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Capitolo 3 - Grim Pursuit


AndreaP

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Angelstag 24 Pflugzeit 2515 i.c. - tarda mattina [sereno - fine primavera]

Quando gli amici giunsero davanti al carro di Salvatore, videro che tutti i componenti maschi della famiglia erano lì riuniti: Vito e Guido, i figli gemelli che tenevano fermo il prigioniero, e Alessio e Angelo, i fratelli di Salvatore. Vi erano anche Lucrezia, figlia maggiore di Salvatore e iniziata di Ecate, e Isabella la sorella di Salvatore

Tutti erano in piedi salvo il capo famiglia seduto su una cassa con il viso teso.

Ad un tratto la porta si aprì e Beatriz si sporse accompagnata dalla madre: aveva il volto distrutto. La ragazza non disse nulla se non indicare il soldato, per poi rientrare.

Salvatore guardò i fratelli e poi senza aggiungere alcunché annuì loro

Vito e Guido sollevarono di peso l'uomo e tutti si mossero verso il fiume raggiungere una piccola macchia: poi angelo estrasse una corda e preparò un cappio.
 

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Markus 

Con il volto teso ed il cuore stracolmo di rabbia andai da Salvatore mentre era diretto verso il fiume. Serio in volto e con poche parole gli chiesi quello che il mio cuore mi gridava di fare mi permetta di essere il suo cappio, quello della famiglia e di Beatrix. Guardando poi le mie grosse mani e poi il prigioniero. Le mie mani non si allenteranno fino a quando non sentirò il suo collo rompersi o la sua vita venir meno. 

 

 

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Hans

Osservo la scena dal fiume mentre mi avvicino lentamente al gruppo di persone.

" ... ecco ... la giustizia ... ma è solo vendetta ... forse lo farei anche io ... ma io sono un mercenario ... fo*tuto mercenario bastardo ... che morirà solo ... con una tomba senza nome ... se sarò fortunato ... "

Scuoto il capo mentre dai miei vestiti al fiume prendo solo i miei pantaloni, la mia spada, il mio pugnale e tengo lo scudo a tracolla a mò di zaino, senza armatura. Appena vedo che stanno approntando il cappio mi rivolgo a Gatti con voce stentorea.

Signor Gatti, chiedo il permesso di parlare.

Sono armato, non lo nascondo, ma non sono minaccioso. Sono deciso e voglio parlare

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Magnus

Arrivato sul posto l'ex-guardia sembrò tesa. Osservò tutta la scena quasi col fiato sospeso, sapeva che quello che stava accadendo era giusto dal punto di vista di questa piccola comunità ambulante ma lo era molto meno considerando la giustizia Imperiale che vigeva anche tra queste carrozze.

Guardò dritto negli occhi il condannato, si voltò solo brevemente verso Markus. Non comprendeva perché doveva prendersi lui la briga di essere il boia. Tornò a guardare il soldato. Magnus non era più una guardia e ora per lui contavano quasi solamente le leggi di Sigmar e cedere alle lusinghe di Slaanesh era punibile forse quasi con la morte.

Hans interruppe l'esecuzione. Magnus sapeva già che il mercenario era intenzionato a interromperla.

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Knochen

Johann si avvicinò ad Hans.

Sapeva ciò che passava per la testa del mercenario (o, almeno, credeva di saperlo) e si mosse al suo fianco non per interromperlo, ma per spiegargli perché non ci fosse, ragionevolmente, altra strada. Che non era nemmeno, però, quella avanzata da Markus.

Avrebbe comunque atteso che il suo compagno ottenesse il diritto di parola da Gatti, prima. 

