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TdG Sand - drow


Voignar

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@Ella 

La città di Aashali è la tipica città drow delle Piane Infrante: coi suoi 3.000 abitanti non riesce a raggiungere la ricchezza e la potenza delle comunità più importanti, ma comunque può imporsi su numerosi piccoli "villaggi" dei dintorni. La città si sviluppa in una grande caverna, con un piccolo altopiano nel mezzo, innalzato al centro della caverna rispetto a tutto un sistema di cunicoli e piccole fosse dove alloggiano schiavi e cittadini poveri; sull'altopiano centrale si trovano le grandi case dei drow ricchi, e di pochi membri di altre razze che sono riusciti in qualche modo ad ottenere il permesso di risiede lì. Ma il tutto è dominato dai grandi palazzi delle tre casate maggiori: al centro esatto della caverna, in un grande pilastro di roccia che collega il soffitto al pavimento, c'è la sede della casata do'Uvrahal, casata egemone ed esportatrice di metalli preziosi, primo tra tutti il ferro; vicino al limite dell'altopiano, vicino alle gallerie, c'è la grande casa della famiglia do'Triblis, un solido caseggiato squadrato, con numerosi pannelli d'oro a sottolinearne la ricchezza. Il palazzo della tua famiglia, la casa K'yorl, è sul versante opposto, più simile ad un insieme di piscine e laghetti che ad una reggia, questo perché la tua famiglia controlla l'acqua, le sorgenti e le falde acquifere, su cui è costruita la vostra casa e su cui si basa la vostra fortuna. 

è mattino presto, almeno a giudicare dall'orologio ad acqua che hai in camera, quando Adraalin, il tuo schiavo personale, ti sveglia. Puoi prenderti tutto il tempo che vuoi nel tuo grande letto, stesa sotto le coperte, ammirando i quadri ed i mobili lussuosi che adornano la tua camera. Adraalin rimane inginocchiato sul pavimento, la fronte appoggiata sul tappeto ai piedi del tuo letto, vestito con una semplice tunica grigio scuro, braghe nere e scarpe logore, al collo porta un collare di ferro, con un corto tratto di corda ed una medaglietta col tuo nome. Conosci Adraalin da quando sei nata, è poco più giovane di te e ti è stato assegnato quando avevi appena sette anni; catturato da bambino ha presto capito che servire con ardore la tua famiglia era il modo più semplice per conservare la testa. Ti è sempre stato fedelissimo, tanto da coprirti in alcune delle tue marachelle, finendo anche per essere punito al tuo posto quando venivi scoperta; puoi essere sicura che, per te, si butterebbe nel fuoco

Padrona, perdonate ti dice dopo un poco ci sono alcune che vorrebbero vederla. La somma sacerdotessa Urlasla ha mandato un'accolita ad intrattenervi, se volete ricevervi. Shavorna do'Triblis è venuta a farvi visita, vi informa che ha trovato un musicista e narratore ed è sicura potreste gradirlo. Vostra sorella Vissiol, inoltre, gradirebbe che pranzaste con lei 

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Principali partecipanti

La voce di Aadralin raggiunge il mio udito, tento di tenere le palpebre chiuse ancora per qualche attimo, rilassandomi nella comodità del mio letto. Ecco così... mi riaddormento per qualche altro minuto.. 


...Adraalin.. 


... un singolo sussurro verso il servo, le palpebre che si aprono leggermente, il nome dettato in un modo che il servo dovrebbe riconoscere. Ed invero Adraalin si muove rapidamente.. a prepararmi un bagno caldo ed i vestiti che mi dovrò mettere per l'occasione. Mi alzo lentamente dal giaciglio, la pelle color dell'ebano scoperta per intero.. è un immagine interessante quella che vedo riflessa nello specchio, le iridi verdi mi fissano dall'altro lato, inquisitorie a scrutare la mia stessa persona, con sicurezza e fermezza...mi piace. Mentre questo succede allungo la mancina verso la spada lunga dalla chiara fattura drow presente accanto al mio letto ed in breve su di essa è la mia attenzione. La sfodero lentamente... le mia dita sfiorano la lama a specchio.. un tocco leggero che il potere della mia patrona scorre nel mio sangue ed impermea, così, di potere la monofilare. Un rituale.. questo.. che compio ogni giorno.. mi riempie d'orgoglio il fatto di saper di esser stata scelta.. o forse è il potere.. a provocarmi questa sensazione


Adraalin


più imperiosa questa volta la mia voce.. non mi piace perdere tempo ed alla sua risposta positiva riguardo il bagno pronto non esito a raggiungere la vasca immergendo il mio corpo nell'acqua calda.. ovviamente il mio schiavo è ancora qui.. non è stato dismesso


E così la mia cara sorellina mi vuole a pranzo.. avvertila che ci sarò. L'accolita, invece, potrà aspettare... 
mi godo il bagno strofinando lentamente la pelle..


...ma la riceverò ovviamente.. non voglio far arrabbiare la sacerdotessa.. tra un paio d'ore direi..


..e riflettendo sul da farsi continuo.. questa volta con un sorriso malizioso


..il tempo di verificare la bontà delle parole di Shavorna do'Triblis. Ha un ottimo gusto in fatto di gioielli.. ma riguardo l'arte e la musica..


scrollo le spalle, sono impaziente ora di sapere chi abbia trovato. Esco dalla vasca e mi avvolgo nell'asciugamano passatomi da Adraalin. L'abbigliamento è quello classico, un corpetto scuro abbinato ad una giacca altrettanto scura con pantaloni di pelle e stivali alti a completare il suo abbigliamento. 
Come sempre.. mi lascio acconciare i capelli da Adraalin.. sa perfettamente come li desidero e con le giuste motivazioni.. negli anni.. è diventato sempre più veloce.


