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Capitolo 0 - L'ultimo Grande Viaggio


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Luna, 27 Ottobre 2287. 18:30 (ora di Naī Chennai/New Madras)
Base di Kala Saagar

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   La più grande stazione aerospaziale del lato oscuro di Luna: Kala Saagar, il Mare Nero immerso nella notte perenne, gelida e bellissima. La base stessa è un'opera d'arte costellata di statue, olosculture e quadri (e molti sono originali del ventesimo secolo). Il generatore di gravità e regolato su poco meno di 1G, per comodità di tutti i presenti, e l'aria è profumata con olii ed essenze che mascherano l'odore dell'ossigeno riciclato. 

   Normalmente la base di Kala Saagar ospita tra i trecento e i quattrocentomila individui al giorno: passeggeri, tecnici e membri del personale di servizio. Ma nell'ultima settimana è stata chiusa al pubblico e riservata ai passeggeri della Visnú. Questa meraviglia ingegneristica si sviluppa per il 78% sotto la superficie di Luna e lo spazio è più che abbondante; anche se ci sono attualmente più di centomila persone non vi sentite oppressi e schiacciati come vi capiterebbe in qualche slum-formicaio di Terra. 

   Ed è proprio dalla Terra che ieri è giunta l'ultimo shuttle con le cosiddette riserve: potenziali coloni che potrebbero essere scelti qualora qualcuno decidesse di tirarsi indietro all'ultimo minuto. Ma a parte questa evenienza, oramai siete tutti pronti per l'imbarco: avverrà con un costante via vai di navette, perché la Visnú è troppo grande per atterrare su Luna. Prima però ci sono ancora alcune formalità, come lo smistamento finale nelle quattro sezioni passeggeri. Con le potenziali sostituzioni dell'ultimo minuto potrebbe essere necessario riorganizzare l'intera struttura coloniale.
E poi queste sono le vostre ultime ore in un luogo civilizzato, perciò vi viene data la possibilità di svagarvi un'ultima volta. 

  Circa metà della base lunare è dedicato al relax e alla ricreazione e nell'attesa della partenza molti coloni ne hanno esplorato ogni angolo. Altri hanno preferito fare conoscenza dei futuri compagni, o concedersi del tempo in (relativa) solitudine. 
Tra non molto ci sarà il panegirico finale del Primo Capitano della Visnú Lan Tsai-Ho, colui che avrà la possibilità di dormire per quasi tutto il viaggio e di essere svegliato all'arrivo, proprio come voi coloni. Altri due capitani lo precederanno al comando della nave, ma probabilmente non giungeranno vivi su Kepler-422b, invecchiando e morendo durante il lunghissimo viaggio. 

   State aspettando questo discorso seduti ad un tavolo di plastimarmo nero, lungo abbastanza da ospitare una trentina di persone...e nel salone ci sono dieci tavoli del genere! Sparse per Kala Saagar ci sono centinaia di sale simili, che vi offrono l'illusione di essere una compagnia relativamente contenuta. Un buffet ben fornito è a vostra disposizione, e mentre mangiate venite allietati da musiche rilassanti. Sul soffitto un'oloscultura sonora di Manekighanesh vi offre preghiere di buona fortuna e abbondanza, il volto di gatto sorride serafico mentre le multiple grasse braccia formano mudra per ciascuna delle fedi principali.  Allo stesso tempo al centro di ogni tavola un drone-Shiva alto un metro e laccato d'oro muove i passi della vita e della distruzione. Luci al neon di vari colori illuminano ogni angolo della sala, e anche i vari corridoi che vanno verso le vostre stanze e gli altri ambienti atti al relax. 
   Alcuni schermi mostrano cascate di feed intervallati da video e immagini: l'argomento del momento è chiaramente la partenza della विष्णु, ma fanno notizia anche le rivolte popolari che si stanno diffondendo a macchia d'olio. Non tutti hanno preso bene il fatto di essere stati lasciati indietro. 
Secondo il prospetto che vi è stato fornito avete ancora un’ora prima che Lan Tsai-Ho faccia il suo (sperabilmente breve) discorso. Subito dopo riceverete le assegnazioni definitive e partiranno le prime navette. 

   Potete seguire tutti questi preparativi tramite il vostro personale collegamento con Eshu, il computer della nave, che vi appare con l’aspetto di un ragazzo dalla pelle a losanghe rosse e nere e gli occhi dorati. In verità sapete tutti che è soltanto un costrutto virtuale privo di una vera intelligenza, ma è programmato abbastanza bene ed è in grado di conversare in modo disinvolto. Proprio in questo momento una delle sue immagini olografiche sta galleggiando a fianco di un tavolo vicino al vostro, spiegando in tono calmo e rassicurante tutte le caratteristiche delle capsule di stasi che userete per sopravvivere al viaggio. 



NOTA

Spoiler

@L_Oscuro @AndRe89 @Nilyn @Ghal Maraz @Redik @Von @Plettro @Athanatos @Cronos89 @Bellerofonte @Ian Morgenvelt @1701E @Zellos

Prima di tutto: Benvenuti!
Spero che questa campagna possa divertirvi, emozionarvi e in sostanza piacervi. Dopo tutto è un esperimento: tanti giocatori tutti assieme, un sistema nuovo, un'ambientazione fantascientifica...ma io sono molto positivo!

Affinché la campagna proceda bene e fili tutto liscio, chiedo ovviamente la vostra collaborazione. Tutto considerato siete così tanti che per il mero peso del numero (ma anche a causa del mio stile di mastering) voi avrete il potere di plasmare la narrazione secondo i vostri desideri. Questi grandi poteri vengono con il solito pacchetto di grandi responsabilità. 

