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Cronaca di Bullmar


Zellos

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Gadriel

Mi guardo attorno, stupito dalla maestosità e dalla modernità di tutto quello. Non sono certo un mago o esperto in tecnologia, ma è chiaro che qui dispongono di una tecnologia decisamente superiore a quella che avuto modo di vedere persino a Magnimar

Una volta arrivato alla "sala del trono" faccio un profondo inchino verso quello che sembra essere il regnante

Grazie per avermi accolto. Si avete ragione, nelle mie vene scorre sangue angelico proveniente da un retaggio che oramai è andato perso nel tempo. Sono venuto per molteplici motivi. Oramai è diverso tempo che siete arrivati e mi sembrava doveroso porgervi i nostri saluti ufficiali a nome mio e di tutto il villaggio. Non sono uno sciocco e so bene che il nostro piccolo villaggio non può offrirvi molto, ma spero che i rapporti tra di noi possano crescere e aiutare entrambi. Sono inoltre venuto per avvisarvi che al mio villaggio è avvenuto un fatto increscioso: la padrona della locanda è stata uccisa in modo brutale. L'assassino è purtroppo ancora a piede libero e sebbene sia convinto che abbia agito mosso da una sorta di impeto di giustizia, sono altresì convinto che possa essere pericoloso. Sono dunque venuto ad avvisarvi del fatto e a chiedervi se le vostre guardie abbiano notato qualcuno di sospetto.

 

Spoiler

Se serve diplomazia +19

 

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<<Temo di ben sapere chi si sia stato in questa questione.>> dice lui con un leggerissimo sospiro, come di qualcuno che una simile questione la ha dovuta trattare una marea di volte. <<È uno di coloro che sono su questa nave. Un tempo nostro nemico, anche se adesso che siamo sfortunatamente capitati su questo pianeta...>> un nuovo sospiro. <<Siamo finiti qui durante una battaglia, un arrembaggio se possiamo dirlo. Una volta finiti qui abbiamo concordato di interrompere le ostilità, sopratutto perché il capo degli arrembanti ( permettetemi il neologismo) è morto nello schianto. Il soldato in questione é un uomo dotato di varie doti prodigiose. Sfortunatamente la sua...estrazione sociale, la sua infanzia lo sprona ad atti come quello che avete sicuramente visto. Difficilmente gli riuscirete a far cambiare modo di agire. Continuerà ad essere giudice, giuria e boia. È semplicemente fatto così. Posso però dirvi che non sbaglia mai: ha un talento soprannaturale per fiutare i colpevoli. Poi il suo sistema di risolvere i problemi tendono ad essere...teatrali.>>

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Gadriel

La spiegazione mi lascia decisamente basito, non mi aspettavo certo di ricevere questo tipo di informazioni Credo di capire dico  anche se senza troppa convinzione Sicuramente la persona che ha colpito era colpevole, ma la sua esecuzione ha messo in grande disagio i miei concittadini. Se possibile potrei chiedervi di reindirizzare la sua teatralità? Siamo giunti in queste terre selvagge per redimere i nostri peccati e trovare una nuova vita. Chi continua a peccare è giusto che venga punito, ma sarebbe più corretto farlo alal luce del sole, dando in questo modo esempio agli altri cittadini?

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<<Ci proverò a convincerlo, ma non assicuro cose che non posso in alcun modo garantire. Se volete, posso offrirvi una compensazione e farvi parlare col colpevole. Magari riuscirete a convincerlo a desistere. Ne dubito, ma tentar non nuoce.>> dice con un che di non curanza che, ancor più del nome, ti fa capire che è di nobile nascita.

Alla tua ultima domanda, all’inizio non risponde, come se la considerasse retorica. Poi in realtà si sente in dovere di rispondere.

<<Sarei d’accordo con voi, abbiamo lottato duramente per ottenere tutto ciò...ma Sahaal viene da un luogo dove la legge è stata garantita con la violenza e l’esempio. Ed è stato addestrato a perseguirla in tal modo. “Focus attraverso la paura” è il motto della sua legione e non credo lo abbandonerà con l’arrivo qui.>>

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Gadriel

Sarebbe un gesto davvero apprezzabile mi inchino nuovamente al "sovrano"

Non chiederei mai a qualcuno di abbandonare il suo credo dico Ci sono luoghi però dove ci sono molti più peccatori che nel mio piccolo villaggio, sarei lieto di indicarli a Sahaal se interessato.