Ricordati di avvertire mia sorella e la sacerdotessa.. dopo aver accolto ovviamente Shavorna..nella sala grande.. e nelle solite modalità.


In fondo per quanto amica è pur sempre esponente di una famiglia importante e l'etichetta, per quanto mi sia sconveniente, è da rispettare. Detto questo ed ultimati gli ultimi preparativi incomincio a dirigermi verso la sala grande.. facendomi precedere dal mio servo in modo che quest'ultimo abbia l'onere di condurre la cara Shavorna sin da me. 

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Mentre ti lavi puoi sentire gli occhi di Adraalin su di te, sai benissimo che il giovane elfo si sta godendo l'unica occhiata che può dare ad un corpo femminile, anche se ormai ha imparato per bene a non lasciar trasparire nulla, per non essere punito. Sbriga con cura gli altri suoi compiti, vestendoti e pettinandoti con un'abilità frutto delle molte bastonate con cui sono stati puniti i suoi errori. Poco dopo procedete verso la sala grande, una lunga stanza rettangolare con i lati fatti da lunghe teorie di archi acuti, attraverso cui può entrare la poca brezza delle caverne, piccole lampade di muschio colorato e torce magiche spandono una luminosità biancastra tutto attorno, illuminando i lunghi divani ed i bassi tavolini vicino ai giardini di funghi e piante luminescenti. Lungo la strada hai modo di incrociare qualche servitore della casa, i non drow, elfi per la maggior parte, si sbrigano ad inginocchiarsi, riuscendo con ammirabile abilità a non far cadere ciò che reggono in mano, mentre i drow maschi flettono solo il busto mentre gli passi accanto; le altre drow della casa, servitrici membri di famiglie poco influenti o lontane parenti, si possono limitare ad inclinare solo il capo e soprattutto loro ti guardano con un misto di ammirazione ed invidia 

Avete preferenze, padrona? ti chiede Adraalin, accennando ai vari divani. Una volta che hai scelto e ti sei accomodata, subito arriva un piccolo gruppo di servitrici drow, portando vassoi di frutta secca ed una brocca di vino. Poco dopo ti viene introdotta Shavorna do'Triblis, terza figlia della matrona do'Triblis, con indosso un lungo abito semitrasparente, che parte dal collo e termina in un lungo strascico dietro di lei, lasciando la pelle color argento delle braccia e del volto libere di risplendere, i capelli sono lasciati sciolti in una cascata bianca ed i volto è atteggiato ad un sorriso; accanto a lei cammina Adraalin da un lato, mentre dall'altro avanza a quattro zampe un servitore umano, con un collare molto più grande e pesante di quello usato dalla tua famiglia, dietro Shavorna avanza un piccolo gnomo delle profondità, reggendo quello che sembra uno stomaco di pecora dotato di tubi lunghi un braccio. Adraalin ti introduce nel modo formale Shavorna, per poi mettersi dietro il tuo divano in attesa di ordini

Mia cara Niobe! ti saluta Shavorna, sedendosi e prendendo una coppa di vino dalle servitrici ho trovato questo talento naturale, un musicista esotico maestro di uno strumento che, personalmente, non avevo mai sentito nominare. fa un cenno allo gnomo, che viene avanti ed inizia a "suonare", nel senso che dal suo strano strumento escono lamenti e fischi come di un gatto a cui viene calpestata di continuo la coda  

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Mi muovo lungo il corridoio, lungo quell'edificio che conosco alla perfezione. Il mio passo è lento, dopotutto sono a casa mia, non c'è alcuna fretta soprattutto se si tratta di ricevere la mia cara amica do'Triblis.  Adocchio di tanto in tanto qualcuno dei servitori, qualche volto nuovo che potrebbe attirare l'attenzione più degli altri ma anche in queste occasioni il mio interesse svanisce subito. La luce biancastra dei funghi e di alcune piante illumina la sala nella quale entro e presto mi accomodo in uno dei divani li presenti, in quello centrale per la precisione, ignorando le parole dello schiavo che va ad accogliere la nobildonna sua ospite. I solerti servitori portano, intanto, quanto dovuto. 
Finalmente Shavorna fa il suo ingresso all'interno della stanza, un disteso sorriso si disegna sul mio volto..  mi alzo lentamente dal divano, le vado un poco incontro.. gli occhi, almeno iniziamente, sono tutti per la parirazza.
Shavorna.. che piacevole sopresa gli occhi fissi su di lei Ti trovo particolarmente bene.. il mio sorriso diventa per qualche attimo più beffardo e questo vestito..  lo apprezza particolarmente, è un complimento che però non termino con le parole, lasciando che sia il mio sguardo a dire il resto. Una volta che Shavorna si è accomodata faccio lo stesso, riprendendo la mia posizione sullo stesso divano di poco prima. Nemmeno uno sguardo che il mio fido schiavo versa il vino in un calice e me lo porge. 
Solo ora la mia attenzione si sposta verso coloro che accompagnano la parirazza ospite, sullo schiavo umano non indugio molto ma lo gnomo delle profondità, con quello strano strumento, è sicuramente un attrazione che non si vede spesso. Non che le piacciano particolarmente gli gnomi.. certamente sono meglio delle specie di superfice comunque... e più utili.  La mia espressione non muta quando, finalmente, l'ospite musico inizia a propiziarle della sua arte. Al termine della terribile performance la mia espressione non si scompone, anzi, mostro un nuovo sorriso.
Shavorna... mi rivolgo per qualche attimo verso l'amica quando il mio servitore qui mi ha detto di aver portato con te un ospite.. non avrei certo immaginato fosse di tal bravura.. mi confermi ancora una volta di avere un ottimo gusto in fatto di arte e musica.. 


e poi inizia a dialogare con lo gnomo


Ditemi gnomo.. Da dove viene il vostro strumento? Ammetto di non averne mai visto uno.. dovete essere famoso... nella tribù da cui venite
Indugio con lo sguardo un poco su di lui, la schiena poggiata tranquillamente sullo schienale del divano a rilassarmi con quel vino che mi è stato versato poco prima. Gli occhi ora sulla Parirazza.


