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Phandelver - Gruppo di gioco


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Elanthel Ventosferzante

Seduta intorno al fuoco ascolto le parole dei miei compagni, cercando di consumare il poco cibo della razione da viaggio prima che i goblin decidano di completare il loro strambo rito funebre. "Grazie, ne farò buon uso" dico afferrando una delle pozioni di guarigione offertami da Iliukan. Sono un po delusa dall'ennesima interruzione di Sir Sildar, ma ne comprendendo i motivi.

"Svegliatemi quando sarà il mio turno", dico con voce serena mentre osservo le sagome dell'enorme Lungalancia ed il piccolo Milo intorno al fuoco.

Mi sistemo in un cantuccio della caverna e ritorno con la mente alle fatiche della giornata appena trascorsa, concentrandomi su ogni dettaglio: la vita di Gundren è appesa ad un filo e ogni informazione potrebbe rivelarsi importante.

Spoiler

@Lucane @SamPey @Pentolino @shadow66, scusate il ritardo. Ora dovrei essere più libero riuscire a garantire un post al giorno!

 

Modificato da Knefröd
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Iliukan

"Mi sta bene, Milo" rispondo calmo all'halfling. 

"La mia storia inizia tempo fa, quando fui trovato dal clan Thuliaga nel mezzo di un sentiero montano. Credo che i miei genitori mi abbiano abbandonato, non so dirti se per la fame e l'impossibilità di mangiare, per un incidente o per malvagità. Non so se sono vivi ma non ho risentimento, sono stato cresciuto in mezzo ai Goliath, diventando io stesso un Goliath, anche se non sono cosi alto" sorrido, ripensando alle fatiche e all'onore di essere un Thuliaga. "Potrei raccontarti della mia prima Caccia, della traversata del Passo Gambadura o del Raccolto del Gelo, ma ci saranno altre occasioni. Voglio parlarti di Thulia, la nostra madre fondatrice e colei che fu l'unica avventuriera tra tutti i Goliath della tribù. Era un'eroina e si dice che le sue spoglie siano celate in una misteriosa caverna nei pressi di Phandalin, crollata dopo una guerra di magia. Voglio trovare le sue spoglie, renderle omaggio e dimostrarle di averla superata. Sarò il prossimo eroe del clan Thuliaga, superando i miei predecessori"

Nelle mie parole si sente molto orgoglio per il clan e genuina ambizione, ma non c'è traccia di spavalderia o arroganza.

Una volta ripresomi da qualche secondo di visioni gloriose nel fuoco, mi rivolgo ancora a Milo "e dimmi compagno, qual è la tua storia?" 

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Milo

Ascolto con attenzione le parole del gigante bronzeo e mi rendo conto che le nostre origini sono in qualche modo simili ma le strade che ci hanno portato ad incontrarci sono state molto diverse. 

"Anche io so poco o niente delle mie origini, sono cresciuto nelle foreste attorno a Phandalin ma non mi è mai capitato di incontrare una tomba simile."

Bevo un sorso d'acqua guardando le fiamme.

"in gioventù non ho frequentato brava gente, lo ammetto, e questo mi ha portato a vivere una vita di brigantaggio. bada bene, sempre piccole cose, un mercante qui, un prete li, ma ho sempre cercato di non uccidere nessuno, mentre i miei compagni si divertivano a farlo. Nel corso degli anni ho avuto anche un figlio, ma non sa chi sono, è meglio se non sa che suo padre era un brigante." le parole escono pesanti dalla gola pensando al piccolo Robert.

"Ora che stiamo tornando in città per me si farà pericoloso, alcuni dei miei vecchi "compari" potrebbero essere ancora in giro e l'ultima volta che li ho visti hanno cercato di uccidermi perchè gli ho impedito di massacrare una famiglia di contadini." guardo le fiamme e continuo "ho visto come la pensate riguardo a chi vive ai bordi della società, questi goblin non hanno mai conosciuto altra via e non gli è possibile cambiare vita. Anche se andranno via continueranno a rubare, spero solo che senza il capo abbiano meno impatto sulla gente che incontreranno."

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Iliukan

Osservo il focolare, mentre ascolto le parole di Milo "Non temere, Milo. il destino ci ha uniti in questo viaggio, insieme affronteremo ogni minaccia e ognuno giungerà al proprio obiettivo. Questi tuoi 'compari' faranno bene a non infastidirci. Pernquanto riguarda i Goblin si, continueranno a rubare e potrebbero morire facilmente. Questo è il loro posto nella natura, ma Owak è furbo e se saprà fare ciò che penso, potrebbe persino cambiare il suo posto nella natura."

