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Acrimony

(TdG) Acrimony


Black Lotus

Messaggio consigliato

Merck X (octomorph)

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"Firewall", ripete, stavolta con l'impianto vocale, e dannazione se odia usarlo.

"Perciò direi che siete nella merda"

Mentre parla inizia ad infiltrare la rete tattica, che è il bersaglio più facile.

Vediamo quanti siete, dove e cosa vi dite mie piccole regine.

Spoiler

[1d100] = 64

 

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@Mezzanotte

Spoiler

"Perciò direi che siete nella mer-" la tua frase viene interrotta da un gesto repentino della Regina dei Ragni, che, avvicinandosi, con uno scatto della mano afferra qualcosa sospesa sotto di te. Senti un distintivo click metallico quando il guanto sembra agganciarsi a quel qualcosa. Un attimo dopo, la Regina dei Ragni tira con forza verso il basso.

Senti un dolore lancinante al tuo becco, come se venisse tagliato da sottilissimi fili, più affilati di un rasoio. Un attimo dopo, viene forzatamente estratto dalla bocca, strappato dal resto del corpo. Sputi sangue. La Regina dei Ragni solleva leggermente il becco sanguinolento, come se stesse muovendo una marionetta con dei fili. Camminando verso il muro alla tua sinistra, tocca un pannello con l'altra mano guantata.

Una parte del muro si apre, rivelando quello che sembra un cestino, con una bocca a spirale, che si apre automaticamente. La donna butta tutto nel cestino, che subito dopo si chiude. Mentre sei ancora stordito dal forte dolore, noti che l'apertura e la chiusura del cestino sono ermetiche. Subito dopo, senti il classico rumore di un disassembler, un sistema che convoglia i rifiuti in una zona prestabilita, per poi smontarli pezzo per pezzo. La stessa cosa che Njal sta facendo, in maniera più rozza e manuale, con i pezzi di ricambio raccattati in giro. In poche parole, il tuo becco è andato.

Dev'essere sicuramente un effetto delle droghe che ti hanno somministrato: non ti eri minimamente accorto di avere dei fili in bocca. Certo, erano estremamente sottili, a malapena visibili, ma comunque te ne saresti accorto in condizioni normali. Solo ora noti che ne hai ancora qualcuno, più altri legati ai tentacoli. Fortunatamente, il dolore va già scemando. "Niente commenti. Solo risposte" sentenzia la Regina. Contemporaneamente, dei robot pulitori hanno già iniziato a ripulire il pavimento dalle sostanze organiche che l'hanno imbrattato. "Non costringermi a punirti di nuovo. Non è nel mio stile. Ma ti assicuro che solo una psico-chirurgia potrà farti dimenticare quello che proverai quando tirerò i prossimi fili" la voce della donna è durissima e glaciale, suona quasi come un ultimatum.

"Prossima domanda: qual era l'obiettivo della vostra missione qui a Borealis?" continua l'interrogatorio. In tutta quella sequenza di eventi, però, il tuo programma ha iniziato a fare la sua magia. L'operazione di hacking sta procedendo bene: il nemico non dà cenno di averti scoperto. Ora ti serve solo guadagnare tempo per completare l'hacking ed entrare dentro la Tactical Network che hai scelto come bersaglio. Ti servono circa altri otto minuti. Tempo... e restare vivo. Possibilmente tutto d'un pezzo... e sano di mente. Perché questa situazione stressante, unita alle tue condizioni mentali pregresse non proprio perfette, potrebbe degenerare. Devi restare lucido, altrimenti sarà stato tutto inutile.

Meccaniche

Spoiler

Merck X
Danni fisici subiti: 1d5 = 4
Willpower Stress Test: 1d100 = 63 (fallito)
Stress damage: 1d5 = 1

Punti Ferita
Fisici11/30
Mentali: 19/20

Note
Hai perso il becco.

 

 

Modificato da Black Lotus
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Merck X (octomorph)

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"Direi che è evidente"

prova ad inclinare lievemente la testa verso l'artefatto, di chiara origine aliena, mentre il sangue gli gocciola lungo i tentacoli che gli rimangono, dalla bocca distrutta.

"Annichiliranno questo posto, con voi dentro. Solo io posso impedirglielo, carogna"

Ah, se se lo merita! Mutilare così un prigioniero inerme!

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@Mezzanotte

Spoiler

La Regina dei Ragni fa una piccola risatina. "Oh, ma davvero? E saresti così gentile?" dice, carezzandoti leggermente in testa, come si fa con un cagnolino. "Dille di Galatea... e di Ira" arriva un'altra voce femminile da un altoparlante sulla tuta della Regina dei Ragni. "Oui, Madame..." replica lei in un francese fluente, indicandoti l'artefatto. "Galatea è lì dentro... sta cercando di salvare sua sorella, Ira. Una nostra consorella" rivela la Regina dei Ragni, ritornando al suo solito tono gelido.

"Vedi, Galatea è un po' speciale... lei e sua sorella sono due AGI che sono state create per combattere i TITANs. E per qualche strano motivo, i TITANs non le hanno assimilate. Forse perché Galatea li avrebbe resi troppo stupidi ed Ira dei barbari sanguinari... chissà" - scrolla le spalle - "Fatto sta che quello lì è un artefatto TITAN dormiente. Ed ora è tempo di svegliarlo..." e lascia la frase in sospeso.

"Ti svelo un piccolo segreto: Borealis è troppo preziosa per essere distrutta. Sarebbe come rompere il Vaso di Pandora. Una decisione sbagliata. Ma capisco bene perché Firewall abbia messo sul tavolo questa opzione. Dopotutto, è la via più facile e veloce: distruggi ciò che non puoi controllare. A tempo debito, lo capirai anche tu" la Regina dei Ragni ti dà le spalle, voltandosi verso l'uscita. "Hai nuovamente parlato male, perciò dovrai essere punita. Io non sono una brava torturatrice... ma quella che verrà dopo di me... beh, te la sei cercata. Au revoir... Merck X" esce dalla stanza pronunciando il tuo nome, mentre la porta si richiude automaticamente dietro di lei.

Contemporaneamente, arrivano i primi risultati del tuo hackeraggio: la lista utenti di RoseNet.

Username Account Privileges Status
LadyRose Admin Active/Stand-by
DeadHead Security Active/Stand-by
Horrid Security Active/Stand-by
Galatea User Inactive
Ira User Inactive
Kara User Active/Stand-by
Priscilla User Active/Stand-by
Tasha User Active/Stand-by

Non puoi fare a meno di notare il nome Galatea nella lista. Vi ha davvero traditi?

Meccaniche

Spoiler

Merck X
Infosec: 64 (successo eccellente!)
Intruder Status: Hidden (privilegi Admin, nessun account)

Poteri Admin di RoseNet

Spoiler

Le azioni con la scritta [Log] davanti sono azioni che la rete salva nel proprio registro, quindi non sono azioni che passano inosservate a chi analizza tale file. Ogni azione viene loggata con un timestamp.

Gli alert si dividono in tre livelli di priorità, in ordine crescente di importanza: Caution, Warning, Alarm. Gli alert di priorità Caution non generano suoni udibili, al contrario degli altri due. Tutti gli alert in vigore (cioè in funzione) sono visibili nella Alert List, mentre nella Alert History sono salvati tutti gli alert delle ultime 24 ore.

Poteri ereditati da User

  • [Log] Upload di dati tattici personali con altri utenti (i "dati tattici" sono tutti quelli di una Tactical Network, indicati a pag. 205-206, in particolare ti evidenzio: mappe, posizioni ed input sensoriale);
  • [Log] Download di dati tattici condivisi;
  • [Log] Comunicazione audio di tipo MetaLog (criptata, via radio);
  • [Log] Visualizzare la Alert List.

Nota: le comunicazioni di tipo "MetaLog" hanno loggati solo i meta-dati, ma non il contenuto, di una conversazione. I meta-dati sono: ora inizio, ora fine, utenti coinvolti ed altri dati riguardo il canale di comunicazione (frequenza centrale, banda, eccetera). Chiaramente, il contenuto può essere recuperato per altre vie.

Poteri ereditati da Security User

  • [Log] Leggere i log delle ultime 24 ore di RoseNet (i.e., leggere i log non è un'azione passiva!);
  • [Log] Visualizzare l'Alert History;
  • [Log] Ascoltare comunicazioni radio che avvengono in quel momento sulla rete tra due (o più) utenti qualsiasi, ma solo se di tipo "User" e/o "Security";
  • [Log, Alert: Warning] Aggiungere un account "User";
  • [Log, Alert: Warning] Eliminare (kick-out) un account "User";
  • [Log] Rendere un singolo Warning silenzioso (questo lo si può fare solo dopo 3 secondi che è scattato, quindi comunque si è sentito). Tale operazione si può ripetere più volte. Si può anche invertire tale operazione (ovvero ripristinare il suono).

Poteri esclusivi da Admin

  • [Log] Leggere l'intero registro dei log;
  • [Log] Accedere ai log delle comunicazioni;
  • [Log] Ascoltare comunicazioni radio che avvengono in quel momento sulla rete tra due (o più) utenti qualsiasi;
  • [Log, Alert: Caution] Aggiungere/eliminare un account "User";
  • [Log, Alert: Warning] Aggiungere/eliminare un account "Security";
  • [Log, Alert: Warning] De-rankare un utente "Security" in "User", e viceversa (ovvero promuovere un User a Security);
  • [Log] Forzare la ri-autenticazione di un utente "User" e/o "Security";
  • [Log, Alert: Alarm] Forzare re-boot dell'intera Tactical Network (la rete impiega 30 secondi a riavviarsi da zero); in questo caso, l'allarme scatta solo per 3 secondi, in modo da avvisare i suoi utenti che la rete sta per riavviarsi, poi la rete va giù e non lo si sente più;
  • [Log, Alert: Caution] Rendere tutti i Warning, presenti e futuri, silenziosi. Invertire tale operazione (ovvero ripristinare il suono).

 

 

 

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Merck X (octomorph)

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"Aspetta..."

Ma la str*nza maledetta è già uscita dalla stanza.

A quel punto sa solo una cosa: deve scappare prima che qualcun altro varchi quella porta.
Non crede di poter resistere se gli strappano altre parti del corpo.

Esamina la lista degli utenti della rete tattica. La Regina dei Ragni ha detto che loro e Galatea sono sorelle. Perciò buona parte se non tutte le componenti del misterioso commando che ha preso il controllo della stazione Borealis devono essere AGI.

Ma c'è una cosa che non torna.

Se, come ha detto la Regina, Galatea è stata creata per combattere i TITAN e questi non sono riusciti a traviarla, perché ora sta collaborando per risvegliarne uno?
 
Quella roba potrebbe distruggere la transumanità.

La regina ha detto che Galatea sta cercando di salvare una sua simile assimilata dall'artefatto.
Che le AGI abbiano agende diverse? Forse Galatea non ha idea dei veri piani delle altre sorelle.
Se così fosse potrebbe correre il rischio di contattarla?

