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Capitolo 6 - La Casa di Polvere e Cenere


AndreaP

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I compagni iniziarono ad osservare gli oggetti.

L'insieme dei fogli rilegati era di uno strano materiale e le scritte, chiaramente arcaiche, erano vergate a mano.
Lanus Cisten era lì ad osservarlo "Bello vero" disse "Sembra che parli di Corsari Eldar. Come vorrei poterlo sfogliare". Anche il Maestro Nonesuch lo osservava con interesse

Lì accanto vi era il timbro: era chiaramente un sigillo che mostrava un'aquila con una chiave fra gli artigli. Assomigliava alcuni dei simboli dell'ecclesiarchia. Pareva sporco di una sostanza rappresa che sembrava sangue.

La chiave d'argento invece aveva una scritta che Gorald riuscì a leggere "Mostrami i portali del sonno"

Il seguente era un salterio rilegato in pelle grigia, di stile arcaico: era scritto in Gotico Alto: era tuttavia di pessima qualità in quanto versetti e parole erano chiaramente in ordine sbagliato.
All'arrivo dei compagni Octaiva Nile sorrise e Victor chiedendo "interessato al salterio?"

Nessuno invece era vicino allo spallaccio rosso con il teschio nero, ma mentre i compagni lo osservavano Lanus li raggiunse "E' chiaramente lo spallaccio di un Astartes, ma non ne riconosco il simbolo" disse.

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Victor

Victor rispose alla affascinante nobildonna: "Non proprio. O, meglio: sono interessato a tutto, nella misura in cui mi viene chiesto.

Ma la mia personale fede nel Dio Imperatore non mi spinge a cercare tomi rari delľAdeptus Ministorum per curiosità personali: trovo più stimolanti altre perle preziose e uniche".

ĽArbitrator sorrise alla Nile, mentre diceva queste parole, lasciate con un voluto non detto: in realtà, a Victor importava ben poco della donna, ma era innegabile che conveniviva mantenere la facciata già messa su.

E lasciare qualche frase sospesa era, invero, una fatica da poco. 

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La Nile sorrise a Victor e poi riprese a guardare il salterio dicendo ad uno dei suoi assistenti "Sembra ben conservato".

Gli accoliti si soffermarono davanti agli ultimi pezzi esposti. La maschera aveva un biglietto attaccato con la scritta 'Xenotipo sconosciuto' mentre la statua aveva al collo una gorgera di rame ossidato. Anche Magiar Marshrek pareva interessato e la stava osservando attentamente

Osservarono anche il ritratto trovando sulla base della cornice una frase in lettere azzurre 'Lo specchio del mio sangue'. La bambola infine non parla presentare nulla di particolare se non rendere a disagio chiunque la guardasse: pareva che gli occhi della bambola piangessero per la polvere all'interno della giara.

@Geran

Spoiler

L'accolito si fermò a guardare il salterio: era arcaico e pareva modificato nella successione dei salmi rispetto a quello canonico che conosceva. Il sigillo invece portava il simbolo dell'Ecclesarchia prima della riforma thoriana

@Omar

Spoiler

Omar aveva già sentito parlare della Statua di Onice, nei bassifondi che da sempre frequentava. Faceva parte di un set di preziosi reperti del settore prima dell'arrivo dell'Impero, probabilmente Xeno reliquie provenienti da prima dell'arrivo dell'uomo. Oggetti proibiti, potevano essere venduti sul mercato nero per cifre a cinque zeri

@all

Spoiler

Intanto che provo a buttare giù un qualche riassunto, ho fatto come chiestomi da voi dei check di conoscenza appropriati

 

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Omar

Almeno una cosa l'aveva capita: in questo posto la possibilità di far quattrini era molto alta. Ma loro avevano tutt'altre motivazioni alle spalle, altri mezzi, altri vincoli...
Restò per qualche istante imbambolato ad osservare la Statua di Onice, meditando su come potevano accaparrarsela e rivenderla, per arrotondare la miseria di stipendio che l'Inquisizione passava loro. Possibilmente senza finire inquisito a sua volta.

