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Giocatori desideri e realtà


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1 minuto fa, Albedo ha scritto:

Penso che in parte sia il giocatore che viuole mostrarsi più di ciò che è in grado di fare (un po' come chi si prepara per un appuntamento e come si comporta durante il primo appuntamento), il parte l'avventura (avventura, non dm) che può tendere a ignorare è a rendere superfluo un approfondimento del personaggio, l'ultima spiaggia è il DM, ultima spiaggia nel senso che il dm "dovrebbe" solo descrivere e presentare, ma in queste situazioni (per andar eincontro al voler veder epersoanggi più approfodniti) si trova obbligato a "forzare" i pg a farlo creando situazioni di gioco che lo richiedano.

concordo sicuramente la soluzione migliore sarebbe scremare ma alla fine  si diventa come per trovare l'anima gemella in amore. 😁

1 minuto fa, Albedo ha scritto:

Può essere. Dipende come si è partiti. Se prima presento l'avventura e poi si creano i persoanggi, questi saranno abbastanza simili fra loro e quindi anche inetercambiabili. Se presento un'avventura investigativa, o basata su intrighi di corte o organizzare uan rivolta (penso a Hell's rebel di PF) difficilemente avrò un barbaro con le situazioni che ne deriverebbero. Se faccio il contrario prima i pg che si trovano poi in una situazioen NON prevista, ogni volta avrò pg e situazioni diverse e pg non intercambiabili (o comunque difficilmente)... poi ripeto al 70% dipende sempre dalla volontà del giocatore.

 

questo è un'altra cosa. Noterai che se prepari i giocatori dicendo cosa incontreranno non farai altro che aiutarli a fare PG più adatti meccanicamente all'avventura ma nessun miglioramento o altro a livello di role.

Es se il signore degli anelli fosse una campagna ed il master avesse informato i giocatori non solo del mondo (che deve farlo) ma info sull'avventura, il giocatore che crea Frodo l'avrebbe creato sicuramente diverso.

Spero d'aver spiegato il concetto.

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6 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Es se il signore degli anelli fosse una campagna ed il master avesse informato i giocatori non solo del mondo (che deve farlo) ma info sull'avventura, il giocatore che crea Frodo l'avrebbe creato sicuramente diverso.

Spero d'aver spiegato il concetto.

concordo pienamente, è quello che volevo dire. 

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24 minutes ago, nolavocals said:

E questo modo di creare il pg non precluderebbe nessuna variante nell'avventura ma metterebbe delle solide basi per tutti quelli che partecipano ed info estremamente utili al master, se cerca del role nelle sue avventure.

Es. quelle ufficiali non fanno questo, perchè si legano alle meccaniche ma che vengano giocate da pg A o pg B non cambia assolutamente nulla.

@nolavocals, mi sembra di capire che vorresti che l'avventura fosse maggiormente la storia di quel personaggio, anziché solo una storia con quel personaggio. Ho capito bene?

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45 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Parlavo del concetto di "io cerco del role" poi il PG è piatto o pieno di "aria fritta".

 

45 minuti fa, nolavocals ha scritto:

L'introduzione di quest'ultime e di meccaniche specifiche hanno mirato a portare il gdr più vicino ad un videogame che più distante ad un roleplay.

Ok,  ma lì imho stai generalizzando su cose che c'entrano relativamente. Se parliamo di caratterizzazione del pg, ci sono personaggi videoludici caratterizzati e recitati millemila volte meglio del mezz'orco rissaiolo da taverna che dicevi. 

Spoiler

https://it.wikipedia.org/wiki/Solid_Snake (anche se imho sostanzialmente il 99% dei personaggi di sta saga o dello spin off Mgs Rising farebbe a polpette quel mezz'orco sul piano dello spessore)

https://torment.fandom.com/wiki/Fall-from-Grace 

https://it.wikipedia.org/wiki/Comandante_Shepard

Il Kratos "scassadivinità in ritiro/avventuriero vedovo con figlio al seguito" di God of War 4. 

Ecc.. 

