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Interpretazione Mago


Arcal

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Ciao a tutti,

mi sta frullando in testa questo dubbio di interpretazione: voi come fate quando viene lanciato un incantesimo?

Per avere una interpretazione "massima" si dovrebbe sapere la formula in draconico (nel caso di D&D) e riuscire a recitarla. Questo mi sembra forse esagerato, ma non mi vengono in mente vie di mezzo tra questo e semplicemente dichiarare l'azione.

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5 minuti fa, Arcal ha scritto:

Ciao a tutti,

mi sta frullando in testa questo dubbio di interpretazione: voi come fate quando viene lanciato un incantesimo?

Per avere una interpretazione "massima" si dovrebbe sapere la formula in draconico (nel caso di D&D) e riuscire a recitarla. Questo mi sembra forse esagerato, ma non mi vengono in mente vie di mezzo tra questo e semplicemente dichiarare l'azione.

Se nel vostro gruppo trovare interessante una immedesimazione tale da recitare le formule (o fintare le mosse del guerriero) ben venga, ma in generale direi che una descrizione di alcuni gesti ed effetti percepibili gia basterebbe e avanzerebbe per molte persone

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Quale dovrebbe essere l'effetto ottenuto dall'"interpretazione massima"? Per me oltre a essere scomodo doversi segnare le formule diventerebbe in breve tedioso e parecchio ridicolo, se si punta all'immersione tramite l'interpretazione avrebbe l'effetto opposto, diventando un compitino di ripetizione che ad ogni turno prende più tempo del necessario. Se un giocatore si offrisse di farlo e lo facesse ogni tanto, ad esempio in un momento di grande concitazione si mettesse a recitare la formula (breve) di un incantesimo potente, probabilmente sarebbe d'effetto, ma imporlo annullerebbe questo beneficio.

Le vie di mezzo comunque ci sono e come, la formula in sé è solo l'azione che compie il PG, ma non dice nulla del contesto in cui viene usata. Pensa, è più immersivo dire "Firka'ra Powe!" o "Traballando per il colpo dell'ogre, recito la formula per fargliela pagare e dalle mie dita si sprigiona una fiamma che lo avvolge per consumarlo"? Ovviamente anche questo ha più effetto se usato con parsimonia, per i motivi di cui sopra. Normalmente se la situazione non è particolarmente rilevante dichiarare solo l'azione è sufficiente, pensa se in un film degli Avengers ci fosse un primo piano di Thor ogni volta che picchia un nemico secondario, perderebbe subito tutta la sua potenza drammatica e sarebbe solo una barbosa ripetizione. E ovviamente non va imposto al PG perché è garantito che se lo fa controvoglia l'interpretazione sarà spenta e forzata, e a questo punto è meglio la dichiarazione secca.

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Allora, alcune precisazioni. Faccio parte di più gruppi, alcuni come giocatore, altri come master. Questo discorso si applicherebbe solo ad uno di questi, dove cerchiamo più interpretazione/immersione possibile. Per far questo cerchiamo di descrivere (brevemente altrimenti ci vorrebbero ore ed ore per un singolo combat) ogni colpo e l'effetto degli incantesimi, per esempio "corro verso il nemico facendo scivolare il maglio sul terreno, quando gli arrivo davanti lo colpisco dal basso verso l'alto facendolo cadere all'indietro" o "una punta di ghiaccio si materializza nella mia mano, con un gesto la scaglio contro il nemico". Oltretutto di solito prima tiriamo i dadi e poi "ruoliamo" i risultati. 

Effettivamente come detto da voi, recitare la formula ogni volta sarebbe troppo su tutti i fronti, però ne sento la "mancanza" nei momenti più drammatici / boss fight / ecc.

EDIT: forse una soluzione potrebbe essere quella di conoscere queste formule (brevi), magari appuntate da qualche parte, e usarle a piacere nei momenti che sembrano più adatti.

Modificato da Arcal
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POLEMIC MODE ON (come se Arcal avesse chiesto di essere difeso, da me specificatamente, o ne avesse anche solo bisogno)

Ma perché dovete stare a sollevare questioni sul modo di giocare di Arcal, sull'opportunità o meno di recitare complesse formule per gl'incantesimi? Ma saranno cavoli suoi o no??
Dopo gli scassamenti maroni a me perché "troppe regole, troppe meccaniche, troppe pretese di realismo" ora mi tocca leggere pure "troppo di ruolo"!
Lui ha chiesto quale sia la massima espressione di interpretazione per gl'incantesimi. Se avete idee, ditele, altrimenti evitate di tediare la gente spiegandogli che non va bene, è ridicolo (commento tra le righe sia di @Alonewolf87 che @Drimos), che bisogna mediare, ecc. ecc. Guardate che si possono anche ignorare i post che non si reputano interessanti, o comunque lontani dal proprio modo di giocare... Che noia!

