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Sezione III - Capitolo 2 - Una nuova casa


Pippomaster92

Messaggio consigliato

"Oh, parecchio estesa. C'è molta campagna,ma vicino alla capitale ci sono più villaggi e cittadine. Non siamo in molti, ma abbastanza per vivere bene. E sì, abbiamo alcune reliquie del vascello siderale. Sono strumenti molto complessi ma abbiamo imparato a padroneggiarli" aggiunge Al-Rayd con una punta di orgoglio. 

Esplorate un po' a piedi, e anche con il drone. I locali sono curiosi ma rispettosi delle distanze ed evitano di rivolgersi direttamente a voi (a meno che non gli facciate domande per primi). Avete accesso ad ogni edificio, e ben presto notate alcuni recinti con dentro bizzarre creature a cinque zampe, con una grossa bocca circolare sul "muso" e della taglia di un cavallo terrestre. Usano il quinto arto per afferrare manciate di erba secca e cacciarla nelle fauci. Il colore giallo e rossiccio gli permetterebbe di camuffarsi con l'erba che circonda il villaggio, se fossero allo stato brado. "Kmhala, bestie stupide ma mansuete e utili, capite? Si mangia, ma prima per molto tempo si può ricavare tessuto... halar, morbido e forte" spiega uno dei contadini, un uomo con entrambe le mani meccaniche. Prende un pezzo di filo largo come un dito e lungo un metro, ma sfilacciato e sporco. Lo pulisce alla bell'e meglio e ve lo porge "Halar, scartato per la scarsa qualità. Di solito è più morbido ed elastico" fa un sorriso, gli mancano alcuni denti. 

Altri contadini vi offrono uno strano pastone verde con striature e grumi rossi: ha la consistenza di terriccio bagnato ma un ottimo sapore. Forse un po' troppo carico e salato. Dopo che avete accettato di assaggiare questo cibo (dopo averlo controllato con i vostri strumenti, ovvio) i contadini sembrano più amichevoli e spontanei e si offrono di farvi fare un giro nella fabbrica dove lavorano l'halar. 

Ajand

Spoiler

"No,va contro ogni mio istinto. Non sono stata creata per diffondere violenza, ma per porvi rimedio. Grazie comunque, e state attenti" appena cominciate a visionare le armi con cui addestrare Kaiko, l'infermiera alza tutte le numerose mani in gesto di scusa e si allontana con il volto visibilmente pallido.

Keiko invece è sovraeccitata e se non fosse per la tua supervisione probabilmente finirebbe per spararsi ad un piede. Cominciate con la pulizia e la manutenzione delle armi "una noia" per Keiko, ma almeno si calma un po'.

NOTE

Spoiler

* Prossimo check-point: 9:00 del 3 febbraio

 

 

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Reyna

Bene, forse c'è la possibilità di recuperare qualcosa dall'altra sezione penso con un moto di felicità.

Gli abitanti locali sembrano essere piuttosto arretrati, ma dopo una prima fase di diffidenza sembrano aprirsi leggermente di più Sembra un buon tessuto dico mentre visito la fabbrica  Quanto tessuto producete? Finisce tutto alla capitale? 

 

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Ajand Fundar

<<Sembra di vedere una delle favelas da cui proviene Ajand...>> mormora Mosis con un tono leggermente sconsolato. <<Sembra davvero che siano tornati indietro nel tempo, invece che migliorarsi.>> sospira pesantemente.

@master

Spoiler

<<Non ti preoccupare: è una pa**a ma ti salva la vita. E poi, le armi sono nostre amiche: ci aiutano a tornare da chi vogliamo tornare e se non le teniamo bene...beh, ogni cosa può incazzarsi, meglio evitarselo, no?>> dico a Keiko.

 

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"Produciamo circa tre tonnellate di tessuto al giorno, circa metà è di qualità inferiore e viene utilizzata per confezionare abiti a poco prezzo, sacchi, cordame rozzo e tendaggi da esterni. Il resto viene venduto ad alcune delle città dell'entroterra" spiega uno degli allevatori "In cambio riceviamo medicine, assistenza tecnica e se le vendite superano le quote mensili, anche del denaro liquido. Non è molto, ma è un lavoro onesto. E possiamo vivere dignitosamente" aggiunge piuttosto orgoglioso.

Le rilevazioni di Mosis non sono lontane dalla realtà: è il tipico luogo dove la tecnologia si è sviluppata, per poi essere diventata troppo costosa per poter essere mantenuta. Dunque chi ne aveva meno bisogno (o chi aveva un accesso ridotto) se ne è quasi del tutto allontanato. 

