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Il futuro di Dawnstar


Athanatos

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Dopo le introduzioni, vi raccontate dei vostri ultimi giorni e vicissitudini.

Theo e Zisanie hanno condotto i mannari per le campagne, faticando a placare la fame di alcuni che si sarebbero andati a cibare ai villaggi vicini. Infine li hanno condotti presso i druidi, dove hanno trovarono un nuovo arcidruido al comando. Syldan, un elfo intransigente che chiaramente c'è l'aveva con Theo per la morte di Otsdur. L'elfo guarì tutti quelli che volevano e accettò questi mannari al servizio come ranger in addestramento, tuttavia i mannari rimasti furono costretti ad addentrarsi nella foresta, lontano da ogni civiltà. Vorlen decise di andare con loro.

Tornando verso la città, i due incontrarono Horgon e la storia che vi hanno già raccontato.

Felix e Ealadha, invece, iniziano la loro storia nel momento in cui sono stati curati: Il Maestro dell'Alba ha guarito Ealadha ed un altro sacerdote ha confermato che Felix era sano. Intanto il gran sacerdote di Lathander ha rivelato il suo piano a Ealadha, nella speranza che convincesse Theo: vuole trovare una maggioranza nel Consiglio per votare di dare un posto anche a Pollingart, così da fermare la guerra.

Felix racconta poi di come si è infiltrato nei quartieri delle guardie per scovare informazioni, ma si è ritrovato immischiato in una retata dove almeno ha salvato un membro dei coltelli che era rimasto dietro le linee nemiche.

Infine Ealadha racconta del suo viaggio con Kosef tra i quartieri poveri, dove hanno scoperto che Urumir lascia i suoi scagnozzi impuniti mentre derubano e terrorizzano le strade. Così i due hanno dato una lezione ad un gruppetto di questi e li hanno lasciati appesi come monito.

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Theo Dezgrazos

Riassumo ai miei compagni la situazione che abbiamo dovuto affrontare nella foresta, storcendo la bocca quando sono costretto a parlare del nuovo arcidruido e della decisione di Vorlen. Ma forse sono riuscito a fargli venire un dubbio sulle sue posizioni: ha compreso che sta perdendo un'occasione unica per riunire la città e la foresta, credo. Ma rimane un uomo testardo... e mi disprezza con tutto sé stesso. E non mi sento di dire che abbia torto. Ascolto quindi il loro racconto, battendo un pugno sul tavolo e imprecando quando sento parlare di Urumir. Sapevo che stava provando qualcosa. Ma, in questo caso, penso che potremmo provare ad agire: anche Ven non si fidava di lui e lo stava tenendo d'occhio. Possiamo contattarla e provare a trovare una soluzione alla situazione. Anche se non sarà semplice: dovremo assicurarci che il vuoto di potere non faccia nascere un approfittatore peggiore di Urumir. Concludo, scuotendo poi la testa alla proposta del Maestro dell'Alba. Mi sembra un piano sciocco, sinceramente. E, soprattutto, non credo che Pollingart sia interessato a trattare o che possa fare del bene per questa città, non dopo aver visto cosa fanno i suoi soldati alle campagne. 

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Ealadha dar Marcades

<<Ealadha, Zisanie, non Elena. Si pronuncia Elada…vabbè, lasciamo perdere.>> dico sorridendo e scuotendo un poco la testa. <<Sono felice che siate tornati sani e salvi…un po’ meno che un uomo che ti detesti sia nella posizione di poterci negare un suo aiuto o di provocar problemi.>> faccio spallucce. <<Il gran sacerdote è uno sciocco se pensa che Pollingart possa accontentarsi di qualcosa che non sia il potere assoluto…ed inoltre nessuno credo lo voglia nuovamente al suo posto dopo tutto questo gran casino…>> faccio un cenno di scuse a Zisanie per l’uso di quella parola <<…e direi che anche Uromir dovrebbe essere tolto dal suo seggio, visto lo stato in cui si trova la zona dove siamo stati io ed il vostro compagno marzialista.>>

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Felix Carabàs (tabaxi spadaccino)

"Concordo, il nuovo governo dalla città non può essere piegato dalle stesse problematiche del passato. I violenti e prepotenti devono essere rimossi, quelle zone vanno riqualificate ed i cittadini aiutati. Ma credo che agire scavalcando il Consiglio possa creare più problemi che benefici. Parliamone prima con chi di dovere, Uromir a parte." commento pensoso.

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Zisanie

"Cioè Felix... insomma... da quando sono arrivata ho visto che 'sto consiglio non è proprio una forza della natura" cerco di prenderla alla lontana "Cioè, forse dovremmo fare noi la differenza. Fregandocene delle leggi che tanto non funzionano per niente. Poi non credo che Polli se ne tornerebbe a casa solo perché altri glielo chiedono. Come anche Uromir"

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Felix Carabàs (tabaxi spadaccino)

"Mi sembra tardi per decidere di andare anche contro i Coltelli del Popolo. Il Consiglio di per sé non è un organismo sbagliato, così come le sue figure rappresentative, andrebbe semmai perfezionato e reso più affidabile, ma ci vuole tempo per trovare i giusti equilibri e regole. Cioè se spodestiamo i Coltelli del Popolo poi che ne vogliamo fare di questa città? Governarla noi? Neanche siamo cittadini di questo posto, Theo ed Ealadha esclusi, e nemmeno abbiamo esperienze di governo. Insomma non credo potremmo essere meglio di loro, anche se siano persone migliori." dico titubante e pensoso, a bassa voce per non essere sentito per poi guardare il resto del gruppo in cerca del loro parere.

