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Prologo - Un oscuro postulante


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Prologo - Un oscuro postulante

Gunnar non amava perdere la pazienza. Se doveva scegliere tra aiutare un contadino ad arare un campo e affrontare una cabala di maghi cancrena avrebbe di certo scelto il primo. Ma come egli ormai sapeva, il mondo era un luogo pericoloso e la gente aveva spesso bisogno di speranza. Le sue strade lo avevano condotto tra i vari paeselli di collina di Garnia, ricca capitale della Lega di Ilitar, confederazione di piccole regioni. Le escursioni in mezzo alla natura lo tenevano in forma e la gente di collina, pur con i modi rudi che li contraddistingueva, avevano cominciato ad apprezzare l’aiuto che un uomo del calibro di Gunnar era in grado di dare nel trasporto di prodotti e nella caccia. La caccia però aveva presto richiamato attenzioni indesiderate, quelle di Berillyarox, un drago verde che minacciò gli abitanti del piccolo villaggio di Alpenzù nel tentativo di ricevere cibo e donne con cui trastullarsi.

Gunnar non seppe quando la cittadinanza cambiò parere nei suoi confronti. Forse fu quando si mise di fronte all’arrogante drago o magari quando si trasformò. Voci seguenti affermarono che il momento in cui strappò la faccia al drago a morsi fu il momento catartico, quello che rese i popolani isterici di gioia alla prospettiva di avere “un eroe” tra di loro. Le loro attenzioni si resero talmente fastidiose che Gunnar spese le notti seguenti lontano dal centro abitato, in cerca di un po’ di pace.

Fu in una di queste notti che udì dei passi avvicinarsi in corsa verso di lui. Quando i suoi occhi videro il nuovo arrivato, egli cadde bocconi davanti a lui, le mani flesse a terra e il capo chino. Anche senza trasformarsi Gunnar potè udire un odore pungente provenire dai lisi abiti da viaggio, segno che il nuovo giunto doveva averli indosso da svariati giorni. Coperto da un mantello grigio, il nuovo arrivato si abbassò il cappuccio. I suoi lineamenti giovani e delicati si intonavano con le orecchie a punta, ma non con la carnagione nera come la pece, i piccoli tagli su di essa e i capelli bianchi legati in dreadlock.

L’elfo oscuro guardò per un attimo Gunnar prima di chinare nuovamente il capo Leggendario Gunnar Artigli di Sangue, per favore prendimi come tuo allievo!

Spoiler

Breve prologo dedicato al pg di @Cuppo. Si consiglia l’iscrizione alla discussione per non perdersi alcun aggiornamento. Checkpoint nella notte tra l’11 e il 12 gennaio per il prossimo post. Usualmente si attenderebbe tutto il gruppo, ma data la particolare situazione se il post arriva prima anche la risposta potrà venire anticipata.

 

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Gunnar

Gunnar sapeva di aver fatto un errore ad opporsi al drago, ma non era proprio riuscito a trattenersi. Guardò il pezzo di legno che, con scarsi risultati, stava cercando di intagliare alla luce del falò e fece un sorriso amaro. Non era riuscito o non aveva voluto? Ho solo fatto la cosa giusta.. mormorò tra sé e sé. Andiamo su, Gunnar! A chi diavolo vuoi raccontarla? Pensò scuotendo il capo. Bel ca**o di modo di mantenere le promesse..

Gettò il legnetto nel fuoco e sospirò. Sentì la fede di Liz fredda e pesante a contatto con la pelle: brutto segno. Non fece a tempo a terminare il pensiero che udì i passi avvicinarsi e si ritrovò faccia a faccia con lo strano nuovo arrivato. "Un elfo oscuro che si fa vedere è un elfo oscuro che vuole morire". Vecchio detto del Clan: vediamo se corrisponde ancora al vero.

Inarcò un sopracciglio all'udire le sue parole. L'uomo che cerchi non esiste più. Rispose cercando di mantenere un tono tranquillo, ma deciso. E di certo non avrebbe preso allievi..

