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Gilda aperta  ·  4 membri

Segmentum Pacificus

Non vi è nulla da temere se non il fallimento - TdG


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Dana Vervun

Specifichi che daremo la priorità ai feriti: questi codardi sarebbero capaci di finirli pur di guadagnarsi un modo per fuggire. Dico a De Plano, iniziando intanto a pensare per il peggio: e se Klaine fosse stato ucciso, facendoci perdere il nostro unico indizio sull'artefatto che cerchiamo? 

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"... va bene, atterrate. Parleremo di persona" 

Il cannone smette di puntarvi e potete atterrare nel piccolo spiazzo sulla cima dell'edificio. Non appena sbarcate, sei uomini armati escono da una porta e si avvicinano a voi. Le armi, vecchi fucili laser e un lanciafiamme, sono tenute basse, ma pronte. A comandare il gruppo c'è un uomo piuttosto ben piazzato, con un cappotto fatto di pelle verdastra... il cui cappuccio, in effetti, è la faccia senz'ossa di un orko. L'uomo ha al collo una collana di zanne, con ben tre denti di orki, e impugna una zpakka che per lui è quasi un'ascia a due mani. 

Eppure sul suo volto non c'è coraggio o baldanza, ma sospetto e timore. Quando vi vede sbarcare e riconosce che non siete né inquisitori né soldati imperiali, il gruppetto sembra un po' meno teso. "Karli Boone, messere. Ci siamo sentiti poco fa. Dunque è vero che non siete fanti. Non so se essere felice o sollevato della cosa. Sarà meglio entrare, comunque. Gli orki hanno qualche tiratore decente e siamo troppo esposti"

L'interno dell'edificio è il classico accrocchio di corridoi e stanze anonime, presenti in ogni postazione preconfezionata. Sono tutte uguali, a prescindere dal pianeta sulle quali si trovano. Qui però c'è una patina di sporcizia in più, e il chiaro odore del sangue e delle feci, la puzza di gente che non si lava da tempo e l'odore inconfondibile di celle per fucili laser lasciate a ricaricarsi nel fuoco. 
I rifugiati sono praticamente tutti dentro una stanza che dovrebbe essere un magazzino, mentre ora è una mezza tendopoli, mezzo ospedale da campo e mezza armeria. Sono quasi tutti brutti ceffi, con l'eccezione delle donne che sono brutti ceffi e una manciata di prostitute. Riconoscibili per il volto butterato o coperto da una patina di trucco non più lavato via. 

Tutti i presenti hanno cercato di abbellire, coprire o modificare i vestiti originali, ma sono chiaramente tutti abbigliati come i membri di una colonia penale. Si scorge pure qualche numero rimasto attaccato agli abiti. L'equipaggiamento è quello tipico di unità di terra su un pianeta a bassa tecnologia: armi laser riparate più volte, qualche arma a proiettili solidi di vecchio tipo. Dunque, sono fuggiaschi di qualche colonia penale, equipaggiati con le armi rubate ai secondini e accompagnati dalle donne di compagnia probabilmente distaccate nella prigione o recuperate in qualche comunità di confine. Diamine, tutto il pianeta è una dannata comunità di confine. Probabilmente abitata solo da criminali, fuggiaschi, feccia e mutanti. L'arrivo degli orki potrebbe essere un miglioramento...

I feriti, dei quali Sorella Dana si occupa subito, sono in pessime condizioni. Un uomo barbuto, con entrambe le braccia mozzate all'altezza dei gomiti. Un ragazzo con orribili morsi su tutto il corpo, è praticamente tenuto assieme da bende putrescenti e dal sangue impiastricciato che lo ricopre. Come faccia ad essere ancora vivo lo sa solo l'Imperatore. Il terzo ferito è una prostituta abbastanza giovane, un tempo poteva pure essere carina, ma qualsiasi cosa le sia successa le ha ridotto metà del volto in poltiglia, fracassato quasi tutte le costole e rotto la schiena in tre parti. Quando Dana si china ad esaminarla meglio, la ragazza gorgoglia qualcosa e comincia a soffocare nel sangue che le esce misto alla saliva. Sta pregando? Difficile dirlo. 

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Il Vagabondo

'Feccia della feccia, sopravvissuta per un qualche miracolo. Forse, non troppo tempo fa, sarei anche stato a casa, qui. Solitario tra i solitari', penso, istintivamente. E rabbrividisco. 

