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Sezione II - Capitolo 2 - Come Semidei


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Friedrich Seidel

Risvegliare i coloni si rivela un compito lungo: come sospettavo il risveglio li lascia scioccati, sia per via delle notizie che gli riportiamo che per lo shock dovuto alla loro condizioni. Come noi, sono stati tirati fuori da delle tombe. Cerco di fare mettere i nuovi coloni a loro agio e li accompagno tutti verso la zona della Sezione che abbiamo eletto come nostra casa, dandogli così modo di riposarsi e riprendersi. Qui non posso fare a meno di notare il cambiamento dei Kho, che indossano dei vestiti con un simbolo. Guardo Akai stupito, facendogli poi un cenno d'approvazione, e mi siedo assieme agli altri per cenare. E quale momento migliore per parlare con i nuovi coloni e chiedergli informazioni sul misterioso colono ancora dormiente? Cerco di inserire nelle discussioni il suo nome, facendo sembrare le domande sul suo conto come se non fossero altro che l'ennesimo spunto di conversazione. 

Una volta finita la cena sento la proposta di Shen, decisamente sensata. Dobbiamo iniziare ad allargarci nei dintorni. Abbiamo già un perimetro sicuro fornito dai macchinari di Sarah, non possiamo rimanere rintanati nella sezione ancora a lungo. 

Master

Spoiler

Provo a raccogliere informazioni su Shao Ling dai nuovi coloni, cercando di non sembrare sospetto. Empatia+Ricerca o Carisma, valuta tu quale possa essere migliore (sono rispettivamente 3 e 2 dadi)

 

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Harumori "Akai" Ashikaga

La sensazione di star di nuovo facendo parte di qualcosa si allarga a macchia d'olio. C'è qualcosa che assomiglia ad una struttura tra me e i Kho, e con essa mi sento al sicuro come non lo ero da mesi.

Mi avvicino al gruppetto cercando di aggiornarmi sulle ultime novità. C'è un sacco di gente nuova in giro. Ricambio il cenno di Friedrich e accolgo la proposta di Shen, inoltrandola a colei che più di tutti potrebbe saperne di più. "Aycan-dono, reputi pericoloso questo territorio? Ci sono predoni o infide creature, che si aggirano qui attorno? Corsi d'acqua che straripano con le piogge? Incendi frequenti?" forse pretendo anche troppo con queste poche domande; i nomadi hanno una percezione diversa del territorio, una scarsa lungimiranza quando si tratta di stabilirsi in un posto. E' una regola universale.

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Sarah

Spoiler

Un rapido esame ti conferma i tuoi sospetti: i programmi seppuku sono proprio quello che temevi. Ciascuno agisce come un virus che distrugge i dati formattando il mainframe. Per accedere al mainframe a livello radicale bisogna disattivare tutti e sei i programmi o avere il codice giusto (autorizzazione V3, ovvio). Se anche uno solo dei programmi seppuku si dovesse attivare perdereste Eshu, la banca dati e tutti i sistemi di controllo ambientale. 
Chiunque abbia progettato questa difesa è stato molto astuto: ciascuno dei sei programmi ha una doppia funzione. Tutti formattano il disco fisso.
Due alzano anche la temperatura della CPU danneggiandola a livello fisico. Altri due hackerano le porte di accesso fisico e digitale (prese e reti) impedendo il download di qualsivoglia dato. Gli ultimi due attivano il reattore principale e ne disattivano il failsafe... esatto, gli ultimi due provocheranno un fallout del reattore centrale. 

D'altro canto il sistema è molto ben congeniato: all'attivazione dei programmi seppuku il mainframe entra in stallo e concede dieci minuti per inserire i codici corretti. Dopo di che blocca ogni accesso e donwload, attiva il reattore e infine frigge le componenti fisiche della CPU. 

C'è però una falla: un sistema del genere è assai pericoloso anche per la Sezione stessa. Perciò si attiva solo se l'accesso non autorizzato al mainframe va a toccare specifiche cartelle di file. Probabilmente i più segreti e importanti, ma il sistema lascia passare tentativi di hacking meno invasivi e meno pericolosi. Un hacker davvero bravo potrebbe sfruttare questa falla per provare a disattivare i seppuku prima che si debbano attivare. 
In pratica è come se i sei programmi fossero altrettanti superpoliziotti pronti ad intervenire non appena ci si avvicina la banca, distruggendo ladri, banca, quartiere. Ma si può gironzolare liberamente per il quartiere, e forse con una certa cautela e abilità anche assassinare singolarmente i poliziotti...

