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Capitolo II - Figli del Peccato


Pippomaster92

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Arthorius Theos Azuj

Senza dire alcunché, faccio un cenno ( un inchino elaborato indicando la porta) verso ciò che era Jean, come a lasciargli gli “onori di casa”. Al momento non ho granché interesse a far nulla, ripensando ancora a ciò che è successo dagli orchi e poi con la cassa.

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Il primo ad entrare è Presenza, che apre la porta con abilità e si infila in uno spiraglio che pare quasi troppo stretto per lui. All'interno non vola una mosca, si avverte appena il suono di qualcuno che respira nel sonno. 

Con cautela entrate nella dimora e trovate immediatamente la camera da letto. Qui dormono in due letti separati tutti i membri della famiglia. In uno padre, madre e figlio piccolo. Nell'altro due figlie più grandi e un figlio di mezzo. Sono tutti immersi nel sonno. 

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Presenza della Luna

No! La madre e il cucciolo più piccolo... Il legame è più fresco... Più forte... Reciderlo sarà più doloroso... 
Il mostro si strappa pezzi di bende pregne di sangue dal corpo altrimenti nudo, pronto ad usarle per imbavagliare i futuri agnelli sacrificali.
Poi, queste sono le lagne dell'altro... A me non frega un c*zzo. Tanto dovremo comunque portarli tutti via... Detto questo, Presenza osa iniziare la sua missione, allungando le mani nel letto della coppia e afferrando il cucciolo umano, cercando di farlo scivolare via senza svegliare nessuno, Presenza sarà pure un mostro assetato di sangue, ma è capace di avere un tocco delicato e considerato... Se serve ad infliggere altro dolore, seppur in un secondo momento.

Spoiler

Stealth +7, Manolesta +8 per afferrare il bambino senza svegliarlo.
Se i genitori si svegliano, botte a entrambi.
Se il bambino si sveglia, tappo la bocca.

Attacco Completo Disarmato: +6/+6 1d3+7/1d3+7 danni non letali. Un pugno per ogni genitore.

 

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Yskandr

Sentire parlare del giovanissimo cucciolo mi procura un senso di disagio. 

Stringo i denti e cerco di non pensare alla mia stessa infanzia, negatami proprio da mio padre. 

Diventare sempre più un mostro come lui appare ogni giorno il mio destino futuro: immagino sia ciò che ti accade, quando segui un sentiero composto d'ombra. 

Figurativamente e letteralmente. 

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Presenza, come l'uomo nero delle storie per bambini, riesce a prelevare dal letto il bambino senza svegliarlo. 
Il resto della famiglia fa qualche resistenza in più, ma sono tutti colti nel sonno, deboli ed inermi. Tra tutti riuscite a stordirli e catturarli senza problemi. 

Il trasporto non è dei più semplici, perché ciascuno di voi deve portare uno dei prigionieri e non molti dei servitori del Padrone sono forzuti. 
Nessuno però nota il vostro silenzioso viaggio tra le case fuori dalle mura, e raggiungete l'ingresso secondario senza problemi. Vi addentrate nel vostro piccolo antro dove il vostro demone sta aspettando impaziente, carezzando la cassa come un amante in trepidante attesa. 

Il vostro arrivo viene salutato tanto da Velikii quanto dalla Cassa stessa, che intensifica i suoi sussurri pregustando forse i sacrifici e il sangue versato in suo onore. 

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Chloe

La cattura procede senza ostacoli e, nonostante la fatica durante il trasporto, riusciamo ad arrivare tutti sani e salvi alla caverna. Velikii ci attende sopra alla Cassa, che guardo incuriosita: sembra quasi aver riconosciuto il nostro intento. E non mi sento di escludere completamente questa ipotesi: si tratta di un oggetto benedetto dai nostri Padroni, in fondo. E oggi riusciremo ad aprirla, probabilmente. Iniziamo ad occuparci dei sacrifici, poi ci organizzeremo per scegliere come aprire la cassa. Propongo ai miei compagni, aggiungendo subito con un sorriso deciso stampato sul volto Il padre è mio. Potete sferrargli il colpo finale, ma voglio divertirmi un po'. 

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Presenza della Luna

Io non mi prendo un càzzo, voglio solo la cassa... In un raro esempio di pazienza, il cane aspetta che gli altri finiscano di beneficiare dei frutti di questa caccia, sedendosi di fronte la cassa e osservando bene gli altri.
C'è un essere, però, che tiene particolarmente sott'occhio: Velikii. Lui non si prenderà niente. Se per un qualche assurdo caso avanzerà un sacrificio disponibile, se lo prenderà Presenza piuttosto che lasciarlo all'imp infernale.
Non gli piace il ritmo con cui sta prendendo peso, teme che entro due o tre sacrifici, da fastidioso servitore diventerà un tiranno abissale. 

Spoiler

Se Velikii osa prendersi un sacrificio "libero", Presenza lo intimidisce fino a desistere, anche arrivando a malmenarlo.

