di sopravvivere solo in virtù di quanto sia scritta bene, ma perchè le persone che la leggono anche a distanza di millenni sanno comprenderla e rielaborarla al loro tempo. Se un'opera non viene rielaborata muore (e secondo me non è un concetto così astratto ai giorni nostri). Quello che intendo è che alla luce della consapevolezza dell'opera modificarla per raccontarne una nuova è più che positivo. Sinceramente che facciano una serie tv che ripercorre punto per punto quello che ha scritto Tolkien non mi interessa...quello che mi interessa è vedere storie nuove, ripensate alla luce della nostra epoca. E' che ciò vada fatto con professionalità e con rispetto dell'opera di partenza è fuor di dubbio. Se mi mettono un elfo color caramello non sto a urlare eresia. Ci sono cose peggiori (tipo abbandonare la coerenza di un'ambientazione all'ultima stagione...GoT tu sai cosa intendo).

Per il resto @Grimorionon sto negando che spesso questa sensibilità non ci sia, ci mancherebbe. Troy rimane una cafonata😆. Ma mi dà fastidio che ogni volta si richiamino o il marketing o la cancel culture. Secondo me l'evocare questi spauracchi non ci fa valutare criticamente un prodotto (che, come in questo caso, non è neanche ancora uscito). Non mi sembra tanto diverso da chi boicotta a prescindere un prodotto per seguire queste ideologie (come appunto i movimenti di cancel culture).

Per quel che riguarda la Storia alzo le mani, quando parlo di rielaborazione delle opere artistiche la Storia la sto naturalmente escludendo. L'unico caso in cui accetto che venga rielaborata è quando le fonti aprono nuove e sconosciute strade😉

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12 minuti fa, Assalon ha scritto:

Sinceramente che facciano una serie tv che ripercorre punto per punto quello che ha scritto Tolkien non mi interessa...quello che mi interessa è vedere storie nuove, ripensate alla luce della nostra epoca

E allora che si creassero franchise nuovi, saghe nuove. Invece gli studios vogliono andare sul sicuro con franchise già conosciuti e consolidati ma facendo cambiamenti radicali alle storie o al lore per essere più appetibili. Ciò dimostra poco coraggio e una totale noncuranza verso l'opera ma solo verso il richiamo che può avere sul pubblico.

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19 minuti fa, Grimorio ha scritto:

E allora che si creassero franchise nuovi, saghe nuove.

Ho finito le reazioni per oggi, quindi faccio che rispondere. Sacrosanto @Grimorio
Ma dal momento che sta serie Amazon la sta facendo provo a scendere a opinioni più diplomatiche🙂. Di base sono anche io del parere che inventarsi cose nuove non guasterebbe. Mi chiedo quanti soggetti (ovvero le idee per delle sceneggiature) originali siano accantonati ogni giorno per soggetti legati a franchise già esistenti. 

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2 ore fa, bobon123 ha scritto:

Non mi interessa molto la fedeltà al materiale originale del franchise, non ho problemi con "LOTR ambientato nello spazio" se ha un senso e se crea una buona opera, figuriamoci se mi faccio problemi se tolgono Bombadil "perché nel libro c'è".

Divertissement: cosa accomuna La Sfida del Samurai (aka Yojimbo di Akira Kurosawa), Per un Pugno di Dollari (Sergio Leone) e Ancora Vivo (con Bruce Willis) ?

Una causa legale? Il titolo? Gli stessi personaggi? No no. 

 

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11 minutes ago, Nyxator said:

Divertissement: cosa accomuna La Sfida del Samurai (aka Yojimbo di Akira Kurosawa), Per un Pugno di Dollari (Sergio Leone) e Ancora Vivo (con Bruce Willis) ?

Una causa legale? Il titolo? Gli stessi personaggi? No no.

E aggiungo che anche se Per un Pugno di Dollari e Last Man Standing sono entrambi remake (quasi) scena per scena della stessa opera, il primo funziona e il secondo no. La recitazione piatta e senza emozioni di Clint lo definisce come uno dei personaggi più cool della storia cinematografica, la recitazione piatta e senza emozioni di Bruce è noiosa. Perché la realizzazione conta più dell'idea.