Friedrich

Spoiler

Un breve giro di domande conferma i tuoi sospetti: nessuno ha mai sentito parlare di questa persona. 
L'hai notata accedendo alla lista passeggeri ad uso dell'equipaggio. Colto dal dubbio cerchi il nome sull'elenco pubblico e ufficiale. Non c'è. 
Al suo posto, dopo una breve ricerca, ci dovrebbe essere un veterano delle guerre marziane. Ora che sai dove guardare, ti pare che il profilo di questo fantomatico veterano sia un po' troppo standard e anonimo. Un fake?

Le parole di Shen trovano molto favore tra i coloni, in particolar modo tra quelli appena risvegliati. Uno degli effetti collaterali del sonno criogenico è un senso di claustrofobia che attanaglia la mente del dormiente per qualche ora dopo il risveglio. Voi eravate sotto shock e pochi in uno spazio abbastanza grande. Ora siete in tanti e considerato che metà Sezione è scarsamente accessibile cominciate a stare stretti. O meglio. Volendo potreste distribuirvi meglio e avere molto spazio. Ma sareste comunque tutti vicini nello stesso luogo. 
Come per Shen, in molti il fastidio è a livello psicologico, non fisico. 

Kho Aycan sembra lieta di rendersi utile, anche se forse un po' intimorita da tutti questi semidei che la osservano "La zona attorno alla Madre non viene mai usata per fermarsi, ma a quattro mila passi ci sono territori facili da abitare. Qualche predatore, ma voi avete armi divine e li potete scacciare meglio di come fanno i Kho. La foresta è comunque più sicura della pianura. Qui non vengono quasi mai i guerrieri stranieri, e non ci sono mai temporali troppo forti"

NOTA

Spoiler
  • Prossimo check-point: 13:00 del 2 novembre.

 

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Friedrich Seidel

Anche gli altri coloni non sanno nulla del misterioso uomo ancora imprigionato nella sua camera di stasi. Preso dal dubbio controllo la lista pubblica, notando che, come ricordavo, il suo nome non compare tra quelli dei coloni. E questo veterano marziano è fin troppo... normale per essere reale. C'è qualcosa sotto, ormai è chiaro. 

Gli altri coloni concordano con la proposta di Shen e Kho Aycan ci informa della situazione della zona, che non conosce moltissimo ma che considera comunque sicura. Ti ringrazio per l'aiuto. Dico alla donna facendo un cenno con il capo, aggiungendo Domani potremmo organizzare un piccolo gruppo di esploratori per cercare questi territori sicuri. In fondo ora abbiamo abbastanza persone per far andare avanti tutti i nostri progetti. E sono certo che molti gradiranno l'opportunità di "sgranchirsi le gambe". Concludo, lasciando che siano i nostri "candidati" ad esporre la loro idea. 

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Aaron Clarke

Finalmente la colonia si sta ripopolando e prendendo vita: i nostri numeri sono infinitesimali rispetto alle 250000 persone che avrebbero dovuto ridare vita a questo mondo, ma già sentiamo la difficoltà dell'essere così numerosi in uno spazio così claustrofobico. Nonostante tutto, però, non concordo con i miei compagni Non sono d'accordo. Dico appena sento di doverci allontanare da qui Qui dentro ci sono armi, apparecchi tecnologici, un generatore nucleare che possiamo imparare a sfruttare, Eshu, veicoli... Avere una immediata disponibilità di questi mezzi è fondamentale. Concordo sull'espanderci fuori dalla nave, ma dovremmo cominciare dalle immediate vicinanze: disponiamo di un rifugio spazioso e solido, una vera e propria fortezza per gli standard di questo mondo... Piuttosto abbattiamo gli alberi che ci impediscono di costruire qui fuori e utilizziamoli come materiale per una palizzata, strumentazioni più semplici o case più solide... Aycan ha detto che solo per ora i suoi nemici non si sono spinti qui... Ma se accadrà voglio che ci trovino preparati. 

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Sarah

Io concordo con Aaron... Commento convinta, ascoltando la conversazione. Sarà che ho lavorato per diversi anni su un cargo, ma mi trovo certo piú a mio agio nella Sezione che tra gli alberi manterrei la nostra posizione attorno al relitto. Qui abbiamo troppe componenti tecnologiche per rinunciarvi e, con l'aiuto dei coloni, alcune di esse potranno essere ripristinate.