Che si dice Shavorna? Le tue care sorelle ti rubano sempre i gioielli migliori?


Il sorrisetto beffardo, ironica in quella domanda come piace fare a lei.. Sai... la sacerdotessa ha mandato un'accolita qui al palazzo.. la dovrò vedere tra poco  l'espressione diventa leggermente annoiata magari puoi accompagnarmi in fondo è anche l'altra una nobile a ripassare un po di dogmi per la regina ragno e mentre parlo bevo ancora quel vino che mi è stato versato. Gli altri presenti nella sala nel momento in cui dialogo con Shavorna vengono ignorati.. ed solo al termine delle sue parole si aspetta di udire una risposta da parte dello gnomo. 

Spoiler

Se devo fare qualche tiro immagino me dici tu?


 

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Shavorna sorride compiaciuta della tua lusinga, e si stravacca sul divano prendendo un altro calice di vino. 

Il mio maestro è di certo più abile di me, nobile signora. ti risponde lo gnomo, in una perfetta lingua drow anche se, ammetto, raccolgo abbastanza successo presso varie corti

E potrebbero arrivarne anche altri si intromette Shavorna basterebbe smetterla con questo stupido isolamento. se solo quelle vecchiacce si decidessero... sai bene che si sta riferendo a sua madre ed alla matrona do'Uvrahal. Capisci anche che si permette questo piccolo sfogo perché si fida di te, e attorno a voi non ci sono altri che servitori Eviterei volentieri l'incontro con la sacerdotessa, vorrei godermi meglio questo musicista, fatto venire da molto lontano. l'altra drow calca di nuovo su quell'argomento, facendoti capire che si tratta del vero motivo della sua visita. Fa un cenno allo gnomo perché riprenda a suonare, e quando ricominciano i lamenti dello strano strumento, puoi ammirare sulla faccia impassibile di Adraalin quella luce che hai imparato ad interpretare come "ti prego no, questo no!" 

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Lo gnomo ricomincia a suonare e osservo per qualche attimo lo sguardo del mio fedele servo.. ovviamente questo non è suono bensì rumore, certamente non piacevole.. ma notare i piccoli segnali di rifiuto da parte di Aldreen per qualche sadico motivo mi soddisfa.. Rende l’esperienza certamente più sopportabile. Il mio sguardo raramente indugia sullo gnomo che continua a strimpellare il suo strumento.. La mia attenzione è rivolta piuttosto verso Shavorna che sembra esser stata catturata davvero dall'esecuzione insolita dell'artista. In un sol movimento della mancina portò il calice alle labbra, termino il vino all’interno di esso e lo lascio sul vassoio in mano del servo rapido a cogliere ogni mia necessità.
Dono uno sguardo di consenso verso lo gnomo mentre mi alzo per raggiungere la posizione di Shavonna.. In particolare mi pongo alle sue spalle, le mie mani le toccano il collo e poi le spalle mentre sussurro rapidamente alle sue orecchie


Amica mia.. Cosa ti sei mai messa in testa mh? Sai bene che la figlia della matrona di cui parli ci rappresenta nel consiglio..


È con un sussurro leggero quello con cui parlo verso l’amica.. Cercando in quel modo di alleviare la sua tensione… di porle domande..
… ma hai ragione. Un tale spreco non poter godere ogni giorno di quest’arte che ci solleva dalla noia.. Se questo è il discepolo.. Quanto sarà bravo il maestro? Quanto ancora dovremmo aspettare per ottenere ciò che ci spetta? Di diritto
Le mie parole non lasciano spazi ad indugi, non vi sono tentennamenti ma solo la ferma convinzione di quanto esprimo.. La ferma convinzione di farle sentire il mio appoggio in questa causa.


Forse è questo quello che serve ora.. Un cambiamento.. I tempi stanno cambiando cara Shavorna.. I tempi dell’isolazionismo devono finire.. La nostra cara città…


Schiocco la lingua sul palato, le parole escono ora più ferme


Deve espandersi. Deve arricchirsi.. Deve prendersi tutto quello che le spetta e con questo intendo… anche lui


Chiaramente mi riferisco allo gnomo ma è sempre un sussurro quello che le dono, a farla riflettere a pensarci e quando lo spettacolo nuovamente finisce rialzo lo sguardo, osservo serafica lo gnomo delle profondità. Mentre lo guardo parlo rivolto chiaramente al mio schiavo personale
Adraalin..  
Solo un cenno verso lo schiavo, la tonalità di voce dovrebbe essere perfettamente comprensibile. Attimi che ubbidiente il serve le porge un sacchetto di pietre preziose. Pietre di granato per la precisione. Pietre che Shavorna dovrebbe riconoscere essendo esse stesse state barattare dalla sua famiglia ed un sacchetto più piccolo contenete qualche fungo allucinogeno
Te le sei meritate artista.. E di questi… mi raccomando…  non più di uno alla volta.. 
Li porgo allo gnomo e spontaneamente alzo il mento guardandolo dall’alto verso il basso.. 
La mia famiglia sostiene le vostre idee. Sappiate a chi rivolgervi e chi sostenere.. E da chi avere le migliore ricompense per i servigi dati…