Avrebbe dovuto terminare così, salutare il suo strano "ospite" e tornare ai suoi fallimentari esperimenti d'intaglio. Ma per quanto sentisse forte la voce di Liz nella testa, non poté ignorare la curiosità crescente: diventare suo allievo? Un elfo oscuro poi? Oh per tutti i morti.. Per quale motivo vorresti diventare suo allievo? Si scoprì a chiedergli.

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Pur rimanendo lontano dai tamburi della guerra, quando essi suonarono, anche Gunnar aveva sentito delle atrocità compiute dal popolo degli elfi oscuri. Essi avevano agito nell’ombra, alleati del Katai e promotori di terrore e torture nei confronti dei più deboli. La sconfitta della terra orientale aveva gettato allo sbando anche le nemesi degli elfi di superficie, che combatterono per molti mesi nel tentativo di vendicarsi prima di essere ricacciati nelle loro tane sotterranee. Erano passati quindici anni da allora.

L’elfo oscuro mantenne il capo basso Perché dall’ultima guerra il mio popolo ha ormai smarrito il proprio orgoglio, il proprio senso di scopo. Io non approvo la cieca lealtà che pretendono, come a voler cercare di sopperire a ciò che hanno perduto. Voi abitanti della superficie ci avete reso un servigio quando ci avete sconfitti. L’umiliazione ha aperto gli occhi non solo a me, ma anche ad altri della mia razza, una minoranza che vuole cambiare. Ci facciamo chiamare la Trenodia in Velluto, poiché piangiamo per il nostro passato, per gli anni che abbiamo sprecato in una guerra contro coloro che non sarebbero dovuti mai essere i nostri nemici! proclamò Non cerco il perdono degli eroi di allora, ma una leggenda che possa insegnarmi tutto ciò che sa.

Spoiler

Checkpoint nella notte tra l’12 e il 13 gennaio per il prossimo post. Usualmente si attenderebbe tutto il gruppo, ma data la particolare situazione se il post arriva prima anche la risposta potrà venire anticipata.

 

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Gunnar

Rimase seduto ad ascoltare la risposta dell'elfo oscuro. Di certo il suo popolo aveva fatto cose orribili, cose per cui Gunnar in passato avrebbe diciamo..perso la pazienza..per usare un eufemismo. Artigli e zanne erano stati snudati per molto meno, gole azzannate e petti squarciati per crimini di grado di gran lunga inferiore..dovette fare un grosso respiro per calmarsi. Non ora, Gunnar. Lasciò che le parole del suo ospite si depositassero bene nella sua mente e si concesse un breve istante per pensare.

Osservò il capo dell'elfo di fronte a lui, unica porzione della testa che gli veniva mostrata. Non capita di certo tutti i giorni che un drow si prostri ai tuoi piedi affermando di voler cambiare e di rinnegare il passato del proprio popolo. La domanda che devi porti però rimane sempre la stessa di quando normalmente di rapporti con un elfo del sottosuolo: ci sarà da fidarsi?

Dimmi, elfo: di quanti elementi è composta questa "minoranza"? Chiese ignorando per un instante la richiesta. Non si alzò, permettendo che la luce del falò giocasse con la sua imponente figura proiettando ombre minacciose sui suoi lineamenti. E che uso ne faresti di quegli insegnamenti? Domandò tornando di colpo al tema principale di quello scambio di battute. Che uso ne farebbe questa Trenodia in Velluto? Quella rabbia è un fardello pesante da portare, sai? Un peso che non si carica sulle spalle altrui a cuor leggero.. Fece una breve pausa osservando eventuali reazioni dell'elfo a quelle parole, ma soprattutto concentrandosi sulle reazioni alle parole che sarebbero seguite ..nè tantomeno si dovrebbe insegnare un tale potere affinchè venga utilizzato per scopi malvagi. Un conto è incanalare il torrente impetuoso per alimentare il mulino, tutt'altra faccenda è farlo per allagare i campi. 