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2 ore fa, Assalon ha scritto:

Personalmente parto dal presupposto che le opere (letterarie ecc...) sono dipendenti da un pubblico. Senza di esso un'opera è assolutamente inutile. L'Iliade (per riprendere il tuo esempio) non ha la capacità magica di sopravvivere solo in virtù di quanto sia scritta bene, ma perchè le persone che la leggono anche a distanza di millenni sanno comprenderla e rielaborarla al loro tempo. Se un'opera non viene rielaborata muore (e secondo me non è un concetto così astratto ai giorni nostri). Quello che intendo è che alla luce della consapevolezza dell'opera modificarla per raccontarne una nuova è più che positivo. Sinceramente che facciano una serie tv che ripercorre punto per punto quello che ha scritto Tolkien non mi interessa...quello che mi interessa è vedere storie nuove, ripensate alla luce della nostra epoca. E' che ciò vada fatto con professionalità e con rispetto dell'opera di partenza è fuor di dubbio. Se mi mettono un elfo color caramello non sto a urlare eresia. Ci sono cose peggiori (tipo abbandonare la coerenza di un'ambientazione all'ultima stagione...GoT tu sai cosa intendo).

A me invece non interessa una rivisitazione di un’opera che la stravolge, anche perchè incide proprio su quella coerenza dell’ambientazione di cui parli su GoT. Fare un film/serie su un famosissimo franchise che ha milioni di fan prima dell’ideazione della serie/film implica creare un’aspettativa, ovvero di trovarsi su schermo QUEL FRANCHISE. Poi concordo che con il cambio di medium cambino anche alcune peculiaritá a causa della trasposizione. Ma tali cambiamenti non possono sfociare in un cambio del franchise, perchè lotr nello spazio non è LOTR. Dove sta il discrimine è più difficile da stabilire proprio perchè varia soggettivamente. 

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14 hours ago, bobon123 said:

* Questo non vuol dire che non mi possa arrabbiare quando un significato è stravolto dal cambio di opera, fino alla sua inversione, come per i film dello Hobbit e, ancora più grave, Scooby-Doo! Che rabbia! Ma è più questione di rispetto per l'autore che per l'opera: se questo con la sua opera voleva dire ai bambini di essere scettici sul soprannaturale, usare il suo franchise per dire di stare attenti al Voodoo è di cattivo gusto.

Esatto. E aggiungo solo che, da grande amante di Asimov, ho provato la stessa cosa (anzi, peggio) con il film Io, Robot, che ha fatto secondo me rivoltare il poveretto nella tomba.

Concordo comunque al cento per cento con il tuo discorso.

 

@Lord Danarc, @Alonewolf87, circa Demerzel, SPOLER ALERT:

Spoiler

Dall'epoca del Ciclo dei Robot al declino dell'Impero Galattico è passato tantissimo tempo e, se non vado errando, nell'ultimo volume della saga della Fondazione lo stesso Daneel ammette di aver "cambiato corpo" e addirittura cervello più volte, per compensare l'usura e fare upgrade dell'hardware.

Certo, nei libri viene implicato abbastanza chiaramente che non abbia cambiato aspetto in maniera sostanziale. Ma l'ipotetica idea che in una serie TV, invece, lo abbia fatto non mi sembra che faccia crollare l'impianto narrativo.

Ovviamente, per un robot il sesso è solo una questione cosmetica.

 

Modificato da Bille Boo
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11 ore fa, Bille Boo ha scritto:

 

@Lord Danarc, @Alonewolf87, circa Demerzel, SPOLER ALERT:

  Contenuti nascosti

Dall'epoca del Ciclo dei Robot al declino dell'Impero Galattico è passato tantissimo tempo e, se non vado errando, nell'ultimo volume della saga della Fondazione lo stesso Daneel ammette di aver "cambiato corpo" e addirittura cervello più volte, per compensare l'usura e fare upgrade dell'hardware.

Certo, nei libri viene implicato abbastanza chiaramente che non abbia cambiato aspetto in maniera sostanziale. Ma l'ipotetica idea che in una serie TV, invece, lo abbia fatto non mi sembra che faccia crollare l'impianto narrativo.

Ovviamente, per un robot il sesso è solo una questione cosmetica.

 

Sempre spoiler alert

Spoiler

Concordo in linea di principio, ma quando su fondazione e terra dice che ha cambiato il cervello e sostituito alcune parti del corpo. Un cambiamento di sesso diciamo che tenderei ad escluderlo (e comunque non fintanto che è rimasto sulla scena come personaggio pubblico).