 

Modificato da Nyxator
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certamente, non era mia intenzione dire che il videogioco non caratterizza.Anzi proprio come mostri e mi rende felice anche nei videogiochi il personaggio è caratterizzato.Quindi perchè manca spesso questa componente nel GDR? è vero che non puoi crearti kratos da subito in giochi con i livelli e che è molto più facile incentrarsi su un solo PG nel fare una storia (dandogli più vantaggi senza sminuire gli altri) che su un gruppo. Pensa se ci fossero 4 kratos o 4 geralt di rivia farebbe solo ridere, per questo un gruppo creando personaggi non solo meccanicamente ma ruolisticamente di spessore aiuta alla riuscita di una campagna/storia davvero bella (se pur con il rischio di morte) come potrebbe essere nell'avventura il signore degli anelli, Boromir.

Modificato da nolavocals
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1 minute ago, nolavocals said:

Ni, una storia con quel personaggiodi quel personaggio

Beh certo, se è di lui è anche con lui, per questo ho scritto "anziché solo con" 😁😉.

 

Ok, ho una possibile soluzione da proporti: anche per questo scopo, riduci tutto a un solo elemento cioè un obiettivo.

Abbiamo detto che avere un obiettivo comune come gruppo è essenziale perché il gruppo abbia un senso e per poter avere un'idea orientativa di dove andranno a parare le avventure. E che io di norma, questo obiettivo comune, lo faccio decidere ai giocatori.

Se vogliamo dare alla storia qualcosa di personale in modo che sia intimamente connessa a ogni PG, chiediamo a ciascun giocatore di scegliere anche un obiettivo personale di quel PG. Solo quello.

Avvertenze:

  • Deve essere una cosa concreta e precisa. "Diventare ricco", "diventare potente", "diventare famoso" sono troppo generici per essere obiettivi, non sono misurabili, non è possibile affermare con certezza quando sono realizzati. "Mettere insieme i soldi per riscattare la fattoria di famiglia", "diventare feudatario", "vedere una mia opera messa in atto nel più famoso teatro del regno", sono invece buoni obiettivi. Come pure "vendicare lo sterminio della mia famiglia a opera di un demone", o "scoprire chi ha ucciso i miei genitori", o "riscattarmi del male commesso quando ero un ladrone", naturalmente. Non tutti gli obiettivi saranno impostati su qualcosa di drammatico, è normale che alcuni giocatori siano più sulla linea "ottimista" e altri più sulla linea "dark".
  • Se si vogliono evitare episodi PvP (c'è chi li ama, per carità, io li trovo deleteri) deve essere chiaro a tutti che l'obiettivo personale è in subordine rispetto a quello collettivo.

 

Secondo me non ti serve altro all'inizio. Con quell'informazione potrai trattare gli obiettivi personali dei PG come sotto-trame secondarie, che si sviluppano per una o più avventure. Non hai bisogno di sapere chi è il PG: quello verrà fuori come conseguenza delle sue azioni e del suo approccio nel cercare di raggiungere l'obiettivo.

Se gli ostacoli che gli metterai di fronte nel raggiungimento di quell'obiettivo saranno interessanti, cioè non solo nemici da affrontare ma scelte difficili tali da far emergere il suo vero io o da richiedere un prezzo da pagare, sarai secondo me sulla buona strada per avere le buone storie che ti interessano.

Ancora meglio se troverai il modo di collegare uno o più obiettivi individuali alla trama principale della campagna.

 

 

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Lo sto già facendo, grazie cmq per avermi proposto idee. Non ho problema su cosa fare ma mi chiedevo perchè quando mi si palesa un giocatore che dice"adoro  incentrarmi sul ruolo" l'idea di base è moltooooo diversa da quella di cui stiamo parlando ora che mi sembra un buon modo per rendere un'avventura valida e di spessore (con tanto lavoro dietro da parte di tutti)

Per ridere è come uno che viene da te che hai un arco e ti dice "voglio tirare anch'io" e tu guardandolo dalla testa ai piedi domandi "sai come si usa?" e lui tutto preso "certo lo faccio da anni" 

Gli consegni arco e frecce e lo vedi totalmente concentrato mentre tende l'arco e punta la freccia sul bersagli poi.......

il gatto della vicina fa una brutta fine seguita dalle galline del contadino a 4 case di distanza ecc

Modificato da nolavocals
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11 minutes ago, nolavocals said:

Lo sto già facendo, grazie cmq per avermi proposto idee. Non ho problema su cosa fare ma mi chiedevo perchè quando mi si palesa un giocatore che dice"adoro  incentrarmi sul ruolo" l'idea di base è moltooooodi versa da quella di cui stiamo parlando ora che mi sembra un buon modo per rendere un'avventura valida e di spessore (con tanto lavoro dietro da parte di tutti)

Temo di non aver capito bene. Come può l'idea di ruolo del giocatore, o il suo approccio al ruolo, inficiare il procedimento che ho descritto? Fintanto che si mantiene orientato verso la sola cosa che gli hai chiesto, cioè l'obiettivo, qualunque modo di ruolare va bene. Per questo scopo.

