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TdG Sand - Araldi


Voignar

Messaggio consigliato

@Crees @Kensei

Quando siete partiti, ormai un mese fa, vi siete lasciati alle spalle praticamente tutto, guidati solo da voci e sogni. Insieme a voi due, spinti dai vostri stessi desideri e animati dalla vostra stessa fede, ci sono solo i tre servitori che vi siete portati dietro. Avete superato quasi di slancio le terre del Rhiavron, popolate da tribù selvagge, e le Piane Infrante, sede di Drow e Duergar, siete riusciti a passare un poco grazie alle visioni, un poco grazie alla vostra capacità bellica, ma negli ultimi scontri sembra che vi siete inimicati un gruppo di derro. Da quello che avete capito, dopo la vostra fuga, avete ucciso un membro importante della loro tribù, o qualcosa del genere, fatto sta che da almeno tre giorni avete alle calcagna un gruppo di guerrieri, e davanti a voi non ci sono altro che colline brulle battute dal vento e dalla neve, con piccole macchie di pini e grossi burroni che vi hanno permesso finora di evitare lo scontro. 

Stretti attorno ad un fuoco, adesso vi trovate a riprendere fiato dopo un inseguimento particolarmente serrato; le coperte ed i mantelli vi scaldano poco, la zuppa ha il sapore dell'acqua riscaldata, e ogni minimo rumore attorno a voi vi fa sobbalzare 

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Ardan Greycastle, paladino della conquista

Le divinita' oscure hanno i loro occhi abbietti su di noi. Lo sento nel vento che ulula selvaggiamente su queste terre brulle, nel morso metallico del freddo, nel cielo plumbeo che minaccia di rovesciarci addosso una cascata blu cobalto. Ci stanno mettendo alla prova. Siedo in disparte, su di una pietra non molto lontana dal timido fuoco a cui gli altri si stringono. La loro debolezza mi disgusta. Volgo il mio sguardo a Nord. Sempre a Nord. Ho cominciato a sentire sussurri nell'oscurità opprimente della notte, nelle ombre degli alberi, nei fili d'erba schiacciati dal nostro passaggio. Questo e' davvero il terreno sacro agli antichi Dei, Corvinus ha ragione. Le sue visioni ci hanno guidato oltre la soglia delle terre dei mortali, dove i campioni delle forze perniciose vengono elevati, temprati dalla natura inclemente e messi alla prova dalle influenze insidiose del caos. C'è una presenza rapace, saggia, antica ed invisibile all'opera. Forse la stessa che ha toccato con la follia i Derro che c'inseguono da giorni. Insignificanti piccole creature tenaci. Mi alzo di scatto, soggiogato dell'intemperanza che ottenebra spesso la mia pazienza. Il clangore metallico della mia armatura sporca di terra e sangue rappreso attira gli sguardi degli altri. Torreggio su di loro, stretto nel mantello di pregio che si muove sferzato dal vento che porta con se l'odore delle colline umide. Prendo una ciotola della brodaglia con cui ci siamo nutriti nelle ultime settimane, bevendola di malavoglia. 
Guardo gli uomini. Sono esausti ed esitanti per il cammino davanti a loro, ma non Alexander. Assorto nel tomo oscuro, le cui profezie e verità nascoste ci hanno liberato e consacrato agli antichi culti, la sua fede non vacilla. Lui, come me, sa che la strada che stiamo percorrendo e' stata tracciata per noi secoli addietro. 
<< Non staremo fermi ancora per molto. Finite di mangiare e poi preparatevi a partire. >>
Mi stacco nuovamente dal gruppo, mentre con passi ampi risalgo la bassa collina a ridosso della quale ci siamo accampati. I miei stivali affondano nelle neve fresca lasciando tracce profonde mentre la mia mano, che indossa ancora l'anello della mia famiglia, come il resiliente retaggio di una vita passata, si aggrappa allo spaurito albero dalla corteggia grigia e ruvida. Solitaria ed immobile sentinella sempre verde di quella terra desolata.

 

Spoiler

 

Seguaci 

Oric Bertel (Spada e Scudo)

Figlio di un Nobile minore del regno di Arelior, Oric era stato mandato per servire come scudiero presso la famiglia Greycastle. La sua ammirazione per la forza e le capacità di Ardan, il desiderio di emulazione e di competizione con lo stesso, furono i cardini attraverso cui le forze perniciose lo convertirono agli antichi culti.   