L'idea di una muraglia attorno non mi dispiace, quindi dico dissodiamo del terreno qui attorno e iniziamo a coltivare quel che ci serve: chi vorrà potrà stare fuori, ma ci sarà questa fortezza sotterranea al bisogno.

Mentre parlo continuo a controllare il database facendo attenzione a non "svegliare" i programmi pericolosi presenti. In particolare attivo una subroutine di verifica per controllare i processi di Eshu e poi gli chiedo di fare una autodiagnostica Eshu, per favore, controlla di avere accesso libero e pulito al database dei codici di sicurezza, inizia con le autorizzazioni di livello inferiore e poi procedi aumentando.

Nulla di invasivo, finora. Voglio solo vedere in quale partizione del database sono ospitati i massimi codici di sicurezza verificando dove Eshu li va a cercare.

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Friedrich Seidel

Quattromila passi non dovrebbero essere molti: potremmo esplorare quella zona nell'ottica di creare un secondo insediamento. Se il nostro programma è quello di raccogliere le altre tribù del Collettivo, avremo bisogno di altro spazio. Spiego a Sarah e Aaron, aggiungendo poi Colonizzare la zona qui attorno potrebbe inimicarci i Kho: credono che questi alberi siano sacri, vederli abbattere per mano di quelli che credono essere i loro semidei potrebbe scoraggiarli. E, per quanto le loro credenze siano solamente superstizioni, mi dispiacerebbe obbligarli a vedere il mondo dal nostro punto di vista. Abbandonare la sezione sarebbe sciocco, ma iniziare a valutare un'espansione all'interno della foresta potrebbe avere senso.

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Harumori "Akai" Ashikaga

Normalmente non mi metto in mezzo alle diatribe tra cervelloni, ma sarà l'autorità autoproclamata a darmi coraggio, stavolta dico la mia: "Friedrich-san, la foresta rende sicuro questo territorio secondo Aycan-dono. Abbattere gli alberi potrebbe toglierci questo vantaggio, è vero." ma come fare altrimenti? "Ci sono carpentieri tra i coloni che avete destato? Si potrebbero costruire piccole case sugli alberi? Che servano da guardia lungo il perimetro e che permettano ad alcuni di noi di trasferirsi all'aperto."

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Aaron Clarke

A quanto ne so, l'unico albero veramente importante è quello della Prum. dico indicando le grosse radici che spuntano dal soffitto della nave Onestamente continuo a preferire un governo centralizzato, questa nave potrebbe esplorare facilmente tutti noi se ripulita... Sarebbe un'ottimo riparo in situazioni di emergenza, la palizzata serve solamente a circoscrivere il territorio, ma quando saremo più numerosi potremo costruire case fuori dalle mura senza alcun problema. continuo In verità, semplicemente non credo che siamo ancora pronti a stabilire un nuovo insediamento, penso che sia più opportuno espandere quello che già ci ritroviamo. 
Se proprio vogliamo fondare un nuovo insediamento, però, assicuriamoci di costruire un trasmettitore capace di far comunicare via radio le due zone... Mi rifiuto di mandare dei messaggeri tra le nostre due basi, saranno 2 chilometri, ma sono 2 chilometri di giungla popolati da creature molto più pericolose di un semplice animale terrestre. detto questo, non volendomi imporre troppo sulle decisioni altrui, specie considerando che non sono ancora il leader di questa colonia mi rivolgo ad Akai Mi sembra un'ottima idea, delle sentinelle sono sempre utili, sarà bene anche avere pieno controllo sulle zone da noi occupate... Purché le capanne siano adeguatamente protette da animali e da ospiti non graditi.

Modificato da Plettro
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Tra i coloni c'è Adam Alikar, un uomo dall'aria gentile e fisicamente minuto. Il volto senza età dimostra forse un trattamento ringiovanente o due, ma gli occhi sono saggi e attenti, vecchi. "Io sono un ingegnere edile. Ho lavorato in ambienti a gravità differente, ma anche su Terra ho compiuto alcune opere di ingegneria. Quasi solo ponti per il trasporto di merci ad alta velocità, ma anche alcuni centri abitativi per gli operai delle isole di plastica... comunque, penso di poter progettare degli edifici pensili o su palafitte. Sfruttare l'ambiente boschivo può essere un vantaggio. Richiede una certa attenzione, però" 

Prende un pad e fa un rapido disegno della zona, così come gliela descrivete "Basterebbe sfruttare l'altezza degli alberi per tenerci al sicuro dai predatori e da eventuali visitatori, e tenere però le risorse pesanti o ingombranti qua sotto"

Comunque diverse persone sembrano interessate pattugliare i dintorni. 

