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Candlekeep Mysteries è il supplemento di D&D in arrivo a Marzo


SilentWolf

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4 ore fa, Ermenegildo2 ha scritto:

Se sdoppiassimo i post? Se esistesse un duplicato dell'articolo e della discussine in cui si può spostare il discorso anche su aspetti più politi e conflittuali? Se aggiungessimo un trigger warning davanti agli articoli che posso generare conflittualità?

Sono già fatte in passato discussioni sull'argomento (vedi quella linkata da Grimorio), si possono tranquillamente riusare quelle.

4 ore fa, Grimorio ha scritto:

Personalmente ritengo che un prodotto di GDR non vada considerato solo a livello di storia o di regole, ma a tutto tondo. Quindi considerando anche cose come l'arte esterna ed interna e la scelta degli autori. Nel caso di questo prodotto io ritengo sbagliata la scelta da parte della WOTC di icludere questo autore a causa delle sue pesanti critiche ad un prodotto storico. Mi aspettavo che gli attuali proprietari del marchio ne difendessero storia ed eredità, ma invece hanno scelto di includere nei loro prodotti chi non ha a cuore le due cose. Sempre personalmente, ritengo che in una discussione non sia sbagliato criticare le scelte aziendali di una compagnia se quelle scelte fanno parte del prodotto finale al centro di un articolo. Queste critiche alle scelte editoriali possono prendere molte forme, dalla critica riguardo la scelta di uno o più autori del manuale fino anche alla critica riguardo la scelta di pubblicare questa tipologia di manuale, una raccolta di avventure, invece di un'ambientazione oppure, parlando di altri prodotti, la critica sull'aver pubblicato un'ambientazione di Magic al posto di una TSR.

Chiaramente ci sta che uno sia libero di criticare le cose, diciamo che visto che questa è una critica che con lo specifico manuale c'entra il giusto (penso avresti avuto la stessa reazione anche se il tizio fosse stato preso a scrivere un libro su Kara-Tur) ed è più generica rispetto alle politiche editoriali della WOTC ci poteva stare usare un altro topic.

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3 hours ago, Grimorio said:

Non capisco il quotare uno dei maggiori responsabili delle repressioni di Piazza Tienanmen

Perché, per citare Deng Xiaoping, successore di Mao, "Non mi interessa se un gatto sia bianco o nero, mi interessa che prenda i topi". 🙂 È semplicemente un modo efficace di esprimere quello che penso. Ed è quello il centro della discussione alla fine. Giudicare il prodotto -- il libro, la citazione, l'argomento -- e non chi lo fa -- l'autore, lo statista, la persona.

Da notare che credo sia un concetto che valga in entrambe le direzioni, anzi: fino a questo thread, avrei detto che era un pensiero che era importante ribadire soprattutto a chi propone Cancel culture e Group politics. Sono favorevole ad avere diversità in un'azienda, anche a azioni attive per ottenere tale diversità, ma se un libro è buono non mi rifiuterò di leggerlo perché è scritto solo da maschi bianchi. Anche Xiaoping lo usava soprattutto in quella direzione, per smantellare gli effetti più nefasti della Rivoluzione Culturale: non mi interessa quanto sia Marxista lo scienziato che mettiamo a guidare la rinascita industriale Cinese, mi interessa sia un bravo scienziato.

Aggiungo anche un altro punto, per evidenziare come la lama abbia entrambi i tagli: non credo siano irragionevoli le critiche che ci sono state in questo thread al manuale, proprio per la massima di Xiaoping. Leggendo la lista degli autori, viene sicuramente il dubbio che alcuni siano stati scelti più per il colore del pelo che per la loro abilità nel catturare i topi. È un dubbio che viene per tanti motivi, sia della storia recente di alcune controversie e sia perché nel parlare di alcuni di loro la WoTC descrive più il colore del pelo che le loro passate battute di caccia.

Io e l'amico Xixian non stiamo dicendo che non vi sia un problema: stiamo dicendo che, alla fine, bisogna aspettare di vedere se prendono i topi o no. Se Daniel oltre a avere il pelo di un certo colore ha anche scritto una grande avventura, props alla WoTC per non essersi fatta influenzare dagli sgarbi passati. Se WoTC ha messo l'avventura di Daniel nel manuale anche se non se lo meritava per placare una certa parte del pubblico, buuh alla WoTC. Ma fin quando non leggiamo l'avventura, sono speculazioni sul colore del pelo del gatto.

