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Capitolo VI: Dove il Cuore mi porta


Bellerofonte

Messaggio consigliato

Sandrine Alamaire

"Uff...", mi lascio scappare, quasi crollando sull'assito del ponte. 

"Non prendere in giro il nostro Sigbjorn, mia giovane lady, perché ciò che io faccio ogni tanto con una magia che nemmeno mi appartiene, lui lo fa ogni giorno, con il suo impegno e la sua dedizione"", riprendo Ventura, con dolcezza ed un tocco di ironia.

"E non lo lascerei alle cure di Randal ed Arrigo - soprattutto di Arrigo, in effetti - a meno di non esserne obbligatoriamente forzata!".

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Fortunale

Turista

Spoiler

Faccio un lungo giro, passeggiando senza particolari pensieri per la testa. Mi fermo ad osservare le piccole barche, le reti, il pesce pescato. Guardo, sorrido quando incrocio uno sguardo diffidente, saluto con un cenno della mano e riprendo a camminare. Faccio in modo che nessuno dei soldati possa anche solo lontanamente pensare a me come ad un pericolo: non tocco nessuno, non tocco niente. Ho imparato un po' di buone maniere (che poi non uso) a Barusha. Qui le metto in pratica. Che si facciano l'idea che siamo come gli altri umani che hanno incontrato: brava gente. Che poi,l per lo più è vero.

Questo è un luogo paradisiaco, e sinceramente se mai raggiungerò l'età delle infermità e della vecchiaia, voglio passarla qui. Mi fermo ad osservare la statua, leggendo le parole sul piedistallo e sorridendo tra me e me: magari un giorno ne avrò una simile da qualche parte!

Tornato a fine mattinata, fischiettando di buon umore, finisco di raccogliere i miei averi pronto per lasciare la nave.

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Il 29/7/2020 alle 14:12, Bellerofonte ha scritto:

Ventesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 13:00 || +362 giorni dalla partenza

Renda, Degah Bur || Pioggia leggera, vento moderato da nord || Cibo per 4 giorni

"E jamm uagliò!" ...povero Arrigo, bistrattato da tutti!

Il capitano e Randal tornano alla nave dopo un bel po', quando ormai è tardi per poter fare un nuovo giro di perlustrazione insieme al geniere avernusiano. "...m'hai lasciat cà co' l'altr cristian 'ca me piglian ppe fess! Contami, contami 'e sta città: ce stann bell uagliòne?" si lamenta mentre chiede delle condizioni delle donzelle del luogo, dopo aver aspettato per ore senza poter sbarcare ora freme come un bambino iperattivo. E non è l'unico. Anche Barbara e Asvig non vedono l'ora, quest'ultimo per sicurezza ha portato nella sua bisaccia anche quel paio di manette di ghisa inizialmente pensate per i possibili prigionieri a bordo. Non farà più lo stesso errore di sottovalutare la fantastica coppia Verdini-Ridley per una seconda volta.

La nave resta completamente in mano a Ventura, con Razul che la segue come un'ombra dietro il timone. Ci sono ancora delle rifiniture da fare alla nave, le opere di pulizia e manutenzione che Sandrine non può effettuare per mancanza di conoscenze logistiche navali. "Appena finito qui, vi seguiremo nella capitale!" esclama il nuovo capitano pro-tempore, felicissima di avere la bimba di Fortunale di nuovo tutta per sé. Se non altro, senza il capitano a bordo, il rischio di tempeste improvvise si riduce.

...preso tutto ciò che dovete prendere, raggiungete il molo dall'altra parte del porto dove vi attendono un paio di scialuppe. A bordo due soldati soltanto, e di Reginald ancora nessuna traccia. L'ora è prossima...

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Sandrine Alamaire

Spossata ma soddisfatta - per gli dèi, ho riparato la nostra meravigliosa nave! - non nascondo un senso di sollievo nel poter ancora rifiatare un po': Arconte delle Parole o meno, questa volta ho pagato ampiamente tutto lo sforzo. 

Saluto le due guardie con un cenno ed un sorriso, poi mi fermo ad aspettare, scambiando qualche parola con la mia madrina ed il mio Lord Protettore. 

Una nuova isola da visitare! Un popolo di Aasimar!!!

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Il 1/8/2020 alle 21:58, Bellerofonte ha scritto:

Ventesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 13:10 || +362 giorni dalla partenza

Renda, Degah Bur || Pioggia leggera, vento moderato da nord || Cibo per 4 giorni

Devono passare altri dieci minuti perché la sagoma di Reginald si faccia strada sul molo con sottofondo il bucolico presepe chiamato Renda, dai colori vivaci nonostante siano opacizzati dalla pioggia. L'aasimar indossa un cappuccio impermeabile per ripararsi i capelli. "Scusate il ritardo. Sono stato trattenuto dalla mia gilda. Prego, non aspettatemi ulteriormente, accomodatevi!" vi indica le scialuppe "Pranzeremo tardi, vi chiedo umilmente perdono!"