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Angelstag 24 Pflugzeit 2515 i.c. - tarda mattina [sereno - fine primavera]

Salvatore scosse la testa alle parole di Markus "Non toglierò ai miei due figli il diritto di farsi giustizia per la loro sorella. Ma ti ringrazio" disse lapidario

Poi alle parole di Hans si voltò e disse "Parla ma sii conciso. Questa cosa deve finire subito" 

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,Hans

Acqua gocciolava dai capelli di Hans e Rivoli bagnavano un ciondolo di legno legato al collo con un laccio di cuoio. Non si era asciugato e apprezzava quella sensazione di freddo mentre l'acqua scendendo solcava alcune cicatrici di vecchie battaglie. Le sue parole furono ascoltate e annuí

E finirá in fretta, ve lo assicuro

Osservò per un istante il prigioniero e mille pensieri scorrevano

... anche io potrei essere lì ... Potevo essere lí ...

Mentre una mano giocherellava nervosamente con il ciondolo.

Quell'uomo è qui adesso a rispondere del suo crimine grazie a me. Dovete avere giustizia e su questo non discuto, quello che discuto è solo il modo.Ho lasciato a voi l'incombenza perchè non sono un giudice, sono solo un mercenario e sono padrone solo del mio scheletro. Ho pensato  che voi avreste trovato una soluzione "giusta". Vi chiedo solo che sia rapido e senza sofferenza o sarebbe solo vendetta.

Estraggo la mia spada porgendo l'elsa a GGatti.

Avete detto che lo faranno i vostri figli? Bene, è un sollievo per me; ecco una buona lama per finirla in ffretta. Ve lo chiedo in nome del servizio che ho reso a tutti voi. Nel mio passato ci sono azioni orribili di cui mi pento e di cui un giorno renderò conto; non vorrei avere anche questa  su di me...

Il mio sguardo è pesante ed enormente triste sugli occhi di Gatti, mai minaccioso, ma nella mia mente sono una tempesta

... non potrei mai giudicarti ... o dovrei giudicare me stesso ... perchè tutta questa sofferenza ... perchè sono tornato ... 

Modificato da OcramGandish
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Markus 

ascoltò con attenzione le parole di Hans in parte aveva ragione, forse un mese fa lo stesso Markus avrebbe fermato questa giustizia sommaria, ma oggi le cose erano diverse. La Giustizia nel cuore di Markus era crollata, era un tempio in rovina. Ed oggi sarebbe stato il primo giorno per costruire un nuovo tempio su quelle rovine, forse quello della vendetta? Non lo sapeva ancora, solo il tempo avrebbe potuto dirlo. 

le parole uscirono dalla sua bocca quasi come un sussurro Cosa c'è di male nelle Vendetta?

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Varl

Rimase in silenzio. Non c'era nulla da dire, la bestia che si era scatenata nella mente e nel cuore dei Gatti sarebbe stata sfamata con il sangue come era giusto che fosse. Si preoccupò solo delle conseguenze nel caso qualcuno sospettasse la fine che aveva fatto il ragazzo ucciso.

"Gli chieda se qualcuno sa che sarebbe venuto qui e soprattutto se qualcuno sa cosa avrebbe voluto fare. Non mi pare che ci siano occhi oltre ai nostri che guarderanno la scena, ma eliminerei ogni possibile rischio. Sa cosa succederebbe se qualcuno sapesse di questo assassinio?" chiese a Gatti mentre si dirigevano nel luogo dove sarebbe stato giustiziato il ragazzo.

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Hans 

Il mercenario si voltò un attimo verso Markus rimanendo in silenzio. Aveva già parlato troppo

" ... come diceva il capitano Molinari ... nessuno è innocente ... c'è solo vendetta nel mondo degli uomini ... "

Il mio sguardo torna sulla spada mentre ripenso alle parole che ci ripeteva spesso il vecchio Wik, il cuoco della compagnia, sulla giustizia degli uomini...

" ... colui il quale spargerà il sangue degli uomini sulla terra, dagli uomini il suo sangue sarà sparso ... "

Lo sguardo è su Gatti, in attesa di una sua decisione...