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Infine l'attenzione di tutti si spostò di nuovo sul palco ed il silenzio scese sulla sala

Nella stanza venne introdotto un automa dalle dimensioni umane fatto d'oro con innesti da agata e rubini, vestito con una gonna lunga femminile di fattezze antiche e fatto di seta rossa e porpora

L'automa aveva un'apertura nel petto che mostrava un intricato meccanismo composto da ingranaggi.

La figura era seduta su un trono dalla spalliera alta con un tavolino collegato posto davanti all'automa, tutto ricoperto con simboli geometrici e occulti. La testa della automa dorato era china sul petto e nella sua mano destra teneva un calice di rubino mentre nella mano sinistra stava un mazzo d'avorio di Tarocchi dell'Imperatore in una confezione d'argento

"Il più sacro e spettaoolare Oracolo: conosciuto dall'umanità come la vedova dorata" disse Bland "Per volontà dello stesso Haarlock, chi si aggiudicherà questo lotto avrà di diritto possesso di una società di servizi della fondazione, la EH Services, e di una villa nel mondo di Quaddis"

Tutti rimasero in silenzio: nessuno pareva voler avvicinarsi

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Omar

Finalmente l'accolito vide qualcosa che fece scattare in lui la scintilla. Non aveva idea di cosa l'automa potesse fare, né perché fosse stato definito un oracolo. L'intrico di ingranaggi esposti alla vista attirò però la sua attenzione, così come il nome della società, che costituiva la principale ragione della loro presenza.
Tuttavia, Omar non si mosse di un dito e come gli altri osservò un gelido e religioso silenzio.

DM

Spoiler

Lore Imperium 45 per saperne di più di Quaddis.

 

Modificato da Dmitrij
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Goran Gerald d’Carshai

Se era interessato ad alcuni delle chincaglierie dell’asta, specialmente quelli che gli avrebbero permesso di conservare e fortificare la sua copertura, l’arrivo della Vedova Dorata dissolse ogni suo pensiero, cancellando quasi persino la Logica.

Per qualche istante rimase così privo di ogni logica che pensò di inginocchiarsi, genuflettersi innanzi al miracoloso costrutto  degli antichi ( e migliori) uomini. Ma si trattenne. Non sarebbe stato…logico, appunto. 
Ma nonostante tutto si avvicinò alla dorata per poterla vedere ed esaminare. Che volesse il sangue per poter divinare col mazzo dei tarocchi? Oppure cosa?

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Victor

Ancora prima di guardarsi attorno, Victor era abbastanza certo che quella specie di blasfemia fosse fonte di interesse per tutti i partecipanti all'asta. 

Valeva tuttavia la pena confermare o confutare la sua teoria, pertanto prese a scrutarsi attorno con rinnovato interesse. 

Era il momento di una prima verità. 

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3 609 874.m41  4.27

@Omar

Spoiler

Omar aveva sentito parlare di Quaddis: era un remoto Mondo di Piacere, noto per la degenerazione delle sue abitudini.

@Goran

Spoiler

Goran osservò l'automa: era una tecnologia mai vista prima nonostante l'esperienza dell'accolito e aveva in se qualcosa di anomalo

@Victor

Spoiler

Victor osservò gli altri partecipanti all'incontro. L'Abate e Lanus Cisten parevano non riuscire a togliere gli occhi dall'automa, e anche la Niles e Magiar Marshrek parevano interessati. 
Vymer e Quill, seduti ad un tavolo, guardavano distrattamente mentre il Maestro Nonesuch pareva più interessato agli altri partecipanti che all'oggetto all'asta.

