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(TdG) La Città Sacra


Black Lotus

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Bernard Tramennis

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Me le sto proprio andando a cercare, mi sa che sotto sotto le situazioni di pericolo e tensione mi eccitano davvero penso tra me e me mentre mi lascio andare alle "manipolazioni" di Lust.

Un paio di volte, durante il suo rituale erotico cerco in effetti di liberarmi o di stringerla a me come riesco, soverchiato dall'effetto del vino.

Ma quando, dopo essermi "sfogato" una prima volta, tira in ballo mio fratello rimango sorpreso e un pò si dissipa l'effetto obnubilante dell'afrodisiaco. Scuoto leggermente, anche se a malincuore la testa, nonostante il forte e grande desiderio che ho per lei Non so ancora bene quale sia lo scopo e l'intento di Lust, va bene che Calem è uno zuccone, ma non si merita di fare una brutta fine....

Poi però indico verso un cassetto della scrivania, dove ho messo da parte l'occhio recuperato dalla creatura. Meglio il libro che l'occhio.

 

 

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 @Alonewolf87

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Una Cena Per Due
Lust resta inizialmente delusa dalla tua risposta, ma poi guarda curiosa il cassetto della scrivania da te indicato. Si alza e lo apre, estraendovi l'occhio della creatura (dal punto di vista di Lust, una semplice sferetta di vetro). "Che cos'è... ?" resta sorpresa. Lust lascia l'occhio un attimo sul tavolo. Va in camera tua, dove aveva lasciato il suo zaino sul letto (manco fosse casa sua!); vi fruga dentro e vi tira fuori una perla bianca ed una piuma di un gufo. Tocca nuovamente l'occhio ed inizia a salmodiare, mentre entrambe queste componenti materiali vengono consumate dalla magia. Riconosci immediatamente quel rituale come Identificare. Non appena finisce, la donna resta alquanto basita. "Hai trovato davvero un giocattolo interessante... d'accordo, va bene" accetta la tua offerta. "Ma mi devi ancora un po' di te. Se non posso giocare con Calem, dovrai compensare tu. Ma per oggi basta così. Ci rivedremo domani sera" i suoi vestiti ritornano normali. Ovviamente, doveva pur esserci una fregatura da qualche parte. Lust intasca il suo libro e riprende tutti i suoi oggetti. Diventa invisibile ed esce, salutandoti. Le corde si allentano e ti liberi da solo. Realizzi immediatamente che ha intascato l'occhio.

Ti ha fregato. Ma è Lust, non c'era alcun dubbio che dovesse guadagnarci lei sempre e comunque. Ma se c'è una cosa che hai capito di lei è questa: Lust è di parola. Ti darà il libro, ma non prima di aver giocato un'altra volta con il tuo corpo. A quanto pare, ora sei il suo giocattolo preferito. La cosa peggiore è che il desiderio di lei è ancora forte. Dovrai portartelo appresso per tutto questo tempo. Vorresti poterla stringere, toccare, baciare... è quasi un bisogno fisico che hai di lei. Non è una cosa conscia, è una sensazione corporale, incontrollabile. Tuo malgrado, devi ammettere che ci sa fare: è tremendamente brava. Vai in bagno e ti "scarichi". Poi ti fai una doccia e vai a dormire. Ma sai già che ora lei sarà un chiodo fisso per te... anche se almeno questa notte dormirai tranquillo.

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Note
Ad ogni tuo prossimo post (fino a quando non ti vedrai di nuovo con Lust), dovrai scrivere un pensiero di natura sessuale/erotica su Lust.

 

@Garyx

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Cena con Lian
Lian resta molto turbato dalle tue parole ed a cena capisci il perché. "Non approvo quel tipo di percorso, preferirei ne stessi alla larga" commenta. "A giudicare dal numero di frustate, però, devi aver trovato un bravo istruttore. Ci sono i Templari bravi, ovviamente, ma vi sono anche Templari che hanno metodi che a me sembrano solo crudeli. A mio parere, non si dovrebbe far soffrire così il corpo... non per avere dei vantaggi militari, come una maggiore resistenza al dolore. Ma sono consapevole che quei metodi hanno salvato molte vite sul campo, quindi non sono nessuno per giudicare" dice Lian. "Io non credo alla dottrina della Vera Luce, quindi forse le mie parole non contano niente per te. Ma questa è la mia posizione" chiarisce.

Dopo un po', dice una cosa più personale e vedi che ha più difficoltà a dirla. "Mio padre era un Soldato della Luce. Fin da piccolo, mi ha insegnato a combattere, addestrandomi a pane e bastonate" inizia. "Era severo, ma mi voleva bene. Ma altri sono diventati fanatici, perdendo la testa. Li ho sperimentati sulla mia pelle, per questo non approvo questi metodi" dice. "Ad ogni modo, è stata una tua scelta, quindi la rispetto. Però non esagerare, intesi?" conclude.

Quando parli di Melissanda ed Elariel, Lian commenta a riguardo. "Melissanda Vernilet... una delle migliori allieve di Federick Ghostdreams, con cui farà la tesi, in occultismo se non erro. Ti ha presentato Dorothy? Sembra una bambola di pezza. Non ci crederai, ma è il suo famiglio... alquanto peculiare, ma è proprio così" ti dice. Lian non conosce invece Elariel, probabilmente è una studentessa nuova. "Un vecchio saggio disse che chi ama i fiori non può essere malvagio. Per ora, non è stato mai smentito" recita un vecchio proverbio, notando la bellezza del fiore. "Sono felice che tu mi racconti queste cose. Ma penso che tu abbia bisogno di un'amica della tua età... una persona speciale, vicina al tuo cuore, con cui poterti confidare... sai, da giovane m'innamorai di un'elfa... il suo amore cambiò la mia vita... poi ci siamo sposati... magari un giorno te lo racconterò. Per oggi, abbiamo dato abbastanza entrambi. Ora pensa solo alla tua Elariel" ti dà una pacca d'incoraggiamento sulla spalla.

Tra le righe, Lian ti ha fatto capire che lui ha intuito che ci sono cose che non vuoi dirgli, ma non è un problema: gliele dirai quando ti sentirai pronto. Oppure mai. Infatti, sembra che Lian ti stia spronando a trovare una ragazza della tua età con la quale aprire il tuo cuore, confidandole tutto. Infine, vai a dormire.

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Note
Grazie al riposo lungo, recuperi un livello di Exhaustion. Ti resta un livello di Exhaustion.

 

AD 563 - Marittimo, 5° giorno di Alzamuro
Vi svegliate, fate colazione e vi preparate, per poi uscire di casa.

@Garyx

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Il Giardino dei Fiori
La Serra dell'Accademia è un enorme edificio immerso nel verde, con una gigantesca cupola centrale e varie torri attorno. Più che una serra, dava l'impressione di un Palazzo Reale costruito interamente di specchi e ferree impalcature. Semplicemente magnifico. Elariel richiama la tua attenzione, invitandoti ad entrare. Al suo interno, la Serra ospita una quantità smisurata di piante delle specie più variegate, ricreando multipli ecosistemi con altissimi livelli di biodiversità. Elariel, muovendosi con disinvoltura, ti guida a passo svelto verso una zona specifica. Dopo aver attraversato una porta a vetri, arrivate in un androne. "Questa è la mia sotto-sezione... lavoro qui..." la voce della ragazza si unisce alla magnifica vista. Fiori... un immenso giardino di fiori, curato fino alla perfezione, un'esplosione di colori e profumi.

Elariel ti guida in un tour dell'intera struttura, durante il quale parla di botanica, ecologia, giardinaggio ed altre cose che riguardano il mondo delle piante. Resti sempre affascinato dalle varietà pressoché infinite e meravigliose di piante che vedi, in un gioco senza fine di profumi e colori. Ti sembra quasi un mondo parallelo, intriso di sconfinata bellezza. Verso la fine, Elariel parla un po' di sé. "Io sono originaria di Elvendale... mi sono trasferita a Labona da poche settimane, sono studentessa al primo anno. Seguo un corso di studi innovativo, chiamato Magia della Natura. Unisce discipline convenzionalmente separate tra chierici, druidi e maghi tradizionali. È inter-disciplinare e quindi particolarmente difficile, non so se riuscirò a stare al passo..." sorride, lievemente imbarazzata, "... ma farò del mio meglio". Percepisci distintamente la sua passione amorevole per il mondo dei fiori. Purtroppo, il vostro tempo finisce. Vi salutate, dandovi appuntamento a domani mattina presto, stessa ora, stesso luogo.

L-1: Esercitazione Fisico-Magica (Pre-Corsi)
Sentite un suono di passi pesanti provenire dal corridoio. Tra gli studenti, c'è un vociferare inquieto, come se fossero terrorizzati dal docente di oggi. Puntualissimo, il docente entra in aula. Vedete una imponente figura umanoide, in armatura completa, camminare davanti a voi. Il brusio di fondo scompare istantaneamente, rimpiazzato da false espressioni di studente modello, tradito però da gambe tremanti. "Buongiorno" saluta il docente, la sua voce è maschile, ma ha una intonazione metallica a causa dell'elmo, così serrato che non riuscite neanche a vedervi attraverso. La sua voce è chiara, forte, decisa. "Sono Thareon Ironhand, Professore di Addestramento Marziale per Crusaders, Alto Templare della Vera Luce. In rispetto della tradizione e per questioni di etichetta, vi prego di riferirvi a me con l'appellativo di Maestro" si presenta. I Crusaders sono un rango militare dei Soldati della Luce. Più precisamente, sono dei Soldati della Luce che si sono distinti sul campo; come nel caso dei Warblades, si tratta di una posizione prestigiosa. Più che un uomo, Thareon Ironhand vi sembra una macchina da guerra. Ed è esattamente così che lo sentite etichettato dal vociferare degli studenti.

