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Capitolo VI: Dove il Cuore mi porta


Bellerofonte

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Fortunatale

"Randal, di certo non ci fai sentire la mancanza dei banchetti di Barusha. Anzi, se permetti trovo le tue portate più sostanziose e un po' più allettanti" mentre comincio a servirmi (e metto due porzioni a Ventura, deve crescere) punto la forchetta su Sandrine e Barbara "Non fateci aspettare troppo...aria fresca, buon cibo, rum, il rollio della nave...se non sarete leste a intervenire ballerete per una ciurma addormentata"

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Il 10/5/2020 alle 18:32, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 00:20 || +360 giorni dalla partenza

Oceano d'Oriente || Nuvoloso, vento moderato da nord || Cibo per 6 giorni

Un anno a stretto contatto vi è bastato per formare legami stretti come quelli di una famiglia allargata. Ventura è entusiasta della doppia porzione, batte le mani ed emette un gridolino; Arrigo la guarda verde d'invidia e presenta al suo migliore amico la migliore delle filippiche: quella basata sull'esaurimento dell'avversario! "E jamm Randàl ppi piacèr, fa u'favòr all'amic tuo ja, Randàl damm nu poc e pesce e'cchiù, guà chi bell ste luminarie mij, l'aggia fatt ppe 'tte, jamoninn Randàl all'amico tuo, nu muorz e'pesce a piacer ja..." potrebbe continuare tutta la nottata, se necessario.

Vi siete già tutti belli che seduti, l'ultimo dei quali, Asvig, vi raggiunge mentre avete iniziato ad impiattare. "Capitano, ho lasciato Razul di guardia. Questi non-vivi sono soldati straordinari. Non mangiano, non dormono, non si lamentano." gli apprezzamenti vengono interrotti dall'hadozee di bordo, che gli passa un piatto di ceramica insieme al commento ermetico: "Odorano morte." - Sentite chiaramente Barbara squittire dall'altro capo della tavolata. Sigbjorn la guarda, alza una mano pelosa per chiedere silenzioso perdono e si schiarisce la gola: "Odorano...come...la...morte." Si prende i suoi tempi, ma finalmente scandisce le parole nella maniera corretta. Tondley alza un boccale: "Complimenti, Sig! Il primo giro è ai tuoi progressi col Comune!" e se lo tracanna senza troppi complimenti. L'ominide prende il suo, già pieno, e lo rivolge in direzione della sua tutrice: "Barbara. La più forte sciamana e la più migliore insegnante." - dovranno ancora lavorare sui superlativi, ma rispetto alle due parole in croce che piazzava a inizio spedizione, sono stati fatti passi da gigante.

I complimenti al cuoco arrivano a caterve da ogni direzione; sotto il tavolo, la mascotte felina chiede gli avanzi un po' a tutti, e come si fa a dire di no a quegli occhioni miciosi e alle zampette paffutelle del famiglio di Randal? Mangiate e bevete, e qualcuno tira fuori il discorso Arconti; Barbara ne discute con i Pionieri. "Quindi ho capito che Sandrine può usare la voce per comandare le cose e le persone. Fortunale ha potere sulle tempeste. Poi c'era il non-morto di Barusha, com'è che si chiamava?" "Uthen!" - Ventura sempre sul pezzo - "Uthen" ripete Barbara "del Tempo, che ha maledetto i soldati della foresta con l'eternità di non-morte. Poi i sovrani, Azamatar e Jazira: avatar della Conoscenza, che...sapevano tutto?" "Si sapivan tutt 'e cos, pcché s'han fatt 'nfinocchiar e Tiberius?" Arrigo pone un dubbio legittimo "Va bene, forse non proprio ogni cosa. I tre della Zephira: Kilagas delle Ombre, la tipa coi capelli-serpente e il goliath. Tutti e tre Arconti, ma di che cosa?" "Tiberius lo sapeva. Sapeva un sacco di cose." aggiunge Ventura. Barbara replica: "In passato era un Arconte anche lui, da quel che ho capito." ma stavolta interroga lo sguardo di Sandrine, proprio accanto a lei. "Ho dimenticato qualcuno?" "Barbarè, o'pappagall!" "Per te sono sempre lady Syvis, mastro Verdini. Ma quasi dimenticavo Vaniglio, è vero! Un pappagallo signore della Vendetta! Assurdo! Un...pappagallo!"