Aspetto e Carattere.

Un giovane uomo di sedici anni, poco piu' basso di Ardan, ma dal fisico ben proporzionato. I capelli biondi sono corti, il volto glabro e gli occhi verdi. Ambisce ad ergersi al pari del Cavaliere, come campione delle divinitá oscure. Egocentrico, coraggioso, raggirabile.

Philo Dane ( Lancia )

Uno dei sergenti della piccola milizia del casato dei Greycastle. Un soldato abile e ben addestrato, le cui brame di ricchezza e lussuria lo hanno corrotto convincendolo a seguire l'oscuro profeta ed il suo aspirante Campione, in cambio della promessa di grandi ricompense. 

Aspetto e Carattere

Un uomo sulla trentina, con grandi spalle curve, numerose cicatrici ed i modi rozzi, nonostante la disciplina marziale che lo contraddistingue. I capelli sono rasati corti, mentre la barba é lunga ma curata.  Il desiderio di ricchezza e lusso é cio' che lo spinge a servire Ardan e la sua nera crociata. Efficiente, disciplinato, corruttibile.

Eric Bright ( Balestra )

Il giovane figlio di un pastore, preso a servizio della nobile famiglia di Ardan. Il segreto desiderio di una vita oltre le possibilità della sua casta sociale, lo hanno reso facile preda delle lusinghe delle divinità perniciose.

Aspetto e Carattere

Appena quattordicenne, magro e pallido. Con capelli castani e grandi occhi dello stesso colore. Ha una mente brillante per essere di umili origini ed un educazione appena accennata, data dal suo servizio presso i Greycastle. Ambizioso, curioso, impressionabile.

 

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Alexander Corvinus, Warlock

 

Il nostro legame è ancora debole. Lo percepisco come un’ombra abbagliante e spaventosa senza forma. La sua voce è lontana come un eco nell’oscurità. E’ come un sussurro proveniente dalle viscere della terra carico di promesse di onnipotenza.

Immerso nella lettura del Tomo non percepisco alcun suono se non l’ululato del vento che sferza impietoso. La polvere di neve come mossa da un burattinaio invisibile compie la sua instancabile danza vorticando e turbinando intorno al nostro misero accampamento. Tutto in questa terra è ostile alla vita mortale perché questa è la terra degli dei. Il freddo è dotato di una forza primitiva che ti ghermisce l’anima e ti può portare alla pazzia, le colline nascondono creature letali e sotto il manto di neve si celano antichi segreti che possono condannare un uomo alla dannazione eterna.

Cerco tra le pagine del Tomo degli indizi sui prossimi passi da compiere. La mia fede è salda come le Montagne Cerchiate: sono certo che non siamo stati indirizzati quassù solo per morire, ma è passato molto tempo dall’ultima visione che ci indicava la via delle Piane Infrante. E' evidente che la conoscenza per adesso mi è stata negata e devo accettare il volere del nostro patrono. Decido pertanto di dedicarmi a problematiche più concrete per il momento. Volgo il mio sguardo verso Ardan e vedo il lampo di disprezzo nei suoi occhi mentre osserva il gruppetto raccolto intorno al fuoco. So quanto disprezza la debolezza, ma per adesso quegli uomini ci servono ed è compito mio tenere il fuoco del loro fede accesso. Mentre lui risale lesto la collina, mi alzo dal mio giaciglio e sgranchisco le vecchie membra logore intorpidite dal freddo avvicinandomi al trio.

<< Tutti perdono il loro tempo e la loro vita davanti a qualche Dio senza ottenerne alcun beneficio: credenti ed empi, gente onesta e criminali, lavoratori e nullafacenti, intelligenti ed idioti, asceti e debosciati, savi ed ignoranti, geni e mediocri, gloriosi ed ignorati, dotati e maldestri, giovani e vecchi, ricchi e poveri, civilizzati e selvaggi. Stolti ignoranti che non sanno che esiste un solo credo. Perseguirlo implica lotta, violenza e guerra e se pensate che quello che stiamo attraversando in questo momento sia duro vi state ingannando. Questa è una delle tante prove che dovremmo affrontare, ma tenete bene a mente che noi serviamo un Dio generoso che saprà ricompensarci per la nostra devozione>>

A quel punto mi dirigo verso Ardan.