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Angelstag 24 Pflugzeit 2515 i.c. - tarda mattina [sereno - fine primavera]

Salvatore guardò Hans negli occhi "Non so perché ti interessi tanto quest'uomo" disse gravemente "comunque non posso accontentarti. I miei figli non sono assassini che uccidono a sangue freddo un uomo, e non voglio togliere loro il diritto alla giustizia"

"Quanto al fatto di essere scoperti, domani saremo già via e se ci dovessero trovare mi prenderò la responsabilità. Ora procediamo"

Senza attendere altro i due Gatti misero il cappio al collo dell'uomo e lo issarono su un albero frondoso mentre questi dimenava le gambe inutilmente

L'uomo ci mise alcuni minuti per smettere di dimenarsi quando infine il suo spirito venne portato nel regno di Mòrr.
In silenzio il corpo venne calato e vennero riempite le tasche di sassi mentre una pietra veniva legata con lo stesso cappio. Poi venne calato nel fiume fra i giunchi

Senza dire nulla la compagni si disperse, tornando ciascuno ai propri lavori.

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Hans

Scuoto il capo alle parole di Gatti mentre rinfodero la mia spada.

A me non interessa quest'uomo, a me interessa che chi è colpevole paghi per il suo crimine, senza dover soffrire inutilmente. 

Alle parole di Gatti poi rivolgo uno sguardo stanco eppure sorridente

" ... assassino ... ecco il disprezzo per noi mercenari ..."

Con il dovuto rispetto, signor Gatti, uccidere qualcuno con un cappio non è una forma diversa di assassinio piuttosto che decapitarlo? Non sono un assassino a sangue freddo, non più di altri, ma solo un fottuto mercenario bastardo, che almeno è contento di avervi almeno reso possibile la vostra forma di giustizia...

Osservo il prigioniero mentre la corda viene fissata al suo collo e mi allontano

... noi mercenari veniamo chiamati nel momento del bisogno, ma disprezzati quando questo bisogno non c'è più... 

Ho visto questa scena altre volte e mentre il soldato muore osservo poi il suo cadavere che sprofonda nel fiume in silenzio. torno verso i miei vestiti mentre il respiro si fa a tratti affannoso.

" ... non ti ho salvato ... non ho salvato la ragazza in tempo ... ne ho salvato quel soldato dalla sofferenza ... basta, basta basta... "

Osservo poi gli Stygiani che ritornano ai loro mestieri e mi rivolgo ai miei compagni

Chi di voi è stato dalla cartomante?

 

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Magnus

Hans la stava facendo troppo lunga, forse punto sul proprio orgoglio o forse perché in qualche modo si stava sentendo in colpa.
Magnus si avvicinò a lui e gli posò una mano sulla spalla "Basta" disse a voce bassa ma senza sussurrare e con tono perentorio per non interrompere quel momento che per la famiglia di circensi girovaghi aveva non pochi significati, poi il tono lo ammorbidì "non c'è bisogno di tenere il punto così a lungo, noi sappiamo bene chi sei e che ci sarai quando sarà necessario o meno." quegli uomini vivevano subendo pregiudizi di ogni tipo, non era Hans a dover dare loro delle lezioni a riguardo.

Modificato da Landar
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Markus 

mi avvicinai ad Hans e con le mani stringo le spalle Hans ti conosco da poco, mi sembra che tu stia parlando più di un cappio al tuo collo che non a quello di quella guardia sciagurata. Sei stato un mercenario, non è un mestiere facile, hai dovuto fare quello per cui sei stato pagato, ed ora ti porti un fardello dentro. Ti capisco. Ma ora sei qui fra di noi e nessuno ti disprezza, nessuno ti giudica per quel che hai fatto. Lascia stare quel fardello, lascialo su questo fiume e fallo allontanare dalla corrente del fiume, non sei più Hans il mercenario.  

sospiro Sono stato io dalla cartomante, l'incontro mi ha impressionato. mi guardo intorno per vedere se qualche curioso ci sta osservando, poi con un filo di voce descrivo quanto è successo.

Spoiler

Markus entrò ella tenda di Patrizia Prodi, che prediceva il futuro.

La tenda era buia con candele che emanavano un odore di cannella. Dietro ad una tavola vi era la Prodi seduta e vestita con gli abiti tipici del suo popolo.