Asvig si intromette, dal fondo: "Ce ne sono sicuramente altri, forse anche nell'occidente. Persone uniche che possiedono poteri fuori scala..." chi potrebbe essere un Arconte? E la domanda che si fanno tutti, grattandosi chi la testa, chi la barba, chi il mento. In un momento preciso, tutti guardano tutti, pensando alla stessa persona. E' Ventura a dar voce ai pensieri comuni: "Secondo voi Kerberos è un Arconte?" Sigbjorn annuisce: "Arconte di Vita Molto Lunga." il mastro geniere non è d'accordo: "Arconte d'a Cazzimm!" qualcuno tra i capoventuresi a bordo ridacchia. Asvig chiede a Barbara: "Gli Arcimaghi di Saramar, lady Syvis? Che ne pensate?" ma la strega rossa scuote la testa: "Credo siano solo maghi molto potenti. Non lo so, non ne ho mai incontrato uno. Tu, Sandrine?"

Stanno tutti a giocare a scova l'Arconte ma ci siamo dimenticati di una persona in particolare: "RANDAL!" urla Ventura. "Ah, già, è vero. E' un Arconte anche lui." commenta Asvig, e continua: "Ma non ho ancora capito di che cosa." Arrigo schiocca la lingua e lo guarda dal suo piedistallo di conoscenze arcane: "O Focolare! Comm fa a 'nu sapèr?!" Asvig lo fissa dritto negli occhi e perciò gli chiede: "...e che cosa fa?" Arrigo rimane in silenzio. Gesticola con le mani, guarda da un'altra parte, mugugna qualcosa di incomprensibile. Non lo sa. "Già, Randal, che cosa fai tu esattamente?" chiede Barbara al cuoco.

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Sandrine Alamaire

"Eh... quante cose, che volete sapere!", fingo di essere infastidita, per poi alzarmi in piedi e fare una piroetta, seguita da un inchino.

"Questa cosa degli Arconti è molto strana e particolare, perché ogni Spirito sembra fatto a modo suo. Tiberius pareva davvero sapere tutto, su di loro, ed è per questo motivo che è riuscito ad ingannare anche gli Arconti della Conoscenza. Il suo bastone, i suoi segreti, i suoi giochetti, la sua oniromanzia, la sua malcelata superbia... antico e potentissimo principe barushano, sanguinario signore della guerra, conquistatore senza scrupoli, studioso, profugo dal suo stesso dominio... Non ho ancora imparato tutto (anche perché dipende da chi ti parla di lui), ma Tiberius era ben noto, al mio Spirito. 

Il mago era un cacciatore di Spiriti ed aveva imparato parecchio da quello delle Parole. C'era un legame... infranto. E forse, proprio per questo, Tiberius era particolarmente ambivalente ed ambiguo, verso di me. 

Poi, certo, era un uomo che a malincuore sapeva accettare di essere in torto...

Ma, su una cosa mi sento relativamente tranquilla: gli Arconti sono molto più rari, ad Occidente. E sembrano essere veicolati da oggetti di potere, come se la barriera, più spessa ad Ovest, tra il loro mondo ed il nostro,  li contenesse con maggior veemenza. Infatti, quelli noti, parevano concentrati a Capo Ventura: la porta sull'Oriente ignoto...

Anche Kiltus, comunque... o, meglio, quella lame gemelle che lui sosteneva essere altro. 

Ma ora tocca allo chef Randy, parlarci del Focolare!".