Poi c'è l'aspetto "recitativo" del ruolare ma questo è un altro paio di maniche. È a quello che si riferisce il paragone sull'arco? Abilità con l'arco = capacità di recitare in-character?

Perché nel ruolare in sé non si può sbagliare. Si può ruolare in un modo che ad altri non piace.

 

Edit: facciamo un esempio concreto, ti va? Cominciamo dagli obiettivi personali dei PG. Invento io degli esempi o vuoi proporli tu?

Modificato da Bille Boo
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11 minuti fa, Bille Boo ha scritto:

Temo di non aver capito bene. Come può l'idea di ruolo del giocatore, o il suo approccio al ruolo, inficiare il procedimento che ho descritto? Fintanto che si mantiene orientato verso la sola cosa che gli hai chiesto, cioè l'obiettivo, qualunque modo di ruolare va bene. Per questo scopo.

Poi c'è l'aspetto "recitativo" del ruolare ma questo è un altro paio di maniche. È a quello che si riferisce il paragone sull'arco? Abilità con l'arco = capacità di recitare in-character?

un esempio, molti come si parlava prima sono abituati a decidere dopo cosa farà da grande il suo PG e non vogliono decidere una cosa che li "Limita". 

Credo che questo tanto decantata libertà ad alcuni non abbia proprio fatto bene.

Cmq visto i cambiamenti in arrivo lotta delle minoranze (poveri drow disegnati sempre come i cattivi, la class action dei goblin massacrati da generazioni) porterà my little pony in vetta ed il problema sarà risolto 🤣

P.s. l'arco era solo un siparietto per descrivere come detto da altri il presentarsi diversi da come si è.

Come per la 4ed che viene odiata perchè fu come se la wizard avesse detto "ecco il gdr che fate ora, tutto merito vostro e noi l'abbiamo creato per voi, come lo volevate" sottotitolo non sapete fare gdr tirate tanti dadi e pensate al build il resto non conta nulla basta divertirsi.

Modificato da nolavocals
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1 minute ago, nolavocals said:

un esempio, molti come si parlava prima sono abituati a decidere dopo cosa farà da grande il suo PG e non vogliono decidere una cosa che li "Limita". 

Credo che questo tanto decantata libertà ad alcuni non abbia proprio fatto bene.

Cmq visto i cambiamenti in arrivo lotta delle minoranze (poveri drow disegnati sempre come i cattivi, la class action dei goblin massacrati da generazioni) porterà my little pony in vetta ed il problema sarà risolto 🤣

L'argomento minoranze mi sembra off-topic.

Ok, il problema che stai sperimentando, quindi, è che i giocatori non vogliono dichiararti un obiettivo personale per il loro PG?

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1 minuto fa, Bille Boo ha scritto:

L'argomento minoranze mi sembra off-topic.

era solo per staccare (pessimo umorismo misto a paura per quello che verrà) scusa

1 minuto fa, Bille Boo ha scritto:

Ok, il problema che stai sperimentando, quindi, è che i giocatori non vogliono dichiararti un obiettivo personale per il loro PG?

sperimento sempre, come una droga. 

Ci sono giocatori perfetti ed altri che si presentano in un certo modo per poi rivelarsi solo pratici di build, mi chiedevo quindi perchè si è creata questa spaccatura? come mai a differenza di tutti gli altri giochi oramai il concetto di gdr è così liberale da non capirsi più quando ci si riferisce al ruolare? se si parla di numeri e build tutti sul pezzo ma per altro....

 

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Con sperimentare intendevo esperire, vedere.

Quando ti ho proposto l'approccio basato sull'obiettivo individuale mi hai risposto che lo stavi già facendo.

Ero interessato a sapere con quali risultati e dov'era il problema. Poi hai detto:

10 minutes ago, nolavocals said:

molti come si parlava prima sono abituati a decidere dopo cosa farà da grande il suo PG e non vogliono decidere una cosa che li "Limita"

Quindi il problema è che hai già provato a usare l'approccio da me proposto, e i giocatori (alcuni) ti hanno risposto che non vogliono darti un obiettivo individuale per il loro PG perché li limiterebbe?