Sarah

Spoiler

Eshu esegue senza ostacoli. Noti che compie una ricerca piuttosto accurata e "cauta" (impiegando più tempo per aprire i file uno per volta invece che eseguirli assieme) in una specifica banca dati. Apparentemente indistinguibile dalle altre. 

NOTA

Spoiler
  • Prossimo check-point: 23:59 del 3 novembre

 

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Harumori "Akai" Ashikaga

"Aye." Clarke-sama ha ragione, la nave è più sicura e coperta rispetto all'esterno. Non mi riferisco solo ai pericoli attivi, come animali selvatici, spiriti della foresta e clan rivali; umidità, pioggia e insetti non sono meno pericolosi per il cibo e per i materiali ferrosi.

Mi avvicino intanto alla nostra sacerdotessa.

@Sarah

Spoiler

"Rossa-san." mi inchino "So che hai molto da fare, e ti sono grato per ciò che fai per la colonia." resto a capo chino, poi sbircio verso su e mi alzo cautamente "Ho un favore da chiederti: sto allenando i Kho come gli yari-ashigaru, ma in futuro necessiteranno di armi migliori di pezzi di legno appuntiti. Vorrei producessimo per loro lance dotate del potere dei raijin che abitavano la nave. Credi che la tua magia sia abbastanza potente?"

 

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Magnus Mao-Yu Musk


Nonostante le possibili complicazioni inerenti al risveglio del resto dei coloni, la faccenda fila senza troppi intoppi. Risolto un problema se ne presenta però subito un altro, ovvero la vivibilità ora all'interno della fu sezione.

Riesco a parlare con Friedrich, riguardo la faccenda del nostro ospite misterioso ospite, ripromettendomi di chiedergli maggiori dettagli una volta organizzato il da farsi, in fondo abbiamo ancora una persona congelata e a rischio, data l'instabilità delle capsule.

Le parole di Alikar sono confortanti, anche se personalmente nutro ancora dei dubbi sull'ambiente che ci circonda " Nonostante i nostri numeri siano aumentati e la nostra tecnologia, sia pure non al cento per cento, possano sicuramente aiutarci, non abbiamo ancora chiari i pericoli che potrebbero celarsi fra gli alberi... Potremmo però cominciare a stabilire un piccolo insediamento fuori dalla nave, sotto la protezione della Madre, quindi subito sopra la nave e successivamente pensare di creare avamposti di sorveglianza, magari sugli alberi.

Per i materiali necessari direi di farci consigliare e guidare dai Kho, in maniera tale da evitare possibili incidenti di natura religiosa " sorrido e concludo
" Eviterei però di sparpagliarci troppo, specialmente se non abbiamo modo di comunicare e spostarci in maniera rapida " rispondo facendo eco alle parole di Aaron.

Attendo qualche momento, per vedere se qualcuno ha qualcosa da aggiungere, quindi raggiungo Sarah " Novità? "

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Friedrich Seidel

A quanto ho capito considerano gli alberi qui intorno dei "figli di Prum". Ma dovremmo chiederglielo: le mie supposizioni si basano solamente sull'interpretazione di poche frasi. Spiego a Clarke, aggiungendo poi Forse avete ragione: espandersi già da ora potrebbe essere un azzardo. In ogni caso, dovremmo comunque provare a cercare gli altri popoli del Collettivo. Proverò a usare le mie nanomacchine come avevo fatto l'altro giorno. Dico dopo aver sentito Magnus unirsi al coro dei dissensi: al momento non abbiamo bisogno di dividerci. Ci sono altre priorità rispetto al mio desiderio di libertà. Ora che abbiamo risolto il problema dell'espansione, direi di focalizzarci sull'apparecchiatura medica: chi pensa di poter aiutare Sarah con le capsule mediche e provare a sintetizzare i farmaci di cui abbiamo bisogno? Chiedo guardando i nuovi coloni, sebbene continui a pensare a Shao Ling e al mistero che lo avvolge. Forse dovrei provare ad avviare una "indagine vecchio stile". Penso che Eshu potrà indicarmi la sua capsula e, probabilmente, sarò in grado di trovare il suo equipaggiamento. Non possiamo tenerlo chiuso ancora a lungo: lasciarlo morire lì dentro sarebbe barbaro. 

