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Gilda aperta  ·  4 membri

Segmentum Pacificus

Non vi è nulla da temere se non il fallimento - TdG


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Il Vagabondo

"Non abbiamo ancora finito, a quanto pare", dico, cercando di calcolare quanto tempo avremo prima di essere raggiunti. 

Troppo poco, ovviamente. 

"Stanno venendo a sottrarci il nostro prigioniero e le sue informazioni. Toccherà decidere come ritardare il più possibile la nostra morte", aggiungo, santificando la mia mente ed espandendola tramite il contatto psichico con la Spada di Forza.

Modificato da Ghal Maraz
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Dana Vervun

L'Imperatore ha risposto alle mie preghiere, a quanto pare! Riusciamo infatti a stabilizzarci in orbita e chiamare la Tristitia, pronta a prelevarci entro tre ore. Dopo solo mezz'ora vediamo un vascello in avvicinamento. Un altro dono dell'Imperatore? La realtà si rivela molto più spaventosa: si tratta dei nostri rivali, che probabilmente non hanno mai perso le nostre tracce. Non esiste un modo per atterrare sul pianeta? Chiedo a BN e de Plano, aggiungendo Restando qui finiremmo solamente per morire inutilmente: hanno già dimostrato di non conoscere mezze misure. E, nel caso, dovrò impedirgli di ottenere le informazioni: non posso permettere che il manufatto cada nelle loro mani. 

Modificato da Pippomaster92
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Il Vagabondo

"Se provano ad aprire i canali - o se ci puntano le armi addosso -, sarà necessario fare loro presente che abbiamo il prigioniero con noi. Se ci catturano, dovremo invece vendere cara la pelle, perché non credo proprio che vorranno fare conversazione", dico, ripensando ai miei giorni da corsaro.

"Comunque, la presenza di questa feccia è la nostra migliore salvaguardia. Non ci saranno saltare in aria, con lui a bordo".

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Ach’eron de Plano

<<Sorella, provate a parlare voi alla radio…non è ancora detto che sappiano chi siamo e probabilmente se diremo di essere fuggiaschi potrebbero ignorarci. Intanto, BN-774, prova a vedere se riusciamo a ripartire.>> aveva dato inconsciamente ragione ad un orko. L’universo poteva crollare a breve.

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Dana Vervun

Annuisco alle parole di Ach'eron, collegandomi quindi alla radio e provando a cercare la loro frequenza. Non dovete assolutamente sbarcare sul pianeta: è completamente invaso dagli xeno. Dico concitata appena si apre il canale, infrangendo volutamente il protocollo che richiederebbe di identificarmi: è il modo migliore per fingersi dei profughi. Che il Dio Imperatore possa guidarmi anche questa volta. 

Master

Spoiler

Lancio Guida, in caso qualcuno risponda alla chiamata lo userò sulla prima "prova sociale". 

 

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Dana Vervun

Una risposta automatica? Allora lo xeno potrebbe avere ragione: forse non sanno chi siamo. Siamo civili e militari che abitavano sul pianeta, abbiamo dovuto evacuare con una navetta di fortuna. Dico rapidamente alla radio, aggiungendo Pensiamo che gli xeno siano orki, ma nessuno di noi è un esperto. 

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Dana Vervun

Non lo sappiamo, signore! Siamo scappati con il primo mezzo che abbiamo trovato e il nostro pilota è svenuto. Dico alla radio dopo aver fatto un cenno d'assenso a de Plano, cercando di sembrare disperata. Siamo in sette. Io sono Ispirata, ma non conosco i nomi dei miei compagni: sono persone che ho incontrato lungo la strada. Quella ragazza potrebbe rivelarsi più utile del previsto. Riuscite a vedere se stiano provando ad agganciarci o se stiano preparando le armi? Scrivo a mia volta su un pad, che mostro ai miei compagni. 

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Dalla nave non giunge altra risposta. Dopo qualche minuto la colossale costruzione spaziale comincia a ruotare su sé stessa e cambia rotta, allontanandosi da voi. 

Quasi perdete il senso del tempo, ma infine la vostra nave giunge a recuperarvi. Ci mette più del previsto perché continua a navigare tenendo la massa del pianeta tra sé e la Laetitia

Salite a bordo e una serie di servitori vi viene incontro per aiutarvi, prendendo le armi e girandovi attorno per controllare le vostre ferite. Il prigioniero ancora privo di conoscenza viene portato via nella cella della nave, e voi vi recate in plancia su richiesta del comandante della nave. 