Oppure il problema principale è il modo in cui recitano / interpretano il personaggio?

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6 minuti fa, Bille Boo ha scritto:

 

Quindi il problema è che hai già provato a usare l'approccio da me proposto, e i giocatori (alcuni) ti hanno risposto che non vogliono darti un obiettivo individuale per il loro PG perché li limiterebbe?

corretto

Cita

Oppure il problema principale è il modo in cui recitano / interpretano il personaggio?

assolutamente no, conscio della difficoltà di farlo per tutti mi interessa più come viene gestito nello stimolo della situazione.

ma questo non si è molto abituati, quindi salvo di non scremare ai solo capaci, ma facendo così si formerebbe un'elite dei giocatori e con tutti quelli che giocano si creerebbe una spaccatura come l'escludere persone perchè scarsi (capisco che dalla notte dei tempi, alla formazione della squadra da piccoli si tende a scegliere il più bravo ma con i tempi che corrono credo sia davvero controcorrente)

Modificato da nolavocals
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9 minutes ago, nolavocals said:

corretto

Questo significa solo che non sono interessati a quel tipo di gioco, cioè a giocare una storia del personaggio. Non significa che non siano interessati al ruolo.

Ognuno ha il suo modo di giocare, sia il tuo che il loro sono legittimi, semplicemente non vi "trovate" tra voi. Se non riesci a persuaderli dei benefici per la storia che deriverebbero dal darti un obiettivo, non c'è rimedio a parte cambiare gruppo 😉

 

9 minutes ago, nolavocals said:

ma questo non si è molto abituati, quindi salvo di non scremare ai solo capaci, ma facendo così si creerebbe l'elite dei giocatori e con tutti quelli che giocano si creerebbe una spaccatura come l'escludere persone perchè scarsi

Perdonami, continuo ad avere difficoltà a capire che cosa intendi con scarsi / non capaci.

Se non ti hanno dato l'obiettivo individuale, vedi sopra.

Se ti hanno dato l'obiettivo individuale e poi non mantengono la parola al riguardo, è una rottura del patto, del "contratto sociale" inziale. Bisognerebbe parlarne e capire cosa è andato storto. Hai provato a farlo? Che cosa ti hanno risposto? Se si sono accorti "in corsa" che si sentivano troppo limitati dall'avere un obiettivo individuale, vedi sopra.

Se ti hanno dato l'obiettivo individuale e si mantengono in linea con esso, qualunque modo di ruolare funziona ugualmente. Quindi, in che modo sono scarsi / non capaci? Cosa c'è che non va?

Modificato da Bille Boo
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20 minutes ago, Bille Boo said:

Questo discorso è molto interessante. La prima cosa che ho pensato quando l'ho letto ("l'interpretazione ha due obiettivi...") è: obiettivi di chi?

Mi spiego: sarei pienamente d'accordo a dire che queste sono funzioni dell'interpretazione, o effetti dell'interpretazione, lo scopo che l'interpretazione svolge nel meccanismo del gioco.

Non credo che siano l'obiettivo del giocatore quando interpreta. Non necessariamente.

Immagino un tipico giocatore che interpreta l'hobbit Franco che ha appena catturato un losco e viscido umanoide che lo pedinava, lo ha legato e deve decidere cosa fare di lui.

Dentro la testa di quel giocatore mi immagino due domande: "quale decisione mi aiuterebbe di più a conseguire l'obiettivo, cioè portare l'Agnello al Monte Lato?" (realizzazione della "condizione di vittoria"); e "che cosa sono disposto a fare, in quanto Franco, per quell'obiettivo?" (impostazione di un'identità del personaggio, che sarà definita da questa decisione e non necessariamente è stata definita prima).

Non me lo figuro a chiedersi, dentro di sé, "quale decisione darebbe luogo a una storia appassionante, sorprendente e più in linea con l'epic fantasy?"; né a chiedersi "quale decisione mi darebbe la migliore esperienza soggettiva?", anche se questo in parte mi convince già di più, perché ci vedo dei punti di contatto con le due domande che ho immaginato sopra (il raggiungimento della vittoria e la costruzione di una certa identità morale sono in un certo senso pilastri dell'esperienza soggettiva di immersione).

Non dico che non possa farsi queste altre due domande. Qualcuno lo farà e qualcuno no, nessuno dei due sarà un giocatore migliore.

