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Sezione III - Capitolo 2 - Una nuova casa


Pippomaster92

Messaggio consigliato

"Mi sembra una richiesta vuota, ma se è quello che volete..." il capo dei locali si decide "...potete girare liberamente. Vi dico solo che a nord del villaggio ci sono le terre del bene e del male, e che lì vivono animali strani e spiriti infidi. Siete liberi di incontrare la morte che preferite, ma non portatela tra la mia gente"

Mentre cominciate a ricaricare le celle energetiche di queste genti consultate la mappa che avete con voi. Una mappa aerea abbastanza dettagliata, scaricata dai sensori dello shuttle. Oltre alle rovine che avete parzialmente esplorato, ci sono altri due punti di interesse: una macchia di alberi particolarmente fitta (quasi una foresta) e una distesa di stagni di fango bollente. 
Il bosco è vicino, la distesa di fango è a tre ore a piedi ad est (ma con lo shuttle è un viaggio di poco conto)

NOTE
 

Spoiler

Prossimo check-point: 13:00 del 13 gennaio

 

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Sumio

Non so se la nostra spedizione è attrezzata per il fango bollente. Commento dubbioso. Potrebbero esserci temperature estreme da studiare con una sonda più in dettaglio prima di addentrarsi.

La foresta potrebbe nascondere animali pericolosi, ma anche preziosi dettagli sulla biosfera del pianeta. Concludo infine.

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Ajand Fundar

<<Se il grande capo è d’accordo, anche io son curioso della foresta, prima dei fanghi termali. È oltretutto più vicina, si risparmia tempo.>> dico, aspettandomi a breve una eventuale risposta di Mosis…che è affermativa.

Essendo voi sul posto avrete sicuramente più dati di quelli che noi semplicemente osserviamo. Anche io però consiglierei prima il bosco, della zona fangosa. Però potreste chiedere qualcosa delle misteriose “terre del bene e del male”.

<<Ajae capo!>> dico osservando l’altro “grande capo”( dei buzzurri)<<Puoi parlarci di questa terra “del bene e del male”?>>

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"Non è un luogo per persone. Ci sono i demoni e gli spiriti del bene che lottano tutto il tempo, grandi dei che torreggiano sui mortali, invisibili ma presenti. E anche i demoni sono invisibili, ma uccidono in fretta chiunque si avvicina troppo. Si muore in poco tempo! Un tempo le nostre maschere ci proteggevano, ma poi i nostri antenati hanno fatto arrabbiare gli spiriti e ora non funzionano più contro i demoni, non nella loro terra. Se escono e raggiungono il nostro villaggio è diverso, sono più deboli..."

 

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Sumio

Credo anche io. Dico a Reyna. Dice che li uccidono in fretta, quindi non può essere solo il residuo radioattivo di un'esplosione del passato. Commento, pensandoci un po'. E le maschere non bastano per le radiazioni, servono anche tute protettive, direi proprio che sono gas tossici.

Come uccidono i demoni? Chiedo agli abitanti. La maniera in cui le vittime muoiono può aiutarci a capire di cosa si tratta.

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Le maschere le indossano anche ora, e in effetti un tempo erano maschere antigas. Ora sono decorate con corna e zanne, pitture e dischi di legno e osso. Non solo i filtri sono probabilmente esauriti da parecchi decenni, ma molte delle "maschere" hanno il visore sostituito o infranto, o il bocchettone per l'aria crepato o appositamente forato. Chiaramente hanno dismesso la propria funzione da molto tempo. 

"I demoni uccidono in tanti modi. Tolgono il respiro, ghiacciano il sangue, spaccano il cuore e l'anima degli incauti. Non c'è nulla che si può fare per resistere"

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Quando chiedete di poter studiare una delle maschere la reazione è molto negativa. Gli uomini sollevano di nuovo le armi e sembrano sul punto di rispondere con la violenza. Poi il loro capo sembra in qualche modo riprendere il controllo, e con voce tagliente ordina ai suoi di abbassare le armi. Sempre irritato, si rivolge anche a voi "Siete davvero demoni o mostri, 'che chiedete ad un uomo di togliersi la maschera? Se voi siete indecenti e non ne indossate una, peggio per voi. Ma nessuno qui si mostrerà tanto empio da cedere la propria faccia"

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"Le maschere sono tramandate dagli antenati ai discendenti, non si può toccare una maschera che non ti appartiene. Forse siete davvero solo gente da un altro posto, e non capite come funziona il mondo... Ma se anche è così, sciagura su di voi e non gettateci il malocchio con richieste così pericolose!"

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Ajand Fundar

Farei per darmi ad un poderoso facepalm, ma evito: magari per la cultura di questi idioti vuol dire che voglio inondargli le figlie, oppure mangiargli i nonni. Chissà.

<<Andiamo verso il territorio di cui ci hanno parlato, od almeno iniziamo a direzionarci li.>>

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Vi allontanate senza che ci siano altri atti di violenza, ma di certo lasciando una brutta impressione. Purtroppo non è sempre possibile comprendere appieno lo straniero, e a volte le differenze sono sottili ma sufficienti a impedire la comunicazione. 

Come la gente che vi ha accolto e vi sta ospitando è abbastanza vicina a voi, così questi semi-selvaggi sono distanti. 

Raggiungete a piedi la foresta. Definirla tale è un affronto. Anche considerando lo stato degli alberi sulla Terra poco prima della vostra partenza, non c'è paragone con questo luogo. Gli alberi sono contorti e bassi, poco più alti di due persone. Hanno rami radi, con foglie che sembrano più grumi o galle di legno, gocciolanti uno strano olio che le rende forse impervie al freddo: lì dove l'olio si raccoglie in pozze e impregna il terreno la neve non si è posata. I tronchi pulsano leggermente. Forse non sono nemmeno piante, queste. Forse sono animali, o qualcosa di mezzo? Kepler è sempre più alieno ogni momento che passa. 

La vostra attenzione viene attirata da una bassa costruzione che si trova immersa tra la "vegetazione". Sembra costruita con materiale prefabbricato, e pare un qualche modulo di sopravvivenza. Ricordate di aver visto dei progetti sulla Visnu che spiegavano come riutilizzare certe parti di navette e shuttle per creare abitazioni o magazzini. Sembra una cosa del genere. 

Chiaramente abbandonata da molto tempo, è stata invasa da una massa di rampicanti simili ad un sistema circolatorio: affondano nel terreno succhiando quell'olio rossastro delle piante, e lo portano all'interno dell'edificio. Di nuovo, probabilmente non state guardando una pianta...

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