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Fortunatale

"Io non ho alcun oggetto di potere, cara la mia Contessa" e siccome sono un uomo di spirito, ma anche un galantuomo, non specifico che un certo oggetto di potere lo avrei anche, nei pantaloni. Invece mastico un'altra porzione, bevo un sorso, e aggiungo "Sarebbe davvero interessante sapere da cosa nascono gli Arconti e come scelgono le persone...ma poi penso: perché svelare il mistero? Dopo tutto, non è forse meglio lasciare alcune cose sul fondo del mare? Ah, vi ho mai raccontato di quel capitano che tiró su una cassa dorata dagli abissi profondi? Ebbene, dentro c'era un vampiro!"

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Randal

Ehm.. mi sento un po' a disagio .. innanzitutto sono molto felice che vi sia piaciuto il menu a tema Orata Dorata, mi spiace non aver potuto accompagnare il tutto con un degno vino novello Capoventurese, ma Hey.. siamo in mare, si fa quel che si può!

Dunque poi.. Arconte del Focolare, si, sarei io e siccome lo sono da non molto non ho ben capito fin dove si spingono questi nuovi poteri, però ho capito di essere un po' come la chioccia, intendo il mantenervi tutti nutriti e in salute, come una madre attorno al focolare quando si ritorna a casa e non si aspetta altro che una buona cena rifocillante. Una cosa del genere insomma.. poi mi pare di aver capito di poter riuscire a infondere particolari peculiarità al cibo che vi preparo, il quale può donarvi tranquillità, curarvi, rendervi più sicuri di voi.. cose così.

É sempre difficile spiegarvi.. insomma credo che aolo Sandrine e Besnik mi possano capire appieno

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Sandrine Alamaire

Sorrido all'ultimo commento di Randal, poi aggiungo: "Capitano, non per avere necessariamente l'ultima parola, ma la vostra esperienza non contraddice affatto il mio - ovviamente impeccabile - ragionamento!".

Pausa teatrale. 

"Voi siete diventato Arconte traversando la terra del Sogno, mente solcavamo il confine verso l'ignoto".

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Il 12/5/2020 alle 15:21, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 00:20 || +360 giorni dalla partenza

Oceano d'Oriente || Nuvoloso, vento moderato da nord || Cibo per 6 giorni

Asvig, forse proprio in virtù della sua profonda ignoranza in ambito arcano, è colui che pone la domanda più ovvia alla contessa: "Tiberius era originario di Barusha, ma è riuscito ad arrivare nell'Ovest, sicuramente non seguendo la nostra stessa rotta. Non possiamo più chiedergli come tornare indietro" Sigbjorn, di fronte a lui, precisa: "Rimasto silenzioso, sarebbe" "Vero. Ma quel bastone, è ancora nostro. Magari può trasportare a distanza le navi? O le persone? Lo avete studiato, contessa?"

"Capità, magar o'tien ma nunn'o sàpe!" Arrigo si permette - con troppa confidenza, come al solito - di dare una pacca sulle spalle di Besnik insieme alla battuta relativa ad un presunto oggetto misterioso che il capitano porta con sé, in cui albergherebbe il presunto legame con lo Spirito delle Tempeste. Sono davvero poche le cose che Fortunale porta sempre con sé: la lancia, forse? O la pipa? Sembrano entrambi oggetti comuni, ben diversi dai mistici pugnali elfici di Randal o dai medaglioni-puzzle di Sandrine. Magari quest'ultima ha ragione: nell'Oriente gli oggetti - le ancore, come le chiamava Fen'Harel - sono facoltative.

Ventura rabbrividisce al racconto di Besnik: "Non ci credo! Te la sei inventata, questa!" ...ma Razul appare dietro di lei emergendo dalle ombre: "Plausibile. La mia condizione non necessita di respirare. Un buon modo di neutralizzarmi sarebbe rinchiudermi e gettarmi in fondo al mare." ma la spiegazione pacata, se fatta con la sua voce morta e intromettendosi all'improvviso, non può che generare uno squittìo di spavento della povera timonere. L'elfo non rimane a farvi compagnia, continuando invece a fare i suoi giri di guardia attorno alla nave.

La spiegazione di Randal focalizza su di lui l'attenzione; a Barbara si illuminano gli occhi. "Randal...potresti...potresti provare a-" non termina la frase, ma i suoi occhi lo fanno per lei. Si volta verso Nero, immobile a guardare il mare in un angolo.