"Salute, amico mio" disse all'ingresso del giovane "lascia pure la tua offerta in quel piatto e siediti"

Quando Markus si fu seduto proseguì "Lascia liberi i tuoi pensieri: non serve porre domande, a me verrà mostrato ciò che veramente vuoi sapere"

Quindi estratti dei tarocchi iniziò a girarli sul tavolo. Non erano normali carte, rappresentavano segni astratti di stelle e linee colorate

Patrizi li girò uno ad uno, fermandosi spesso come se non avvertisse quello che accadeva intorno.

Quando ebbe finito di estrarre nove carte si fermò, e con gli occhi spalancati fissi rivolti alle spalle di Markus disse in tono piatto "Vedo che sta scappando da coloro che vogliono farti del male. Se stato accusato di un crimine che non hai commesso, di uno che porterà molti altri a seguirti per le ricchezze che rappresenti. Puoi scappare in qualsiasi direzione tu voglia ma il martello scarlatto ti troverà e ti abbatterà. Vi è un'unica possibilità per te: il sentiero che porta alla città oscura dove i corni risuonano è pieno di pericoli, ma conduce alla conoscenza del mistero dell'ottavo uomo che tornerà attraverso il fuoco ed il sangue."

Detto questo chiuse gli occhi, forse addormentata.

 

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Angelstag 24 Pflugzeit 2515 i.c. - tarda mattina [sereno - fine primavera]

La giornata trascorse senza altri eventi, con lo spettacolo che andava avanti, seppur una strana aria di tensione aleggiava sull'accampamento

Anche la sera terminato lo spettacolo tutto il clan di Gatti e Prodi si dedicò a smontare i tendoni e a prepararsi alla partenza del giorno dopo, lasciandosi andare solo alle strette parole che servivano per il compito da svolgere, quasi avessero fretta di abbandonare quel posto il più presto

Beatrix non si vide più per tutto il giorno.

@all

Spoiler

Non so se volevate fare qualcosa che no passerei al giorno dopo.

 

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Knochen

Un brivido dopo l'altro attraversò corpo e mente di Johann: il gelo, l'orrore, la paura, la solitudine, la tristezza. 

Osservò la guardia morire, con gli occhi morbosi di che passeggia sul filo dell'esistenza con incoscienza. 

Vide il corpo scalciare e resistere, mentre i pantaloni si sporcavano per l'ultima volta, vittime inconsapevoli di quella illecita giustizia. 

Vide la lucida rabbia nel volto della famiglia Gatti e capì che le esistenze di tutti loro si sorreggevano alla stessa corda. Allo stesso cappio. 

Distolse gli occhi e cercò di non piangere. 

Solo le parole dei compagni lo destarono nuovamente, distogliendolo dai propri torbidi pensieri. La profezia della cartomante pareva troppo veritiera e precisa per essere una fola dedicata ad un allocco.

I numeri - o, meglio, quello specifico numero - tornavano. Knochen guardò Magnus, tremante. 

Non sarebbe mai finita. 

Poi, le nuvole in cielo ripresero a scorrere, immobili nella loro rapidità. 

Johann trascorse il resto del giorno cercando di rendersi utile, ma incerto su quale fosse il senso del suo ruolo lì. 

Solo una volta, cercò goffamente di informarsi su come stesse Beatrix, avanzando una timida, ma sincera, domanda a Theodora: "Come sta tua sorella?".

Erano tutti vittime, in quella giornata tiepida e curiosa. 

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Magnus

L'ex-guardia osservò con occhi severi la lenta agonia dello stupratore impenitente. Un gesto di giustizia sommaria forse, sicuramente illecita perché in territorio imperiale ma nessuno possedeva in realtà le giuste motivazioni per criticare la decisione dei Gatti.

Si scambiò lo sguardo con Knochen, la loro missione era altra e non dovevano stare lì a preoccuparsi della morte di soldati e guardie corrotti. Non significava nulla per loro se non un problema in meno. Inoltre anche lui non era sempre stato così retto, se non di fronte agli Dei. Negli occhi del giovane ex-minatore però c'era altro, non era un fenomeno a fare di conti, come Magnus d'altronde, ma quest'ultimo aveva ben capito cosa nascondesse quello sguardo.