 

Spoiler

Mi dice qualcosa il nome "Trenodia in Velluto"? Ne ho già sentito parlare?

Bonus basso, ma tento lo stesso -> Sense Motive +4

Vorrei, se possibile, anche provare ad ascoltare i suoni intorno a noi per vedere se per caso c'è qualcun/qualcos'altro -> Listen +14

 

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Sebbene sapesse che i drow erano stati sconfitti e ricacciati nei loro reami oscuri, Gunnar non aveva mai sentito parlare della Trenodia in Velluto e il drow ai suoi piedi gli sembrò guardarsene bene dal diffondere troppi dettagli Non ho un numero preciso da offrire disse Ma siamo già qualche centinaio, esuli di un reame che ci ha cacciati quando abbiamo cercato di cambiare le cose spiegò Io non ne sono il leader, sia chiaro, ma mi ritengono uno dei più… ferrati a parlare con voi abitanti della superficie aggiunse. Quando il celebre combattente orso chiese lumi sull’uso dei suoi insegnamenti, l’elfo oscuro annuì lentamente Comprendo questo punto di vista. Ho studiato a lungo magia, ma non ho paura di imbracciare le armi per imparare la disciplina rispose E’ vero, voi sapete trasformare la rabbia in un fiume impetuoso di morte, ma sapete anche controllarla per non uccidere in maniera indiscriminata.

Pur essendo molti gli incantatori che imparavano magia e viceversa, Gunnar sapeva bene che tutta la magia dell’elfo sarebbe stata inutile qualora avesse percorso i suoi passi, rendendo il suo addestramento alquanto scompagnato, sebbene non del tutto irrealizzabile. Le sue orecchie non percepirono altre presenze nelle vicinanze, tanto che i suoi pensieri poterono del tutto concentrarsi sul fidarsi o meno di questo oscuro postulante. Il giovane viso del drow sembrava una sfinge mentre attendeva le parole di Gunnar.

Spoiler

 

Le prove come Percepire Intenzioni vengono effettuate, ma in segreto. Un tiro pubblico potrebbe suggerire involontariamente la veridicità (o meno) di una sensazione.

Checkpoint nella notte tra l’12 e il 13 gennaio per il prossimo post

 

 

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Gunnar

Mantenne lo sguardo fisso sugli occhi dell'elfo. Sfidare il suo stesso popolo, cancellare anni di insegnamenti..per non parlare del fatto di essere giunto al suo cospetto conscio del fatto che un singolo gesto sbagliato, una sola parola detta nella maniera errata avrebbe causato una morte atroce. Gunnar dovette ammettere che il coraggio non pareva di certo mancargli.

Capisco. Appoggiò le mani sulle cosce e, con gesto lento, si alzò in piedi. Così saresti disposto a cancellare anni di studio, impegno e fatica per intraprendere una strada altrettanto tortuosa che mal si sposa con quanto hai imparato.. Disse in tono greve, rimarcando bene le tre parole relative al percorso del drow. Non era una domanda la sua, ma una semplice affermazione. Fissò nuovamente lo sguardo sul postulante facendo una breve pausa. Qual è il tuo nome, elfo? Qual è il nome di colui che chiede l'aiuto di Gunnar Artigli di Sangue? Attese la risposta del postulante. C'è qualcosa in te che potrebbe effettivamente valer la pena coltivare ed altro che, invece, potrebbe rivelarsi assai pericoloso. Non è di certo una decisione facile da prendere.

Silenzio. Solo lo scoppiettio del fuoco e null'altro. 