"In serata come dettoci faremo una dimostrazione attivandola" disse Bland

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Omar

Un accenno di sorriso gli cambiò l'espressione quando tornarono alla mente le informazioni su Quaddis. Questo Haarlock non doveva essersi fatto mancare proprio nulla, nella sua vita.
C'era ancora tensione nella sala e, si accorse, nei suoi arti. Si gettò su una poltrona per liberarsene, chiudendo per un istante gli occhi e fare ordine nella sua testa.
 

 

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Victor

Victor ebbe un attimo di esitazione, quando sentì parlare di attivazione del cimelio. 

La cosa gli piaceva ben poco. 

Immaginò invece quanto ciò avrebbe potuto interessare gli altri partecipanti, ma decise che, al momento, la priorità era studiare lo sguardo di Nonesuch e cercare di capire cosa volesse o se avrebbe mantenuto ancora focalizzata l'attenzione sulle persone presenti. 

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3 609 874.m41  4.27

@Victor

Spoiler

L'arbitro osservò Nonesuch: questi pareva osservare soprattutto quelli non interessati alla Vedova, tralasciando quelli interessati. I suoi occhi si concentravano su Vymer e Quill e sugli accoliti

Mentre i vari acquirenti si radunavano con i propri collaboratori discutendo a tono basso, Magiar Marshrek, l'uomo che viaggiava da solo, si avvicinò agli amici. "Interessante vero. Molte cose di valore oltre che di interesse. Avete scelto su cosa puntare? Io ho identificato uno dei lotti minori e un paio di cose dei lotti maggiori." disse apertamente 

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Omar

Sorrise a Marshrek quando si unì alla loro tavolata.
Direi che di materiale interessante ce n'è e anche di scottante. Stavamo appunto dicendo che certe transazioni è bene vengano fatte in posti tanto... periferici. Ma decideremo più tardi su cosa investire e a cosa rinunciare. Quel che è certo è che tutti hanno messo gli occhi sulla Vedova. Chissà chi avrà il coraggio di fare la prima offerta. Forse tu?

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Goran Gerald d’Carshai.

«I lotti minori hanno del materiale molto interessante, anche...apprezzabile. Il pezzo forte dell'asta rimane qualcosa di irraggiungibile però...ah! Una gioia per gli occhi direi! Un poco come il salterio, direi.» disse buttando lì un oggetto a caso per vedere la reazione del Rogue Trader.

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3 609 874.m41  4.27

Marshrek sorrise. "La vedova è il pezzo forte, ma il suo prezzo non è detto che la faccia convenire... a meno che uno sia un collezionista, o particolarmente interessato a quel pezzo. E voi non mi parete di queste due categorie. Come non lo sono io: da ciò spero che non ci faremo concorrenza"

Poi voltatosi verso Goran aggiunse "Quanto al salterio, direi che invece avrete concorrenza, più di una..."

@Victor 

Spoiler

Victor intanto teneva gli occhi su Nonesuch: l'uomo si mosse accompagnato dai suoi verso Vymer e Quill, ma si fermò a distanza di alcuni metri continuando a chiacchierare con la sua affascinante assistente. L'arbitro tuttavia si avvide che l'uomo aveva estratto dalla tasca un qualche marchingegno di piccola taglia e, puntatolo verso i due che stavano bevendo disinteressati all'asta, ne osservava il display. Poi dopo un attimo lo ripose.


 

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Nuadap Dop

Se il tecnoprete aveva mostrato interesse per tutto ciò che era comparso davanti a loro durante l'esposizione dei pezzi, in particolare sugli oggetti che avevano un lontano sentore di Xeno, non era niente paragonato alla vibrante curiosità che lo prese davanti all'oracolo. Riuscì a trattenersi dal fare un passo verso l'oggetto, ma fu logicamente lieto che si prospettasse in futuro la possibilità di vederla all'opera.
Puntò ogni antenna del proprio corpo e della propria anima per captare la presenza di Spiriti in quell'oggetto, che potessero parlargli senza la necessità di venire a contatto.

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