Terminato di chiacchierare con Milo, attendo la fine del turno di guardia pulendo lo scudo e la lancia, controllando le ammaccature nel primo e sistemando il filo della punta nella seconda.

Fatto ciò, vado anche io a riposare, attendendo il giorno seguente.

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  • 1 mese dopo...

Il giorno seguente

Il meritato riposo che vi siete concessi non è stato interrotto da subdole aggressioni o da altri eventi imprevisti. Come Flint aveva previsto, il goblin ferito è morto tra lamenti sommessi, e Owak ha provveduto a cremarlo e a preparare il pane rituale impastando le ceneri dei defunti con farina guasta recuperata da alcuni dei sacchi di provviste ammassati nella grotta.

Sir Sildar sembra più in forma e sicuramente in grado di camminare e tutti quanti vi sentite più vigorosi e baldanti che mai, sebbene le ammaccature delle recenti battaglie vi ricordino in modo fastidioso che ve la siete cavata per un pelo. 

Dopo un pasto frugale vi siete rimessi in cammino per raggiungere il punto di incontro stabilito con Zwer, il nano carrettiere che vi ha accompagnato fin qui da Neverwinter, e avete lasciato Owak alla caverna, in preda a terribili mal di pancia dopo che si era ingozzato del suo macabro pane rituale. 

Avete scoperto che fuori dalla caverna era primo pomeriggio e che una fitta pioggia pungente sferzava le brughiere boscose di questa regione. Avete affrettato il passo per sperare di raggiungere il nano prima del termine che avevate stabilito, ma l'andatura lenta di Sir Sildar non vi ha permesso di procedere spediti come avreste voluto. 

L'anziano cavaliere, che la notte scorsa aveva ascoltato con inaspettato interesse le storie sia di Milo che di Iliukan, oggi mantiente la promessa fatta a Elanthel e vi racconta la storia di Phandalin e del Patto di Phandelver, spiegandovi che Gundren e i suoi fratelli sono collegati a queste storie quasi leggendarie. 

A tarda sera avete raggiunto il crocevia tra la Pista di Triboar e la Strada Alta e Zwer vi ha accolti con il torrente di parole che caratterizza il suo parlato, spiegandovi che era molto preoccupato e che è solo per la fiducia in voi che non è tornato a Neverwinter aspettandovi finora. Sta di fatto che ha prepararto uno stufato di cervo bollente che manda profumi di ginepro selvatico e selvaggina.

Il racconto di Sildar

Spoiler

Più di 500 anni fa, clan di nani e gnomi fecero un accordo noto come patto di Phandelver, con il quale avrebbero condiviso una ricca miniera in una meravigliosa caverna nota come Caverna dell'Onda Tonante.

Oltre alla sua ricchezza di minerali, la miniera conteneva un grande potere magico.

Gli incantatori umani si sono alleati con i nani e gli gnomi per incanalare e legare quell’energia in una grande forgia (chiamata Forgia Degli Incantesimi), dove potevano essere creati ogetti magici.

I tempi erano buoni e anche la vicina città di Phandalin prosperò. Ma poi tutto precipitò quando gli orchi invasero il nord devastando tutto sul loro cammino.

Una potente forza di orchi rinforzata da malvagi maghi mercenari attaccò la Caverna dell'Onda Tonante per impossessarsi delle sue riccheze e tesori magici.

I maghi umani combatterono a fianco dei loro alleati nani e gnomi per difendere la Forgia Degli Incantesimi e la conseguente battaglia distrusse gran parte della caverna.

Pochi sono sopravvissuti ai crolli e ai terremoti e la posizione della Caverna dell'Onda Tonante è stata persa.

Per secoli, le voci di ricchezze sepolte hanno attratto nella zona intorno a Phandalin cercatori di tesori e opportunisti, ma nessuno è mai riuscito a localizzare la miniera perduta.

Negli ultimi anni parecchi coloni si sono reinsediati nell’area per una modesta febbre dell'ora e Phandalin è ora un villaggio di frontiera che sorge sulle rovine di una città più grande. 

I Fratelli Rockseeker, di cui Gundren è il maggiore seguito da Nundro e Tharden, hanno scoperto l'ingresso della Caverna e desiderano impossessarsene. 

Tutti

Spoiler

Benritrovati! Se avete domande o volete approfondire qualcosa, chiedete pure.