Da un lato la prospettiva era decisamente allettante: avere qualcuno a cui insegnare tutto ciò che sapeva, allenare l'elfo ad usare la rabbia per giusti scopi.. Certo, prenderlo con sé significava caricarlo di un fardello notevole, giusto? Anche se in fin dei conti non poteva saperlo. Il fatto che a lui adesso non piacesse trasformarsi non significava che dovesse per forza essere così per tutti. Quanti, nel Clan dell'Orso, si gloriavano di quel potere? Quante volte in passato egli stesso aveva bramato calcare furioso i campi di battaglia desiderandone ancora e ancora? Di certo non poteva negarlo, però..beh c'era la promessa fatta a Liz e quella valeva più di qualsiasi altra cosa al mondo. Solo che.. Il mondo è un ca**o di posto orribile, Liz! Se chi ne ha la possibilità non si erge a difesa di coloro che non ne sono capaci, quale terribile futuro ci attende?

Non ti darò una risposta ora. Riprese. Quello che farò è farti una domanda e, con essa, darti una possibilità: Dimmi, con tre parole, come utilizzerai ciò che andresti ad apprendere? Torna da me domani all'alba con una risposta e, in base ad essa, vedremo se troverai Gunnar Artigli di Sangue o soltanto Gunnar.

Detto questo si risedette accanto al falò e, con gesto deciso, lo congedò.

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Quando Gunnar gli chiese il nome, l’elfo annuì Chiedo perdono. Il mio nome è Mhorannan rispose. La sospensione nel giudizio fu accolta da un iniziale silenzio da parte dell’aspirante apprendista, il quale alla fine si limitò a rispondere con un D’accordo, allora tornerò domani

Sebbene la sua risposta fu coincisa, al punto che Gunnar dubitò che lo avrebbe rivisto, Mhorannan mantenne la parola data. Quando la notte successiva una leggera pioggia sferzò quell’area di collina presso la quale il barbaro aveva posto il proprio rifugio, un rumore di passi già udito raggiunse le orecchie del leggendario mutaforma. Il drow era vestito come il giorno precedente, ma questa volta non si inchinò Sono tornato disse E ho le tre parole che mi avete chiesto: libertà, anarchia e difesa. Essere parte della Trenodia per me significa essere libero dalle gerarchie della società drow che conoscete, quindi allo stesso modo voglio che questi insegnamenti possano garantire la mia libertà. Anarchia, perché penso che chiunque debba essere libero di fare ciò che vuole e i governi restrittivi debbano essere abbattuti. Difesa, perché voglio essere in grado di difendermi qualora qualcuno minacci i miei valori, sia anche costretto a combattere per essi.

Dopo questo discorso articolato, Mhorannan si schiarì la gola e rimase in attesa della risposta di Gunnar…

Spoiler

Checkpoint nella notte tra l’14 e il 15 gennaio per il prossimo post.

 

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Gunnar
Sinceramente Gunnar non si aspettava che l'elfo sarebbe tornato, eppure eccolo lì. Un buon inizio. Pensò avvicinandosi a Mhorannan.

Sembra stupido, ma testarlo nell'avere pazienza anche per queste cose era molto importante: in fin dei conti se non riesci a mantenere la calma quando ti si rimanda indietro dopo aver viaggiato per giorni, come puoi pensare di mantenerla in momenti ben più..complessi?

Ascoltò la risposta del drow e rimase in silenzio soppesando ogni parola. Una buona risposta: completa, ma che al tempo stesso lasciava aperti diversi dubbi. Forse c'era qualcosa su cui lavorare.
Molto bene, Mhorannan. Disse avvicinandosi e sovrastandolo con la sua stazza. Non so ancora se posso fidarmi completamente di te, ma è un inizio. Libertà, anarchia e difesa. Soppesò le tre parole. Sono concetti che condivido. Ora non ci resta che capire se condividiamo anche i metodi per ottenerli.

Lo avrebbe preso con sé e lo avrebbe messo alla prova. Di certo non gli avrebbe insegnato nulla di pericoloso prima di essere veramente sicuro.

Gunnar Artigli di Sangue ti accetta come suo allievo. Sentenziò. Ora riposati, domani mattina si va a caccia.

La fede di Liz di nuovo fredda e pesante al collo. Oh per tutti i morti..

