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Ambientazione


Ian Morgenvelt

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Nome dell'ambientazione: 

Pianeta Terra, anno 2015: all'oscuro della maggior parte dell'umanità, le creature dei miti e delle leggende hanno continuato a prosperare, integrandosi nella nostra società e modificandola profondamente.

Temi

Temi principali

  • Come nelle fiabe: Le leggende, i miti, le fiabe e l'epica… sono tutti metodi con cui l'umanità ha tramandato le imprese di esseri fondamentalmente diversi da loro. Dei, "lupi cattivi", streghe, troll ed elfi sono molto più reali di quanto si possa pensare, come sapevano gli antenati degli uomini moderni: le storie non erano solamente racconti per allietare una serata, ma avvertimenti su questo mondo tanto affascinante quanto pericoloso.
    Questi esseri, ormai dimenticati o scherniti, non sono certo spariti nel nulla: sono cambiati, ma hanno mantenuto i loro ruoli narrativi. E, soprattutto, vivono tutt'ora in mezzo a noi, nascondendosi sotto pelli mortali e penetrando in profondità nella società moderna. O fuggendo totalmente da essa, infestando luoghi che tutt'ora vengono guardati con timore irrazionale: da dove nascerebbero le leggende metropolitane, altrimenti?
  • La Grande Mascherata: Le storie del passato sono state dimenticate o guardate come sciocche superstizioni con cui si trastullavano i nostri avi. E proprio per questo la maggior parte delle persone si rifiuta di credere al soprannaturale, anche quando viene messa di fronte a prove inconfutabili. Il cervello umano non riesce ad accettare che possa esistere qualcosa di tanto assurdo, in grado di farci sentire totalmente inermi e impotenti: per questo ogni uomo attiva una sorta di meccanismo di autodifesa, razionalizzando qualunque avvenimento a cui assiste. La deflagrazione infuocata creata dal mago? Una fuga di gas, non c'è dubbio! E quelle fotografie spaventose di un lupo sono chiaramente il frutto della mente fantasiosa di un appassionato di Photoshop. E via dicendo. 
  • I Liberatori: Non tutti gli uomini sono ignari del soprannaturali. Parte di loro sono dotati della capacità di vederlo e comprenderlo, che sia una benedizione (o maledizione) di famiglia o semplice arguzia. E, ovviamente, alcuni di loro sono in grado di comprenderne i vantaggi. Ma la reazione più comune è indubbiamente un'altra: la paura.
    E' proprio per questo che sono nati i Liberatori, una società che vuole eradicare il soprannaturale e far tornare l'umanità sul trono che si è affibbiata da sola. Molti li conoscono come semplici complottisti da forum, folli che continuano ad insistere sull'esistenza dell'area 51 o sulle prove dei presunti avvistamenti di fate e folletti. Ma pochi conoscono ciò che vi è realmente dietro: questi uomini e queste donne sono un vero e proprio esercito, pronto ad eseguire il proprio compito con cieca devozione. Diverse creature lo hanno imparato a proprie spese: anche un drago non può nulla contro una folla armata di fucili automatici. 
  • La tua vita per la tua Nazione: Le persone che sono certamente state in grado di sfruttare il soprannaturale sono i capi di stato (sempre ammesso che siano realmente tali). La magia e l'occulto sono regolati da leggi, come tutti gli altri aspetti della vita quotidiana, anche se tendono ad essere più blande e permissive, per non limitare le occasioni offerte da questi poteri. Una delle più famose è il cosiddetto Servizio Eterno: la necromanzia, la tradizionale magia nera, non è illegale, a patto però che il mago abbia un Sigillo statale. Sigillo che comporta la possibilità di venire arruolati per controllare gli "uomini" che difendono il proprio stato: gli eserciti e parte delle unità di polizia (in base ai singoli stati) sono innocenti sacrificati e rialzati da oscuri riti, spesso dotati di un istinto animalesco ed un cervello semplice. L'unica cosa che riesce a tenerli a bada è il potere controllato dai necromanti, in grado di farli ballare come marionette. E non sempre per il bene della patria. 