Nulla di dichiarato ovviamente.. Parlo del tutto e del niente.. Lascio che lo gnomo mi capisca e non mi interrogo nel caso non riesca… poi verso la mia cara amica a cui mi avvicino, un ultimo sussurro prima di congedarla cortesemente 
Shavorna.. Mia amica cara.. Questo cambiamento deve partire da ora.. Da noi.. 
Un sorriso più beffardo quello che le rivolgo, appena piccato
È ora di muovere il tuo bel culo 

Una forma più informale quella che utilizzo, ironia beffarda che mi posso permettere con Shavorna. 
In fondo nulla di compromettente esce dalle mie labbra e me la rido mentre inizio a lasciare la sala 
Purtroppo ho altri doveri per questa mattinata.. Ci rivediamo presto, Shavorna. Spero mi aspetti un bel sacrificio questa mattinata… ma ne dubito
Termino così, attendendo le eventuali parole della parirazza e ignorando gli altri prima di avviarmi lì dove attende l’accolita.

Lo sguardo, ora, sul servo.. lo scruto con interesse mettiti a quattro zampe Aladreen… è compiaciuta dal suo sano sadismo. 
 

Modificato da Ella
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Mia cara, le tue parole sono piene di... possibilità! Ma purtroppo non siamo sole, ne la nostra città ne il nostro popolo. E purtroppo, alcune cose sono dure a morire un lampo passa negli occhi della tua amica ma si, non pensiamo a questa noiosa politica, che se ne occupino quelle che ne hanno l’abilità. È forse una proposta, la tua? Ti dice poi, alludendo con la mano al tuo ultimo “complimento”, ma con gli occhi che ti fanno intendere tutt’altro. 
L’altra drow esprime il suo rammarico di non poter restare, quindi ti congedi da lei e ti dirigi verso la cappella di palazzo, dove ti aspetta l’accolita. Al tuo comando Adraalin esegue prontamente, non nuovo alle tue esuberanze Gradite che faccia qualche verso? Arriva a chiederti, con l’obbedienza frutto di una vita al tuo servizio.

Una volta arrivata nella cappella, trovi l’accolita già pronta vicino all’altare, dove con tuo stupore è incatenato un giovane drow di bell’aspetto, con la schiena rivolta verso il freddo marmo; porta solo le braghe, ed a giudicare dai lividi sul corpo è stato pestato a lungo e con sapienza. L’accolita è una giovane sacerdotessa, più giovane di te, con una luce fanatica negli occhi, indossa l’abito tipico del clero di Loth: alti stivali, una sottoveste nera dal vasto spacco, un corsetto di cuoio con su inciso un ragno, alla cintura ha una frusta ed un pugnale, guarda compiaciuta il tuo ingresso, e soprattutto Adraalin che avanza a quattro zampe dietro di te Ben arrivata, sorella! Madre Urlasla vi manda questo reietto, sicura che sia di vostro gradimento immolarlo al Grande Ragno mentre parla, puoi notare che la drow non ha l’orecchio sinistro, che sembra reciso di netto a un coltello. Sai che da qualche anno ha preso piede un sottoculto della Dea Ragno, coi suoi membri che usano pratiche di autoflagellazione e menomazione per “giungere più vicini a Loth”, la giovane accolita deve aver abbracciato questa corrente di pensiero Sorella Niobe, se posso, potrei consigliare che questo verme soffra prima di essere immolato? Ti dice, porgendoti la frusta. Sai che, per la fede tradizionale, i sacrifici devono essere “puliti”, rapidi e brutali, mentre la nuova corrente ritiene sia cosa buona e giusta far soffrire il più possibile i sacrifici prima di immolarli 

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Mi muovo rapidamente verso la cappella tenendo al mio fianco Aldreen che è lesto a muoversi anche stando a carponi.. sono compiaciutà da quanto il servo si adatti velocemente alle mie volontà


Mh.. di tanto in tanto.. non troppo spesso.. 


E quando faccio il mio ingresso all'interno di quella piccola sala non posso non notare l'accolita che mi accoglie con vicino il giovane Drow in catene. Ne osservo attentamente l'abbigliamento, ne ascolto e parole  e replico in maniera piuttosto pacata cercando con lo sguardo le iridi della parirazza 
Dovete proprio ringraziare Madre Urlasla da parte mia.. Mi conosce perfettamente la sacerdotessa.. sa quanto apprezzo un buon sacrificio al mattino. 
Recupero la frusta dalle mani dell'accolita e con essa mi avvicino lentamente verso il giovane. La diritta si sposta verso la chioma del maschio, tiro abbastanza da poter aver il viso altrui rivolto verso il mio.. ne osservo i lividi provocati dal lavoro maniacale dell'adepta della regina ragno. 
Hai fatto gia un buon lavoro mi pare di notare, in un cenno d'assenso e d'approvazione verso la giovane accolita cosi ossequiosa verso la Dea Ragno. Lascio andare il capo del maschio e mi allontano di qualche passo.
Il vecchio ordinamento.. o quello nuovo? le mie parole sono quasi un sussurro.. mi assicuro comunque che la parirazza possa udirmi disponendomi accanto a lei e lascio lo sguardo ancora sul giovane drow catturato.. faccio passare la punta della lingua sulle mia labbra.. un gesto con la mancina per far schioccare la frusta sul terreno.. solo una volta.. prima di iniziare a colpire una singola volta il giovane. Tento di trovarne il petto, cerco le urla di dolore del ragazzo. 
Mentre questo accade parlo alla giovane accolita.. in fondo il ragazzo non è meritevole di più attenzioni di quelle che gli sta donando ovvero il suo sguardo ed una frustata ogni tanto.. cercando di non farlo svenire.. ne di provocargli troppo danno troppo velocemente-
Come sta Madre Urlasla? Immagino sia sempre molto impegnata.. con la famiglia.. e ad amministare i riti mh
cerco di fare un po' di conversazione con la giovane, di scambiare qualche parola.. ed attendd una risposta prima di fare un sono sbuffo, chiaramente udibile dall'altra