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Lord Nihilius si alza e ti fa un cenno per farti smettere di inchinare, poi di seguirlo. I golem ( che noti ora in realtà respirare, quindi saranno soldati) si muovono immediatamente per seguirlo.

<<Fate sapere a Sahaal che sto arrivando nella sua cella. Non vorrei fosse impresentabile.>> dice prima che le porte si aprano di nuovo con lo sbuffo di vapore ed il martellare del metallo.

Questa volta non fare grandi giri o simili. Sembra che al passaggio del lord la gente semplicemente sparisca per non farsi vedere. 
Ci mettereste venti minuti, ad arrivare da Sahaal e se vuoi parlare puoi benissimo farlo.

Giungete poi davanti ad una porta piena di sigilli di purezza e scritture appese alla porta: ceralacche rosse, scritte rosse col sangue fatte con un pennino assai fine.

La porta si apre poco prima che bussiate. 
L’interno della stanza è tremendamente spartano: una brandina per dormire, una scrivania ed un leggio per pregare. L’interno della stanza ha un numero impressionante di pergamene attaccate in ogni parte, tranne il pavimento. Ci sono due grossi sacchi in un angolo. Sacchi Inginocchiato al leggio c’è un uomo...enorme. Alto poco più di due metri è tremendamente muscolare, per te quasi ipertrofico nella sua muscolatura: capelli bianchi abbastanza lunghi, una carnagione bianca come la neve. Veste dei pantaloni neri ed una larga camicia bianca, che rivela alcune bullonature, quando si volge per guardarti. Il volto non è brutto, ma è estremamente severo ed austero. Gli occhi sono due pizze d’oro. Quando si alza e ti guarda, ti fa sentire incredibilmente piccolo.

Parla qualche istante con Nihilius, in una lingua che non capisci. <<Perdonatemi...>> mormora con voce estremamente bassa e cavernosa. <<...ma volevo essere sicuro che lord Nihilius non “interferisse” con questo nostro scambio di parole: ha il piglio dell’ambasciatore non voluto. Il mio nome è Tso Sahaal, Atramentar e Kyroptera, membro degli Unguis Raptus. Per te saranno nomi senza senso, ma sappi questo. Sono un uomo nato in un mondo marcio, salvato da un uomo e mostro che lo ha portato via dalle tenebre eterne. Vivo una vita di penitenza e di vendetta per i morti, poiché i deboli che sono uccisi dai potenti sono ancor più senza voce.>> 

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Gadriel Vefort

Rimango in silenzio durante il tragitto, limitandomi ad osservare l'architettura del luogo nella, vana,  speranza di cercare dei riferimenti a qualcosa di conosciuto.

Una volta giunto da Sahaal rimango sbigottito. L'uomo è ben più alto di me e decisamente più muscoloso Gadriel Vefort, paladino di Iomedae mi presento con un mezzo inchino Mi è stato detto da Lord Nihilius che prbabilmente siete stato voi a porre fine alla vita di Agata faccio una breve pausa come a voler soppesare le mie parole Per quanto ritengo giusto che Agata meritasse una punizione, i vostri metodi hanno messo in agitazione la gente del mio villaggio. Le terre rubate sono un luogo pieno di personaggi particolari, in molti sono giunti qui in cerca di redenzione da una vita non propriamente pulita. Come ho già accennato a Lord Nihilius, ritengo più che giusto che chi continua a peccare venga punito e non ho intenzione di limitare in alcun modo la vostra libertà di azione, ma viste le circostanze sono qui per chiedervi una sorta di accordo. Se nel mio villaggio o in quelli miei amici dovesse presentarsi nuovamente una situazione del genere gradirei esserne informato a priori in modo da poter tranquillizzare i miei cittadini.