A voi! @Pentolino @SamPey @shadow66 @Knefröd

 

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Flint

Ascolto rapito il racconto di Sir Sildar. Conosco la storia e la grandezza del mio popolo, cio' nonostante, ogni volta che un evento del passato viene raccontato il petto si gonfia di orgoglio.

Le informazioni che il vecchio cavaliere ci riporta sono preziose e ci mettono davanti alla prima decisione importante da prendere.

"Mio buon Zwer, in paradiso esiste un posto speciale per i nani come te"

commento stanco ma felice  mentre il profumo della selvaggina e delle spezie mi fa venire l acquolina in bocca e brontolare il ventre

"Grazie per essere rimasto ad aspettarci, non ce l avremmo fatta senza il tuo aiuto"

Poso a terra lo zaino iniziando a tirar fuori l occorrente per montare l accampamento. Una volta sistemato tutto e seduti al fuoco con un piatto di stufato caldo sotto il naso do finalmente voce ai miei pensieri

"Se le parole del goblin sono vere, Gudren e' tenuto prigioniero in un castello poco distante da qui lungo la pista di Triboar"

un sorso di birra mi aiuta a mandare giu un boccone

"Quanto dista Phandalin da dove siamo? Non intendo lascire Gudren al suo destino ma nemmeno assaltare un castello di cui non sappiamo praticamente nulla sulle difese e sulla guarnigione che lo occupa"

proseguo

"Se la cittadina non e' troppo distante forse potremmo andare a chiedere aiuto e tornare in forze e meglio equipaggiati...voi che ne dite?"

domando ai miei compagni di viaggio

 

 

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Milo

Dopo l'esperienza nella grotta e la lunga camminata vedere Zwer ed un paiolo pieno di stufato caldo è un toccasana.

Ho ascoltato la storia di Sir Sildar con scarsa attenzione, non sono mai stato interessato alle grandi ricchezze, però potrebbe rivelarsi interessante il poter creare liberamente oggetti magici.

Zwer, Spero che tu non abbia ammazzato due volte questo cervo con gli aromi Gli dico scherzosamente mentre affondo il primo cucchiaio nella cena.

Per me vale la pena prima di tutto raggiungere il villaggio e consegnare le merci ai fratelli di Gundren, magari li potremo trovare qualche notizia sul castello.

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Iliukan

Il viaggio di ritorno è tranquillo, le mie ferite sono fasciate e pulite e tutto sommato mi sento decisamente rinvigorito. 

Arrivato da Zwer, lo saluto "Zwer, è bello rivederti. Grazie del cibo" e mi servo senza trattenermi.

Nell'ascoltare la storia di Sildar, i miei occhi brillano come il fuoco. "Deve essere li che le spoglie di Thulia la Spaccaradici giacciono. Ambisco a quel luogo, ma ambisco a trovare anche Gundren.  Chiddere rinforzi, se essi ci saranno, Flint. Il problema è che il castello non è cosi vicino alla pista come pensavamo, la mappa di Owak è praticamente inutile e rischieremmo di perderci e vagare nei boschi per troppo tempo. In ogni caso, Phandalin è la meta giusta"

Termino di mangiare pensando tra me e me della gloria di Thulia e delle sue gesta nella caverna ormai perduta. 

 

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Elanthel Ventosferzante

Dopo una notte di riposo, recupero le forze e lo spirito. Di buon mattino mi rimetto in marcia, guidando il gruppo verso la pista. Il racconto di Sir Sildar raccoglie tutta la mia attenzione, posso solo immaginare quali tesori si nascondano in un posto tanto antico e inaccessibile, e soprattutto quante storie di gnomi, nani e magi rimangano celate all'interno della grotta. Le parole dell'anziano mi colpiscono al punto che, per il resto del viaggio, rimango assorta nei miei pensieri.

Con mia grande sorpresa incontriamo di nuovo Zwer, che è rimasto ad attenderci ben oltre il dovuto. Dopo l'avventura nella caverna dei goblin, lo stufato del nano, è un vero toccasana. Di fronte al fuoco acceso da Flint, discutiamo sul da farsi: sembrano tutti decisi a raggiungere Phandalin prima di provare a salvare Gundren. "Raggiungere Phandalin è di certo la scelta più saggia, eppure non posso fare a meno di pensare a cosa possa capitare a Gundren. Spero solo riesca a resistere fino al nostro arrivo".