87mHPiF.jpgIl tragitto fino alla Brongurnet è tutt'altro che silenzioso. Le guardie non esalano nemmeno la parvenza di una sillaba, ma Reginald sopperisce da solo a tutti quanti. La maggior parte delle chiacchiere sono cortesie, o battute di poco conto, o ancora convenevoli verso i nuovi tre personaggi che ha conosciuto; il feeling con Barbara è immediato, e d'altronde come poteva essere altrimenti! Entrambi dai modi nobiliari, entrambi fedeli a una certa etichetta e attenti alla cura estetica. Quando salite sulla nave - enorme, davvero! - sembra che i due si conoscano da anni.

Con Asvig è tutta un'altra storia. Il generale non si fida per niente di lui e non ha paura di darlo a vedere; mentre Reginald gli chiede inezie riguardanti il suo ruolo nella spedizione, o cosa si aspetta di trovare sull'isola, o se il viaggio è stato tortuoso - il guardiano di Sandrine lo interrompe in continuazione facendogli domande più scomode: "Dov'è la Maestrale? Perché siete cordiali? Dov'è la fregatura? Chi governa davvero questo posto?" le risposte pacate e semplici dell'Aasimar non lo convincono. Com'è possibile che un'intera isola non abbia governatori, sovrani o generali? O che siano tutti talmente buoni da non avere nemmeno bisogno della guardia cittadina!? Fino a poco fa vi tiravano addosso palle di fuoco, poi sono diventati i vostri migliori amici e adesso vi fidate a lasciare la Speranza incustodita mentre i tre Arconti si muovono verso la tana del lupo. Per il barbuto, nordico, capoguerra è troppo.

...la situazione con Arrigo è diversa. Sarà che il capoventurese imparato da Reginald è perlopiù accademico, e probabilmente rimasto inusato per tre lustri, ma l'accento del geniere è come una lingua totalmente a parte per l'Aasimar. Non riesce a capire UNA sola parola di ciò che Arrigo dice, e continua ad aver bisogno del vostro aiuto per tradurre i suoi commenti. Compreso di essere un prigioniero di guerra più che un ambasciatore, quest'ultimo è rimasto spaparanzato su un lato della scialuppa facendo scherzetti alle guardie del calibro del dito che si stacca, o della matita che si piega, interrotto dai miagolii di Peppino infilatosi nel suo zaino. Va bene tutto, ma la richiesta di Verdini era una e una sola: non sarebbe sceso dalla Speranza se lo aveste separato dal famiglio di Randal. E pensare che all'inizio lo odiava a morte...

Il 1/8/2020 alle 21:58, Bellerofonte ha scritto:

Ventesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 13:25 || +362 giorni dalla partenza

Renda, Degah Bur || Pioggia leggera, vento moderato da nord || Cibo per 4 giorni

oZjwSgc.jpgLe assi della nave scricchiolano sotto il vostro peso. Gli Aasimar a bordo, dai corazzati agli ufficiali ai singoli mozzi, smettono di fare qualsiasi fosse la loro mansione e si bloccano a guardarvi. Silenzio.

"UE UAGLIO'!" 

Arrigo dà fondo alla sua voce squillante facendo sobbalzare chiunque e iniziando a dare pacche a destra e a manca. Reginald prova a immaginare il messaggio trasmesso e fa cenno a tutti i suoi di rilassarsi, mentre vi chiede gentilmente, anche se con un po' di imbarazzo residuo: "Mister Ridley, nel secondo ponte di coperta potrà trovare il luogo adibito a cucina." indicando una grata al centro esatto della nave. "Il resto può venire con me in cabina, se lo desidera. Siete tutti miei ospiti!"

Arrigo declina l'invito e segue a ruota il cuoco, così come Asvig, che invece decide di rimanere sul ponte a supervisionare la situazione dall'esterno. Barbara è felicissima di sedersi su un cuscino di velluto come si deve, e perciò invece non fa complimenti.

@Randal

Spoiler

3kgwI9T.jpgAasimar, umani, orchi o mezzidraghi che siano, le cucine sulle navi sono tutte uguali. E' estremamente difficile tenere pulita e in ordine una postazione che subisce così tanti scossoni durante il giorno, specialmente se interamente di legno!

Trovi però tutto ciò che necessiti; hai difficoltà a riconoscere le spezie - hanno odori diversi rispetto a quelli dell'occidente, per non parlare del modo in cui sono etichettate! - ma un merluzzo è un merluzzo ovunque ti trovi!

Arrigo è pronto per cucinare, che per lui significa ronzarti attorno passandoti quella o quest'altra pentola mentre mangiucchia gli eccessi di ciò che tagli, friggi, o metti da parte.

Le lische a Peppino.

@Sandrine & Fortunale

Spoiler

UHe7si8.jpgQUESTA è una cabina da capitano! Se Fortunale fosse stato geloso non ci sarebbe da stupirsi, perché Barbara lo è, lo è eccome! "Tappezzeria stupenda!" esclama, accarezzando le pareti di legno rivestite di velluto rosso. Forse l'arredamento è un po' troppo baroccheggiante, ma il gusto è squisito.

