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PG che continuano a chiacchierare tra loro...


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Ciao a tutti. Ho un piccolo problema: i giocatori di una campagna che mastero in presenza, ogni volta che io prendo a descrivere una scena oppure un luogo, o anche magari spiego che sta succedendo, loro si mettono a chiacchierare tra loro, magari di cose che non centrano nulla con il gioco. Inoltre ogni volta che magari mi impappino su una parola che non mi veniva in mente, loro scoppiano a ridere. E ridono anche quando un pg (il più bravo del gruppo) fa qualcosa per loro insensata, o magari si sbaglia su qualcosa.

Voi avete idee su come far loro smettere?

Ovviamente non voglio che i pg siano seri e troppo attaccati al gioco, ma un po' più di concentrazione non sarebbe male!

Grazie a tutti

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25 minuti fa, Azog il Profanatore ha scritto:

Ciao a tutti. Ho un piccolo problema: i giocatori di una campagna che mastero in presenza, ogni volta che io prendo a descrivere una scena oppure un luogo, o anche magari spiego che sta succedendo, loro si mettono a chiacchierare tra loro, magari di cose che non centrano nulla con il gioco. Inoltre ogni volta che magari mi impappino su una parola che non mi veniva in mente, loro scoppiano a ridere. E ridono anche quando un pg (il più bravo del gruppo) fa qualcosa per loro insensata, o magari si sbaglia su qualcosa.

Voi avete idee su come far loro smettere?

Ovviamente non voglio che i pg siano seri e troppo attaccati al gioco, ma un po' più di concentrazione non sarebbe male!

Grazie a tutti

Allontanali dal tavolo.

Se sei qui a scrivere probabilmente gli hai gia parlato (se non l'hai fatto, provaci). Sta di fatto che non penso diverta nessuno gente che prende in giro piuttosto che aiutare la narrazione (suggerendo la parola, capita a tutti di incepparsi o di non trovare il termine adeguato). Inoltre gente che ride o che si fa i c*zzi propri o che schernisce non è evidentemente interessata, non penso abbia neanche troppo senso provare a recuperarli.

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Visto che @SamPey ci è già andato giù duro, io provo a proporre un approccio più morbido. 🙂

 

 

Punto 1. Hai provato a parlarci? Con quale esito?

Una conversazione off-game su come sta andando il gioco, di tanto in tanto, fa bene a tutti. Approfittane per chiedere, in tono rilassato (non deve sembrare un rimprovero o una lamentela), se hanno notato anche loro questa dinamica, e che cosa ne pensano.

 

Punto 2. Si divertono?

Spesso la noia o l'imbarazzo sono la fonte primaria di questi comportamenti. Su questo conviene indagare parlando con i giocatori in privato uno per uno, piuttosto che tutti insieme. Prova a chiedere a ciascuno: (a) se complessivamente si diverte o no; (b) se si annoia, e se sì in quali passaggi; (c) se c'è qualcosa (fatto da te o dagli altri giocatori, o dal gioco in generale) che lo infastidisce, o gli crea imbarazzo, o non gli piace. Cerca di invitarlo ad essere sincero al cento per cento. Rassicuralo che non te la prenderai e che terrai il suo feedback per te.

 

Punto 3. Sono coinvolti?

Ci tengono all'obiettivo dell'avventura? È qualcosa che sentono come "loro", che li appassiona, che li coinvolge? Prova a pensare ad un film di avventura, o un libro di avventura: una delle cose che, tipicamente, ti tiene "agganciato" e concentrato è la suspence, il fatto che tu ci tenga a vedere la conclusione (= come va a finire), ma soprattutto che tu abbia un investimento emotivo su quella conclusione (= fai il tifo per i protagonisti, se vincono sei felice, se perdono ci rimani male). Secondo te, i tuoi giocatori hanno questo tipo di suspence, di attaccamento emotivo alla "posta in gioco" dell'avventura? O sono poco interessati, alla fine l'unica cosa che conta per loro è che il PG rimanga vivo (forse), e al resto sembrano indifferenti?

 

Punto 4. Volete giocare nello stesso modo?

Ho avuto per moltissimi anni un gruppo di D&D "storico" che durava fin dai tempi del liceo. Eravamo grandi amici. In quel gruppo era normale scherzare su tutto, buttare tutto in commedia, ridere spesso. Le battute uscivano così, anche involontarie.