dovremmo organizzare qualcosa di più ampio.. di più grandioso per la Regina Ragno.. come può... questo verme.. essere abbastanza per nostra Dea... Ucciderne dieci, venti di questi insieme.. trenta.. non sarebbe molto più soddisfacente? Di quanto favore godremmo presso di lei con una carneficina di tal dimensioni.. ? Quanto ne godremmo noi delle torture inflitte a questi pezzi di carne?


Faccio schioccare piu forte la frusta sul corpo del drow, voglio che la fanciulla si inebri, voglio che racconti.. 
ti piace la mia idea adepta? Può soddisfare la tua sete?
e tendo leggermente la frusta verso l'altra, la tento in quel modo

Ho il luogo perfetto per un sacrificio tale.. ho i privilegiati giusti.. mi serve solo l'assenso della nostra cara sacerdotessa.. ed ovviamente la sua presenza e quella degli adepti più meritevoli ed ossequiosi.. dovrà essere qualcosa di grandioso, qualcosa da esser ricordato

E poi un sussurro verso di lei.. un sorriso sadico

Avanti frusta mia cara.. non vorrai rendere impaziente la nostra Dea.. 

Un desiderio ed una minaccia nel tono che utilizzo, osservandola attentamente

 

Modificato da Ella
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il giovane drow non regge a lungo, e se anche col primo colpo prova a fare il duro, il secondo gli strappa un grido di dolore; mentre parli con l'adepta, le sue grida fanno da sottofondo alla tua voce, mentre l'altra drow ammira il tuo lavoro leccandosi le labbra, l'espressione radiosa in volto Madre Urlasla aveva detto che siete devota, e molto... commenta la ragazza, gli occhi che seguono vogliosi la frusta mi dice di dirvi che sta bene, magnificamente, ed attende con ansia la vostra prossima visita 

alla tua proposta di un grande sacrificio, la drow non riesce a non sgranare gli occhi, che ormai brillano come e più delle torce alle pareti Oh si! Sarebbe grandioso! Le urla, le suppliche, il dolore... ma Madre Urlasla non lo permetterebbe dice la giovane adepta, riconquistando il controllo è legata alle vecchie tradizioni, non penso che approverebbe un così grande sacrificio con la nuova via. Ma forse voi potreste... si zittisce di colpo, rendendosi conto che si sta spingendo troppo in là. Ti guarda come se temesse una punizione, ma quando le porgi la frusta sorride compiaciuta, prendendo in fretta il tuo posto. Il giovane drow quasi non riesce nemmeno ad urlare, mentre la striscia di cuoio si abbatte con rapidità sul suo torso, ormai ridotto ad un ammasso di sangue e carne viva Ecco sorella... alcune di noi non disdegnerebbero un grande sacrificio in questo modo, ma siamo poche, molto poche, forse nemmeno una decina a seguire la nuova via. Ci sono anche quelle indecise, ma le grandi sacerdotesse sono tutte saldamente ancorate alle tradizioni con l'ultimo colpo di frusta la ragazza afferra il collo del giovane drow, tirandogli la testa di lato, esponendo il collo per il colpo finale di pugnale ci servirebbe quasi... qualcuna di nuovo, qualcuna di energica aggiunge come in un sussurro, parlando quasi alla frusta, ma facendoti capire perfettamente di star parlando con te. Ti porge il coltello rituale, mentre il drow vittima prova senza successo a liberarsi 

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Ascolto attentamente le parole della giovane, quei sussurri le suscitano una sensazione piacevole, di controllo e mentre l'altra frusta il giovane e povero drow io rifletto, osservo l'accolita nei suoi movimeni, la studio
come ti chiami
il tono più autoritario nel voler ottenere una risposta mentre con  lo sguardo indugio sul volto dell'altra pervaso dal piacere di frustare l'inerme vittima.. 
Devi stare attenta a quello che chiedi giovane Accolita.. ma la regina ragno apprezza.. lo so per certo.. io credo che lei.. brami questo cambiamento.. osservo ancora il volto della parirazza mentre parla, ne studio attentamente le reazioni e continuo io credo.. non vi sia casualità in questo nostro incontro.. ed è mentre la guardo ancora che con la  diritta vado ad afferrare l'athame che la parirazza mi porge. Le  mie labbra si portano nei pressi dell'orecchio del giovane maschio drow gioisci.. in un altro tempo.. con vittime più meritevoli di te.. non saresti stato degno nemmeno di entrarci in questo luogo sacro.. giosci.. per il sangue che stai per versare..sentenzio con un sussurro, condanno il giovane alla morte tagliando con un movimento netto la gola, compio quello che è da sempre un mio diritto. Osservo per qualche attimo la terra bagnata dal sangue della vittima, noto le mie mani sporche di sangue e con un sorriso mi rivolgo verso l'accolita, sincera