Temi Secondari

  • Cabala di potere
  • Gli arcanisti sognano pecore elettriche
  • I signori del crimine
  • Il nemico alle porte
  • Il tempo è denaro
  • La rottura del patto
  • Venti di magia
Modificato da Ian Morgenvelt
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  • 2 settimane dopo...

Volti

Come nelle Fiabe

  • Alice Broomwood, La Grande Strega

    Si dice che nessuno sappia come le creature delle storie siano venute al mondo. Ma se c'è qualcuno che lo sa, questa è la grande strega. Nel corso dei tempi è entrata nelle storie degli umani con innumerevoli nomi: baga yaga, Morgana, malefica. Pochi si rendono conto che si tratta della stessa persona, dietro nomi ed aspetti diversi.

    In ogni racconto ha sempre avuto ruoli simili ed è sempre malvista dagli uomini. Eppure ogni storia ha più versioni, la sua non è ancora stata raccontata. Lei crede di avere un ruolo importante nella grande storia del mondo.

    Nella storia ha riso degli uomini che hanno cercato di liberarsi di lei, le cacce alla strega non potevano mai toccarla. Ma ora i tempi stanno cambiando. La tecnologia si è sviluppata così tanto da competere con la magia in troppi aspetti.

    La Grande Strega si è ritrovata a doversi nascondere dagli uomini, per la prima volta provando timore. Ha assunto un'identità segreta, integrata nel mondo moderno. Ma non ha dimenticato la sua vera natura e presto non potrà fare a meno che tornare ad agire.

    Alice Broomwood è una chimica rinomata, un genio precoce dal futuro promettente. Orfana ad una giovane età, si è fatta valere contro ogni aspettativa, superando ogni maestro e che abbia avuto. Già a vent'anni era in grado di inventare nuove formule ritenute impossibili che lasciavano tutti di stucco.

    Ora voci nel settore girano che stia lavorando in qualcosa di speciale e che voglia mettersi in privato. Nessuno sa di cosa si tratta, ma di certo è qualcosa che farà parlare a lungo.

  • Eileen O'Rilley

    Il mondo razionale non è fatto per ospitare i personaggi delle storie. I racconti, le fiabe, le leggende, i miti sono il tessuto mutevole della fantasia, ma rischiano di danneggiare le leggi della natura. Eileen lo sa bene. 

    Perché Eileen lo ha visto accadere fin da bambina, nel suo piccolo villaggio irlandese, sperduto nel verde. Ogni Samhain, ogni Beltane... sempre la stessa storia. La gente non ci crede più, ma quei pochi che sanno leggere nello spazio bianco tra le righe sono ancora in grado di riconoscere i segni. 

    Eileen non ha nulla contro i personaggi, in sé. Nemmeno contro i cattivi, gli antagonisti, i malvagi, i mostri. Eileen conosce perfettamente la struttura del racconto, la modulazione della affabulazione, i topoi della narrazione. Li ha studiati, ricercati, memorizzati. Sa che il negativo dell'eroe è indispensabile all'eroe stesso ed al procedere della trama. Eileen sa tutto ciò, fin troppo benché. 

    Diamine, Eileen ama le storie! Ma ritiene che il loro posto non stia nel mondo sensibile: tutto qui. La fantasia si deve cibare della sua propria essenza, alimentando poi i sogni e le ambizioni degli uomini, non dando loro forma, per quanto invisibile e sublimata.

    Forse, basterebbe trovare un sistema per togliere ai Personaggi ed agli Archetipi la loro presa sulla Realtà, ricacciandoli nel Mondo delle Fiabe: armata di Propp e dei Grimm, strabordante di Razionalità e dotata di - appena! - un briciolo di Buon Senso, ora Eileen è impegnata nella più grande Caccia al Tesoro della storia. 

    Il Tesoro è molto semplice e, allo stesso tempo, irraggiungibile: capire il momento, il luogo ed il modo in cui il Racconto è diventato parte delle Vita Vera. Armata di questa conoscenza, Eileen è sicura che potrebbe anche scoprire un modo per riuscire nel suo intento di mettere ogni cosa al suo posto.

    Un Vero Lieto Fine per tutti, insomma. 