Sumio

Spoiler

Analizzi il cibo. Di origine vegetale, o meglio... "vegetale". Circa un terzo del pastone è riconducibile ad una farina di semolino. Il resto però è lavorato partendo da alcune delle piante dalle spesse foglie rosse che qui formano l'erba delle praterie. Sembrano piante a tutti gli effetti, ma probabilmente sono qualcosa di più simile a funghi a base di selenio, con una bassa percentuale di carbonio e un'alta quantità di azoto. Probabilmente una dieta costituita solo da piante di questo tipo ucciderebbe (molto lentamente) i coloni della Sezione III. Ma integrandola con alimenti diversi e prendendo le debite misure mediche potreste abituare le generazioni successive ad assimilare questo nutrimento. Non è troppo diverso da non poter essere digerito, ma l'organismo dovrà impiegare del tempo per adattarsi. Integratori e forse qualche ritocco genetico agli enzimi o alla flora batterica dei vostri corpi: ecco cosa vi ci vuole!

Ajand

Spoiler

"Anche una pistola? Non pensavo potessero pensare. Però Kuro mi parla, a volte. Perciò forse anche una pistola può farlo..." credi che Keiko non ti stia affatto prendendo in giro. Dannazione, quanto è ingenua la ragazzina!

NOTA

Spoiler
  • Prossimo check-point: 13:00 dell'8 gennaio.

 

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Sumio

Gli studi sono interessanti, ma solo parzialmente positivi.

Signore, un momento? Chiedo a Mosis. Ho fatto delle analisi, la dieta locale è efficiente ma inadatta alla sezione, tuttavia possiamo usare integratori artificiali per adattarci ad essi. Con permesso vorrei mettere su un'operazione di produzione ed integrazione su larga scala. A quel punto potremmo trattare per rifornimenti di cibo e risolvere i problemi della nostra riserva. Propongo il mio piano.

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Xi Pei Lan

Prima osservo il dottor Sumio analizzare il cibo, con interesse.

Poi ascolto cosa ha scoperto, e finalmente ho la mia occasione per rendermi utile.

"Di questo posso occuparmi io. Posso ipotizzare qualche mutamento per garantirci um apporto nutrizionale adeguato... Qual era il termine usato nel ventesimo secolo...

OGM! Ecco. Posso ipotizzare una modifica genetica di cosa abbiamo qui per i nostri scopi e le nostre necessità."

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Ajand Fundar

<<Dobbiamo ancora controllare la situazione dei lavoratori, e...non so, mi sembra sia una situazione da “massimo impegno, minimo risultato”, non credete? Forse conviene di più inventare un modo per essere autosufficienti col pesce, piuttosto che impegnarsi a creare qualcosa per permetterci di assimilare nutrienti da bestiame che dovremmo oltretutto acquistare a chissà che prezzo.>> dice Mosis pensieroso.

@master

Spoiler

<<No, le armi non mi parlano, anche se ammetto che a volte alcuni glitch del mio drone al braccio mi sono sembrati...attimi di vita.>> dico facendo spallucce, controllando un’ultima volta le pistole. <<Non vuol dire che non si debba star attenti alle cose però...e di che ti parla il gatto?>>

 

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Il contadino risponde a Reyna con sicurezza "Qui non ci sono pericoli. Sono le coste ad essere più a rischio... nessun nemico è mai giunto qui negli ultimi decenni. Comunque abbiamo delle guardie armate, e un po' di fucili per tenere lontane le bestie selvatiche. Possiamo difenderci bene"
In effetti il luogo è decisamente ameno, l'unica nota peculiare è la mancanza di bambini, come effettivamente ha notato Reyna. 

Ajand

Spoiler

"Mi fa un sacco di complimenti, e a volte mi dice cose rilassanti e" sbadiglia al ricordo "Mi aiuta a pensare e a dormire. Insomma, è il mio migliore amico. Lo so che è meccanico" aggiunge come a far capire che non è certo scema "ma so anche che mi vuole bene e mi aiuta a stare meglio. Perciò è come una persona. Un po' come Reyna, Tivra o... o Friedrich" gli occhi cominciano subito a riempirsi di lacrimoni...

NOTE

Spoiler
  • Prossimo check-point: 13:00 del 12 febbraio.
  • Vi lascio sempre un po' di roleplay libero. 