La stanza ha un camino (!), cuscini a forma di poltrone, un tavolo basso come quelli trovati nella locanda e uno specchio a tre ante sul lato sinistro; sul destro invece ripostigli ordinati con mappe nautiche e strumenti d'ottone. Di fronte alla porta d'ingresso un tavolo vero e proprio con calamaio, fogli di carta ordinati e una finestrata dalla quale si vedono le increspature del mare lasciate dalla nave in partenza.

"Accomodatevi pure dove desiderate! C'è del tabacco lì', accanto al camino."

I cuscini per terra sono di Barbara, che ringrazia con un inchino e prende per mano Sandrine, trascinandola delicatamente con lei. La strega desidera ogni singolo pezzo d'arredamento di quella cabina. Se solo foste pirati...!

 

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Sandrine Alamaire

"Ah, ser Reginald, la vostra cabina è una squisita delizia, così come la vostra nave e la vostra locanda!", blandisco il nostro ospite, occhieggiando poi Barbara, incuriosita. Avrà un debole per i capitani circondati da un alone di mistero?

Sorrido. 

"Possiamo fare qualcosa per ricambiarvi di questa preziosa generosità nei nostri confronti? Mi pare che abbiate anche detto che il viaggio durerà comunque un poco...".

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Randal

In primis cuoco, ma in secundis marinaio.. dunque una volta che saliamo sulla nave mi soffermo ad osservare tutto quanto: scotte, tipologie di serraggi, sartiame delle vele, spessore degli alberi, legni utilizzati.. gli insegnamenti di Isaac in questi momenti mi tornano molto utili per capire l'ingegnerizzazione che sta dietro ad un veliero. Cerco di capire quanto c'è di magico soprattutto.. e trovo un momento per utilizzare una magia che mi possa tornare utile.

Cita

Lancio individuazione del magico usando conceal spellcasting, non per non fiducia nei confronti degli Aasimar, quanto per non rivelare tutto di me

Non spiccico una parola, proprio come le guardie che ci accompagnano, sono molto concentrato e assorto nei miei pensieri.

L'unico momento nel quale rinuncio all'incantesimo é quando sento la voce di Arrigo che richiama la mia attenzione verso la cucina, e la curiosità si fa troppo grande facendo passare in secondo piano l'interesse da marinaio verso la nave.

Volevo già farlo quando ci avete incrociati per la prima volta ed eravamo sulla Speranza, ma ora che siamo sulla vostra nave vorrei farvi provare una cucina non magica. Se me lo permettete cucinerei sempre io da qui a quando arriveremo. Dico scendendo le scale che portano di sotto.. senza nemmeno aspettare risposta, ormai sono convinto della mia scelta 

@In cucina

Spoiler

Allora, cosa ne dite? Mi sembra un tizio affabile e dai modi pacati.. alla Barbara. Commento mentre cerco di capire com'è strutturata la cucina.

Ho capito che non ti fidi molto di lui e della situazione in generale ma a tutti noi tre ha fatto una buona impressione, dagli tempo e non pressarlo troppo con le domande scomode. Fai lavorare il tuo occhio senza far capire che stai pensando ad altro e rilassati, almeno fino alla fine del viaggio. Avrai tempo di capire i loro usi.

Tu.. va beh.. tu fai quello che vuoi, é troppo divertente vedere gli Aasimar che cercano di capire che cosa dici.

Pesce e patate ho in mente.. e pesce e patate cucinerò. Meglio non strafare da subito con ricette particolari, avrò tutto il tempo..

 

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Fortunale

Già la nave è uno splendore: grande, ma non sgraziata. Bianca come la spuma di certo non può essere eccessivamente veloce, ma deve essere fantastica da tenere in mare. E poi se ci capisco ancora qualcosa, ci devono essere di certo vele magiche e quant'altro. Non sarà certo una semplice nave.

Sia quel che sia, salgo a bordo con il rispetto che si richiede ad un vascello del genere, e con la pochissima esperienza maturata nel porticciolo di un'occhiata anche qui a manovre e attrezzature, sartiame e fasciame... più per interesse che per altro.

E poi veniamo condotti nella cabina del capitano.

Cabina

Spoiler

Io non ho tanto interesse per questo tipo di decorazioni e suppellettili...sono un uomo semplice, con gusti semplici. Ma l'idea stessa di una cabina così implica delle cose che colgono il mio interesse. Questa nave è stabile e solida, altrimenti tutti questi mobili potrebbero essere letali per chi dorme e lavora qui. E qui ci sono mappe nautiche...mappe al plurale. Come vecchio lupo di mare non posso non notarlo. Potremmo chiedere di copiarle e farci un'idea più precisa del mare che ci circonda.