POLEMIC MODE OFF

Ti dico le abitudini nei gruppi in cui ho giocato negli anni:
- Maghi: una parola per ogni livello d'incantesimo. Linguaggio copiato/imitato dalle formule di Raistlin ne "Le cronache di Dragonlance" (es. "Shirak" per Luce magica);
- Chierici: delle normali frasi... in latino (ma secondo me andrebbe bene anche il greco antico, comunque io non ho mai giocato un chierico);
- Bardo (1): con chitarra (proprio al tavolo, ahimé non io...);
- Bardo (2): improvvisando rime (in questo sono sempre prolifico).

Ciao, MadLuke.

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Come dicevo altrove, questo è un discorso che recentemente sul forum va molto di moda, ma che continuo a non capire.

Mettiamo che vada su un forum di andrologia e veda che qualcuno scrive: non riesco ad avere un'erezione, volevo provare a infilare l'uccello in una trappola per topi, secondo voi qual è il modello migliore? Ecco, il mio primo pensiero non è di informarmi sulle varie marche, ma di sconsigliargli l'atto in generale. Se poi lui insiste a volerlo fare, che l'idea lo eccita e che suo cugino ci ha provato e gli è venuto durissimo, a quel punto affari suoi, ma non dargli il consiglio iniziale mi sembrerebbe proprio una scorrettezza.

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13 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Dopo gli scassamenti maroni a me perché "troppe regole, troppe meccaniche, troppe pretese di realismo" ora mi tocca leggere pure "troppo di ruolo"!
Lui ha chiesto quale sia la massima espressione di interpretazione per gl'incantesimi.

Ma chi ha mai parlato di "troppo ruolo"?Anche perché il recitare le formule in draconico o il comporre le ballate per il bardo c'entrano il giusto con il ruolo...

E comunque no, non ci ha chiesto quale sia la "massima espressione di interpretazione degli incantesimi", anche perchè lui stesso dice che il dover sapere la formula in draconico gli pare esagerato e aveva messo "massima" tra virgolette. Inoltre ha chiesto espressamente come approcciamo noi la cosa mica ci ha chiesto.

3 ore fa, Arcal ha scritto:

Ciao a tutti,

mi sta frullando in testa questo dubbio di interpretazione: voi come fate quando viene lanciato un incantesimo?

Per avere una interpretazione "massima" si dovrebbe sapere la formula in draconico (nel caso di D&D) e riuscire a recitarla. Questo mi sembra forse esagerato, ma non mi vengono in mente vie di mezzo tra questo e semplicemente dichiarare l'azione.

 

18 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Se avete idee, ditele, altrimenti evitate di tediare la gente spiegandogli che non va bene, è ridicolo (commento tra le righe sia di @Alonewolf87 che @Drimos), che bisogna mediare, ecc. ecc. Guardate che si possono anche ignorare i post che non si reputano interessanti, o comunque lontani dal proprio modo di giocare... Che noia!

Mi fa strano che proprio tu trovi fastidiose le prese di posizione nette...

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@Arcal se vuoi posso portarti qualche esempio da un ambiente in cui tutte le spell richiedono una formula: il gioco di ruolo dal vivo.

Siccome è parte integrante della spell, spesso la regola è di formulare una frase di 10 o 15 parole, che può essere però scelta come meglio crede il giocatore, e che di solito può essere usata per ogni tipo di spell.

Così, pur essendo un paletto, si lascia una certa libertà ai giocatori, che non sono quindi obbligati a impararsi lingue auliche, di fantasia o morte, a meno che non desiderino una formula che suoni più secondo i loro gusti. Secondo me può essere divertente, anche senza troppe limitazioni. Per esempio nel mio gruppo due formule altrettanto funzionanti erano: Strale Celeste, soffio d'arcano e dell'alte sfere, ascolta la mia supplica. I'ghyran tzeen aksho azyr! ma anche Per il vento nella valle, per le vacche nelle stalle, venga a me il potere delle stelle! 

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48 minuti fa, The Stroy ha scritto:

Come dicevo altrove, questo è un discorso che recentemente sul forum va molto di moda, ma che continuo a non capire.

Mettiamo che vada su un forum di andrologia e veda che qualcuno scrive: non riesco ad avere un'erezione, volevo provare a infilare l'uccello in una trappola per topi, secondo voi qual è il modello migliore? Ecco, il mio primo pensiero non è di informarmi sulle varie marche, ma di sconsigliargli l'atto in generale. Se poi lui insiste a volerlo fare, che l'idea lo eccita e che suo cugino ci ha provato e gli è venuto durissimo, a quel punto affari suoi, ma non dargli il consiglio iniziale mi sembrerebbe proprio una scorrettezza.

Secondo me, a voler vedere, qui di scorretto c'è solo la tua divertente banalizzazione.