Tengo i lineamenti celati, il cappuccio calato, il volto sempre in ombra: la maggior parte di loro non rappresenta un grosso pericolo. 

Ma sono tanti; stanchi, tesi, spaventati e preoccupati. 

Mi aggiro al limite del loro perimetro visivo, percorrendo i loro volti ed i loro corpi con lo sguardo di un cercatore di tesori, sforzandomi di distinguere i dettagli su quei visi tutti così uguali, ai miei occhi: simmetrie sfalsate, forme sgraziate, dettagli imprecisi.

Ci sarà pure qualcuno o qualcosa che stona più del resto, in questo coacervo di scimmie?

Tengo la sinistra sulla impugnatura della spada, il resto delle armi nascoste sotto il mantello: è la loro foggia a preoccuparmi. Attirerebbero troppe attenzioni indesiderate. 

Modificato da Ghal Maraz
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Dana Vervun

Veniamo fatti atterrare nello spiazzo sulla cima dell'edificio, dove veniamo accolti da un gruppo di soldati (ammesso che siano considerabili tali) male assortiti e con equipaggiamento raffazzonato, tra cui una enorme lama degli orki e una pelliccia xeno usata come armatura. Sta insozzando le sue mani con quelle... Cose! Dovrebbe vergognarsi! Seguo gli uomini nella "roccaforte", uno scenario desolante che mi riporta alla mente le scene tipiche del sottoformicaio di Vervun. Rimango a guardare la disperazione sui volti degli uomini e delle donne per qualche istante, prendendo poi il rosario tra le mani per pronunciare una rapida preghiera. Non sembra che il nostro uomo sia tra queste anime disperate, ma nulla ci assicura che non si sia camuffato. Non posso però riflettere troppo su questa possibilità: i feriti sono in condizioni disastrose ed è mio dovere curarli. E quando vedo la terza donna sforzarsi per pronunciare le ultime preghiere al Divino Imperatore sento chiaramente risuonare nella mia testa uno degli inni più noti: "Sussurra le preghiere con devozione e salveranno la tua anima". Prendo quindi i medicinali del mio kit, iniziando ad usarli per curare la ragazza e bendarla. Ci penserà De Plano a raccogliere le informazioni. 

Master

Spoiler

Uso cinque punti di Imposizione delle Mani per curare la prostituta

 

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BN-774

Una volta verificato che la situazione non è pericolosa, ripongo il fucile, aiutando Dana a trattare i feriti, occupandomi del ragazzo Il mio nome è BN-774 dico mentre mi prodigo per richiudere le ferite che cosa ha causato queste lesioni? domando a lui o a chi gli è attorno

Spoiler

se valuto (con un +2 a guarire) che il ragazzo possa salvarsi uso Advanced Treatment per curarlo di 2d8+3 PF

 

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Ach’eron de Plano

<<L’imperatore protegge.>> alzo gli occhi al cielo, un leggero sospiro. <<Eravamo arrivati per cercare l’uomo di cui ti ho parlato, Saligus Klaine.>> mi guardo intorno, per vedere se qualcuno ha qualche reazione. <<Non saremmo qui se non fosse per lui. In nomine Imperator, porteremo tutti via da qui, ma abbisogniamo di qualche informazione, anche soltanto per sapere perché gli orki siano qui e quando siamo arrivati.>>

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Uno dei soldati, vicino a BN-774, risponde alla sua domanda "Bestiacce rosse, più bocca che altro. Tutte zanne e cattivo carattere. Accompagnano quei maledetti pelleverde dappertutto, e alcune sono così grandi che gli orki le cavalcano. Secondo me questo qui è spacciato" 

Ciò nonostante le cure impartite dall'adepto, per quanto un po' cruente (una siringa grossa come un dito penetra le carni del ragazzo, iniettando un composto battericida particolarmente potente) sembrano efficaci. La carne si fa meno arrossata e il pus comincia a sfrigolare e colare via dalle ferite. Il ragazzo perderà forse qualche arto, ma non la vita. 

L'atto di Sorella Dana è invece più eclatante: dalle sue mani si diparte una tenue luce celestiale e per un istante il volto della donna ferita si riempie di una radiosa espressione di beatitudine. Poi ritorna all'orrendo volto tumefatto e sfigurato, ma anche questo ferito sembra fuori pericolo.

Due su tre: il terzo sceglie questo momento per spirare.