Se vuoi ottenere dei cambiamenti mia giovane sorella.. dovrai muoverti. Potremmo iniziare rimuovendo una delle sorelle più conservatrici per far posto a te, il vecchio che finalmente viene rimpiazzato dal nuovo. Quale potrebbe essere la sacerdotessa più facile, ora, da rimpiazzare?


parlo con una certa autorità, cerco di farle comprendere che la penso esattamente come lei, le spiego con calma ciò che deve essere fatto

 

Modificato da Ella
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Xune, sorella ti risponde la giovane drow, guardandoti con un misto di adorazione e desiderio. Ascolta la tua proposta quasi tremando di eccitazione, e quando realizza cosa le stai proponendo, prima che tu riesca a far qualcosa te la ritrovi inginocchiata davanti, impegnata a baciarti gli stivali Si, si, si Madre! noti subito che usa per te lo stesso titolo di Urlasla è rischioso, Madre, molto rischioso... ma ci sono sacerdotesse da poter eliminare, Iskara è vecchia, Yllala viene da una famiglia minore... Xune si blocca di colpo, alzando gli occhi su di te ma io... io sono solo un'adepta, Madre Niobe... non ho ancora preso tutti i voti... non potrei mai diventare gran sacerdotessa Xune si fionda di nuovo a baciare le tue calzature, dicendo con voce lamentosa perdono... perdono Madre... vanifico e rallento i vostri piani... permettete che mi punisca come merito... termina accennando alla frusta 

in tutto questo, puoi notare dalla luce delle torce magiche, ora più luminosa, che si sta avvicinando mezzogiorno, e l'invito a pranzo con tua sorella 

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Ascolto attentamente la donna, scuote un poco il capo non chiamarmi madre... vi è ancora una.. per quanto rappresenti l'arretratezza di una tradizione che deve finire.. e ne ascolto ancora le parole, la osservo mentre si butta ai miei piedi baciando le calzature, la punta della lingua che passa sulle mie labbra avrai il tempo ed il modo di prendere i voti.. un giorno servirai come gran sacerdotessa.. e sarai maestra.. dei precetti di questa nuovo corso del culto della nostra amattissima Dea Ragno... per ora.. mente l'altra continua a rimanere genuflessa al livello dell'estremità dei miei arti inferiori un piccolo sorriso si disegna sul mio volto sarai in silenzio e seguirai i comandamenti di Urlasla.. almeno fin quando non giungerà il momento propizio.. è chiaro sposto la mano destra sui capelli dell'accolita, tirandoli in modo che l'altra mi guardi attentamente che dovrai osservare un assoluto silenzio in questa storia e rimango così, a fissarla per qualche attimo prima di porgerle la frusta ed accarezzarle in un gesto il viso. Un sussurro quello che proviene dalle mie labbra 
si direi che lo meriti... un paio di frustate Xune.. ti faranno capire come soddisfare al meglio la Dea Ragno.. il dolore è un mezzo potente per esserle vicino


Detto questo strattono un poco il mio schiavo che ha assistito alla scena, è chiaro che debbano andare.. non vorrebbe far ritardo al pranzo con la cara sorella. Iskara e Yllala.. sussurro una volta..

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mentre lasci la cappella, sul cui pavimento continua ad allargarsi la macchia di sangue del giovane drow sacrificato, puoi sentire Xune che si punisce, secchi colpi di frusta, a cui seguono i suoi gemiti di dolore e piacere.

raggiungi velocemente il luogo dove tua sorella ti aspetta per il pranzo, come spesso accade in conteste informali, si tratta di una grande piscina rettangolare, attorno alla quale c'è un rigoglioso giardino di erbe sotterranee e cespugli di funghi; quando arrivi alcune servitrici stanno terminando di disporre bassi tavolini e lunghi divani, noti subito che è presente una sacerdotessa di Ellistrae, con i suoi abiti immacolati e l'espressione di disappunto alla vista del tuo servo a quattro zampe; c'è anche Zuryvral, mastro d'armi e capo delle guardie della vostra casata, pur rimanendo immobile puoi riconoscere i segnali che è teso, come preoccupato. 

Vissiol, tua sorella, sta uscendo adesso dall'acqua, nuda e fradicia, col respiro affannoso come dopo una lunghissima corsa; mentre due ancelle si affrettano a porgerle un telo e dei vestiti, scorgi nella vasca Yslar, un drow di qualche anno più grande di te, servo personale ed amante attuale di tua sorella. Mentre lo superi, puoi ben vedere che è sfinito, a malapena in grado di reggersi al bordo della vasca; conoscendo Vissiol, sai perfettamente che tua sorella è terribilmente esigente sul fronte amoroso, e che quello è uno dei pochi tratti, l'estremo appetito sessuale, che ha ereditato da vostra madre, ed anche che Yslar è il terzo amante che prende, gli ultimi due allontanati perché ritenuti inadatti, un'onta che ne ha portato uno al suicidio. Come ti vede, Vissiol ti viene incontro, con solo la gonna addosso ed il seno al vento, incurante e delle ancelle che si affrettano dietro di lei, e dello sguardo quasi disgustato della sacerdotessa di Ellistrae Niobe! Quasi non ci speravo! E questo cagnolino, il povero Adraalin ti ha contrariata? ti dice con un sorriso raggiante, mentre ti scorta ad uno dei divani allora, cosa mi racconti? se non sbaglio Shavorna è venuta a farti visita oggi, ha portato un altro artista? 