Ecco dunque alcuni elementi da tenere presente:

  • Userò un sistema di check-point con cadenza a giorni alterni. Significa che io posto oggi (5 maggio), e avete tempo fino alle 23:59 del 6 maggio per rispondere. Non voglio essere né troppo fiscale né troppo lasco. Nei momenti critici avrete più tempo per rispondere in modo che tutti possano dare il proprio contributo. Viceversa quando la narrazione toccherà momenti più calmi e rilassati sarò più rigido nella gestione delle tempistiche, onde evitare eccessive dilazioni. 
  • Scrivete alla prima persona singolare (salvo personaggi strani!), tempo indicativo presente. Grassetto per il parlato, corsivo per i pensieri (se volete usare i colori per i pensieri, fate pure).
  • Nel primo post fate una descrizione fisica del vostro personaggio. OGNI post deve cominciare con il nome del vostro personaggio. 
  • Se ci sono spoiler, non leggeteli a meno che non siano marcati con il nome del vostro personaggio. Oppure fatelo comunque, sono un master e non un poliziotto. 
  • Il Capitolo 0 serve a voi per ambientarvi e conoscervi meglio. Potete usare Eshu per fare domande inerenti al viaggio o all'ambientazione.
  • Come detto sopra, il prossimo check-point è alle 23:59 del 6 maggio.


 

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Sumio Ozawa

@descrizione

Spoiler

Sumio è un uomo giapponese sulla trentina o poco più. Porta i capelli neri a casco, degli occhiali da vista a forma semicircolare e nessun altro pelo sul volto. Il corpo esile chiarisce subito che non è stato rinforzato geneticamente e non sembra avere impianti di alcun genere nel suo corpo.

L'uniforme medica distingue come un passeggero di una certa importanza tra i coloni, deve avere una grande esperienza nel settore perché nel suo badge è scritto chiaramente che gli è stato concesso pieno accesso al primo mega laboratorio medico che verrà costruito appena arrivati a terra.

Il giovane uomo non sembra avere molti amici tra i coloni, ma chiunque nel campo della medicina o bioingegneria lo conosce di volto e di fama.

Seduto al tavolo del banchetto, mi presento cordialmente a tutti i presenti.

Dr Sumio Ozawa. Dico, inchinandomi rispettosamente quando mi presento.

Arriva il cibo e prendo una buona manciata di riso ed un piatto vegano, scelto accuratamente per bilanciare il contenuto calorico propriamente. Poi osservo per un momento lo schermo che mostra le rivolte sulla terra, ricordandomi ancora una volta l'importanza della nostra missione. Non possono capire laggiù. Noi siamo gli unici che possiamo andare. Se andassimo tutti faremmo la fine di questo mondo... invece possiamo essere migliori. dobbiamo essere migliori! Saremmo migliori!

Inizio a mangiare con calma, giusto in tempo per finire prima del discorso così da non perdermi nulla di importante.

Modificato da Athanatos
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Harumori "Akai" Ashikaga

HgSV21j.jpgLa mia testa è un frullatore e i miei pensieri sono gli ortaggi. Vorticano così rapidamente che si mescolano, si sciolgono, si canibalizzano a vicenda fagocitati da un unico flusso infinito di coscienza. Gli schermi strillano notizie obsolete. Gli ologrammi simulano dei-fantoccio. Guardo gli altri seduti al tavolo. Chi sono? Perché sono qui? Cosa stanno pensando? Sanno quello che penso? No, non lo sanno. O forse sì. Li fisso negli occhi ad uno ad uno, per capire se sanno cosa penso.

Sentono il ticchettare nervoso delle mie dita sul falso marmo? Si sono accorti che li sto fissando? Mi guardano perché non mangio. Non ho fame, ho già mangiato prima. Pensano che sia un alieno? Sto masticando troppo rumorosamente la caramella gommosa che ho in bocca? Non sa nemmeno più di limone. E' aspra e asciutta, ma continuo a masticare normalmente. Non voglio che si accorgano che ho qualcosa che non va. Li vedo. Stanno fissando l'elsa fosforescente delle mie spade gemelle, appoggiate alla mia sedia. Mi guardo attorno e quasi nessun altro porta con sé le armi a questo incontro formale. Pensano che io sia strano, ma sono loro ad esserlo.

Avrei voluto passare più tempo al mahjong. Song-Li mi ha visto vincere l'ultima partita e mi ha sorriso. Avrei dovuto chiederle se sapeva già dove verrà ibernata. Un mese che frequento quel posto di mèrda e non le sono riuscito a chiedere nemmeno questo. Gli antenati stanno ridendo di me. Con la faccia che ho, è già tanto se Song-Li non mi abbia schifato con una smorfia come fanno tutte le altre. Forse è perché mi sono vestito bene: il completo di pelle sintetnica nera che porto è di quelli che vanno di moda. Non indosso più le vesti del clan, danno troppo nell'occhio, anche se mi fanno sembrare più alto. Un metro e settanta, dice la mia ID. Ho rubato un centimetro e nessuno se n'è accorto. Non è disonestà, non mi giudicate, antenati! Non farà del male a nessuno.

Il simil-marmo è così liscio che ci si può specchiare. Non vedo tutta la mia faccia, solo i tratti spigolosi della sagoma. Il muso sporgente, le orecchie a sventola, i capelli tirati su con la lacca. Ho esagerato, con la lacca? No. Non esagero mai con la lacca. Mi prude proprio al centro del palmo destro, ma non voglio togliermi uno dei guanti neri. Non voglio che mi guardino. Potrebbero fissarmi...e leggermi nel pensiero. Se qualcuno l'avesse già fatto? No, non è possibile. Se lo è, allora sanno che li ho scoperti e si volterebbero verso di me, terrorizzati. Li osservo di nuovo. Uno di loro mi sta guardando...no, non me. Sta guardando il tavolo alle mie spalle.

Perciò nessuno mi legge nella mente.

Ottimo.

Modificato da Bellerofonte
EDIT: off-game non seguirò la nomenclatura nipponica; Harumori è il nome, Ashikaga il cognome/clan.
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Reyna Nyusha Tatsumi-Saakadze

Aspetto

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Tivra

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Il braccio di Tivra è più moderno

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Ho praticamente speso la mia intera eredità e reclamato ogni favore possibile per essere l'unica della mia famiglia e chi mi ritrovo? Il più schifoso di tutti...il falso santone... sbuffo mentre mi siedo in modo da bloccare la linea di visuale tra lui e Keiko Almeno ci sono anche Friedrich e Magnus, forse abbiamo una possibilità di farcela...

Reyna Tatsumi-Saakadze rispondo al professore cercando di sorridergli e rivolgendogli lo stesso inchino.