 

Sono curioso: qual'è l'accezione moderna del gioco di società, e cosa la distingue dall'espressione "attività ludica' che usi dopo?

L'espressione "gioco di società" oggi viene comunemente usata per indicare il "gioco in scatola". Magari senza scatola - pee esempio per battaglia navale o pictionary o tombola bastano carta e matite. E' un gioco competitivo che può essere fatto ovunque e comporta uno sforzo esclusivamente (o quasi) intellettuale.

Con attività ludica intendo le attività ricreative in senso ampio. Sport, fotografia, carte, giocoleria, suonare.

Riguardo agli obiettivi, io li pongo molto a monte dell'esempio di gioco che hai proposto. Sono gli obiettivi che di solito spingono a giocare a un GdR invece che a Labirinto Magico o a Monopoli. La maggior parte dei giochi da tavolo ha un canovaccio che fa da collante tra le regole. In Puerto Rico sei un colonialista che amministra la sua azienda. In Scythe sei un pilota di mech in un mondo steampunk. In Terraforming Mars amministri la colonizzazione spaziale. Ma ci vorrebbe poco a scambiare il canovaccio tra i tre set di regole. Alla fine puoi giocare a Scythe usando delle pedine geometriche al posto delle miniature dei mech e non cambia nulla. Non ti immedesimi davvero nei personaggi, non sei interessato a creare una storia, non ti immergi in una guerra steampunk. Nel caso più estremo abbiamo gli scacchi, che hanno pedine a tema guerresco sebbene il gioco sia puramente astratto.

Chi decide di giocare a D&D invece punta a entrare veramente nei panni del PG. E si aspetta di far parte di una storia avvincente. Questo, come dicevo qua sopra, sta a monte delle decisioni che descrivi. E come dicevo è il motivo del problema portato da Nolavocals. Ci si aspetta di vivere come protagonisti vicende alla Dragonlance, ma poi l'esperienza di gioco è completamente differente e ha a che fare con "quale leva devo tirare perché si apra il passaggio segreto di Minas Morgul, invece che aprire la gabbia del Glabrezu" invece che con eventi epici.

Sempre a riguardo delle domande, non è un problema che il giocatore si chieda "quale decisione mi aiuterebbe di più a conseguire l'obiettivo, cioè portare l'Agnello al Monte Lato?"

Il problema è quando la risposta è "rimangiarsi la parola data e trucidare i prigionieri" quando il giocatore aveva deciso (magari senza nessuna pressione) di essere un integerrimo eroe. Io ho obiettivi di gioco precisi che dichiaro esplicitamente prima di giocare. Se sei sulla stessa barca giochiamo insieme, altrimenti si può cercare un compromesso, e se non è possibile decidiamo che non è il caso di giocare. Naturalmente se un giocatore mi dice che condivide il mio obiettivo e poi se ne frega della coerenza del PG è un problema perché mi ha fatto perdere tempo e impegno. E infatti Nolavocals non si lamenta dei giocatori che vogliono fare un sano vecchio dungeon crawling senza pensieri - si lamenta di chi si approccia a un impegno di gioco sostenendo di avere la tua stessa agenda e poi invece fa tutt'altro. Fare chiarezza è necessario perché, come credo di avere già detto, il GdR è un concetto enorme che può essere giocato in modi diversissimi.

Per fare un'equivalenza: si organizza un'escursione per fotografare animali selvatici Uno dei partecipanti va in giro con uno speaker che spara Straight Outta Compton a tutto volume perché "va beh dai, facciamoci una camminata in relax, pazienza per le foto". Questo è un grande problema. Ma se avessimo deciso di fare una camminata nella natura con musica e cannoni a tutto spiano, il suo comportamento andrebbe benissimo.

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2 minutes ago, Ji ji said:

Riguardo agli obiettivi, io li pongo molto a monte dell'esempio di gioco che hai proposto. Sono gli obiettivi che di solito spingono a giocare a un GdR invece che a Labirinto Magico o a Monopoli. La maggior parte dei giochi da tavolo ha un canovaccio che fa da collante tra le regole. In Puerto Rico sei un colonialista che amministra la sua azienda. In Scythe sei un pilota di mech in un mondo steampunk. In Terraforming Mars amministri la colonizzazione spaziale. Ma ci vorrebbe poco a scambiare il canovaccio tra i tre set di regole. Alla fine puoi giocare a Scythe usando delle pedine geometriche al posto delle miniature dei mech e non cambia nulla. Non ti immedesimi davvero nei personaggi, non sei interessato a creare una storia, non ti immergi in una guerra steampunk. Nel caso più estremo abbiamo gli scacchi, che hanno pedine a tema guerresco sebbene il gioco sia puramente astratto.

