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Vampiri in taverna!


Ambibo

Messaggio consigliato

Buonasera popolo di Dragons' Lair! Torno qui per chiedere una vostra opinione in merito a vampiri e taverne.

La domanda potrebbe sembrare di per sé banale e contenere essa stessa la risposta, ma ho un quesito.

È assodato che i vampiri "godono" della proibizione per la quale devono essere invitati da uno degli occupanti prima di poter mettere piede in una dimora... ma in una taverna? La domanda ha un fondamento, ossia il fatto che una taverna nella mia concezione non è una dimora, bensì un luogo aperto al pubblico. Questo permetterebbe non solo al vampiro di poter entrare, ma di farlo senza essere invitato.

Che ne pensate? Pare solo a me una cosa soggettiva o devo vederla da un punto di vista oggettivo, nel caso ci sia? Grazie in anticipo, so che sarete esaustivi!

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La taverna non è una casa o una dimora, quindi la risposta in D&D è che non ha problemi.

Detto questo, solo parzialmente legato, mi piace molto come questo effetto è trattato e spiegato in Dresden's Files, come qualcosa di graduale e non sì o no. Nel mondo in cui è ambientato Dresden's Files è centrale quello che le persone credono: le nostre azioni sono rituali come altri, e hanno effetto di lungo periodo, definiscono la magia in un luogo. Vivendoci dentro, gli abitanti costruiscono nel tempo una barriera intorno ad una casa, tanto più forte quanto è forte la loro percezione di sicurezza all'interno, tanto più forte quanto più tempo passa. Tanto più forte la barriera, tanto più è lo sforzo per una creatura della notte per entrarvi non invitato, tanto più la sofferenza per rimanere all'interno, tanto più limitati sono i suoi poteri. Qualcosa che va da un malus ai tiri ad un tot di danno per round e un TS ogni round per non scappare.

Una dimora familiare di pietra, passata di generazione in generazione a persone che sono vissute lì sentendosi sicure, che ogni mattina hanno mangiato allo stesso tavolo e hanno girato per la casa annaffiando i fiori e ballando e cantando, possiede una barriera invincibile alle creature della notte. Una tenda nella foresta, in cui i villeggianti si addormentano spaventati dai rumori dei rapaci notturni e che smonteranno al mattino, sarebbe al massimo un fastidio per un vampiro.

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Nelle leggende, sia quelle del passato (nei libri per esempio) che in quelle moderne (film e serie tv) ci sono due scuole di pensiero:

1) I vampiri devono essere invitati in qualsiasi luogo essi vogliano entrare, punto e stop.

2) I vampiri devono essere invitati solo nei luoghi chiusi al pubblico come case e ville. Tutti i luoghi aperti al pubblico come taverne, botteghe, teatri e uffici aperti al pubblico sono considerati aperti a tutti e tutti vi possono entrare, quindi anche i vampiri. (potresti usare una sotto-regola per cui i vampiri possono accedere a questi luoghi senza essere invitati solo durante gli orari regolari di apertura)

2.5) Nel caso di vampiri di stirpe nobile che sono feudatari (o persino regnanti) di un territorio tutti gli edifici che si trovano sul territorio governato dal vampiro si considerano sempre aperti per lui o lei dato che quegli edifici si trovano sulle terre di proprietà del vampiro.

 

Scegli pure tu quale scuola di pensiero preferisci o si adatti meglio al tuo mondo. 🙂

Modificato da Grimorio
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