Eshu richiamo l'assistente del computer, mentre con lo sguardo continuo a tenere d'occhio il mio caro zietto Quante sono le probabilità che non ci si risvegli dal crio sonno? Dammi solo quelle per gli ultra ottantenni per favore

Reyna... Mi rimbrotta Tivra Ti sentono

Che? sono informazioni utili, no?

Modificato da Cronos89
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Aaron Clarke

Descrizione

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Immanuel_Hazan.jpg

Attualmente indossa la sua uniforme militare e porta con sé un bastone da passeggio.

Il mio viaggio per arrivare a Kala Saagar non è stato troppo diverso da quelli che sono i miei continui viavai dalla Terra alla Luna e viceversa, l'unica differenza è che questo viaggio è di sola andata... E non certo perché mi sta portando ad una meritata pensione: sono stato scelto come rappresentante internazionale delle forze armate della Terra.
Quello che sulla carta dovrebbe essere un'onore, in pratica significa essere mandati a lavorare per tutta la vita in un luogo ignoto per cercare di portare sulle spalle il destino della futura umanità... A costo di quella vecchia. 
Una responsabilità non da poco, non biasimo chiunque abbia preferito morire con i propri cari.
Tuttavia non ho nulla da perdere: il diritto di avere una vita normale mi è stato strappato alla nascita, quindi tanto vale donare la mia per dare una possibilità a quelle future.

Finalmente sono arrivato, accolto dalle numerose attività della struttura, la quale si dimostra particolarmente ospitale nei confronti di noi coloni, i quali hanno il diritto di passare il tempo come meglio credono in attesa del Buffet e del discorso di Lan Tsai-Ho.
Piuttosto che dedicarmi agli svaghi dell'enorme edificio, preferisco starmene in silenzio ad osservare l'oceano di pura oscurità che si staglia fuori dalla struttura, lasciandomi trascinare da numerosi pensieri sulle insidie che dovremo affrontare, interrogativi sulle nostre possibilità di successo e su quanto sia giusto lasciarci alle spalle la nostra intera specie per seguire una speranza di un futuro migliore...

E' la seconda volta che mi succede una cosa simile, ma fa comunque una certa impressione.

E' arrivata l'ora di cena ed io avevo già preso posto con 10 minuti di anticipo: non mi andava di dare ad altri coloni subito l'impressione di essere... "Debole"... Ma ultimamente si fa sempre più necessaria, tanta è la fatica ed il dolore.
Appena gli altri coloni prendono posto nella sala, pigio una sequela di pulsanti per sostituire le ruote con delle gambe, rendendo la mia sedia a rotelle una sedia apparentemente convenzionale, sebbene leggermente diversa dalle sedie del resto della tavolata... Spero non se ne accorgano subito.
Presto, alcuni coloni si siedono al mio tavolo e tra loro trovo alcune facce conosciute, sebbene non possa dire di essere in completa confidenza con loro.
La cena prosegue normalmente, quando un'uomo, un certo "Sumio Ozawa" apre le presentazioni per poi venir seguito a ruota dalla già conosciuta "Reyna Tatsumi-Saakadze", quindi decido di fare le mie presentazioni Aaron Clarke, Generale delle OSG. mi limito a dire mentre mi allungo per portare una bistecca nel mio piatto, senza tuttavia alzarmi Piacere di conoscervi. Reyna, Magnus, è un piacere sapere che siate riusciti ad imbarcarvi. comunico ai due, conosciuti durante i miei pochi periodi di riposo passati sul satellite, per poi limitarmi ad ascoltare la risposta di Eshu, la quale mi interessa in una certa misura Eshu, mi interesserebbe anche per eventuali sessantenni. dico con un minuscolo sorrisetto ironico per poi cominciare a tagliare la mia bistecca.

Modificato da Plettro
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Friedrich Seidel

Descrizione

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Friedrich Seidel è un omone che supera abbondantemente il metro e ottanta, con dei corti e disordinati capelli neri e degli occhi color nocciola. Il suo volto ha delle forme dure e tutt'altro delicate (lui lo definisce "rifinito con un saldatore al plasma") e, sebbene possa permettersi una chirurgia estetica o un trattamento "ringiovanente", dimostra pienamente i suoi quarant'anni. Veste in maniera retrò, come se fosse uscito da un film ambientato negli anni ruggenti: un impermeabile pensato per replicare l'aspetto del trench, dei pantaloni in tessuto di jeans, camicia... Insomma, un personaggio che difficilmente si vede fuori da uno schermo televisivo. 

Immagine

Volto

Curioso come il mio primo viaggio interstellare (escluso il trasloco, che non mi sono mai potuto godere veramente) sia anche l'ultimo viaggio dell'intera umanità. È questo il pensiero che mi accompagna mentre cammino per Kala Saagar alla ricerca della stanza dove verrà servito il buffet e potremo ascoltare il discorso del Primo Capitano. Ovviamente non ho rinunciato al mio classico abbigliamento: voglio proprio vedere le facce che farà il resto dell'equipaggio quando mi vedrà uscire dalla capsula criogenica. 

Le sorprese, al momento, sono altre. I miei naniti iniziano a scandagliare la stanza, riempiendo la mia testa di informazioni: oltre alla scontata presenza di Reyna e Magnus, individuo con piacere la piccola Keiko. Chi se non lei può fornire all'umanità un futuro migliore? Non tutte le informazioni che vengono ricevute dai miei sensori sono piacevoli: in mezzo agli ospiti si trova infatti il "caro" Kuronaga, notizia che manderà certamente in visibilio Reyna. Friedrich Seidel. Mi presento al dottore, che interrompe il flusso dei miei pensieri, stringendogli la mano con decisione. 

Ascolto quindi con un sorrisetto le domande di Reyna. La sua candida ingenuità è sorprendente se si pensa a quale famiglia appartenga. Mi unisco quindi al suo tavolo, dove vedo anche Magnus. Credo di dover ringraziare lei per il mio posto, sua maestà. Mi annuncio ironico al giovane ereditiero, salutando Reyna e Keiko con affetto. Piacere di conoscerla, generale: Friedrich Seidel, una vecchia conoscenza del signor Magnus e della signorina Reyna. Dico all'unico uomo a me sconosciuto, studiando la sua reazione al mio nome. 