Secondariamente il sesso é una questione cosmetica finchè non diventa parte della storia come su i robot dell’alba. Ovviamente stiamo facendo accademia eh, dato che non faranno (almeno per ora) serie su quel ciclo, ma considerando il funzionamento dell’industria dell’intrattenimento qualora la serie avesse successo non sarebbe da escludere  A quel punto cosa si fa? Si stravolge la psicologia di un personaggio in una cultura che fa del distanziamento sociale la base della convivenza e quindi viene meno qualsiasi motivo di determinazione di orientamento sessuale (fanno tutti schifo)? Certo potrebbe scoprirsi attratta dalle donne una volta su Aurora, ma a quel punto perché una donna robot? Perchè ancora nella sua psiche è innestata l’indole solariana? Potrebbe essere, la vedi difficile da far passare in tv ma potrebbe essere una risposta.

Cionondimeno non mi piace molto (ma questa è una questione personale) e secondo me il cambiamento di un altro personaggio sarebbe stato meno impattante.

 

Modificato da Lord Danarc
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@Lord Danarc @Alonewolf87  @Bille Boo

spoiler alert. 

Spoiler
4 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Concordo in linea di principio, ma quando su fondazione e terra dice che ha cambiato il cervello e sostituito alcune parti del corpo. Un cambiamento di sesso diciamo che tenderei ad escluderlo (e comunque non fintanto che è rimasto sulla scena come personaggio pubblico).

Secondariamente il sesso é una questione cosmetica finchè non diventa parte della storia come su i robot dell’alba. Ovviamente stiamo facendo accademia eh, dato che non faranno (almeno per ora) serie su quel ciclo, ma considerando il funzionamento dell’industria dell’intrattenimento qualora la serie avesse successo non sarebbe da escludere  A quel punto cosa si fa? Si stravolge la psicologia di un personaggio in una cultura che fa del distanziamento sociale la base della convivenza e quindi viene meno qualsiasi motivo di determinazione di orientamento sessuale (fanno tutti schifo)? Certo potrebbe scoprirsi attratta dalle donne una volta su Aurora, ma a quel punto perché una donna robot? Perchè ancora nella sua psiche è innestata l’indole solariana? Potrebbe essere, la vedi difficile da far passare in tv ma potrebbe essere una risposta.

Cionondimeno non mi piace molto (ma questa è una questione personale) e secondo me il cambiamento di un altro personaggio sarebbe stato meno impattante.

Va boh...

Di primo acchito avrei glissato sulla faciloneria con cui si era equiparato un classico swap filmicotelevisivo in fase di casting con un'allegoria tout court sul cambio di sesso (sostituire "cambia pezzi e sesso nel corso di secoli/millenni" con "cambia pezzi e sesso nel corso di anni/decenni" e voilà) ma visto che ormai su sto thread si è fuori dal seminario su più livelli, tanto val che ve lo scrivo 😄

Quella si chiamerebbe (perché parliam di trama in linea teorica) modifica di opera bella e buona, con tutto ciò che ne (altro condizionale) conseguirebbe.

E non è neanche matematico che piaccia alle persone direttamente interessate dall'argomento, visto che la sceneggiatura a farla in quel modo diventa un grossolano indelicato paragone diretto robot > persona che fa un dato percorso.

Insomma, secondo me altro che il "nulla di trascendentale" detto da @Alonewolf87...così non c'entrerebbe quasi più una beneamata con Asimov (un'allegoria complessa dentro un discorsone in un altro discorsone. Chi metti alla regia? David Lynch? Guillermo del Toro? Houdini?) e sarebbe (secondo me a ragion veduta) tutto grasso che cola per i detrattori di film/telefilm trasposizioni scritte e confezionate a quattro piedi. (da Io Robot a Starship Troopers)

 

Questo senza contare che lo swap easy way di Demerzel (via casting) già previsto dagli autori già così com'è mi par tipo passeggiata di trama e bg su campo minato (non vorrei esser nei panni degli sceneggiatori) e uno swap anche per lo scienziato/creatore di Demerzel. (fatto 30 tanto val far 31 e "attenersi" alla fonte scritta)

Insomma, per farla breve e come già detto da altri: se proprio non resistevano a improvvisare e/o dovevano procedere per questo o quel motivo, potevano tranquillamente ripiegare su altri personaggi.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da Nyxator
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Cita

che hanno portato lo Hobbit ad essere un film dimmerda epocale

Fino alla battaglia finale poteva anche "galleggiare", ma quando hanno ridotto una parte a suo modo epica del libro in uno scontro fra 4 gatti, che sembra più uno scontro fra bulli di quartiere che fra eserciti si è affossato da solo.