 

Spoiler

Vista la situazione in cui si trova e non sapendo come avrebbe agito/agirà il drow, considererei Gunnar messo così:

- Castato sopra Armatura d'inerzia sovraccaricata (+7 CA)

- Amuleto al collo

- Se il drow mi attacca -> Azione immediata vado in Ira (grazie ad Instantaneus Rage)

- se me lo concedi considererei di aver già dormito le 2 ore dell'anello del sostentamento cosi da stare vigile quella notte, altrimenti no problem.

 

Modificato da Cuppo
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Mhorannan accolse le parole di Gunnar con un sorriso sghembo, che poteva sembrare quasi sinistro Grazie… maestro! rispose, accettando di effettuare le loro lezioni il giorno successivo. Forse il modo di rivolgersi a tale onore fu male interpretato o forse la fiducia non era del tutto stata concessa, fatto sta che il combattente orso si dimostrò particolarmente restìo a chiudere gli occhi in serenitò. Quando anche la stanchezza lo portò a tentare un riposino, immagini di Mhorannan armato di coltellaccio che gli saltava addosso nel tentativo di sgozzarlo come un maiale al macello apparvero a più riprese, rendendo anche il breve riposo necessario assai scomodo.

Quando la mattina però giunse, il suo allievo era sveglio e lo stava aspettando, mentre il suo sguardo contemplava con piacere una giornata particolarmente nuvolosa, ideale per chi come lui soffriva all’esposizione della luce diretta. Dato ancora più confortante, non c’erano coltellacci nelle sue mani Come vogliamo iniziare? domandò.

Spoiler

Checkpoint nella notte tra il 15 e il 16 gennaio per la prossima azione. Si consideri che il prossimo post può tenere un arco narrativo di più giorni, così che magari puoi espormi se e come intendi valutare e mettere alla prova Mhorannan. Nel prossimo post riassumerò allo stesso modo i risultati. Nell’ambito temporale puoi chiedere/fare più di una cosa ovviamente.

 

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Gunnar

La notte fu più agitata del previsto. Per quanto brevi le poche ore di riposo di Gunnar sembrarono interminabili tanto da fargli domandare seriamente se non avesse commesso un errore ad accettare la richiesta di Mhorannan. Ma, come spesso accade, al risveglio le cose sembravano meno tragiche di quanto uno si immagini..o almeno pareva fosse così.

Dovrò fare molta attenzione a quanto succederà da adesso in poi. Si disse mentre i suoi occhi perlustravano la figura del drow intento ad osservare il cielo nuvoloso. E' una grossa responsabilità quella che mi sto assumendo e non posso concedermi errori. Si alzò in piedi e si stirò i muscoli sentendo la circolazione riattivarsi. Buongiorno Mhorannan salutò l'elfo in modo cordiale Spero tu abbia riposato, perchè ci attendono giorni pesanti. Sarai sotto costante giudizio, non dimenticarlo: hai guadagnato il privilegio di cominciare questo viaggio..resta da vedere quanto esso sarà lungo. Aggiunse poi con tono greve.

Diede un colpetto alla fede al collo. Cominciamo.

Per prima cosa aveva bisogno di capire cosa l'elfo fosse in grado di fare. Lo invitò dunque a sedersi di fronte a lui e a parlargli del suo passato e di quanto avesse imparato negli anni. Hai detto che hai studiato a lungo la magia gli disse cosa sei capace di fare? chiese Hai anche dimestichezza con le armi? Una volta ottenute le risposte, si alzò in piedi: le parole sono importanti, ma Gunnar conosceva solo un modo per saggiare veramente le abilità di uomo. Ora combatteremo, Mhorannan. Gli disse in tono serio. Fraternamente, senza ferirci. Qualche scambio, per capire come ti muovi in battaglia.

