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Gli autori di Dragonlance fanno causa alla WotC


Grimorio

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  • Supermoderatore
39 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Dai, mica ti sto chiedendo la luna. E non lo devi fare perché lo dico io (ci mancherebbe!). Fallo per aiutare il forum ad essere un luogo in cui sia più facile discutere.

Direi che comunque potremmo chiudere qui questa derivazione ormai abbastanza OT, se volete potete proseguire su altri lidi.

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22 hours ago, bobon123 said:

Che con gioco per famiglie o family friendly si intende il suo essere potenzialmente accessibile anche a bambini e ragazzi giovanissimi. La scelta di fare un prodotto family friendly non vuol dire necessariamente che si stia mirando principalmente o esclusivamente a quel target, ma è una scelta di marketing che può avere mille motivi.

Un gioco family friendly evoca leggerezza nel marchio, divertimento senza troppi pensieri e senza discussione di temi difficili.

Un gioco family friendly permette di essere venduto in negozi di un certo tipo e viene messo in determinate posizioni in esposizione nella grande distribuzione, e questo permette ad esempio di venderlo a gente che vuole giocarci con la ragazza e gli amici e altrimenti avrebbe potuto comprare Catan - un mercato molto importante e centrale nel successo di D&D negli ultimi anni.

Un gioco family friendly permette di essere discusso a lavoro e in altri ambienti in cui puoi non vuoi discutere di temi religiosi, politici, scabrosi, sessuali, etc etc.

Questo è sempre stato a mio parere il genere di stile che D&D ha cercato di evocare dagli anni '90 e sicuramente dall'acquisto di WotC: poco nerd, divertente, molto poco impegnato. Non per niente il principale contendente negli anni '90, WoD, aveva cercato proprio di occupare la nicchia più edgy lasciata vuota. Il management dietro D&D cercava di allargare la base invece, e diventare main stream nella crowd nerd-friendly e non solo tra i nerd purosangue - e finalmente ci sono riusciti. Il mese scorso mia sorella, 35 anni di vita in cui ha testardamente evitato ogni mio tentativo di convincerla a provare un GdR, mi ha chiesto che circolo scegliere per il suo druido, che con i colleghi avevano iniziato una campagna su Zoom.

Io penso che per l'accettazione di D&D nella cultura mainstream abbiano fatto molto più GoT, Vin Diesel e Sasha Grey che non la linea editoriale family-friendly.

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3 minutes ago, Ji ji said:

Io penso che per l'accettazione di D&D nella cultura mainstream abbiano fatto molto più GoT, Vin Diesel e Sasha Grey che non la linea editoriale family-friendly.

Non mi sento né di essere d'accordo né in disaccordo con questa affermazione, valutare l'impatto di una singola politica editoriale sul successo posteriori è concettualmente impossibile senza fare molte assunzioni anche nella migliore delle situazioni di analisi, figurati nel nostro caso che parliamo senza avere nessun dato. Personalmente non ho opinioni forti sul tema, credo siano contate tante cose. Ma di solito quando le cose vanno così bene per un prodotto, è difficile immaginare che abbiano ottenuto successo nonostante le scelte sbagliate. E' quasi sempre il risultato di una concorrenza di cause esogene favorevoli e scelte azzeccate.

Comunque è abbastanza ininfluente, era una parentesi su una parentesi. Nel post parlavo solo di quale fosse la loro politica editoriale in passato, e sostengo fosse sempre stata questa da molti anni. Nessun cambiamento sostanziale. Questo era quello di cui si stava discutendo.

Visto che mi hai chiesto ulteriori delucidazioni sui motivi per cui potessero seguire questa politica editoriale essendo il gioco non indirizzato direttamente ai bambini, ho espanso facendo una lista a titolo di esempio di molti motivi possibili nel marketing, tutti con un filo comune che penso si possa facilmente vedere: il loro obbiettivo con questa politica editoriale era raggiungere l'essere main stream. Ho poi concluso aggiungendo che l'obbiettivo sia stato raggiunto, ma sono ovviamente d'accordo che questo non voglia dire che la politica fatta sia stata la chiave per raggiungere quell'obbiettivo.

Ma è ininfluente nel discorso che si stava facendo, che non è se la scelta sia stata una buona scelta, ma quale fosse la scelta fatta in passato (nel primo post) e cosa potesse aver spinto la WotC a farla (nel secondo post).

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  • Amministratore
58 minuti fa, Ji ji ha scritto:

Io penso che per l'accettazione di D&D nella cultura mainstream abbiano fatto molto più GoT, Vin Diesel e Sasha Grey che non la linea editoriale family-friendly.

L'attuale successo e accettazione di D&D è dipeso principalmente da youtube, twitch e simili. 
Secondo la WotC, parlando con Bloomberg, 40 milioni di persone hanno giocato a D&D dal 1974; 9 milioni hanno guardato D&D su Twitch nel 2017.

Basti pensare che l'episodio 1 della seconda campagna di Critical Role (gennaio 2018) ha oltre 10 milioni di visualizzazioni.

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