Per ora resto in piedi, poggiato al muro vicino alla finestra. Non prima di aver preso un po' di tabacco  "Siete davvero molto generoso, capitano. Spero di poter ringraziare, un giorno"

 

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Il 3/8/2020 alle 16:17, Bellerofonte ha scritto:

Ventesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 13:30 || +362 giorni dalla partenza

Renda, Degah Bur || Pioggia leggera, vento moderato da nord || Cibo per 4 giorni

La nave è davvero uno splendore. 

Le corde nuove come se fossero state filate questo stesso giorno, i pavimenti lucidi e la stabilità innaturale implicano di sicuro un misto di magia e tecnica costruttiva che i capoventuresi non possiedono.

@Randal, in cucina

Spoiler

Le corde emanano magia che i tuoi occhi vedono come aura giallastra: Trasmutazione. La nave è incantata per delegare agli Aasimar solo i compiti più complessi, mentre pare essere del tutto autosufficiente sotto tutti gli altri aspetti.

//Professione (marinaio) | Sapienza Magica: 13 | 22

Mentre scendi le scale, i visi perlacei che ti circondano si guardano tra loro blaterando qualcosa in lingua ignota; non conosci il loro linguaggio, e pare che la cosa sia reciproca. Le guardie ti seguono sottocoperta, aguzzando lo sguardo quando ti vedono armeggiare con coltelli e mestoli. Continui a parlare, fidandoti che i tuoi compagni pionieri/arconti ti seguano...e invece no. Arrigo ti guarda masticando una spiga di grano trovata tra le vivande in disordine nella cambusa, e Peppino ti miagola affamato.

"Statt tranquill Randàl. Se mi prestassa altre ottocient monete dd'oro putissa crià n'altro gingillo tip 'e quest!" e scrolla il polso sinistro, dove un fil di ferro intrecciato ospita una gemma che sembra calcidone blu, incantata per permettere all'utilizzatore di parlare il Comune barushano.

Pesce e patate sia. Sono due cose che a bordo di una nave non mancano mai! E pure quegli aromi nuovi, chissà come ci starebbero su...? L'ombra di tuo padre ti assiste, dissentendo sulle tue creazioni.

//Professione (cuoco): 23

@Fortunale, ponte della Brongurnet

Spoiler

E' bella, sì! La costruzione della nave deve aver impiegato parecchi uomini, ma i nodi avanzati e la perfetta sincronizzazione dei fulcri del moto delle vele permette a questi giganti di essere mossi da relativamente pochi uomini. Ad avere queste conoscenze mentre sviluppavate la Speranza...! Siete a bordo di una fregata orientale, che declassa a corvetta la nave della Settima Spedizione.

Ma diamo ad Iver ciò che è di Iver: questi bestioni non si muoveranno mai alla velocità della Speranza. La polena della Brongurnet, un Aasimar con elmo e lancia pronto a infilzare ciò che ha davanti, vedrà sempre e soltanto il c.ulo della tua nave.

Questi Aasimar si sono costruiti una flotta fatta per combattere - anzi, per difendersi - e non per esplorare.

//Professione (marinaio): 26

@Sandrine & Fortunale, nella cabina di Reginald

Spoiler

"Potreste raccontarmi qualcosa dell'occidente. Temo che i racconti delle vicende capoventuresi siano un po' datati, ormai. La guerra nel nord tra i druidi di Brecilian e le tribù selvagge si è conclusa? Kerberos Fuinur è ancora Gran Maestro della Loggia? La città di Dunwall soffre ancora degli attacchi orcheschi provenienti dalle distese di Kulan?" ma c'è una domanda sopra le altre che lo tormenta più di tutte; la lascia fermentare un po' nella sua ansia prima di esporla, pregna di curiosità morbosa: "Qualcuna delle Spedizioni è ritornata? La Australia, magari? La Maestrale?" teme per il suo amico, chissà quale fine indegna potrebbe aver fatto.

Giunge le mani, accarezzandosele reciprocamente. "C'è qualcosa che potreste fare, in effetti. Un modo per ingraziarvi i Saggi e magari ottenere la loro grazia."

Tra le carte tanto ambite da Fortunale c'è un rotolo chiuso e impolverato da un bel po' di tempo. Reginald lo apre sul tavolo di legno: sono disegni, schizzi incompleti in verità, di una costruzione abbastanza imponente. L'inchiostro è più scuro sull'angolo in alto a destra, dove risiede la firma in Comune capoventurese del legittimo proprietario: Chevalier Shepard, inequivocabilmente un membro della Maestrale; anzi, per essere più precisi... "Il geniere del capitano Blake ha provveduto a istruirci sulle vostre tecniche di costruzione, e ha permesso di edificare molti luoghi di culto propiziatori sull'isola. La Chiesa di Pelor di Renda, ad esempio. Qualcuno di voi l'ha visitata?" chiede, cercando risposte sui vostri visi. Poi continua: "L'ultimo desiderio del capitano prima di lasciare l'isola con la Maestrale fu di costruire un avamposto della Loggia per coloro che sarebbero venuti. Le circostanze virarono a suo sfavore, purtroppo, e riuscì a lasciare dietro di sé soltanto alcuni progetti incompiuti. L'avvento di Kilagas era impellente."

