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Worlds Without Numbers


Messaggio consigliato

È uscita la versione gratuita di Worlds Without Numbers. Fatevi un favore e dategli un'occhiata! Per chi non lo sapesse è la versione fantasy del più famoso Stars Without Numbers, entrambi a opera di Kevin Crawford.

Perché investire il vostro tempo nella lettura dell'ennesimo manuale fantasy? Perché è forse il miglior manuale per i GM, capace di guidarvi passo per passo nella creazione di una campagna sandbox, provare per credere!

Davvero, potrebbe essere l'unico manuale di cui avrete mai bisogno, c'è davvero tutto! 

Giusto per darvi un'idea, circa 100 pagine forniscono indicazioni e tabelle per creare la regione in cui è ambientata la campagna e la zona di gioco (dal punto di vista geografico, culturale, politico e storico), offrendo spunti interessanti per dar vita a villaggi, città,  culti, dungeon ecc. Vi aiuta a creare la mappa dell'area, a definire il villaggio iniziale e la regione di gioco, vi aiuta a piazzare i dungeon (e a progettarli!), a definire il governo del regno e i suoi problemi, il culto malvagio ecc.

In pratica offre centinaia di "tags" per insediamenti, fazioni, rovine e terre selvagge per definire qualsiasi cosa: una serie di idee generali accompagnate da nemici e amici tipici, possibili complicazioni e tesori che accoppiati a due a due permettono di generare luoghi interessanti e unici facili da gestire.

Ad arricchire il tutto regole interessanti per gestire i progressi delle varie fazioni.

Io il mio l'ho fatto, ora sta a voi!

 

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Il 2/5/2021 alle 01:29, Maiden ha scritto:

@Mezzanotte, interessa? Potrebbe valerne la pena!

Grazie per la segnalazione.

A me Stars è piaciuto molto per l'impianto sandbox e creativo, veramente eccellente. Invece il motore di gioco lo considero pessimo. Vecchio nell'accezione più negativa del termine.

Questo WWN usa sempre il set OSR, quindi quella parte per me non va. O meglio, probabilmente le regole OSR giocate al tavolo hanno un senso, ma in un PbF sono improponibili.

Si tratta di prodotti fantastici per stimolare la creatività di master e giocatori, ma nei Pbf -almeno- il ruleset va sostituito con qualcos'altro a mio avviso.

è da Star Without Numbers che mi piacerebbe provare un'esperienza di creazione condivisa mista ad una partita classica, cosa che questi sistemi rendono possibile. Ho partecipato al gruppo di gioco di Dawn of Worlds per lo stesso motivo, ma le regole di DoW sono acerbe e tragicamente incomplete se paragonate a quelle di SWN. 

In questo periodo sono piuttosto impegnato, ma darò un'occhiata con piacere al manuale base e magari proporrò qualcosa. Sebbene l'ambientazione Sci-fi di SWN mi intrighi di più potrebbe essere interessante trasporre l'esperienza fatta in un fantasy e spingersi oltre.

 

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1 ora fa, Mezzanotte ha scritto:

A me Stars è piaciuto molto per l'impianto sandbox e creativo, veramente eccellente. Invece il motore di gioco lo considero pessimo. Vecchio nell'accezione più negativa del termine

Ci tengo a precisare che il valore di Worlds Without Numbers non è il motore di gioco (classico OSR semplice semplice, che può piacere o meno) bensì la parte di worldbuilding e di preparazione per la campagna che, essendo generica, è adattabile a qualunque gioco fantasy (tanto che inizialmente avevo pensato di postare la discussione nella sezione D&D). 

 

1 ora fa, Mezzanotte ha scritto:

è da Star Without Numbers che mi piacerebbe provare un'esperienza di creazione condivisa mista ad una partita classica, cosa che questi sistemi rendono possibile.

Per quanto sia ovviamente possibile fare quello che proponi, il gioco in sé non è pensato per questo tipo di "narrazione". Più semplicemente presenta una serie di consigli e tabelle destinate al GM per generare la campagna sandbox. Detto così sembra abbastanza banale ma come nella sua controparte fantascientifica i risultati sono ottimi.

Già che ci sono consiglio la lettura del manuale anche agli appassionati di worldbuilding.

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17 minuti fa, Percio ha scritto:

il gioco in sé non è pensato per questo tipo di "narrazione".

Sì, ma nulla vieta, chessò, di lasciar definire una parte del mondo (una fazione, un regno) ad un giocatore.

Quando ho fatto il master di SWN avevo così tanti mondi da definire che non mi sarebbe dispiaciuto lasciarne qualcuno ai giocatori. Potrebbe essere un modo per far sentire l'ambientazione più loro e inoltre dargli un assaggio della flessibilità del sistema che altrimenti gli resterebbe nascosta.

Ho dato una veloce scorsa al manuale e in WWN ci sono le tabelle per costruirsi anche i propri effetti magici.

Sicuramente la possibilità di codificare una propria scuola di magia  dovrebbe avere una certa attrattiva per i giocatori.

WWN riprende -calandolo nel fantasy- il sistema delle fazioni e degli asset del precedente SWN che permette sia di giocare al livello di comandanti di fazioni/feudi/regni che l'adozione di formule miste (strategico/menageriali e gioco tradizionale). 

Con sommo dispiacere i miei giocatori si sono dimostrati poco interessati a sperimentare formule così ibride e innovative, epperò con il gruppo giusto credo che questi sistemi possano dare ottimi risultati.

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