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Tre comandamenti post-apocalittici


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Ciao a tutti, domanda creativa.

Sto costruendo un'ambientazione post-apocalittica desertica, e come elemento di colore volevo inserire tre "comandamenti" che tutti, anche i peggiori predoni sanguinari, rispettano scrupolosamente.

Devono essere cose molto semplici e "moralmente neutrali", cioè che non tendano a prevenire guerre, saccheggi e carneficine varie (che saranno alla base dello scenario).

La prima che ho pensato è "guai a chi sporca l'acqua".
Intendendo che la "maledizione" colpisce chi la rovescia per terra ma anche chi la contamina in qualche modo, anche con il sangue dei nemici (per cui se vuoi uccidere uno in una delle rare oasi devi stare attento a non farlo finire in acqua).

Idee per le altre due?

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Bella idea. Ambientazione fantasy o altro? Ne butto qualcuna:

 

Taci mentre il sole muore. 

 

Durante il tramonto è bene fare silenzio, o i demoni della notte verranno a prenderti.

 

Non sostare mai in due specchi

 

Oltre a raccomandare di non sfoggiare troppa ricchezza (due specchi sarebbero rari) potrebbe esserci qualcosa di funesto capitato a persone che si guardavano su due specchi diversi. 

 

Ricorda il tuo nome prima di cedere al sonno

 

È capitato che chi non lo fa, si risveglia piuttosto differente. 

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Interessante! Questi comandamenti sarebbero degli ideali che tutti seguono o delle vere e proprie leggi soprannaturali/divine che comportano dei malus o delle maledizioni nel caso in cui vengano infranti?

In generale mi vengono in mente comandamenti relativi allo spreco di risorse di cui c'è scarsità, quindi l'acqua come hai detto tu, o anche i combustibili (che possono essere gasolio/benzina in stile Mad Max o anche il legno). Oppure un comandamento relativo alla protezione di alcuni animali in via d'estinzione e fondamentali per l'ecosistema e il ripopolamento della terra.

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Sarebbero dei "tabù" che sì, se vengono infranti possono avere conseguenze soprannaturali.

L'ideale è che comportino, potenzialmente, qualche scelta o limitazione interessante (ma leggera) per i personaggi giocanti, come nel caso di un combattimento vicino all'acqua.

@Kuroki, quella sugli animali mi piace... che animale essenziale potrebbe esserci in un deserto, che sia "tabù" danneggiare?

Modificato da Bille Boo
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Guai a chi distrugge la natura, proprio perchè le piante sono rare, distruggerle inutilmente è un peccato capitale, se la tua campagna ha dei druidi potresti farli diventare delle figure molto rispettate nel setting.

2 ore fa, Bille Boo ha scritto:

Sarebbero dei "tabù" che sì, se vengono infranti possono avere conseguenze soprannaturali.

L'ideale è che comportino, potenzialmente, qualche scelta o limitazione interessante (ma leggera) per i personaggi giocanti, come nel caso di un combattimento vicino all'acqua.

@Kuroki, quella sugli animali mi piace... che animale essenziale potrebbe esserci in un deserto, che sia "tabù" danneggiare?

Il tabù potrebbe essere danneggiarli inutilmente: uccidere per mangiare o per difendersi va bene, uccidere per sport o altre motivazioni no.

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3 ore fa, Bille Boo ha scritto:

animali mi piace... che animale essenziale potrebbe esserci in un deserto, che sia "tabù" danneggiare

più che animali, metterei le piante come detto da grimorio, ha più senso. Per gli animali (a parte che dipende dal tuo setting) metterei quelli da trasporto tipo cammelli

 

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6 ore fa, Bille Boo ha scritto:

che animale essenziale potrebbe esserci in un deserto, che sia "tabù" danneggiare?

Le api nelle oasi, fondamentali per fermare l'avanzata del deserto. 

Oppure animali d'allevamento, che possono essere macellati solo dopo averli fatti riprodurre, in modo da garantire la continuità della specie.

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Sono tutte buone idee, vi ringrazio.

Mi piacciono le proposte di @Kuroki, @Grimorio e @Albedo perché hanno perfettamente senso e sono facili da capire, però un po' mi dispiacerebbe focalizzare tutti i "tabù" attorno al problema della scarsità di risorse. Sarebbe una cosa molto logica per un mondo desertico, non lo metto in dubbio, però per i giocatori rischiano di suonare un po' come ripetizioni dello stesso concetto.

D'altra parte mi hanno colpito le proposte di @Zaidar appunto perché sono sorprendenti, vanno (almeno di primo acchito) in un'altra direzione rispetto alla scarsità di risorse. Questo mi piace! Però, anche se fanno atmosfera, non finirebbero mai per mettere i PG di fronte a scelte interessanti, come nell'esempio di combattere vicino all'acqua. Fare silenzio al tramonto, al limite, potrebbe funzionare da questo punto di vista, ma solo in circostanze molto particolari...

Non so, voi che ne dite?

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  • 3 settimane dopo...

Scusa per il parziale necropost, leggo solo ora. Aggiungo due possibilità a cui stavo pensando qualche giorno fa.

La prima, legata alla conoscenza. Nel mondo pre-apocalisse c'erano delle conoscenze magiche, scritte su della pergamena bianchissima chiamata carta in caratteri tutti uguali, come scritti da una magia. Si è perso il senso di questi caratteri, ma è conoscenza diffusa che quando ne capiremo il senso riusciremo a riparare il mondo. Per questo, tutti i pezzi di carta stampata che vengono trovati vengono custoditi dall'ordine del passato, avventurieri girovaghi che raccolgono carta e la portano al grande tempio del futuro, dove si cerca di decifrarne il senso. Distruggere carta stampata, o accumularla per sé, è un abominio.

La seconda, legata alla genetica. Quando pochi umani sopravvivono, il problema principale sarà legato alla riduzione della variabilità genetica. Come gestirla, dipende da come si vuole caratterizzare il mondo e dal discorso da fare con i giocatori, quali temi affrontare. Esempi di come declinarla, con vari livelli di maturità (alcuni di questi esempi possono essere fastidiosi per qualcuno da leggere, maturità richiesta):

  • un approccio sessista: non si uccidono le donne giovani abbastanza da avere figli. Questo può avere anche risvolti interessanti: ad esempio l'aspettativa di vita degli uomini e delle donne può essere molto diversa. Essendoci una carenza di uomini anziani, potrebbe svilupparsi una società matriarcale, con concili di anziane donne che controllano la società. La menopausa può essere una tragedia, con tentativi di assassinaggio che iniziano appena il ciclo diventa irregolare.
  • non si toccano i bambini! Non si possono uccidere bambini prepubscenti.
  • ogni vita umana è sacra. Questa visione sembra in contrasto con l'idea classica di mondo post apocalittico, ma non necessariamente lo rende meno brutale. Stupri e schiavitù possono essere parti integranti della società.
  • amore libero. Quando viaggiatori girando per il deserto si imbattono in un altro villaggio, è consuetudine avere feste di vario tipo per incrementare la variabilità genetica dei villaggi. Non concedersi può essere tabù.
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@bobon123 sì, in effetti ho già dovuto chiudere la descrizione dell'ambientazione da un bel po'... però ti ringrazio per il tuo lungo e interessante commento.

Alla fine sono andato con questi tre comandamenti:

  • Guai a chi sporca l'acqua.
  • Guai a chi elimina l'ombra.
  • Guai a chi muore e resta insepolto.

Non sono perfetti ma dovevo tirare a concludere 😉

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