    E quindi, ormai da un paio di anni, Eileen sta spremendo i suoi sostanziosi risparmi in questa strana, folle, inspiegabile impresa. Sostanziosi risparmi, va detto, ottenuti,  quasi paradossalmente, come scrittrice di best-seller fantastici: una specie di Ouroboros, la nostra Eileen.

    (Se Eileen ha davvero un grosso difetto, comunque, è quel suo esagerare con le lettere maiuscole per enfatizzare i concetti. Anzi: i Concetti.

    Ecco, appunto).

La Grande Mascherata

  • Robin Goodfellow

    Il fatto che la gente comune non creda nel sovrannaturale è un vantaggio per tutti. I mortali hanno già troppe cose di cui preoccuparsi. E tutti gli altri hanno così un ampio margine di manovra per condurre un'esistenza più che soddisfacente. Un piccolo spazio sicuro dove vivere e lavorare senza che gli umani ficchino il naso.

    Può sembrare ironico che i più forti sostenitori di una cortina di ferro tra umani e non umani siano proprio i trickster. È noto come essi siano definiti dalla loro volontà di ignorare e dileggiare le leggi. Eppure capiscono meglio di tutti che per poter continuare la loro esistenza da outsider è necessario che i mortali li ignorino. A che servono le illusioni se anche i gonzi conoscono la magia? Se tutti sapessero dell'esistenza dei "mostri" la vita sarebbe dura e triste. Sarebbe una continua guerra tra umani e non. 

    Così da diverso tempo i trickster hanno stretto un patto per la salvaguardia del Grande Gioco, la burla più grande di tutte: far credere agli umani che la magia non esiste. A capo di questa fazione c'è Robin Goodfellow, noto anche come Jack del Fagiolo. C'è chi dice che le sue mire siano meno innocenti di quel che sostiene. Si bisbiglia che con l'aiuto di esseri come Renard, Coyote, il Pagliaccio e Br'dr Rabbit stia in realtà erigendo un impero del crimine derubando gli umani o manipolandoli per ottenere potere. Che questo sia o meno vero, Robin Goodfellow è prima di tutto un feroce avversario di chi vuole rivelarsi al mondo degli umani. 

  • Filippo Barca

    Le offerte e le preghiere sono linfa vitale per le divinità di ogni culto ma al momento solo quell' hippie del Cristo sembra in grado di attirare nuovi adoratori mentre le altre entità sono sostenute da poche centinaia di fedeli discendenti di loro antiche "avventure" con gli umani.

    Una sempre maggiore fiducia nelle proprie capacità e lo sviluppo tecnologico e scientifico hanno portato l'uomo moderno ad un generale DISINCANTO, ed è difficile convincerlo che il sovrannaturale esiste.

    Divinità come Zeus, Anubi e Thor sono reali e possono ancora incidere sul futuro dell'umanità. 

    Col passare dei millenni le capacità dei semidei sono andate diluendosi e al momento essi possiedono solo la dote di vedere oltre la Grande Mascherata: dal leprecauno/barbone che difende coi denti il proprio carrello della spesa pieno di monete d'oro invisibili ai più, al giocatore di Rugby con sangue di Troll nelle vene, essi vedono e sanno quale la vera natura del mondo.

    Purtroppo la maggior parte dei discendenti reputano questo potere troppo poco per giustificare i riti e i sacrifici richiesti dal divino. Per non rischiare di scivolare nell'OBLIO gli dei hanno dunque deciso di correre ai ripari iniziando a condividere i propri poteri con coloro che li pregano.

    Maggiore è la fede dimostrata, più gli dei diventano potenti e più capacità pervadono il credente; un circolo virtuoso che fa comodo ad entrambi.  I sacerdoti  investiti di tale potere sono chiamati a portare nuovi adepti al culto e svelare la verità sul paranormale troppo a lungo celata.

    In quest' ottica Filippo Barca è consapevole della sua importanza: storico, docente e divulgatore egli sa' benissimo cosa si nasconde alle spalle delle conquiste più importanti e delle battaglie più famose. Se ad esempio gli orchi romani non avessero sciamato su Cartagine, il suo avo Annibale non sarebbe mai dovuto tornare indietro e, " per la gloria di Reshef!" non avrebbe mai perso la battaglia di Zama.