Qui nessuno mette l'uccello nella trappola per topi, si parla solo di gusto per un certo tipo di gioco. Invece mi viene da pensare che tu sia uno di quelli che va sui siti di programmazione e a domanda del tipo "Qualcuno saprebbe dirmi come ottenere un puntamento all'area di memoria della scheda video in C++?" risponde "ma perché invece che C++ non lo fai in Java che è più semplice?"
..."Ammazzati te e Java", gli rispondo io. E sa il cielo se i forum non moderati non siano pieni d'idioti di questo genere.
Quindi se proprio non riesci a tenerti il cecio in bocca, sappi che lo scorretto sei tu che obietti, non chi ignora il post... Ma se neanche questo ti convincesse, per ogni eventualità futura: con me sii scorretto, te ne prego.

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Tranquillo MadLuke, non sto attaccando il "troppo ruolo", rileggi il mio messaggio e te ne accorgerai anche tu.

@Arcal secondo me la soluzione che hai ipotizzato alla fine (che è molto simile a quello che ti dicevo) è la migliore, cioè dosare il ruolo perché sia più di qualità e non di quantità, avendo le formule da tirare fuori nei momenti più opportuni. Per me in questi casi è sempre utile fare decostruzione di cosa funziona per capirne gli elementi portanti e replicarli, come in un film o serie TV l'interpretazione dei personaggi si nota nei momenti più pregnanti e scene secondarie vengono basate su altro, anche nel GdR il troppo stroppia. Giocando in modo naturale e non forzandosi (anche da soli!) a interpretare continuamente si trova un ottimo bilanciamento tra immersione e ritmo (che al tavolo, a differenza di qualcosa come un play by mail ad esempio, è vitale perché ci si diverta mentre si scrive una bella storia).

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30 minuti fa, Drimos ha scritto:

Tranquillo MadLuke, non sto attaccando il "troppo ruolo", rileggi il mio messaggio e te ne accorgerai anche tu.

@Arcal secondo me la soluzione che hai ipotizzato alla fine (che è molto simile a quello che ti dicevo) è la migliore, cioè dosare il ruolo perché sia più di qualità e non di quantità, avendo le formule da tirare fuori nei momenti più opportuni. Per me in questi casi è sempre utile fare decostruzione di cosa funziona per capirne gli elementi portanti e replicarli, come in un film o serie TV l'interpretazione dei personaggi si nota nei momenti più pregnanti e scene secondarie vengono basate su altro, anche nel GdR il troppo stroppia. Giocando in modo naturale e non forzandosi (anche da soli!) a interpretare continuamente si trova un ottimo bilanciamento tra immersione e ritmo (che al tavolo, a differenza di qualcosa come un play by mail ad esempio, è vitale perché ci si diverta mentre si scrive una bella storia).

Esatto, alla fine penso farò/faremo così. Un piccolo elenco di formule da poter consultare alla bisogna. Per esempio io col mio pg paladino ho fatto una cosa simile con le cose base della sue religione, piccole preghiere o comandamenti da dire in momenti di particolare vena ruolistica, che secondo me danno un immersione maggiore con poco sforzo e senza sfociare nell'esagerato/ridicolo/ecc

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38 minuti fa, social.distortion ha scritto:

Questa frase mi ricorda tantissimo un'esperienza sessuale avuta da un mio amico con una ragazza proveniente dalla Nigeria, solo che l'espressione era più colorita. 

La "vividezza" (chiamiamola così) con cui ricordi esperienze sessuali di "un mio amico" (anche questo, chiamiamolo così) è sospetta...

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@Arcal se vuoi farla semplice con poco sbatti usa google traduttore, copia il nome dell'incantesimo lì e traducilo in una lingua strana per gli incantesimi arcani e in latino per quelli divini

esempio:

Palla di fuoco: olov to'pi (Uzbeko) o pelen dân (Gallese)

Cura Ferite: vulnus curare (Latino)

Volendo dare più immersione potresti addirittura dare ad ogni classe o ad ogni giocatore del tuo gruppo la propria lingua per tirare gli incantesimi.

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3 hours ago, social.distortion said:

Questa frase mi ricorda tantissimo un'esperienza sessuale avuta da un mio amico con una ragazza proveniente dalla Nigeria, solo che l'espressione era più colorita. 

Sì sì, queste cose capitano sempre a "un amico" eh? 😉 😁

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4 ore fa, MadLuke ha scritto:

Secondo me, a voler vedere, qui di scorretto c'è solo la tua divertente banalizzazione.