Metà della classe è visibilmente agitata, pur cercando di salvare le apparenze. Llionas capisce che sarà proprio il Maestro Ironhand il suo professore di riferimento durante i corsi, in quanto l'addestramento per Paladini è incluso in quello per Crusaders. "Iniziamo subito". Questa lezione ve la ricorderete per il resto della vostra vita: il giorno più pesante di Kriovar, in confronto, era una passeggiata al parco. Questa lezione è di una difficoltà infernale e mette a dura prova tutte le vostre risorse... ora capite perché gli altri studenti erano così terrorizzati.

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Note
Perdete tutti i vostri slot. Aggiungete un livello di Exhaustion.

L'intera classe è ora letteralmente stesa a terra, sudata fino allo sfinimento, depauperata di risorse magiche. "Bene" il Maestro si ritiene soddisfatto del suo lavoro. "Procederemo ora a delle visite mediche individuali. Molti di voi l'hanno già fatta durante questa settimana: per voi, la lezione è finita. Gli altri aspetteranno qui il proprio turno. Una volta chiamati, andate nell'infermeria qui vicino" e vi spiega dov'è. Molti studenti escono dall'aula. Uno ad uno, i restanti vengono chiamati. Ne approfittate per conversare un po' tra voi. Poi, arriva prima il turno di Llionas.

@Garyx

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Infermeria
Arrivi all'infermeria, dove ti attende il Maestro, seduto su una sedia. È praticamente una piccola stanza d'ospedale. Siete solo voi. Ti dice di chiudere la porta, che noti avere delle rune di Silenzio, isolandola acusticamente, caratteristica molto comune tra le porte dell'Accademia. Inoltre, non è possibile vedere cosa accade all'interno della stanza per uno che sta fuori, altra caratteristica diffusa. L'aula L-17, ad esempio, aveva entrambe queste cose, così come pure l'aula L-20. "Llionas Cavendish, corretto? Una firma qui" firmi un registro di presenze. "Togliti i vestiti" dice Ironhand. "Non ti preoccupare per la tua privacy: quest'aula è imperscrutabile dall'esterno. All'Accademia, la sicurezza e la riservatezza sono principi inviolabili" aggiunge subito. Ok la riservatezza e tutto il resto, ma il problema è che ovviamente non vorresti farti vedere le tue parti intime da lui... cosa fare? Ora che lo osservi più da vicino, noti una cosa un po' particolare: sembra che l'armatura sia un tutt'uno con lui. Non vedi pelle umana.

Ora ricordi. Tuo padre te ne aveva parlato solo una volta: Thareon Ironhand era un uomo possente, d'abilità leggendaria. Era a capo dei Templari della Vera Luce. Poi, ebbe un incidente terribile. Il suo corpo era stato rovinato. Ma tramite uno strano rituale di alchimia, tecnologia e magia, era stato trasformato in una sorta di macchina con un'anima umana dentro. Una creatura che va sotto il nome di Warforged. Una macchina da guerra, letteralmente.

 

Modificato da Black Lotus
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Llionas Cavendish

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Cena Lian

"Capisco la tua preoccupazione, ma sappi che non farei mai qualcosa che riterrei ingiusto, e poi..se il comportamento dei Soldati della Luce è peggiorato nel tempo questo non vuol dire che non possa invece migliorare con qualche buona intenzione, anche per questo farò del mio meglio" sorrido a Lian per cercare di rassicurarlo.
"Sì Melissanda mi ha presentato Dorothy, pensavo fosse uno disturbo della personalità o uno scherzo, ma ora capisco, ad ogni modo è una ragazza molto gentile mi ha mostrato la stanza L-17 associata al suo tavolo della mensa, in merito a questo sapresti dirmi qualcosa in più su questo sistema? tavoli, aule..?" mi dimostro molto incuriosito dalla cosa.
"Per quanto riguarda Elariel non saprei ancora, anche lei sembra molto dolce, voglio conoscerla meglio prima di farci troppi pensieri, il resto penso verrà da se" rido un pò imbarazzato e poi resto ad ascoltare di Lian quando racconta qualcosa di se, ed infine gli do la buonanotte.

Il Giardino dei Fiori

Entro all'interno della struttura meravigliato da un mondo che non conosco ma che mi appare affascinante, saluto la ragazza parlando in elfico "..spero non ti dispiaccia se parlo un pò in elfico, mia madre era un elfa, è raro poter parlre questa lingua e devo dire che mi aiuta a ricordarla.." non nascondo un pò di maliconia "..quindi sei appena arrivata da Elvendale?..deve esser stato un lungo viaggio..anch'io sono qui da poco, siamo entrambi al primo anno, penso che un pò di timore sia comune a tutte le matricole, ma con impegno e dedizione si può superare ogni ostacolo, mi sembrano doti che già ti appartengono.." cerco di incoraggiarla "..quindi sarai una futura pioniera di questa Magia della Natura? ..quando sarai famosa sarà difficile riuscire a chiederti un appuntamento?" la butto un pò sul ridere mentre parliamo del più e del meno poi quando il tempo finisce la saluto con la promessa di rivederci il giorno dopo.

L-1: Esercitazione Fisico-Magica (Pre-Corsi)

Guardo con curiosità e rispetto Thareon e sono pronto a dare il meglio..la lezione è pesante, sembra non riuscirò mai a uscire da questa spirale di stanchezza che mi avvolge "..forse Elariel conosce qualche rimedio naturale che mi aiuti per questa situazione, domani glielo chiederò.."

"Bernard, ti ricordi? ..oggi alle 14 ci troviamo davanti all'aula L-16, porta carte e regolamento" dico poco prima di dovermi avviare alla visita.

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Infermeria

Entro, firmo il registro, inizio a togliermi i vestiti "..ora mi sembra di ricordare qualcosa su di lui..deve aver subito un destino crudele se ora si ritrova un corpo di metallo, sento quasi un senso di tristezza in lui anche se non percepisco le espressioni del suo viso..se ha deciso di continuare a vivere deve essere solo per servire il suo credo, vero amico e acerrimo nemico..forse in chi è più risoluto si nasconde il pericolo più grande.." continuo a spogliarmi "..penso si siano spogliati tutti finora, sicuramente mi lascia un pò..imbarazzato..ma penso che in un certo senso facciamo parte dello stesso gruppo ora, devo considerarlo come una sorta di cameratismo..?" mi spoglio coprendomi in parte con le mani in attesa di altre disposizioni.

 

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  • Supermoderatore

Bernard

@Black Lotus

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Mi farai diventare le palle blu di questo passo commento a Lust quando svanisce lasciandomi da solo nella stanza. Vabbè non è andata molto diversamente da come mi aspettavo penso tra me e me mentre arieggio la cucina e mi occupo di sistemare i segni lasciati dall'incontro con Lust....non potendomi esimere dal tornare sovente col pensiero al suo corpo, al suo tocco, al suo profumo.....

Al mattino mi dirigo in aula e veniamo a trovarci faccia a faccia con una montagna d'uomo che decide che dobbiamo dimostrare la resistenza di un pezzo di acciaio temprato. Già prevedendo malissimo mi appresto ad affrontarre questa ordalia che non deluce. Alla fine della lezione devo essere letteralmente raccolto da terra col cucchiaino e mi trascino fino al banco sui gomiti.

Se non muoio prima....sì certo....mi ricordo dico con ancora il fiato corto.

@Black Lotus

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al pensiero di doverci sottoporre a delle visite mediche la mente mi torna, fuori dal mio controllo, a Lust in versione infermierina sexy e a come la prossima volta potrei strappargielo a morsi giusto per stare sul sicuro....visto che però di questi pensieri conturbanti inizia ad apparire una manifestazione fisica sono fiacco e dolorante ma non ti esimi dal rizzarti eh cerco di nascondermi come meglio posso sotto il banco ed accavallando le gambe, cercando di portarmi alla memoria i ricordi e pensieri meno erotici possibili.

 

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 @Alonewolf87

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Sei davvero molto stanco. Per distrarti da Lust, inizi a pensare a tutt'altro. Bevi un po' d'acqua dalla tua borraccia, cercando di calmarti. Llionas ci mette più del doppio di tutti gli altri. Poi ne chiamano ancora altri. Infine, arriva il tuo turno, l'ultimo di tutta la classe.

Infermeria
Arrivi all'infermeria, dove ti attende il Maestro, seduto su una sedia. È praticamente una piccola stanza d'ospedale. Siete solo voi. Ti dice di chiudere la porta, che noti avere delle rune di Silenzio, isolandola acusticamente, caratteristica molto comune tra le porte dell'Accademia. Inoltre, non è possibile vedere cosa accade all'interno della stanza per uno che sta fuori, altra caratteristica diffusa. "Bernard Tramennis, corretto? Una firma qui" firmi un registro di presenze. "Togliti i vestiti, resta in mutande" dice Ironhand. "Sottolineo che quest'aula è imperscrutabile dall'esterno. All'Accademia, la sicurezza e la riservatezza sono principi inviolabili" aggiunge subito. Ora che osservi più da vicino Thareon Ironhand, noti una cosa un po' particolare: sembra che l'armatura sia un tutt'uno con lui. Non vedi pelle umana.

Ti sovviene alla mente che, proprio sul tuo libercolo, avevi letto di una creatura con un'anima umana dentro un corpo metallico chiamata Warforged. Una macchina da guerra, letteralmente. Non se ne parlava, però, come di un qualcosa di effettivo, ma solo di una possibilità teorica. Più guardi Thareon Ironhand, più ti convinci che è un Warforged.