    E' offensivo che tutti ritengano il suo avo un perdente ma la cosa peggiore è che nessun libro riporta mai la verità; stuoli di accademici e studiosi di ogni secolo hanno insegnato e basato le proprie ipotesi su delle bugie, ed è su di esse che l'uomo ha edificato la propria società.

    Ma come possono paleontologi e naturalisti spiegare l'evoluzione della vita se gli viene negata la verità? E che dire degli psicoterapeuti alle prese con incubi ben più reali di quanto immaginano? Oppure medici incapaci di curare le " malattie rare" che altro non sono se fisiologia di altri esseri?

    Filippo è sicuro del suo compito. Col potere di Reshef farà in modo che la verità venga a galla.

I Liberatori

  • Josh Sharp
    Mai Josh avrebbe pensato che le scempiaggini che suo padre leggeva e ascoltava in tv sarebbero diventate realtà.
    Rideva quando leggeva di uomini scimmia trovati a passeggiare per l'Oregon o di Gnomi armati di ascia che aggredivano ignari video amatori. Anche lui da bambino immaginava cose: a volte l'insegnante era una specie di goblin troppo cresciuto, il barbone all'angolo della strada sembrava avere piedi caprini e almeno una volta aveva giurato che ragazza che lavorava al negozio di dischi stesse levitando a mezz'aria.
    Crescendo però aveva capito, anche grazie a diversi anni di terapia, che quelle erano solo fantasie e le aveva abbandonate.

    Erano passati oramai 10 anni da quando suo padre, il giorno del suo diciottesimo compleanno, lo portò nella sede locale dei Liberatori e da allora la vita di Josh cambiò totalmente.
    Quelli che vedeva non erano deliri fantasiosi di un ragazzino, ma il vero volto del mondo. Le favole erano reali e ben più spaventose di quello che si poteva immaginare, e come in ogni favola che si rispetti  c'erano gli eroi pronti  a sconfiggere il mostro e a riportare la pace nel paese.
    Solo che anzichè cavalieri in scintillante armatura, c'erano uomini e donne comuni, armati di quello che l'America meglio poteva offrire e accomunati da una fede incrollabile che ogni mostro ucciso era un passo in avanti per la liberazione dell'umanità.

    Qualcuno avrebbe potuto chiamarli complottisti, qualcuno li additava come pazzi o fuori di mente, ma le cose sarebbero cambiate presto ora che Josh era salito ai vertici dell'organizzazione. Era tempo di smetterla di agire nell'ombra e di liberare finalmente l'umanità dalla piaga che l'accompagnava da secoli

  • Herzog Friedeman  "Doc. Strangelove" von Richtofen e Projekt Jäger
    Nato e forgiato dal militarismo e dal rancore della Germania del primo dopoguerra e dalla fredda e scientifica arte dello sterminio e dall'eugenetica del nazismo Friedmann von Richtofen è necessario alla sopravvivenza dei "sup", rispondere alla violenza dei cacciatori con la stessa moneta, almeno è ciò in cui credono gli estremisti, i fascisti ma anche una quantità crescente di creature magiche spaventate dalla crescita incontrollata dei movimenti anti-sup tra i mortali.

    Nato dalla stessa casata del ben più noto Barone Rosso e più vecchio di lui di un paio d'anni servì l'esercito imperiale tedesco come generale, uno degli uomini dietro Verdun ed uno dei più grandi sostenitori ed utilizzatori di armi chimiche, furioso delle ingerenze inglesi e francesi nella politica germanica e la sconfitta degli Imperi Centrali ed il trattato di Versailles non hanno spento le fiamme dell'ira nel petto del giovane generale ma al contrario hanno gettato solo benzina sul fuoco... e le parole di un piccolo pittore austriaco con baffi ancora più piccoli ma un ego enorme e sogni per una Germania ancora più grande di esso incantarono Friedemann, la sua ideologia incentrata sulla razza pura e sullo sterminio di comunisti, traditori ed esseri inferiori furono come legna per il suo fuoco interiore. Nel partito nazista lo accolsero a braccia aperte e notarono presto il suo fanatismo, le sue capacità organizzative e belliche e la sua mancanza di scrupoli, qualità che gli fecero scalare i ranghi molto in fretta.