Su questo sono d'accordo ed è pienamente in linea con il mio articolo, dove scrivevo testualmente:

Quote

In altri giochi da tavolo come, non so, il Monopoli o gli scacchi, se anche c’è un “tema narrativo di fondo” (come “siete affaristi immobiliari e dovete arricchirvi” o “c’è una guerra tra questi due eserciti”) non ha comunque nessuna importanza concreta, è lì solo per figura. All’atto pratico i giocatori si concentrano solo sulle regole.

In un GdR, invece, si presume che i giocatori cerchino di “mettersi nei panni” dei personaggi e interagire, in questa veste, con il mondo immaginario in cui si svolge il gioco. Questo mondo immaginario è fondamentale e importante (a volte anche più delle regole), e cambia nel tempo reagendo a quello che i giocatori fanno.

 

3 minutes ago, Ji ji said:

E come dicevo è il motivo del problema portato da Nolavocals. Ci si aspetta di vivere come protagonisti vicende alla Dragonlance, ma poi l'esperienza di gioco è completamente differente e ha a che fare con "quale leva devo tirare perché si apra il passaggio segreto di Minas Morgul, invece che aprire la gabbia del Glabrezu" invece che con eventi epici.

Non tutti si aspettano di vivere da protagonisti di vicende alla Dragonlance. Forse è l'aspettativa del master in questo caso, ma magari i giocatori hanno un'aspettativa diversa.

 

4 minutes ago, Ji ji said:

Il problema è quando la risposta è "rimangiarsi la parola data e trucidare i prigionieri" quando il giocatore aveva deciso (magari senza nessuna pressione) di essere un integerrimo eroe.

Non sono d'accordo a meno che il fatto di essere integerrimi eroi fosse un requisito dell'avventura. Se un giocatore decide di essere un integerrimo eroe e poi trucida i prigionieri, beh, vuol dire che non è più un integerrimo eroe. Le persone cambiano idea. Lo ha fatto il giocatore (di cambiare idea) quindi poteva farlo anche il PG.

La domanda qui è: non essere più un integerrimo eroe gli impedisce di raggiungere l'obiettivo dell'avventura (portare l'Agnello al Monte Lato)? Se la risposta è no, l'avventura può proseguire. Ovviamente lui affronterà le conseguenze in-game del non essere un integerrimo eroe, e non importa se è ancora convinto di esserlo.

Diverso è il caso se prima di iniziare la campagna è stato detto, al tavolo, "in questa campagna sono ammessi solo gli integerrimi eroi, se un personaggio diventa un malvagio bastardo diventa un PNG e il giocatore deve farsi un personaggio nuovo perché in questa campagna non ci può stare". In tal caso, procedi come avevate deciso di procedere.

 

9 minutes ago, Ji ji said:

si lamenta di chi si approccia a un impegno di gioco sostenendo di avere la tua stessa agenda e poi invece fa tutt'altro

Sono d'accordo: come dici tu, fare chiarezza prima è essenziale. Non vorrei però che la mancanza di chiarezza fosse dovuta non a una "falsa dichiarazione" del giocatore, che nel tuo esempio ha detto di voler fotografare animali selvatici e poi se ne frega, ma ad un'ambiguità dovuta al dare per scontato il significato di un termine (role, ruolare, mi piace il role) che invece potrebbe avere un significato diverso per persone diverse.

È per questo che è meglio essere pratici. Anziché discorsi fumosi e soggettivi su "ruolare", "epica", "immersivo", "storia", "agenda" e cosi via, si decida esplicitamente con i giocatori qual è l'obiettivo dei PG nell'avventura e nella campagna, e quali sono gli eventuali requisiti per prendervi parte e le cose da non fare (che, se fatte, rendono il PG un PNG e costringono a cambiare personaggio), sempre in modo molto oggettivo. Vogliamo dire "solo personaggi che obbediscono a questo codice dell'eroe cavalleresco"? Va bene, diciamolo, se tutti sono d'accordo ok. È come dire "solo umani", o "solo personaggi donna".

Ma non diciamo "solo giocatori che ruolano bene" perché può voler dire tutto e il contrario di tutto.