Visita Medica
Resti in mutande e ti siedi su uno sgabello. Grazie alla magia che permea quella stanza, non senti differenza di temperatura, che rimane sempre gradevole. Thareon indossa uno strumento medico particolare, che ti spiega chiamarsi stetoscopio, e te lo appoggia sulla schiena. È la prima volta che senti quel nome. "Respira profondamente" e fai dei bei respiri. Ti spiega che lo stetoscopio serve per ascoltare i suoni interni al corpo, un importante indicatore diagnostico. Ripete poi la procedura sul tuo petto. In seguito, prende un lungo cilindro metallico sottile, con una sferetta dorata in punta. "Questa è una verga del sole" e ti fa vedere che, tenendo premuta una runa sul manico, la sferetta dorata emette luce. Con la verga del sole, ti ispezione la cavità orale e le orecchie.

Prende i tuoi occhiali, mettendoli un attimo da parte. Tocca il tuo mento, tenendolo fermo. ""Tieni ferma la testa e segui con gli occhi la sferetta dorata" spegne la verga e le fa fare vari movimenti, dritti e curvi, lenti e veloci, in avvicinamento e in allontanamento. Ripete la procedura coprendoti prima un occhio e poi l'altro. "Adesso guarda fisso la punta del mio naso", se lo tocca, "e dimmi quando vedi la verga entrare nel tuo campo visivo" e fai come dice, prima con entrambi gli occhi, poi ad occhi alterni. "Prova a leggere queste lettere" ed indica delle lettere nere dipinte su tela bianca, poste ad una certa distanza da te, che sono di dimensioni sempre più piccole. Siccome sei ancora senza occhiali, hai molta difficoltà a leggere le righe più in basso. Thareon ti rimette gli occhiali, ma comunque non riesci a leggere l'ultima riga, che vedi un po' sfocata. "Queste lenti devono essere sostituite" sentenzia. Non hai mai ricevuto un esame medico così accurato.

I tuoi occhiali sono stati fatti a Shakar, dal "cerusico" di quartiere, un vecchio un po' pazzo, che nel corso degli anni aveva fatto un po' di tutto, incluso l'alchimista ed il becchino. Con il senno di poi, intuisci che sicuramente aveva un minimo di nozioni di base, ma non era un vero medico. Ricordi la tua prima (ed unica) visita da lui, dove ti ha fatto provare moltissime lenti, un po' a caso, per poi mandarti a casa quando, dopo mille prove, ha trovato un paio di occhiali con cui riuscivi a leggere bene. Pagati a peso d'oro, tra l'altro.

"Sarai contattato quando le nuove lenti saranno pronte" asserisce Thareon. Ti fa mettere in posizioni semplici, con le braccia distese. Tasta le vertebre della tua schiena. Poi ti fa sdraiare sul lettino e ti fa piegare le gambe. Dopo altri rapidi controlli, arriva il responso. "Oltre al difetto visivo, questi esami non hanno rilevato nessuna condizione clinica. È tutto. Vai a farti una bella doccia" ti congeda. Ti rivesti e ti fai una meritata doccia. Dopo che hai messo gli abiti nuovi, vai a Mensa.

@Garyx

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Cena con Lian

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"Rispetto le tue decisioni, basta che non esageri" ti dice Lian, che comunque non sembra molto rassicurato. "Gli otto tavoli numerati alla Mensa, intendi? È un'invenzione studentesca. Ogni tavolo ha un capotavola, ovvero uno studente figlio di una famiglia nobile. Attorno al capotavola, siedono figli di famiglie con buoni legami con la famiglia principale. È un modo come un altro per socializzare e rinsaldare i legami tra i figli dei nobili" spiega Lian. "Comunque il corpo docente non vi ha nulla da spartire, quindi più di così non so dirti. Quando ero studente, nessuno vi dava molto peso" conclude.

Associazioni studentesche
Le associazioni studentesche (i "club"), ti spiega Lian, sono invece un discorso a parte. Il fatto che molte associazioni facciano riferimento a studenti che sono anche "capotavola" è più una coincidenza che altro. Mentre il discorso sui tavoli è totalmente ufficioso, le associazioni studentesche, per essere tali, devono essere formalmente riconosciute dall'Accademia. La tradizione accademica qui è di lunghissima data e le associazioni esistevano praticamente fin dalla fondazione dell'Accademia, ben prima dell'esistenza stessa della Mensa. Chiaramente, con il passare del tempo, i figli delle famiglie più influenti sono naturalmente riusciti a creare nuove associazioni e/o a prendere il controllo di quelle vecchie.

Le associazioni si dividono in due tipi: non-strutturate e strutturate. Le associazioni non-strutturate, come suggerisce il nome, sono semplicemente gruppi di studenti che si sono registrati alla stessa lista (il nome dell'associazione). Tale lista, per essere approvata formalmente, deve avere almeno dieci firme. Opzionalmente, possono avere un "leader", ma tipicamente non hanno vincoli formali e sono molto "alla buona". Associazioni così si creano e si sciolgono in continuazione. Il loro ciclo di vita è tutto racchiuso dentro gli studi accademici.

Le associazioni strutturate, invece, sono ufficiali a tutti gli effetti e sono quelle che hanno resistito più a lungo nel corso del tempo: hanno un regolamento, eventuali codici di condotta, una gerarchia interna, eccetera. Inoltre, hanno un'aula associata, che pagano all'Accademia (come se avessero "affittato" l'aula). Tipicamente, richiedono ai propri membri anche una tassa d'ingresso oppure una mensilità (o magari entrambe). Sono in grado di offrire benefici di vario tipo, sia in ambito accademico (come ad esempio ripetizioni scontate/gratis per i membri) sia in ambito extra-accademico (sconti su certi prodotti). L'iscrizione ad una associazione strutturata può permanere anche dopo l'Accademia, comportandosi come associazioni sportive a tutti gli effetti.

"E poi ci sono le onorificenze. Ad esempio, io sono membro onorario dell'associazione Freccia D'Oro, al quale non mi sono mai iscritto, ovviamente non verso quote, e che mi piace molto poco, perché tutti i suoi membri mi venerano come se fossi il Dio dell'Arco" e ti è chiarissimo il perché: Lian non è un tipo al quale piace mettersi in mostra. Preferisce restare nell'ombra. Altri, al suo posto, si sarebbero pavoneggiati fino alla nausea. Ora intuisci anche perché a Lian il titolo di "miglior arciere del mondo" non suona come un complimento. "Hanno un mio dipinto... ! Ma ti rendi conto?! È appeso proprio al centro, con sotto una freccia fatta interamente d'oro, foglie d'alloro e decorazioni varie. Mi fa ribrezzo... cioè... è... è disgustoso... !" non puoi fare a meno di ridere un pochino, le facce che fa Lian quando parla di queste cose sono simpaticissime. Ne ha quasi il terrore! "Ecco... certe cose non fanno proprio per me... ! Ah, dimenticavo. Se scopro che sei iscritto alla Freccia D'Oro, ti caccio di casa!" ride un po' anche lui, ovviamente scherza e ti dice che puoi iscriverti dove ti pare. Lian non ha una lista di tutte le associazioni, ne conosce ben poche in realtà e più che altro quelle del suo settore, ma ti dice che è sufficiente informarsi un po' in giro chiedendo di un settore specifico per trovare subito qualcosa, se sei interessato.

Il Giardino dei Fiori
Elariel ride ai tuoi scherzi e scherza anche lei, parlando in Elfico. Parlate del più e del meno e poi vi salutate, con la promessa di rivedervi la mattina seguente, alla stessa ora.

Infermeria - La Visita Medica
Ti togli dapprima la maglietta, restando a petto nudo. A causa della magia che permea quella stanza, non senti una differenza di temperatura, che rimane gradevole. "Aspetta" ti ferma Thareon, prima che tu possa spogliarti oltre. Ti fa sedere su uno sgabello, di spalle. Partendo dal collo, tasta le tue vertebre, saltando i segni delle frustate. Poi ti sfiora i segni delle frustate. "Ti fa male?" preme un poco. Senti un lieve dolore. Thareon ti spiega che, siccome tu sei un candidato per i Soldati della Luce, la tua visita medica sarà più lunga e più approfondita.

Respirazione
Seguendo le indicazioni di Thareon, ti spogli dietro una tenda bianca e ti fai una doccia velocissima (l'acqua esce per soli 3 minuti). Uscito dalla doccia, c'è una stretta cabina, dove premi una runa magica e dell'aria calda ti asciuga bene (2 minuti). Ti copri le parti intime con un asciugamano e ti risiedi sullo sgabello. Thareon ti fascia i segni delle frustate con delle lunghe bende, su cui vi è stata spalmata una sostanza alchemica medicamentosa. Poi, ti poggia sulla schiena un oggetto circolare, freddo. "Respira profondamente" fai dei bei respiri. Ripete anche sul petto. È la prima volta che vedi questo strumento medico, che Thareon ti dice chiamarsi stetoscopio e ti spiega che serve per ascoltare meglio i suoni interni al corpo, dai quali si può diagnosticare lo stato di salute di un paziente.

Bocca, Orecchie, Occhi
Thareon prende un altro strumento: un lungo cilindro metallico sottile, con una piccolissima sferetta dorata in punta. "È una verga del sole" dice, mostrandoti che la sferetta dorata emette luce quando viene tenuta premuta una runa alla base del cilindro. "Fammi un bel: AAh" e, aiutandosi con la luce, ispeziona la tua cavità orale e poi le tue orecchie. "Tieni ferma la testa e segui con gli occhi la sferetta dorata" spegne la verga e le fa fare vari movimenti. Poi ti fa guardare nelle quattro direzioni (alto, basso, destra, sinistra) mentre, con la luce accesa, ti controlla gli occhi da vicino. "Ora mantieni lo sguardo fisso davanti a te e dimmi quando vedi la verga entrare nel tuo campo visivo" e controlla la tua visione periferica. Ripete tutta quella procedura coprendoti prima un occhio e poi l'altro. Infine, ti fa leggere delle lettere nere, di dimensioni decrescenti, dipinte su una tela bianca posta ad una certa distanza, ad occhi alterni. Riesci a leggerle tutte.