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Theo Dezgrazos

No, non possiamo scalzarlo. Dico in accordo con Felix, assicurandomi anch'io che nessuno ci stia dando troppa attenzione. Anche perché sembra che stiano capendo la necessità di ascoltare qualunque voce. Non sono la soluzione migliore, ma sono certamente meglio di ogni alternativa. E, soprattutto, possiamo aiutarli a perfezionare la loro idea. Concludo, parlando poi del da farsi Concordo, però, sul fatto che dovremmo evitare di fare troppo rumore sulla questione di Uromir. Io avviserei solamente Ven, che sappiamo essere dalla nostra parte, e Jelad, così che possa iniziare già da ora a trovare un valido sostituto, in grado di risolvere il problema. In ogni caso, penso che dovremmo vedere il pretore a breve, per aggiornarlo sugli sviluppi e parlargli delle campagne. 

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La fortezza è come l'avete lasciata l'ultima volta, eccetto che quando andate per vedere Jelad, venite fermati da un paio di guardie che vi chiedono se avete un appuntamento.

Quando è chiarito che non lo avete, uno di loro va avanti ad annunciarvi, poi vi fa passare comunque.

Jelad è al suo studio, ancora più pieno di carte tra cui una mappa della città.

Non vi fate vedere da un po' da queste parti? Suppongo avete finito di scortare mannari fuori dalla città?

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Andr Ruhn

La fortezza è stata leggermente riorganizzata dall'ultima volta e veniamo accolti da Jelad dopo esserci fatti annunciare da delle guardie. Sì, la questione è risolta. I mannari si stabiliranno nella foresta, sotto al controllo dei druidi. Spiego al Pretore, aggiungendo I druidi hanno anche curato me e Zisanie dalla maledizione, quindi non c'è più nulla da temere. Abbiamo però altre notizie, Jelad, e vorremmo discuterne con te, se hai del tempo da dedicarci. 

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Tempo... tempo. Dice Jelad, guardando verso il vuoto. C'è sempre così poco tempo. Solo ieri ho ascoltato due dispute e tre richieste. Presto verrà un vasaio a chiedere consiglio... consiglio a me! Come se non ci fosse una guerra da combattere! Tutti questi vogliono tornare alla normalità e si aspettano io sappia come fare. Mi rimane a malapena il tempo di pensare...

Scusate. Il suo sguardo torna su di voi. Sì, cosa avete da dire?

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Ealadha dar Marcades

<<Beh, non è un buon segno che la maggior parte degli abitanti di Dawnstar vogliano la pace?>> mi viene naturale parlare, prima di abbassare leggermente la voce. <<E quando ci sarà la pace, per quanto sarà pesante e problematica la situazione, ascoltare un vasaio preoccuparsi di dove dovrebbe tenere l’argilla od a quanto dovrebbe vendere i piatti sarà una gioia, piuttosto che ora, no?>>

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Theo Dezgrazos

Dovrebbe iniziare a delegare a dei sottoposti. Ma la notizia che gli portiamo non lo aiuterà certamente a fidarsi degli altri. La prima questione riguarda proprio la guerra. Dico dopo il discorso di Ealadha. Mentre io e Zisanie stavamo tornando, abbiamo trovato un piccolo villaggio saccheggiato dai soldati di Pollingart. Non stanno comprando i raccolti o collaborando con i contadini: gli stanno rubando tutte le loro scorte,  commettendo massacri e omicidi. Penso che questa notizia possa fare crollare la fiducia in Pollingart: è riuscito a descriverci come dei mostri e presentarsi come un simbolo di stabilità, questi fatti possono sferrare un grosso colpo alla sua retorica. 

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Felix Carabàs (tabaxi spadaccino)

"Tali avvenimenti potrebbero spingere le comunità rurali ad appoggiarvi o perlomeno a simpatizzare per i Coltelli del Popolo ed il nuovo governo della città. Consiglio di provare ad instaurare dei buoni rapporti con i capovillaggio circostanti e, laddove possibile, assicurare un qualche tipo di sostegno o collaborazione immediati od almeno futuri. Mi è stato detto che il rapporto fra la Dawnstar e le comunità limitrofe non sia mai stato idilliaco, così come con i druidi d'altronde; voi e la città potreste cogliere questa occasione per migliorare le relazioni e trarne tutti vantaggio." aggiungo subito dopo le parole di Dezgrazos.

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Non ho mai apprezzato come la città imponesse tasse alle comunità vicine e di certo odio quello che sta facendo Pollingart, ma devo essere pragmatico. Che aiuto possono darmi quattro villaggi di contadini? E quante risorse devo sprecare per farmeli amici? Farò una dichiarazione contro le razzie, altro non credo.

Il suo sguardo va verso una lettera aperta sulla scrivania.

Quello che abbiamo bisogno ora, sono alleati che possano stanare Pollingart dal suo rifugio. Mettere fine alla guerra senza un altro bagno di sangue.

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Theo Dezgrazos

Le due faccende possono essere legate, in un certo modo. Rispondo a Jelad: questa volta non voglio combattere con lui, dato che sono consapevole che non ci sia modo per difendere ora i villaggi. Un sopravvissuto dell'attacco ha scelto di venire con noi. Se fosse lui a parlare di quanto accaduto, Pollingart avrebbe ancora più difficoltà a mettere a tacere le voci. E, ovviamente, queste notizie potrebbero fare uscire allo scoperto delle persone disposte ad aiutarci: ci basterebbe avere un'occasione per raggiungerlo, in fondo, e catturarlo per porre fine a questa storia. 

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Felix Carabàs (tabaxi spadaccino)

"Può darsi, ma non tutti hanno le capacità ed il polso di Pollingart. Un altro potrebbe essere un avversario assai più facile da sconfiggere o con cui cercare una via pacifica alla risoluzione di questa situazione sedendosi attorno ad un tavolo." commento appoggiando la visione di Dezgrazos.

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