Gli poggiò una mano sulla spalla rassicurandolo "Ce la faremo." sussurrò infine avvicinandosi all'orecchio di Knochen per poi allontanarsi dalla zona del 'patibolo'.

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Angelstag 24 Pflugzeit 2515 i.c. - tarda mattina [sereno - fine primavera]

"Secondo te come può stare?" rispose Theodora a Knocken riferendosi alla gemella, per poi zittirsi ed allontanarsi con fare arrabbiato

@Hans

Spoiler

 

La tenda era come l'aveva raccontata Markus: buia con candele che emanavano un odore di cannella. Dietro ad una tavola vi era patrizia vestita con gli abiti tipici del suo popolo. 

"Benvenuto" disse "cosa vuoi sapere del tuo futuro?"

 


La notte trascorse senza problemi e la mattina all'alba la carovana si mise di nuovo in marcia verso sud. Nessuno parlò più dell'incidente occorso anche se Beatriz per tutto i tempo del viaggio non si fece vedere fino all'arrivo alla tappa successiva

Wellentag 26 Pflugzeit 2515 i.c. - pomeriggio inoltrato [sereno - fine primavera]

La carovana lasciò subito la strada principale che rimaneva nell'entroterra per seguire la costa finché, al pomeriggio del secondo giorno, giunse nei pressi di Hörbranz. Questo non era altro che un piccolo villaggio di taglialegna, ma fu subito chiaro perché Gatti avesse scelto questa come destinazione: dall'altra parte del Reik, nell'Averland, sorgeva Wuppertal un'importante città nonché una roccaforte Sigmarite dove sorgeva il santuario dedicato a Joseph il riverente.

Già la sera stessa, ma soprattutto la mattina seguente, numerose bancarelle di artigiani locali furono poste intorno ai tendoni, mentre la gente affluiva giorno dopo giorno più numerosa.

La compagnia si sarebbe fermata lì quattro giorni.

@all

 

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Hans

Past Future

Spoiler

 

Entro nella tenda di Patrizia in silenzio osservando l'ambiente e assaporando gli odori. Non era la prima cartomante che incontrava, ma non era mai entrato prima ne aveva chiesto nulla a quelle che aveva incontrato. Ma adesso era diverso, il mercenario era inquieto ma si accomodò lentamente. Respirò profondamente prima di parlare

Nel mio futuro ci sarà la morte, questo è certo, arriverà per tutti; la mia temo sarà in un luogo sconosciuto ed una tomba senza nome. Ho fatto cose orribili nel mio passato, cose che alle volte mi tolgono il sonno, ma è il mestiere delle armi e non posso farci nulla. Ma una cosa mi attanaglia. Ci sarà sofferenza nella mia morte?

" ... un barlume di salvezza ... dammelo ... adesso ... "

 

Aiuto in silenzio a togliere le strutture e caricare il tutto nei carri. Non parlo con nessuno a meno di essere interpellato. Qualche volta cerco lo sguardo della gemella di Beatrix, ma non  chiedo nulla. Appena arriviamo alla nuova cittadina mi rivolgo ai miei compagni.

Buon posto per accamparsi, Gatti sa il fatto suo. 

Osservo la strada che prosegue

Da qui la strada prosegue fino a Staig e poi da li c'è un bivio. Li dovremo decidere se proseguire lungo il Reik oppure addentrarci nell'entroterra e usare la Finning road e magari dirigerci verso il Soll. Ma sarà tra 4 giorni quindi abbiamo tempo per pensarci.

Mi allontano per dare una mano ma prima mi rivolgo ai miei compagni

Occhi aperti, la scomparsa di un soldato potrebbe non essere importante, ma prima o poi i nodi vengono al pettine, e spesso sangue chiama sangue...

E il mercenario lo sapeva bene

" ... e potrebbe succedere ancora ... "

Mentre montiamo il campo sono sempre attento

AdG

Spoiler

Perception mentre do una mano e soprattutto +20 acute hearing per sentire se gli stygiani parlano tra loro dell'accaduto e magari di noi. 

 

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