Massaggi
Ti sdrai su un lettino, a pancia in sù. Continuando ad auscultarti con lo stetoscopio, Thareon massaggia il tuo petto. La sua conoscenza anatomica dev'essere eccellente, in quanto ti senti premere in modi molto profondi ma che non ti fanno male. Tasta tutte le costole, poi passa all'addome, massaggiando stomaco ed intestino. "Dolori?" chiede. Non hai dolore. Passa a braccia e gambe, che pieghi e distendi, ed a mani e i piedi, dove ti fa un massaggio alla pianta del piede che ti solletica moltissimo, applicando anche pressione sul palmo delle mani. È la prima volta che ricevi un massaggio del genere, ma già senti degli effetti benefici inattesi. "Hai una stanchezza fisica un po' elevata. Ora rilassati" ti scioglie spalle, collo e ti massaggia il viso. Pur essendo metalliche, le sue mani non sono fredde (grazie alla magia della stanza). Sei molto rilassato. "Ora devo controllare la zona pelvica. Non ti spaventare" dice.

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Note
Per questa parte, devi dirmi tu come va.

Inguine
Mette lo stetoscopio nella zona inguinale. Con una mano, senza scoprirti dall'asciugamano, tasta prima l'inguine, scendendo giù lentamente. Si ferma. Aspetta un tuo cenno di assenso. Se non ti va bene, si ferma lì, a fine visita dovrai solo firmare un foglio dove dichiari che, a tuo rischio e pericolo, hai scelto di non eseguire l'esame dell'apparato uro-genitale. In caso contrario, ti tasta i genitali, per poi scendere giù fino al perineo, sempre lasciando il tutto coperto dall'asciugamano. Resti sorpreso dall'elevata pressione che mette in una zona così sensibile, senza causarti il benché minimo fastidio. Se sbagliasse anche solo di poco, ti causerebbe lo stesso dolore di un calcio alle parti basse. Ma, proprio come una macchina ad alta precisione, non sbaglia. I movimenti in quella zona non possono fare a meno di darti una lieve eccitazione (è fisiologico). "Tutto bene? Dolori o fastidi?". Non hai niente. Spalma una crema incolore, massaggiandoti accuratamente per farla assorbire bene.

Stretching
Dopodiché, ti fa uno stretching generale del corpo, in particolare della schiena. Senti i muscoli stirarsi come mai in vita tua. Alcuni esercizi già li conoscevi e li praticavi... ma questo è un altro livello. Noti differenze nei movimenti e soprattutto nella forza applicata, letteralmente mostruosa, di norma lesionerebbe tendini e fibre muscolari. È fuori scala.

Esito
Ti rivesti dietro la tenda, per poi tornare da Thareon. Ti senti rilassatissimo, con i muscoli in condizioni perfette. La tua stanchezza fisica è completamente sparita. "Bene. Questo è l'esito" Thareon ti mostra rapidamente la tua scheda clinica, la cui sintesi è che sei sano come un pesce. Prima di lasciarti andare, ti porta una mano alla nuca, piegando leggermente il capo e, con la sua fronte, tocca la tua fronte. "Llionas Cavendish, figlio di Arthemis Cavendish. Mira in alto. Diventa il Templare numero uno. L'Ordine ha bisogno di uno come te. Adesso vai" ti dà una pacca d'incoraggiamento, per poi congedarti. Ti accorgi che Thareon, al contrario degli altri Templari, non ha mai detto "gloria alla Vera Luce" o cose del genere.

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Note
Non hai più neanche un singolo livello di Exhaustion. Sei libero di ruolare qualunque parte della visita medica.

 

Mensa
A Mensa, vi incontrate nuovamente. Come al solito, il privé dei ricchi è vuoto. Llionas si guarda attorno, ma non vede nessuna delle persone che ha conosciuto di recente. Dialogate tra voi, preparandovi ad andare all'aula L-16.

Spoiler

Note
Ho spezzato la narrazione perché già così era sufficientemente lunga. Fate un singolo post a testa.

 

Modificato da Black Lotus
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Llionas Cavendish

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Cena con Lian
Ringrazio Lian per le informazioni e rido con lui quando parla della sua onoreficenza, rassicurandolo poi che non ho intenzione di strafare o farmi assoggettare da gruppi di fanatici.

Infermeria - La Visita Medica
Rispondo alla domande durante la visita con poche parole o con qualche smorfia quando percepisco dolore, non voglio lamentarmi troppo e dare l'impressione di uno che lo fa con frequenza. Guardo con curiosità ogni oggetto che Thareon usa e la sua capacità nel controllare e manipolare scrupolosamente il mio corpo. Quando arriva alle parti intime ho un pò di esitazione, poi restando fedele a quanto ho pensato prima, niente lamentele e poi si tratta sempre e comunque di una visita medica professionale, quindi do il consenso anche se imbarazzato. L'ultima parte mi libera di ogni stanchezza accumulata, un sollievo dopo giorni di agonia, sono grato a Thareon e non lo nascondo, sorrido e lo ringrazio più volte prima di salutarlo ed uscire dalla stanza.
Il fatto che Thareon non segua delle formalità legate al suo ordine non mi disturba, probabilmente questo dipende molto dal mentore che l'ha iniziato o dai suoi trascorsi, in un certo senso sono più vicino ai suoi modi che a quelli di Adele.

Mensa
Mi siedo al tavolo e mangio di gusto, sono tornato al pieno delle forze e l'appetito è tornato, mentre mangio parlo con Bernard tenendo un tono di voce basso "Novità su Lust...?" poi non insisto oltre su quello che mi dice dell'argomento e torno a concentrarmi sul pomeriggio "..per il passo è tutto pronto..almeno fino alla partita abbiamo tutto sotto controllo, dobbiamo stare attenti a ciò che potrebbe succedere una volta finito il gioco..dici che è meglio prendere l'equipaggiamento? ..posso prendere l'armatura e magari un bastone senza attirare troppo l'attenzione e dire che mi servono per la pratica.."

Modificato da Garyx
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  • Supermoderatore

Bernard

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Nonostante la natura poco...organica...del docente l'esame fisico estremamente accurato a cui mi sottopone, che peraltro dimostra anche le sue profonde conoscenze ed abilità mediche, non può non riportarmi alla mente le attente cure di Lust, specie visto che sono in mutande. Il tocco metallico non è assolutamente confondibile con quello soave e delicato di lei ma nella mente le sensazioni si confondono e devo attingere a tutte le mie energie mentali per non farmi distrarre eccessivamente.

Quando l'esame passa alla parte della vista interrompo ogni tanto il docente con qualche domanda tecnica, da perenne miope questo genere di cose mi intrigano molto e mi rendo ben presto conto di che altro livello siano le cose qui alla capitale.

 

Mensa

Mentre mangio svogliatamente e con aria distratta rispondo a Llionas Potrei avere a breve per le mani il libercolo sulle Spedizione Oscure a cui ti accennavo, anche se ti chiederei per ora di non chiedermi cosa dovrò dare in cambio, preferirei non rinunciare alle mie ultime vestigia di dignità...

Tu dici che potremmo attirare l'attenzione di un'altra sorta di "guardiano" che si attiva al compimento del passo? Genericamente parlando mi pare una paura lecita ed è meglio prepararsi in tal senso, anche se visto dove ci troveremo credo non sarà qualcosa di così esplicito in caso.

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Mensa
Finite di mangiare, continuando a dialogare un po' tra voi. Poi, entrambi riprendete il vostro equipaggiamento, per poi recarvi all'aula L-16.

L-16: Il Secondo Passo
Arrivate nell'aula L-16. Si tratta di una stanza rettangolare con un pavimento di ceramica color bianco-fumo, spoglia di qualunque arredamento, eccetto per una singola scrivania in mogano. Ricordando la visione, riuscite a trovare lo scompartimento segreto della scrivania, dentro il quale vi è un sacchetto di tessuto nero contenente le otto carte necessarie per il gioco. Il sacchetto è magico ed è in grado di cambiare le carte a seconda delle azioni speciali dei giocatori. Per avviare il gioco, Bernard capisce che è sufficiente lanciare Illusione Minore sul sacchetto stesso. Dopo un bel respiro, date il via alle danze. Il sacchetto volteggia per aria, poi vi è un grande sbuffo di fumo bianco, dietro il quale appare l'illusione di un giovane che ancora non conoscete, ma che ben presto sarà la figura centrale di questo Passo.

"Buonsalve a tutti! Ecco a voi il vostro presentatore preferito: il mitico, l'unico, l'inimitabile... Maximus Gilius Flaubert!" si presenta l'illusione del giovane, fra sbuffi di fumo colorato e fuochi d'artificio illusori. "Gilius, dov'è il caffè?" si sente una voce maschile fuoricampo. Il giovane illusionista si ferma un attimo, vedete distintamente un nervo pulsare sulla sua fronte. "Mio adorabile pubblico, perdonatemi solo un istante..." ed esce fuori dall'inquadratura illusoria. Ma la sua voce si sente ancora, inalberata: "Non lo vedi che sto lavorando?! Sto registrando, vuoi rovinarmi tutto?! È la settima ripresa che faccio e non ce ne sarà un'ottava! Ed il caffè l'abbiamo finito ieri, doveva comprarlo tuo cugino! Guarda nella dispensa in alto, forse ce n'è ancora un poco nel barattolo. Ma non disturbare più il mio lavoro!". Non sembra rendersi conto che anche la voce viene registrata da quella distanza.