A un certo punto, per cambiare, abbiamo provato un GdR a tema horror. Lì era essenziale il brivido, l'atmosfera di tensione e inquietudine... in teoria. In pratica, anche se tutto nel regolamento e nella storia spingeva per l'horror e la paura, non riuscivamo a fare a meno di ricadere continuamente nello schema della risata liberatoria. Bastava davvero un niente. Abbiamo provato tre trame diverse con tre DM diversi, non c'è stato niente da fare.

Non è colpa di nessuno, individualmente: certi gruppi hanno una loro dinamica interna che li porta a comportarsi in un certo modo. Il punto è che non è per forza sbagliato. Se ripenso a quelle 3 avventure horror... beh, non avevamo l'atteggiamento che ti aspetteresti da un horror, non avrebbero mai funzionato come film del genere horror, ma ci siamo divertiti. Un sacco.

Forse (dico forse, eh, non lo posso sapere, non li conosco) quei giocatori hanno solo un modo diverso di giocare. Forse tu cerchi un tono più serio, epico, addirittura cupo, mentre loro si trovano bene con un tono buffo, scanzonato, addirittura demenziale. Nessuno dei due è sbagliato di per sé per D&D, basta intendersi.

Una volta, quando ho introdotto un mio gruppo di giocatori a un gioco ambientato nel mondo delle fiabe, ho chiesto a ognuno di loro di specificare il "livello di dolcezza" che voleva (in una scala da Witch Hunters a Puffi) e il livello di serietà che voleva (in una scala da Looney Tunes a Narnia). Trovi lo screenshot nello spolier nascosto di quest'altro commento.

Quello che voglio dire è che il comportamento che dici potrebbe, certo, essere sintomo di un disagio, o di un'immaturità dei partecipanti, ma potrebbe anche essere semplicemente il loro legittimo modo di divertirsi: non lo escluderei a priori 🙂

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15 ore fa, Bille Boo ha scritto:

Forse (dico forse, eh, non lo posso sapere, non li conosco) quei giocatori hanno solo un modo diverso di giocare. Forse tu cerchi un tono più serio, epico, addirittura cupo, mentre loro si trovano bene con un tono buffo, scanzonato, addirittura demenziale. Nessuno dei due è sbagliato di per sé per D&D, basta intendersi.

Tutto quello che vuoi, ma dalla descrizione che Azog fa, non li autorizza a pigliare per il c:...  gli altri.

Divertimento ok, ma anche il rispetto verso gli altri giocatori è importante (e forse anche di più).

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Ciao, grazie mille a tutti quanti per le risposte preziose che mi avete dato!!!

Vorrei chiarire che più che prendere in giro qualcuno deridono il pg che fa qualcosa a loro avviso insensato. Per esempio: se Mario usa un ladro, ed entra in una casa per rubare qualcosa, e magari fa qualcosa che per loro non sarebbe "una cosa intelligente", scoppiano a ridere, rovinando in parte anche l'atmosfera.

Per esempio l'ultima volta i pg "dovevano" entrare in una casa abbandonata (un dungeon ideato da me pieno di belle trappole e indovinelli), quindi metto musica inquietante (fuori c'era una specie di Golem di carne con le mani a forbici, di nome Il Sarto) e triste, e loro cominciano a fare battutine sciocche sul fatto che il pg ladro fa cose a loro avviso inutili. Ovviamente il ladro non ci rimane benissimo, e le battutine con sotto musica inquietante rovinano il gioco e l'atmosfera giusta per il dungeon. O magari: dovevano scegliere tra due calici, per aprire le porte del dungeon, e si mettono a ridere, a prendersi in giro a vicenda, a discutere su "che tardi che è! Giochiamo ancora qualche minuto, poi smettiamo!"

Ecco, diciamo che non ci rimango bene nemmeno io, in quanto la storia che avevo ideato da una settimana si trasformi in una commedia che annoia e basta... Poi se loro vogliono riescono ad immedesimarsi molto bene, quindi come gruppo di gioco va benissimo, ma a volte diventano così... e io non voglio aver sprecato la settimana ad ideare un dungeon pieno di indovinelli (al primo sono giunti a sacrificare il loro gregario per vedere cosa accade...) per poi buttarlo nel cassonetto dopo averlo strappato e rovinato...