 

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Randal

@in cucina

Spoiler

Eh.. 800 monete con un gesto rigiro all'esterno le tasche dei pantaloni, mostrando come il vuoto collimi con il tessuto si fa in un attimo, no? Concludo con tono scherzoso

Passa qualche minuto dove passo al setaccio tutti gli ingredienti disponibili sulla nave e poi raduno tutto quel che mi serve sul bancone da lavoro, coltelli compresi:
mele.. sembrano buone, ne poso quattro a lato del tagliere
pomodorini.. mentre li adagio li osservo per bene, sono un pò più piccoli rispetto a quelli già piccoli di Capo Ventura
orata.. questo è uno dei tuoi pescati preferiti eh, Asvig?
..e poi i sapori 
concludo posando quelli che mi sembrano essere basilico, timo e prezzemolo
Passami sale, pepe, aglio e olio Arrì

Mi metto lì e con calma e precisione punto a preparare un'orata al cartoccio con sugo di patate e mele, sfumando in primis le mele e le patate con aglio e olio, aggiungendo verso la fine i pomodorini, poi sfiletto il pesce e adagio i filetti sulle verdure che ho preparato per poi incartocciarli e lasciare che si cuociano.

Tra un quarto d'ora assaggiate.. poi mi dite cosa ve ne pare: se sarà un sì, lo preparerò per tutta la nave

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Fortunale

Cabina di Reginald

Spoiler

"Temo di poter dare poche risposte soddisfacenti: sono un uomo di mare e sono stato poco a terra, anche in patria. Sandrine saprà di certo saziare la vostra curiosità" sorrido, ma poi torno serio "Posso però dirvi che prima della nostra partenza non era ancora giunta in porto una delle precedenti spedizioni. Temo che non sia facile tornare indietro"

Ascolto la richiesta di Reginald con interesse "Penso sia ben fattibile, e se davvero ci faciliterà l'amicizia della vostra gente, benvenga"

 

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Sandrine Alamaire

Cabina del capitano 

Spoiler

"Un sacco di domande! E risponderemo, con calma, a quelle di cui sappiamo almeno qualcosa"", faccio eco a Fortunale. 

"Non mi è chiaro, però, in che modo una questione legata alla Loggia di Capo Ventura sia di così profondo interesse per voi, oltre al vostro legame con Blake: cioè, non me ne lamento, ma mi meraviglia come mai una cosa del genere sia ancora tanto importante per i vostri Saggi!".

 

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Il 6/8/2020 alle 13:16, Bellerofonte ha scritto:

Ventesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 13:30 || +362 giorni dalla partenza

Renda, Degah Bur || Pioggia leggera, vento moderato da nord || Cibo per 4 giorni

@Sandrine & Fortunale

Spoiler

"E'...personale. Ricordate che anche se non sono nato nel vostro stesso continente, anch'io sono un Pioniere. Al contrario dei miei connazionali ho un forte interesse nello scoprire cosa c'è oltre i confini di Degah Bur, ad esempio. E credo sia il motivo per il quale Blake mi considerava suo amico." e poi, guardando i progetti "Sono più complicati di quanto sembrino. Ne parleremo meglio giunti a Daron."

@Randal

Spoiler

"Te lo ricordi, dunque. Hai delle strane priorità per essere un Pioniere, mastro Ridley..." commenta Asvig, mentre Arrigo sbuffa della mancanza di oro a sua tua disposizione.

La portata è pronta. Cosa ne vuoi fare, ora?

 

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Randal

@In cucina

Spoiler

Lo dico sempre Asvig: prima cuoco, poi marinaio, poi Pioniere. Mentre rispondo socchiudo gli occhi leggermente per andare con la memoria a Capo Ventura, al Baffone, a Miranda, Isaac.. e tutti quelli che abbiamo lasciato, poi "viro" verso il passato, ai momenti con mio padre su decine di navi diverse, infine "strambo" verso Barusha, Tiberius, gli elfi tutti, Kara, Arsak.
Riapro gli occhi e osservo l'orata.

In effetti già so che a te piace, e pure ad Arrigo che mangerebbe qualsiasi cosa, l'importante è che ci sia un pò di piccante all'interno. Devo chiedere agli altri. Coltello e forchetta dentro il taschino e mi preparo ad uscire. Mi accompagnate o vado a far assaggiare da solo? Con un gesto del capo faccio segno interrogativo, aspettando la loro risposta. Ah.. certo, nel frattempo.. 
[lancio servitore inosservato, di modo che inizi a preparare tutto quello che mi serve per cucinare per TANTE persone] 

@Sul ponte

Spoiler

Arrigo, mi serve quel tuo coso che hai al polso.. così almeno potremo capirci con loro dico indicando gli aasimar.
Vorrei dirgli di assaggiare e che preparerò per tutti questa portata, e se gradiscono dirmi un altro piatto, ben venga

Lascio spazio all'inventore, se vorrà comunicare con loro in prima persona, capirò cosa avrà detto loro dalle reazioni al piatto.. e soprattutto se lo assaggeranno.
Tu Asvig puoi andare a chiamare gli altri e dire che il pranzo potrebbe essere servito entro mezz'ora?