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Alcuni dei nuovi coloni sono particolarmente adatti al lavoro sulle capsule mediche: sicuramente potranno aiutare Sarah e alleggerirla dei numerosi e gravosi compiti che fino ad oggi si è accollata. 

Una breve serie di domande a Kho Aycan vi rivela che il concetto di "Madre albero" è più vago di quanto non avreste potuto pensare. L'albero-Prum è la Madre, ma un numero indefinito di alberi attorno sono sacri a loro volta. Un po' come un bosco nel bosco, e in effetti è la zona in cui avete visto più piante terrestri che locali. 

NOTA

Spoiler
  • Vi lascio definire le vostre azioni con calma!
  • Intervengo con un check-point dopo le 23:59 del 5 novembre

 

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Sarah "Mac" McKinnon

Mostro il tablet a Magnus, indicando la partizione della banca dati trovata e spiegando Tutti i codici di comando si trovano qui... Passo poi ad un'altra schermata, dove individuo sei segmenti di codice questi invece sono codici distruttivi, creati per causare enormi danni in caso di intromissione forzata...

Quindi gli spiego le altre informazioni scoperte.

Spoiler

Un rapido esame ti conferma i tuoi sospetti: i programmi seppuku sono proprio quello che temevi. Ciascuno agisce come un virus che distrugge i dati formattando il mainframe. Per accedere al mainframe a livello radicale bisogna disattivare tutti e sei i programmi o avere il codice giusto (autorizzazione V3, ovvio). Se anche uno solo dei programmi seppuku si dovesse attivare perdereste Eshu, la banca dati e tutti i sistemi di controllo ambientale. 
Chiunque abbia progettato questa difesa è stato molto astuto: ciascuno dei sei programmi ha una doppia funzione. Tutti formattano il disco fisso.
Due alzano anche la temperatura della CPU danneggiandola a livello fisico. Altri due hackerano le porte di accesso fisico e digitale (prese e reti) impedendo il download di qualsivoglia dato. Gli ultimi due attivano il reattore principale e ne disattivano il failsafe... esatto, gli ultimi due provocheranno un fallout del reattore centrale. 

D'altro canto il sistema è molto ben congeniato: all'attivazione dei programmi seppuku il mainframe entra in stallo e concede dieci minuti per inserire i codici corretti. Dopo di che blocca ogni accesso e donwload, attiva il reattore e infine frigge le componenti fisiche della CPU. 

C'è però una falla: un sistema del genere è assai pericoloso anche per la Sezione stessa. Perciò si attiva solo se l'accesso non autorizzato al mainframe va a toccare specifiche cartelle di file. Probabilmente i più segreti e importanti, ma il sistema lascia passare tentativi di hacking meno invasivi e meno pericolosi. Un hacker davvero bravo potrebbe sfruttare questa falla per provare a disattivare i seppuku prima che si debbano attivare. 
In pratica è come se i sei programmi fossero altrettanti superpoliziotti pronti ad intervenire non appena ci si avvicina la banca, distruggendo ladri, banca, quartiere. Ma si può gironzolare liberamente per il quartiere, e forse con una certa cautela e abilità anche assassinare singolarmente i poliziotti...

Dobbiamo fare parecchia attenzione... Concludo ovviamente il nucleo non puó fondere senza materiale reattivo, ma dopo sarebbe inutilizzabile... comunque ho una alternativa, forse...

Quindi faccio una breve verifica della mia teoria, chiedendo ad Eshu Eshu, se la tua incapacità di comunicare con la base lunare dipendesse dai danni ai trasmettitori potremmo risolvere inviando una sonda con un trasmettitore portatile nell'atmosfera alta. Ma non potremmo comunque comunicare con essa... potresti trasferire il sistema di ricezione e decodifica dei segnali in un dispositivo portatile?

L'idea é semplice...se convinco Eshu a copiare in un dispositivo portatile i codici di comando - che servono per riconoscere un segnale corretto - e creo una backdoor in quel dispositivo, dovrei poter leggere i codici senza rischiare di attivare i programmi Seppuku...

