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[Atto VI] [Lakeshrine]Nella Tela del Ragno


Zellos

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@Pippomaster92

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La Valena “alternativa” mette la mano all’elsa della spada mentre ti guarda, poi sembra calmarsi. <<Domanda strana la tua. Dovresti ben sapere dov’ero ed i peccati che ho commesso, perché sono anche i tuoi...o forse no? Forse tu hai sempre seguito l’Erede nella tua vita? Ma non ha senso, con quelle cicatrici...le avevo anche io, una volta...>> dice mentre si avvicina leggermente e nel buio noti che lei non ha le cicatrici. 

Gadriel si guarda intorno e, forse rispondendo ai suoi desideri, o forse no, due Gadriel appaiano e sembrano più tangibili, uno solo ed uno affiancato dalla donna che ha amato e perduto.

<<Aprirvi la strada per il circolo druidico qui vicino non sarà affatto cosa complicata o costosa, direi un compenso in denaro pari a settemila pezzi d’oro...l’altro invece è assai più problematico. Armi nel buio? Potrei guidarvi da alcuni Fabbri eccezionali ma sono tipi...diciamo curiosi, per non offendere alcuno.>>

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@Pippomaster92

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<<Una persona che non si considera una persona non può governare.>> dice Ayala e Valena le sorride, dandole una mano ad alzarsi. <<Ho fatto il mio secondo più grande atto di fede. Ho avuto fiducia negli altri, mi sono aperta all’amicizia ed all’amore. Ho conosciuto alcune persone straordinarie e mi sono fatta aiutare da molte di esse. Ed ho compreso che se il passato non deve essere dimenticato, affinché io non sbagli di nuovo o perda di vista ciò che ho fatto...non deve rendermi però impossibile pensare al mio futuro. Ad un futuro dove io possa essere qualcosa non di infranto, storpiato...>> inizia a dissiparsi come fosse nebbia, ma ancora almeno metà ( quella superiore) del corpo c’è. <<...come insegna anche Sarenrae, si può avere una seconda possibilità...>>

 

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Valena Aurica

DM

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"Ma come? Io ci ho provato, ma non ci riesco! Non andare via, dimmi come sei riuscita a fare tutto questo, dimmi come...cerco di afferrarla e di trattenerla per chiedere qualcosa in più. Ma non ci riesco, è come nebbia che si dissolve nel buio. Affranta, ricaccio indietro le lacrime che già stanno spuntando, e con un ultimo sguardo a dove sorgevano le due donne ritorno vicino ai miei compagni. 

Riemergo dall'oscurità, turbata e scura in volto ma sana e salva. Scorgo Egil intento a parlare con Koen e Jasmine, e resto lievemente in disparte. 

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Koen

Il compenso dovrà essere pagato immediatamente o è disposto ad accettare una nota di credito? E con che termini? Chiedo ad Egil, cercando di non lasciare dettagli non detti in questo patto: non sono ancora sicuro che sia veramente il mercante che abbiamo già visto. Guardo quindi Jasmine, interessato anch'io dalla sua richiesta: ottenere le armi di cui parlava Ma' ci aiuterebbe moltissimo. 

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<<Perché dovrei accettare note di credito: siete sovrani delle Terre Rubate, potreste decidere di non darmele “perché sì”.>> dice tendendo la mano <<Ma non vi porterei fuori dal Buio, per parlare con i fabbri che sono qui, no? Che senso avrebbe far un viaggio in più...sempre che non paghiate, ovvio.>>

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Koen

Il pagamento deve essere necessariamente in moneta o accetta altri beni di valore? E potremmo avere del tempo per discutere tra noi dei dettagli? Chiedo all'uomo, guardando preoccupato Gadriel quando si allontana verso una sua versione alternativa. No... Non posso farlo anch'io! Rischiamo di perderci in questo luogo! 

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@Cronos89

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La donna ti guarda stranita, chiedendo al suo Gadriel che stia succedendo. <<Una illusione del buio...o qualcosa di cui non voglio sapere alcunché...>> dice lui, guardandoti con un misto di apprensione...e pietà: il movimento della sua mano sull’elsa sembra indeciso. <<Se sei un nemico, vattene! Lasciateci in pace e tornate nel buco oscuro da cui siete strisciati fuori.>> i due iniziano a sparire, disfacendosi come nebbia. Solo la parte superiore del corpo sta rimanendo immota “nel vento”.