<< La tua forza è ineguagliabile e so quanto disprezzi la debolezza. Gli uomini comuni a tuo confronto sono pecore. Loro non sono come te. Loro ambiscono ad essere dominati, avidi di autorità e assetati di sottomissione. Tuttavia, oggi dobbiamo essere ancora prudenti perché la nostra forza è limitata e abbiamo bisogno di aiuto>>

Sospiro leggermente e non attendo una sua risposta in merito.

<< Cosa pensi dei Derro? Dobbiamo liberarci quanto prima di quei bifolchi>>

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Devo fare qualche tiro per quanto riguarda il discorso fatto ai nostri seguaci per il morale?

 

 

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i vostri tre accompagnatori rispondono in modo diverso alle parole che gli pronunciate: Oric annuisce con aria grave, sbrigandosi a finire il suo pasto e ad alzarsi, si muove verso i cavalli per montare in sella, e lo vedete soffiarsi a più riprese sulle mani quasi viola per il freddo; Eric ci mette molto di più ad alzarsi, fissando con grande desiderio il fuoco, con l'ombra del panico che gli offusca gli occhi, ma alla fine anche lui si alza e si dirige ai cavalli; Philo, invece, mangia con calma, la tranquillità di un uomo che più volte si è trovato a consumare un possibile "ultimo pasto", e non ha intenzione di sprecarlo, si mette in piedi sospirando con rassegnazione, ma quando parla la sua voce è salda e sicura Perdonate, milord dice calcando la parola, per rendere ben chiaro a chi si sta rivolgendo ma il nostro piano rimane il muoverci verso nord? I derro non paiono intenzionati a mollare l'inseguimento, e temo non riusciremo a seminarli. Come in risposta a queste parole, un vento freddo e tagliente si alza dal nord, prendendo a strattonarvi i vestiti ed a tirarvi come a volervi trascinare verso i vostri inseguitori 

@Alexander 

Spoiler

stai per alzarti anche tu per montare a cavallo, quando di colpo un'immagine ti attraversa lo sguardo, un'immagine che non puoi avere davanti agli occhi in questo momento: una gola tra due basse colline, con le pareti ripide e taglienti, quella di destra più alta simile ad un'onda pronta ad infrangersi sulla spiaggia, quella di sinistra occupata da una macchia di pini carichi di neve 

 

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Ardan Greycastle, paladino della conquista

 

I miei occhi sono gemme nere in cui é facile perdersi, anche per il mio precettore che sembra sapere sempre dove andare. Lo guardo dall'alto per alcuni attimi. Non sono le lusinghe che voglio da lui ma la verità. Rimugino sulle sue parole, per poi soffiare come un mastino a cui si ordina di sdraiarsi controvoglia. Ha ragione, ovviamente. Lo supero, sussurrando offese in orchesco a quella razza di mezzuomini che non sembra demordere dall'inseguimento, dirigendomi a ritroso verso il mio cavallo. Bellerofonte e' maestoso. Il manto grigio come cenere spenta, la chioma nera come il fondo di un pozzo. Lo accarezzo sul collo muscoloso e sulle gambe stanche. La fuga ha stremato anche lui. Faccio per montare  in sella quando la voce di Philo mi trattiene a terra.  Mi volto, sospinto dal vento, che sembra soffiato dalle labbra del fato.  Potrebbe non essere un caso. Che sia quello il palcoscenico su cui gli Dei vogliono vederci versare del sangue? Mi prendo del tempo per rispondere, mentre il mio sguardo vaga disperso nel paesaggio surreale. 

<< Se vogliamo affrontarli, dobbiamo trovare il terreno di scontro adatto. Sono molti piu' di noi. >> 

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Ai vostri ordini signore Philo getta uno sguardo ad Alexander, da cui traspare molto più astio di quanto riesce a nascondere forse il mago ha qualche suggerimento? Ardan sa bene che il suo sergente gli è fedele fino alla morte, e proprio questa sua fedeltà a lui, ed a lui solo, non gli fa andare giù che il suo signore dipenda così tanto da quello che reputa un estraneo, un qualcuno che dovrebbe essergli servitore come lui, ma che invece per qualche strana ragione a lui ignota si permette di non scattare al minimo cenno della sua voce.  