 

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Ajand Fundar

<<Per adesso non è una soluzione perché non abbiamo ancora creato una nave peschereccio automatizzata e peschiamo come nemmeno avrebbero fatto i nostri antenati nell’ottocento...>> dice Mosis facendo spallucce. <<La cosa che intendo sottolineare è solo una: possediamo una tecnologia ed una conoscenza di essa assai maggiore di costoro ( e forse ben maggiore di quasi tutti gli altri sul pianeta), ma non siamo nemmeno una popolazione minoritaria. Dovevamo essere diecimila, siamo a malapena una cinquantina. Qualsiasi scambio o piano commerciale con i nostri “vicini” ci vede deficitari e bisognosi di ogni cosa. Se vogliamo proseguire il piano per cui siamo giunti qui, necessitiamo di una posizione di forza e secondo me essa parte dall’autosufficenza. Scambi commerciali potranno esserci quando saremo in grado di difenderci ( in primis) ed in una posizione di forza.>> 

@master

Spoiler

<<Ehi, non piangere. Da quello che abbiamo capito, solo la prima è arrivata diecimila anni fa. Forse alla seconda è capitato qualcosa come a noi e si stanno svegliando. Non ci si deve buttar giù prima di capire cosa plutz succede, altrimenti si piangerebbe tutto il giorno.>> le dico cercando di consolarla.

 

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"In questo periodo dell'anno sono tutti alla Madrasa, nella capitale. Torneranno per il raccolto e le feste" spiega semplicemente il contadino, dando per scontato che conosciate già tutto della loro civiltà.

Poco dopo fate qualche domanda ad altri abitanti del villaggio, e dopo esservi resi conto che non state toccando nessun tabù vi rivolgete anche ad Al-Rayd "Tutti gli infanti e i giovani vengono istruiti alla capitale. In questo modo garantiamo una parità culturale a tutti i nostri cittadini. Negli ultimi anni abbiamo aperto la scuola anche alle femmine" aggiunge a beneficio di Reyna "I più dotati ricevono la possibilità di proseguire gli studi, è un grande privilegio. Gli altri tornano alle proprie case e apprendono i mestieri di famiglia"

La visita prosegue ancora per qualche tempo, poi tornate sul "treno" per riprendere il viaggio. Prima della partenza gli abitanti locali vi lasciano alcuni doni: cibo, per lo più, ma anche alcuni vestiti fatti con la loro stoffa, l'halar.

Riprendete il viaggio verso la capitale, senza altre soste intermedie. Non è un viaggio scomodo ma è lungo e a tratti noioso. Ma venite ripagati dalla vista della città, all'alba di Kepler.

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La comunità non è una megalopoli, anzi si può a mala pena considerate una città per gli standard terrestri, ma è di sicuro effetto. Elegante, pulita, ordinata. 
Il kitar si ferma in una stazione molto più bella di quella da cui siete partiti, e molto più frequentata: altri binari partono per altre zone della nazione, e la stazione stessa è relativamente affollata. Scendete scortati da due ali di curiosi, che vi accompagnano fino all'esterno: vedete persone povere e umili come i contadini già incontrati, ma anche uomini e donne ben vestiti e dall'aria importante. Qui e là impianti meccanici di qualità decente, qui e là droni o robot che compiono lavori di sorveglianza o fatica. 

Ma il lavoro umano, per necessità o per principio, è molto più frequente. Fuori dalla stazione alcune piattaforme traniate da robot a quattro zampe fungono da lettige-carri-limousine per voi, vi stavano aspettando. Ma la maggior parte dei veicoli che vedete sono carri trainati da uomini a piedi o in bicicletta... come usava in Asia fino alla fine del Diciannovesimo secolo (e secondo alcuni, anche oltre). 

Dal vostro trasporto privilegiato potete vedere molti giardini e aree verdi. Ci sono giardinieri umani che li bagnano e li curano. Le case sono ben tenute, molte decorate in modo sobrio, tutte danno direttamente sulla strada. 

Il grande palazzo che svetta su tutta la città è chiaramente la vostra meta, e Al-Rays vi fa da cicerone "Quello è l'Asubab, il centro del nostro governo e del nostro sapere. Ora è l'alba, e tradizionalmente i savi si dedicano alla cura della mente e del corpo. Ma tra alcune ore potranno ricevervi. Nel frattempo avrete vitto e alloggio: abbiamo un intero piano dedicato alle visite ufficiali straniere. Mi piange il cuore dire che, purtroppo, usiamo di rado quegli spazi" 

Arrivate alla base del grande edificio, che si innalza per un centinaio e più di metri. Sembra l'unico luogo davvero moderno, senza però aver perso nulla della propria cultura d'origine: l'influenza araba e medio orientale è ovvia, ma ci sono anche elementi asiatici seppur meno evidenti. Sembra quasi che in origine gli antenati di questi umani abbiano cercato di ricreare una società simil-terrestre, basandosi più sui libri scritti che sulla realtà dei fatti. 