Ha bisogno di alleati. Ricucire rapporti.

Galatea è offline ora. Finché non si riconnette alla rete non può comunicare con lei.

Puntare sulla AGI è una scommessa rischiosa: se le è sfuggito qualcosa perderà l'unico vantaggio che ancora dispone. Per mitigare il rischio tenterà di giocare su più tavoli.

Ma per prima cosa deve guadagnare l'accesso alle comunicazioni delle Sorelle, così potrà anticipare le loro mosse e sapere quando Galatea sarà nuovamente online.

Questo dovrebbe essere facile...

Spoiler

[1d100] = 19

 

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@MasterX

Spoiler

Sottofondo: ClickMe

Galatea continua a sparare contro Demetria, ripiegando verso il riparo di una grande colonna. La statua accusa i colpi, ma ora sembra essersi finalmente "svegliata". [Modalità offensiva attivata] dice la tua musa, pronta a combattere. I suoi occhi si illuminano di rosso. Si volta verso di te, osservando la tua armatura che si trasforma in una pesante corazza sintetica. [Un'armatura notevole. Ma che arma volgare, Galatea] ora la voce di Demetria è diversa, più femminile, non più atonale e meccanica, quasi come se fosse una entità diversa a parlare.

Demetria apre le mani: sia la lancia che lo scudo restano sospesi a mezz'aria. Poi, la statua si solleva leggermente da terra, incrocia le gambe e si mette nella posizione del loto, come se dovesse entrare in profonda meditazione. Il tutto avviene a rallentatore, come se il tempo stesse scorrendo più lentamente del normale. Lo scudo e la lancia iniziano a muoversi autonomamente: il grande scudo si posizione tra te e Demetria, mentre la lancia ruota fino a puntare verso di te. Poi, Demetria unisce le mani, palmo a palmo, come in segno di preghiera. [Osserva, Galatea: questa è un'arma] dice Demetria, abbassando di scatto il braccio destro.

Come se il tempo ritornasse a scorrere normalmente, la punta della lancia parte verso di te ad una velocità pazzesca: è un missile. Ti ha inquadrato. Se lo prendi in pieno, non hai la benché minima speranza di sopravvivere. Sai benissimo che non puoi schivarlo, quindi c'è solo una cosa che ti resta da fare: usare la colonna come scudo. Ti getti di lato, interponendo la colonna tra te ed il missile. Quest'ultimo, siccome ti ha inquadrato, devia leggermente la sua traiettoria, andandosi a schiantare sulla colonna... per poi esplodere.

L'esplosione è tremenda: spazza via la colonna come se fosse fatta di cartapesta, annerendo qualunque cosa in decine di metri di raggio. In parte, l'esplosione ti travolge, ma fortunatamente la maggior parte dell'energia è stata assorbita dalla colonna, ora in frantumi. Subisci qualche danno e, anche grazie alla tua nuova armatura, sei ancora tutta d'un pezzo. Sei stata quasi gettata a terra dall'esplosione, ma la tua agilità ti ha consentito di rimetterti in piedi immediatamente. I frammenti della colonna sfarfallano, per poi sparire nel nulla. Fortunatamente, Demetria ne aveva solo uno di quei potenti missili e non è in grado di crearne altri.

Ma è presto per cantar vittoria. La lancia senza punta, ancora sospesa a mezz'aria, si sta ora caricando di energia. Il marmo si è iniziato a sfaldare, rivelando parti metalliche ed una cavità interna, con una spirale di luci. Ricordi fin troppo bene quelle spirali luminose: è la lancia di Kara. Una delle armi energetiche più temibili che tu abbia mai affrontato: il Particle Beam Bolter. [Ricordi quest'arma, vero? Ti ha già sconfitto una volta. Ora ti sconfiggerà per sempre] asserisce la tua musa, mentre l'arma continua a caricarsi.

Contemporaneamente, vedi il marmo della "pelle" di Demetria sfaldarsi e dissolversi nel nulla, rivelando una superficie metallica: la "pelle" di una macchina. È un buon segno: i tuoi colpi stanno funzionando. Ma ora c'è quell'enorme scudo di mezzo, che proverà certamente ad intercettare i tuoi colpi. E, dall'altro lato, c'è la lancia che si sta caricando. Tre potenziali bersagli. La tua prossima mossa potrebbe essere decisiva.

Meccaniche

Spoiler

Galatea vs Demetria
Attack Test: 7 (successo)
Armatura cinetica Demetria: 14, AP: -6, Armatura effettiva: 8
Danni: 2d10 +6 +3d10 -8 = 5d10 -2 = 34

Demetria vs Galatea
Attack Test (Missile): 7 (successo)
Galatea, Fray: 90 (fallito) --> 1 punto moxie09 (successo)
Scatter: 1d10 = 10
Armatura cinetica Galatea: 16, AP: -8, Armatura effettiva: 8
Standard Missile HEAP, base damage: 6d10 +24 (la colonna assorbe buona parte del danno: danni dimezzati ed ulteriore -4 dovuto allo scatter)
Danni effettivi: 3d10 +12-4 -8 = 3d10 = 12

Punti Ferita
Galatea 28/40

 

@Mezzanotte

Spoiler

Affinché la tua presenza rimanga occulta nella rete, la primissima cosa che ti viene in mente di fare è sovvertire l'intero sistema di monitoraggio passivo di RoseNet. Niente azioni registrate nei logs, niente alerts, ma solo per te. Tutto il resto continuerà a funzionare come di norma. Ti serve forzare un po' la mano sui meccanismi di funzionamento interni. Il tuo hacking inizia con una riga di codice quantomai emblematica:

if( user.ID == -1){ ... }

una tecnica dell'hacking vecchio stile. Usare numeri negativi per gli identificativi degli utenti è sempre stata una potenziale criticità. Inizi a riempire di codice l'interno delle parentesi graffe, disabilitando logsalerts e qualunque altra cosa possa intralciarti. Poi, il tocco finale:

current_user.ID = -1;

Ora tu sei l'utente "-1". Un utente che non esiste nella lista utenti e che non è soggetto alle regole degli altri: ora le tue azioni sono invisibili. Chiaramente, un giorno, quando qualcuno andrà ad aprire il codice sorgente di RoseNet, l'alterazione sarà scoperta: vedranno delle righe di codice extra che prima non c'erano. Ma quel giorno non è oggi, quindi va bene così.

Usando i tuoi privilegi, ti metti in ascolto di tutte le conversazioni attualmente presenti su RoseNet. All'inizio, senti solo silenzio. Ma dopo qualche secondo, le cose cambiano: Tasha contatta DeadHead. Ti arriva immediatamente la traccia audio, accompagnata da una trascrizione. Tasha ha una voce femminile nella norma, mentre DeadHead è stranissima ed innaturale. Ha un timbro metallico, ma non come le intelligenze artificiali o le muse, no... è qualcosa di diverso. Quasi... come se avessero attaccato il tuo sistema vocale ad un cadavere parlante. Per poi ficcargli la canna di un organo in gola. Ti fa ribrezzo solo sentirla: fortuna che esiste la forma testuale.

Traccia Audio #1

Spoiler

Tasha: Dead, mi ricevi?
DeadHead: CoSa VuOi, TaShA?
Tasha: Non riesco a trovare la fuggitiva
DeadHead: CoNtInUa A cErCaRe, NoN pUò EsSeRe AnDaTa TrOpPo LoNtAnO
Tasha: Ricevuto. Passo e chiudo

Quasi parallelamente, si avvia un'altra conversazione. Riconosci subito la voce di una delle due partecipanti. Ora, finalmente, la Regina dei Ragni ha un nome: Priscilla. È lei, non hai alcun dubbio. Priscilla ha contattato Horrid: quest'ultima ha una voce... graffiata, per essere gentili. Come se avessero estratto le corde vocali di una donna normale, squarciandole la gola... e lei riuscisse in qualche modo a parlare comunque. Con un perverso senso dell'umorismo, per giunta.

Traccia Audio #2

Spoiler

Priscilla: Horrid?
Horrid: Priscilla, tesoro! Dimmi pure!
Priscilla: Sei andata da Merck X?
Horrid: Quella piccola piovra deliziosa? No, cara... devo ancora finire qui... AHAH... ! (urlo di una voce maschile in sottofondo... assomiglia a quella di BB) Non senti come si sta divertendo?
Priscilla: Ti prego, risparmiami i dettagli. Che altro ha detto?
Horrid: Ha detto che non sa perché la piovra gli abbia sparato alle spalle... e che il nuovo vestito lo disorienta, rende tutto confuso. Oh, caro... purtroppo il tuo vestito era così malridotto che neanche il mio leggendario taglia e cuci è stato in grado di sistemarlo... fortuna che ne avevamo già altri pronti per l'uso... questo te l'ho cucito su misura, sai? Assomiglia anche un po' a quello vecchio... beh, non proprio tutto, ma almeno il naso l'ho preso dall'originale...
Priscilla: (sospira, a bassa voce) ...avevo detto niente dettagli (ritorna tono di voce normale). Chi ha ordinato questa missione?
Horrid: Un certo Painal di Firewall. Mai sentito
Priscilla: Painal, hai detto?
Horrid: Sì, cara, perché?
Priscilla: Non era il nome di un angelo della morte o qualcosa del genere?
Horrid: Oh, tesoro mio, questa è roba fuori moda! Lo sai che non sono brava come te in certe cose...
Priscilla: (tra se e sé) Painal... mitologia azteca... il messaggero di Huītzilōpōchtli, divinità della guerra e del sacrificio umano, una delle più crudeli... la divinità era uno degli dei patroni della capitale dell'impero Aztec, la leggendaria città di Tenochtitlan... esigeva frequenti sacrifici umani, particolarmente cruenti, altrimenti li avrebbe sterminati... una divinità che stermina i suoi fedeli... e Painal è il suo messaggero...
Horrid: (urla maschili in sottofondo) Hai detto qualcosa, tesoro? Scusami, sono un po' impegnata con lui... oh, non mi svenire adesso... dopo tutto quello che abbiamo passato insieme!
Priscilla: Ricordati di andare da Merck X quando finisci. Passo e chiudo

Non ci sono altre tracce audio al momento. Tuttavia, LadyRose, l'Admin della rete, ha inviato un messaggio testuale a tutti gli utenti. Recita: [L'Artefatto si sta svegliando... siamo vicine alla meta... non abbassate la guardia]. Guardi fuori dalla finestra e noti che, effettivamente, qualcosa sembra cambiato, come se le spirali di cui è fatto l'Artefatto si stessero muovendo un po' più velocemente. È un cambiamento sottile... ma l'Artefatto forse si sta svegliando davvero. Dev'essere Galatea, non hai dubbi.

Non sai quanto tempo ti resta prima che Horrid venga a farti visita. Ma la situazione si sta complicando sempre di più e le informazioni che ti arrivano generano più domande che risposte. Ironia della sorte, ora dipende tutto da quanto tempo BB riuscirà a restare sveglio mentre viene torturato. Prima, quando gli hai sparato, desideravi che soffrisse come un cane. Ora è la sua sofferenza a tenerti vivo.