Ritorna nell'inquadratura. "Rieccomi! Non ve ne siete andati, vero? Bene, ora siamo pronti... per il gioco delle quattro carte!" suoni illusori di applausi. "Questo è il regolamento, ma voi lo conoscete già, vero? Lo so, lo so... il mio genio ha già fatto il giro dell'Accademia" appare una illusione del regolamento. "Io sarò il Giocatore Nero... e voi sarete il Giocatore Bianco. Pronti per iniziare... rullo di tamburi..." c'è un suono illusorio di un rullio di tamburi. "... Gaaaame Staaaaaart!" altro spettacolo pirotecnico, mentre Gilius alza il dito guantato al cielo. Il sacchetto estrae da solo, per magia, la prima carta. "Oggi è il mio giorno fortunato..." la faccia visibile della carta è nera, quindi viene voltata: è nera anche dall'altro lato. "Punto a Maximus!" annuncia Gilius, mentre un grande tabellone illusorio segna il punteggio corrente. "Gilius, ma il Bianco non partiva da un punto? Perché il tabellone ne segna due?" chiede la solita voce. Gilius si volta di lato sbraitando: "Che importa! È un punto extra di incoraggiamento, d'accordo?! Pensa a preparare il caffè piuttosto!". Tossisce. "Ehm ehm... volete dunque fare la vostra azione speciale? Toccate il sacchetto per dire sì, attendere cinque secondi per dire no" spiega.

Risoluzione del Gioco
Nei giorni precedenti, avevate già discusso del gioco e sapete già qual è la strategia vincente. Quindi, fate ad ogni turno la vostra azione speciale. La cosa curiosa è che il Nero (cioè Gilius) estrae sempre una carta a sua favore, tant'è che, al terzo turno, sentite dire dalla voce fuoricampo: "Oh, ma non è che stai barando?! Stanno uscendo sempre carte nere!" al che Gilius perde la pazienza. Compare l'immagine di una scritta gialla su sfondo nero: Ci scusiamo per l'interruzione. La trasmissione riprenderà a breve. La scritta è accompagnata da un suono molto acuto. Dopo circa una ventina di secondi, riprende. Arrivate infine al sesto turno. "Ehm, Gilius..." "CHE C'È ANCORA?!" "Il tuo caffè si fredda" Gilius rimane pietrificato. "Oh... grazie..." lo sentite sorseggiare il caffè da fuori scena. Risolvete, infine, il gioco, sconfiggendo il Nero.

Un grigiore oscuro arriva sopra un Gilius depresso, seduto a terra. "Ho perso... ! Ah... che dolore al cuore... !" "Avevi già perso contro Ludwig... e gli avevi pure nascosto l'esistenza della regola del Privilegio del Bianco, contravvenendo alle regole che tu stesso hai scritto. Poi hai perso contro Mathias, anche se almeno sei stato onesto nell'esporre tutte le regole..." ricorda la voce fuoricampo. Gilius si sforza tantissimo di ignorare quel commento, ma ha letteralmente i nervi a fior di pelle. "Ah... l'atroce sofferenza della sconfitta... ! La mia vita non ha più senso... !" recita la sua parte. Si sente una persona sputare caffè. "Oh, ma sei serio?! E poi chi ci farà ripetizioni private?! Ed il tuo ruolo da capotavola?!". Gilius si mette a ridere, la risata più finta che abbiate mai visto. "Ah... ah... perfino i miei amici mi hanno tradito... !" poi si sente una porta che si apre. "Ciao Gilius, scusami cercavo mio cugino... ma che cos'è quell'arnese?" dice una voce maschile fuoricampo. "Zitto, Pavel! Sta registrando! È già la settima volta che lo ripete..." Gilius si alza in piedi. La nuvola di pioggia scompare, ma un'aura tenebrosa lo avvolge. I suoi occhi diventano due sfere di un rosso acceso. "Hanry Strongarm... Pavel Strongarm..." delle scariche elettriche partono dalle mani del giovane illusionista, "... le vostre zucche vuote hanno già dimenticato quanto erano atroci le mie torture illusorie... ? Forse dovrei rinfrescarvi la memoria... !" Si vede Gilius che sta per lanciare una magia. "No, ti prego! Non la tortura dei gattini! No!" dice Hanry, terrorizzato. "Sono appena entrato! Non ho fatto niente di male!" dice Pavel, sulla difensiva. Compare nuovamente la scritta gialla su sfondo nero. Un attimo dopo, compare la scritta: Game Completed! Congratulations! e vari coriandoli e stelle filanti.

La magia illusoria termina. Ma dal sacchetto esce fuori una gemma cristallina, color acquamarina. Non avete dubbi su cosa sia: è un cristallo della memoria, uno dei frammenti necessari per aprire il diario di Ada Blackrose. Appena lo toccate, avete entrambi una visione, che sembra come un libro che vi racconta una vecchia storia.

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Visioni dal Passato - Parte 2 (Cristallo della memoria di Maximus Gilius Flaubert)
Mathias era a Mensa. Un po' deluso, si sedette ad un piccolo tavolino per due, vuoto, ed iniziò a mangiare da solo. Alla fine del primo piatto, vide un'ombra sul suo vassoio ed alzò lo sguardo. "Bhè, cosa stai aspettando? Avanti, muoviti! Oggi Mathias mangerà con Maximus e gli altri" e vide Gilius farfugliare un incantesimo. Il vassoio di Mathias si alzò dal tavolo e, diligentemente, seguì il dito di Gilius. Dato che non aveva nulla da perdere nel farlo, Mathias accettò l'invito. In effetti, dovette ammettere che non si sarebbe mai aspettato da lui un gesto del genere. Era stato subdolamente gentile. Salito nel privé, Gilius posò il vassoio sul posto alla sua destra, al tavolo numero 7, e, quando arrivò anche Mathias, l'illusionista non perse tempo nell'introdurlo. "Gentili tutti, è con immenso piacere che Maximus Gilius Flaubert vi presenta il suo nuovo amico. Studente del primo anno, corso di studi in Arti Marziali, ecco a voi Mathias Coldbreeze!" ed un piccolo spettacolo illusorio di luci e coriandoli comparve dal nulla. Mathias fu a dir poco imbarazzato da quella presentazione, non amava essere sotto le luci dei riflettori, ma dovette ammettere che, a modo suo, Gilius ci sapeva fare. Altre sei persone della tavolata lo salutarono. Mathias riconobbe subito Hanry e Pavel, le due "guardie del corpo" di Gilius. "Vi prego, non andateci pesante su di lui! È l'amico di Maximus, non ancora il vostro!" aggiunse, suscitando ilarità nella sua platea. "Hanry Strongarm, ti ricordi di me, vero?" disse Hanry, stringendogli la mano con una forza incredibile, fino a stritolargliela involontariamente. "Pavel Strongarm, sono il cugino di Hanry" asserì Pavel, stringendogli la mano, ma controllando bene la forza. "Piacere, Wilhelmina Fireseed. Chiamami Mina per favore" si presentò una bella ragazza dai capelli rossi, sorridendogli. "Incredibile come uno svitato come Gilius possa chiamare qualcuno suo amico. Hadamard William Taskerhill, al vostro servizio" si presentò un ragazzo vestito in rosso da moschettiere, "Wil! Scusalo, è il mio ragazzo, a volte parla troppo" si scusò per lui Mina.

"Hai sentito, Gilius? Ti ha chiamato di nuovo svitato" disse con voce forzatamente alta un giovane mezz'elfo dalle vesti scure, mettendo entrambe le mani dietro la nuca, inclinando la sedia verso l'esterno del tavolo e chiudendo entrambi gli occhi, per poi aprirne uno e guardare Mathias, "Finneas Darkgate, l'unico furbo della compagnia" si presentò facendo l'occhiolino a Mathias. "Ho sentito bene, Fins! Ma il grande Maximus non si lascia distrarre da tali illazioni" replicò Gilius, con fare ancora più teatrale di prima. "Fins... l'unico furbo? Sedere allo stesso tavolo di Gilius è già di per sé la cosa più stupida del mondo. Piacere, Droy Richardson, un umile spadaccino consapevole di essere stupido" si presentò l'ultimo membro della tavolata, quello che all'aspetto sembrava il più grande e maturo di tutti, vestito in modo decisamente umile rispetto agli altri, ma con una spada infoderata al suo fianco ed un fisico molto possente. "Molto bene! E questo conclude le presentazioni. Quindi, torniamo a mangiare. Bon appètit!" disse Gilius, con un leggero inchino, per poi tornare a sedere, finendo il pranzo.

Iniziarono tutti quanti a parlare del più e del meno. Mentre mangiavano, la conversazione si rivolse verso Mathias. "Mathias... Coldbreeze, hai detto? Il tuo cognome non mi suona familiare..." disse il moschettiere. Mathias sperò con tutto il cuore che la conversazione non andasse in quella direzione. "Ovviamente! Mathias è di Shakar ed una zucca vuota come quella di Hadamard non può conoscere i cognomi di Shakar" fu il repentino intervento di Gilius, un salvataggio a dir poco estremo. "Ah! Come... zucca... ?" "Finitela" tagliò corto lo spadaccino. "Ehi, ehi... la discriminazione è contro le regole..." disse Mina, agitando entrambe le mani con i palmi aperti. "Non sei un nobile, vero? Non importa, anzi meglio così. Spero che potremo diventare buoni amici" gli sussurrò Finneas, mentre gli altri parlavano.

[...]

Mathias e Gilius erano nella stanza L-16, da soli. "I misteri sono davvero tanti, cercherò di essere chiaro con le domande.. umh vediamo vorrei sapere chi era colui che sedeva precedentemente al mio posto, che fine ha fatto e perché" disse Mathias. Gilius ascoltò molto attentamente le parole di Mathias. Si tolse il cilindro. Parlò con voce seria, molto diversa dal solito. "Pochi anni fa, su quel tavolo, sedeva una ragazza... si chiamava Ada Blackrose" e subito Mathias pensò a quello che sapeva sulla famiglia Blackrose. In realtà, molto poco: sapeva solo che appartenevano alla borghesia di Labona. "Non c'era nessuno al nostro tavolo a cui non stesse simpatica Ada" aggiunse Gilius, prendendosi un attimo di pausa. "Ada è morta in un incidente... precipitata da un'alta scogliera a Shakar... sospetto suicidio, oppure tragedia, nessuno lo sa..." disse a bassa voce. "Secondo Fins, Ada non si sarebbe mai tolta la vita da sola... ad ogni modo, è tempo di raccontare un po' di storia" concluse, iniziando il suo racconto, servendosi di semplici illusioni per mostrarlo a Mathias.