Oric ed Eric, guardandosi l'un l'altro, decidono di prendere subito in mano la situazione, prima che possa degenerare, mentre il servitore scatta per aiutare Ardan a salire in groppa, il suo scudiero alza timidamente la voce per proporre Ci sono molti boschetti, qui intorno, magari potremmo... nasconderci e tendergli un imboscata, magari con uno di noi a fare da esca...il ragazzo, pur mostrando la massima indifferenza, non riesce a non indirizzare un rapidissimo sguardo a Philo 

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Alexander Corvinus, Warlock

La figura di Ardan sprigiona una forza caotica e brutale. E’ come un mare in tempesta: spaventosamente potente ed ingovernabile. Sbuffa come un bufalo furente alle mie parole e io lascio cadere il silenzio tra noi sapendo che non c’è altro da aggiungere.

Mentre camminiamo fianco a fianco ruggisce degli ordini e Philo, come un cane fedele, scatta sull’attenti ansioso di compiacerlo. Non posso fare a meno di non notare il suo sguardo astioso verso di me. Non gli posso dare torto e sono consapevole che succederà sempre più spesso nel futuro. Ardan è una figura carismatica e attirerà su di se uomini e donne desiderosi di servirlo. Io d’altro canto ricopro una posizione privilegiata al suo fianco. Ma questo non è un diritto che mi sono arrogato da solo. Sono stato scelto per diritto divino e certamente non consentirò a nessuno di ostacolarmi. In ogni caso lo ignoro annotandomi mentalmente l’accaduto e, mentre salgo in sella, la mia mente è percossa da un lampo. All’inizio mi sento smarrito, ma lentamente acquisto coraggio per sostenere le visioni e mi addentro verso l’infinito, spingendo la vista alle sue possibilità estreme. Mi immergo nella luce divina e riesco a vedere oltre la realtà e in altri casi, quando il mio patrono me lo concede, oltre il tempo.

Mi volto lentamente verso Oric mentre un sorriso malizioso mi si dipinge sul volto.

<< Una gola ripida tra due basse colline con le pareti ripide e taglienti. Quella di destra più alta simile ad un’onda pronta ad infrangersi sulla spiaggia, quella di sinistra occupata da una macchia di pini carichi di neve. Il nostro patrono ci ha indicato la via. >>

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Ardan Greycastle, paladino della conquista

Accarezzo meditabondo il manto del destriero. Il corpo caldo, e' assediato da una brina fredda e mordace. La spolvero via, con l'unica mano ad essere ancora protetta da un guanto, quando Alexander da voce alla sua visione. Non abbiamo ancora incontrato niente del genere, ma sento che gli occhi degli dei sono su di noi e che in qualsiasi direzione decidiamo di cavalcare, sará su quella strada che troveremo il luogo profetizzato. 

<< Sappiamo dove siamo diretti. >> dico, mentre ignorando l'aiuto di Eric salgo da solo sulla sella in pelle lavorata, prendendo il controllo delle briglie. Aspetto che anche gli altri siano suoi propri animali, prima di colpire con ferma delicatezza il basso ventre di Bellerofonte , spingendolo verso nord.

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Le parole di Alexander scuotono un poco la compagnia, in particolare Eric e Oric paiono fare a gara ad individuare la zona della visione. Ma dopo qualche ora di viaggio, con la neve che ha iniziato a cadere fitta ed il sole ormai prossimo al tramonto, i due ragazzi rinunciano e si limitano ad infilare il naso nelle criniere dei cavalli, nel tentativo di mantenere la faccia al caldo. Avete quasi perso le speranza, quando Philo solleva una mano, urlando qualcosa nella bufera, pochi istanti dopo anche Alexander intravede la stessa cosa. Nel vortice di neve mulinante, dritto davanti a voi, c'è un'alta parete di roccia grigia, arcuata in cima proprio come se fosse un'onda marina pietrificata. Guardando dietro di voi, ed aguzzando al massimo la vista, potete scorgere qualcosa che assomiglia molto a dei pini quasi piegati sotto il peso della neve e del vento. Siete al centro del luogo indicato nella visione, ma prima che possiate gioirne vi arrivano alle orecchie le urla di battaglia dei derro, trasportate dal vento ed ingigantite dalla distanza. Ad orecchio, saranno su di voi tra qualche minuto. Philo guarda Ardan in silenzio, aspettando un suo ordine, mentre libera la lancia dal supporto della sella. Anche Oric ed Eric estraggono le armi, guardandosi intorno spaventati 

