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Capitolo VI: Dove il Cuore mi porta


Bellerofonte

Messaggio consigliato


1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VIII mese, anno 1492, ore 22:05 || +476 giorni dalla partenza

Daron, Degah Bur || Variabile, vento moderato da nord-ovest

@Sandrine

Spoiler

Quelli che per gli aasimar sono solo vocalizzi senza senso, per Barbara e Asvig sono direttive da seguire alla lettera. Pochi minuti più tardi un bagliore magico attira la tua attenzione nell'angolo nord-est del porto, dove i due si sono rifugiati...

//Ascoltare [Barbara | Asvig]: 22 | 23

 

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Sandrine Alamaire

Spoiler

Sposto l'attenzione della folla nella direzione opposta, posizionandomi a soli quattro metri dal suolo nell'angolo sud-ovest, per poi scomparire all'improvviso, salvo poi rispuntare, una manciata di secondi dopo, a volo radente diretta verso i miei compagni. 

DM

Spoiler

Lancio Invisibility, Swift per ottimizzare il diversivo prima di lanciarmi a tutta velocità verso Barbara ed Asvig. 

 

 

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Fortunale

Con Randal e Reginald

Spoiler

"Non ce lo perdonerebbe mai, se la lasciassimo qui. Dovrà fare un ingresso maestoso, alla vostra residenza, e dovrà essere la prima ad entrare!" sogghigno. Per non parlare di come reagirebbe Barbara se sapesse che abbiamo lasciato indietro la sua beniamina. Mi strangolerebbe con le sue mani "Aspettiamola qui, è solo un po' di folla"

 

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13 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VIII mese, anno 1492, ore 22:10 || +476 giorni dalla partenza

Daron, Degah Bur || Variabile, vento moderato da nord-ovest

@Sandrine

Spoiler

L'abile manovra aerea distrae i degaburiani, che cercano in cielo la tua presenza invisibile senza successo. Qualche battito d'ali e finalmente hai raggiunto Asvig e Barbara, isolati dal resto degli aasimar. "Mai incontrato un pubblico così difficile da gestire!" è ciò che ti dice Barbara venendoti incontro; il tuo protettore si accerta che tu sia tutta intera: "Devo porti le mie scuse, la folla mia ha sopraffatto e io-" "A dopo le scuse, lord Vartija. Dobbiamo trovare un modo per trovare gli altri e andare via di qui."

@Randal & Besnik

Spoiler

Reginald annuisce, non può fare altrimenti. Anche Peppino miagola segnalando il completo disaccordo con la proposta sollevata dal capitano della Brongurnet. "Così sia."

 

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Sandrine Alamaire

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"Gli altri sono tutti assieme", spiego. 

"Li ho lasciati in quel punto", aggiungo, indicando la direzione da cui mi sono allontanata poc'anzi. 

"Io ripeterò il trucco del volare per attirarli altrove, in modo da darvi modo di raggiungerli. Poi vi seguirò a ruota, dall'alto. Cerchiamo di ricompattarci!".

 

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7 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VIII mese, anno 1492, ore 22:15 || +476 giorni dalla partenza

Daron, Degah Bur || Variabile, vento moderato da nord-ovest

La contessa si alza nuovamente in volo, attirando la folla che pare divertirsi a vederla andare avanti e indietro, su e giù per il cielo notturno. Asvig e Barbara ne approfittano per muoversi defilati tra i vicoli che conducono a dove si sono nascosti Randal e Besnik, e dopo poco siete (quasi) tutti riuniti.

@Fortunale & Randal

Spoiler

 

Barbara ha l'orlo del vestito ancora tra indici e pollici, mentre Asvig si guarda attorno preoccupato. "Ben ritrovati" saluta Reginald "Mi scuso per il mio popolo." Asvig risponde: "E' la prima volta che una folla non mi rincorre cercando di uccidermi." e Barbara: "Avevo timore che faceste qualcosa di avventato, lord Vartija."

"Il sentimento è reciproco, lady Syvis." le parole mormorate da Asvig gli scivolano pericolosamente di bocca mentre guarda in cielo alla ricerca di Sandrine. Accortosi di aver detto qualcosa di fuori posto, si volta verso Barbara con aria colpevole, ma la donna non sembra essersela presa. Fortuna che c'è un argomento più urgente ad eclissare questo momento. "Sandrine ci seguirà dall'alto. Mastro Reginald, fate strada...in fretta." non è un invito: è un ordine militare.