Sinceramente se nella serie riescono a tenere il tono/tenore dei primi 4 minuti del primo film del Signore degli Anelli sarà una bella serie... ma temo che non lo faranno, se non altro per una questione di costi.

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17 minuti fa, Albedo ha scritto:

ma temo che non lo faranno, se non altro per una questione di costi.

Avevo letto in giro che in ottica serie tv il budget era un mezzo sproposito. Poi vabbé, sul risultato finale ora come ora nemmeno io ci scommetterei sopra più di un cent. 

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di (mangiato dalla tastiera)
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25 minuti fa, Albedo ha scritto:

se non altro per una questione di costi

La prima stagione ha un budget di 390 milioni di euro circa vs i 79 milioni de La Compagnia dell'Anello. Non hanno scusanti in tal senso😂

Non metto la mano sul fuoco per le cifre, ma per la serie tv si parla di quasi mezzo miliardo

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1 ora fa, Albedo ha scritto:

Fino alla battaglia finale poteva anche "galleggiare", ma quando hanno ridotto una parte a suo modo epica del libro in uno scontro fra 4 gatti, che sembra più uno scontro fra bulli di quartiere che fra eserciti si è affossato da solo.

Personalmente a me ha fatto schifo anche il secondo. Il terzo è stato un'apoteosi dello schifo. I gobbi dove stavano? Mamma mia chemmerda. Beorn... No dai inguardabili. Peccato che il primo era già più accettabile. Ah mi è sovvenuto un ricordo del terzo. Vermi di Arrakis che scavano tunnel per un'armata di orchi (la più organizzata di tutte oltretutto). Dov'erano quando si doveva entrare a Minas Tirith? Dai su, ridicoli. non vale la pena manco di perderci tempo, tipo la nuova trilogia di SW. O (peggio) Jurassic Wo...NON ESISTEEEEEEEEE

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@Lord Danarc, SPOLIER ALERT:

Spoiler

Non mi sono spiegato.

Non ho negato che nei libri si implichi chiaramente che l'aspetto fisico, e anche il sesso, di Daneel non sono cambiati nel corso dei millenni. Ho solo detto che, se invece nella serie TV dicessero che ciò è avvenuto, non mi sembrerebbe uno stravolgimento impattante, nel senso che non cambierebbe il significato, il senso, il messaggio di niente, né il ruolo del personaggio.

Sono d'accordo che se Daneel fosse sin dall'inizio (sin dai tempi del suo collega Baley) di fattezze femminili sarebbe uno stravolgimento molto pesante e grave. In quei libri la mascolinità di Daneel, il fatto che abbia proprio quell'aspetto e non un altro, è fondamentale non solo per diversi snodi di trama, ma anche per dare un senso al personaggio (definendone i rapporti con il suo creatore, con Baley, con Gladya, e in generale con la società che lo circonda).

Ma nel ciclo della Fondazione il personaggio svolge un ruolo completamente diverso, in cui il sesso apparente delle sue fattezze è del tutto irrilevante. Nell'Impero è un alto funzionario, un simbolo asettico del potere, e un giornalista ammanigliato con tutti. Dietro le quinte è sostanzialmente un dio, un potente essere sovrumano che cerca di indirizzare e guidare le sorti della Galassia. Nessuno di questi inquadramenti narrativi, né alcuno degli snodi di trama, richiede in qualche modo che Daneel appaia come un maschio.

Quello che cercavo di dire, quindi, è che "nell'universo parallelo" della serie TV Daneel può aver assunto (per qualsivoglia motivo) fattezze femminili, a un certo punto, nel corso dei millenni di storia imperiale, e quindi apparire come una donna. Non è nemmeno necessario che venga detto. La storia funzionerà comunque.

Con questo non voglio dire che sarà fatta bene (sono molto scettico), voglio solo dire che non mi sembra quello il problema.

Ben diverso sarebbe se introducessero questo tipo di cambiamento in una serie ambientata al tempo degli Abissi d'Acciaio e degli Spaziali.

Poi, naturalmente, stiamo speculando, non ho idea di cosa conterrà la serie realmente.

 

 

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3 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

O (peggio) Jurassic Wo...NON ESISTEEEEEEEEE

Mapperfavore, non diciamo corbellerie. Jurassic World è un colossal di proporzioni galattiche nonché pura e imperitura poesia.