Le parole di de Plano, nel frattempo, attirano l'attenzione di alcune persone "Gli orki sono arrivati qui con il meteorite. O almeno, sono comparsi poco dopo lo schianto. All'inizio erano pochi e disarmati e abbiamo fatto una bella mattanza, specie quando hanno assalito il nostro campo di lavoro. Impugnavano solo bastoni e pietre!" risponde il capo, passando una mano sulla "pelliccia" di orko che indossa "Ma poi hanno trovato le prime armi. Come hanno fatto lo sa solo l'Imperatore, ma hanno ricavato delle armi da fuoco da attrezzi per tagliare gli alberi, parti di macchinari e tubi di scappamento... non hanno molti fucili, quasi tutti hanno asce e lance. Ma ho visto un paio di missili ridurre i nostri mezzi in rottami fumanti. E il loro capo ha un lanciafiamme, sissignore. Sono diventati numerosi in pochi giorni, e hanno attaccato le stazioni di comunicazione... sono furbi! Hanno anche abbattuto il nostro traliccio maggiore, e poi credo si siano dispersi per assalire villaggi e quant'altro. Chi sa se ci sono ancora delle altre persone sul pianeta"

Un altro rifugiato, dopo aver squadrato il Vagabondo più a lungo del necessario, si intromette nella discussione "Avete parlato di un tizio che si pittura la faccia con il simbolo dell'Aquila? Nossignore, niente del genere. Sarebbe stato ben noto uno così. Ma era un prigioniero? Un criminale?" anche questo indossa i resti di una divisa da penitenziario...

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Ach'eron de Plano

«No, non era un criminale, che io sappia.» dico con un sorrisetto sul volto. «Per il resto, anche se lo fosse stato, non mi importa, in realtà.» mi alzo in piedi, aiutato dall'armatura potenziata. «Non ho interesse neppure nel fatto che qualcuno qui possa esserlo stato, a dire il vero. Non lascerò l'uomo in balia della follia delle belve che sono scene con "l'asteroide". Vi porterò fra qualche tempo sul pianeta più vicino. Se qualcuno di voi ha competenze utili, potrei persino tenervi a bordo. In ogni caso, per me, non perirete qui. Che sappiate qualcosa su costui o meno. O se sapete dove si possano trovare altri sopravvissuti o no.»

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Dana Vervun

L'Imperatore risponde alle mie preghiere e la ragazza viene curata dalla Sua luce. Le sue preghiere sono state ascoltate. Provo quindi a riflettere sulle parole del soldato che ha risposto allo skitarii, cercando di ricordare se abbia letto di queste creature durante i miei studi. Intanto il capo dei soldati che ci hanno accolto ci spiega cosa sia accaduto sul pianeta, confermando l'ipotesi che avevamo formulato prima di fuggire. In compenso non ci sono tracce di Klein. Deve essersi camuffato, come pensavamo. Che voi sappiate, qualcuno ha provato a fuggire da questo avamposto? 

Master

Spoiler

Per riconoscere le bestie di cui parla il soldato serve Natura? Nel caso avrei +1. 

 

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Dana

Spoiler

Non ne sei certa, ma ti pare che si tratti di una qualche sottospecie degli xeno chiamati orki. Ne esistono moltissime varietà, alcune simili a bestie... beh, più simili a bestie rispetto all'orko standard. Gli xeno li chiamano squig, e il nome è stato adottato anche dalla fanteria imperiale. 

Vagabondo

Spoiler

Sembra che semplicemente il mon-keigh abbia notato il tuo strano equipaggiamento sotto il mantello, e ne sia interessato. Probabilmente vuole mettere le sue sudice zampe sulle tue armi, e dopo tutto è quello che vogliono fare tutti gli umani.

"Non è fuggito nessuno da qui, non da quando siamo arrivati noi. In realtà gli orki ci hanno assalito un paio di volte, ma li abbiamo scacciati. A quanto ho visto le bestie hanno catturato degli umani durante la nostra fuga, forse il vostro uomo è tra le loro zampacce. Chissà che ne fanno"

L'offerta di de Plano viene accolta con una serie di "urrà!" e da un generico risollevarsi degli animi. Non solo una fuga, ma anche un lavoro!!

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Ach'eron de Plano

«Allora, mentre attendiamo l'arrivo degli shuttle, diteci quando li avete scacciati e dove avete visto questi altri schiavizzati e quando. Abbiamo bisogno di ogni informazione possibile.» dico mentre estraggo un datapad. Dopo le risposte a questa domanda, inizio a prendere i nomi e "la professione" di tutti i presenti. Si nota abbastanza che sul nome non sono particolarmente indagatore od inquisitivo: voglio soltanto un modo con cui possono essere chiamati e basta. 