L'Aasimar annuisce e vi conduce verso sud, tra i vicoli.

 

@Sandrine

Spoiler

Il piano funziona. Vedi il gruppo riunito guardare in alto verso di te, per poi andare a passo svelto verso sud, tra i vicoli cittadini.

//Raggirare: 28

 

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Randal

Mi metto una mano in faccia per nascondere il mio disappunto dopo la preoccupazione di Sandrine ..lasciamo stare Sandrine, ormai è andata così. Non possiamo fare altro che sperare che non succeda nulla di grave. C'è da dire che a differenza di Barusha qui ci hanno accolto bene e almeno è in una cittadina che Reginald conosce molto bene, non ci metteranno molto a trovarlo e domandarsi cosa ci faccia uno straniero qui. Spero solo non arrivi da noi in manette..

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Il 31/8/2020 alle 19:53, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VIII mese, anno 1492, ore 22:30 || +476 giorni dalla partenza

Daron, Degah Bur || Variabile, vento moderato da nord-ovest

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"Non vi preoccupate per mastro Verdini, i soldati lo troveranno presto. E poi, quanto mai pericoloso potrà essere un solo umano su un'isola dominata dagli Aasimar?" ...le ultime parole famose di Reginald. (?)

SG10pKb.jpgAnche se è notte e state passando dalle strade secondarie della città, non potete non vedere gli scorci in cui vi imbattete agli incroci, o tra gli archi dei portici delle case a più piani. Daron è un vero gioiello architettonico, che sembra essere stata costruita su Bytopia o Celestia e poi gentilmente trasportata nell'Oceano d'Oriente da un qualche dio generoso. Superato il porto le strade sono quasi deserte, ed è strano che non ci siano i soliti odori cittadini: i secchi di urina e feci svuotati ai lati delle strade, i cavalli che trainano le carrozze e  i carretti, le carcasse di gatti investiti nei vicoli, o i rimasugli di resti di cibo andati a male...la capitale di Degah Bur è immune al degrado urbano, ed anzi, profuma dei fiori e degli alberi incastrati alla perfezione nel tessuto cittadino.

Svoltate più volte a destra e poi a sinistra, rischiando di perdere l'orientamento. Vi ritrovate a camminare per un breve tratto sopra gli argini del fiume Arkantos, e voltandovi indietro rivedete il porto; Reginald non si ferma, e si reimmette in una strada che dà verso l'interno...e voi con lui.

Il biondo emissario si ferma di botto di fronte ad un portone di legno lucido dipinto. Della fila di palazzi, questo è l'unico con due finestre ancora illuminate da una debole luce all'interno; Reginald le guarda e sorride. "Siamo arrivati."

Bussa tre volte sbattendo la maniglia d'ottone sulla porta d'ingresso, poi entra.

pKSQ7Za.jpgL'interno è caldo, silenzioso e odore di resina d'acero. Buona parte dei pannelli e dei mobili sono di legno lucido, e i vostri passi diventano felpati quando piazzate le suole sudicie sui tappetti di lino decorati con disegni frattali dai colori sobri.

TLEvnww.jpg"Sofia! Sono a casa!" esclama l'anfitrione; sentite un cigolìo provenire da una delle stanze adiacenti farsi più intenso; la consorte del capitano della Brongurnet esordisce nella sala spingendo le ruote della sedia mobile sulla quale è seduta da decenni.

La sensazione che provate è di vedere uno splendido cigno alla quale sono state tarpate le ali; ma a Reginald non importa, alza il passo e avanza verso di lei deciso, avvicinandosi alla sua bocca e...strusciando il naso contro quello della sua amata. Isola che vai, modi di baciare che trovi.

Invalidità a parte, Sofia è identica a come appare nel ritratto che Reginald tiene sul tavolo nella sua cabina, perfetta nei lineamenti come nessuna umana potrebbe mai essere; se in generale gli Aasimar sono tutti delicati in viso, la dose di sangue celestiale in questo esemplare dev'essere sicuramente superiore alla norma, perché il candore che emana lascia senza fiato.

"Regi, mi sono sentita molto sola mentre eri via. Quali notizie porti? Quali-" la donna, già accortasi della vostra presenza, ora vi guarda meglio. Reginald anticipa il suo stupore indicandovi: "Sono umani, mia cara. La Settima Spedizione della Loggia." "La Settima?!" la donna si porta le mani in viso, coprendosi la bocca per l'emozione. Suo marito annuisce. "Staranno qui con noi per un po', finché i Saggi non saranno pronti a riceverli." la donna emette un gridolino stridulo e applaude, eccitatissima. "Mi capiscono? Mi capite? Capite cosa dico? Il mio capoventurese è orribile! Avrei dovuto fare maggiore pratica! Ehm...Capo Ventura!" è il massimo che riesce a dire, con un accento peraltro pessimo.

