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Le Terre Rubate- Incontri Casuali


Zellos

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Principali partecipanti

Koen

Pronuncio un incantesimo contattando Jasmine e Shar'el, così da poter parlare senza attirare troppo l'attenzione. È strano: sembra essere stato colpito da ogni malattia esistente. Gli abitanti di Seedrachenrose parlavano di un'entità nota come Nonno Peste quando sono arrivati in questo luogo, che avrebbe infettato alcuni loro uomini: forse è legato a lui. Eppure avevano assicurato che non avesse potere su Golarion...

Master

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Lancio Messaggio su Jasmine e Shar'el. Percezione +10 per cercare dei simboli e degli oggetti strani sull'uomo. Nel caso proverei ad identificarli (dimmi che prova serva, ammesso sia possibile)

 

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@Ian Morgenvelt

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Non ha alcun simbolo addosso e gli abiti sono in seta mista a metallo preziosi. Un abito da ricco nobiluomo, sicuramente. La cosa curiosa è che non vedi alcuna arma, vicino a lui. Porta un semplice bracciale di ferro nero al braccio sinistro e tre anelli sulla mano sinistra. Da così lontano però non riesci a vedere iscrizioni o simili.

Porta anche una collana con un amuleto, un occhio aperto inscritto in un cerchio solare coronato.

 

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Vi fate leggermente più vicini e gli parlate, per svegliarlo. Rimane con gli occhi chiusi, prima di sbadigliare: a contrasto di tutto il resto, i denti sono incredibilmente bianchi. 
<<Stranieri, mi raccomando, non avvicinatevi a me. Come credo riusciate a vedere molto bene, sono tremendamente malato. E tremendamente contagioso, ma solo per chi troppo si avvicina.>> mormora con voce rauca, prima di tossire decisamente nella mano, pulendosi del sangue di colore misto marrone, rosso e giallo con un fazzoletto che lentamente brucia, per poi magicamente riformarsi. 
<<È da molto che non sento presenza umana ( anche se solo in parte per uno di voi), come non sento da molto presenza elfica. Ma sento una delle malattie che ho addosso ad uno di voi. Prego che non vi faccia del male...>> dice mettendosi a sedere in modo molto composto ed alla tiana. 

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Jasmine Al-Alrae

"Il mio nome è Jasmine, viandante, e benché io non sia originaria di queste terre, oggi contribuisco a proteggerle. Posso chiederti chi sei e da dove vieni, dove stai andando e se possiamo aiutarti?", mi faccio metaforicamente avanti, restando, in realtà, a debita distanza. 

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Koen

Il ragazzo si sveglia e non sembra avere intenti nocivi. Anzi, ci avvisa di rimanergli a distanza. Curioso. Non è esattamente ciò che mi sarei atteso dal nostro prodigioso duellante. Le sue parole mi fanno pensare che sia cieco e che ci percepisca in qualche altro modo, ma questo è il minore dei prodigi: in fondo stiamo parlando di un uomo il cui corpo è un ricettacolo di ogni malattia esistente. Mi rabbuio quando nomina la malattia: può significare solamente una cosa. Colin mi sentirà. Sono Koen e, come la mia amica, non sono originario delle Terre Rubate. Dico lasciando gestire la conversazione a Jasmine, continuando a guardare preoccupato il corpo dell'uomo: sarebbe mio dovere curarlo, in teoria... ma come?

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Rimanendo in ginocchio, sorride.

<<Apprezzo la vostra cortesia e sono felice della vostra proposta, ma nessuno può aiutarmi. Sono aldilà di ogni possibile aiuto, come credo vediate.>> dice mentre inclina leggermente lo sguardo, come ad ascoltare qualcosa, passando “lo sguardo” su ognuno di voi. <<Dove vado? In nessun luogo. Cerco la solitudine e la fuga da ogni essere vivente, in modo da non essere costretto al mio dovere. Troppo pesa sul mio animo e quindi...rifuggo la compagnia.>>
Quando Shar’el gli domanda a che malattia si riferisca, lui le risponde velocemente. <<Qualcosa avvelena tutto il tuo essere, qualcosa dovuto all’influsso malsano di pietre maledette. Lo hai nella carne, nel sangue, ma sei riuscita a liberarti del suo influsso sull’anima. Nel mio caso, un influsso simile penetra e marcisce le mie interiora, facendomi assai soffrire. Ma fortunatamente in questo momento sto assai bene. Un ultimo favore, se potete: indirizzatemi verso il luogo più lontano dalla civiltà, da città od anche solo villaggi. Poiché se mi avvicinerò troppo ad un gruppo di persone, il mio dovere potrebbe prevalere sul mio spirito.>>