Nel frattempo, però, mi si avvicina Akai, cui rispondo in maniera riservata 

Spoiler

Sí, posso farlo, ovviamente...e credo sia una buona idea. I nostri amici sono ovviamente piú a loro agio con lance che fucili, immagino...

Gli faccio un cenno di assenso, prima di aggiungere Appena avró un momento mi ci metteró. Se puoi, cerca di procurarmi delle lance. Devono avere punta di metallo. E, se riesci, recupera dei cavi...nella nave ce ne sono quanti ne vuoi di pendenti.

@Master

Spoiler

Per Eshu l'idea penso sia chiara. Per le lance, direi armi con asta in legno o metallo, punta metallica, impugnatura imbottita con l'isolante dei cavi e piccoli generatori ad alto voltaggio collegati alla punta.

Si puó fare?

 

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Harumori "Akai" Ashikaga

"AYE!" mi faccio prendere troppo dall'entusiasmo per la mia nuova, piccola, missione: recuperare altra ferraglia. Dovrei aver già qualcosa da parte, in mezzo alla tonnellata di reliquie e cianfrusaglie che ho sottratto ai defunti in cambio del mio servizio nei confronti delle loro anime.

Torno dai Kho, prendendo per le clavicole Ghan per raddrizzargli la postura, bacchettando le sue spalle; dopo mi rivolgo ad Aycan: "Aycan-dono, quante altre tribù hai incontrato finora?"

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Friedrich Seidel

Parte dei nuovi coloni possono sistemare le capsule, come supponevamo, mentre le indagini con i Kho forniscono risultati incerti: a quanto pare, l'intero bosco di piante pseudoterrestri è una sorta di sito sacro legato alla Madre. Non possiamo assolutamente disboscare i dintorni. Proprio come pensavo. I miei compagni hanno già dei compiti da portare a termine, ne approfitto quindi per avvicinarmi ad Eshu e chiedergli informazioni sulla capsula del nostro "prigioniero". Eshu, sapresti indicarmi la capsula di Shao Ling e la sua attrezzatura? O anche questo richiede un'autorizzazione più elevata? Chiedo alla IA, attendendo ancora per muovermi nella eventuale direzione che mi viene indicata: non mi fido a spostarmi da solo per la Sezione. 

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Magnus Mao-Yu Musk

Ascolto concentrato la spiegazione di Mac, mandando in memoria schemi e collegamenti delle cartelle mostratemi dalla ragazza " Dovremmo cercare di identificare almeno la natura delle sezioni protette, per avere un'idea, anche di massima, della tipologia di informazioni protette ed evitare quindi possibili catastrofi involontarie... " sfruttando le informazioni fornitemi, provo a lanciare una diagnostica tramite H.U.M.A.N. per identificare quanto appena detto.

Raggiungo il mio detective preferito " Scoperto nulla sul nostro ospite misterioso? Ti serve una mano con qualche sistema? " dopo aver ascoltato anche la risposta dei Kho alla domanda di Friedrich, mi avvicino poi ad Aaron, chiamando quei coloni che potrebbero aiutarci con operazioni di edilizia " Potremmo ottenere un duplice vantaggio se cominciassimo a bonificare la nave da detriti e materiali, utilizzando questi ultimi per dei ripari esterni. In questa maniera creemo maggior spazio nella sezione, magari ripristinando anche altri apparati, senza bisogno di abbattere nessuno degli alberi... E chi volesse, avrebbe un riparo esterno, magari non per la notte, ma meglio di niente no? "

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Shen Yun-Chow

"Se c'è bisogno di qualcuno per un lavoro di fatica, mi offro volontario. Il Samurai sembra cavarsela bene da solo, per adesso, quindi potrei impiegare il mio tempo in altra maniera. E credo che, il mio senso di - com'era la parola? Ah, sì... - clau-stro-fo-bia a parte, sarebbe assolutamente necessario creare non solo un contatto diretto con la natura esterna tanto cara ai Kho, ma anche una qualche forma di struttura esterna, in cui già essere pronti a spostarsi: se abbiamo tanti possibili nemici, là fuori, come sembra, allora dobbiamo essere in grado di disperderci facilmente", spiego, e mi rendo conto di aver parlato, in una volta sola, più di quanto gli altri siano abituati a sentirmi dire in due interi giorni. 

Ma non ho ancora finito. 