Il piano che vi è stato dedicato è ampio, spazioso, una bella novità dopo il viaggio in kitar. Avete stanze private, un ampio soggiorno con vista panoramica, un bagno turco con annessa piscina (non molto grande, però) e degli attendenti personali che obbediscono a ogni vostro ordine. Due elementi guastano un po' l'ospitalità: Reyna è stata assegnata ad un'ala diversa, non comunicante direttamente con la vostra (ma ci sono interfoni e i vostri pad funzionano); inoltre siete chiusi dentro. Non potete lasciare il piano, non senza usare le maniere forti e forzare le porte... o scalare dall'esterno, ma siete a quaranta metri da terra e sessanta dalla cima dell'edificio!

Ajand

Spoiler

Keiko non pare eccessivamente convinta dai tuoi discorsi, e ci vuole molto tempo e molta pazienza prima che tu possa calmarla e insegnarle un po' l'uso delle armi. Ma almeno non prende fuoco. 

Le ore successive trascorrono nella relativa noia: la spedizione è intenta a viaggiare lentamente sul dannato trenino elettrico. Poi arrivano a destinazione: Keiko assieme a molti altri della Sezione si perde ad osservare le immagini del drone, che rappresentano una città fantastica (per gli standard che vi eravate immaginati). 
Comunque la ragazzina sembra averti preso in simpatia. 

NOTE

Spoiler
  • Prossimo check-point: 13:00 del 19 febbraio. 

 

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Sumio

Ci viene spiegato molto sulla composizione sociale. Così apparentemente le caste sono stabilite dall'educazione, un metodo interessante sicuramente. Meglio delle culture barbariche della Terra antica. Eppure la sempre più evidente misoginia di questo popolo renderà la collaborazione molto difficile in futuro. Dovremmo trovare un modo di cambiare la cultura se vogliamo integrarli alla missione.

Arrivati a palazzo, i nostri vengono chiusi in camere lussuose ma bloccate. Tuttavia abbiamo il drone, così suggerisco alla gente lì di mandarlo in esplorazione e restare dove gli hanno detto.

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Il palazzo è davvero bello, ma ciò che nota Sumio è vero: la gente del posto ha una considerazione diversa di uomini e donne. 
Anche se le tre ospiti sono trattate con tutti i riguardi, dalle loro descrizioni e dalle immagini del drone è chiaro che stanno vivendo in un appartamento elegante, spazioso ma funzionalmente chiuso e periferico. Non sono propriamente isolate, ma le loro finestre sono decorate con tali arabeschi da rendere la luce soffusa e la visione del panorama difficile. Tende e tappeti sono splendidi, ma ovattano i suoni provenienti dall'esterno. Non ci sono schermi, e tutti i servitori sono donne anziane, secche e silenziose. 

La scrittrice Zabel Eebise è l'unica che sembra divertirsi: sta prendendo appunti sul pad con velocità folle, tra gridolini di gioia e approfondite analisi sociali. Juu Abali, la guardia del corpo, invece sembra sul punto di esplodere.

Le componenti maschili della spedizione sono invece circondati da lussi più evidenti e godono di una libertà maggiore: persino un balcone che permette di godersi il caldo sole kepleriano. Inoltre i servitori sono quasi esclusivamente uomini competenti, affabili e gentili e donne giovani e sussiegose. 

NOTE

Spoiler
  • Prossimo check-point: 13:00 del 22 febbraio.
  • Se volete andare direttamente all'incontro con i Savi, faccio un fast forward. 

 

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Reyna

Veniamo rinchiuse in quello che a tutti gli effetti è un gineceo Migliaia di anni di evoluzione, anni luce di distanza per cosa? Ritrovarci di nuovo come le donne nell'antica grecia? sbuffo guardandomi in giro Non partiamo decisamente col piede giusto aggiungo prima di ascoltare il consiglio di Sumio Concordo, meglio vedere con chi abbiamo a che fare 

Spoiler

Mando il drone in esplorazione. Tivra è con noi, giusto? Le hanno tolto le armi?

 

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