[...]

Mathias prese il vassoio, congedandosi dal suo tavolo, fu salutato da tutti. Quando già aveva sceso il primo gradino, sentì una voce femminile alle sue spalle. "Giovane di Shakar, aspetta. Una sedia vuota, al mio tavolo, per te è pronta. È un invito personale, rifiutarlo è scortese" era una voce femminile particolarmente calma e rilassata, lenta e tranquillizzante, con una vena di misticismo misto ad un misterioso carisma. Mathias si voltò e vide che Priscilla aveva appena finito di parlare e lo stava scrutando attentamente. Stava per rispondere, ma Priscilla lo anticipò: "Cosa vuoi dirmi già intuisco. Modi migliori per fare quello che cerchi giungeranno. Ora... siediti" e, con il palmo aperto della mano, indicò la sedia. Con la coda dell'occhio, Mathias vide Finneas varcare le porte della Mensa. Avrebbe fatto ancora in tempo a raggiungerlo.

Mathias
Sorrise spontaneamente quando fu salutato con entusiasmo da tutti i recenti amici per poi andarsene. Pian piano che si allontanava dal tavolo aumentò il passo per sbrigarsi, ma all'improvviso si fermò. Fu sorpreso da una mistica voce proprio mentre stava per scendere l'ultimo scalino e ascoltò con attenzione le parole inattese di Priscilla, restò lì un attimo quasi paralizzato per riflettere velocemente sul da farsi mentre osservava l'amico uscire dalla mensa.
Diamine, proprio ora.. non posso però rinunciare a quest'occasione
Fece un cenno di assenso verso la misteriosa fanciulla, posò il vassoio al proprio posto e tornò sui propri passi verso il tavolo numero 6. Mentre camminava tra gli eleganti tavoli cercò lo sguardo di Gillius in cerca di qualche avvertimento telepatico. Giunto davanti al tavolo della notte si presentò. "Salve Lady Nightblade, sono Mathias Coldbreeze e sono molto onorato del suo invito, con permesso" Sottolineò il suo finto cognome con un tono più lento mentre guardava negli occhi la capotavola per studiarne la reazione, poi abbassò lievemente la testa in segno di gratitudine muovendo elegantemente la mano in avanti e infine si sedette sul posto a lui riservato pronto ad ascoltare cosa aveva da dire.

The Lady of Night
Quando Mathias incrociò lo sguardo con Gilius, l’illusionista scosse leggermente la testa, facendo quindi capire a Mathias che, in quella circostanza, doveva cavarsela da solo. Priscilla sorrise languidamente quando Mathias la salutò. ”Il freddo del tuo cognome ho sentito sul mio volto, il tuo lento tono ho ascoltato, il tuo cenno del capo ho visto. Davvero molto ti importa che la verità sulla tua identità non si sappia. Rilassati, non siamo qui per questo” esordì Priscilla. La ragazza posò delicatamente le sue mani sul tavolo e Mathias ebbe come l’impressione che le mani della giovane Nightblade fossero gelide. Riuscì quasi ad avvertirne il freddo glaciale. ”Una profezia non ancora realizzata affonda le sue radici dentro di te. Ne percepisco il potere. C’e una Voce... dalla duale tonalità. La Voce ti sta chiamando, ma le magie degli insediamenti umani soffocano la Voce. Se vuoi che io l’ascolti per riferirti il suo messaggio, seguimi nell’aula L-17” asserì, con tono di voce mistico, lento ma ben cadenzato, come se avesse una musicalità propria. ”Ti avviso: l’arte divinatoria è difficile. Non posso prevedere quanto tempo occorrerà, forse basterà mezz'ora, forse un’ora intera è poca, ma sei libero di interrompere e di andartene quando vuoi” e si alzò in piedi, lasciando il suo vassoio per poi uscire dalla Mensa.

La visione ha termine e vi lascia la sensazione che, un pezzo alla volta, il grande puzzle nel quale siete immersi si stia ricomponendo. Ma avete ancora troppi pochi pezzi per poterlo ricostruire l'intera storia. Sono le 15:30 circa. A vostra scelta, potreste anche provare direttamente il prossimo Passo. Bisognerebbe solo chiedere in segreteria di prenotare l'aula L-20, magari è libera.

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Note
Segnatevi +100 XP ciascuno. Le immagini di Gilius e di Priscilla sono nell'album.

 

Modificato da Black Lotus
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Llionas Cavendish

Terminata la visione guardo Bernard e gli dico "..altre visioni..altri nomi..eviterei di ragionarci sopra, sappiamo ancora poco e molti di questi potrebbero essere personaggi secondari nel nostro percorso..prima di fare congetture dobbiamo scoprire più dettagli..Fins è il ragazzo del terzo passo, se hai tempo andrei direttamente all'aula L-20 o almeno proverei a prenotarla" resto davanti alla porta d'ingresso invitando Bernard ad uscire prima di me.

@Alonewolf87

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Se sei d'accordo ad andare all'aula 20 subito descrivi pure l'azione io ti seguo

 

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  • Supermoderatore

Bernard

Questa faccenda sta diventando come una delle grandi epopee classiche dozzine di personaggi, ciascuno che segue i suoi interessi, gran confusione nei primi capitoli e forte necessità di un Dramatis Personae da tenere sott'occhio per ricordarsi sempre chi è chi e cosa fa. Mi fa venire in mente queste Cronache che lessi una volta, dette del Ghiaccio e del Fuoco, ma gli ultimi libri sono dispersi, forse l'autore non li ha mai finiti, un certo Martinus Georgius...

Sì direi che potremmo approfittarne e provare a vedere se riusciamo a portarci avanti di un altro passo. Anche se l'idea di mettermi ad inscenare un tentato omicidio-suicidio non è che mi entusiasmi proprio...

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Andate in segreteria e, dopo una brevissima fila, riuscite a prenotare l'aula L-20, a cui potete accedere fin da subito. Prima di recarvi lì, però, Llionas ne approfitta per fare un salto in Biblioteca. Conviene farlo adesso, perché poi dopo chiuderà, tanto l'aula L-20 da lì non si muove e la vostra prenotazione è valida fino alle 20:00.

@Garyx

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Biblioteca
Arrivato nell'edificio centrale, Llionas si mette subito alla ricerca di un libro che possa aiutarlo nella traduzione. Dopo circa una ventina di minuti, trova proprio il libro che fa al caso suo: La Codifica Short-Long, di Samuel Morse. Si tratta di un libro molto tecnico, ma scritto in linguaggio semplice e comprensibile. Sfogliandolo, trovi l'appendice con la tabella di traduzione. Le pause brevi delimitano le singole lettere (più precisamente chiamate caratteri), mentre le pause lunghe servono per delimitare le parole (chiamate stringhe). Con la tabella affianco, ti bastano cinque minuti per tradurre il messaggio in codice di Adele Holyright.

Spoiler

Note
La traduzione devi comunque farla tu (giocatore), usando la tabella dell'alfabeto Morse come riferimento.

Finito di tradurre, rimetti il libro al suo posto, in quanto per oggi non ti serve più.

Aula L-20: Terzo Passo
Alle 16:30 circa entrate nell'aula L-20. Si tratta di un'aula con il pavimento in ceramica bianca, anch'essa alquanto spoglia d'arredamento, eccezion fatta per il soffitto e per i muri laterali, dove vi sono tutta una serie di fili e di specchi. Due corde molto robuste, con tre anelli metallici ciascuna, pendono dal soffitto al centro della stanza. Completa l'arredamento un appendiabiti ed un armadio a muro in un angolo, di fronte al quale vi è una porta semi-aperta che conduce a quello che sembra essere un buio sgabuzzino, pieno di oggetti, forse utili, forse cianfrusaglie. L'aula ha una illuminazione più bassa del normale ed è quasi interamente in penombra. Notate subito una cosa: la disposizione degli specchi non è come nella visione del Terzo Passo.

Modificato da Black Lotus
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Llionas Cavendish

Finiti la traduzione metto in tasca il foglio su cui ho appuntato il messaggio nascosto con l'intenzione di distruggerlo appena terminata l'ispezione dell'aula L-20.
Messaggio

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"Room not safe they hear see" da come ha detto libero immagino che oltre alla lezione abbiamo fissato un altro "appuntamento" per il giorno libero alla stessa ora in aula T4 che immagino sia sicura a differenza della T2.

Arrivato in aula "..mmm gli specchi sono fuori posto, probabilemente dovremo rendere tutto identico alla visione, mentre inizi a spostarli io tolgo l'armatura, sia mai che mi tocchi fare degli esercizi agli anelli eh eh.." inizio a togliere l'armatura.

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  • Supermoderatore

Bernard

Non indago per il momento su ciò che sta facendo Llionas per conto suo, ricambiando la cortesia che mi sta facendo nel non mettere troppo becco nella questione Lust.

@Black Lotus

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Ed ecco che nella mia mente si riaffaccia inesorabile un'ondata di lussuria e desiderio e mi passano davanti agli occhi varie immagini di lei variamente (s)vestita e intenta a manipolarmi con maestria. Mi prendo un attimo per superare la cosa, ma con scarsi risultati quindi decido di dirigermi un attimo ai bagni e, con un misto di vergogna bruciante, eccitazione e senso di sconfitta, mi "sfogo" il più rapidamente possibile.

