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Cyberpunk Red


Loot and Roll

Messaggio consigliato

Ciao a tutti, mi sono allontanato dal fantasy di D&D per presentare l'ambientazione di Cyberpunk e in particolare la sua nuova edizione Cyberpunk Red. Immagino sia conosciuta dai più tra Cyberpunk2020 e tutto l'hype creato intorno a Cyberpunk 2077 ma non si sa mai...alcuni sfegatati di D&D non si guardano mai intorno e potrebbero perdersi questo adrenalinico, cazzuto ma anche severo setting.

Oltre che dell'ambientazione nel video parlo un po' del sistema di gioco, del Jumpstart Kit e del manuale completo (attualmente solo in inglese).

Non ho avuto la fortuna di giocare a Cyberpunk2020 ma da febbraio scorso quando ho provato il Red a un evento di Needgames non me ne sono più potuto staccare!

Nella descrizione ho messo una serie di titoli per avere spunti per un'avventura in Cyberpunk, ho messo solo quelli che potevo consigliare personalmente, voi che titoli aggiungereste? Che siano film, anime, libri, etc...va bene tutto 😉
 

 

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3 ore fa, Loki86 ha scritto:

Sembra veramente fighissimo e mi incuriosisce un sacco da provare! Il problema principale sarebbe che sono proprio un po a digiuno di questo genere d'ambientazione.. Dovrei leggermi qualcosa a riguardo

Leggiti le opere di William Gibson (se non vado errato è colui che ha creato il genere cyberpunk) e avrai tutta la panoramica che ti serve per capire più a fondo il gdr in questione!

  • Grazie 1
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10 ore fa, Icy Winter ha scritto:
14 ore fa, Loki86 ha scritto:

Sembra veramente fighissimo e mi incuriosisce un sacco da provare! Il problema principale sarebbe che sono proprio un po a digiuno di questo genere d'ambientazione.. Dovrei leggermi qualcosa a riguardo

Leggiti le opere di William Gibson (se non vado errato è colui che ha creato il genere cyberpunk) e avrai tutta la panoramica che ti serve per capire più a fondo il gdr in questione!

Sò che potrei attirarmi le ire dei "puristi", ma secondo me è meglio guardare film/cartoni/fumetti cyberpunk, piuttosto che affidarsi ai libri.

Premetto che ho conosciuto il genere in questo modo, prima ancora di comprare e giocare CP2020, e sono molti anni dopo ho avuto modo di leggere alcune opere di Gibson, quindi forse è per questo che il mio giudizio è "di parte".
Comunque il punto è che, nelle opere di Gibson (almeno quelle che ho letto io), c'è un certo "fatalismo di troppo" per i miei gusti: ho sempre avuto la netta sensazione che i potagonisti fossero solo degli inermi spettatori (nella migliore delle ipotesi) condannati all'insuccesso in ogni caso nonostante tutte le loro competenze e abilità (nella peggiore delle ipotesi).

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Il 8/1/2021 alle 11:49, MattoMatteo ha scritto:

Sò che potrei attirarmi le ire dei "puristi", ma secondo me è meglio guardare film/cartoni/fumetti cyberpunk, piuttosto che affidarsi ai libri.

Premetto che ho conosciuto il genere in questo modo, prima ancora di comprare e giocare CP2020, e sono molti anni dopo ho avuto modo di leggere alcune opere di Gibson, quindi forse è per questo che il mio giudizio è "di parte".
Comunque il punto è che, nelle opere di Gibson (almeno quelle che ho letto io), c'è un certo "fatalismo di troppo" per i miei gusti: ho sempre avuto la netta sensazione che i potagonisti fossero solo degli inermi spettatori (nella migliore delle ipotesi) condannati all'insuccesso in ogni caso nonostante tutte le loro competenze e abilità (nella peggiore delle ipotesi).

Beh solitamente da che mondo è mondo, i libri sono sempre migliori delle loro trasposizioni sul grande schermo, sulle opere di Gibson non mi pronuncio in quanto non le ho mail lette, però da quanto ne so che il background di Cyberpunk 2020 è molto fedele ai libri, traspare sempre un certo senso di sconfitta verso le Corporazioni che praticamente hanno in mano le redini del potere e controllano tutto e tutti, per non parlare poi di Cybergeneration in cui lo dicono chiaro è tondo che ormai le Corporazioni hanno vinto sulla società!