Reginald ora sta in silenzio con una mano appoggiata sulla spalla della sua amata. Vi guarda: adesso Sofia vuole sentire voi.

 

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Fortunale

Finito il giro per le strade cittadine (che forse sono troppo pulite per i miei gusti) giungiamo a casa di Reginald. Un bel palazzo, ma con una nave come la sua cosa mi sarei dovuto aspettare? 
La vista di Sofia è da mozzare il fiato, anche per la sua sfortunata condizione. Rapidamente mi passa per la mente il pensiero che... insomma, con tutta la grazia degli dei che c'è qui, come è possibile che non le abbiano trovato una cura? Forse è legato a qualche usanza o credenza degli aasimar, o chissà, magari è una maledizione.

Faccio la migliore delle mie riverenze, che è comunque goffa e rozza, e mi presento parlando nella lingua nativa "Capitano Besnik Aghendor, Fortunale per gli amici. Capiamo e parliamo la vostra lingua, l'abbiamo imparata venendo fin qui sulla nave di vostro marito. E così posso dirvi chiaramente che sono lieto di fare la vostra conoscenza: Reginald ci ha parlato molto di voi"

 

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Sandrine Alamaire

Incantata dalla bellezza e dalla cura del palazzo, in linea con la straordinaria ricchezza e pulizia della città, la voce mi si strozza momentaneamente in gola, alla vista della compagna di Reginald.

Una rosa col gambo spezzato. 

Subito mi riprendo (chi mai ha tolto la parola alla Contessa di Zefiro?) e compio qualche leggero passo avanti, per poi accennare un delicato inchino: "Sandrine Enide Rosalie ďAntoine Alamaire, contessa di Vaudemont e principessa di Chateaux-Blanc, nonché Pioniera della Settima Spedizione.

Per servirvi, mia signora.

Permettete che vi dica che siete persino più splendida di quanto le storie su di voi raccontano!".

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Randal

Annuso l'aria.. nessun odore di spezie, nè di pesce cucinato, non mi pare molto vissuta questa cittadina. Mi trovo un pò a disagio sapete? commento mentre giungiamo alla residenza di Reginald.. ed entriamo.

Osservo tutto e me lo immaginavo PROPRIO così!
Occhio agli stivali.. qui ci tengono strizzo un occhio ai miei compagni e.. li pulisco magicamente.

Cita

sempre prestidigitazione, pulisco i miei, i suoi e quelli di Asvig

..meglio.

Poi.. Sofia.
Decisamente bella eh? sottovoce verso Asvig, tirandogli una gomitata amichevole per evitare che sbavi per terra ..chissà se Sandrine sarà gelosa del suo portamento e bellezza. Ci scommetto! E gli strizzo l'occhio nuovamente.
Gli altri si presentano in sequenza e io non posso mancare:
Randal, il cuoco di bordo della spedizione dico alzando l'avanbraccio e salutandola con la mano aperta, sorridendole. Raginald mi ha cortesemente dato possibilità di utilizzare la vostra cucina per farvi provare le mie ricette, non vedo l'ora, ma chiedo anche il vos.. posso darvi del TU? ..il tuo permesso, Sofia, siete in due in casa e non voglio prevaricare nessuno.
A parte questo.. avete una casa decisamente bella, spero abbiate anche una cucina allo stesso livello 
concludo, portandomi la mano dietro la nuca e ridendo un pò nervosamente. Sperando di non aver fatto nessuna gaffe

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Il 2/9/2020 alle 19:09, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VIII mese, anno 1492, ore 22:35 || +476 giorni dalla partenza

Daron, Degah Bur || Variabile, vento moderato da nord-ovest

@Randal

Spoiler

Asvig ti guarda come se fossi alieno, una copia sputata di come Barbara fissa Arrigo ogniqualvolta che fa commenti inappropriati. "Che càzzo, abbi rispetto, è sposata!" ti sussurra, dandoti una gomitata.

Barbara e Asvig dietro di voi annuiscono e sorridono, lasciandovi volentieri l'onere della diplomazia.