Forse sono un master pretenzioso, ma non mi sembra chiedere troppo, a voi? Sto esagerando?

Grazie mille di nuovo per le risposte

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Ci sono persone al mondo che giocano non per giocare ma solo per stare in compagnia, e ti assicuro che sono tante, a quel punto il gioco perde di importanza e, di conseguenza, anche serieta'.

Io credo dovresti adattarti e divertirti con loro e se/quando ti accorgi che hai bisogno di un approccio diverso cerca un altro gruppo con cui giocare magari la stessa avventura che hai gia pronta (non e' materiale sprecato)

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1 hour ago, Azog il Profanatore said:

Forse sono un master pretenzioso, ma non mi sembra chiedere troppo, a voi? Sto esagerando?

Ciao, non chiedi troppo, tutt'altro; e non stai esagerando.

Però ti esorto a provare, se puoi, a parlare con loro e cercare di capire quei 4 aspetti che ti ho suggerito prima.

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Ti espongo la mia esperienza: attualmente ho due gruppi di gioco dal vivo. Con il primo, tutti amici da molto tempo, c'è un approccio al gioco molto più goliardico e leggero. Proprio come dice Gmon, ci si trova essenzialmente per passare del tempo insieme.. diciamo che non pretendiamo di spingere troppo sull'interpretazione e ce la prendiamo molto più leggera. Con il secondo gruppo invece, in cui sono entrato in un secondo momento, abbiamo un approccio un po' più serio alla sessione.

Già ti hanno dato un sacco di ottimi consigli.. quello che comunque credo tu debba chiarire è proprio il tipo di approccio al gioco che vogliono avere: se preferiscono fare giocate più leggere senza troppa immedesimazione, non fartene un cruccio, ma adattati (ammesso che tu sia d'accordo) o distaccati del tutto.

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Angry Gm ti risponderebbe dicendo qualcosa come "ricordati che stai giocando a un gioco in cui si suppone esistano gli elfi". Non so se il tuo atteggiamento è troppo serioso, ma è molto probabile che stai spendendo molte energie per creare la tua avventura per gente che desidera un'esperienza diversa.

E' vero che molti giocano solo per stare in compagnia, ma è anche vero che molti, al contrario, pensano a D & D con troppa solennità. E' un gioco: ci sono i dungeon e ci sono i draghi. Prima di congedare tutti e trovare un altro gruppo, perché non usi quello attuale per qualche esperimento? Metti più azione e vedi cosa accade. Magari di fronte a qualcosa di minaccioso i tuoi giocatori penseranno veramente che è il momento di mettersi nei panni dei personaggi e decidere cosa fare.

Modificato da ilprincipedario
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A me sembra che non abbiano molta voglia di giocare a D&D. Frasi del tipo

3 ore fa, Azog il Profanatore ha scritto:

"che tardi che è! Giochiamo ancora qualche minuto, poi smettiamo!"

sono tipiche di chi preferirebbe fare altro. Ed è assolutamente legittimo, solo non possono rovinare il divertimento di chi vorrebbe giocare a D&D e sopratutto non è giusto nei confronti di chi si fa il mazzo per preparare le sessioni. Detto questo trovo che delle battute che stemperino l'atmosfera non facciano male, anche se possono un po' rompere l'immedesimazione, ma come dice giustamente qualcuno è un gioco, non un lavoro. Il problema è che in questo caso secondo me si è oltre.

Immedesimarsi in un personaggio o compiere azioni che si ritengono adeguate non dovrebbero mai comportare ludibrio da parte del gruppo anche quando si tratta di azioni davvero stupide (che possono poi essere oggetto di troll fuori del gioco. A me è capitato che il barbaro del gruppo in una foresta con nebbia e con la consapevolezza che eravamo ricercati abbia urlato "chi va là" al primo rumore facendoci scoprire. Non l'abbiamo presa benissimo, ma abbiamo continuato a giocare, salvo poi chiamare "chi va là" il gruppo wa del gioco).

Insomma, concordo con chi ritiene che vadano allontanati dal gruppo, perchè non è il gioco che fa per loro o non è quello a cui hanno voglia di giocare.