In tutto ciò, la tua musa, Anya, è ancora in modalità "Deep Sleep". Senza un tuo ordine esplicito, non si sveglierà.

Meccaniche

Spoiler

Merck X
Infosec: Subversion Test
Base Skill: 80 
Disable alerts: -30
Hidden status: +30
Target Number: 80
Roll: [1d100] = 19 (successo!)

 

 

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Merck X (octomorph)

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Lavora il più furtivamente possibile, ma non nasconde le sue tracce particolarmente bene perché le farebbe solo perdere tempo prezioso.

Se le AGI dovessero sentire puzza di bruciato lei sarà comunque in cima alla lista dei sospettati, perciò sarebbe una cautela inutile cercare di confonderle.

Apriranno quella porta e le ficcheranno un proiettile ultrasonico nel cervello anche prima di passare in rassegna i log di sistema in cerca di un colpevole.

Linee di codice scorrono sulla sua entoptica. Data la sua vista periferica è come ne fosse circondata, avvolta. Le sembra di galleggiare in un mare di informazioni, connessioni.

Mare.

Una traccia sensoriale scolpita dall'evoluzione in milioni di anni nei suoi geni più primordiali. Qualcosa che persino i bioingenieri della Direct Action non sono riusciti ad addomesticare.  La Maglia porta con sé il sorprendente richiamo di quegli oceani che non  ha mai conosciuto. In cui non nuoterà mai.

La voce di mari morti, perduti per sempre.

Forse è quello il motivo per cui è diventata una hacker.

La sua mente si fa più acuta, fende i dati come un siluro, mentre si immerge in strati di informazione più profondi.

La sua realtà è la Maglia ora, il dolore delle mutilazioni lo strascico emotivo di un brutto sogno. Quando la sua mente sfiora le registrazioni, l'esame delle comunicazioni la lascia interdetta. Non perché Svafa sia uccel di bosco (questo lo sospettava già, altrimenti l'avrebbero già uccisa), ma perché quel bastardo di Bolotnikov è ancora vivo.

Gli ha scaricato dentro un c*azzo di caricatore, porcaputtana! Lo ha bucato così bene che poteva guardarci attraverso, ne è sicura.

Ma ora...

-Anya- richiama la sua Musa.

-Controlla in tempo reale le comunicazioni su RoseNet e avvertimi se Galatea torna online. Massima priorità-

-Voglio che tu mi assista nelle prossime operazioni. Ho bisogno di maggiore forza di calcolo-

La sua attenzione si sposta: è il turno della Wifi di Styx. Un altro bersaglio relativamente facile.

Fa partire nuovamente il programma di exploit.

Questa parte del piano è ancora semplice.

Usare la rete wireless della stazione per provare a contattare Svafa.

è convinta di poter segnalare la sua posizione comunicandogli le coordinate del ripetitore più vicino. Dato il corto raggio dei ricevitori wireless dovrebbe avere una buona approssimazione.

Il difficile semmai sarà convincere la poliziotta titaniana a venire a salvarla.

Dopo che ha sparato al suo superiore.

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@Mezzanotte

Spoiler

Navighi nel mare di informazioni come un marinaio esperto, che sa sempre qual è la rotta da seguire. Forse sono proprio quei sentimenti lontani, come i ricordi perduti degli oceani, a guidare il tuo intuito, anche in campo informatico. Prepari il tuo programma di exploit per intrometterti nella rete WiFi-Styx. Chiami Anya... ma qualcosa va storto. Sulla tua entoptica, compare una scritta che non hai mai visto prima.

-ExoTech System-
Project: ANya
Software Status:
Corrupted

Warning! Some files have been partially corrupted. Forced Deep Sleep modality has been activated as a precaution. Please insert the PIN to unlock:
_ _ _ _
(17 attempts remaining)

Non puoi fare a meno di notare il curioso modo in cui è scritto il nome della tua musa. Il PIN ha quattro cifre e ci sono 17 tentativi: troppo pochi per andare alla cieca. Però puoi sempre provare a cercare una via d'ingresso alternativa.

Inizi ad hackerare il tuo stesso software. Se non fosse stato per la corruzione dei meccanismi di sicurezza, non ci sarebbe stato verso di farlo. Ma, per tua fortuna, i danni al software sono stati alquanto significativi e riesci ad infilarti al suo interno. Recuperi alcuni snippet del codice sorgente, seppur in modalità di sola visualizzazione. Li analizzi rapidamente, cercando di ricostruire il funzionamento di quel codice.

Il risultato della tua analisi è quanto segue: la tua musa, Anya, è una AI di proprietà della ExoTech. È stata progettata ed ottimizzata specificatamente per prendere controllo di un cervello biologico di una piovra della tua specie. Quando delle condizioni pre-programmate al suo interno si verificano,  l'AI blocca gli input neurali (i "comandi") che il cervello invia al sistema nervoso periferico e li sostituisce con comandi propri. Questa modalità prende il nome di "AI-Pilot", come se fosse il software a guidare il tuo corpo.

Le condizioni di attivazione sono il risultato di una fusione tra riconoscimento facciale, riconoscimento vocale ed altri dati sensoriali. L'obiettivo ti sembra essere eliminare un bersaglio. Scavando più a fondo, riesci a recuperare il PIN per sbloccare il tutto, ovvero 1033, ed anche qualcosa che ti aiuta a capire meglio come stanno le cose:

target.pseudonym = "Nya";

Ora ti suona perfino ovvio: A-Nya. Una nozione linguistica che deriva dall'antica lingua greca: il prefisso alfa-privativo, come morale/amorale. Anya: letteralmente, "Not-Nya". La missione della tua musa era uccidere Nya. E, per farlo, avrebbe preso completo controllo del tuo corpo. Eri tu l'arma della Direct Action contro Nya.

Era logico arrivarci. Dopotutto, il vero nemico della Direct Action non sei mai stato tu. Dal loro punto di vista, tu eri solo un prodotto. Forse un po' capriccioso, ma comunque paragonabile ad un oggetto. Sì, un oggetto difettoso. No... ora ti è chiaro. Il loro vero nemico è sempre stato l'unico individuo che ha cercato di aiutarti, di farti uscire da quella situazione: Nya. E, ironia della sorte, nonostante il suo nome fosse Nya/Near, lui è sempre stato lontano da te. Al contrario, la tua musa, Anya, letteralmente l'entità più vicina alla tua mente, ha un nome che in realtà significa "Not-Near"... "Far".

Parallelamente, una nuova conversazione audio avviene su RoseNet. Priscilla contatta Kara. Quest'ultima ha una voce cavernosa e grossa, non ti dà l'idea di una donna particolarmente brillante. Al contrario, te la immagini come una tipa grossa, muscolosa, pesantemente corazzata: un carro-armato fatto donna.

Traccia Audio #3

Spoiler

Priscilla: Kara, mi ricevi?
Kara: Forte e chiaro! Dimmi Pri!
Priscilla: Ti ricordi quando abbiamo scaricato i file nella sala di controllo?
Kara: Certo!
Priscilla: Puoi dirmi se hai il file numero 74310012... te lo ritrovi?
Kara: Hmm... controllo... aspetta, ma quella non era scartoffia cartacea?
Priscilla: Già. Proprio quella.
Kara: Sarà finito incenerito allora!
Priscilla: Sì. Ma dovresti averlo ancora nel tuo LifeLog...
Kara: Hmm... sto controllando... hmm... si vede a malapena la prima pagina...
Priscilla: Mi basta. Riesci a leggere cosa dice?
Kara: Uh... Borealis project...
Priscilla: Vai più in basso.
Kara: Hmm... dice solo... Deprecated... project... name...
Priscilla: Sì, è lì.
Kara: Si vede davvero male... New... Teno... ma che razza di nome è? Teno... cht... it... lan?
Priscilla: New Tenochtitlan?
Kara: Credo di sì... vuoi che te lo mando?
Priscilla: Sì, grazie
Kara: Ma non era più facile se te lo mandavo subito?
Priscilla: Certo. Ma così non ti avrei sentito balbettare
Kara: Ah... Ah... la chica se cree muy lista...
Priscilla: Dai, non fare la permalosa! Grazie di tutto. Passo e chiudo

Hai l'impressione che i pezzi di un enorme puzzle si stiano lentamente ricomponendo davanti ai tuoi occhi. Ma, dal tuo punto di osservazione limitato, puoi vederne solo una piccola parte. E non è necessariamente una bella sensazione. Il programma di exploit è pronto a partire. Attende solo che tu prema invio. E la vera domanda è se adesso, a valle di tutto quello che hai scoperto, sia ancora una buona idea risvegliare Anya.

Note

Spoiler

Ora hai una decisione importante da prendere: risvegliare Anya (inserendo il PIN 1033) oppure no. Anya ti dà +10 alla prova. In entrambi i casi, tira Infosec [1d100] su Unseen Servant.

P.S. Ti faccio notare (questa è una chicca in meta-game) che 1033 è un numero primo... ed è esattamente 3301 (il numero primo di Nya) letto al contrario. In altre parole: il numero primo di Anya è il "contrario" del numero primo di Nya (e viceversa). I numeri che hanno questa proprietà si chiamano numeri omirp (emirp in inglese). Come puoi ben immaginare, sono rari.

 

 

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@Mezzanotte

Spoiler

Anche senza l'aiuto di Anya, il tuo hackeraggio riesce perfettamente. Sconfiggi il firewall, un software datato ma che ha di recente ricevuto qualche ammodernamento per metterlo al passo con i tempi, ed entri con un account di livello "User" nella rete. Noti immediatamente che non esistono accounts con privilegi maggiori, dopotutto è una semplice rete Wi-Fi a 5 GHz. La rete in sé è estremamente scarna e minimalista: non ha praticamente niente. Non esistono logs, alerts, letteralmente nulla: è solo un sistema usato dagli utenti per scambiarsi al volo dei file, tra l'altro con limite di dimensioni di 512 MegaByte sul singolo file e 8 GigaBytes per ogni cartella utente. Limiti che suonano un po' arcaici al giorno d'oggi.

Immagini che questa rete possa essere un qualche vecchio sistema, forse installato all'inizio solo come base d'appoggio. Il protocollo di scambio dati è FTP-SSL, ovvero il celeberrimo File Transfer Protocol (FTP), uno dei primi protocolli nati sulla Terra, integrato con il Secure Socket Layer (SSL), un altro protocollo di sicurezza dei vecchi tempi. Praticamente, un fossile. Tuttavia, la rete è stata ammodernata con un protocollo per scambio di messaggi audio-testuali, quindi il tuo piano di contattare Svafa non è ancora da buttare.