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Al crocevia

Il petto di Zwer si gonfia di orgoglio ai vostri ringraziamenti ed è chiaro che vi ha aspettati perché ci tiene ad essere parte di qualcosa di interessante come sembra essere diventata la vostra missione. Quando esprimete l'idea di recarvi a Phandalin non perde un attimo di tempo a darvi i dettagli che chiedete.

"Phandalin e la barba spelacchiata di mio padre distano un giorno e mezzo da noi con il tempo buono." guarda il cielo e la luce della luna che filtra a malapena tra una spessa coltre di nubi scure "Due giorni, se siamo sfortunati e viene a piovere. Grazie a voi non dovremmo avere altre noie lungo la pista, a meno che non ci siano altri diavoli di briganti nascosti più avanti."

Vi osserva mangiare lo stufato tutto soddisfatto e quando si sofferma sulla figura macilenta di Sir Sildar fa una specie di sobbalzo teatrale. "Sire, sono lieto che ve la siate cavata, ma avete l'aspetto di uno che si è fatto masticare da un ogre!"

Sir Sildar inghiotte un grosso pezzo di pane intriso di stufato fumante e prende la parola con il solito tono grave, in risposta alle parole di Flint e ignorando il commento di Zwer.

"Temo che a Phandalin non troverete l'aiuto che sperate, Signor Flint. Il paese è in mano a un Borgomastro tra i più incapaci che la Costa della Spada abbia prodotto. Se le voci raccolte dal mio Ordine sono vere, il gruppo di malviventi che il vostro collega Milo descriveva con tanto di particolari tiene in pugno gli abitanti del borgo. Pare che nell'ultimo anno la situazione sia peggiorata, con questi Marchi Rossi che si sono fatti più spavaldi e spregiudicati. L'Alleanza dei Lord aveva mandato un mio collega e caro amico a cercare di mettere le cose a posto, ma dopo un paio di rapporti poco rassicuranti, abbiamo smesso di ricevere sue notizie." fa una pausa per bere un sorso di birra e lanciare un'occhiata di rimprovero a Milo, come se lo ritenesse responsabile della sorte toccata al suo collega "Il vero motivo della mia presenza qui è legato al destino del mio collega e del paese di Phandalin. I Lord mi hanno scelto per prendere in mano le redini del posto, scoprire che fine ha fatto il mio collega e possibilmente mettere la parola fine alle attività malavitose dei Marchi Rossi. Appoggio quindi la vostra idea di recarsi a Phandalin, e vi attende una ricompensa qualora mi scortaste laggiù, ma non aspettatevi di trovare aiuto. Sarà piuttosto la brava gente del posto ad avere bisogno del vostro aiuto, e temo che io stesso potrei averne bisogno."

Tutti

Spoiler

A voi, scusate per il ritardo.

@SamPey @Knefröd @Pentolino @shadow66

 

 

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Flint

Ascolto pensieroso le parole dell anziano cavaliere. Andare a Phandalin sembra la cosa piu sensata da fare ma allo stesso tempo temo che i problemi che troveremo li ci distoglieranno ancor di piu' dalla nostra missione.

"Non saro' certo io a lasciare un Lord in difficolta', Sir Sildar, se avete bisogno di aiuto per raggiungere Phandalin saro' lieto di offrirgliene"

rispondo carezzandomi la barba 

"Tuttavia, quella che ci descrivete e' una situazione alquanto ingarbugliata...e la nostra cara Elanthel ha ragione di temere per la sorte del mio fratello nano"

proseguo

"Il mio timore e' che raggiungere Phandalin possa significare essere ingurgitati da tutti i problemi che la affliggono nel tentativo di aiutarvi a risolverli" 

Modificato da Pentolino
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Milo

Lascio scorrere liberi i miei pensieri mentre osservo i fuoco che scoppietta e fischia, Phandalin è sempre stato un villaggio piccolo e decrepito ma nessuno dei suoi abitanti si merita il giogo dei Marchi.

Ho paura che dovremo scrivere su una pergamena i nemici che aspettano un pugnale da parte nostra, Guardo negli occhi i miei commensali, tra goblin, orchi, ladri e briganti avremo parecchio da affettare.

E dopo le notizie che mi avete dato sono ancora più convinto che dobbiamo andare in paese, se non altro per liberare il paese dai miei vecchi "amici" dico mentre con un pugnale disegno, stilizzato, il simbolo dei marchi rossi sulla terra.