Sul fatto che nel gioco ci siano i draghi questo non implica che ci si possa burlare dei giocatori, della storia o delle azioni. L'elemento fantasy non significa che non si debba essere coerenti con l'ambientazione e quindi anche seri. Se faccio l'stolto mentre gioco a calcetto e ogni volta che mi arriva la palla la tiro in tribuna e mi metto a ridere stai sicuro che nessuno mi richiama la volta dopo e sopratutto nessuno riterrebbe l'allontanamento eccessivo. Ma si sa siamo una repubblica fondata sul pallone.

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Quello che intendevo dire io a proposito dei draghi e dei dungeon era diverso, e in effetti troppo implicito. Intendevo dire che a volte quando si gioca a D & D si vogliono soltanto tirare i dadi e le palle di fuoco, senza necessariamente voler risolvere complicati enigmi o partecipare a trame ingarbugliate. Solo questo.

 

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Mi aggiungo brevemente alla discussione. Premetto che sono ottimista e penso che ai tuoi giocatori in fondo piaccia giocare con te😉

3 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

A me sembra che non abbiano molta voglia di giocare a D&D. Frasi del tipo

7 ore fa, Azog il Profanatore ha scritto:

"che tardi che è! Giochiamo ancora qualche minuto, poi smettiamo!"

sono tipiche di chi preferirebbe fare altro

La domanda allora è: perché vogliono giocare se non hanno voglia?

Secondo me ci sono due risposte:

1) Sono tutti amici e li piace passare il tempo assieme, anche se non sono fan del gioco. Per questo ci sono molte soluzioni: dal allontanarli dal tavolo😓 Al creare una storia che interessi anche a loro. Magari sono tutti dei grandi fan del fantascientifico. Allora non ha senso costringerli a giocare a una storia di dungeon e di draghi... si era una pessima battuta... scusate...😅😂

 

2) Non li coinvolge la avventura corrente. Magari non perché il master non sia bravo. Ma semplicemente perché (per esempio) non hanno interesse nel salvare la figlia del re solo perché il primo ministro gli ha detto di farlo

Magari preferirebbero rapire la figlia del re, e chiedere il riscatto😈

Quanta liberta hanno i player? Sono coinvolti? Saranno ricompensati in game con qualcosa?

 

7 ore fa, Azog il Profanatore ha scritto:

Poi se loro vogliono riescono ad immedesimarsi molto bene

Questo quando succede? in situazioni specifiche? Magari potresti aggiungere più momenti simili

 

Alla fine si ritorna sempre a quello che dice @Bille Boo, chiedi a loro. E ricorda che (purtroppo) non tutte le campagne vanno bene per tutti i gruppi. E non tutte le storie e i modi di giocare vanno bene per le stesse persone

La prossima volta che fate una sessione 0 chiedigli cosa gli andrebbe. Una campagna ad alti livelli? Una campagna villain? Una storia epica o una comica? Magari vorrebbero più tempo per interagire tra di loro o con gli npc?

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23 ore fa, Azog il Profanatore ha scritto:

Forse sono un master pretenzioso, ma non mi sembra chiedere troppo, a voi? Sto esagerando?

Nah...io con giocatori che rovinano il mood così sistematicamente ci mastererei un'intera campagna di Ravenloft della durata totale di mezz'oretta al max...anzi no, ventinove minuti e mezzo.

D'altronde quando è tardi è tardi. 😅

 

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@Lyt veramente me lo hanno chiesto loro di fare la storia fantasy di dungeon😂  la libertà è praticamente totale. Possono fare ciò che vogliono, ovviamente secondo ciò che richiede il gioco, e una storia dietro c'è sempre, un obbiettivo.

@Albedo questo non saprei, dovrei provare ma non voglio rischiare di mettere le cose ancora più in peggio.

Grazie a tutti di nuovo

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D'accordissimo con @Gmon, così come alcuni giocano a Europa Universalis e altri a Postal2, anche al tavolo trovi gente con gusti e stili diversi. Nessuno è giusto o sbagliato, ma ho dato un'occhiata alla tua campagna qui sul DL e fidati, @SamPey ha ragione, cambia giocatori.

In più mi associo alla domanda:

Il 21/4/2021 alle 12:42, AVDF ha scritto:

curiosità: età dei giocatori?

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