 

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I suoi della frusta di Xune mi riempiono di soddisfazione, guardo compiaciuta Aldreen che avanza a quattro zampe al mio fianco, ne tengo stretto il collare e strattono solo di tanto in tanto per ricordargli, tavolta, di intrattenermi con i suoi versi.

Non impiego molto tempo a raggiungere la piscina dove Vissiol ha organizzato il pranzo ed il mio ingresso, a quanto pare, non passa inosservato. I miei occhi inquadrano la figura di mia sorella che, ignuda per metà ed ancora bagnata dell'acqua della piscina, mi viene incontro. Le parole di Vissol mi strappano un mezzo sorriso "suvvia.. mi conosci" punta della lingua che passa sulle labbra "lo sai che mi annoio facilmente" guardo per un attimo Aldreen, gli intimo con lo sguardo di rispondere a mia sorella, ovviamente nel modo in cui fanno gli animali. Quando questo succede sposto le iridi verso la sacerdotessa di Ellistrae, mi piace provocarla "A quanto pare la sacerdotessa tiene molto alla tua vita... spirituale, Vissol" un sorriso più disteso questa volta, una frase dettata con una leggera ironia prima di rispondere più seriamente al resto procedendo verso i divani che la consanguinea ha fatto allestire "Si.. Shavorna ha portato uno dei suoi artisti qui da noi..." addocchio la sorella "uno di quei gnomi musici che in questo periodo vanno tanto di moda.. " mi accomodo su uno dei divanetti e  lascio libero il guinzaglio in modo che Aldreen vada a sfamarsi come di consueto.

Riprendo a parlare "devo ammetterlo.. ha dei gusti musicali particolari ma spera di poter assistere ad altre esibizioni molto presto.." adocchio ancora mia sorella "io spero di no.. ma ad ogni modo la città, come ben sai, avrebbe bisogno di una spinta" non pongo domande, ma alludo, forse piuttosto direttamente. "Zuryvral.. ti vedo preoccupato" è un implicita domanda, le parole vengono proferite dalle mie labbra ma ovviamente gli occhi sono ancora su mia sorella, osservo per qualche attimo le linee del seno e salgo lentamente arrivando al volto "Mh.. ti vedo raggiante Vissiol.. " un sorriso leggermente beffardo sulle labbra.

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Oh, mai come a quella sessuale ti risponde tua sorella, accennando a Yslar che finalmente trova la forza per uscire dall'acqua ma cosa ci posso fare, Ellistrae mi ha fatta così la sacerdotessa fa di tutto per nasconderlo, ma distinguete chiaramente un piccolo sbuffo d'irritazione. Tua sorella si avvicina di più a te, per sussurrarti Credo abbia anche saputo del tuo... incontro di stamattina, non Shavorna, l'altro. Sai che non lo approva. 

Vissiol si abbandona sul divanetto quando menzioni la politica, assumendo un'aria stremata No, anche tu! Perché insistete a torturarmi con la politica? Devo forse fare come le altre matrone, che frustano chiunque parli in loro presenza? il sorriso divertito rovina tutta l'aria drammatica o forse potrei costringervi ad ascoltare gli gnomi musicisti! Yslar, Adraalin, voi che ne dite? i due schiavi, richiamati di colpo, si scambiano uno sguardo d'intesa per una frazione di secondo, prima di rispondere all'unisono che sarebbe un vero onore, mentendo in una maniera così convincente da sembrare sinceri. 

Zuryvral, rimasto in piedi fino a quel momento, si avvicina a voi, picchiettando un anello sulla sua collana per richiamare l'attenzione, essendo muto non può farlo in altro modo. Formula con le dita una frase, e Vissiol alza gli occhi al soffitto della grotta Ah, tutti che mi richiamano al dovere, nemmeno avessi passato tutta la mattinata a trastullarmi con il mio schiavo prediletto! con un gesto eloquente, tua sorella fa allontanare tutti, compresa la sacerdotessa di Ellistrae, anche se le serve una spintarella da parte di Yslar. Una volta rimaste solo voi due, Vissiol lascia cadere la maschera dell'indolente nobile viziata, parlandoti con serietà Niobe, abbiamo un problema. Pare che qualcosa sia stato rubato alla casata ve'Ulji, pare sia un medaglione, un amuleto o qualche cosa del genere. Ora, sono una casata minore, ma sono anche degli importanti mercanti di schiavi, e soprattutto su uno dei ladri è stato trovato un sigillo col marchio della nostra famiglia. Vissiol attende che tu abbia compreso Mi serve qualcuno di fidato che indaghi, scopra cosa sia successo e, se possibile, riporti la refurtiva. I ve'Ulji non ci hanno ancora accusate pubblicamente, ma più questa faccenda va avanti più hanno tempo di fabbricare prove e costruire testimonianze. E l'ultima cosa che serve al nostro casato è una lunga faida. 

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Ascolto le parole di mia sorella, alzo lo sguardo per un attimo "nemmeno io approvo che lei si presenti qui.. " un mezzo sorriso verso Vissiol "ma...per la mia cara sorella questo e altro" un mezzo sorriso quando lei parla di frustate o gnomi musici. 