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Koen

Mi dispiace che l'uomo creda di non avere più speranze e non voglia essere curato: seguendo i suoi desideri starei sostanzialmente decidendo di rinnegare la mia fede. Posso farle delle domande sulla sua condizione? Non demordo facilmente, messere. Chiedo all'uomo, chiedendomi quale possa essere il suo dovere. Forse portare morte e distruzione, visto ciò che ha fatto ai licantropi? O magari li ha uccisi solamente per via della loro malattia, come una sorta di grazie. Non capisco la ragione di quel macabro spettacolo, però. Ascolto con attenzione le parole su Shar'el, accogliendo con perplessità la notizia sul suo morbo: non può essere licantropia, ma le parole dell'uomo sono comunque preoccupanti. Guardo la drow preoccupato per capire se stia bene, riflettendo poi sulla richiesta dell'uomo per pensare al luogo più adatto.

Master

Spoiler

Conoscenze (Geografia) +11 può servire a qualcosa?

 

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<<C’è ben poco da domandare, oltre a quello che si vede. Ho, credo, tutte le malattie possibili, magiche e non. A parte quelle dei denti, curiosamente.>> dice lisciandosi leggermente il volto, mentre gli cade l’unghia dell’indice. Sembra non accorgersene. 
<<Se non vi dispiace, io andrei. Non vorrei che il dovere mi cogliesse anche in questo istante: siete fortunatamente solo un umana... dovrei farvi un dono. Si, dovrei farvi un dono...>> la voce sembra farsi curiosamente più lontana ed il sole sembra essere momentaneamente coperto da una nuvola.

Modificato da Zellos
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Koen

Ci sarebbero molte domande da fargli: come sia arrivato a questo punto, se qualcuno lo controlli, come riesca a resistere... Ma condivido il brutto presentimento di Jasmine. Prosegua per una quindicina di giorni in direzione nord est: dovrebbe arrivare in una zona disabitata. Faccia attenzione: potrebbe trovare dei centri abitati lungo la strada. Gli dico osservandolo con attenzione, facendo un cauto passo indietro per posizionarmi davanti a Shar'el. 

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Per un secondo, come se una pesante nuvola temporalesca passasse sul sole, la zona viene investita dalla penombra. L’uomo viene coperto in parte dall’oscurità porta la sua mano sinistra dietro la schiena, prima di alzarla. Nel buio ha dei riflessi come fosse un guantata, di metallo. 
Sentite un vagito, il pianto di un neonato. 
Il buio, come è giunto, svanisce: proprio una nuvola passeggera od almeno è quello che vi augurate. L’uomo sembra improvvisamente guarito del tutto ed il bambino è vicino a lui. Velocemente, si allontana di molti passi, mentre la pelle inizia di nuovo a macchiarsi, la carne sembra marcire ed alcune ciocche di capelli gli cambiano di colore. <<Arrivederci e grazie dell’informazione. Spero di non incontrarvi più e di non incontrare più nessuno. Addio...>> dice mentre si volge per andarsene nella direzione indicatagli da Koen fintanto che può vedere.

Il neonato ha la pelle veramente bianca ed è avvolto in una pelle di pecora o di una bestia simile di un color grigio chiaro. La cosa curiosa è che a parte i capelli biondi quasi bianchi ha due grosse rigature dal pianto nere, color dell’inchiostro. 

Modificato da Zellos
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Jasmine Al-Alrae

"Per il Fiore dell'Alba, queste terre sono una sequenza di follie...", commento, guardando perplessa i miei due compagni. 