 

 

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Randal

..fare qualcosa per Nero? finisco la frase che Barbara ha iniziato.
Sospiro.
Scuoto la testa.

Non so come fare, credo che il male che l'ha colpito sia di un livello troppo alto per potermi consentire di fare qualcosa. Posso badare a lui, rifocillarlo, cercare anche di infondere nel cibo alcuni poteri curativi ma non penso di riuscire a tirarlo fuori da quella condizione.. e ne sono veramente dispiaciuto perchè ormai sono mesi che riversa in quello stato vegetativo.
Guardo anche Sandrine e Besnik ..se avete suggerimenti o se secondo voi si può tentare qualcosa, consigliatemi

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Sandrine Alamaire

Abbozzo un sorriso triste, di fronte alla domanda di Barbara. 

Quando ci sembra che non abbiamo più nulla in mano, ci aggrappiamo ad ogni speranza. 

"Il Fenadhal di Tiberius è sicuramente un oggetto di potere, Asvig, che ha appena iniziato a mostrarmi i suoi segreti", abbozzo una risposta alla domanda del mio Lord Protettore. 

"Ma non mi è ancora apparso come uno strumento atto alla navigazione od al superamento di certi confini eretti tra i mondi. 

Eppure... chi può dirlo? Tiberius se ne è andato, svelandoci solo una minima parte dei suoi misteri. Speriamo che siano sufficienti ad aiutarci nella nostra impresa", concludo, laconicamente. 

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Il 15/5/2020 alle 00:33, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 00:25 || +360 giorni dalla partenza

Oceano d'Oriente || Nuvoloso, vento moderato da nord || Cibo per 6 giorni

La conoscenza di Tiberius, anche se fornitavi col contagocce, per tutta la Eurus era un faro che vi guidava nell'ignoranza mistica del nuovo mondo, come Ventura e le sue mappe vi guidano tra le correnti. Ora che non c'è più, tutti guardano a Sandrine come l'esperta di questo genere di cose, non soltanto per via del bastone che ha ereditato; è anche quella che capisce di più il Grande Gioco, come qualcuno lo definirebbe.

Ha meno risposte del Lupo Ingannatore, e di sicuro non ne ha per Randal. Forse, conoscendo il Vero Nome di Nero...ma richiederebbe tempo e risorse. Dipende da quanto siete disposti a spendere per riavere con voi l'ex capitano della Jocasta.

...la cena è finita. Sigbjorn dà una mano a Randal a lavare le scodelle e rimetterle al loro posto, gli altri, infervorati dalla promessa di uno spettacolo, liberano il ponte per l'esibizione di Sandrine e Barbara. Quest'ultima è euforica; abbraccia il gomito della ragazza e le cinguetta le sue aspettative, attendendo istruzioni.

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Sandrine Alamaire

Sorrido a Barbara, prima di contare il tempo dello spettacolo. 

Silenzio. 

La mia madrina si siede al centro del nostro improvvisato palco, mentre io cominciare a girarle attorno, affidando ad un racconto in poesia ľincipit della suite che ho deciso di inscenare. 

Parla, ovviamente, di amore e morte. Di cos'altro potrebbe raccontare, d'altronde? 

"Un uomo ed una donna si amavano...", ovviamente, "...ma lui venne ucciso dai parenti di lei".

Altrettanto ovviamente. 

Ah, la Morte!

Col nostro pubblico particolare, sarà una esperienza senza precedenti...

Nella calma assordante della risacca, gli occhi di Barbara si illuminano, quando fa risvegliare il vento, nell'esatto momento dell'omicidio messo in scena. 

Faccio il mio primo passo di danza, mimando il corpo trafitto su una quinta posizione a cascare, che diventa una lenta caduta soffocata in un urlo. 

Lascio che il vento faccia sussurrare i tessuti e tintinnare i metalli, battiti di cuore sublimati in una vita fittizia che termina vigliaccamente, io stessa stesa come un cadavere ancora sussultante di respiro. 