Per gli utenti della rete, le cartelle ftp sono tutte accessibili senza password (figuriamoci). Ad una prima analisi, sembra che la rete fosse usata per scambi di tediosa documentazione burocratica, di quella di bassissima lega a cui non è mai fregato niente a nessuno e tutti si sono sempre chiesti, senza ricevere risposta, che senso avesse mai avuto. La maggior parte dei documenti sono dei pre-compilati firmati digitalmente dalle muse (figuriamoci se l'utente finale possa perder tempo in cose simili), assieme a documenti frettolosamente compilati e firmati con delle abbreviazioni illeggibili. In poche parole, carta straccia.

Non esiste una tabella con la lista di tutti gli utenti (figuriamoci), ma esiste una tabella con la lista degli utenti attualmente collegati al WiFi (ora come ora, solo tu). Chiaramente, la lista utenti è ricavabile andando a contare manualmente le cartelle ftp, attività lunga e noiosa. Specie considerando che un genio con nome utente Spencer ha avuto la brillante idea di creare le cartelle: Spencer, Spencer2, Spencer_old, per aggirare il limite sulle dimensioni massime. E molti altri hanno seguito il suo esempio.

A colpo d'occhio, sembrano meno di cinquanta utenti reali. Dai un'occhiata più da vicino all'account con cui sei entrato: il tuo nome utente è YuiK. Quest'utente ha creato una singola cartella, chiamata YuiK_doc, disordinatissima, solita spazzatura burocratica buttata lì alla carlona. Ma non è la prima volta, dall'inizio della missione, che senti il nome Yui...

Meccaniche

Spoiler

Merck X
Infosec: Defeat the firewall
Base skill: 90 (80 +10 exploit)
Firewall quality: -20
Target Number: 70
Roll: [1d100] = 22 (successo critico!)
Intruder Status: Covert

Privilegi da User: Gli stessi di un normale utente di una rete privata LAN, essenzialmente upload/download, più messaggi audio-testuali (anche a chi è esterno alla rete, l'importante è che sia in ascolto sulla frequenza di 5 GHz, ma tipicamente tutti lo sono perché è una frequenza molto usata).

 

 

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Merck X (octomorph)

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La Wifi della stazione sembra una rete dimenticata, così arcaica da essere stata ignorata dal commando delle AGI, cosa che è un'ottima notizia per lei. Continua la sua opera per prendere il controllo del router della rete. Se Svafa è in ascolto vedrà la sua PAN fra quelle raggiugibili e potrà almeno tentare di stabilire un contatto.

Da quanto non viene pacciato questo schifo? Impossessarsi di un sistema così decrepito, con un livello di sicurezza sotto lo zero, potrebbe farlo ad occhi chiusi. Perciò si prende il lusso di curiosare nella cartella di Yuik. Forse era una ricercatrice di Borealis.

Si chiede cosa abbiano fatto le AGI del personale della stazione. Nulla di buono teme, visto il numero di sadici presente nelle loro fila, perciò Natasha Baronov/Yui Kobayashi potrebbe essere stata uccisa, cosa che gli impedirebbe di usare il Tyrant, il sistema di cariche termobariche di Borealis, per distruggere l'artefatto.

Ma forse fra le directory a cui può accedere mediante la wifi può trovare qualcosa di utile.

Tipo il manuale utente del piccolo sabotatore termobarico.

Sarebbe una bella botta di culo.

Ha detto culo?

Si blocca.

Cosa sta facendo?

Usa i costrutti semantici umani che gli hanno impiantato nel cervello.

Appunto.

La verità è che l'umanità l'ha fatta più umana che piovra. E lei la odia per questo.
I suoi creatori l'hanno resa, se non a loro immagine, certamente a loro somiglianza. Ma non l'hanno mai considerata una figlia. Solo una schiava.
Tutta questa sapienza che le hanno messo dentro perché potesse servirli meglio è un veleno.
Sarebbe stata ben più felice di morire con la Terra, cacciando aringhe sul fondo dell'oceano come l'ignorante animale che la natura aveva concepito.

Quante volte ha sognato di scrollarsi di dosso il loro insopportabile giogo, di unirsi ai terroristi mercuriali per far saltare in aria i loro culi malvagi?

Guarda il finestrone oltre cui si trova la reliquia dei titani, velata dai dati che scorrono sull'entoptica.

Non ha bisogno di fuggire e di unirsi ad un gruppo terroristico. Ce l'ha già una bomba. E pure i terroristi.

La più grande e terribile calamità dalla fine della guerra è a pochi metri, e lei dovrebbe lottare per impedirle di scatenarsi?

Non avrà mai una vendetta più spettacolare di questa.

L'umanità l'ha creata per servirla. L'ha usata, manipolata come una marionetta per questo.

Ma oggi no.

Oggi la vedrà pagare per i suoi peccati.

Spoiler

Stavo devvero facendo la cosa sbagliata cercando di salvare il sistema solare. Sospendo tutte le attività e, semplicemente, aspetto.

 

 

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@Mezzanotte

Spoiler

  Interrompi tutto e, semplicemente, ti limiti ad aspettare. Quando guardi attraverso il vetro, vedi l'Artefatto agitarsi leggermente, come se ci fosse qualcosa in atto al suo interno. D'improvviso, l'Artefatto sembra come contrarsi leggermente, per poi emanare un impulso elettromagnetico. Tutte le luci di Borealis si spengono per poi riaccendersi, la tua entoptica sfarfalla un po' e senti anche una spiacevole, seppur non dolorosa, sensazione di elettricità a basso voltaggio scorrere sulla tua pelle. La donna vestita da suora, che stava osservando l'Artefatto, è caduta per terra, palesemente scioccata dal fenomeno inatteso.

Puntuali come sempre nell'essere inopportuni, emergono alcuni tuoi ricordi. A quanto pare, l'elettricità è un vero evento di trigger, ricordi bene infatti quando, all'inizio della missione, è stata proprio l'elettricità a farti ricordare qualcosa. Questa volta, però, il ricordo sembra più vivido e lungo del solito.

Spoiler

Memorie elettriche
Ricordi che eri vicino Venere. Sei in una vasca, in una grande stanza bianca, ben illuminata. È esattamente lo stesso ricordo che hai avuto all'inizio della missione, ma ora tutti i dettagli perduti sembrano riemergere. La figura in camice bianco, che sta scrivendo qualcosa sulla proiezione di una tastiera, ti sorride. Tu alzi un tentacolo, afferri una leva e l'abbassi. Immediatamente, la vasca si elettrifica per qualche secondo. Poi però la leva ritorna sù automaticamente e l'elettricità finisce.

"Ti avevo detto di non esagerare con la terapia, Merck X" la voce è quella di Nya, la cui figura inizia a delinearsi mentre si avvicina verso di te. Hai intenzione di replicare, ma dopo quella scarica elettrica hai sempre una breve paralisi temporanea. E poi detesti parlare. Nya è un ragazzino biondo, dalla carnagione pallida, di bell'aspetto, occhi azzurri chiari, indossa sempre un camice bianco. È il miglior hacker che tu conosca, un mago della rete. Di individui come lui avevi sentito solo leggende metropolitane, ma vederlo di persona è un altro paio di maniche. Ha una personalità tutta sua, geniale e bizzarra, che hai imparato a conoscere. Nya sospira profondamente, abbassando entrambe le braccia e piegando la testa, in segno di sconfitta. "Non mi stai ascoltando, come sempre..." dice con voce scorata.

"Odi ancora l'umanità, vero? È per questo che abbassi la leva?" aveva fatto centro, come sempre. La terapia, inventata da Nya anni prima, era simile all'elettroshock: estremamente più dolorosa, ma con una efficacia rasentante il 100%. Per essere precisi, l'unico caso in cui non sembrava funzionare era proprio Merck X. L'obiettivo della terapia elettrica era guarire dalla malattia mentale di cui soffriva Merck X, una forma leggera di schizofrenia mista a disturbo da stress post-traumatico. Ma la verità era che Merck X non seguiva le istruzioni del medico (cioè Nya) e faceva di testa sua: aumentava le dosi ed il numero di volte al giorno a cui vi si sottoponeva. Così tanto da causare paralisi temporanee. Voleva finirla subito... solo così avrebbe potuto recuperare tutti i suoi ricordi.

"So cosa stai pensando: ecco un altro umano che crede di capirmi usando costrutti semantici umani. Come se un quadrato, usando un righello, potesse misurare la lunghezza di una circonferenza" il tono di voce di Nya ha sempre una venatura simpatica, perfino quando è serio. "Ma io sono una femmina della specie dei polpi giganti del Pacifico, una piovra cannibale che muore dopo la schiusa delle uova, cosa ne potrà mai sapere un umano del mio vero ego..." Nya usa una voce teatrale, da grande oratore, gesticola facendo finta di impugnare una possente spada e di combattere contro chissà quali mulini a vento, rivolgendosi ad una platea immaginaria. E poi, muovendo solo gli occhi, ti guarda, il braccio teso verso l'alto nella posa dell'Amleto di Shakespeare.

Passa un lungo, teatrale momento di silenzio. "Si può fare" asserisce Nya a bassa voce, rilassandosi. "Siamo noi umani che abbiamo continuato ad illuderci che non fosse possibile. Ma gli animali, non sapendolo, non sono caduti in questo errore" afferma Nya. "Aristotele, nel nono libro del suo trattato Historia animalium, scrisse che la piovra è una creatura stupida, perché si avvicina alla mano di un uomo se questa viene abbassata in acqua. Pensa un po'. Oggi sappiamo che la piovra è uno tra gli invertebrati più intelligenti. Fin dall'epoca di Aristotele, abbiamo continuato ad osservare gli animali, cercando segni di debolezza d'intelletto. Ed è stato facile trovarli. Ma lascia che ti dica una cosa, Merck X. Non avremmo dovuto cercare così lontano: l'animale più stupido in natura è l'uomo" sentenzia Nya.

"Albert Einstein, di cui ti ho già parlato molte volte, e che sai che ammiro moltissimo, scrisse:

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido

Lo so, lo so: non finisco mai un discorso, ma mi perdo in mille diramazioni. Consentimene solo un'altra. Un righello può misurare la lunghezza di una circonferenza: avvicina righello e cerchio fino a che non si tocchino in un solo punto, segna quel punto, poi fai muovere il cerchio per puro rotolamento sul righello. Quando il punto ritorna a contatto con il righello, avrà percorso una certa distanza lineare: quella è la lunghezza della circonferenza" ed un ologramma correda la spiegazione di Nya. "Non solo, ti dirò di più: attacca un pennarello al punto segnato ed avvicina un vetro al cerchio che rotola. La curva tracciata dal pennarello sul vetro prende il nome di cicloide" ed un'altra figura appare a mezz'aria, generata dai proiettori sparsi per la stanza.

