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[Atto 5] Non c’è pace per benevoli


Zellos

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<<Perché, non riportate in vita anche voi i morti, quando possibile? Le vostre vite sono terminate da vecchiaia, accidenti re errori? Sfortunato popolo e sfortunati tempi, i vostri.>> dice lui controllando leggermente la sedia. <<Legno morto...curioso, come gli azlanti.>>

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Koen

Esistono degli incanti, soprattutto sacerdotali, per riportare in vita qualcuno. Ma è ben diverso dalla non morte: è una condizione disumana, che non condivide nulla con la sacralità della vita. Il cuore non batte, gli organi non funzionano e il corpo è animato solamente dall'energia negativa. Aesocar, un dio adorato dagli stessi Azlanti, condanna fortemente la non morte, nonostante spinga i suoi seguaci a cercare nuove forme di vita. Spiego all'elfo la mia posizione, aggiungendo Capisce che queste posizioni non sono conciliabili. Non intendiamo scatenare una guerra, ma non possiamo accettare di collaborare con dei necromanti. 

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<<Aesocar?>> domanda con una punta di quasi terrore nella voce. Poi, alle parole di Jasmine, sembra rilassarsi. 

<<Ah, ma scherzate dunque!>> dice sorridendo. <<Non lo avevo compreso. Ma d’altronde, non esiste niente che rischiari le ombre e di certo non esiste un Dio di lanterne e candele.>>

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Valena Aurica

"Nessuno di noi è in vena di celie o giochi, messere" nonostante tutto cerco di restare educata e formale, come il mio ruolo di Eptarca richiede. Vorrei solo spazzare via questi orridi necromanti e adoratori della morte, ma Iomedae insegna che una battaglia per la giustizia deve prima di tutto tenere al sicuro i deboli e gli innocenti. Scatenare una guerra per aver decapitato un nercomante sarebbe davvero tragico per il nostro popolo.
"La mia amica Jasmine è più che seria, sta parlandovi della sua Signora, la dea dell'Alba"

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Koen

Sì, ha capito bene. Ho parlato di Aesocar, il Tocco Guaritore. Per caso ciò le crea qualche fastidio? Chiedo incuriosito: non ho mai avuto modo di trovare tracce del culto del mio dio, ma sono certo che fosse tutt'altro che malevolo. Mi dispiace deluderla, ma il Sole esiste. L'Era dell'Oscurità è finita da millenni: secondo gli studiosi di Absalom, la Pietrastella si trova in loco da almeno 7000 anni, ma molti ritengono che sia lì da almeno qualche millennio prima. Come le ho detto, è passato parecchio tempo dai secoli in cui era abituato a vivere. E come ha fatto a sopravvivere tutto questo tempo? Che sia caduto in una sorta di sonno che preservasse il suo corpo, come la stasi di certi animali?

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Benish vi guarda stranito. 

<<Esiste il sole? Allora è per questo che c’è questo calore...>> dice lui con un che di incredulo. Poi si rabbuia.

<<Spero per voi che qualsiasi cosa sia successa abbia portato via i mostri dei...miei tempi...La luce li attira e li rende più lussuriosi e fecondi.>>

Poi risponde a Koen.

<<È il nome di una prescelta dei signori velati, una Plasmatrice di Carne. Ma probabilmente è una omonimia, non sono addentro nella religione degli azlanti. >> 

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Koen

Annuisco all'osservazione dell'uomo, sgranando gli occhi sorpreso quando sento parlare dei Signori Velati. No... Non è possibile! La Pietrastella è caduta dopo la scomparsa di Azlant e il primo umano ad ascendere al rango divino è stato Aroden. No, deve essere un'omonimia. Aesocar è il dio Azlanti della medicina e della vita: i suoi seguaci erano curatori e scienziati, non certo esseri che praticavano simili atti barbarici. È un'omonimia, non ci sono dubbi. Dico deciso all'elfo, scacciando il mio naturale scetticismo assunto dopo anni di ricerca. No, non può essere così. 

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Koen

Anche questo problema è stato risolto (più o meno). Mi ha lasciato qualche dubbio, ma posso metterli da parte per il momento. Torniamo quindi nella sala adibita alle riunioni, mentre io estraggo il taccuino su cui ho segnato i punti da trattare. Ora che abbiamo risolto questo imprevisto, direi di riprendere la seduta. Abbiamo trattato tutte le minacce che incombono sulla città, direi di prendere delle scelte su come spendere i nostri fondi. Ma, prima di iniziare a decidere i futuri investimenti, direi di affrontare la proposta di Mastro Loop*

*

Spoiler

In sostanza, questo architetto associato alla Società dei Cercatori si è offerto di costruire parte della città in cambio di una fornitura di lingotti di metalli rari e la costruzione di un altoforno.

 

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Juliano Demetrios

Sono d'accordo, approvo l'edificazione dell'altoforno, ci sarà utile... Prima di costruirlo, però, propongo di espandere i nostri confini in direzione del fiume e lasciare a Smool la costruzione di quella zona, abbiamo solo da guadagnarci.

Inoltre, con i soldi rimanenti potremmo addestrare la guardia cittadina o edificare delle mura, il nostro esercito per ora è ben fornito ma non siamo pronti a reggere un assedio da parte del Pitax... 

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Koen

Chi sarebbe Smool? Chiedo a Juliano, aggiungendomi alla lista di proposte Dovremmo anche iniziare a progettare il porto e la cattedrale, per non far attendere troppo a lungo i nostri finanziatori. E forse ho un'idea per trovare ulteriori fondi. Concludo con un la bocca incurvata in un lieve sorriso. Ricordate il luogo dove ci siamo riuniti per scegliere dove costruire Lakeshrine? Si dice che le statue nascondano un tesoro, accessibile a chiunque risolva gli indovinelli. E noi abbiamo già la risposta ad uno di questi. 

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