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Sarah "Mac" McKenzie

Descrizione

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Sarah é una giovane donna - non dimostra trent'anni - dai capelli rosso acceso e dal fisico esile. É troppo magra per essere definita "bella" e - decisamente - non sembra saper valorizzare quel che la natura le ha dato. Quando sorride il viso é piuttosto dolce, ma la sua postura nervosa tradisce una certa insicurezza, soprattutto quando si trova ad avere a che fare con molte persone.

Di solito predilige aviti larghi e comodi, con molte tasche. É raro vederla truccata o con indosso vestiti eleganti.

https://images.app.goo.gl/VxzJMYbHFBAkEkWy6

Mentre mi aggiro per la grande sala del banchetto maledico almeno duecento volte l'addetta al magazzino approvvigionamenti che ha scelto per me l'abito adatto per la serata.

No, ovviamente non andava bene venire con la tuta da meccanico, fin lì ci arrivavo da sola...ma perché non potevo usare l'uniforme da colona?

Doveva per forza essere un abito da sera, di quelli con la gonna e senza spalline?

Poi, ovviamente, non di un colore sobrio, di quelli che ti rendono invisibile: no, doveva essere di color verde smeraldo perché si intona bene ai tuoi occhi e risalta i capelli!

Come se avere in testa una specie di incendio non fosse già sufficientemente attrattivo degli sguardi altrui...

Sono talmente persa nei miei pensieri che a malapena mi accorgo dell'arrivo di altre persone al tavolo. Sono arrivata giusto a ripercorrere la lunga discussione avuta per ottenere un paio di ballerine anziché scarpe col tacco ..no, tesoro...non me ne frega niente se un tacco a spillo mi slancerà le gambe. Non sono io a dover decollare, ma alla partenza ci vorrei arrivare senza l'umiliazione di essermi fracassata per terra davanti a due o trecento coloni! quando gli altri iniziano a presentarsi.

Metto giú la forchetta, alzando lo sguardo abbastanza da guardarli in faccia da sotto la frangetta e mi chiedo quale sia il momento giusto per parlare.

Quando c'è silenzio per piú di due secondi mi schiarisco la voce e pigolo un Piacere, io sono Sarah... Sara Mk...

Ma mi interrompo. Qualcuno ha dato un comando al sistema olografico del tavolo, che ha fatto una strana vibrazione. Inoltre l'immagine non é stabile, ha alcune lievi fluttuazioni...Nulla di che, giusto?

Non dovrebbe rompersi...

Ma se lo facesse durante il discorso sarebbe...imbarazzante...se l'ologramma si spegnesse proprio nel clou dell'accorato appello del capitano? Non sarebbe di buon auspicio, no?

E se scoppiasse in faccia al distinto signore con la divisa da ufficiale? 

Mi mordo il labbro, poi prendo una decisione e dico Scusate un momento...

Frugo nella borsetta, tirando fuori un piccolo kit di attrezzi multiuso e mi chino dotto il tavolo, svitando con pochi decisi colpi il pannello di controllo, su cui armeggio qualche secondo prima di rimontare il tutto.

Quindi emergo con ancora in mano un calibratore a microonde (ovviamente spento) e, dopo aver ammirato l'immagine olografica nuovamente stabile, sorrido imbarazzata Scusate, stavo dicendo?

 

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Neil Katsuhido

Descrizione

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Neil Katsuhido, originario della Confederazione Cinese, non è altro che un giovane ragazzo dei sobborghi. Dall'aspetto esile ed dai lineamenti delicati, ad un primo sguardo non dimostra nessuna particolare forza o peculiarità, se non per un occhio vispo e curioso. Ad occhi esterni difatti può sembrare ancora piu giovane di quel che è, arrivando a mostrarsi al limite della maggiore età. Abituato a vivere nei quartieri poveri non veste con particolare cura, anche se non manca mai di seguire sempre uno stile molto giovanile, a cui accompagna alcuni piccoli apparecchi tecnologici di fattura abbastanza rudimentale. 

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NOTANon ha nessun impianto tecnologico (quindi non fate caso alla gamba nell'immagine). Inoltre la seconda foto mostra un atteggiamento "poco rassicurante" che in realtà non ha mai (anzi è sempre molto gioviale), se non durante lo svolgimento dei "lavori".

Mi guardo intorno incuriosito mentre faccio i primi passi in quella enorme stazione lunare ...wow..non credevo fosse cosi grande e bella, non avevo mai visto niente di tutto cio!!!...da qualche parte immagino si dovrebbe vedere la Terra...?! Mi domando mentre cerco con lo sguardo il mio pianeta d'origine con scarsi risultati.

Una musica dal ritmo costante, proveniente da un apparato tecnologico attaccato al polso e collegato in qualche modo alle mie orecchie mi accompagna fino alla sala principale. Con un leggero soffio, come per cercare di vedere con piu chiarezza quello che mi circonda, cerco di levarmi quel ciuffo che costantemente continua a cadermi sull'occhio sinistro ..forse non mi è andata cosi male... penso osservando piacevolmente incuriosito tutto quello sfarzo. Con un gesto della mano mi tolgo quel "impianto auricolare" obsoleto, adattato alla contemporanea tecnologia con qualche strano meccanismo. Il mio sguardo è pero ben presto rapito da una figura in particolare ...Reyna Tatsumi-Saakadze?!....non puo essere?!..è lei in persona! Neanche il tempo di concludere quel pensiero che le mie gambe hanno gia preso moto in direzione della donna. 

Ma lei è Reyna Nyusha Tatsumi-Saakadze?!..quella delle industrie Tatsumi-Saakadze!? irrompo senza rendermi conto di chi ci sia intorno, pieno di curiosità e stupore nel vedere una delle piu grandi figure nel campo biotecnologico che conosco ..le..le sue scoperte in campo biotecnologico sono state fantastiche! esordisco pieno di entusiasmo.

Anche se in ritardo lancio uno sguardo intorno a me, rendendomi conto della presenza di altre persone ehm..scusate..non volevo interrompere.. continuo portandomi una mano fra i capelli mostrando un leggero imbarazzo il mio nome è Neil Katsuhido...la Confederazione Cinese mi ha mandato qua.. concludo con un sorriso innocente.