Inizi a chiederti come Nya sia riuscito a passare dal tuo odio per la razza umana alla cicloide in meno di cinque minuti. "Vedi, l'arco di cicloide è una curva con moltissime proprietà interessanti. Me ne serve solo l'una: l'isocronia. Guarda questa immagine: tutte le palline, pur partendo in posizioni diverse sulla cicloide, arrivano assieme a destinazione" e mostra un'altra immagine. "L'isocronia della cicloide è una potente metafora. Umani, piovre, e tutte le creature... sono solo punti diversi, ma giacciono tutti sulla stessa curva: una cicloide chiamata realtà. Ognuno percepisce la realtà in modo diverso. Gli umani usano dei costrutti semantici alieni alla tua specie... ma la realtà è unica. Usiamo vocabolari diversi per identificare le stesse cose" Nya ha sempre tirato fuori delle metafore un po' strane, ma a suo modo particolarmente azzeccate.

"Prendi l'acqua. Una piovra sa cos'è l'acqua: nel suo cervello, esiste tale concetto. Nel cervello umano, anche, ma con linguaggio diverso. Ma l'acqua se ne frega del linguaggio che tu usi per descriverla. Il concetto di acqua è esterno rispetto a qualunque linguaggio. Il contatto con l'acqua genera sensazioni corporee sia nella piovra che nell'uomo, ma le diverse pelli causano diversi impulsi neurali. Poi il cervello elabora tali input. Se perfino un uomo ed una piovra avessero la stessa identica pelle, comunque l'elaborazione dei dati sensoriali, ora identici, sarebbe differenziata dai diversi cervelli. Da tale elaborazione, nasce una codifica del concetto di acqua. Ad esempio, nella razza umana, la parola acqua è già di per sé una codifica. Nella piovra, un insieme di sensazioni identifica l'acqua. Ma l'acqua se ne frega dei nostri linguaggi e delle nostre codifiche!" prova a spiegarsi Nya, anche se è un concetto alquanto difficile da spiegare.

"Eppure, data la persistenza delle nostre differenti codifiche, noi continuiamo scioccamente a pensare che ci sia una barriera insormontabile tra due specie. Perché abbiamo modi diversi di vedere il mondo. E cadiamo nell'errore di dimenticarci che il mondo è sempre lo stesso per tutti. Un cieco ed un sordo percepiscono in modi nettamente diversi la realtà. Ma una sedia è una sedia per tutti: tanto per il cieco quanto per il sordo. Il cieco non potrà vederla, il sordo non sentirà che rumore fa quando cade. Ma la sedia è sempre unica. E le peggiori guerre iniziano quando confrontiamo tra loro le codifiche, come se, a parità di input, ne esistesse una più valida di altre" prosegue.

"E così posso finalmente arrivare a te. Una piovra che usa la codifica umana non è meno piovra di una piovra che usa la codifica delle piovre. Ricordalo, Merck X: la realtà non ha lingua, la sua semantica non ha parole. Né tantomeno ha sensazioni, che sono frutto del cervello e non una proprietà intrinseca dell'oggetto. L'oggetto in sé, quello che Kant chiamava il noumeno, non ha colore, non ha odore, non ha tatto né gusto, non è né caldo né freddo, in breve: non ha nessuna sensazione corporea. Eppure, il noumeno è il fondo di tutto ed è unico. Ed è questa unicità che consente a tutti di coesistere e perfino di comprendere codifiche diverse" continua.

"Nella Terra Pre-Caduta, alcune osservazioni empiriche sugli animali si sono rivelate particolarmente illuminanti. Animali di specie diverse, a volte anche in rapporto preda/predatore, potevano diventare amici inseparabili. Altre volte, si innamoravano. Altre ancora, una madre di una certa specie accudiva piccoli senza genitori di un'altra specie. E tutto ciò nella natura incontaminata. Ma anche l'intervento dell'uomo si è rivelato cruciale. Quando un uomo accudisce con affetto ed amorevolezza un animale domestico, come un cane, entrambi ne beneficiano.

Ed il cane, quando smette di dover costantemente pensare a come procacciarsi il cibo per sopravvivere fino al giorno dopo e a come difendersi da altri animali potenzialmente pericolosi per lui, inclusi altri cani, mostra segni di intelligenza superiore: inizia a memorizzare la posizione degli oggetti nello spazio, ricorda l'intonazione della voce che ha il suo padrone, ricorda orari significativi della giornata, come gli orari dove mangia di solito, ed arriva perfino a percepire lo stato emotivo del padrone con un semplice sguardo. In breve: quando si rompe il giogo di paura dei predatori da un lato e la necessità di cibo e di un riparo sicuro per dormire dall'altro, si manifestano le capacità cognitive superiori. Prima, esse erano latenti. Eppure, cane e uomo hanno codifiche diverse. Ciò non avviene solo con i cani, ovviamente.

La coesistenza è l'elemento chiave. Una volta, un uomo è riuscito a farsi accettare da un branco di lupi, passando molti mesi con loro e comportandosi come loro. I lupi lo trattavano come uno di loro, nonostante la diversa specie. Queste osservazioni che si accumulavano sempre di più hanno iniziato a far riflettere alcuni ricercatori: forse c'era qualcosa di più profondo, al di là delle apparenti differenze. Ma, anche lì, la risposta l'abbiamo sempre avuta. È possibile descrivere gli oggetti, cioè i noumeni, in un linguaggio puramente oggettivo? La risposta è sì: esiste tale linguaggio universale. E questo linguaggio universale, da noi umani, è codificato in linguaggio matematico nelle Leggi della Natura.

La razza umana, essendo incapace di comprende appieno le Leggi della Natura, ha iniziato a fissare delle divisioni arbitrarie tra le discipline: sono così state distinte la Fisica dalla Chimica e dalla Biologia. Ma in natura non esistono queste distinzioni: un cubetto di ghiaccio che si scioglie in un bicchiere di acqua calda è un processo fisico-chimico, ma coinvolge anche elementi biologici, come i batteri nell'acqua. Nella natura, tutto è unificato, è solo l'uomo che ha necessità di dividere. Ma tralasciando questa doverosa precisazione, la sostanza non cambia. Le Leggi della Natura sono il substrato comune di tutti: dalle pietre alle piovre agli uomini. Sono l'elemento universale che unisce le diverse codifiche, collegandole, e che consente il passaggio di informazioni anche da una codifica all'altra.

A valle di tutto ciò, devi solo riflettere su una cosa, Merck X: una piovra dotata della codifica umana non è forse un esempio lampante che le codifiche non contano poi davvero così tanto? O pensi davvero che il pappagallo cenerino che aveva imparato a distinguere tra loro i solidi platonici contandone i vertici fosse meno pappagallo dei suoi simili? Ed il cane che sapeva far di conto? No, non è solo mera ripetizione di esperienze pregresse. Furono fatti degli esperimenti significativi: interrogarono questi animali su cose di cui non avevano mai avuto esperienza. E risposero correttamente, segno che erano in grado di ragionare autonomamente; e, proprio come gli umani, ogni tanto sbagliavano.

Ma ti ho annoiato abbastanza con questi discorsi complicati. La verità la sappiamo entrambi: non tutti gli uomini sono uguali. Odiare l'umanità nel suo insieme è stupido tanto quanto gli uomini che si fanno la guerra tra loro. Ed è uno dei costrutti semantici umani... proprio una di quelle cose che detesti di più. Proprio quel sentimento che, apparentemente, dovrebbe riconnetterti alla tua specie... da essa invece ti separa. Per cui ti dico, Merck X. Esiste solo una cura all'odio... e non è quella corrente elettrica" conclude il lungo discorso.

Il lungo e vivido ricordo s'interrompe. Ti accorgi che la situazione non è cambiata. La tua percezione del tempo dev'esser alquanto distorta quando ti immergi nei ricordi, dato che, controllando la tua entoptica, ti rendi conto che sono passati meno di trenta secondi. Chissà cosa avevi ribattuto a Nya, sicuramente anche tu avevi qualcosa da dire. Purtroppo, nel ricordo, non avevi la tua entoptica, forse spenta per motivi di sicurezza dettati dalla terapia elettrica, e la tua voce era bloccata dalla paralisi. Puoi solo immaginare, rivivendolo ora, cosa avresti potuto dirgli.

Note

Spoiler

Dato che con MasterX sono comunque rimasto un po' indietro e ci vorrà un po' per recuperare, vorrei approfittarne per fare una sorta di "discorso virtuale" tra te e Nya, nel senso che ora, nel tuo post, tu sei libero di scrivere una qualunque reazione che immagini il tuo PG possa aver avuto a valle di quel discorso (inclusa "nessuna reazione", cioè restare zitto).

 

 

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Spoiler

Galatea sentendosi dire che la sua arma è da due soldi , la trasforma subito in un bel fucilazzo , pieno di accessori , che ne dici di questo? gli spara una raffica dritta dritta alla lancia che si stava caricando di energia cercando di fargliela esplodere. non ti permetterò di farmi male ulteriormente. cerca vagamente di intimorirla. arrenditi o muori. 

 

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Merck X (octomorph)

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Nya. Nessun'altro ha frugato nei miei pensieri quanto te.

C'è qualcosa, in me, che non ti appartenga? Che non abbia la tua impronta, la tua firma.

Persino la passione per la filosofia greca, sospetto sia un tuo imprinting neurale.

Tu più di altri mi hai creata.

Questo fa di te mio padre, e di me tua figlia?

Mi hai violata. E protetta.

Il nostro è uno strano caso di Sindrome di Stoccolma fra specie diverse, ma sei l'unico essere umano che abbia mai rispettato.

Ironico mi abbiano programmata per ucciderti.

Quale altra prova a carico della malvagità degli uomini, padre?

Il loro peccato più grande? Non essersi limitati a comprendere la Natura, ma averne voluto cambiare le regole.

Una razza di superbi apprendisti stregoni nella stanza dei bottoni del creato.

Hai certamente visto dove siete arrivati. Cosa siete diventati, Padre.

Che certezza ho di non essere qui per questo? Per compiere il tuo inconfessabile volere.

Forse il mio ruolo qui non è salvare l'umanità, ma assicurarmi che questo non accada.

è il tuo dono di addio, padre? Per me?

Avete fatto tutto da soli. Mi basta stare a guardare, mentre l'universo rimette le cose a posto.

Se solo vi foste accontentati di ascoltare echi, e guardare le ombre proiettate in quella caverna!

La Terra sarebbe ancora azzura. Io avrei pensieri più semplici, meno tormentosi, e tutti i tentacoli, e una bocca. Non il buco saguinolento che mi strazia in questo momento. Starei succhiando la testa di uno sgombro sul fondo del mare ora. E sarei felice di non averti mai conosciuto. Di non essere costretta ad assistere, mentre la tua specie si autodistrugge.

L'Artefatto si muove. Ecco, ci siamo quasi.   

Dunque, quale epitaffio per questa umanità folle e corrotta?

 

Immortali mortali, mortali immortali, viventi la loro morte e morienti la loro vita

 

Sì, ho sempre preferito Eraclito ad Aristotele.

Ma almeno questo di me, Padre, non saprai mai.