<<Io farei una interrogazione parlamentare nell’Andoran per decidere: avete così tanto tempo, dopotutto...>> risponde sghignazzando Egil, mentre tende la mano per il pagamento. <<Decidete, o vi lascerò qui.>>

@tutti

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Checkpoint a Lunedì sera!

 

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Jasmine Al-Alrae

"Davvero ci state paragonando al governante medio delle Terre Rubate, Egil? Sarei offesa, se i governanti medi delle Terre Rubate non mi avessero abituati ad insulti ben più seri!", abbozzo una specie di scusa ironica (cosa su cui, in effetti, ho poca padronanza).

"Se ciò che abbiamo con noi non dovesse bastare, comunque, mi domando se, nel frattempo, non possiate fare affidamento sulla parola giurata di ser Gadriel: un campione consacrato della sua posta ha una parola ed una sola, e quella parola vale più dell'oro", aggiungo poi, cercando di evidenziare ulteriormente la imprevedibile difficoltà del momento e sottolineando il peso del nostro impegno. 

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Gadriel

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Nemico? No, sono una versione di te diversa...più miserabile... mormoro guardando le due figure svanire nel fumo 

Ritorno dai miei compagni in tempo per sentire le ultime parole di Jasmine Sir Gadriel faccio un mezzo inchino verso quello che è stato chiamato Egil Ha la mia parole che la pagheremo non appena ci sarà possibile aggiungo visto che Jasmine ha detto tutto quello che c'era da dire se vuole può considerare lo scrigno come una prima parte, come segno della nostra buona volontà

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Juliano Demetrios

Egil si rifiuta di farci passare senza prima ricevere le sue monete: maledetto, è disposto a lasciar morire chissà quanti di noi per qualche moneta.
Mentre Gadriel cerca di parlamentare per rabbonirlo, mi rivolgo agli altri a bassa voce Volendo io ho poco più di duemila monete... Saremmo già sulle tremila, speriamo solo che il baule valga abbastanza... E che le vostre tasche siano piene.

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ho 2748 monete.

 

Modificato da Plettro
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Koen

Io potrei pagare l'intera cifra, in realtà. Ma, come vi avevo detto, intendevo spendere quei soldi per avviare i lavori per creare una rete stradale per l'Eptarchia. Dico ai miei compagni.

Tutti

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Koen ha 10110 mo, ma voleva usarne 10000 per i lavori, appunto. E assumete che vi abbia accennato il progetto prima di partire, dato che non abbiamo ancora avuto tempo di parlarne in Cronache di Lakeshrine.

 

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<<Direi che le monete di quello scrigno bastano, giusto giusto, per il vostro passaggio. Ancora non mi avete detto però dei fabbri. Evidentemente preferite andarvene da qui il più velocemente possibile. Essia!>> dice sbattendo le mani a fare due applausi.

Il rumore di serpenti che avevate sentito prima si ripresenta e dal buio emerge la testa di una serpe abbastanza grande da fagocitarvi. Spalanca bene le fauci e porta avanti la lingua. Egil vi entra come se fosse una cosa normale. <<Su, seguitemi! O volete rimanere qui in attesa di qualche cortigiano che vi inviti a corte.>>
<<Yo ho ho! Yo Ho Ho!!!>> ride una voce “alle vostre spalle” in lontananza, mentre arrivano il rumore di corsa di un elefante o di una grossa bestia. <<Coloro che hanno sconfitto l’orripilante Saggio dei Ragni! Aspettate mortali, aspettate!!!>>

Modificato da Zellos
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Koen

Lo scrigno sembra essere sufficiente ad ottenere il passaggio per il piano materiale ed Egil evoca una enorme serpe dalla materia informe attorno a noi, facendoci segno di entrare. E questo cosa... Suggerirei di entrare: le armi sono una perdita notevole, ma sono sicuro di non voler incontrare qualunque cosa stia parlando, men che meno di offrirgli un passaggio. 

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