Modificato da AndRe89
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Ajand Fundar

Descrizione

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Mittsu-no-orochi, all’anagrafe Kuronaga Tatsumi-Saakadze è un individuo relativamente famoso: capo di un piccolo culto transumanista, è stato parte di un vecchio scandalo creato dalla nipote, Reyna Nyusha Tatsumi-Saakadze. Quando la questione dei genoschiavi affiorò all’opinione pubblica, il vecchio si allontanò dalla vita pubblica col denaro che riuscì a “mettere al sicuro”, come dissero i suoi contabili. Nella vecchiaia si è fatto probabilmente ancora più orgoglioso e vanesio: a parte gli abiti di ottima fattura e marca, porta dei supporti per apparire più alto e sotto le vesti dei supporti per tenere dritta la schiena. È ormai da tempo che appare in pubblico soltanto completamente intabarrato, il volto ricoperto da una maschera vuota che, a volte, utilizza per trasmettere un’immagine del suo volto: un anziano affabile e sorridente, il tipico “nonno”.

Si accompagna costantemente di alcuni individui: uno è il capo del suo culto sulla luna, Mosis Gold, mentre altre due sono due discepoli ( fratello e sorella) che come lui portano il volto coperto. Di solito tutti e tre parlano all’unisono. Si dice che il capo del culto su Marte ( la frangia più estremista e “violenta”) sia la sua guardia del corpo, ma è assai difficile incontrarla od anche solo vederla.

Mosis Gold

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Se mi avessero raccontato poco meno di un anno fa tutto quello che sarebbe successo, probabilmente avrei considerato tutti ubriachi, drogati o pazzi.

La tuta comprimativa era scomoda, ma necessaria. Mi metto poi il “vestito di scena” e mi incammino. Di nuovo in scena...uff...speriamo duri poco.

<<Mosis-dono...>> dico con la voce che assunse immediatamente il tono da vecchio. L’altro gli fece un educato inchino, passandogli alcuni fogli. Le diede poi velocemente ai suoi “due assistenti” che li bruciarono velocemente. 
La sala da pranzo è sfarzosa, funestata da della musica pallo** che di sicuro sarebbe piaciuta a quel rattuso pedo-flatlineato e già rimpiango di non aver chiesto a Glitch di mettere degli auricolari nell’elmo...poco prima di notare che, fortunatamente per lui glieli aveva messi!

Graçias hermano!!! Ringrazio mentalmente, mentre i “due assistenti”, i genoschiavi C1AN e Hyr3n gongolano un secondo, mettendosi leggermente a ballare. Le sfortune del contatto mentale...chissà che sentivano prima...rabbrividisco visibilmente, prima che Mosis mi richiami all’ordine. Abbasso leggermente le spalle, congiungo le mani dietro la schiena e mi avvicino con passo leggermente più lento ed a falcate più corte, al tavolo di plasticamarmo, sfiorandolo poi con le mani guantate. Con questo a Tenoihtithlan ci sarebbero campati per un mese tutti quelli della casba rosa e blu. O ci si sarebbero sfondati di colla e di antigelo e kibble.

<<Che la Scienza vi illumini la via per il futuro.>> mormoro alzando la mano sinistra in un segno benedicente, a cui accompagno un leggero tremolio, prima di mettermi a sedere. Noto “mia nipote” al tavolo e visto il suo commento capisco che non deve essere tanto male. Sapesse quanto sbaglia... speriamo che non abbia voglia di spaccare le pa**e. Al massimo raggiungerà lo zietto ed io aggiungerò un al mio counter subdermale. Peccato esser così lontani da una cifra tonda...feth.

<<Mittsu-no-orochi, dottore. Anche se credo che mia nipote facesse quella domanda per la mia salute, che...incidentalmente... è come quella di un ventenne in questo periodo. Prima dell’Illuminazione mi chiamavo Kuronaga Tatsumi-Saakadze>>

 

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Shen Yun-chow

Aspetto

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https://ibb.co/PjdB7mB

Come nell'immagine, ma indossa anche una semplice T-shirt bianca un po' trasandata. 

I tratti del volto tradiscono palesemente un'origine orientale. 

Tutti gli abiti sembrano abbastanza semplici ed un po' vissuti. 

Faccio un'enorme fatica a restarmene fermo a sedere.

Ho sempre fatto fatica. 

Passo nervosamente la mano sinistra sulla testa, come a spettinare un ciuffo di capelli inesistenti. Preferisco tenerli tagliati cortissimi, quando sono in questo stato. In questa forma.  Abitudine?

Cos'è l'abitudine, se non mancanza di concentrazione?

Mi guardo attorno e resto sorpreso nello scoprire che qui, in mezzo a noi, ci sono delle persone apparentemente importanti. 

O meglio: non dovrei dire che sono sorpreso. È più sensato dire che sono semplicemente... ignorante. 

Ci sono tantissime persone. Non avevo mai visto un assembramento del genere. Continuano a arrivare girare scomparire. 

Recito un mantra, con un filo di voce. Calma, calma... calmati. Calmati. 

Odio questa tomba metallica senza cielo. La odio fin da quando ci hanno condotti qui. Avrò tempo di contare i vermi sottoterra quando sarò morto: non ho bisogno di anticipare quel momento. 

Istintivamente, ancora ed ancora, alzo lo sguardo verso l'alto, cercando quelle stelle che so essere là fuori. 

Mi basterebbe una finestra sulla notte eterna. Una semplice finestra. 

Il mantra si esaurisce sulle mie labbra e getto uno sguardo oltre il tavolo: sono troppo abituato ad essere in compagnia di me stesso, e solo di me stesso, per non sentirmi ormai irrimediabilmente solo, in mezzo a tutta questa folla. 

Se solo avessi mai appreso i modi delle persone... la gente che infesta le viscere di questo sepolcro metallico sembra più interessante di tutti gli altri simulacri artificiali che lo animano. 

Mi piacerebbe sapere come ci si presenta, nel mondo oltre le montagne. 

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Reyna Nyusha Tatsumi-Saakadze

Arrossisco appena ai complimenti di Neil Beh io ero a capo del settore informatico, certo abbiamo dato una bella mano, ma non è stato tutto merito mio spiego semplicemente per poi lanciare una nuova occhiata verso mio "zio" Preoccupatissima

 

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Magnus Mao-Yu Musk
 

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Rampollo di uno dei rami cadetti della famiglia Musk, impegnati in studi di eco-tecnologie e scienze di sviluppo integrativo.