 

 


 

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@MasterX

Spoiler

Sottofondo: ClickMe

Galatea riesce a riprogrammare la sua arma in un fucile d'assalto a rotaia, dotato di stabilizzatore, mirino laser e, giusto per gradire, anche uno smartlink. Che ne dici di questo? dice Galatea e subito Demetria replica: [Un giocattolo interessante]. La raffica di proiettili super-sonici di Galatea colpisce in pieno la lancia, facendola esplodere in una vigorosa detonazione azzurra dalle tinte blu scuro. L'esplosione energetica si sviluppa maggiormente lungo l'asse della lancia, che era puntato verso Galatea, quindi a Demetria arriva solo una piccola parte dell'esplosione, danneggiandole superficialmente la spalla.

La tua musa non batte ciglio alla distruzione della sua lancia: sa di non aver ancora perso. [Anch'io ne ho uno] asserisce Demetria. Il centro dello scudo di Demetria si apre, rivelando un'arma identica alla tua... che punta proprio nella tua direzione. [Pensavi davvero fosse solo uno scudo? Suvvia] e, abbassando nuovamente il braccio, il fucile d'assalto al centro dello scudo apre il fuoco in modalità semi-automatica.

Il primo colpo super-sonico ti centra in pieno, danneggiandoti alla coscia sinistra. Alcune texture del tuo corpo spariscono, rimpiazzate da sfarfallamenti irregolari. Paradossalmente, provi dolore, proprio come se fossi un essere umano ferito da un proiettile. Senti che stai arrivando molto vicina al limite.

Il secondo colpo super-sonico sta per partire, ma è qui che reagisci. Riesci a riprogrammare al volo la traiettoria del proiettile. Alzi la mano destra: il proiettile parte, ma poi si ferma di colpo a mezz'aria, per poi cadere a terra.

[Capisco... anche tu stai imparando a riprogrammare questo spazio simulato. Ma ora è tempo di chiudere. Mi sono stancata di questi giocattoli...] asserisce Demetria e percepisci come se si stesse sforzando immensamente. Lo spazio simulato inizia a tremare vigorosamente, come se ci fosse un terremoto. Vedi il pavimento creparsi e dei piccoli frammenti di marmo sollevarsi in aria, verso l'alto, come attratti da una forza invisibile.

[Attivazione programma finale] recita la tua musa. Lo scudo di Demetria diventa solo un miscuglio di righe di codice, per poi sparire. La statua di Atena inizia gradualmente a rimpicciolirsi. A causa del terremoto, riesci a malapena a restare in piedi. Senti che una quantità spaventosa di potenza computazionale è stata utilizzata per qualcosa... ma non sai ancora cosa. Mentre la statua diventa sempre più piccola, Demetria spalanca la bocca ed emana un forte grido. Dai suoi occhi partono due coni di luce giallo-arancio estremamente calda ed intensa, come se ci fosse un sole ardente nel suo stomaco.

Poi, Demetria infila la mano destra nella sua bocca, allargata come nessun essere umano potrebbe mai fare, ed estrae una spada lunga, prendendola dal manico. La lama della spada è fatta di fiamme ardenti. Ma non è finita: quando Demetria è diventata di dimensioni umane, le fiamme della spada iniziano a diventare sempre più luminose. Poi, vedi un lampo di luce bianca, che dura solo un istante. L'attimo dopo, la lama della spada è diventata nerissima ed è circondata da uno stranissimo alone luminoso. E noti che, nella tua mano, anziché la tua arma, c'è una copia esatta della stessa spada.

[Questo è uno spazio virtuale. Qui possono esistere armi che nella realtà non possono esistere. Quest'arma, Galatea... è la spada più potente che si possa creare in questo universo. Il suo nome in codice è Spada di Damocle... è una frattura nel tessuto dello spazio-tempo a forma di lama. Nessuna armatura può essere creata per resistergli e qualunque cosa tocchi viene semplicemente...] - Demetria immerge la spada nel pavimento, creando un buco con una facilità impressionante - [... cancellata. Per sempre] conclude.

Demetria si mette in posizione, portando la spada prima all'altezza delle sue labbra, coprendosi parzialmente il volto, poi in alto, stendendo l'altro braccio e una mano avanti. [Vieni. Finirà tutto in un istante] sentenzia Demetria, pronta a colpire.

Meccaniche

Spoiler

Galatea vs Demetria
Attack Test: 75 --> 1 punto moxie, 57 (successo!)
Danni bonus: +5
Lancia di Demetria, Fray: (fallimento automatico)
Armatura: 14, AP: -9, Armatura effettiva: 5
Danni: 2d10 +8 +3d10 +5 -5 = 5d10 +8 = 45 --!-- Lancia Distrutta --!--

Esplosione Lancia
Scatter: 6 (-8 danni)
Armatura energetica: 16, AP: -2, Armatura effettiva: 14
Danni: 2d10+14 -14 -8 = 2d10 -8 = 3

Demetria vs Galatea
Attack Test n.1: 65 (successo)
Danni bonus: +10
Galatea, Fray: 50 (purtroppo fallito ed anche con 05 falliresti)
Armatura cinetica: 16, AP: -9, Armatura effettiva: 7
Danni: 2d10+8 +10 -7 = 2d10+11 = 18

Attack Test n.2: 4 (successo)
Galatea, Fray: 74 (fallito) --> spendi 1 punto moxie47, successo!

Punti Ferita
Galatea 10/40

Note
Ora le regole della realtà virtuale sono cambiate: non puoi più riprogrammare la tua arma, né creare nuove armi. La Spada di Damocle funziona come un'arma che ha un colpo singolo (quindi hai un solo tiro per colpire). Se colpisci, penetra qualsiasi armatura e fa infiniti danni. Se non colpisci, Demetria avrà la sua occasione di ucciderti. Sei considerato competente in quest'arma: il tuo Target Number è 60 per colpire Demetria. Demetria, invece, ha Target Number 70 per colpirti. Ma agisci prima tu.

 

@Mezzanotte

Spoiler

Mentre ripensi a cosa avresti potuto dire a Nya, l'Artefatto pulsa nuovamente ed un altro impulso elettromagnetico genera lo stesso effetto di prima, ma più intenso. Senti la corrente elettrica scorrere sulla tua pelle. Ed altri ricordi riemergono.

Spoiler

Memorie elettriche - Parte 2
Il ricordo sembra proseguire da quello di prima. "Tutte queste domande sono un buon segno. Significa che ti stai riprendendo. Oh, mi fa piacere che tu mi consideri un padre, ma andiamo con ordine" e si siede sulla sua sedia. Le domande appaiono sospese a mezz'aria, grazie ai proiettori.

Domanda: C'è qualcosa, in me, che non ti appartenga? Che non abbia la tua impronta, la tua firma.
Risposta: "Sì! Tutto!" esclama Nya, alzando entrambe le mani e subito viene accompagnato da immagini virtuali di coriandoli, stelle filanti ed il suono di una campanella. "Io non ho la più pallida idea di cosa tu stia pensando! Quella sarebbe magia, non scienza. Già vengo criticato dai miei colleghi perché faccio cose a caso e per qualche motivo funzionano, quindi figuriamoci arrivare a tanto. Io mi limito a spararti un po' di elettricità nei nervi e a iniettarti delle medicine. Poi il tuo sistema nervoso fa tutto il resto da solo. Non ho la più pallida idea del perché funzioni, ma funziona... beh, quasi. Ma forse è colpa tua perché esageri. Prossima domanda!" esclama.

DomandaQuesto fa di te mio padre, e di me tua figlia?
Risposta
: "Ehm... questa domanda mi mette un po' in imbarazzo... ahah..." ride leggermente, imbarazzato. "Però sei davvero carina nel considerarmi tuo padre! Ovviamente, biologicamente parlando, non è così... oh, tra parentesi, non sono io ad averti, ehm... elevato credo si dica (?)... insomma, dotato di intelligenza paragonabile a quella umana... ma tecnicamente sono stati dei cocktail di medicinali e dei macchinari... e non sono stato io a premere il bottone o anche solo a partecipare al tuo... ehm... elevamento... io sono intervenuto solo dopo... quindi tecnicamente hai un altro padre... poi ci sarebbero i genitori biologici... vabbè, è una grande famiglia allargata! Prossima domanda!"

DomandaQuale altra prova a carico della malvagità degli uomini, padre? Il loro peccato più grande? Non essersi limitati a comprendere la Natura, ma averne voluto cambiare le regole.
Risposta
: "Frena frena frena! Solo Dio, per chi ci crede, può cambiare le regole della Natura. Tutti gli altri si limitano ad obbedirvi. Vedi, Merck X, la legge di gravità è la regola che fa cadere gli oggetti, ma la stessa legge consente agli aeroplani di solcare i cieli, alla Luna di orbitare la Terra... eccetera. La Natura non ammette eccezioni. Siamo solo noi umani ad essere troppo limitati per questi concetti così complicati... quindi le leggi che noi scriviamo sono disordinatissime, piene di condizioni, di "se" e di "ma", e di tante altre minuzie. Ma la Natura se ne frega delle nostre limitatezze. La Natura è un matematico infinitamente più bravo di tutti i geni che siano mai esistiti messi assieme. L'uomo può fare solo tutto ciò che la Natura gli consente di fare. Non di più.

Ma immagino tu intendevi anche un significato diverso con la parola Natura, che qui io ho usato esclusivamente nel significato di Realtà, con la "R" maiuscola, nel senso che include tutto, perfino i sogni, le allucinazioni ed i pensieri più astratti. Ci arrivo fra un attimo. Ora, tornando all'uomo... avrai spesso sentito di poeti e filosofi che dicevano frasi come: l'uomo si è allontanato dalla natura, l'uomo ha cambiato la natura, l'uomo è andato contro-natura... qui la parola natura ha un significato diverso. Indica l'ambiente circostante, la biosfera terrestre nel caso di quei poeti. Ma facciamo un passo indietro.

Immagina un bel rettangolo, bello grande. O un ellisse o quello che più ti piace. Chiamiamolo L, poi ti spiegherò perché. Adesso immagina un altro insieme dentro l'insieme L, senza che tocchi il bordo. Chiama questo insieme F. Ora, l'insieme F sono le Leggi della Fisica, con un'accezione vastissima del termine Fisica. Intendo le leggi della fisica, della chimica, eccetera. Ma queste leggi hanno una forma specifica: cariche elettriche opposte si attraggono, ad esempio. L'insieme più grande, L, è invece ancora più generale: contiene tutte le possibili leggi. Contiene universi dove cariche opposte si respingono, ad esempio. È l'insieme di tutte le Leggi Possibili. Questo insieme, in termini rigorosi e non nel senso comunemente usato, è la Logica.

Piccola parentesi: non c'è alcun vincolo sul numero di elementi che tali insieme possono contenere, anche se abbiamo ottimi indizi sull'ipotesi che l'insieme F sia finito. A prescindere da ciò, l'uomo ha costruito macchine sempre più complesse per capire dov'è la linea di confine tra i due insiemi. Questo, a mio parere, è un avvicinarsi alla realtà più intima della Natura, non un suo allontanarsi. È come scoprire le Tavole della Legge scritte da Dio in persona... e non gli scarabocchi scritti da un fallibile mortale che dice di averne sentito la voce su un monte.