Sofia è affascinata dalla vostra sola presenza dinanzi a lei. "E'...stupefacente. Ho così tante domande farvi!" Reginald accanto a lei finge un colpo di tosse, alza un sopracciglio di ammonimento verso sua moglie e questa si ricompone. "...ma prima immagino vogliate sistemarvi. Le camere da letto sono al piano di sopra, potete prendere le tre in fondo al corridoio."

Sorride giuliva, affascinata da ogni parola che esce dalla vostra bocca. Si sofferma prima su Randal: "La...cucina? Intendete dire che non avete ancora cenato?" Reginald la interrompe stringendo leggermente la presa della mano sulla sua spalla: "No, mia adorata, credo che mastro Ridley intenda il luogo fisico dove vengono preparati i piatti. Nell'Occidente ognuno prepara per il suo nucleo familiare." e poi guarda Randal "Non qui. L'intera città pranza e cena assieme nella piazza cittadina. Sarò lieto di accompagnarti dai Contadini domattina."

I complimenti di Fortunale e della contessa non passano inosservati. "Le storie...parlano di me?" il candore della donna viene macchiato da una chiara incomprensione derivata dalla difficoltà di traduzione dei modi di dire capoventuresi in quelli degaburiani. Sofia guarda in basso verso le sue gambe e il legno che la soregge. Deve aver preso alla lettera i complimenti che le avete fatto...

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Sandrine Alamaire

"La vostra bellezza e la vostra grazia corrono veloci nei racconti delle persone che vi hanno vista, mia signora", provo a chiarire. 

"E nessuno di essi, tuttavia, vi rende sufficiente onore. 

Ma sarà, invece, un onore rispondere alle vostre domande. D'altronde, i miei compagni potranno testimoniarvi che fare rimanere in silenzio la Contessa Alamaire è una impresa quantomeno impossibile. Certo più difficile che attraversare il grande Oceano!".

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Randal

Se devo esser sincero.. io non avevo mai sentito parlare o cantare di questa isola, e di nessun suo abitante di conseguenza. Conoscendo Sandrine, però, sono certo che d'ora in poi si sentiranno storie e racconti.

Contadini.. ottimo! Sono impaziente di conoscerli!

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Fortunale

"Ah, vostro marito non ha occhi che per voi e ci ha raccontato della vostra grazia.. ma Sandrine al solito lo sa dire meglio di me" cerco di essere rassicurante e non guardare le gambe della donna. Cambio discorso "Dunque cenate e pranzare tutti assieme? Ci sono un sacco di cose che ci sembrano strane, qui"

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Il 5/9/2020 alle 14:30, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VIII mese, anno 1492, ore 22:40 || +476 giorni dalla partenza

Daron, Degah Bur || Variabile, vento moderato da nord-ovest

Sofia torna a sorridere: "Siete troppo gentili. Grazie, anche voi siete...unici." e come altro definire tre visi così diversi tra loro e così opposti ai lineamenti pallidi e perfetti di Degah Bur? Reginald vi risponde: "La cena e il pranzo sono momenti conviviali della città. Fungono da..." cerca la parola in capoventurese: "Assemblee." per non lasciare Sofia fuori dalla conversazione, continua con la lingua Aasimar. "Tuttavia conserviamo cibo secco, per i casi straordinari. Se avete fame, possiamo offrirvene in quantità." Sofia si intromette: "Oh, non fate complimenti. Posso invitarvi a sedere?" e Reginald si allontana un attimo da sua moglie per prendere da uno stipetto nascosto nelle pareti di legno alcuni cuscini, tappeti e stuoie di seta con il quale adornare il pavimento. Se volete "sedervi", così come avete fatto in taverna, potete farlo comodamente, ora. Asvig e Barbara non fanno complimenti e si accomodano l'uno accanto all'altra, lady Syvis non senza gemere un po' per colpa della sua anca malridotta.

Reginald: "Domani dovrò raccontare ai Saggi ciò che ho imparato su di voi in queste settimane in mare. Ho ascoltato storie incredibili sugli avvenimenti accaduti durante la costruzione della Eurus, su Barusha e soprattutto sul vostro incontro con la Zephira Nihil. E' incredibile ancor di più che ben tre Arconti siano riuniti su un unico vascello! La cautela è una delle doti dei Saggi, e l'incredulità che io provo nel guardarvi sarà senz'altro motivo di dubbio per loro.

C'è qualcosa, un messaggio, una intenzione, qualcosa che volete che io porti da parte vostra per convincerli che non siete una minaccia?"

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