Barbara fa esplodere una musica dal nulla, alzandosi in piedi come una dea della misericordia, richiamando la "mia" anima al cielo, prima che precipiti, negletta, nell'oblio abissale della vendetta. 

Faccio allora vibrare una nota nella mia gola, strappando finalmente la musica alla forzata timidezza della mia voce, proprio quando il suono evocato da Barbara si spegne e lei intesse una nuova malia. Quattro fiammelle iridiscenti deflagrano attorno a me, bagliori diafani che civettano attorno a me, angeli metaforici di questa nostra pantomima improvvisata. 

Canto e ballo si confondono, i miei passi riverberati nel tremolio delle luci. L'anima si lega alla terra e l'amore ancora i cuori, il ballo che palpita improvvisamente furioso, soffocando il canto, mentre una nuova melodia appare dal nulla, un battito d'occhi di imprevista malinconia. 

Cado nuovamente a terra ed improvvisamente il nostro mondo scompare agli occhi di chi ci osserva. 

Uno, due, tre secondi, battendo mani e piedi a tempo. Il mio tempo. 

Nascosta alla vista dal potere della mia accompagnatrice, preparo il terzo movimento, la terza alternanza. 

Dal nulla silenzioso, un corteggiamento di note si spande: voce femminile in estesi acuti e corde suonate su bassa tonalità, a contraltare maschile modellato dal suono.

Seduta sul pavimento, mani a far parlare il liuto, compaio senza preavviso, in ribaltato parallelismo: il racconto si dipana verso la sua conclusione, inevitabile, e quando infine il sonno eterno unisce gli amanti nuovamente felici, anche coreografia e scenografia si fondono...

Insceno una Danse Macabre senza contraddittorio, un passo-a-due letale in cui interpreto entrambi i ballerini, frementi di mesta letizia.

E quando, in ultimo, la musica cessa, è Barbara ad ucciderla, in lingue di fiamma taglienti e misericordiose.

Amore e morte, ovviamente. 

Modificato da Ghal Maraz
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Fortunatale

Se mai qualcuno mi chiederà in futuro quale sia stata la più grande meraviglia alla quale ho assistito durante il mio viaggio, non parlerò di Barusha. Non parlerò del grande salto del mare, la cascata più grande mai vista. Non racconterò delle tempeste o delle bellezze elfiche, dei misteri del passato e dei segreti degli Arconti.

Racconterò di come una sera due donne sole siano riuscite ad imbastire uno spettacolo sì pregiato. Emozionante, coinvolgente, drammatico. 

Resto in assoluto silenzio per tutto il tempo dell'esibizione, e anche dopo...per un po', almeno.

Poi mi alzo e batto rumorosamente le mani, molto forte "Incredibile! Per grazia degli dei avete riservato a noi questo spettacolo, perché se lo avessero visto le genti di Barusha vi avrebbero rapito per tenervi con sé"

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Il 17/5/2020 alle 17:47, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 01:00 || +360 giorni dalla partenza

Oceano d'Oriente || Nuvoloso, vento moderato da nord || Cibo per 6 giorni

La Eurus esplode. La monotonia dei giorni passati in mare svanisce di fronte alla grandezza della lady di Zefiro. I cuori degli spettatori sono colmi di incredulità e stupore, alcuni di loro in lacrime, altri svuotati completamente dalla catarsi mistica, altri ancora storditi da qualcosa che non avevano mai visto in tutta la loro vita. Avete fatto rimanere a bocca aperta tutti, elfi compresi.

I festeggiamenti per i trecentosessanta giorni della partenza della Eurus si concludono in tarda serata con i fuochi d'artificio magici di Arrigo, che illuminano il cielo a giorno.