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Ardan Greycastle, paladino della conquista

Il cielo plumbeo e' un vorticare furioso di vento e neve, che tira le vesti come a volerle strappare. Le lascio vincere, liberandomi del pesante manto, che non sarebbe altro che un impedimento durante lo scontro che sta per consumarsi al cospetto degli Antichi Dei. Impugno salda la spada in una mano e briglie e scudo nell'altra, mentre ruoto il destriero verso il suono delle urla degli sciocchi che sono venuti a morire. << Eric stai vicino ad Alexander e spara non appena li vedi. Mentre voi altri state compatti accanto a me, aspettiamo fino all'ultimo prima di caricarli a cavallo. Forse loro ci superano in numero, ma noi abbiamo stazza e portata. Schiacciamoli.>> 

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Alexander Corvinus, Warlock

 

Una landa impietosa sferzata dal freddo. Sorrido sardonico. Siamo partiti per la gloria del nostro dio. Sarebbe ironico morire proprio in questo luogo dimenticato anche dal tempo.

<< Il fato ha decretato che oggi scorrerà del sangue. Cosi sia>>

Annuisco nella direzione di Ardan mentre dirigo il cavallo alle sue spalle.

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Rimanete immobili al centro della gola, in attesa che le figure dei vostri inseguitori finalmente si palesino nella tormenta. E poco dopo sentite prima una risata folle, poi intravedete le loro sagome. Tre sono appiedati, e stringono in mano grosse lance munite di punte affilate e grossi uncini, due invece cavalcano dei ragni massicci, con le selle alte abbellite di sonagli e campanelle a vento. Avanzano con cautela verso di voi, formando la parodia di una formazione militare

Legenda: Rosso Ardan, Blu Alexander, arancio i vostri compagni; viola chiaro i derro a piedi, viola scuro quelli su ragni  

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Alexander Corvinus, Warlock

 

Dannati Derro, ci faranno perdere del tempo prezioso.

Adesso erano abbastanza vicini da poter distinguere i singoli membri del gruppo. Tre erano armati di lance e quelle potevano creare dei problemi ai nostri cavalli. Con un sospiro rassegnato, mi scosto il mantello dalla spalla destra liberando il braccio. Inizio a disegnare gli antichi segni nell’aria mentre barlumi di magia oscura volteggiano tra le mie dita.

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Invoco Deflagrazione occulta – Raggio36m – Danni 1d10 da forza.

Bersaglio – Derro con Lancia – Posizione D2

 

 

 

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Mentre Ardan e Oric si muovono per prendere sul fianco i derro, Alexander cerca di colpire con la sua magia uno dei fanti nemici. Peccato che gli dei, se stanno guardando la scena, non gli sono favorevoli, ed il dardo di potere arcano vola oltre il suo bersaglio, perdendosi nella bufera; non ha maggior fortuna il vostro giovane balestriere, che a causa dello scalpitare del cavallo non riesce a prendere la mira e manca il derro a cui aveva mirato. 

I tre derro appiedati avanzano spalla a spalla, incuranti dei cavalieri sul fianco, dritti verso Alexander ed i suoi due protettori; per vostra fortuna stavolta il fato è più favorevole, e solo uno degli affondi di lancia raggiunge il bersaglio, ferendo alla spalla il giovane Eric. I due derro a cavallo dei ragni, invece, alzano le loro balestre, mirando al paladino; uno dei quadrelli riesce a penetrare la sua armatura, conficcandosi a fondo nel fianco dell'uomo

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Ardan Greycastle, paladino della conquista

Un grugnito di dolore si fa strada fra i denti stretti, mentre strappo il quadrello dal fianco. Maledetti stupidi omuncoli. << Oric attacca i lanceri.>> Gli dico spronandolo a colpirli alle spalle, mentre spingo il cavallo verso i cavalcaragni, con lo scudo ben alto. Una volta  a portata avrei tentanto di attaccare con un fendente di spada quello che mi ha ferito.