Corporatura esile, ma mente sublime. Questo suo essere sempre un po' con la mente incentrata su mille altre cose, a volte lo rende impacciato e disattento.

Coinvolto in una serie di faccende che hanno portato ad un attentato alla sua vita, ne porta i segni sul volto.

Negli anni ha conosciuto alcuni dei personaggi che questa sera compongono la tavolata.

E' convinto che questo possa essere un nuovo inizio per la razza umana... DEVE esserlo.

Sono seduto a tavola da un po'.
Difficile dire da quanto, visto che come mio solito quando sono immerso nei dati, tendo ad estraniarmi completamente dal mondo circostante, perdendo la cognizione del tempo.

H.U.M.A.N. fa lampeggiare una luce fra i dati e le notizie che scorrono di fronte ai miei occhi. Riporta la mia attenzione alla vita reale, evidentemente qualcosa o qualcuno richiedono la mia attenzione li fuori.

Spengo la proiezione, osservando la situazione che mi circonda. Diverse persone sono seduto vicino a me, è ora di cena e questo, unito al borbottio del mio stomaco mi fanno capire che di tempo ne deve essere passato decisamente parecchio.

Sorrido guardando i presenti, spendendo qualche momento in più per Friedrich e Reeyna " Eddai Friedrich... In pubblico puoi chiamarmi anche soltanto sua Eccellenza. Reyna è un piacere ritrovarti sulla stessa nave. Generale... "

Guardo quindi gli altri presenti al tavolo che si sono via via presentati " Piacere di conoscervi, il mio nome è Magnus Mao-Yu Musk, ma come dicevo prima a Friedrich, potete chiamarmi anche solo Sua Eccellenza " sorrido mentre spilucco qualche fritto dal tavolo decidendo cosa mangiare.

Modificato da Redik
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Keiko Yamashita

Descrizione

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Keiko Yamashita appare in tutto e per tutto come una ragazzina di 14 anni dall'altezza di un metro e sessanta centimetri. I capelli castani di lei scendono lisci fino a poco sotto le sue spalle, accarezzando la pelle chiara e i lineamenti di un volto che non pare rappresentare la sua terra natia, ovvero il giappone. A prima vista la si potrebbe definire europea, sebbene il suo nome spiazi alquanto, con quel nasino piccolo e le labbra sottili. Un paio di occhi verdi e vispi sono quelli che si incatonano sul volto della pirocinetica che continua ad osservare con attenzione tutto ciò che la circonda. Molto spesso la si trova in compagnia di qualche dispositivo per seguire qualche show o semplicemente giocare a chissà cosa, trovando quel passatempo adatto a lei. 
La corporatura di keiko si presenta piuttosto atletica e ben allenata per una ragazzina della sua età ed inoltre è possibile vederla quasi sempre in compagnia del proprio animale robotico: una riproduzione di una gatta nera che riesce a riprodurre il comportamento del suddetto animale.
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Se in quel tavolo c'è del nervosismo da parte di alcuni dei membri, questo non appartiene certamente a me che, con totale tranquillità, me ne sto concentrata nel tentativo di passare al prossimo livello del mio ultimo videogioco che mi è stato regalato da Reyna. Mi è stato detto già un paio di volte di abbassare il volume per non disturbare troppo e, così, ho fatto, lasciando che solo una leggera melodia si possa udire dal mio dispositivo che mi propone immagini e suoni.. C'è chi lo chiama ciarpume, chi antichità prive di qualsiasi valore, ma per me si tratta semplicemente di vintage e il mio obiettivo è proprio il boss.

Ho seguito Reyna per accomodarmi proprio accanto a lei, sentendo qualche parole e qualche borbottio dagli altri presenti.. Sollevo leggermente lo sguardo per inquadrare le persone che hanno deciso di starsene lì con noi, passando un'occhiata veloce a Reyna per assicurarmi che tutto stia andando per il meglio, aggiungerei anche Friedrich a quell'occhiata, abbozzando un sorrisetto gentile. Sulle mie gamba si trova anche la mia piccola gatta nera, sebbene si tratti semplicemente di un robot costruito per simulare in tutto e per tutto il comportamento del suddetto felino.. In realtà c'è ben altro scopo dietro a quella creatura meccanica, ma questo mi è totalmente ignoto..

So che sono un'orfana, una natia del pianeta Terra che ha avuto un incredibile dono: quello di poter manipolare il fuoco. I miei genitori naturali hanno deciso di mandarmi quindi all'interno di una scuola speciale per poter apprendere e controllare meglio questi miei poteri.. Ho sentito parlare di certi X-Men ed è proprio quello in cui ho creduto, sebbene lì dentro fossi l'unica.. La prima, a detta dei miei insegnanti, e che avrei dovuto aspettare per l'arrivo di altri compagni. L'attesa è stata lunga, ma alla fine nessun altro allievo è giunto, la scuola ha chiuso e mi sono ritrovata in compagnia di Reyna, la mia sorella adottiva.

Sento qualche nome che viene portato avanti per presentarsi ed è in quel momento che decido di mettere in pausa il gioco per poggiare la console sul tavolo.
Keiko Yamashita
E quel nome non è nuovo per chi ha già bazzicato certi ambiti e certi argomenti, ma adesso la storia della famosa clone salvata da un branco di scienziati crudeli e malvagi è semplicemente un racconto che non ha il tempo per essere ascoltato, concentrandomi piuttosto sulle persone che hanno deciso di starsene a sedere al mio stesso tavolo.
 

Modificato da Nilyn
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Sumio Ozawa

Riconosco immediatamente uno dei nomi al tavolo: Tatsumi-Saakadze. Ho ricevuto diversi finanziamenti da questa mega industria negli ultimi anni.

E se non sbaglio ricordo questa Reyna in particolare. Ma dove l'ho già vista? A, sì! Era comparsa in televisione. Ecco dove! E se non sbaglio aveva fatto una figura pessima! Non mi sono mai curato di investigare oltre su questa donna ma il suo volto è rimasto impresso da quel giorno.

Poco dopo si presenta un Musk, che subito vuole essere chiamato "sua eccellenza". Cominciamo bene! Deve essersi pagato l'ingresso. Non avrà alcun talento da offrire.