Spoiler

//Intrattenere [Sandrine]: 34

//Ottenete un bonus di +1 morale a tutti i tiri di abilità nella prossima settimana + i più sinceri complimenti del master a @Ghal Maraz

 

Il 17/5/2020 alle 17:47, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 09:10 || +360 giorni dalla partenza

Oceano d'Oriente || Nuvoloso, vento moderato da nord || Cibo per 6 giorni

L'indomani siete tutti di buon umore. Anche Arrigo, che prima delle dieci di mattina è solitamente intrattabile, oggi è pimpante come un passerotto innamorato e canticchia i motivetti della sera precedente storpiandone le parole. "Ueuè contèssa, a prossima volta che tenet 'e far 'no spettacolo come a quell da ieri sera, vulissa proporre a me medesimo stess comm protagonista. Tieng o'carisma necessario, m'o dicon tutt. Si nunn'aviss fatto o'sciacqualattuc" (?) "int'a vita mij, aviss diventàt 'no cantante famoso com'e voj! 'No menestrello! 'No...'no...'no-" "Morto di fame." completa Barbara, scacciandolo via. Arrigo si rifiuta categoricamente di partecipare alle sue lezioni di capoventurese, ma ne avrebbe più bisogno perfino degli elfi.

Intanto Ventura ha impostato la rotta verso nord-est. Proseguite con la brezza tesa che spira quasi controvento - non che vi importi molto, vista la magia intrinseca della nave.

Sono circa le nove di mattina, quando Razul, arrampicato di vedetta sull'albero maestro, si butta da quella manciata di metri d'altezza senza appigliarsi a nulla e cade in perfetto equilibrio sul ponte, come se avesse appena sceso un gradino un po' più alto del solito. Con felina rapidità si avvicina al capitano, fa un breve inchino e dice:

"Capitano, veliero all'orizzonte di fronte a noi."

I più si fomentano e tartassano invano di domande il non-morto, che per protocollo risponderebbe soltanto a voi tre Pionieri; Asvig e Sigbjorn si precipitano a prua cercando di scorgere il puntino nero in fondo al blu, con scarsa fortuna.

  • Grazie 1
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Randal

Dovrei essere felice per i festeggiamenti ma la danza di Sandrine mi fa riflettere sul senso della vita.
Chissà se a casa stanno tutti bene..
Rimango silenzioso per tutto il resto della nottata, osservando i fuochi d'artificio e poi ritirandomi in cucina a lavare tutti i piatti. E' un ingrato compito ma qualcuno - otlre al mio servitore inosservato - dovrà pur farlo, e dormendo ormai pochissimo la notte ho tutto il tempo che mi serve.

@DM

Spoiler

Vorrei adoperarmi per cercare, ogni notte, di trovare delle ricette "ad hoc" per Nero, tentando e ritentando.. dandogli ciò che cucino la mattina
Su conoscenze natura ho +12, e vorrei capire, per tentativi ovviamente, ciò che stimola l'ex pirata
in linea di massima le ho tutte trainate le skills, ma credo che natura sia quella migliore, su GUARIRE ho solo +4 ma posso spendere sempre i miei tentativi di Ispirazione

Veliero? Commento a mia volta, quando ancora sono intento a servire la colazione ai ritardatari..

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Il 19/5/2020 alle 21:07, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 09:15 || +360 giorni dalla partenza

Oceano d'Oriente || Nuvoloso, vento moderato da nord || Cibo per 6 giorni

"Vele bianche. Nessuna bandiera. Un vascello più grande della Speranza, diretto verso di noi." mormora Razul alla contessa.

Mastro Tondley dona il fido strumento al capitano, che ora può scrutare l'orizzonte.

Spoiler

lGpYXG1.jpg

Razul, visto l'oggetto che hai in mano, indica un punto preciso verso nord-nord-est. All'inizio vedi solo blu e bianco tinto di giallo del sole ancora laterale; poi una macchia bianca. Metti bene a fuoco, ed è un veliero di stanza davvero imponente.

Al contrario di ciò che dice l'elfo non-morto, però, non si dirige verso di voi. Lo becchi nel bel mezzo di una manovra di virata di centottanta gradi verso la direzione opposta, sud.

E' chiaro che l'avvistamento è stato reciproco, e chiunque ci sia su quella nave, ha deciso che è meglio non incrociare la strada con voi.

//Osservare: 10 (dado)+1 (gradi) +1 (morale) + 2 (aiuto) = 14

 

Modificato da Bellerofonte
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