    Se la storia si fermasse qui sarebbe una storia come tante, ma Friedemann era un uomo molto percettivo, uno dei pochi in grado di notare il soprannaturale e la magia ma al contrario di molti decise di voler diventare parte di quel mondo, diventare ancora più "puro" e perfetto: con questa ambizione ardente nel petto ed il suo intelletto logico ed organizzativo impressionò Himmler ed entrò a far parte dell'Ahnenerbe, la divisione sovrannaturale e per lo studio razziale delle SS, e fu Himmler stesso a dargli il dono della vita eterna e la maledizione del vampirismo.
    Alimentato dai suoi nuovi poteri e la perdita degli ultimi brandelli di umanità si tuffò in studi di necromanzia, magia del sangue e terribili esperimenti sui prigionieri del Terzo Reich, il più fallimenti e scuse per sfogare rabbia e sadismo... e studi sull'energia nucleare, radiazioni e le armi atomiche.

    Caduto il regime nazista venne catturato e lo provarono a mettere a morte non una ma quattro volte, ridendo in faccia agli allibiti statunitensi quando né pallottole né asfissia né veleno né tantomeno la sedia elettrica riuscirono a porre fine alla sua non-vita e ridendogli in faccia un'altra volta quando i suoi crimini verso l'umanità vennero condonati per portarlo oltreoceano e farlo partecipare al Progetto Manhattan giusto in tempo per aggiungere altre migliaia di persone alla sua lista delle vittime: Hiroshima e Nagasaki.

    Durante la guerra fredda si trasferì nel Regno Unito, preferendolo di gran lunga agli "incivili" Stati Uniti od alla Germania che ormai vedeva come una pavida traditrice dei propri ideali, ma la pace lo annoiava e la sete di sangue e violenza cresceva ogni giorno, le operazioni di intelligence e controspionaggio lo annoiavano e gli interrogatori a spie russe e comunisti britannici non gli bastavano più, riusciva a malapena a saziarsi con il loro sangue figurarsi esserne sazio, per non parlare della mancanza di adrenalina nel seviziare prigionieri inermi.
    Gli mancava qualcosa: la caccia, gli esperimenti, il brivido di aver ucciso un nemico della sua nazione/razza e soprattutto placare temporaneamente la rabbia che non si è mai spenta. Durante questi anni il ministero della Difesa inglese iniziò a chiamarlo chiamarlo "Dottor Strangelove" in onore dell'omonimo personaggio nell'omonimo film.

    A porre fine a questa crisi di mezza età fu il brutale assassinio della sua segretaria preferita, nonché sua progenie, da parte di una bomba di un cacciatore di mostri dell'IRA; il bombarolo durò appena tre giorni prima di venir trovato, interrogato e bevuto fino all'ultima goccia di sangue ma il suo corpo fu la prima pietra per la più grande e terribile opera del dottore: da ossa di giganti del gelo, sangue di angelo, vitae vampirica, organi e carne di 4 lupi mannari ed una dozzina di umani, e le ceneri di una copia del Mein Kampf diede (non)vita ad un colosso di quattro metri, capelli biondi ed occhi azzurri, pelle bianca come il latte, ridicolmente muscoloso e dotato di due paia di braccia, gli artigli e le zanne di una bestia feroce ed il fiuto e l'udito di un lupo e lo chiamò Jager.
    Avendo creato l'ariano perfetto si dedicò con altrettanto entusiasmo alla creazione di un'intera organizzazione di spionaggio formata dai resti dell'Ahnenerbe e da spie di ogni specie ed ideologia, uniti solo dal brivido dell'infiltrazione e della caccia.

    Il Dottore è divenuto il primo cacciatore ed uno dei più prolifici ed efficienti, qualcuno giura con il suo vecchio fucile e la uniforme da ufficiale delle SS ancora integra e tenuta con cura maniacale... che questa voce sia vera o meno le sue cantine sono sempre piene e le feste che organizza con i suoi amici vampiri sono leggendarie e nessuno ha dubbi che i bicchieri di cristallo colmi del sangue dei nemici del soprannaturale tintinnino in onore e memoria del piccolo uomo baffuto che l'ha reso così grande.