Una volta che Vissiol ha terminato il discordo, quel problema di cui parla assottiglio lo sguardo verso di lei "credo.. che la prima cosa da fare sia interrogare i ladri" una pausa "hai già provveduto.. o devo arrivare a loro?" domando seriamente e poi scrolla le spalle "nutri, comunque, qualche sospetto sugli autori di questa farsa?" un sospiro "solitamente hai sempre qualche idea, Vissiol.. qualcosa da cui partire.." appoggio la schiena sul divanetto "altrimenti dovrò pensarci io"


Una volta terminato quel discorso decido di iniziare un altro "la sacerdotessa di Loth sai di quale famiglia appartiene.. tramite il culto la famiglai do'Triblis ha una forte attrazione sulla popolazione.. oggi ho avuto una conversazione interessante" una pausa " non trovi che sarebbe interessante se fossimo noi ad acquisirne il controllo della vita religiosa di questa città?.. ma piano" la guarda "un'accolita particolarmente promettente teme che la sacerdotessa attuale sia troppo legata alle "vecchie" tradizioni .. e che vi sia bisogno di un cambiamento.. anche le giovani del credo sembrano essere della stessa opinione" cerco di capire come la parirazza stia prendendo le mie parole "Togliendo una vecchia sacerdotessa di mezzo.. come Iskara" cercando di capire se l'altra la conosca "e mettendone una fedele a noi.." un mezzo sorriso "potremmo dare il via a questo tanto agognato cambiamento necessario per il bene della città" una pausa "Mi comprendi vero?"

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I ve’Ulji hanno catturato solo un ladro, anche se affermano ce ne fossero di più. E, sostenendo che fa parte della nostra famiglia, si rifiutano di farcelo interrogare. Questo pomeriggio ho un incontro con l’egemone per forzare la mano, ma intanto si potrebbe scavare nei bassifondi, vedere chi sa qualcosa riguardo tutto questo. Vissiol, alle tue ultime parole, fa una smorfia il problema, cara sorella, non è chi tira le fila del culto di Loth, ma il culto stesso. È un ostacolo ai nostri piani, e purtroppo nessuno pare rendersene conto. Ora, io ti domando: chi farebbe affari con un drow, sapendo che nel retrobottega uno della sua razza sta venendo sgozzato su un altare? Io non appoggerò il culto, e nemmeno mi farò tirare in mezzo alle sue trame. Certo, potrei casualmente guardare da un’altra parte se lo facesse qualcuna della mia casa 

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Ascolto attentamente le parole della cara sorella e rispondo "bene... questa sera vedrò di farci una passeggiata" nei bassifondi ed è una smorfia nell'ascoltare la sorella "Dunque.. al solito.." una pausa "lasci il lavoro sporco a me ma è giusto..." guardo l'altra, inclino un poco il capo "sei tu la matrona" e poi un sussurro alzando appena il mento "chiunque non abbia scelta" un sospiro leggero "ma vedrò di muovermi con calma, non temere... per il bene della nostra casata" un sorriso disteso "e della nostra famiglia". Osservo per un attimo il mio servitore e poi riprendo "ad ogni modo vedrò di risolvere la faccenda con questi mercanti..." un poco di disgusto nel doversi occupare di una casa minore "altro di cui vorresti mettermi a conoscenza mia cara Vissiol?" mi mordo appena il labbro, un gesto spontaneo. Ho del lavoro da fare a quanto pare. 

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Chiunque non abbia scelta, vero. E cosa esporteremmo, che le persone al sud non potrebbero comprare da altri? Cibo, hanno gli umani; armi, hanno i nani; oggetti magici, c'è un'intera nazione di maghi, e posso continuare. Noi non possiamo imporre un monopolio, se non di poche cose come la seta funghina o roba simile, quindi, come ha capito chi al sud c'è stato, non andremo a controllare un mercato, ma solo a far concorrenza agli altri. Vissiol ti sorride ma se vuoi prendere nelle tue mani il clero di Loth, non esitare. Sarebbe un'arma in più per la nostra casata, un'altra carta da giocare per la supremazia. Solo, quando prenderai il potere nel casato, per favore, lasciami almeno un'ultima notte di passione con Yslar detto questo, con un cenno fa riavvicinare le servitrici, che stavolta si affrettano a porre sul tavolino le pietanze del pasto; Yslar, la sacerdotessa di Ellistrae e Zuryvral prendono posto a delle sedie vicino ai vostri divani, mentre Adraalin si mette a quattro zampe vicino a te. Non hai altri impegni in questa giornata, sei completamente libera di muoverti come meglio credi 

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Ascolto le parole della cara sorella attentamente e sorride "Capisco che il commercio sia complicato e che sicuramente la concorrenza è forte, mia stupenda Vissiol" un sorriso leggero, il capo si inclina "ma nessuno ci corre dietro.. con calma potremmo sistemare tutto" guardo attentamente l'altra "vedi, cara. Io trovo inopportuno che molte questioni passino da mani diverse dalle nostre... soprattutto dalle tue" la osserva "a differenza mia sei morigerata, lungimirante... capace di tenere le redini della Casata senza problemi" alzo un poco il mento "E avrai il tuo bel da fare quanto questo potere crescerà

Uno smorfia nel sentire il desiderio di Vissiol "Lussuriosa come non mai.. ad immagine e somiglianza di nostra madre da quello che sento" e me la rioe " magari cambierai idea.. quanti amanti hai cambiato, in fondo.. uno non si era, addirittura, suicidato?" domandando come se lo avessi sentito dire. Termino di mangiare e mi alzo "Bene cara sorella.. ti informerò quanto prima di qualcosa.. " e sto riflettendo tirando Adraalin in modo che mi segua.

Mi dirigo già ora verso i bassifondi, c'è un po' di lavoro da svolgere. 

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