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Più che altro il forum rischia di diventare monotematico e noioso perché in ogni topic di D&D si finisce con il parlare sempre e solo della stessa cosa da mesi.

Sarebbe da ricordare che in giro molto probabilmente ci sono tantissimi utenti che vorrebbero parlare del merito del topic (il manuale o ciò di cui l'articolo effettivamente parla), invece di ritrovarsi con le discussioni che finiscono col deviare sempre sullo stesso argomento.

Se è anche giusto garantire alla gente l'opportunità di esprimere le proprie opinioni sulla gestione WotC, nulla vieta loro di aprire topic appositi dove parlare di quell'argomento e di aggiornare quei topic con nuove discussioni quando escono nuovi articoli che fanno nascere in loro la voglia di proseguire il dibattito.

Insomma, quello che si fa da anni e anni nei forum: aprire nuovi topic per non intasarne altri di OT. La cosa credo sarebbe gradita da molti.

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Penso che la ripetitività degli argomenti sia una cosa che accade  in ogni topic relativo alle uscite di D&D indipendentemente da me. Da mesi, ad ogni uscita, puntualmente, ci sono sempre quegli utenti che si lamentano del fatto che non sia un'ambientazione TSR, soprattutto uno molto più vocale degli altri. 

Ed è assolutamente loro diritto esternare la loro scontentezza, anche ad ogni uscita, dato che puntualmente rimangono delusi.

Un topic può seguire la direzione dell'IN TOPIC seguendo tanti binari diversi e quindi altri utenti che non vogliono seguire una discussione su un certo aspetto di un manuale possono tranquillamente ignorare quel binario e scrivere dentro lo stesso topic parlando di un'altro aspetto del manuale, magari anche più interessante.

Col mio disappunto nel vedere il nome di un certo autore presente nel manuale mi sembra di essere rimasto IT, certamente molto di più di chi ha aperto una discussione sui neologismi e sulla loro non esistenza nella lingua italiana sotto un articolo che parlava di come cominciare a giocare a D&D, come ha fatto notare il buon @Nyxator

Personalmente, a me da l'idea che a certe persone diano semplicemente fastidio le mie idee, non il fatto che siano IT o OT, ho visto nel tempo OT molto più pesanti, con tanto di insulti, aperti da utenti che successivamente se ne sono andati sbattendo la porta, senza che a loro venisse detto nulla. 

Io in ogni caso ritengo di aver agito nell'ambito dell'IN TOPIC, ma per il bene del sito nel caso dovessi esprimere altre opinioni su alcune scelte aziendali della WOTC lo farò in un topic apposito

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Giudicare l'autore invece che l'opera è qualcosa che ho sempre odiato, bisogna saper scindere le due cose, altrimenti buttate tutti i libri di Tolkien o Lovecraft perchè erano razzisti. 

Tralasciando questo discorso che non c'entra nulla con l'articolo, quanti di voi vorrebbero vedere meno manuali ambientati nei classici Reami dimenticati, e più manuali generici? Riferendomi a queste 17 avventure nello specifico, per quanto riadattabili non lo saranno mai al 100%, in più contengono altre informazioni su un'ambientazione ormai piena di di approfondimenti ed elementi vari. Sono uno di quelli che apprezza molto il "cross-over" con Magic, per avere ambientazioni più varie da giocare, e sinceramente non mi aspettavo un altro manuale nei reami dopo icewind dale. "Non mi aspetto nulla, ma sono già deluso".

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Secondo me questo manuale doveva uscire sulla DMGuild. Mi sembra proprio la formula giusta per quel tipo di palco e non avrebbe stonato. Invece così, con i presupposti di cui siamo a conoscenza, credo che sarà uno dei manuali ufficiali meno interessanti della storia della quinta edizione.

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13 minuti fa, Maiden ha scritto:

Invece così, con i presupposti di cui siamo a conoscenza, credo che sarà uno dei manuali ufficiali meno interessanti della storia della quinta edizione.

Non è detto. Molte persone hanno richiesto tramite sondaggio avventure brevi piuttosto che lunghe campagne. Queste avventure sembrano facilmente riutilizzabili in altri contesti (tutte partono da un libro, quindi che il libro si trovi a Candlekeep o altrove è facilmente modificabile). Chi vivrà vedrà, sicuramente dipende dalla qualità delle avventure brevi contenute. Sui forum in inglese è stato accolto sia bene che male da chi ha commentato. Non diventerà un best seller come Curse of Strahd, che è considerato quasi all'unanimità un prodotto molto buono, ma non credo finirà neanche in un flop.