Io sconsiglierei anche di dire "se al tempo zero decidi (magari senza nessuna pressione) una qualsiasi cosa caratteriale, etica, mentale, morale o di background del personaggio, sarai obbligato ad attenerti ad essa per tutta la campagna", perché questo scoraggia la naturale evoluzione del personaggio nel corso del gioco. E non sto parlando solo dell'evoluzione dovuta alla trama, un character arc narrativo da grande scrittore o da serie TV: sto parlando, molto più banalmente, dell'accorgersi che si pensava di voler giocare il PG in un certo modo ma ci si è sbagliati e si preferisce giocarlo in un altro, perché succede, le persone si sbagliano, e come ho detto più volte i giocatori perlopiù non sono attori addestrati a seguire un copione.

 

 

 

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Prima avendo risposto ad alcune domande specifiche per capire (ci mancherebbe) mi portano a fare esempi concreti anche se non vorrei affatto scriverli e di conseguenza non ho potuto fare a meno di notare che spesso la discussione vira su un pensiero:

"sicuramente ha postato perchè ha avuto X problemi".

Trovo che questo pensiero porta erroneamente a deviare la discussione verso consigli (ci mancherebbe ben accetti) oppure a decretare che il problema è di chi ha postato (imputandone la colpa) 

Per quanto mi riguarda se anche il post prende spunto da dirette esperienze, non vuole dire che siano problemi attuali o solo che siano problemi.

infatti nel post iniziale non solo mi sono assicurato che non sfoci in una guerra ma volgeva solo a raccogliere pareri su come viene percepita la cosa sia che tu sia giocatore sia che tu sia master.

Scusate per la puntualizzazione ma percependo questo (magari erroneamente), ho preferito chiarire visto che cercando di rispondere anche solo con esempi si rischia di passare a concetti del post che non sono presenti.

 

Modificato da nolavocals
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1 minute ago, nolavocals said:

Prima avendo risposto ad alcune domande, non ho potuto fare a meno che notare che spesso la discussione vira su un pensiero:

"sicuramente ha postato perchè ha avuto X problemi".

Trovo che questo pensiero porta erroneamente a deviare la discussione verso consigli (ci mancherebbe ben accetti) oppure a decretare che il problema è di chi ha postato (imputandone la colpa) 

Per quanto mi riguarda se anche il post prende spunto da dirette esperienze, non vuole dire che siano problemi attuali o solo che siano problemi.

infatti il nel post iniziale non solo mi sono assicurato che non sfoci in una guerra ma volgeva solo a raccogliere pareri su come viene percepita la cosa sia che tu sia giocatore sia che tu sia master.

Scusate per la puntualizzazione ma ho percependo questo (magari erroneamente), ho preferito chiarire visto che cercando di rispondere anche solo con esempi si rischia di passare a concetti del post che non sono presenti.

Guarda, di colpa io non ho parlato.

Mi pareva però che il post iniziale, e quelli successivi, ponessero dei problemi. Se devo evitare di contestualizzarli e analizzare le circostanze in cui si sono presentati, va bene, ma stavo cercando di capirli.

In particolare di capire il tuo ultimo commento in cui dici "scarsi" e "capaci", termini di cui non capisco il significato.

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8 minuti fa, Bille Boo ha scritto:

Guarda, di colpa io non ho parlato.

stavo aggiustando il post, perchè mi sono accorto che poteva esser mal interpretato.

Non puntavo il dito su nessuno, visto che ci sono molti pareri, ho pensato di chiarire visto la sensazione che la discussione stesse deviando su come ottenere certe cose e si staccava dal primo post che chiedevo perchè il role è percepito differente da giocatore a giocatore.

Cita

Mi pareva però che il post iniziale, e quelli successivi, ponessero dei problemi. Se devo evitare di contestualizzarli e analizzare le circostanze in cui si sono presentati, va bene, ma stavo cercando di capirli.

In particolare di capire il tuo ultimo commento in cui dici "scarsi" e "capaci", termini di cui non capisco il significato.

infatti mi sono accorto che per cercare di rispondere stavo uscendo anch'io di post. Per questo volevo fare una "virata" verso la giusta direzione

 

Intanto ringrazio tutti perchè gli interventi che spiegano il concetto di GDR in vari modi è stato davvero utile per quanto mi riguarda, piacendomi scambiare opinioni senza dover per forza imporre un ideale.

Modificato da nolavocals
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