"Sono cresciuto in una valle chiusa, isolata naturalmente dal mondo se non per un'unica via di accesso facilmente percorribile. I miei avi ed i miei genitori erano ben consapevoli che una forma di difesa tanto efficace può diventare facilmente una trappola mortale, se la barriera iniziale viene superata. Noi siamo in una situazione simile e pertanto insisto perché facciamo come i miei antenati: creiamo noi stessi delle vie di fuga e dei rifugi esterni sicuri, che possono anche restare, in condizioni normali, completamente disabitati. Ma penso davvero che le capacità militari del Generale e le competenze tecniche di molti coloni possano essere spese egregiamente in questo senso".

E poi mi zittisco, ché il suono della mia voce ha già infastidito sin troppo le orecchie altrui: mio padre mi avrebbe già ricostretto al silenzio con una scudisciata.

Faccio dunque un inchino per chiedere implicitamente scusa. 

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Sarah

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Eshu compare al solito al tuo fianco "Questo processo è possibile" risponde dopo aver valutato per qualche istante la tua proposta "Il trasferimento deve avvenire in un hardware precedentemente formattato, e deve avere un solo canale di comunicazione. Tale canale deve essere calibrato dal mainframe della sezione. Una volta soddisfatti questi prerequisiti è possibile eseguire questo processo"
In pratica Eshu dovrà controllare che nel dispositivo non ci siano già dei potenziali programmi-spia, e che la trasmissione dirottata sul dispositivo possa essere inviata esclusivamente su Luna. 
Per il tuo intento non ci sono ostacoli, però.

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Le lance possono essere create come armi-taser, non è niente di difficile (guarda ora gli scudi taser che hanno alcuni poliziotti in America!!). Con 1 di Materiale e 1 di Energia puoi crearle senza problemi. 

Friedrich

Spoiler

Eshu non si fa problemi "Certamente, onorevole colono. Prego, da questa parte" e in effetti ti conduce in una delle zone atte ad ospitare le capsule. E ti indica una capsula accendendo una serie di tenui luci verde attorno ad essa.
Solo che la capsula è vuota, e segnata da Akai e dai Kho come "già controllata". Il nome esterno combacia con quello del soldato prestanome che compare nei registri pubblici. Nessuna traccia del corpo.

Stai per desistere quando noti qualcosa: la capsula è leggermente fuori centro rispetto ai supporti che la tengono collegata alla parete. Con un po' di forza riesci a spostarla di qualche centimetro... e già non ci siamo, perché le capsule non sono progettare per questo tipo di movimento!
Dietro intravedi un pannello con dei cardini: uno scompartimento segreto abbastanza grande da ospitare una capsula leggermente più piccola di quella originale. Ma abbastanza grande da tenervi una persona.

Akai

Spoiler

"Nobile Akai, se parli delle tribù del collettivo Kilhamp, ho assistito anni fa ad un raduno di tutti gli Aycan, quando ancora non ero Aycan io stessa. E all'epoca eravamo quasi cento gruppi, e ciascuno era più numeroso di quanto non siano ora i Kho. Eppure non so dirti ora il numero dei nostri fratelli e delle nostre sorelle. La guerra ne ha uccisi molti e altri sono spariti sotto i flutti del mare" la voce scende di un'ottava, il volto si contrae in una smorfia di dolore. A fatica l'Aycan si controlla "Ma per le altre tribù, abbiamo incontrato solo quelle che ti ho già descritto, gli invasori e quelli che un tempo erano amici, e ora non lo sono più. E di loro ce ne sono tanti, più dei Kho per ciascuna delle parti"

L'ingegnere Alikar ascolta le parole di Shen con attenzione "Bene, un approccio un po' diverso al problema, ma ne condivido lo spirito. Se non possiamo disturbare gli alberi per questioni... diplomatiche, allora dobbiamo trovare una soluzione alternativa. Ma restare tutti qui è la meno logica e la meno efficace. Con un po' di aiuto posso progettare dei semplici rifugi usando pannelli, scheletri di veicoli irrecuperabili e altro materiale di recupero. Non saranno belli a vedersi, ma avranno una certa efficacia. Specialmente se li camuffiamo"

E anche lui guarda Clarke: almeno la catena di comando non viene contestata dai nuovi arrivati!

NOTE

Spoiler
  • Prossimo check-point: 23:59 dell'8 novembre.

 

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