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Fu poi il turno delle abilità legate alla sopravvivenza. Per quanto il combattimento fosse il fulcro centrale, la natura e il muoversi a proprio agio in mezzo ad essa erano parte integrante dei suoi insegnamenti. Per di più, la pazienza che richiedeva la caccia era un ottimo allenamento per mantenere la calma in altre situazioni. Sai cacciare, Mhorannan? Mostrami cosa sai o seguimi e impara..e ricorda: si uccide solo quanto necessario per sfamarsi, non per divertimento.

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Gli animali, però, non sono l'unica cosa che Gunnar cacciava quando era nel Clan dell'Orso. Nell'ultimo periodo aveva sentito voci riguardanti goblin e giganti nella zona e decise che potessero rappresentare una buona prova per il drow. Li troveremo e risolveremo il problema. disse all'elfo Preparati perchè questa è una prova fondamentale del tuo addestramento. Voleva capire cosa avesse imparato in quei pochi giorni, ma soprattutto come si approcciasse ad una caccia di quel genere: come cercasse le informazioni, come le usasse e infine come si comportasse con i suoi nemici. Un conto è la furia del combattimento, un altro è la malvagità dell'omicidio.

@DM

Spoiler

Dunque: prima di tutto indosso l'equipaggiamento completo per l'occasione. Poi..

- Interrogatorio: gli faccio molte domande su quanto mi racconta, incalzandolo in caso sia un po' restio. Cosa voglio ottenere: cercare di carpire più informazioni possibili sulla sua storia e sul suo modo di pensare e al tempo stesso mettere già subito alla prova la sua pazienza -> se si aspetta di partire subito in quarta con la parte "pratica" rimarrà deluso e voglio vedere se perde le staffe per così poco.

- Combattimento: giusto un paio di scambi con danni non letali per capire il suo stile e cosa è in grado di fare. Visto che non so il suo livello, considera comunque che non ci vado pesante (anzi se vedo che è di livello molto basso non lo picchio proprio e "subisco" e basta). Se invece è molto forte, fermo il tutto dopo poco. Cosa voglio ottenere: ovviamente capire come combatte, ma cerco di capire anche se mostra tutto il suo potenziale o se mi nasconde qualcosa.

- Sopravvivenza: niente di particolare, giusto se sa come muoversi nella natura e come cacciare. Cosa voglio ottenere: come per il combattimento -> cosa sa fare / mi nasconde qualcosa? + come reagisce ai tempi lunghi della caccia e se mantiene la calma anche quando c'è da attendere molto la preda.

- Caccia ai goblin/gigante: ho scelto loro per un discorso di allineamento malvagio, ma in caso cambia pure se serve. Cerco una sfida anche in base al suo "livello". Faccio decidere a lui come muoversi, ma intervengo se fa qualcosa di totalmente contro il mio allineamento. Cosa voglio ottenere: come cerca e affronta i nemici -> trae piacere dall'uccidere? Usa metodi a me non congeniali?

Per riassumere: voglio capire se posso fidarmi di lui e se faccio bene ad insegnargli quanto so.

Skill che possono servire: Listen +14 / Spot +4 / Survival +15 / Sense Motive +4

Tutto ciò sempre che non mi attacchi subito quando gli rompo le scatole con le domande 😅

PS: scusa il papiro!

 

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Le ore che Gunnar non aveva dormito erano state investite in un piano molto preciso, una combinazione di prove invisibili nella quale Mhorannan sarebbe inevitabilmente incappato per dimostrare chi era sia come persona che come combattente. Il combattente orso non temeva di giorno attacchi alle spalle, ma sarebbe stato comunque pronto come ogni evenienza.

Mhorannan era uno stregone, una carriera piuttosto comune tra i maschi della sua razza, ma come membro della Trenodia in Velluto sembrava avere abitudini diverse dai drow ordinari: vestiva con colori più sgargianti, fumava erbe e oppiacei, acconciava i capelli in dreadlock e venerava una non meglio specificata dèa dell’intossicazione (Mhorannan tossicchiò parecchio fumo mentre cercava di pronunciare il suo nome).  