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Dana Vervun

Squig. La cosa più strana, però, è che abbiano preso dei prigionieri: non credevo che fosse nelle abitudini di questi xeno. Le bestie rosse erano presenti fin dai primi attacchi o sono arrivate più tardi? Chiedo agli uomini, guardando ammirata De Plano quando offre un lavoro ai superstiti: avranno modo di redimersi, almeno. 

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Il Vagabondo

Mentre i miei "compagni" si occupano di dare una qualche speranza a questi mon-keigh derelitti, io mi sposto in un angolo appartato, da dove posso osservare meglio gli umani. Normalmente, in queste situazioni, se c'è qualcuno che ha qualcosa da nascondere o un atteggiamento comunque sospetto, si dovrebbe notare in maniera abbastanza semplice. 

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"Non sono molto organizzati, sono degli xeno selvaggi e bestiali" commenta il "capo" di questa masnada "Sono solo terribilmente forti e numerosi, e noi qui siamo male equipaggiati. Altrimenti, lo sa Lui come li avremmo scacciati in fretta. Ma sono tanti, hanno quelle bestie rosse che ti strappano le braccia a morsi, e alcune davvero grosse che cavalcano alcuni degli xeno. Però le mura di plastcemento li tengono a bada, oh si" 

In effetti a parte qualche bruciatura e colpo sulle mura esterne, la struttura sembra solida e ben difesa dalle proprie mura. Se gli orki non hanno accesso a grosse armi anticarro o da assedio... beh, non entreranno facilmente. 

I superstiti danno nome e occupazione, scrivendoli su un vecchio pad scassato con l'insegna imperiale sbeccata. Una targhetta lo identifica come personale di tal "Ltn. Montel" ma chiaramente nessuno dei presenti è un tenente imperiale. Comunque sono tutte persone molto poco qualificate. I lavori più diffusi sono manovale e operaio, ma è ovvio che molti tra i presenti sono in realtà criminali. Probabilmente non eretici o dissidenti, è facile che siano solo dei piccoli criminali o degli ex-soldati rei di qualche reato inferiore alla diserzione. 

Questo pianeta non doveva essere popolato da brava gente nemmeno prima dell'arrivo degli Orki.

Vagabondo

Spoiler

La ragazza curata da Sorella Dana sembra ascoltare tutto con grande attenzione, forse troppa per una scimmia pelosa che dovrebbe essere instupidita dalle ferite e dal cervello molle tipico degli umani. E anche un paio degli uomini, casualmente quelli che sono più distanti tra voi, sembrano aver qualcosa da dire. Mentre gli altri sono attorno a voi e parlando, discutono e ascoltano, questi due sono scostati dal gruppo e parlottano tra di loro, mandando a volte delle occhiate cupe in vostra direzione. 

 

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Dana Vervun

Gli uomini si presentano a de Plano, rivelandosi esattamente ciò che il loro aspetto suggeriva: persone umili, criminali in fuga e disperati. Non ha ancora risposto alle altre domande. La prego di fare uno sforzo e cercarsi di ricordare ogni dettaglio, per quanto possa essere complesso: avremo bisogno di informazioni per capire cosa sia accaduto precisamente. Chiedo all'uomo mentre mi guardo attorno per cercare di sondare gli umori della folla: non vorrei che il nostro uomo si stia semplicemente nascondendo tra questi disperati. 

Master

Spoiler

Intuizione +3

 

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Il Vagabondo

È il momento di usare questa massa di scimmie puzzolenti a mio vantaggio, per sparire dalla vista ed arrivare, non notato, dove voglio. 

Cioè, esattamente alle spalle di quei due scarti umani, in una posizione da cui posso sentire cosa attrae tanto la loro attenzione. 

DM

Spoiler

Stealth +6, Perception +6.

 

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"boh, chi se lo ricorda?" risponde l'uomo a Dana, scocciato "era un casino, c'erano xeno ovunque e abbiamo pensato solo a salvarci la vita"

Intanto il Vagabondo scivola non visto alle spalle dei due uomini.

Vagabondo

Spoiler

Stanno parlottando tra loro in... qualcosa? Non è basso gotico, e nemmeno alto gotico: lo riconosceresti. Sospetti sia un qualche tipo di linguaggio fittizio, di quelli usati dagli umani quando cercano di essere misteriosi e subdoli. Di rado gli riesce bene. 

 

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