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Xi Pei Lan

Descrizione

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Cinese purosangue, mingherlino e dall'aspetto malaticcio, pallido, di chi non prende molta aria o molto sole da anni.

Guarda tutti con aria di superiorità ed occhi sfuggenti.

Dal mio arrivo sulla luna ho evitato accuratamente ogni contatto con altri esseri umani. Purtroppo adesso sono costretto a dividere lo spazio con altri esseri umani.

Spoiler

Scusate, una giornata assurda, ma non volevo perdere il primo post.

Al prossimo turno descrivo meglio il PG e la sua presentazione

 

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Luna, 27 Ottobre 2287. 18:35 (ora di Naī Chennai/New Madras)
Base di Kala Saagar

  Attorno a voi numerosi individui passano il tempo mangiando, bevendo, chiacchierando. Alcuni hanno l'aspetto relativamente anonimo di umani abbigliati secondo le mode più recenti, o con divise che rispecchiano il loro precedente lavoro. Altri sono decisamente più appariscenti, come già l'anziano Mittsu-no-orochi. Ad un paio di tavoli di distanza per esempio siede la dottoressa Prum Julson, biologa e genetista di fama interplanetaria. I suoi esperimenti con piante e animali (e persone) ne hanno plasmato anche l'aspetto: pelle arricchita con clorofilla, fessure branchiali e mani palmate la rendono molto poco umana...cosa che contrasta parecchio con il vistoso abito di raso rosso. 
Non è nemmeno la persona più bizzarra della stanza, perché ci sono cyborg, individui dai vestiti sgargianti, un paio di modder decisamente post-umani (uno se ne sta arrotolato come un grosso pitone dal torso umano, l'altro continua a cambiare colore della pelle per divertire la sua tavolata). 

  Qui e là le immagini olografiche di Eshu fanno la loro comparsa per rispondere a varie domande. A volte appare alto come una persona e quasi-solido, altrove è invece alto una spanna, oppure solo un busto che galleggia a mezz'aria o un'immagine piatta e semi traslucida...tutto in base alle preferenze di chi lo ha "evocato". Nonostante sia una macchina priva di empatia e vera intelligenza, è programmato abbastanza bene da poter dare risposte soddisfacenti e naturali. "Ah, miss. Tatsumi-Saakadze!" l'Eshu che le compare al fianco indossa abiti da attendente, scuri. Fanno uno strano effetto sulla sua pelle a losanghe nere e rosse. Gli occhi dorati dell'ologramma si fissano sulla donna che lo ha interpellato, mostrando un'ottima simulazione di deferente simpatia "Una domanda assai interessante! Le capsule criogeniche Ivor-Costinescu sono garantite per un funzionamento regolare e sono completamente sicure. Si stima che possano durare indefinitamente, e fintanto che sono alimentate possono preservare il contenuto senza rischi per la sua salute. Ahimè, niente è perfetto" il volto della proiezione si sfasa mentre passa da gioviale a grave "C'è una possibilità dello 0.000004% che una capsula non funzioni correttamente. Fortunatamente tale percentuale è tale da non inficiare i passeggeri della Visnù".

  Eshu compare, pochi istanti dopo, anche a fianco a Clarke "Generale! Sergente Eshu a rapporto" fa un saluto militare, il corpo intangibile coperto da una divisa e da un elmetto con visiera. Il computer della nave sembra trovare indicato questo atteggiamento, ma il tono della risposta è pressoché identico a quello precedente "Una domanda assai interessante! Le capsule criogeniche Ivor-Costinescu sono garantite per un funzionamento regolare e sono completamente sicure. Si stima che possano durare indefinitamente, e fintanto che sono alimentate possono preservare il contenuto senza rischi per la sua salute. Ahimè, niente è perfetto. C'è una possibilità dello 0.00004% che una capsula non funzioni correttamente. Fortunatamente tale percentuale è tale da non inficiare i passeggeri della Visnù".

  "Signorina McKenzie! Sono Eshu, il vostro pratico amico virtuale. Noto che state apportando modifiche ad un supporto olografico. Prego, manutenzione non necessaria" il tono questa volta è completamente neutro, e il piccolo Eshu che ha affiancato lo Shiva olografico si dilegua, lasciando invece le sue due copie a grandezza naturale in attesa di eventuali altre richieste. 

  In qualche modo sembra che il computer della Visnù abbia il controllo anche dei sistemi di questa sala, perché reagisce ai vostri comportamenti e ai vostri stati d'animo nel tentativo di tranquillizzarvi e farvi rilassare. Il motto della Applecorp "Servire l'uomo" ha ancora un valore, dopo tutto. Una piccola sezione di tavolo davanti ad Harumori si piega e si assottiglia diventando più riflettente e più lucida, come a permettergli un miglior modo per specchiarsi. A fianco, un piccolo monitor mostra che sei piani più in basso ci sono tre tavoli di majhong disponibili. Davanti a Shen, invece, si aprono due fessure che irradiano un'aria leggermente profumata di...bosco? Aria pura? 
Una persona impreparata potrebbe definire tutto ciò "magia" o "lettura della mente", ma in realtà è solo frutto di un preciso sistema di sensori ed elaboratori di informazioni: la Visnù è progettata per tenere tutti al sicuro e non si limita alla sicurezza fisica. Qualsiasi forma di stress viene rapidamente affrontata con elementi che potrebbero tranquillizzare il soggetto...e voi stessi avete fornito al computer innumerevoli dati a cui attingere, quando avete accettato di partecipare al Progetto Samsara. 

  Quando Keiko posa la console sul tavolo, un quarto Eshu alto circa 6cm compare a fianco dell'atavico oggetto, sfarfalla per un istante e ricompare abbigliato come il protagonista del videogioco. Sopra di lui compare la scritta "Salvataggio dati completati. Aperta cartella KEIKOGAMES nel sistema centrale"

NOTA

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  • Questi sono sempre post di generico discorso, interazione, presentazione. 
  • Prossimo check-point: 23:59 dell'8 Aprile

 

Modificato da Pippomaster92
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Sumio Ozawa

Noto a distanza Prum Julson e la saluto con un cenno. Non abbiamo mai collaborato direttamente ma ci siamo visti in più conferenze scientifiche e le sue scoperte sulla genetica hanno accelerato il mio lavoro più di una volta.