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10 ore fa, Icy Winter ha scritto:

Beh solitamente da che mondo è mondo, i libri sono sempre migliori delle loro trasposizioni sul grande schermo, sulle opere di Gibson non mi pronuncio in quanto non le ho mail lette, però da quanto ne so che il background di Cyberpunk 2020 è molto fedele ai libri, traspare sempre un certo senso di sconfitta verso le Corporazioni che praticamente hanno in mano le redini del potere e controllano tutto e tutti, per non parlare poi di Cybergeneration in cui lo dicono chiaro è tondo che ormai le Corporazioni hanno vinto sulla società!

In realtà, se leggerai i romanzi di Gibson, ti renderai conto che sì, sulla carta il background è quello 1:1 ma sui temi, atmosfere e tono generale non sono così vicini.
I romanzi sono generalmente molto più psichedelici e allucinati. Le trasposizioni ludiche (videogiochi, gdr) si concentrano maggiormente sull'aspetto più "muscolare" del cyberpunk: l'azione, lo sprawl, le scazzottate, i tamarri con gli impianti, le sparatorie mentre nei romanzi sono i viaggi mentali, le IA, le droghe, i pensieri nel cyberspazio e le riflessioni filosofiche ad essere fondamentali. C'è in generale una maggiore profondità di temi che manca nelle trasposizioni ludiche.

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1 ora fa, Aranar ha scritto:

il problema, almeno con il vecchio 2020, era che quando il netrunner entra in rete gli altri possono andare a fumarsi una sigaretta

Concordo!
Altri 4 problemi che non mi sono mai piaciuti di quel sistema:

  1. la perdità di Umanità data dagli impianti cibernetici è, imho, troppo elevata; non pretendo di fare un cyborg integrale come nel manga Alita, ma anche una semplice combinazione "arto+occhio+spinotti" (con relativi accessori) rischia di far andare fuori di testa un pg con Empatia anche solo media. Per risolvere il problema avevo persino sviluppato una mia HR, in cui la Freddezza forniva una specie di "difesa" contro la perdita di Umanità (FR 1-4 = nessun vantaggio, FR 5-7 = -0,5 perdita di Umanità per impianto, FR 8-9 = -1 perdità di Umanità per impianto, FR 10 = -2 perdità di Umanità per impianto).
  2. ogni volta che fai 1 col d10 in una prova abilità, ha i un fallimento critico; per me è troppo! Anche in questo caso avevo sviluppato una HR: usare 3d6 al posto di 1d10 nelle prove di abilità, aumentando le soglia di difficoltà di 5 punti (5 diventava 10, 10 diventava 15, eccetera): si otteneva un fallimento critico solo col triplo 1 (una possibilità su 216 invece che una  su 10), e ogni dado che faceva 6 poteva essere ritirato e si sommava al totale.
  3. la mancanza di soldi, soprattutto ai bassi livelli (e, vista la letalità del sistema, sopravvivere abbastanza da diventare ricco è molto, MOLTO difficile); l'opzione di "indebitarsi con qualcuno" (governo, aziende, mafia), pur consentendo di risolvere il problema, fà si che si diventi "schiavo" di qualcuno che difficilmente sarà disposto a lasciarti andare, anche se tu dovessi riuscire a ripagare il debito (interessi compresi).
  4. l'abilità speciale "Riflessi di combattimento" dei solitari rende molto difficile per i non-solitari essere utili durante il combattimento; diciamo che, in generale, tutte le abilità speciali esclusive delle classi hanno il difetto di rendere estremamente "settario" il gioco, nel senso che solo quella classe và bene per quel tipo di azione; se da un lato ciò evita la sovrapposizione delle competenze, nel caso manchi un pg di quella classe, l'azione relativa diventa impossibile (o quasi) per il gruppo. La HR che avevo inventato era che le abilità speciali erano accessibili a tutte le classi, ma solo una di esse aveva una difficoltà di 1 (costo 1 punto per 1 incremento), mentre le altre avevano difficoltà 3/4 (costo 3/4 punti per 1 incremento).
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il nostro master ci lasciava un'abilità a 10, considera che io ero un ricettatore con qualche impianto cibernetico per cui si riusciva a giocare senza troppi problemi. Sul secondo punto non me lo ricordo come punto problematico (probabilmente perché anche i fallimenti critici erano motivo di divertimento), il terzo punto rafforza l'atmosfera cupa del gioco, per il quarto punto io non sono così contrario.

Insomma, netrunner a parte, a me piaceva come sistema (molto probabilmente anche per merito del master) seppure siano taaaanti anni che non ci gioco più

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