 

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Il 10/8/2020 alle 21:47, Bellerofonte ha scritto:

Ventesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 14:05 || +362 giorni dalla partenza

Brongurnet, mare di Degah Bur || Nuvoloso, vento moderato da nord || Cibo per 4 giorni

@Randal

Spoiler

Né Arrigo né Asvig ti lasceranno andare solo in giro per la nave, anche se per motivi diametralmente opposti. Ti danno una mano a portare ciò che hai cucinato sopra coperta, mentre il fantasma di tuo padre continua a cucinare ciò che hai iniziato, replicando a raffica i tuoi movimenti precedenti.

"O' gingillo te sierv solo ppe capì a gient e' Barusha. Me siervan ottocient piezz, te l'aggia ditt...!" ...il bracciale di Arrigo non ti aiuterà, ma se ti presenti con un piatto in mano appena sfornato, non è difficile capire le tue intenzioni.

//Professione (cuoco): 38

@Sandrine & Fortunale

Spoiler

La discussione con Reginald viene interrotta dall'arrivo di Arrigo che annuncia il pranzo. Randal è stato efficiente in cucina, come al suo solito.

I degaburiani si comportano come i gatti selvatici: annusano, si avvicinano pian piano, diffidenti, ma non resistono alla curiosità e al cibo. Reginald si siede sulla tavolata imbandita alla meno peggio sul ponte, in mezzo ai suoi uomini, dando l'esempio; addentata la carne bianca e leggerissima dell'orata al cartoccio preparata da Randal, anche gli altri si sentono più al sicuro e si avvicinano timidamente ai propri posti.

Asvig non attende oltre: è il suo piatto preferito! E così, dopo poco, tutti stanno mangiando ciò che il cuoco capoventurese ha preparato senza rimorsi. E ovviamente, sono tutti incredibilmente soddisfatti!

Reginald vi traduce alcuni dei complimenti: "Mai assaggiato nulla del genere" merito del tocco barushano, forse? "Come fanno gli occidentali a non essere tutti grassi?" e ancora "Dovrebbero inventare la Kolon dei cuochi!" ...chissà, alla fine di questa avventura potrebbe anche succedere. Grazie al coraggio di Sandrine avete evitato di farvi affondare, ora è l'abilità di Randal che elimina ogni diffidenza dei marinai della Brongurnet. Ci voleva così poco per corrompere gli spiriti degli Aasimar?

 

Il 10/8/2020 alle 21:47, Bellerofonte ha scritto:

Ventesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 15:00 || +362 giorni dalla partenza

Brongurnet, mare di Degah Bur || Variabile, vento moderato da nord-ovest

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Il viaggio della Brongurnet è quieto, come ci si aspetterebbe da qualsiasi traversata in acque placide di un mercantile nobiliare. Servono 116 giorni per arrivare da un capo all'altro dell'isola, complice il vento semicontrario la maggior parte del tempo. Le carte nautiche vi danno una distanza di 8230 chilometri, che la Speranza - già due volte e mezzo più veloce, che in più non tiene conto del vento - avrebbe compiuto in due giorni scarsi. Ma non è il tempo che vi manca, giusto? E' la fiducia.

Percorrere tre mesi abbondanti in mare insieme agli Aasimar vi dà la possibilità di conoscerli e conoscerne anche la lingua. Barbara, al solito, si rivela particolarmente efficace a insegnare i rudimenti di linguaggio una volta che ella stessa ha imparato a conoscerli.

In due occasioni vi ritrovate con una tempesta alle calcagna non prevista dai calcoli dei marinai di bordo, né dalle previsioni di Fortunale; ma quest'ultimo sa benissimo da dove provengono. Riuscite a fare porto per ventiquattro ore alla volta - prima a Shekosh, poi ad Hartishek, entrambe deliziose cittadine dall'architettura identica a quella di Renda - e poi ripartite alla volta della capitale.

Sfiorate l'isola dei Giganti, e passate al largo di Kebri, la città dei Saggi. Ci sarà tempo di visitare i due posti, se vorrete, in un secondo momento.

 

 

@Sandrine

Spoiler

L'Aasimar è un linguaggio quasi incontaminato: è praticamente un dialetto del Celestiale con influenze di Gigante sulla morfologia delle parole riguardanti il mare e la navigazione. Questi esseri sono puri perfino nelle parole.