La tua vita per la tua Nazione

  • Helena Kylesson, Detective della Omicidi

    Entrare nel corpo di polizia non è stato affatto facile: Helena da piccola era gracile ed aveva un poco di asma e quindi le prove fisiche sono sempre state per lei un dramma, a differenza dei test e delle prove scritte. Cresciuta da due genitori amorevoli, di origine islandese, la Kylesson ha fatto passi da giganti con numerosi corsi di autodifesa, palestra intensiva, un pizzico di aiuto chimico ( ma legale) ed uno studio matto e disperatissimo. Superato a pieni voti l’esame per entrare in polizia, ha trascorso gli allenamenti massacranti e le routine snervanti senza battere ciglio, come ogni agente dovrebbe fare. 
    Il giorno del diploma si è concessa una lacrima mentre salutava i suoi genitori durante la cerimonia in cui veniva dichiarata la prima del corso e le veniva confermato un posto a Chicago, nell’intelligence del settimo distretto.

    Preparata al meglio si presentò dal suo nuovo capo, che le presentò tutti gli altri candidati…in una cella frigorifera e con un proiettile in testa. Quando sentì il grilletto, rimase immobile, non mosse un muscolo. Non era pietrificata dal terrore è che, molto semplicemente…qualcosa le diceva che era giusto così. Anche perché, a differenza degli altri, aveva già iniziato a capire che la mancanza di appetito, la facilità con cui tratteneva il fiato per sparare…erano già inumane. Molti giovani promettenti all’accademia vengono uccisi e resi morti viventi affinché possano essere controllati da necromanti compiacenti al momento opportuno in modo che la Grande Mascherata continui. Kylesson è una grande promessa della Polizia, una detective dal grande fiuto e dalle immense capacità. Non invecchierà più e dovrà servire per sempre…ma poteva andar peggio: avrebbe portato essere bocciata od espulsa dalla Scuola di Polizia o dal distretto, no?

  • Lukas Reborn (alias Luca Bennato)

    Luca aveva sperato di evitare il destino dei Bennato, quando aveva visto i due fratelli maggiori entrare in polizia e onorare la tradizione di famiglia. Due figli potevano essere abbastanza, come ennesimo tributo alla sicurezza della città da parte di un 'clan' che vi si dedicava da quattro generazioni.

    La sua passione, invece, era il Decathlon: dieci prove in cui far valere velocità, salto, lancio o resistenza. Se la cavava bene, era già nel mirino di qualche squadra blasonata, non avrebbe avuto problemi a diventare un professionista con propri sponsor. Lo aspettava un futuro radioso, di slancio! Il suo allenatore concordava.

    Il giudizio del padre, invece, era stato tutt'altro. Era entrato in polizia, con la madre che lo consolava "Entrerai a far parte della rappresentanza sportiva, vedrai!". Intanto, però, gli toccava fare il corso reclute. Che aveva almeno un piccolo bonus di consolazione: una tipetta di origini islandesi piccola e gracile ma intelligente e molto determinata. L'aveva adocchiata e ammirata fin quasi a sentire qualcosa per lei. Era destinata a Chicago... meglio non perderla di vista. Chiese di essere assegnato in quella città, in attesa di essere convocato dalla squadra sportiva, tanto poteva allenarsi in qualsiasi stadio. 

    Quando lo fecero entrare in quella stanza, non capì. Tutti quei cadaveri, in uniforme da recluta simile alla sua. C'era stata una strage? Volevano metterlo in guardia su un qualche serial killer di novellini?

    Il risveglio non fu doloroso quanto prendere coscienza di quel che gli era accaduto. Gli avevano sparato... ma perchè diamine era sopravvissuto? Si rese conto di essere diverso da prima. Scoprì presto quanto diverso era diventato. Scelse di adottare uno pseudonimo, poiché era 'rinato'. Sarebbe stato Reborn, anche per rinnegare le proprie origini, tanto a Chicago solo in pochi lo conoscevano come Bennato.

    E quei pochi l'avrebbero pagata.

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