Io lo comprerò perché mi interessa avere sia delle one shot che delle sottoquest per altre campagne, oltre che per collezionismo. Al limite finirà nel mucchio dei manuali che non uso mai (come Princes of the Apocalypse o la Tirannia dei Draghi).

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1 ora fa, AaronPezzolla ha scritto:

Giudicare l'autore invece che l'opera è qualcosa che ho sempre odiato, bisogna saper scindere le due cose, altrimenti buttate tutti i libri di Tolkien o Lovecraft perchè erano razzisti. 

Tralasciando questo discorso che non c'entra nulla con l'articolo, quanti di voi vorrebbero vedere meno manuali ambientati nei classici Reami dimenticati, e più manuali generici? Riferendomi a queste 17 avventure nello specifico, per quanto riadattabili non lo saranno mai al 100%, in più contengono altre informazioni su un'ambientazione ormai piena di di approfondimenti ed elementi vari. Sono uno di quelli che apprezza molto il "cross-over" con Magic, per avere ambientazioni più varie da giocare, e sinceramente non mi aspettavo un altro manuale nei reami dopo icewind dale. "Non mi aspetto nulla, ma sono già deluso".

Piccolo OT ma vorrei puntualizzare la questione:

Tolkien non era razzista. La sua vita e quello che ha scritto (che emerge non solo dai racconti fantasy ma anche e sopratutto da La realtà in trasparenza, raccolta delle sue lettere scritte ANCHE durante la guerra) non sono qualificabili come opera di un uomo razzista ma di un conservatore del suo tempo. Il fatto che sia stato utilizzato da una determinata cultura che ha creato anche i "campi Hobbit" non implica che sia di quella estrazione. In realtà ho sempre pensato che costoro abbiano letto solo superficialmente le sue opere. Con questo non si vuole sostenere che fosse un "compagno", uno di sinistra e nemmeno un progressista. Era chiaramente un professore conservatore dell'Inghilterra del primo novecento. Ma questo lo rende un uomo del suo tempo non un razzista. Altrimenti poi ci si ritrova a voler abbattere le statue di colombo. 

/OT

Per il resto io vorrei vedere più manuali di ambientazione. Possibilmente delle ambientazioni classiche. Questo perchè abbiamo già 2 nuove ambientazioni uscite contro una classica e una semiclassica (concordo con chi ha sostenuto che Eberron non si possa considerare una "nuova" ambientazione ormai, ma nemmeno classica). Io sinceramente sento più la necessità di manuali di ambientazione che permettano di ambientare la propria campagna in un determinato Setting più che avventure e manualisti di campagne, ma mi rendo conto che sono in minoranza.

Detto questo, slegare le avventure dalle ambientazioni può essere un'idea, ma farlo a favore di un'ambiente neutro per poter essere poi inserite in un'ambientazione necessiterebbe dei suddetti manuali di ambientazione. Farlo includendoli nelle nuove ambientazioni non saprei se potrebbe avere un risultato positivo, io ho un bias, non compro quelle dei FR a maggior ragione non comprerei quelle su ambientazioni di magic, ma magari potrebbero funzionare. 

In ogni caso concordo con il fatto che Candlekeep è si la più grande biblioteca dei reami, ma queste avventure sembrano adattabili a qualsiasi contesto in cui vi sia una biblioteca reale sufficientemente grande immagino.

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29 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

In ogni caso concordo con il fatto che Candlekeep è si la più grande biblioteca dei reami, ma queste avventure sembrano adattabili a qualsiasi contesto in cui vi sia una biblioteca reale sufficientemente grande immagino.

Premetto che ho apprezzato il tuo OT e lo condivido in pieno.

Tornando in topic, mi immagino/spero siano avventure che partono da un libro anche senza avere per forza il contorno di una biblioteca. In questo modo sarebbero ancora più adattabili e riutilizzabili in altri contesti.

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Il mio dubbio al momento rimane più che altro legato al fatto che di base l'impianto di D&D non è particolarmente portato per le avventure di mistero/investigative, e soprattutto sono poco convinto della possibilità di fare delle avventure del genere a medio alto livello (diciamo dal 9° in su) con divinazioni ed incantesimi vari di utility che bypassano molte questioni centrali (e spero che non vadano per gli eccessi di "per mille motivi questi incantesimi non funzionano in questo specifico caso").