Mentre Llionas va in biblioteca ne approfitto per riposarmi ancora un pò, i muscoli ancora pesantemente indolenziti e sonnecchio su una panca per una mezz'oretta. Quando Llionas ritorna sbadiglio e lo seguo nell'aula L-20. Che ci appare subito come un luogo molto particolare Qual'era secondo te lo scopo di questi specchi messi intorno agli anelli? Una sorta di sistema per osservarsi durante gli esercizi per ottenere la giusta forma e postura? chiedo a Llionas mentre gironzolo per la stanza e sbircio nell'armadio e nello sgabuzzino. Cerco inoltre se esiste un qualche sistema per regolare l'illuminazione.

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Aula L-20
Bernard trova subito un sistema per regolare l'illuminazione, basato su rune arcane. Per favorire l'esplorazione iniziale, alza il livello di luminosità della stanza, riportandolo ad intensità luminose normali. Bernard e Llionas iniziano a guardare dapprima nell'armadio, poi nello sgabuzzino. L'armadio a muro è chiuso a chiave. Nello sgabuzzino, invece, vi sono molti oggetti, la maggior parte dei quali destinati alle pulizie: scope, palette, secchi, panni per asciugare a terra, uno spazzolone, spugne, guanti di gomma e diversi contenitori di detergenti.

Dentro lo sgabuzzino, sulla vostra sinistra, invece, vi è uno scaffale porta-oggetti (quattro assi verticali di ferro posti ai vertici di un rettangolo, poggiati a terra senza esser inchiodati, con quattro ripiani in legno), che è letteralmente straboccante di oggetti. Per la maggior parte, si tratta di cianfrusaglie: arnesi rotti, chiodi storti, corde sfilacciate, anelli in legno gravemente lesionati, bulloni ed altri pezzi di ferro; al ripiano più basso, vi sono anche otri bucati, zaini malridotti, scarpe usurate in modo inverosimile ed altro ciarpame. Poggiato all'angolo sulla vostra destra, vi è un manichino in legno, pieno di segni di usura (colpi di armi taglienti, contundenti e perforanti). Iniziate a cercare più accuratamente in quel marasma.

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Meccaniche
Bernard, Investigare: 1d20 +4 = 23
Llionas, Investigare: 1d20 = 18

Facendosi largo tra la confusione, Bernard trova due chiavi, una di colore chiaro, in condizioni abbastanza accettabili, l'altra di colore scuro, un po' arrugginita, che erano finite sommerse da tutto quel disordine. Llionas, invece, frugando bene dentro lo zaino malconcio, trova al suo interno un kit da scalatore, in ottime condizioni. La chiave chiara apre l'armadio a muro. All'interno dell'armadio, trovate tutti oggetti tenuti in condizioni perfette. Appese sulle ante interne dell'armadio, vi sono delle armi, marchiate magicamente: capite che quelle armi sono a disposizione degli studenti che si allenano lì, ma non possono lasciare quell'aula. Si tratta di balestre, archi, pugnali, lame di vario tipo (spada corta, stocco, spada lunga, scimitarra, spadone). Vi è poi una teca di vetro nell'armadio, chiusa da un lucchetto, con scritto Oggetti personali di Finneas Darkgate, che aprite con la chiave scura. Al suo interno, vi sono diversi oggetti, tra cui vari oggetti alchemici.

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Trovate un paio di ciascuno dei seguenti: una fialetta di acido, una di acquasanta, un fuoco dell'alchimista, una fiasca d'olio ed una anti-tossina. Inoltre, nella teca di Finneas, trovate un pugnale dal manico ornato, molto ben affilato. Al ripiano più basso dell'armadio, vi è una lanterna (con schermo) e due pozioni con un liquido turchese all'interno, che riconoscete immediatamente come pozioni curative. Nessuno di quest'ultimi oggetti al ripiano inferiore è marchiato magicamente, quindi, in linea di principio, nulla vi vieta di prenderli.

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Pugnale di Finneas Darkgate
Attenzione! Quando lo trovate nella teca, il pugnale ha la lama chiara.
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Hooded Lantern
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Potion of Healing
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Specchi
Terminata l'esplorazione, rimettete al loro posto gli specchi, che intuite esser disposti in quel modo per poter fare gli esercizi agli anelli guardando il proprio corpo da diverse angolazioni, in modo da affinare la tecnica. Non appena finite di sistemare l'ultimo specchio, avete una visione: vedete Finneas Darkgate allenarsi agli anelli; Mathias è nella stanza con lui, la stanza è in penombra.

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Visioni dal Passato - Il Ragazzo dai Capelli Blu
Non appena Mathias pronunciò il cognome di Ada, Finneas si fermò a mezz'aria per un lungo istante. Gocce di sudore caddero per terra. Mathias lo poteva vedere da diverse angolazioni e notò che il volto di Fins era teso come una corda di violino. L'istante dopo, continuò a fare l'esercizio, mettendoci molta più forza e vigore di prima. Quando il giovane di Shakar finì di parlare, Finneas terminò l'ultima serie e scese dagli anelli, ma senza guardare Mathias, stava guardando fisso davanti a lui. Restò immobile per un lungo istante, serrando i pugni. Il resto avvenne così velocemente che Mathias non credette ai suoi occhi. Le ombre attorno a Finneas divennero nero pece e lo avvolsero, per poi svanire in una spirale di oscurità: Finneas era sparito nel nulla. Mathias non aveva mai visto nulla del genere. Un attimo dopo, sentì un colpo ben assestato dietro al ginocchio, che lo fece tendere naturalmente in avanti, mentre un filo sottile gli si avvolse attorno al collo, strangolandolo. Era una garrota: l'arma di un assassino. Finneas era dietro di lui, gli occhi infuocati. Mathias stava soffocando, non riusciva a parlare, boccheggiava, entrambe le mani erano sul filo, cercando di impedire che gli tagliasse la gola. "Non... è stato... un... omicidio..." asserì Fins, calcando ogni singola parola e parlando lentamente. "Lei..." la voce di Finneas ebbe un fremito, "... si è suicidata" disse tutto d'un fiato. "Sono stato chiaro?!" gridò, stringendo un po' di più la garrota, facendo uscire sangue dal collo di Mathias. "Non c'è nessuna verità... lei... Ada... ne ho sentite abbastanza... non può essere andata diversamente... perché... se lo fosse... allora... dovrei uccidere Pavel..." continuò, senza mollare la presa.

"Ada..." sussurrò Fins, allentando leggermente la presa. Mathias provò a liberarsi e, con la sua naturale agilità, riuscì a sguinzagliare via da quella morsa asfissiante, ma, prima che qualunque altra cosa potesse accadere, Finneas lo spinse sul muro, allontanandosi a sua volta. Mathias sbattè sul muro, accusò il colpo, respirò a pieni polmoni e a bocca spalancata, toccandosi il collo, si sporcò la mano di sangue, ma finalmente il soffocamento era finito e ciò lo fece sentir rinascere. Mentre ancora si riprendeva, guardò Finneas: il giovane dai capelli blu si era appoggiato con la schiena al muro opposto al suo. Ancora una volta senza preavviso, Finneas estrasse un pugnale dalla lama nera, gridò e lo conficcò... sulla sua spalla. Andò in profondità ed il sangue schizzò per la stanza. Estrasse il pugnale e questa volta si ferì ai polsi, per poi gettare via il pugnale insanguinato. Si accasciò al muro, sedendosi per terra. Finneas si portò una mano alla testa, abbassandosi una benda e coprendosi gli occhi. Stava singhiozzando. "Ada era tutto per me... lei era la mia vita... non potrei mai perdonare chi l'ha fatta uccidere... per una stupida negligenza... ma... soprattutto... non potrei mai perdonare... un fidanzato incapace di vendicarla... quindi deve essere stato un suicidio... non c'è altra spiegazione..." le parole erano spezzate da lacrime amare. "Perdonami, Mathias... ti ho ferito... tu sei innocente... ho perso il controllo e... ti prego... vattene... lasciami da solo..." mai Mathias aveva visto Finneas soffrire così tanto, il dolore al cuore che provava doveva essere più intenso di qualunque dolore fisico. Tuttavia, il taglio ai polsi di Finneas era profondo... e la quantità di sangue per terra era preoccupante. E non accennava a diminuire. "Non mi importa più nulla ormai... presto sarò da te, Ada..." fu il sussurro captato dalle fini orecchie del giovane di Shakar. Mathias percepì che la coscienza di Fins stava lentamente scivolando verso l'oscurità.

Mathias
Con la mano alla gola si massaggiò il collo e assisté al tentato suicidio del ragazzo dai capelli blu. Osservò il sangue schizzare nella stanza e Fin accasciarsi a terra sempre più debole e pallido, da un momento all'altro sarebbe svenuto per poi morire in pace senza nemmeno accorgersene, con il caldo liquido cremisi che scorreva via costantemente creando una calda pozza a terra. Lo conosceva da poco e non si era affezionato, perciò anche se l'agitazione era tanta riuscì a rimanere lucido provando un forte senso di pena. Si avvicinò allo sgabuzzino, alla ricerca di tutto ciò che potesse essere utile (come un kit di pronto soccorso e delle corde), prese la borraccia d'acqua che il ragazzo avrebbe dovuto bere post-allenamento, posata al fianco del suo borsone.
Devo restare calmo..
Le mani tremavano, ma fece dei respiri profondi per diminuire il suo battito cardiaco, si avvicinò e per prima cosa gli legò braccia e gambe per non rischiare di venire attaccato o che riprendesse il pugnale. Perdeva molto sangue dai polsi, perciò legò le braccia verso l'alto, a uno degli anelli, così da far fuoriuscire meno sangue, dopo di ciò sciacquò le ferite per poi tamponarle e fasciarle, facendo pressione.
Se continua a perdere sangue dovrò per forza legare stretta una corda intorno alle braccia e trovare aiuto.
Attese un po' per rielaborare la situazione riempiendosi le mani di fastidioso sangue caldo mentre cercava di tenere premute le arterie.