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Faccio scattare il cavallo, se basta per coprire la distanza attacco ( TxC +5  , spada lunga 1d8 + 3 for)

 

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Alexander Corvinus, Warlock

Cerco di placare il cavallo imbizzarrito dalla mischia tirando le redini per allontanarmi dalla mischia.

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uso azione disimpegno. Mi allontano il più possibile (non so quanto muove il cavallo) però tenendomi almeno entro 36mt dai tre Derro a piedi.

 

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Ardan scatta in avanti, galoppando addosso al derro più vicino montato sul ragno; questo fissa il paladino inebetito, come se stesse assistendo ad uno spettacolo, non si riprende nemmeno quando la spada di Ardan lo colpisce alla spalla, aprendogli una gran ferita che getta grossi fiotti di sangue, il folle essere si limita a ridere e saltellare sulla groppa della sua cavalcatura. Alexander riesce ad allontanarsi dai combattimenti, seguito dalle occhiate esitanti di Eric e quelle accusatorie di Oric. I due ragazzi sono soccorsi da Philo il veterano, che piomba a cavallo su uno dei derro appiedati, trafiggendolo e permettendo ad Oric di finirlo.

Gli altri due lancieri appiedati esitano, limitandosi a tenere a distanza i cavalli; il derro su ragno non ingaggiato si fa un poco avanti, mirando con la balestra e lasciando partire il dardo che si conficca nella gamba di Alexander, per poco non facendolo cadere da cavallo; il derro di fronte ad Ardan, prendendo in qualche modo la lancia, prova a colpire il paladino, con l'unico risultato di sbracciare con un selvaggio e far saltellare il suo ragno

@Alexander 

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mentre ti allontani, senti una voce rabbiosa che ti dice Penoso! Misero! e subito dopo una calma e pacata che commenta Saggio... Astuto... 

 @Ardan 

Spoiler

mentre carichi il derro, una voce rabbiosa ti esulta nelle orecchie Si! Si! Uccidilo! Uccidilo!, subito dopo un sussurro più pacata, che borbotta infastidito 

 

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Ardan Greycastle, paladino della conquista

Il dolore é come ghiaccio. Tagliente, freddo e penetrante. Stringo le gambe intorno al destriero usando tutta la mia forza per rimanere in sella, mentre gli occhi furibondi osservano lo zampillare nervoso del sangue dalla ferita che la mia spada ha aperto sul derro. Quella creatura corrotta, ride isterica. Il cavallo s'impenna spaventato. E' un animale giovane, alto e slanciato. Piú adatto a correre veloce che ad una battaglia. Ma se sopravviverà a questo giorno potrebbe valer la pena di addestrarlo. Alzo di nuovo la spada pronto a farla cadere sul mio nemico, quando le sento. Le voci degli Antichi Dei.

Alexander aveva ragione. Il loro sguardo é su di noi, e ci stanno giudicando.

Spoiler

TxC +5  , spada lunga 1d8 + 3 for

Quanti punti ferita devo segnare per il precedente attacco subito?

 

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Alexander Corvinus, Warlock

Allontanndomi dalla mischia avverto dei sussurri nella mia testa. Voci contrastanti che si accavallano una sull'altra. Gli dei sono cosí: volubili, capricciosi e vendicativi. Cosi come dispensano potere, gloria e fortuna posso o distribuire miseria, infamia e sfortuna. Mentre questi pensieri mi attraversano la mente, sento una violenta fitta alla coscia. L'intenso dolore mi fa quasi cadere a terra. Fatico a mantenermi dritto mentre il sangue, come miele caldo, diffonde il suo calore lungo la gamba. Guardo nella direzione del Derro che mi ha scagliato il dardo sorridendo maligno.

"  É tempo di morire"

 

Spoiler

Una mia svista. Non ti ho chiesto a quanti metri corrisponde un quadrato e di quanto si muove il cavallo. In ogni caso se fosse possibile. Mi muovo verso il Derro con la Balestra per castare deflagrazione occulta nuovamente. Se non fosse possibile per le distanza dimmelo pure che cambio il post 

 

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