Poi rassicuro anche gli altri che fanno domande. Se parliamo di età non temete. Le vostre funzioni vitali sono simili nel corso della vita. La sicurezza delle capsule non è sostanzialmente impattata dall'invecchiamento. Aggiungo, visto che Eshu ha dato una risposta generica. Il numero specifico mi era ignoto, nonché il funzionamento particolare di queste capsule. Ma so abbastanza di biologia per rispondere così con confidenza.

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Aaron Clarke

La cena procede tranquillamente mentre la tavolata comincia a riempirsi dai più disparati individui, quasi tutti si presentano, sebbene sia evidente che alcuni di questi si trovino in difficoltà in queste situazioni... Forse la famosa timidezza degli asiatici non è poi uno stereotipo così esagerato.
Appena saluto Magnus e Reyna, mi si presenta Friedrich Siegel, il famoso investigatore uscito dal 20° secolo Ah, ho sentito parlare di lei, Detective. saluto l'uomo Lei è quello che si prese una pallottola per il Signor Musk, ne ha avuto di fegato. mi complimento con l'uomo per poi rivolgermi a Magnus Mentre vedo che lei è rimasto umile come sempre. dico all'imprenditore marziano, senza tuttavia utilizzare un tono di rimprovero o particolarmente critico: lo sto semplicemente prendendo bonariamente in giro, sebbene potrebbe non essere evidente a causa del mio sorriso un poco abbozzato.
Rimango in silenzio ad osservare il breve scontro a colpi di sarcasmo che si svolge tra Reyna e suo Zio, non penso di dover intervenire, a tavola sono semplicemente Aaron Clarke, non mi sembra il caso di fare da mediatore in una attualmente sopita questione di politica aziendale sui Genoschiavi o culti transumani...
Eshu, subito dopo aver risposto alla domanda di Reyna, compare al mio fianco in uniforme da sergente per poi darmi la stessa identica risposta Riposo. mi limito a dire per congedare l'IA per poi ascoltare le parole del dottor Ozawa, il quale ci rassicura ulteriormente sulla sicurezza della capsule Questo mi solleva molto, dottore. dico all'uomo per poi guardarmi attorno, la presenza di così tanti scienziati mi preoccupa un poco: in operazioni simili ci vogliono anche braccia forti che sappiano mettere in pratica le teorie dei pensatori.
La mia attenzione viene attirata dai due ragazzi dai tratti orientali, i quali non hanno ancora accennato a parlare Mi fa piacere che a questa operazione partecipino così tante menti promettenti, ma voi due mi sembrate di pasta diversa, avete un nome? Di che vi occupate? chiedo ai due ragazzi, forse aspettandomi dei militari, nonostante non portino alcuna uniforme.

Spoiler

Cito @Ghal Maraz e @Bellerofonte per chiarezza.@Ian Morgenvelt


 

Modificato da Plettro
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Xi Pei Lan

Il mio arrivare tardi mi permette di osservare la tavola cui sono diretto praticamente al completo.

Pare che alcuni si conoscano già, o si saranno presentati ora?

Dal linguaggio del corpo capisco che ci sono persone famose, o magari vere e proprie celebrità?

Noto addirittura una persona in uniforme militare. Un graduato, un capitano forse? Non mi sono mai preso due minuti per imparare i gradi militari le stellette e cose simili.

Mi avvicino cercando di non dare nell'occhio, spero non mi rivolgano domande. Non sono certo ricco o famoso, sono qui solo perché potenzialmente potrei replicare con la xenobiologia di Kepler i risultati ottenuti sulla terra. E tanto basta.

Mi guardo bene anche dal richiamare Eshu. L'IA di questo posto è fin troppo intuitivo e pronto ad accomodare richieste e personalità della ciurma, ed è meglio che non soddisfino il mio attuale desiderio più recondito.

Mi siedo in un angolo, senza mettere le gambe sotto il tavolo. Una vecchia abitudine di quando mangiavo in fretta e furia e scappavo di nuovo a lavorare, studiare, pianificare.

Volgo lo sguardo altrove, ma porgendo l'orecchio ai presenti: come sempre, cerco i pinti deboli di ogni persona. È quasi un riflesso condizionato, ormai.

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Aton Ioan Abramovitz

@descrizione

Spoiler

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Sono uno degli ultimi ad arrivare, nonostante non abbia chiuso occhio e sia partito all'alba da casa. Evidentemente però c'è chi si è affrettato più di me a raggiungere la base lunare.
Ancora penso a chi ho lasciato sulla terra, i miei genitori in primis. Degli amici mi chiedo se ci sia qualcuno che sia stato selezionato come me.
Mi aggiro per la base osservandomi attorno, guardando la varietà di persone che sono presenti. Esclusi quelli che sembrano addetti ai lavori la maggior parte sembrano persone piuttosto benestanti e con una istruzione, magari però è solo questa sezione. chissà come siamo stati suddivisi...se in modo casuale o se hanno cercato di formare dei gruppi eterogenei piuttosto che omogenei Con la musica che pulsa praticamente diretta nel mio cervello, continuo a vagare per la base fino a quanto ad un certo punto mi sembra di scorgere un viso noto. impossibile, non può essere lui penso avvicinandomi al ragazzo che vedo solo di spalle, ma con un'aria familiare. Neil?! dico stupito, forse a voce un po' troppo alta a causa della musica che spengo subito, quanto arrivo abbastanza vicino Che ci fai qui?! Come diamine hai ottenuto un posto? Ho sempre pensato fossi uno sveglio, ma questo...aaah! chi se ne frega! E' bello vedere un volto amico in mezzo a così tanta gente. dico facendogli un gran sorriso. In un attimo la giornata sembra aver preso una piega migliore e aver allontanato per un po' la malinconia.

Mi accorgo solo ora che ho forse interrotto una conversazione con Reyna Nyusha Tatsumi-Saakadze?! Magnus Mao-Yu Musk?! Friedrich Seidel?! Kuronaga Tatsumi-Saakadze?! penso non poco stupito, quando li vedo tutti assieme. Scusate l'interruzione. Mi chiamo Aton Abramovitz, sono un amico di Neil. Continuate pure..
Allora? che mi racconti? Sei addirittura con gente famosa... 
dico poi a bassa voce parlando solo con Neil.

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Modificato da Von
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