Guardatelo bene, ogni persona che vedremo indossare questo stemma sarà un nemico.

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Iliukan

"Secondo me Gundren non verrà ucciso subito. Se queste Miniere sono cosi importanti come le leggende dicono, la sua guida penso sia essenziale. Inoltre averlo vivo è una garanzia per questi Goblin. Abbiamo visto come non hanno ucciso Sildar, significa che sono organizzati bene e che il loro capo-guerra è forte e astuto. Io ho intenzione di trovare le spoglie di Thulia nella Grotta Tonante, ma prima voglio salvare Gundren. Questo è l'inizio della nostra leggenda" Le ultime parole sono fiere, guardando i miei compagni con orgoglio. "Quando volete, potremo partire nuovamente verso Phandalin"

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Elanthel Ventosferzante

Le parole di Sir Sildar sembrano confermare i miei timori, ma i miei compagni sembrano fin troppo ottimisti riguardo le condizioni di Gundren. Mi limito a scuotere debolmente la testa e dico: "Non sono certa che raggiungere Phandalin in questo momento sia la scelta giusta, ma non mi opporrò al volere della maggioranza", dopo di che guardo uno ad uno i presenti e aggiungo: "La vita di Gundren è appesa ad un filo: lo hanno rapito per ottenere informazioni sulla miniera. Se dovesse rivelare l'ubicazione della caverna, diventerebbe solo un peso per i rapitori".
"Per di più, mi sembra di capire che Phandalin, versi in queste condizioni da più di un anno, non credo la situazione possa precipitare nel giro di qualche giorno, altrimenti l'Alleanza dei Lord avrebbe inviato più uomini", concludo impaziente, muovendo del terriccio con un piede.

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Iliukan

"L'alternativa a Phandalin è girovagare per queste foreste, probabilmente per mesi. Ho visto la mappa della zona una volta, questi boschi si estendono per immensi territori e le indicazioni del goblin Secchione sono inutili. Da ragazzo ho provato a vagabondare sui picchi innevati cercando il luogo di ritrovo prestabilito senza indicazioni; sarei morto senza arrivare alla meta se non fossi tornato indietro da sconfitto. Se vorrete andare, farò di tutto per guidarvi al meglio, ma penso sia piu saggio consegnare le provviste a Phandalin e valutare poi il da farsi" termino guardando Sildar che, seppur individuo di spicco, risulta poco utile nel nostro gruppo. E come i Goliath mi hanno insegnato, ognuno deve essere perfettamente capace di badare a se stesso, per far si che l'intero gruppo non corra rischi.

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Flint

Purtroppo i miei amici hanno ragione

"E sia allora, raggiungiamo Phandalin"

commento con una velo di preoccupazione

"Chissa' che nel prenderci cura della citta' non si riesca anche a capire qualcosa in piu del nostro futuro"

concludo

- tutti

Spoiler

Per me si puo' proseguire

 

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Al Crocevia

I limpidi occhi acuti di Sir Sildar passano da uno agli altri membri del vostro gruppo man mano che prendete la parola. Il vecchio cavaliere ascolta ogni parola, qualche rara annuisce, per approvazione o per ringraziamento. Dopo il secondo intervento di Iliukan, prende la parola.

"Avete espresso pareri condivisibili e assennati, sono lieto che la sorte di Gundren sia posta nelle vostre mani. Comprendo le perplessità di Elanthel, ma trovo molto sagge le parole di Iliukan: l'alternativa è poco promettente."

"Inoltre non siete costretti a fermarvi a Phandalin, per me Gundren ha la priorità, e del paese posso occuparmi io, quanto meno per una prima fase di inchiesta e per prendere utili contatti. Mi basta solo che mi accompagnate lì e possibilmente portiate a termine il compito per cui siete stati da Gundren reclutati: consegnare le provviste per i suoi fratelli all'Emporio di Barthen." 

Alla fine anche Flint si convince per Phandalin, e il vostro autista Zwer sancisce con uno schiocco di lingua e un battito di mani la decisione.

"A Phandalin dunque! Tanto meglio, vedrò il mio vecchio e non rischierò il collo qui fuori!" esclama guardando le tenebre che vi circondano e stringendosi nel cappotto "Si parte all'alba!"

 

Dopo le ultime chiacchiere e i preparativi trascorrete una notte di riposo, svegliandovi ben prima che la luce del sole cominci far evaporare la spessa brina che inumidisce ogni cosa. 