"Avevate mai visto niente del genere?", domando poi, il mio sguardo rivolto però a Rajah, come per cercare di capire se percepisca qualcosa di sgradevole. 

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Koen

Faccio un altro passo verso Shar'el mentre le nuvole si addensano in cielo, guardando stupito l'uomo guarire appena il cielo si schiarisce. La sua carne sembra iniziare immediatamente a marcire, ma ciò che mi stupisce veramente è la nuova figura comparsa: un neonato dalla pelle cerea e che sembra quasi piangere inchiostro. Osservo l'uomo allontanarsi, tornando poi a guardare il bambino stranito. Aesocar misericordiosa, questo supera persino le mie aspettative. No, non ho mai visto nulla di simile. Ammetto in risposta a Jasmine, studiando il bambino in cerca di segni di infezioni. Credo che dovremmo portarlo in città. Qui subirebbe un triste fato. 

Master

Spoiler

Guarire +9, fammi sapere che prove di Conoscenza possono servire. Lancio poi Individuazione del Magico per rilevare l'energia rimanente (in caso ci sia) e provo identificare eventuali Incantesimi con Sapienza Magica +15

 

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  • 3 settimane dopo...

@Cronos89

Sei da poco stato “scortato” nella taverna da Oleg, dove il taverniere rimane alquanto stranito dalla presenza degli stranieri con cui sei venuto in visita, specialmente i due soldati a grandezza ogre in armatura dorata ed alabarde fucili, ma vi accoglie egualmente al meglio. Il suo stile un poco raffazzonato non sembra comunque conquistare la simpatia dei tuoi “compagni di viaggio”, ma la moglie e la sorella di lei riescono a risolvere la cosa. Vi vengono date delle stanza per poter dormire e, nonostante le richieste di Nihilius, i colossi in armatura dorata e gli energumeni in armatura nera decidono di prestare guardia alla sua stanza, mentre gli altri soldati si mettono a tenera la guardia al piano terra: di questa cosa ne “parlano” con le guardie cittadini ( nel senso che li informano) e queste, un poco di fretta, approvano subito.

State per mettervi a dormire ( te hai una stanza tua, ovviamente), quando senti bussare alla tua porta: è il ragazzo che parlava con Dair.

<<Scusate, non ci siamo presentati: mi chiamo Eraclea.>> 

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(L’unica differenza è una elaborata tiara decorata con spine simili a quelle di rose che gli copre interamente la fronte, anche se al centro sembra avere un meccanismo di qualche tipo)

<<Perdonatemi, ma è cosa normale in questo mondo per dei demoni svolazzare armati?>> ti chiede incuriosito.

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Gadriel

Mi sto per preparare alla nottata quando sento bussare alla porta.

No, in effetti non lo abbiamo fatto dico sorridendo al ragazzo Piacere di conoscerti aggiungo allungando una mano in segno di saluto.

la frase successiva però mi coglie del tutto impreparato Demoni? domando sperando di non aver capito No! Assolutamente! mi precipito a reindossare l'armatura Puoi darmi una mano? domando mentre inizio ad allacciarmi l'armatura

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Eraclea ti guarda un attimo come non capisse, poi urla ad una guardia di salire.

È la guardia a darti una mano.

<<Ho visto che quella creatura cornuta, con la coda simile a quella di uno scorpione ed il ventre prominente si aggirava sempre nei dintorni della padrona di casa...>> dice pensieroso.

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Modificato da Zellos
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Eraclea ti guarda un attimo come non avesse capito alcunché.
Le guardie all'esterno (quelle cittadine), sono impegnate in qualche attività notturna, quindi non sai quante ce ne siano da poter contattare o con cui parlare.
Le guardie della delegazione invece sono sotto.
«Ce n'è soltanto uno. Non più di uno. Devo avere un accento terribile. Comunque, credo che sia al piano di sotto, credo in cucina, insieme a Svetlana (credo sia il nome della moglie del padrone di casa, se non erro), visto che la seguiva.»

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