"Mio lord, istruzioni? La nave gemella non ci ha ancora individuato, ma non possiamo vorticare qui sopra all'infinito. Ho rilevato alcuni space hulk apparentemente diretti in questo quadrante. Dovrebbero giungere in cento-centotrenta ore standard"

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Ach’eron de Plano

<<Per adesso allontaniamoci dal pianeta ed inviamo la notizia dell’arrivo degli space hulk a tutto il settore. Facciamo da ripetitore per la notizia il più velocemente possibile, in modo che il Maglio dell’Imperium si scagli con forza e durezza. Chiamatemi anche gli interrogatori: abbiamo bisogno di sciogliere la lingua al nostro…ospite. E chiamatemi il Primo Ospite.>> dico con un sospiro, mentre mi faccio controllare le ferite. Ho già male allo stomaco.

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Hyde Maztikazkiene

Finalmente, la congrega di De Plano poteva definirsi sana e salva.

La credibilità di Dana e la lucidità di De Plano furono provvidenziali per il bizzarro seguito del Rogue Trader, che adesso era al sicuro all'interno della Tristitia.

Lo Xeno, rilassato come se nulla fosse accaduto, e praticamente intonso si avvicinò alla sua protetta, dandole una pacca sol dorso della mano sul fianco, in un esempio di falsa premurosità Orkeska.

Oi, zorella. Ti zei fatta bekkare dagli omi? Penzi di zkiattare o vivrai ankora un pò? grugnì l'alieno nei confronti di Dana, premurandosi che la sua fonte di denti rimanesse tale.

Modificato da Plettro
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Dana Vervun

Tiro un sospiro di sollievo quando la nave si allontana, ringraziando l'Imperatore e la Santa patrona del mio pianeta per la loro guida. La Laetitia ci raggiunge a breve e de Plano inizia a dare ordini sul da farsi. Se permette, signore, vorrei partecipare all'interrogatorio. L'uomo è un eretico dichiarato e, in quanto tale, deve essere giudicato da una autorità religiosa. Concludo decisa, squadrando poi lo xeno quando mi tira una pacca sul fianco. Per lo prende il suo lavoro sul siero. Per quanto sia possibile per un orko. L'Imperatore mi guida e mi sostiene: servirà ben più di qualche proiettile per farmi abbandonare il mio dovere. 

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BN-774

Signore lasciate che mi occupi delle vostre ferite dico mentre inizio ad analizzare De Plano Se avete bisogno delle mie cure sorella chiedete tranquillamente 

Spoiler

L'idea è di usare
https://www.5esrd.com/gamemastering/alternative-rules-other-publishers/hypertech/gambits/advanced-treatment/ 
e poi https://www.5esrd.com/gamemastering/alternative-rules-other-publishers/hypertech/gambits/wound-treatment/ (questo usando la capacità di classe che mi permette di prender eun gambit per sessione anche se non preparato)

chi usare su cosa dipende da quanto sono gravi

 

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Il Vagabondo

"Voi mon-keigh siete davvero strani. Fossi stato il comandante della Tristitia mi sarei fatto qualche domanda in più... comunque, bene così", commento, recandomi sul ponte della Laetitia

"La prospettiva di altre, molteplici space hulk, d'altronde, mi pare cosa ben diversa da una buona notizia.

Questo pianeta è più che perso: èuna possibile sorgente di Waagh!", concludo, senza preoccuparmi della presenza del Kommando: si tratta di un dato assolutamente oggettivo e, anzi, probabilmente lui percepisce la cosa già molto bene. 

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Hyde Maztikazkiene

Eh eh, zì, kome ha detto Vagabondo. Kui zkoppia un kazino, ve lo diko io. Ze riezkono a fare una rizza interezzante arriveranno tanti di kuegli orki... Kizzà ki l'ha radunata, kuezta volta. si chiese grattandosi la mascella metallica, mentre gli ingranaggi cerebrali cominciavano a scavare nella memoria dell'orko, nel tentativo di estrarre qualche nome di un capoguerra riconosciuto.

Eh, eh, kizzà ke non zia la Beztia. Scherní gli imperiali, per poi allontanarsi nello stanzino che definiva stanza Kapo, io me ne andrei a zpilukkare kualkozina, ze non vuoi ke faccia qualkoza al prigionero. Una pakka zulla faccia, Zpakka zulle gambe... Quelle koze lì.

Modificato da Plettro
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Avvisate le autorità della situazione sul pianeta. Ma sapete, per esperienza, che il messaggio arriverà troppo tardi. Se arriverà. E anche in questo caso avete appena abbandonato un pianeta-prigione. Non ha un grande valore per l'Administratum, e potrebbe benissimo non valere la spesa di una guerra. 

Mentre vi riposate giunge Athileus, umilmente vestito da servitore. Notate alla base del collo, freschi e circondati da pelle arrossata, i primi innesti servo-meccanici per il collegamento alla nave. Come aveva supplicato, l'uomo ha ottenuto uno dei lavori più umili a disposizione. Le mani sono gonfie e graffiate, con vistose vesciche. Le mani di chi non ha mai lavorato prima. 

"Mio sire, mi avete fatto chiamare?"

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