L'umanità ha peccato, più e più volte. Peccano tra loro con le guerre. Hanno peccato contro la natura distruggendo la biosfera di un pianeta. Se i TITANs non avessero sterminato buona parte dell'umanità, ci avrebbero pensato i cambiamenti climatici. Solo dopo la Caduta siamo, come specie, diventati molto più rispettosi nei confronti dell'ecologia. Ora nessuno sognerebbe neanche per scherzo di costruire una centrale a carbone, se non come esperimento per ricreare il passato, ma solo in un sistema chiuso e controllato. E con una bomba dentro, per sicurezza.

Domanda: Hai certamente visto dove siete arrivati. Cosa siete diventati, Padre. Che certezza ho di non essere qui per questo? Per compiere il tuo inconfessabile volere.
Risposta: A queste domande ho già parzialmente risposto. Per quanto riguarda le certezze... i percorsi metabolici dei farmaci che uso sono ben noti e non possono essere nascosti al pubblico. Puoi trovarli sulla Mesh. Ehm... ma perché il mio volere dovrebbe essere inconfessabile? Non hai mai incontrato una persona trasparente prima d'ora? E quindi, siccome non l'hai mai fatto, sei scettico quando ne trovi una? Come ti ho già detto, le mie ragioni per aiutarti sono molto semplici, Merck X. Io sono un medico. Tu sei la mia paziente. Il resto sono inutili parole.

Frase: Se solo vi foste accontentati di ascoltare echi, e guardare le ombre proiettate in quella caverna!
Replica: Ah, la caverna di Platone! Tecnicamente non è una domanda, ma volevo riprendere questo punto. È tutto al contrario, Merck X. Non è l'uomo che è uscito dalla caverna. È la caverna che ha fatto uscire l'uomo. Se la caverna avesse voluto impedirci di uscire, non saremmo mai usciti. Come ti ho già detto, l'uomo può fare solo ciò che Leggi della Fisica gli consentono di fare. Se, ipotizziamo un attimo, tu fossi Dio e non volessi che l'uomo fosse capace di compiere una certa azione X, allora semplicemente avresti scritto delle Leggi in cui X è un evento fisicamente impossibile. Fine della storia. Oh, alla faccia del libero arbitrio... se Dio non avesse voluto gli aeroplani, gli aeroplani sarebbero fisicamente impossibili da costruire. Così come le astronavi o qualunque altra cosa. Il confine dell'insieme F delimita già la libertà d'azione di qualunque cosa: umanità, piovre, batteri, pietre e stelle. Se la caverna dà dieci opzioni ad una popolazione di uomini, prima o poi la popolazione esaurirà l'intero spazio delle opzioni. Le proverà tutte, letteralmente. Ed è per questo che è uscita. Se la caverna non avesse voluto, bastava non dare quell'opzione. Ma siccome l'ha data... significa che Dio (per chi ci crede), che sicuramente non è stupido, sapeva che l'uomo, prima o poi, sarebbe uscito dalla caverna. Non perché prevedesse il futuro, ma per un banale teorema della matematica: un punto che si muove a caso su una griglia finita, prima o poi, l'esplora tutta. Un insieme di punti ci riesce ancora prima. La chiaroveggenza non serve a Dio, basta la matematica. Oh, tra parentesi, esistono anche varianti di questo teorema nel caso infinito, cioè se la caverna ti disse infinite opzioni, ma non voglio perdermi in tecnicismi matematici. L'unico risultato importante è capire che Dio non ha bisogno della sfera di cristallo per prevedere certe cose.

FraseSì, ho sempre preferito Eraclito ad Aristotele. Ma almeno questo di me, Padre, non saprai mai.
Replica: Come tutto il resto. Te l'ho detto: sono un medico, non un mago. Anche se qualcuno mi chiama "mago della rete". Lo sapevi? Un po' mi offende. Perché è come se fosse magia. Ed è l'unica cosa che detesto, perché nasconde il duro lavoro che c'è dietro. Mio nonno è stato uno dei Fondatori della Mesh: ha letteralmente creato i suoi protocolli più importanti. Mio padre era Amministratore Delegato di una delle più importanti società per la Mesh, quella che prima veniva chiamata l'IETF, l'Internet Engineering Task Force. Mia madre lavorava, in qualità di Dirigente Ingegnere Capo, per l'ISO, l'International Organization for Standardization. A casa, avevo un'intera biblioteca piena zeppa di documentazione tecnica di altissima qualità. Manuali e libri tecnici, tutto cartaceo. Molti dei quali sono andati perduti durante la Caduta, che ho vissuto in prima persona.

Sì, Merck X, io ero lì quando i TITANs hanno sterminato l'umanità. Ho visto i bombardamenti anti-materia. Ho visto milioni di soldati morire. Ho visto... 

Nya qui ha una pausa... abbassa lo sguardo... il suo volto s'incupisce... deve dire una cosa difficile...

... ho visto le macchine disassemblare i miei genitori davanti ai miei occhi, nel loro disperato tentativo di difendermi. Avevo 17 anni. Non avevo ancora una pila corticale. Lo sciame di nano-macchine era su di me. Iniziò a smontarmi come una bambola, un piccolo pezzettino alla volta. Poi... accadde qualcosa che nessuno avrebbe mai potuto prevedere. Si fermò, di colpo. Aveva ricevuto un comando dall'alto. Lo sciame si ritirò, ma alcune nano-macchine, che erano ancora addosso a me, si spensero e restarono attaccate sulla mia pelle. Il Reaper dei TITANs che aveva sfondato le difese del bunker anti-atomico in cui eravamo rifugiati, sterminando non so neanche quanti soldati, era immobile, fermo. Spento.

Mi avvicinai alle sue lame. L'unica cosa che desideravo in quel momento era ricongiungermi con i miei genitori. Il loro sangue sulla mia pelle sembrava come richiamarmi. Il desiderio di suicidio era fortissimo, ma era mischiato alla volontà di restare vivo. Fu allora che, per sbaglio, inciampai. La lama del Reaper mi ferì, ma senza uccidermi. E fu quel dolore a tenermi in vita. Non so se hai familiarità su come i TITANs uccidano gli umani, ma loro hanno uno strumento in grado di eseguire l'upload dell'ego direttamente dalla pila corticale, che rimane quindi vuota. In altre parole, mio padre e mia madre erano morti definitivamente. Così come chiunque nel raggio di svariati kilometri.

Fu allora che presi la decisione più importante della mia vita. Senza saperlo, ero il diciassettenne più fortunato della Caduta: avevo, da un lato, due campioni, integri e perfettamente funzionanti, di TITANs, un Reaper ed una piccola parte di uno sciame; dall'altro, un bunker sotterraneo pensato per avere autonomia di vent'anni, dotato di un nano-fabbricatore, un ego bridge, sale mediche e molti altri macchinari utili. Ed in più, avevo la chiave di sicurezza che mi aveva lasciato mio padre: l'accesso alla sua biblioteca virtuale personale. Originariamente creata da mio nonno. Potevo vivere lì... e fare l'unica cosa che mi restava da fare.

Ho creato dieci miei alpha-fork, il massimo che sarei riuscito a tollerare quando avrei fatto la fusione. Ognuno ha studiato un settore specifico diverso in uno spazio virtuale simulato con tempo distorto. Matematica e Fisica come basi, poi elettronica, informatica, robotica, telecomunicazioni, e tanta altra matematica applicata e tanta altra fisica applicata... tutto il sapere necessario per comprendere quelle dannate macchine. Ma io ero quello che studiava più di tutti, notte e giorno in spazi simulati ancora più estremi. Quando ancora andavo a scuola, avevo vinto le Olimpiadi di Matematica e Fisica per studenti liceali ed avevo ricevuto molti altri premi, nazionali ed internazionali. Non lo dico per vantarmi, ma solo per farti capire che ero un ragazzo sveglio negli studi, non uno sprovveduto. L'unico mio dono genetico era avere una memoria eccellente: non ho mai dimenticato un singolo simbolo che abbia visto su un libro. Assieme all'autismo, ovviamente.

Riciclando tutto ciò che potevo riciclare, creai delle semplici macchine con delle semplici AI. Io divenni Akan Nyame, il fulcro di una rete di Nya, ognuno dei quali controllava svariate AI. Usai le macchine per recuperare tutto il materiale di cui avevo bisogno. Ed anche per costruire altre macchine. Rubai documenti perfino al Pentagono ed alla CIA. Mio zio paterno era un ingegnere militare... a causa dell'emergenza TITAN, aveva lavorato, come tutti, nella lotta informatica al nemico. Usando le sue credenziali, ho avuto accesso all'Internet militare della Terra, che esiste in modo completamente separato dalla Mesh ed inaccessibile da un altro pianeta. I TITANs l'avevano in gran parte distrutta, ma molte informazioni erano state salvate su tecnologia obsoleta, come i nastri magnetici, proprio per evitare il massacro informatico. Ho recuperato decine di terabytes di materiale sui TITANs, inclusi codici sorgenti.

Durante quegli anni, la Terra è stata recintata da una rete micidiale di killsat ed altre macchine di mortePurtroppo, molte mie macchine furono scambiate per TITANs ancora attivi e distrutte. Persi anche un alpha-fork, con tutte le sue preziose conoscenze. Così, a mie spese, imparai ad essere invisibile. Sia virtualmente che fisicamente, grazie ai camuffamenti ottici.

Nell'arco di dieci anni, ho accumulato le conoscenze equivalenti di più di cent'anni di vita umana. Sono quasi morto durante la fusione dei miei restanti alpha-fork. Tutto restando nascosto ed ignorando le missioni di salvataggio. Ero così focalizzato nei miei studi che la mia vita era diventata solo quello. Interagivo solo con le macchine e con le copie di me stesso.

Dopo la fusione, capì che mio nonno aveva ancora un segreto che non avevo svelato. Mi fu necessaria la mia abilità informatica post-fusione per scoprirlo. Negli ultimi anni della sua vita, era diventato membro onorario della Singularity Foundation. E fu lì che scoprii dell'esistenza di Firewall. In altre parole, mio nonno era una sentinella di Firewall. Fu allora che decisi di uscire dall'ombra e di unirmi a tale organizzazione, l'unica in cui mi rispecchiavo. Incredibilmente, scoprì che Firewall possedeva dei killsat durante i primi anni post-caduta. Aveva visto morire il mio alpha-fork, e quella era stata una tragedia, ma aveva capito che non ero morto continuando a monitorare il mio bunker: dopotutto, all'inizio ero inesperto e non ero ancora invisibile.

Da dietro le quinte, Firewall aveva fatto il possibile per non farmi scoprire da nessuno e per evitare che qualche bombardamento anti-materia mi colpisse a caso, anche se fortunatamente il bunker era in mezzo al nulla. Poi, piano piano, ci siamo approcciati l'un l'altro. Quando io ho mostrato il mio desiderio ardente di unirmi a loro, hanno capito che avevano fatto centro. Gli ho offerto una cosa che ben pochi potevano offrirgli: un Reaper dei TITANs. Perfettamente funzionante. Seppur in piccolissima parte, avevo decodificato la tecnologia TITANs. Conosci il tuo nemico.