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<<La ho uccisa io.>> dice mentre ti squadra, visibilmente, da capo a piedi. <<Ben poco occhio avete, per i colpevoli. E non comprendo perché dobbiate tranquillizzare i cittadini. La paura è il miglior modo esistente per indurre le persone sulla retta via. Il mio signore così riuscì a quietare il mio mondo, quando ancora era giovane. L’esempio dei colpevoli invita i timorosi a condurre una vita proba ed appaga i deboli che sanno che nulla gli verrà inflitto, finché saranno probi anch’essi.>> dice mentre prende una sedia, che ti offre. 
<<Io uccido solo i peccatori. Non coloro che hanno deciso di redimersi.>> 

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Gadriel Vefort

Mi siedo cercando di capire se quelle sono le vere intenzioni dell'uomo Mi trovo a concordare con voi, almeno in parte dico cercando di apparire tranquillo Ma come fanno i miei concittadini a sapere delle vostre intenzioni? Tutto quello che hanno visto è una persona che loro conoscevano trucidata. è gente semplice, vuole essere rassicurata. faccio una breve pausa per poi continuare Siete a conoscenza di altri peccatori nel mio villaggio?

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«Non devono saperle. Lo capiranno da soli se mai ci saranno pronte punizioni per colpevoli irreparabili.» dice lui con una espressione lievemente sdegnata. Non sembra sia molto abituato a parlare con le persone. O forse con persone che lo contraddicano.
«Non mi è parso. Il sacerdote ha deciso di redimersi. La sua strada sarà tortuosa e morirà per trovarla. Ma sarà grandioso.» dice con un sorriso. Non sembra intendere che lo ucciderà lui, ma semplicemente ciò che ha detto.

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«So già la riposta. Ma datemela: mi impedireste di fare ciò che è giusto?» dice fissandoti negli occhi con i suoi occhi dorati. Ti sembra di notare del movimento all'interno degli occhi, come se qualcosa si rimpicciolisse lentamente.
«Inoltre...non dovresti essere qui. Dovresti essere alla città sul lago. Hanno bisogno della tua forza, più lì che qui. Qui in verità basterebbe che QUALCUNO non andasse più al villaggio, smettendo di comportarsi come i Confessori.» dice verso Nihilius. Quest'ultimo fa spallucce. «Siamo in un mondo nuovo e per quanto anche io preferirei l'isolamento, comprendo la scelta di...Dair di voler comportarsi come normalmente i Confessori farebbero. L'unica alternativa sarebbe una soluzione diplomatica che al momento non colgo.»

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Gadriel Vefort

No dico semplicemente. Il discorso sul mio aiuto a Lakeshrine però mi lascia alquanto sorpreso. Credo di non comprendere a fondo le vostre usanze guardo prima l'uomo e poi Nihilius Ma a Bullmar non potrebbe fare che bene l'apertura ad una città avanzata come la vostra. Le visite di Dair non sono un problema di per se, anche se devo ammettere che alcuni giovani del mio villaggio hanno preso le sue parole con fin troppa convinzione. Mi è parso di capire che venite da un altro mondo e dalle parole di Dair mi è parso di capire che non siete abituati ad avere più divinità, ma qui noi veneriamo molti Dei, alcuni sono devoti ad uno solo di essi, altri venerano più divinità. Io stesso ho dedicato la mia vita a Iomedae, ma reputo le fedi in molti altri dei utili e necessarie alla vita di ogni città.

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I due si guardano e quasi ridacchierebbero.

<<Sicuramente molto, MOLTO lontano dalla nostra cultura: noi siamo monoteisti e la nostra società è altamente xenofoba e fanatica.>> dice Sahaal con una mezza risata. Nihilius ti sorride <<Cercherò di convincere Dair a non darvi fastidio. Molto meglio far così, ma dovreste essere felici, non ha preso la cosa troppo il serio od adesso fa voi tutti predicherebbero soltanto Iomedae.>>

<<Ed i preti e fedeli delle altre religioni sarebbero appesi a testa in giù e squartati, oppure su roghi ad urlare.>>

Modificato da Zellos
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Gadriel

Leggermente inquietato dalla loro spiegazione accenno un sorriso Vi ringrazio, sebbene il vostro aiuto potrebbe aiutare molto Bullmar a crescere, reputo la tranquillità del villaggio un valore inestimabile dico cercando di apparire più tranquillo di quanto non sia 

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<<Di che genere di aiuto abbisognereste?>> domanda Nihilius, come incuriosito. 
<<Mi pare di comprendere che siate ad un livello di sviluppo ben più basso del nostro ed ho in verità abbastanza paura che il nostro aiuto possa provocare più lutti che aiuti. Detto sinceramente.>>