Qui nessuno mette l'uccello nella trappola per topi, si parla solo di gusto per un certo tipo di gioco. Invece mi viene da pensare che tu sia uno di quelli che va sui siti di programmazione e a domanda del tipo "Qualcuno saprebbe dirmi come ottenere un puntamento all'area di memoria della scheda video in C++?" risponde "ma perché invece che C++ non lo fai in Java che è più semplice?"
..."Ammazzati te e Java", gli rispondo io. E sa il cielo se i forum non moderati non siano pieni d'idioti di questo genere.
Quindi se proprio non riesci a tenerti il cecio in bocca, sappi che lo scorretto sei tu che obietti, non chi ignora il post... Ma se neanche questo ti convincesse, per ogni eventualità futura: con me sii scorretto, te ne prego.

"Qualcuno saprebbe dirmi come ottenere un puntamento all'area di memoria della scheda video in C++?"
"Ma perché invece che C++ non lo fai in Java che è più semplice?"
"Perché mi sembrava più difficile."
"No, ti assicuro che è davvero molto più facile."

"Qualcuno saprebbe dirmi come ottenere un puntamento all'area di memoria della scheda video in C++?"
"Ma perché invece che C++ non lo fai in Java che è più semplice?"
"Perché non so se funziona con X."
"Se ci dai qualche informazione in più su X ti possiamo dire se funziona o meno. Così se funziona vediamo di farlo in Java, altrimenti vediamo di farlo in C++."

"Qualcuno saprebbe dirmi come ottenere un puntamento all'area di memoria della scheda video in C++? So che in Java sarebbe più facile, ma per X motivi ho bisogno di farlo in C++."
"Ma perché invece che C++ non lo fai in Java che è più semplice?" "Si fa così: [...]"

Cita

..."Ammazzati te e Java", gli rispondo io.

..."Ammazzati te e C++", ti risponde lui.
("Che proficuo scambio di idee", penso io.)

 

Cita

[...] evitate di tediare la gente spiegandogli che non va bene, è ridicolo (commento tra le righe sia di Alonewolf che Drimos) [...]

Cita

Invece mi viene da pensare che tu sia uno di quelli che [...] E sa il cielo se i forum non moderati non siano pieni d'idioti di questo genere.

L'ironia di fare una lamentela del genere e poi nel post immediatamente successivo dare dell'idiota tra le righe ad un altro utente.

 

Cita

Dopo gli scassamenti maroni a me perché "troppe regole, troppe meccaniche, troppe pretese di realismo" ora mi tocca leggere pure "troppo di ruolo"!

Io ricordo interventi di utenti che hanno detto "troppe regole per D&D, troppe meccaniche per D&D (o per il gioco al tavolo), troppe pretese di realismo da D&D", e dove ti sono stati consigliati altri sistemi che il tuo interlocutore pensava fossero più adatti.

Per prendere in prestito un esempio da un altro topic:
Se dico "Ho piantato un chiodo con questo cacciavite. Secondo me questo cacciavite lo dovrebbero fare con il manico in ferro, così sarebbe più facile piantare chiodi", non mi posso lamentare se mi rispondono "Secondo me dovresti provare ad usare il martello la prossima volta, che è un attrezzo più adatto allo scopo".
(Che è diverso dal dire "Devo piantare un chiodo e per X motivi non posso usare un martello. Qualcuno ha dei consigli su come farlo con un cacciavite?")
Rispondere "In culo tu e il martello" non risolve la questione e non ti aiuta in prospettiva futura per qualsiasi altra domanda tu possa avere a proposito di chiodi, martelli, giravite, scalpelli e quant'altro.
Rispondere in modo da inasprire la questione solo per il gusto di farlo ha delle conseguenze. È un atteggiamento da assumere a proprio rischio e pericolo e non mette proprio nella posizione di potersi lamentare di certe reazioni altrui.

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4 ore fa, Grimorio ha scritto:

Volendo dare più immersione potresti addirittura dare ad ogni classe o ad ogni giocatore del tuo gruppo la propria lingua per tirare gli incantesimi.

Io sapevo che ogni mago del multiverso lancia gli incantesimi con le stesse parole, stessa intonazione, stessi gesti e stessi componenti.
Sarà diverso tra bardo, mago e chierico (anche per lo stesso incantesimo).

Modificato da MadLuke
tolta negazione erronea
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7 ore fa, MadLuke ha scritto:

Io sapevo che ogni mago del multiverso lancia gli incantesimi con le stesse parole, stessa intonazione, stessi gesti e stessi componenti.
Sarà diverso tra bardo, mago e chierico (anche per lo stesso incantesimo).

Io sapevo che nei gdr un DM può cambiare il lore di un'ambientazione secondo i suoi gusti o usarne una propria.

Modificato da Grimorio
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9 ore fa, MadLuke ha scritto:

Io sapevo che ogni mago del multiverso lancia gli incantesimi con le stesse parole, stessa intonazione, stessi gesti e stessi componenti.
Sarà diverso tra bardo, mago e chierico (anche per lo stesso incantesimo).

Questa info da dove l'avresti presa?

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