Poi vedremo magari sarò positivamente sorpreso.

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19 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Il mio dubbio al momento rimane più che altro legato al fatto che di base l'impianto di D&D non è particolarmente portato per le avventure di mistero/investigative, e soprattutto sono poco convinto della possibilità di fare delle avventure del genere a medio alto livello (diciamo dal 9° in su) con divinazioni ed incantesimi vari di utility che bypassano molte questioni centrali (e spero che non vadano per gli eccessi di "per mille motivi questi incantesimi non funzionano in questo specifico caso").

Poi vedremo magari sarò positivamente sorpreso.

Credo che questo sia proprio uno dei motivi per cui le avventure arrivano fino al livello 16, oltre che per il fatto che i giocatori hanno mostrato una preferenza per le avventure di livello medio-basso. L'ultimo tier (livelli 17-20) è quello più delirante per la questione magia/poteri sovrannaturali, anche se già dal livello 11 questi ultimi possono dare problemi. In effetti per giocare un vero mistery D&D dovrebbe essere ampiamente modificato, andando a togliere certe risorse che semplificano troppo la vita ai PG. Come anche tu dici, però, dipende molto dal modo in cui hanno progettato le avventure.

 

Modificato da SilentWolf
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18 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Il mio dubbio al momento rimane più che altro legato al fatto che di base l'impianto di D&D non è particolarmente portato per le avventure di mistero/investigative, e soprattutto sono poco convinto della possibilità di fare delle avventure del genere a medio alto livello (diciamo dal 9° in su) con divinazioni ed incantesimi vari di utility che bypassano molte questioni centrali (e spero che non vadano per gli eccessi di "per mille motivi questi incantesimi non funzionano in questo specifico caso").

Poi vedremo magari sarò positivamente sorpreso.

Anche secondo me questo è uno dei parametri da tenere d'occhio per valutare se sono buone avventure. Possono essere buone avventure ma non buone avventure "del mistero", ma avendole presentate come tali ci aspettiamo tutti che siano avventure di questo tipo. Si sono posti un obiettivo difficile da realizzare per come è fatto D&D (in cui le investigazioni si risolvono spesso con qualche tiro di dado e in cui ci si può avvalere di molti aiuti magici). Da questo vedremo davvero - citando @bobon123 - se il gatto è bravo a prendere il topo o se avranno avuto ragione i soliti catastrofisti.

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33 minutes ago, Alonewolf87 said:

Il mio dubbio al momento rimane più che altro legato al fatto che di base l'impianto di D&D non è particolarmente portato per le avventure di mistero/investigative, e soprattutto sono poco convinto della possibilità di fare delle avventure del genere a medio alto livello (diciamo dal 9° in su) con divinazioni ed incantesimi vari di utility che bypassano molte questioni centrali (e spero che non vadano per gli eccessi di "per mille motivi questi incantesimi non funzionano in questo specifico caso").

L'impianto di D&D è quello di un gioco avventuroso e non di un gioco investigativo. Proprio per questo, mentre solitamente ignoro i manuali con avventure / campagne prefatte, sono molto incuriosito da questo manuale, proprio per capire come hanno approcciato la questione.

Ho sempre sostenuto che sia possibile e addirittura fruttuoso integrare le divinazioni e gli altri poteri magici nella progettazione di un'indagine, ma è anche vero che non ho avuto spesso l'occasione di mettere alla prova questa teoria con un gruppo ben motivato.

Capita tutto a fagiolo perché mi sto proprio apprestando a scrivere una serie di articoli sull'investigazione in D&D. Chissà che questo manuale non contenga qualche buon punto di partenza. 🙂

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Personalmente sembra essere un prodotto apprezzabile, le campagne non mi dispiacciono,ma il toolbox di avventure medio-brevi da inserire quà e là o da cui prendere spunto é sempre benvenuto. Concordo sul fatto che forse D&D non é un GDR portato per investigazione e mistero, ma penso comunque che la varietà e poter dare un tono diverso sia un punto di forza.

A questo proposito, mi chiedevo da tempo se verranno mai localizzati "Tales from the yawning portal" e "Ghosts of Saltmarsh" . Stavo riflettendo sul fatto che essendo remake di grandi classici, di cui a suo tempo una parte non é mai stata tradotta e commercializzata in Italia, forse non ci sono i presupposti per piazzare questo prodotto "nostalgia". Dei due possiedo Tales, la lettura non é un problema, cercare rapidamente qualcosa sul manuale mentre si gioca sì, non mi dispiacerebbe vederli tradotti in giorno.