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Gadriel

Mi stringo nelle spalle Qualsiasi cosa possa aiutarci nel lavoro. Le terre rubate sono un posto selvaggio, abitato da persone semplici che fanno lavori semplici, ma che hanno in mente un progetto più grane. Se pensate che sia un male non insisterò oltre, non sono venuto per abusare della vostra generosità

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«Il problema, secondo me, è che abbiamo una tecnologia che, posseduta da pochi, finirebbe per invogliare enormemente conflitti bellici. E qualora essi scoppiassero, la cosa sarebbe assai tragica: l'Impero da cui provengo è attorniato da ogni genere di nemici ed ha sviluppato armi di incredibile e mostruoso potere per riuscire a respingere nemici vieppù terribili. Abbiamo anche sviluppato in verità tecnologie utili a scopi pacifici, come droghe di ringiovanimento, arti meccanici migliori delle loro controparte di carne e molto, molto altro. Fortunatamente per tutti, questo mio equipaggio è composto da individui che ha cercato di organizzare un colpo di stato per migliorare la situazione di siffatto impero...» Sahaal sembra fare una espressione assai poco convinta a queste parole del nobile «...anche se per farlo abbiamo dovuto compiere atti...anche abominevoli, lo confesso. All'inizio stavamo effettuando i lavori per cercare di andarcene, per non attirare le attenzioni dei miei nemici qui, ma abbiamo scoperto di non aver effettuato un viaggio normale. Abbiamo attraversato un portale ormai chiuso per sempre, quindi nessuno potrà venire né a salvarci, né ad ucciderci. Per buona fortuna sorte nostra e di coloro che ci stanno intorno. Dair avrebbe voluto creare un regno in queste terre e sicuramente sogna di esserne il signore. Fortunatamente per il pianeta, gli ho fatto cambiare idea. »

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Gadriel

Non cerco quel genere di tecnologia, questo mondo è già sconvolto da troppi conflitti e a dirla tutta non so cosa potrebbe succedere se qualcuno possedesse una tecnologia molto più avanzata di altri rispondo D'altro canto delle tecnologie utili a scopi civili o curativi potrebbero giovarci molto.

Mi spiace molto che siate così lontani da casa, e spero che qui possiate comunque essere felici, anche se spero che la vostra felicità non arrivi a discapito della nostra. Per il resto mi è ben chiaro che l'unico aiuto che possiamo darvi è quello di spiegarvi le nostre tradizioni. Anche se credo che anche in quello siete già piuttosto ferrati.

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«In realtà sappiamo ben poco, a parte qualcosa sulle vostre religioni. Dair si è premunito di informarsi su quelle unicamente perché è il...suo campo di interesse principale. Da dove veniamo, non sono pochi gli evangelisti che si specializzano in convertire interi mondi utilizzando le fedi preesistenti per preparare l'arrivo dei confessori e delle forze di invasioni. Alcuni di queste conversioni sono assai subdoli: ad esempio, iniziare a far passare come termine "santo" invece di "dio" è un modo per preparare la popolazione ad accettare i propri vecchi dei come parte della religione che giungerà.» dico con un sorrisetto. E' abbastanza sicuro che tu abbia capito di che cosa parli.
«La mia nave...o quantomeno ciò che ne rimane, per mia sfortuna, ha anche meraviglie tecnologiche di terraformazione, oltre che un ospedale ed una serie di centrali energetiche. Originariamente era un vascello scientifico, poi lo feci modificare affinché fosse anche un auto-sufficiente strumento bellico. Non abbiamo molti soldati o molte armi a bordo (non ho mai apprezzato le tecnologie distruggi mondo che la maggior parte delle ammiraglie imperiali hanno in numero mostruoso), ma ne abbiamo abbastanza per essere...."ossa dura da masticare", dice un mio caro amico xeno...ehm, di un'altra razza, qui a bordo.» si ferma come se gli fosse venuto in mente qualcosa. «Ah, perdonatemi: terraformazione significa modificazione dell'ambiente per renderlo funzionale alla vita umana.» 

Sahaal rimane li in silenzio, a guardarvi.

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