Se queste caratteristiche lo rendevano un compagno di conversazione insolitamente loquace e versatile per diverse situazioni, quando il combattimento di prova ebbe luogo, bastarono pochi sganassoni ben assestati per piegare il drow sulle sue ginocchia, dotato di una forza sconsolante per qualunque maestro d’armi e fisicamente piuttosto fragile.

Il momento della caccia fu accolto con molto entusiasmo dal drow Sono sicuro che ti stupirò disse con un ghigno sinistro. Egli puntò a un giovane cervo all’interno di un boschetto, indicandolo come sicuro di poterlo prendere… e in effetti la ragnatela magica che evocò fu in grado di intrappolare la preda con grande efficacia. Pronunciando quindi parole cabalistiche, Mhorannan evocò tentacoli di potere oscuro che stritolarono il cervo finchè le sue ossa non furono spezzate fino alla morte.

Non fu l’unica creatura a ricevere un trattamento simile in quella settimana. Quando Gunnar cercò di mettere alla prova Mhorannan nel corso della liberazione di un paio di prigionieri da un gruppo di giganti, i tentacoli colpirono ancora e le urla di dolore di giganti e goblin squarciarono l’aria. Mhorannan parve comunque preoccuparsi molto degli avvertimenti del maestro di evitare di colpire i prigionieri, i quali furono da egli in persona liberati.

Al termine della settimana, Mhorannan si rivolse a Gunnar con occhi estasiati (e anche un po’ arrossati) Quindi, maestro? Da dove cominciamo per quello che imparerò? domandò a più riprese.

Spoiler

Checkpoint nella notte tra il 16 e il 17 gennaio per la chiusura del prologo e l’apertura del primo capitolo. Libertà di azione assoluta.

 

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Gunnar Artigli di Sangue

La settimana era trascorsa e per Gunnar era giunto il momento di prendere una decisione. Aveva osservato bene Mhorannan per tutti questi giorni cercando di capire che persona fosse e di cosa fosse capace. C'era riuscito? Più o meno.

Da un punto di vista di abilità in combattimento, beh..c'era davvero molto su cui lavorare, forse troppo. Le sue capacità erano a dir poco infime e di questo Gunnar non potè fare altro che rammaricarsi. Quelle che non sembravano di certo mancargli erano le capacità oratorie, a tal punto che Gunnar quasi si pentì di averlo testato su quel particolare punto.

La sua devozione a questa fantomatica divinità dell'intossicazione lo trovava un po' dubbioso, ma in fin dei conti non troppo preoccupato. Molti suoi fratelli del Clan facevano abitualmente uso di sostanze del genere e alcuni di loro erano in grado di comprendere aspetti della vita che invece a lui sfuggivano del tutto.

Ciò che invece non riusciva a togliersi dalla testa era la questione "magia". Su quell'argomento Gunnar era di certo meno utile di una forchetta per mangiare la zuppa. Viste le abitudini del suo popolo, era più che probabile che Mhorannan non avesse scelto di diventare uno stregone, ma sicuramente aveva imparato bene come usare ciò che gli era stato insegnato. Le sue tecniche di caccia erano quantomeno..poco ortodosse, ma doveva ammettere che in qualche modo otteneva il risultato. Egli stesso possedeva abilità psichiche e ne faceva buon uso: le due cose erano poi così diverse?

..poi c'era un'altra questione. Per tutta la settimana, girando insieme a Mhorannan, nella mente di Gunnar si era insinuato un pensiero. Non si era mai visto nei panni di mentore, per tutti i morti, era stato egli stesso un allievo terribile, come poteva pensare di essere in grado di insegnare qualcosa a qualcuno? Però non poteva negare che avere di nuovo un compagno di viaggio, per quanto strano egli fosse, non era poi così male. Il Clan era stato la sua famiglia per lunghi anni, che fosse giunto il momento di avere di nuovo accanto fratelli e sorelle? Che fosse arrivata l'ora della rinascita del Clan dell'Orso? Che toccasse a Gunnar tale onore? Quello che era certo era che, per quanto ci provasse, pareva impossibile stare lontano dall'azione..