 

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Arthorius Theos Azuj

<<Capisco l’ingordigia, ma non fino a perdere gli occhi. Tutto questo è per la cassa, per aprirla. E come la rossa ci ha già detto, non basterà di certo ammazzarci qualcuno sopra affinché si apra.>> dico con fare serio ed accigliato. Se già prima i sussurri della cassa mi sussurravano, ora iniziano ad urlare quasi.

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"Dobbiamo tenere da parte madre r e figlioletto, ma gli altri sono qui solo per il nostro divertimento. Sir Azuj, non ho modo di dedicarmi a questo piacere da troppo tempo" Eunice era come trasfigurata, gli occhi rapaci e il respiro pesante la facevano sembrare un'amante in trepidante attesa "e non so voi, ma io non riuscirò a resistere alla voce dei Padroni ancora a lungo"

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Yskandr

"Potete dividervi i giocattoli come meglio credete. Non traggo sollazzo da certi intrattenimenti e il mio padrone desidera ben altro, che però tra questa gente sarebbe... inadeguata. Giusto forse la madre... ma serve ad altro.

Forse mi concederò giusto qualche minuto, per non lasciare il mio protettore completamente a bocca asciutta", spiego, ribadendo ancora una volta come la tortura sia, per me, un semplice strumento, peraltro opinabile e poco soddisfacente. 

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Chloe

La cassa è il nostro obiettivo, ma penso che i Padroni gradiranno una piccola offerta per propiziare l'apertura del loro dono. Rispondo ad Arth, trovandomi a sorpresa a concordare con Eunice. Non è molto sangue e sarebbe interessante usare alcuni di loro come cavie, ma non posso lasciare quel bifolco in vita. Non con la cassa di fronte a me. Abbiamo deciso come vogliamo organizzarci per aprire la cassa, invece? Dovremmo pensarci ora, prima di cedere la nostra razionalità. Aggiungo dopo aver preso un profondo respiro e aver distolto la testa dai sacrifici. Come vi avevo proposto, penso che dovremmo spingere la madre ad uccidere suo figlio per odio, o trasformandoci in lui o convincendolo a torturarla. 

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Jean Mantonero

Continuo a credere che la via migliore sia stimolare la sua vigliaccheria... Il moccioso avrà al massimo quattro inverni sulle spalle, non è credibile. commento, indicando il moccioso svenuto con disprezzo Convinciamo la madre ad uccidere il bambino per aver salva la vita. Se vuole sacrificarsi per lui, teniamola prigioniera finché non cambia idea. Sono sicuro che qualcuno di noi ha quello che ci vuole per convincerla che non vale la pena per sacrificarsi per un moccioso simile. Anzi, ancora meglio, allo stesso tempo trattiamo il padre allo stesso modo. Un genitore vale l'altro, in fondo... Il primo che cambia idea, lo mandiamo ad uccidere il pargolo. Mi alzo da terra, vestito ancora di stracci, ma stavolta sto eretto e la mia pelle è tornata morbida ed intonsa: i servizi di Presenza, per il momento, non sono più richiesti.

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Ravynne

In tal senso sarebbe utile torturare il più possibile gli altri, dubito che una madre sacrificherebbe così la vita del figlio. Oppure prendiamo uno degli altri e la convinciamo a torturarla, così avrà un motivo in più per ucciderlo. Potremmo addirittura convincere uno dei figli ad ammazzare il fratellino più piccolo, chissà magari tra di loro c'è qualcuno che si rivelerà interessante ai nostri scopi

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Jean Mantonero

Dovete considerare che partiamo già da un presupposto improbabile... Ed è proprio questo, il senso: dobbiamo cercare di seguire la via più plausibile. E più orrenda. Incrocio le braccia, cominciando a provare un pò di tedio per la situazione: non dovremmo essere tanto indecisi, non a metà dell'opera.

Volete spingere uno dei fratelli maggiori ad uccidere il fratello più piccolo? Va bene. Ma non venite a parlarmi di manipolazioni che li spingano ad uccidersi l'un l'altro o cose simili: questa è una famiglia di sempliciotti spaventati, non una corte di nobili decadenti. Un condizionamento simile richiede tempo, cosa che non abbiamo... Il dolore e la paura sono molto più immediati. E anche se è giusto pensare che sarà difficile convincere un genitore uccidere il proprio figlio, è anche lecito pensare che proprio per questo motivo sia l'opzione vincente. Dobbiamo divertire i padroni e non limitarci a saziarli.

Detto questo, anche basta. Mi sono stufato. Alla fine l'arte del raccapriccio non è una scienza esatta, e anche se sono molto convinto di ciò che penso mentre trovo le idee altrui improbabili... È evidente che la cosa sia reciproca. 

Se agiremo secondo il loro volere, così sia. Possiamo pur sempre trovare un'altro bambino e un'altra madre. Posso trovare un'altro bambino e un'altra madre. Se invece avranno ragione... Suppongo che la ricompensa mi darà comunque soddisfazione. Anche se mai quanto l'aver ragione.

Modificato da Plettro
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