La visione ha termine. Quell'ultima scena, con Finneas sanguinante, legato agli anelli, e Mathias che cerca di salvarlo, si imprime nelle vostre menti. Ora Bernard e Llionas sanno esattamente che è proprio quella la scena che devono ricreare. Vi basta sfiorare il pugnale di Finneas Darkgate con le dita che una strana sensazione vi percorre il braccio. Gli unici concetti a cui potete associare questa sensazione sono solo due: sangue ed ombra. Ora vi è però una scelta difficile: uno di voi deve interpretare Finneas. Quindi, dovrà infliggersi delle ferite potenzialmente fatali. Fortunatamente, avete trovato pozioni curative, ma il vostro intuito vi dice di non farvi troppo affidamento; dopotutto, anche il Terzo Passo parlava di morte. E sembra proprio essere il dualismo di questi due concetti, Amore e Morte, ad essere il vero protagonista di questa storia.

Spoiler

Note
Non appena avrò un po' più di tempo, aggiornerò i vostri inventari, come segue: un oggetto alchemico a testa, una pozione curativa a testa, Llionas il Climber's Kit, Bernard la lanterna. Ovviamente, non è detto che dobbiate prendere tutto ciò che trovate, quindi in realtà aspetterò i vostri post per regolarmi di conseguenza.

 

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Bernard

Che dici Llionas Finneas si potrebbe avere a male se gli fregassimo la sua roba? Dico in caso sia ancora vivo e in circolazione dico studiando gli oggetti alchemici che troviamo nell'armadietto.

Anche qui un'altra scena da gran drammone corposo dico dopo aver assistito alla visione che ci si imprime nelle menti dopo aver toccato il pugnale. Mi domando se a far cambiare colore alla lama sia l'illuminazione della stanza o il tocco del sangue dico per poi fare qualche veloce esperimento in merito.

Quindi tu faresti Finneas e io Mathias? chiedo poi a Llionas. Se poi dovrò legarti alle corde per bloccare il sangue spero solo di riuscire a sollevarti. C'è anche da dire che di Finneas si parlava di "tentato suicidio" quindi dovremmo avere del margine di manovra.

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Aula L-20: Finneas Darkgate
Llionas accetta il suo ruolo. Bernard dapprima abbassa la luminosità della stanza, facendola ritornare in penombra, poi lascia cadere una goccia di sangue sul pugnale di Finneas, la cui lama diventa nera come la pece. Adesso viene la parte più difficile. Llionas fa passare le corde attorno agli anelli, facendo dei nodi ma lasciandoli molto lenti, in modo che Bernard non abbia poi difficoltà. Il giovane paladino respira profondamente: si ferisce prima alla spalla, poi si taglia i polsi. Il sangue esce copioso da quelle ferite e Llionas si sente quasi svenire, pur rimanendo a malapena cosciente.

Senza perdere neanche un attimo, Bernard stringe le corde, legando Llionas saldamente. Il nero pugnale scivola dalle mani del giovane di Tyrsis ed è proprio in quel momento che qualcosa di inatteso accade. Delle rune di un color oro particolarmente vivido ed acceso appaiono (apparentemente dal nulla) sui muri laterali, ad altezza busto, formando come un perimetro. Sulla porta si forma un complesso diagramma arcano, che la sigilla. Infine, sempre nello stesso istante, una luce di un viola intenso permea l'intera stanza, al cui interno si forma come una leggera bruma. Bernard e Llionas hanno visto solo una volta un effetto analogo: il rituale che imprigionava Johanna Porpur.

Una figura evanescente compare al centro della stanza, ma gli specchi non la riflettono: è lo "spirito" di Finneas Darkgate. "Questo colore..." la voce dello spirito di Finneas è inquieta, ma non aggressiva, la mano dello spirito riesce a smuovere un po' di bruma, per poi perderne un po' stringendo il pugno, "... Mathias lo chiamava bliola... che nome stupido..." riapre il palmo della mano, disperdendo la nebbia, "... non ha mai dato peso a certe cose..." rialza lo sguardo, verso di voi. "Tu, ragazzo legato alle corde... perché ti sei ferito per incontrarmi? Io non valgo il tuo sangue. E tu, quattrocchi... sembri intendertene di magia... ma cosa risponderesti se ti dicessi che tutto ciò che dicono i libri sulla magia è solo fumo negli occhi?" vi chiede.

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Bernard

Ecco ti pareva penso quando, iniziato il rituale, rimaniamo sigillati dentro la stanza da un effetto similare a quello che abbiamo incontrato a Villa Porpur.

Siamo qui seguendo delle visioni, che ci hanno indirizzato a parlare con te, a ricreare questa scena. Parlaci di te spirito. E sì, spiegami in che modo il mondo sta venendo ingannato, cosa ci sta venendo nascosto della sua natura, della natura della magia e di chi la controlla.

In tutto questo il mio sguardo rimane fisso su Llionas, pronto ad intervenire se lo vedo avvicinarsi troppo alla soglia della morte.

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Llionas Cavendish

Spoiler

Scena Visione

Ormai ho deciso, non posso imporre a Bernard il peso di un simile gesto, lo farò io.. penso mentre prendo il pugnale che ormai ha mutato colore, la mano trema ed esita quando avvicino la lama alla spalla per sferrare il primo colpo ..dovessi morire qui rovinerei la vita a Lian che tiene a me come a un figlio, porrei fine ai miei sogni, non avrei la possibilità di conoscere.. allontano il pugnale e faccio qualche passo nella stanza scuotendo la testa  quasi a ripensarci, poi mi fermo, torno serio ed inizio a replicare la visione senza esitare ..se io e Bernard dovessimo fallire un destino ancora peggiore colpirebbe tutte le terre conosciute, la vita stessa sarebbe in pericolo, devo smetterla di pensare solo a me stesso ed alle conseguenze delle mie sole azioni, e concentrarmi sull'obiettivo più grande..per questo motivo non morirò qui oggi..per quanto siano profonde le mie ferite non soccomberò alle tenebre!

Resto a guardare mentre Bernard fa le prime domande allo spirito, per ora non parlo, conservo le energie in attesa di conoscerlo meglio e potermi permettere di fare qualche domanda più mirata.

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Aula L-20: Il Colore Che Non Può Essere Visto
Finneas ascolta attentamente le parole di Bernard ed osserva ogni singola reazione che traspare dal linguaggio non-verbale dei due studenti. "Tu mi sopravvaluti, quattrocchi... non ho tutte queste conoscenze... so solo che non si può prestare fede a ciò che dicono i libri..." risponde. "Non ho voglia di parlare di me... preferisco l'ombra alla luce... ma se vi siete spinti fino a questo punto, allora forse significa qualcosa..." continua. "Mi chiamo Finneas Darkgate. Mi sono iscritto all'Accademia nell'anno 558. Nell'anno 560, dopo l'estate, all'inizio del terzo anno, ho conosciuto Mathias, un ragazzo di Shakar, appena immatricolato. Al contrario degli altri, Mathias veniva da una famiglia povera... ed aveva nascosto il suo vero cognome affinché non fosse discriminato. In teoria, stando alle regole non scritte degli otto tavoli, Mathias non avrebbe potuto sedere tra noi. E ciò causò non pochi guai al capotavola, ma questa è un'altra storia" inizia a raccontare.

"Io e Mathias... abbiamo avuto... non saprei come definirlo... un litigio molto serio... su un argomento di cui non voglio discutere. A valle di quell'evento, ho fatto delle ricerche... ed ho scoperto che ci sono troppi fatti che non quadrano... per cui diffido dei libri e di chi crede nella Vera Luce" prosegue. "Mi sono accadute molte cose, da allora. Ma sono comunque riuscito a laurearmi nel 563, prima dell'estate. Non ricordo bene nient'altro... solo... che vi erano degli indizi... uno di questi è il nome di questo colore... un colore che non può essere visto con gli occhi... tipicamente accompagnato dal viola, quando non è puro..." dice. Mentre parla, il sangue scivola sulle braccia di Llionas.

Spoiler

Meccaniche
Llionas, Tiro Salvezza contro morte: 1d20 = 10 (1 successo)

Finneas si sforza di ricordare, coprendosi metà del viso con una mano, come se avesse una fitta di dolore. Poi, però, abbassa la mano. "C'è dell'altro che volete chiedermi? Vorrei però che questo fosse un dialogo e non un interrogatorio... ragazzo legato, tu devi ancora rispondere alla mia domanda. Ed ora sarebbe cortese che vi presentaste... e che quattrocchi mi chiarisse questo discorso sulle vostre visioni" conclude.

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Llionas Cavendish

Fatico a mantenere la concentrazione ma quando mi sento chiamato in causa riacquisto un pò di lucidità "..volevamo conoscere la tua storia..solo riscoprendo il passato potremo evitare ciò che accadrà in futuro..una terribile sorte ci attende se non avremo successo.." penso alle sue parole alle date come può essersi laureato questa estate? ..può aver senso..? ..potrebbe combaciare col fatto che la storia di Johanna si sia svolta qualche anno prima, ma non cè conferma..potrei chiedergli qualche informazione su fatti relativamente recenti..ma..cosa..? poi continuo a parlare "..queste ferite sono il mio sacrificio..ti chiedo di fare lo stesso..un sacrificio in onore di un bene più grande, pensa ai tuoi cari, potrebbero essere ancora in vita in questo momento, non ti senti in dovere di aiutare..?" resto in attesa di un suo aiuto e collaborazione mentre lo guardo in attesa di risposta.

Spoiler

Cerco di convincerlo ad aiutarci e farlo parlare più nel dettaglio della sua storia e degli eventi che lo hanno portato dov'è ora.

Persuasione +5. 

 

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