Con questi pensieri in testa, guardò dritto negli occhi l'elfo Vieni, Mhorannan gli disse. Sediamoci a parlare. Si accomodarono accanto al falò acceso, le luci delle stelle a tappezzare il cielo e il bagliore del fuoco a illuminare i loro volti. Ho avuto modo di osservarti bene durante questi giorni e, come mi aspettavo, alcune cose le ho apprezzate, altre..meno. Fece una piccola pausa per osservare la reazione del drow poi riprese cercando di andare dritto al punto. Le tue abilità in combattimento sono praticamente nulle e a quanto ho potuto vedere fai un uso delle tue capacità magiche fin troppo frequente per risolvere le situazioni che ti si presentano davanti. Non te ne faccio una colpa: è ciò che sei e ciò che ti hanno insegnato. La domanda che mi pongo è: come posso io aiutarti? Gli chiese picchiettandosi l'indice sul petto. La risposta è una sola: trasformandoti in argilla e riplasmandoti. Ma questo richiederà molto impegno da parte tua. Disciplina ferrea negli allenamenti e la volontà di accantonare ciò che hai imparato negli anni. Non cancellare, bada bene, accantonare: ciò che sai ti sarà di certo utile, ma non sarà la tua arma primaria. Si fermo ancora per dare ulteriore peso alle parole che sarebbero seguite E voglio che ti sia chiara una cosa, Mhorannan. Sarai costantemente sotto giudizio. Un passo falso e ne pagherai le conseguenze.

Si alzò in piedi e si colpì il petto con il pugno. Questo è quanto. Se accetterai di essere riplasmato, Gunnar Artigli di Sangue ti insegnerà la furia dell'Orso e come usarla per difendere i più deboli. Attento però: se tradirai la mia fiducia..beh ricordati che conosco bene il tuo odore. Tese la mano verso di lui attendendo una risposta.

C'era qualcosa negli occhi dell'elfo: una forza che non riusciva ad identificare. Sentì forte la voce di Liz ronzargli in testa e per un attimo fu sul punto di ritrarre la mano e congedarlo, ma non lo fece. Rimase lì con la mano protesa e, nel cuore, la speranza di non aver appena commesso un grosso errore.

Spoiler

Non so se ti serve sapere altro. Di base Gunnar proverà ad insegnargli quello che sa, ma con alcune condizioni di base: se si accorgerà che Mhorannan non assorbe nulla di quanto gli insegna o, peggio, il drow si dimostra non degno della sua fiducia -> interrompe il rapporto allievo/maestro (in caso anche in maniera violenta)

 

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Le parole di Gunnar furono solenni e Mhorannan annuì Sempre che non impari così tanto da poteri battere, maestro sogghignò per poi schiarirsi la gola Era uno scherzo disse stringendo la mano del combattente orso, ancora perplesso.

Gli addestramenti proseguirono nelle settimane seguenti, il suo nuovo allievo diligente nell’impegnarsi al massimo e forse così tanto pragmatico da trovare iniziali difficoltà in tale senso. Eppure il leggendario mutaforma non potè non continuare a notare quell’impeto e quella passione che lo aveva convinto, sebbene i risultassi ancora non giungessero.

Alla fine una folgorazione gli giunse. Ma certo, serviva l’esperienza! Combattere, affrontare nemici e superare difficoltà poteva formare quella creta grezza e tenere in forma il mentore. Gunnar non potè non trattenersi quindi dall’accettare un gustoso invito a sud, dove un nobile locale offriva un rinfresco. Magari non erano garantite avventure, magari sì… in ogni caso almeno qualcosa di decente lo avrebbe mangiato!

Spoiler

 

Mhorannan segue Gunnar. Egli però conta come png, non come gregario, non avendo Gunnar il talento apposito.

Fine del prologo

 

 

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