 

Il 10/8/2020 alle 21:47, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VIII mese, anno 1492, ore 21:00 || +476 giorni dalla partenza

Brongurnet, largo di Daron || Variabile, vento moderato da nord-ovest

RAX4OFI.jpg?1Quando siete prossimi alla volta di Daron, è ormai sera. Due luci abbaglianti a trentacinque metri d'altezza indicano la posizione della città già chilometri e chilometri prima che vi accorgiate dei suoi contorni. "I Gemelli di Daron" li chiama Reginald "I Fari che tengono lontane le bestie che abitano il Golfo e indicano la via sicura alle navi. Si dice furono costruiti dagli ultimi Giganti che abitavano l'isola."

Vicini abbastanza da vederne i contorni, la città è protetta da una flotta pari a quella vagante incontrata presso Renda. Sono più di un centinaio di velieri di stazza impressionante, ancorati a gruppetti a un centinaio di metri dai moli, dove si scende soltanto tramite le scialuppe. Se vi foste affacciati fuori bordo per cercare di capire la profondità di quelle acque, sarebbe stato impossibile non chiedersi la Speranza sarebbe invece stata in grado di raggiungere gli ormeggi senza difficoltà, visto il suo pescaggio ridotto.

La risposta è sì. Peccato che si trovi dall'altra parte del micro-continente degaburiano, e che vi tocchi prendere le barchette di legno come ogni altra volta. Sono scomode. Chissà perché non infilano cuscini anche lì dove servono davvero...

Le scialuppe sono quasi pronte e i marinai scenderanno tutti a terra in licenza; la nave, ancorata come si deve, resterà deserta per qualche tempo. Reginald è ansioso di toccare terra, dopo mesi in mare.

"Daron è il luogo dove sono nato. Possiedo diverse taverne in città, ma sarei lieto di ospitarvi nella mia casa. Se vi portassi altrove, Sofia non me lo perdonerebbe mai! So già che morirebbe dalla voglia di conoscervi."

Sofia. TLEvnww.jpg

C'è un dipinto grande quanto il palmo di una mano incorniciato sulla scrivania di Reginald che raffigura il viso di una giovane donna, bella come la rugiada d'inverno, dicono gli uomini a bordo.

Reginald è sposato felicemente ormai da molti anni con lei, e ne parla con entusiasmo. Ah, l'amore, sopravvive secolare anche tra coloro che di vite umane ne vivono a dozzine. C'è qualcosa di più romantico? Chissà se qualcuno a Degah Bur ci ha già scritto una canzone sopra.

 

@Tutti

Spoiler
  • Imparate il Comune (Degah Bur)
  • Se volete fare qualcosa durante questi giorni, scrivetelo nel prossimo post.

 

Modificato da Bellerofonte
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Sandrine Alamaire

E chi, se non la Contessa di Zefiro, potrebbe essere più adatta a scriverla?

Ah, finalmente un po' di amore. Quello serio. 

"Solo se davvero non vi daremo incomodo, ser Reginald. Avete già fatto fin troppo per noi, invero. Ma, d'altronde, non possiamo macchiare di arrabbiatura il dolce cuore della vostra signora, che desidero grandemente conoscere, a questo punto. Ama ella, forse, le arti? Mi piacerebbe intrattenermi in conversazione con lei!'.

Ebbene sì, Sandrine Alamaire ama concedersi anche qualche mondanità molto semplice... e poi, va detto, chissà quante cose interessanti potremmo apprendere da lei: la sensibilità delle donne per il dettaglio si discosta enormemente da quella maschile, anche se raffinata come nel nostro ospite. 

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Fortunale

Il viaggio è lungo, terribilmente lungo: a piedi ci avremmo forse messo di meno. Potrebbe anche essere noioso se questa nave non fosse così bella. Per non parlare del paesaggio!
Approfitto del tempo libero per riposarmi e di tanto in tanto per osservare bene le manovre, le strumentazioni e l'equipaggiamento della nave. Ma trascorro anche molto tempo tornando con la mente e lo spirito a ciò che ci circonda. Il cielo (a volte limpido, a volte tempestoso), il mare e le creature che li abitano entrambi. Di recente abbiamo avuto sempre qualcosa da fare: regni da salvare, draghi da uccidere e personalmente anche una nave e un equipaggio da comandare... non ho avuto molto tempo per meditare e compiere i miei abituali esercizi spirituali. 

Anche grazie ad essi posso passare il tempo con più facilità, mentre posso solo immaginare l'agitazione di Randal e Arrigo, che ormai saranno divorati dalla noia. 
Immagino che Sandrine e Barbara siano invece più a loro agio con le mille comodità della nave di Reginald, e temo che prima della nostra partenza da Degah Bur vorranno comprare cuscini e tappeti con cui adornare le loro cabine.

Infine giungiamo a destinazione, Daron. Sembra una città ben più grande di Remda e delle altre due che abbiamo brevemente visto durante le due pause-tempesta. Mentre salgo sulla scialuppa guardo con ammirazione i fari "Pensavo che luci del genere potessero favorire invece che allontanare i mostri. Ma immagino siano luci magiche, vero?"