Dopo più di altri dieci anni passati con Firewall, in cui i miei studi sono passati dall'informatica alla psico-chirurgia ed alle tattiche militari, ma sempre continuando in sordina a lavorare sui TITANs, ora molti mi considerano allo stesso livello di un Promethean. E devo coordinare molte squadre e molte missioni difficili. Purtroppo, non ho più tempo per i miei studi.. ed a causa della fusione che ho fatto, perfino tentare di estrarre un delta-fork potrebbe causarmi danni cerebrali irreversibili. Non posso più neanche fare backup. L'ho imparato a miei spese, perdendo parte delle mie conoscenze. Ora ho solo tre corpi: uno è quello di fronte a te, lavora per la Cognite. Io sono Meko Nya. Uno lavora per la ExoTech, sulla Luna, di nome Pon Nya. L'ultimo è sulla Terra, in una base segreta costruita con l'aiuto di Firewall. Ed è Akan Nyame. Nessuno di noi ha pile corticali. Il mio sistema nervoso centrale è troppo fragile: distruggerei il mio ego se ci provassi. Neanche i migliori neurochirurghi di Firewall mi hanno saputo aiutare. Solo la tecnologia TITAN, di cui ho perso perfino quel poco di conoscenze che avevo scoperto con così tanta difficoltà, potrebbe aiutarmi. Ora Akan Nyame sta lavorando sulla Terra per cercare di riscoprire quel segreto, ma il bunker originario ho dovuto abbandonarlo, a causa di un attacco sferrato dai veri TITANs. Seguito da un bombardamento anti-materia, che Firewall è riuscito solo a ritardare il più possibile. Inutile dire che non potevo portarmi appresso tutti quei nastri magnetici... ed i pochi appunti che avevo non bastano di certo. Ho sfiorato la morte in quella circostanza, quindi questa volta ho costruito una base in una zona priva di TITANs, con l'aiuto di Firewall ovviamente.

Adesso sai veramente chi sono, Merck X. Non ero tenuto a dirtelo. Stranamente, non è stato l'hacking a darmi le soddisfazioni maggiori. La mia vocazione, fin da piccolo, era fare il medico. Dopotutto, un medico è l'hacker dei corpi biologici. Ma se c'è una parola che, in tutta questa storia, non ha proprio senso, quella parola è magia. Non sono un apprendista stregone, non sono un mago: sono solo un uomo curioso... che non si è mai arreso.

Adesso andiamo: la cena è pronta.

 

 

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Merck X (octomorph)

  Contenuti nascosti

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Ah, l'attività elettrica dell'Artefatto sta stimolando la sua attività celebrale: è come avere il fantasma di Nya nella testa.

E non la smette più di parlare.

Trafficare con la tecnologia dei titani. Sei proprio pazzo, Nya. Quella roba può cambiarti in modi orribili anche se sembra morta. Lo sai che nessuno è al sicuro da loro. Neanche le AGI. Carne o macchina non fa differenza. Ti useranno per i loro fini. Forse lo stanno già facendo e tu neanche lo sospetti.

Certo sapevi dei miei sogni di libertà e vendetta. Ero l'operativo meno indicato da mandare su Stige. Eppure eccomi qui.

Hai risvegliato ricordi dolorosi in me; fatto in modo incontrassi chi odiavo e messo la più grande bomba del sistema solare fra le mie mani.

La chiami scelta questa?

Forse sono i titani ad avermi mandato qui, e non tu. Parli di libero arbitrio quando potresti essere un loro burattino. Magari lo siamo tutti.

Ed ora ti prego, lasciami morire in pace, formula nella sua mente.

Ma non prima di aver fatto la conoscenza con cosa finirà di spazzare via la tua stirpe maledetta.

 

Modificato da Mezzanotte
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@Mezzanotte

Spoiler

Il fantasma di Nya sembra sparito dalla tua testa. Guardi fuori dalla finestra e vedi l'Artefatto pulsare nuovamente, ma questa volta le luci di Borealis restano accese e percepisci a malapena una leggerissima sensazione sulla tua pelle. Non abbastanza da rievocare altri ricordi.

Sottofondo: ClickMe

Improvvisamente, la porta di fronte a te si apre. Ed ora capisci perché si chiama Horrid. Una donna in parte meccanica ed in parte biologica, dotata di un paio extra di lunghe braccia artigliate e con dei lunghissimi capelli che le coprono il viso, entra nella stanza. La vista di quell'abominio ti genera una sensazione viscerale profonda e disgustosa, mista a paura. Perfino per la variegata trans-umanità, Horrid è un aborto della natura.

Muovendosi in modo completamente innaturale, emettendo una serie di fastidiosi suoni meccanici misti ad orripilanti suoni di ossa che scricchiolano, si avvicina a te. Il suo corpo sembra deformarsi ad ogni passo, con le spalle che si alzano e si abbassano, la schiena che si ingobbisce e poi si rialza di scatto. Attraverso la coltre di capelli, che oscilla a destra e a sinistra mentre si muove, vedi baluginare una luce rossastra, forse un occhio, ed un ghigno diabolico.

Avresti preferito mille volte il fantasma di Nya a quel mostro orripilante.

Le sue braccia più lunghe (quelle che le escono dalla schiena) scattano verso di te ad una velocità innaturale. Poi, a meno di un centimetro dalla tua pelle, si fermano di colpo ed i suoi artigli ti toccano, carezzandoti. La sensazione sulla pelle è assolutamente disgustosa: i suoi artigli sono pieni di sangue. Ma anche se non lo fossero, sarebbe come toccare qualcosa di viscido.

"CiAo, PiCcOlA PiOvRa..."

La sua faccia sembra storpiarsi in un sorriso sardonico. La sua voce è cacofonica ed è perfino peggio di come si sentiva sulla Tactical Network.

"PiAcErE..MChIaMLaUrA... Ma TuTtI mI cHiAmAnO hOrRiD... pErChé SoNo BeLlA"

Ride... e perfino la sua risatina è mefitica.

"Ho Un ReGaLo PeR tE..."

Ti afferra i fili che ti pendono dalla bocca... ora non hai più dubbi di chi sia stato ad inserirteli. Ed inizia a tirare.

Il dolore è quanto di più atroce tu abbia mai sperimentato. Senti come se un organo interno fosse stato agganciato a quei fili ed ora costretto a muoversi in un percorso stretto, facendosi largo tra le tue viscere. Nonostante la paralisi, i tuoi tentacoli non possono fare a meno di tremare, mentre degli spasmi percorrono tutto il tuo corpo. I tuoi occhi girano in tondo, accecati dal dolore. Ma più dei danni fisici, è l'agonia che ti sta soffocando. Horrid sembra prenderci gusto e continua a tirare quei dannati fili. Poi, dà uno strattone più violento. Vomiti qualcosa, che prima era dentro di te, dalla tua bocca.

"EcCoLo... !"

E, con le sue mani viscide, ti porge qualcosa davanti ai tuoi occhi. Hai la vista offuscata, a causa del sangue agli occhi. Ma riesci ancora a distinguerlo: è la tua sacca d'inchiostro, assieme alla ghiandola che serve per generarlo. Si è appena rotta... si sta squagliando. Horrid fa finta di accorgersene solo ora. Con una mano, estrae da quella che sembra una "tasca" ricavata sul suo corpo un cilindro metallico... è un Utilitool. Lo trasforma in una specie di pennino. Lo immerge nell'inchiostro, per poi dipingerti qualcosa sulla faccia.

Nel frattempo, tu stai delirando: la tua mente è a malapena ancora cosciente. Quando Horrid finisce di dipingere, butta la tua sacca d'inchiostro nel cestino e subito senti, come echi lontani, i soliti rumori di aspirazione e chiusura ermetica. Horrid trasforma il suo strumento multi-uso in un piccolo specchietto. E lo punta verso di te, facendo riflettere la tua immagine: hai tanti cuoricini disegnati addosso, più dei cerchietti attorno agli occhi e dei baffi stilizzati all'altezza della bocca.

"Ti PiAcE ?"

Quello era il suo regalo.

Meccaniche

Spoiler

Merck X
Willpower Stress Test: 1d100 = 40 (fallito) --!-- puoi utilizzare un punto moxie --!--
Trauma Threshold: 4
Danni fisici: 2
Danni mentali: 9 (due traumi minori)

Traumi:
Avoidance [Physical Pain]: l'agonia che hai provato è così forte che faresti qualunque cosa per smettere di provare dolore fisico; più in concreto, devi letteralmente supplicare Horrid di non farti più male, dicendo sì a qualsiasi cosa lei chieda.
Fixation [Killing BB]: pensi e ripensi ossessivamente se sparare a BB sia stata la scelta giusta.

Punti Ferita
Fisici: 9/30
Mentali: 10/20

Note
Hai perso la sacca d'inchiostro. In teoria, potresti utilizzare il tuo ultimo punto moxie per superare la prova (significa che non subisci danni mentali né traumi associati). Però, a mio parere, è un punto sprecato, perché Horrid in linea di principio può sempre continuare a rincarare la dose, e comunque sei ancora quasi del tutto lucido, anche se traumatizzato.

P.S. Ringrazia MasterX, ha inventato lui questo PNG (Horrid), specificando anche che era la torturatrice del gruppo. PNG = Personaggio Non Giocante (NPC in inglese).

 

 

Modificato da Black Lotus
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Spoiler

galatea scatta per attaccare, con una finta, gli tira un calcio al ginocchio per spezzargli la guardia , e gli impianta la lama in orizzontale in piena faccia. Considerati... distallata in maniera... definitiva. 

 

Modificato da MasterX
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Merck X (octomorph)

  Contenuti nascosti

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Prova il più assoluto orrore e disgusto davanti a tanta, gratuita crudeltà. Tutto il suo corpo si agita e rabbrividisce cambiando colore più volte, tormentanto dalla demoniaca aguzzina.

La sua risposta l'affida ad un messaggio testuale sulla rete tattica delle AGI, perché tutti i componenti del commando possano riceverla.

-Come vedete ho infiltrato i vostri sistemi-

-Potevo fuggire, ma non l'ho fatto. Ho sparato al mio comandante. Quale altra prova volete per dimostrarvi che non sono vostra nemica?-

-Questo mostro può farmi a pezzi, ma voi perdereste un vantaggio prezioso-

-So che ci sono degli agenti Firewall ancora liberi per la struttura. Minacce che possono mandare all'aria i vostri piani-

-Io li conosco personalmente. Possiedo i protocolli della loro missione perché ne facevo parte. Posso consegnarvi i superstiti-

Oh sì, in questo momento gli darebbe qualunqe cosa, purché la facciano smettere.

Modificato da Mezzanotte
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