 

 

Modificato da Mighty Warlock
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Il 18/1/2021 alle 19:24, Mighty Warlock ha scritto:

A questo proposito, mi chiedevo da tempo se verranno mai localizzati "Tales from the yawning portal" e "Ghosts of Saltmarsh" . Stavo riflettendo sul fatto che essendo remake di grandi classici, di cui a suo tempo una parte non é mai stata tradotta e commercializzata in Italia, forse non ci sono i presupposti per piazzare questo prodotto "nostalgia". Dei due possiedo Tales, la lettura non é un problema, cercare rapidamente qualcosa sul manuale mentre si gioca sì, non mi dispiacerebbe vederli tradotti in giorno.

I presupposti per vendere quei manuali in Italia ci sono: con la 5e la WotC non sembra avere alcuna intenzione di fare qualche differenza tra i vari mercati locali, visto il numero ridotto dei supplenti prodotti per questa edizione; sono, inoltre, tutti manuali scritti per essere appetibili ovunque.

Per poterli vedere tradotti, però, attualmente bisogna aspettare che sia risolta la diatriba legale tra la WotC e un'altra azienda americana, la Gale Force 9, che ha da qualche anno ricevuto dalla WotC la licenza per supervisionare le traduzioni nei vari mercati esteri. La Asmodee Italia, insomma, rende conto alla Gale Force 9, che deve rendere conto alla WotC. Tra queste due ultime aziende, però, di recente è sorto un conflitto legale e, quindi, le traduzioni si sono fermate in attesa di capire se la Gale Force 9 continuerà a mantenere la licenza di gestione delle localizzazioni.

Personalmente mi aspetto che WotC e Gale Force 9 risolvano il contenzioso entro qualche mese. Vedremo un po', però, quel che succederà.

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2 ore fa, SilentWolf ha scritto:

Personalmente mi aspetto che WotC e Gale Force 9 risolvano il contenzioso entro qualche mese. Vedremo un po', però, quel che succederà.

Sono al corrente delle dispute legali tra la Wizards e la GaleForce9, ma il dubbio non partiva da lì. La cadenza dei manuali tradotti é inferiore rispetto alle pubblicazioni effettive ed é stata fatta anche una certa "selezione", mi riferisco al fatto che alcune pubblicazioni in ordine cronologico sono state saltate e non intendo solo i sopracitati Yawning Portal e Saltmarsh ma anche Tomb of Annihilation, Curse of Sthrad, e Strom King's Thunder. Certo l'ordine cronologico non vuol dire nulla, ad esempio Curse of Sthrad se non ricordo male era stato annunciato da Asmodee poco prima dell'inghippo della GaleForce9 però visto i prodotti tradotti fino ad ora mi verrebbe da dire che forse preferiscono sorvolare su prodotti dal "flavour" più storico come Yawning e Saltmarsh e concentrarsi su altro, così come credo che le due ambientazioni prese da Magic non siano certo una priorità del piano editoriale. 

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15 minuti fa, Mighty Warlock ha scritto:

Sono al corrente delle dispute legali tra la Wizards e la GaleForce9, ma il dubbio non partiva da lì. La cadenza dei manuali tradotti é inferiore rispetto alle pubblicazioni effettive ed é stata fatta anche una certa "selezione", mi riferisco al fatto che alcune pubblicazioni in ordine cronologico sono state saltate e non intendo solo i sopracitati Yawning Portal e Saltmarsh ma anche Tomb of Annihilation, Curse of Sthrad, e Strom King's Thunder. 

No, non sono state saltate. La WotC ha semplicemente dato la direttiva di garantire priorità alle uscite più recenti, inframmezzandole con le pubblicazioni più vecchie. La Asmodee, quindi, da un lato pubblica i manuali più vecchi seguendo il loro ordine di uscita, ma dall'altro deve ogni tanto dare priorità ai manuali usciti di recente in lingua inglese. La WotC, infatti, vuole che anche nei paesi al di fuori degli USA i giocatori seguano le ultime uscite e che, dunque, acquistino anche gadget e prodotti a loro collegati.

Una volta risolto il problema legale citato sopra, i manuali di cui parlavi arriveranno. Il loro arrivo semplicemente sarà posticipato a seconda delle uscite più recenti a cui la Asmodee dovrà dare priorità.

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