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Mago NON specialista


Calabar

Messaggio consigliato

3 ore fa, Calabar ha scritto:

 

Eheh possibile in effetti, mi tocca cercare la quadratura del cerchio.
Se non stessi cercando di rivedere una vecchia campagna con il nuovo regolamento non sarebbe un problema, ma come intuirai non posso cambiare il "flavour" di quelle storie costruite in anni di gioco. Fregarmene e rinunciare è ovviamente un'opzione, ma un tentativo vorrei provare a farlo.

Il punto è che gli specialisti nella quinta edizione non sono concepiti come maghi generici che si sono specializzati, e da qui deriva la difficoltà. Potrei quindi riscrivere i maghi specialisti per renderli più simili a quelli di advanced, e questo renderebbe senza dubbio più semplice trovare qualcosa di valido per il mago generico. Ma è un passo che vorrei evitare, dato che sarebbe come reinventare la ruota, dato che gli specialisti comunque da manuale ci sono.

In realtà in 5 sono scritti esattamente come Maghi generici che si specializzano. Al 2 si specializzano e tolti i benefici degli archetipi, che non riguardano solo le 8 scuole di magia sono tutti identici. Completamente. Mancano malus o cose simili che avevi in ad&d e in 3e. 

secondo me se approcci alla 5 in questo modo non riuscirai a trovare una quadra facilmente.

è così importante che una classe abbia le stesse capacità di quella in ad&d? Perchè in realtà sono cambiate tutte moltissimo. Pensa ai paladini che possono essere malvagi, ai multiclasse che non possono essere resi in nessun modo alle classi che non esistevano, alla tabella dei tiri dei ladri... 

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Esistono due possibilità, a mio parere:

  • La Tradizione Arcana Generalist da The Korranberg Chronicle - Adventurer's Almanac, un manuale pensato per Eberron ma con sottoclassi, razze e incantesimi usabili in qualunque ambientazione. E' di terze parti, ma non sembra fatto malissimo. La sottoclasse che cito punta tutto sulla versatilità, probabilmente per mettere alla luce quello che veniva detto nelle precedenti edizioni senza dare penalità ai maghi specialisti.
  • Usare il Chierico con il Dominio dell'Arcano (Sword Coast Adventurer's Guide). Le differenze tra magia arcana e divina stanno soprattutto nella descrizione e nelle liste degli incantesimi: la prima può essere sistemata dando al Chierico un "libro degli incantesimi" e descrivendo l'effetto delle sue magie in maniera differente, la seconda viene aggiustata dal Dominio, che offre dei Trucchetti da Mago, aggiunge degli incantesimi arcani alla lista e gli regala un paio di privilegi che ben si sposano con uno studioso della magia arcana.
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Il 26/8/2020 alle 22:03, Lord Danarc ha scritto:

In realtà in 5 sono scritti esattamente come Maghi generici che si specializzano.

E allora dove sono finiti quelli che non si specializzano? :mrgreen-old: 
Mancano le penalità appunto perchè, secondo me, l'approccio è al contrario.

Ad ogni modo questo non è il mio approccio alla quinta. Se devo giocare qualcosa di nuovo non mi faccio problemi di questo genere, ma mi sarebbe piaciuto convertire una vecchia campagna usando un regolamento attuale, ed è chiaro che sorgano delle difficoltà.

Nota però che non cerco le stesse capacità di advanced ma solamente fare in modo che il regolamento non stravolga la storia.
In questi termini molte delle differenze non sono così importanti, persino i trucchetti, che fanno una differenza enorme nell'uso delle classi magiche, potrebbero avere rilevanza solo se nella storia si è calcata molto la mano sulle energie limitate dei maghi. Allo stesso modo non è importante che i paladini possano essere malvagi perchè se nella mia storia non c'erano, io semplicemente non ce li metto (e comunque in advanced c'erano, in Drangonlance per esempio i cavalieri di Takhisis, mi pare si chiamassero così, erano di fatto paladini malvagi), allo stesso modo in cui nel manuale base hanno messo i tiefling che non esistono in quella campagna.
Se però la storia metteva bene in evidenza la differenza tra mago classico e mago specialista, allora ho bisogno di mantenere questa distinzione e, per fortuna, la struttura della quinta edizione me lo permette con facilità utilizzando un kit apposito che, in quell'ambientazione, risulterebbe quello più diffuso.
Naturalmente non è l'unico problema ne il più difficile. Ma ora mi sono imbattuto in quello, e mi chiedevo se ci fosse qualcosa di esistente da utilizzare.

 

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Non conosco e non ho mai giocado Advanced, quindi prendi il mio consiglio cum grano salis, ma hai provato a leggere il Divinatore? Portent e Greater Portent possono essere refluffati come preferisci, e anche The Third Eye può essere descritto in mille modi diversi, e mi pare una capacità adatta a un qualsiasi tipo di mago; l'unico potere legato a "potenziare" gli incantesimi di una scuola specifica (la divinazione in questo caso ovviamente) è Expert Divination, feature che, almeno nella mia esperienza, non viene particolarmente sfruttata nemmeno dai giocatori che vogliono giocare un personaggio divinatore.

Alternativamente comi ti hanno già proposto c'è la sottoclasse dagli UA Lore Mastery che potrebbe fare al caso tuo, ma considera che è stata abbandonata dai designer ed è molto difficile se non impossibile che ci tornino, visto che è stata considerata troppo sbilanciata verso l'alto.

Detto questo in realtà ti consiglio di dare poco peso alla scelta della sottoclasse: se è vero che alcune sono più focalizzate di altre, l'identità di classe e di personaggio del mago in 5E è data dalla sua lista di incantesimi e da quelli che decide di imparare; le capacità delle sottoclassi sono delle chicche che ti accompagnano nella progressione dei livelli, ma la classe ruota interamente attorno agli incantesimi.

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Grazie ad entrambi.

@Drado

In advanced il mago specialista era una sorta di variante del mago, un po' come il druido lo era del chierico, per cui non le considererei proprio delle sottoclassi. Diciamo che in certe campagne questa differenziazione può avere un peso non tanto in termini di regole quanto in termini di storia.

@Pippomaster92

Ti dirò, la scuola opposta potrei anche reintrodurla modificando le classi specialistiche del manuale, dato che la mia idea di usare regole ufficiali sta tramontando, dato la mancanza tra queste del "mago generico". A questo punto diventa anche più sensata l'idea di creare un archetipo tutto nuovo e che più renda l'idea di ciò che il mago generico era in quella campagna.

Per quanto riguarda l'idea di usare il divinatore come base non saprei. Del resto il divinatore rimarrebbe e le differenze rischierebbero di diventare poco significative. Mi ridarò comunque un'occhiata a questo archetipo, per rendermi meglio conto.

Ad ogni modo se anche voi volete tirare fuori qualche idea su abilità dell'archetipo "mago generico" dite pure, anche solo spunti, come dicevo non occorre una stesura formale! :smile-old:

 

 

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