Il viaggio si rivela molto meno movimentato di quello che avete fatto qualche giorno fa e senza grossi intoppi, nella tarda mattinata del secondo giorno da che avete lasciato il crocevia, giungete a Phandalin. 

Inizialmente scorgete quella che sembra una grossa collina la cui sommità è cinta da quella che sembra una corona di rocce frastagliate, attorniata da molti colli più bassi e dolci. Man mano che vi avvicinate cominciate a incontrare alcune modeste fattorie che costellano il paesaggio e poco dopo la pista si inerpica su e giù per i colli che avete scorto.

Superato un tratto tortuoso della strada finalmente entrate a Phandalin. Si direbbe un tipico paesino di frontiera, le cui grandi case coloniche sono costruite sulle rovine di un insediamento più antico e portano i segni di un'edizia recente, affrettata e a tratti incompleta. Quella che da lontano sembrava una corona di rocce si rivela invece un'antica cinta muraria da cui spiccano mozziconi di torri ed è proprio ai piedi di queste antiche fortificazioni che Zwer vi indica l'insegna di una bottega ricavata dalla ruota di un carro. 

"La bottega del mio Vecchio, possa la sua barba farlo inciampare." esclama con sarcasmo e una nota di orgoglio. Non ferma il carro, bensì prosegue fino ad addentrarsi nella principale delle tre strade su cui si articola l'abitato. 

Facce scure e indomite di gente di frontiera accolgono freddamente il vostro passaggio, e sebbene molti bambini che giocano per strada rendano allegra l'atmosfera, percepite una vena di preoccupazione sui volti degli artigiani al lavoro nelle botteghe ed una strana tensione pervade le strade. 

Zwer ferma il carro di fronte ad un grosso edificio il cui pian terreno è di grosse rocce squadrate, il primo piano è di lunghi tronchi sgrossati, caratteristica che condivide con molti degli altri edifici. Una robusta insegna di legno riporta la scritta a caratteri neri: Emporio di Barthen. 

Zwer vi riassume in un fiume di parole e con pochissimo entusiasmo le principali attrazioni del posto, che corrispondono più o meno in tutto alle memorie di Milo:

La Locanda di Toblin, che forse ha una camera o due per i viaggiatori, e che prepara una zuppa di cipolle decente; 

Lo Scudo del Leone, dove Linene vende un pò di tutto per conto di una compagnia mercantile dell'Est, ma fa dei prezzi da criminale;

La Borsa dei Cercatori, dove qui miserabili fruga torrenti portano i sacchetti di pepite per farli pesare e per farsi pagare;

Il Gigante Addormentato, la peggior bettola che qualsiasi buco di frontiera abbia mai prodotto;

Il Tempio di Tymora, dove una 'recchie a punta tiene i rituali e da una mano alla gente del posto con le malattie del bestiame.

A voi

 

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Milo

*Durante il viaggio del mattino mi siedo con le gambe incrociate sul carro ed aiutandomi con uno specchietto cerco di modificare i miei lineamenti utilizzando i trucchi per camuffarsi. Meglio non farsi riconoscere subito penso applicando del cerone sul viso e sulle mani ed aggiungendomi nei e cicatrici sul volto.

In ogni caso appena arrivati in vista del paese mi copro la testa con il cappuccio del mantello e tengo d'occhio chi incontriamo in cerca dei simboli dei marchi rossi.

Se volete, una volta consegnata la merce, possiamo andare fino a casa di mia zia. Magari può darci qualche informazione sulla situazione in paese.

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Flint 

Ascolto con interesse tutti i pettegolezzi riguardo questa citta' di frontiera. Dopo tanti giorni in strada' l idea di dormire sotto un tetto e con un pasto caldo nella pancia da una parte mi rallegra, dall altra aumenta il mio senso di colpa riguardo il destino del povero Gundren

"Mi sembra una buona idea Milo, prima pero' vorrei anche passare allo spaccio di Linene ed avvisarla che potra' andare a recuperare la merce che le e' stata trafugata"

commento

"Chissa' che questo non la spinga a calmierare un po' i suoi prezzi"

concludo 

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Iliukan

Aiuto grazie alla mia mole a scaricare facilmente i vari materiali sul carro, lasciandoli dove Zwer mi indica.

"Sildar dobbiamo accompagnarti? Anche io voglio andare alla bottega, Flint. Poi potremmo andare in locanda: si pensa meglio a stomaco pieno. A meno che tua Zia faccia una zuppa migliore"

sorrido a Milo, vedendolo teso

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