Basta solo avere l'accortezza di guardarlo in bassa risoluzione su uno schermo antidiluviano da "il meno pollici possibile" (si narra che già la visione su un 21' al led porti dritto alla follia grossomodo come guardare uno dei Grandi Antichi) abbassare l'audio al minimo e attendere con trepidazione gli ultimi cinque minuti quando entra in scena LUI👇 e comincia a menare tutto e tutti (titoli di coda inclusi) come se non ci fosse un domani 😆

Spoiler

 

 

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  • 5 settimane dopo...

Avevo ragione ad essere preoccupato per Fondazione.

Non è lontanamente nemmeno come le mie aspettative più basse.

Sono uscite due puntate, finora, nelle quali, a parte il gender swap di ben 3 personaggi principali, ma che alla fine non voglio nemmeno affrontare dato che è il problema minore, sono riusciti a inserire cose come (sono spoiler, non enormi, se avete letto qualcosa di alcuni sapete già, e non rovinano la visione, gli spoiler relativi alla storia non li metto, ma consiglio di leggere solo a chi a visto le puntate)

Spoiler

"Robot Wars", dove se non ho capito male si intendono guerre tra umani e robot in cui i robot vengono distrutti tutti salvo uno, Eto, che viene presentato come robot, e che presenzia all'assassinio e tortura di diversi umani (D*****E)

"Spaziali" ovvero creature umanoidi che rimangono sveglie durante il salto iperluce (COSA?)

"Clonazione dell'imperatore" (Vabbè, crea problemi che risolvono semplicemente rivelando chi è Eto)

Violazioni delle leggi della robotica, tecnologie che dovrebbero esistere dopo la costruzione della fondazione e giusto un piccolo accenno alla storia dell'enciclopedia.

Raich non ha i baffi. E sopratutto fa una cosa.

Ho un principio di nerdragne che spero passi scrivendo.

Capiamoci, la serie pare fatta molto bene, scenografie, dialoghi e costruzione del plot è interessante e anche bella, il problema è che 

1) non c'entra un cavolo con i libri. E questo mi crea problemi perchè non riesco a seguire la storia, non mi interessa, cerco sempre di capire la relazione con il libro, che non c'è.

2) Ancora una volta non si trova lo spirito di Asimov. Non vorrei arrivare a ipotizzare che c'era più Asimov in io robot con la visione parziale della legge 0.

Insomma, sono deluso e un po' incazzato. Se riuscirò a interpretare il tutto come "liberamente ispirato a" e godermela andrò avanti, altrimenti per me Foundation finisce qui.

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  • 1 mese dopo...

Riprendo il post per dare una conferma:

Ho smesso di guardare la serie alla puntata 3 ma ho continuato a seguire l'evoluzione grazie a amici che la guardano. Al netto del fatto che da ciò che mi dicono il plot più interessante è quello relativo all'impero e ai cloni dell'imperatore (no spoiler emergeva chiaramente dal trailer e viene detto subito) che non ha alcuna attinenza con quanto scritto da Asimov, la serie è, anche nella parte di Terminus, una cosa che con i cicli della fondazione e dei robot non c'entra una mazza. Banalmente (ENORME SPOILER)

Spoiler

Daneel/Demerzel non solo è presente mentre esseri umani vengono uccisi, ma ne uccide uno direttamente per inazione tramite il suo corpo (si fa toccare la pelle avvelenando conseguentemente una tipa). Alcuni tirano fuori la legge 0. sciocchezze.

Insomma pare essere quanto di più lontano da Asimov si possa fare.

Credo che gli aggiornamenti si concluderanno qua, purtroppo, di nuovo, non è ancora stata fatta un'opera cinematografica degna di Asimov (e nessuno la pretende uguale ai libri, sia ben chiaro). Ritengo comunque Io robot con will smith più aderente come trama. 

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  • 2 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...

Per me la trilogia cinematografica di LOTR comincia a rotolare a valle quando nel primo film gli hobbit arrivano a Gran Burrone. Da quel punto in poi non è più LOTR ma la banalità del peggior D&D da adolescenti. Invece dell'allegria chiassosa degli elfi de Lo Hobbit e LOTR abbiamo silenzio, solennità e noia degli elfi biondi ed edgy dello high fantasy. Poi a Lorien vediamo che Galadriel ha ingoiato un manico di scopa ed è tutta piena di sé, invece di essere la ragazza dalla risata cristallina creata da Tolkien.

Ecco, so già che il problema si ripresenterà nella serie TV. Sarà tarata sulla sensibilità odierna e trasformerà l'epica di Tolkien in un mix di Hollywood e manga per ragazzini. Starà alla trilogia di Lo Hobbit come questa sta alla trilogia di LOTR. Brrrr.

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