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Il 13/8/2020 alle 12:38, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VIII mese, anno 1492, ore 21:05 || +476 giorni dalla partenza

Brongurnet, largo di Daron || Variabile, vento moderato da nord-ovest

E' a casa che il cuore ci porta, trainati dal vento di nostalgia. Gli Aasimar lo sanno bene, ansiosi di fare porto nella città natale dell'intera ciurma...eccetto voi. Quanto tempo ancora resterete nei mari orientali? Quando tornerete a casa? Sempre se ci tornerete.

Z3VpKZ4.jpgL'incantatrice - nonché primo ufficiale - della Brongurnet pare poco più di una ragazzina, ma non vi fate ingannare dal suo aspetto; a occhio e croce avrà almeno il doppio dell'età di Besnik. Il suo nome è Ksenya, e fa parte della Kolon dei Fabbri. Come faccia a sollevare un martello con le sue esili braccia è un mistero.

Alla domanda di Besnik risponde in degaburiano, ovviamente: "Esatto, capitano. E' un'abiurazione arcana repulsiva. Il golfo di Daron è abitato da creature temibili."

"Così spaventi i nostri ospiti, Ksenya." - sorride Reginald, ironico - "Sarete al sicuro da ogni bestia marina quando varcherete la soglia della mia tenuta, non temete! Potrete sdebitarvi con me intrattenendo Sophia con ogni arte e discorso che avete portato dall'occidente. Ne è affascinata!"

Messi nelle scialuppe, vi avvicinate al molo di attracco. Cinque o sei minuti e toccherete di nuovo il suolo...

 

@Randal

Spoiler

Ogni incantatrice che trovi è una bella donzella: l'oriente mette a dura prova la tua fedeltà verso Miranda!

Tra una ricetta e l'altra è grazie a lei che ti fai un'idea di come funziona l'organigramma a bordo dei velieri di Degah Bur: c'è un capitano/incantatore che si occupa di dare ordini, risolvere dispute e potenziare la nave secondo necessità; timonieri e quartiermastri fanno il resto, come in ogni nave occidentale. Talvolta - come nel caso della Brongurnet - colui che comanda è un capitano che di navi non ne sa granché. A quel punto l'incantatore diventa il suo braccio destro. In realtà, se dovessi spiegarla con termini capoventuresi, diresti che Reginald è l'armatore della Brongurnet, mentre Ksenya ne è il capitano. Ma qui non fanno molta distinzione; alla fine la catena di comando è puramente organizzativa, visto che sulla carta sono tutti uguali.

A tal proposito, nessun marinaio lo è di professione; appartengono a caste diverse, e di tanto in tanto si mettono in viaggio quando ce n'è bisogno, o secondo le necessità comuni. E' difficile comprenderlo, per chi sulle navi ci ha sempre e solo lavorato; pensare che questi biondini lo fanno gratis, quasi come hobby...!

 

Modificato da Bellerofonte
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Sandrine Alamaire

Sfrutto il trasporto via scialuppa per cogliere più approfonditamente i dettagli del piccolo nuovo mondo che ci aspetta. 

Finalmente la terra stabile e duratura, sotto i nostri piedi, tornerà ad essere una gradevole abitudine. 

Sorrido ed annuisco a Reginald, quando parla dell'intrattenere la sua sposa con l'Arte: gli dèi della Creatività non me ne vogliano, per quanto sono rimasta loro infedele!

Ho serbato la voce dello Zefiro come un segreto celato nei lunghi mesi di viaggio, ma ora è il momento di un assaggio per i nostri accompagnatori... sperando che gli Aasimar non siano troppo bravi anche in questo!

Inconsciamente legata al ricordo di chi e cosa abbiamo abbandonato, forse per sempre, il mio canto vola improvviso a Capo Ventura. Ed a ciò che intonavano i marinai di ritorno alla fonda.

Le loro parole ora fatte mie. 

Poi, i pensieri scivolano ancora oltre, fino al poetare musicato dei trovieri vaudemontesi, ed i versi si fanno al contempo malinconici e speranzosi. 

Queste genti hanno conosciuto le abitudini pratiche, i modi studiati e le leggi dell'Ovest: ora offro loro anche le nostre maestrie più sottili e le nostre usanze più profonde, in un assaggio assai diverso di quel mondo lontano. 

Che per loro è sentito dire, ma per me è lacrima e sorriso. 

Senza essermene accorta, mi sono alzata in piedi. 

Ah, Sandrine Alamaire: che dovrei fare di te? Che dovrei fare... di me?

DM

Spoiler

Intrattenere (canto) +21.

 

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Fortunale

Sto per rispondere alla maga di Reginald, qualcosa sul fatto che ho incontrato la mia buona dose di mostri marini e non ho certo paura... quando Sandrine comincia a cantare. Non è la prima volta che la sento, ma non conta poi molto quando è in gioco il suo talento. Sento le sue parole risuonarmi nell'anima, e se fossi meno uomo di quel che sono sprofonderei in un pianto disperato. Così invece ho solo gli occhi lucidi, ma forse è anche colpa dell'allegra brezza del porto. 

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Ospite
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