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Comprato e letto ieri.

Commento... mah! Diamo tempo al tempo.

Mi sono perso il romanzo a fumetti uscito nel 2007 e il numero 0, per cui sono partito con questo numero 1 di Dragonero senza conoscere altro.

I disegni sono molto buoni.

I personaggi potrebbero esserlo, è presto per dirlo, si vedrà.

Spoiler:  
Dell'ambientazione si capisce poco, è troppo presto, ma sembra molto D&D (con poca magia e molta tecnologia, però. Il fango pirico è un ritrovato chimico. La chiatta invisivile è tale non per magia, ma per una qualche tecnologia, la tecnocrate del passato, pare ex morosa di Ian, usa un filtro di protezione delle vie respiratorie che sembra un moderno dispositivo di protezione individuale di un'industria chimica, ecc. Anche qui vediamo, potrebbe essere interessante questo fantasy tecnologico, ma mi aspettavo altro).

Resta però qualcosa che non mi convince.

Nel primo albo la storia è chiaramente funzionale a presentare i personaggi, tanto che si riduce a un inseguimento e poco altro, mentre tutto il resto sono flashback o dialoghi fra i personaggi che parlano dei eventi del passato. E' una scelta degli autori. Si poteva partire con un'avventura classica e descrivere il passato del personaggi col tempo, invece hanno scelto di partire con le presentazioni. Non mi piace molto, ma mi sta bene.

La storia, quel poco che c'è, mi fa pensare tanto a una delle solite indagini similpoliziesche di Nathan Never, questa volta in salsa fantasy. Non a caso uno dei due sceneggiatori è proprio Stefano Vietti che proviene da Nathan Never. Diciamo che mi aspettavo che il fantasy non si riducesse solo all'ambientazione, al contesto, ma contaminasse anche la storia. Per ora non sembra così. Vedremo.

Anche Ian ha qualcosa che non va. Ha ucciso un drago ed è stato inondato dal suo sangue e l'ha anche involontariamente bevuto. Questo gli ha fornito una super agilità, forse anche una super forza, oltre che dei sensi molto più sviluppati, ma anche il rovescio della medaglia: degli incubi e altro. Sarà che non ho letto il romanzo a fumetti del 2007, ma c'è qualcosa che non mi convince. Quando Ian parla con l'elfetta (quanto è piccola! Sembra un folletto!) dice che questi suoi cambiamenti lo fanno sentire un diverso (poi l'elfa gli fa capire che la superagilità e i sensi ultrasviluppati li hanno tutti gli elfi, quindi nulla di straordinario). E poi siamo in un mondo fantasy, non mi sembra che gli sia successo nulla di eccezionale. Non gli sono cresciuti altri sei occhi sulla fronte! Sarebbe più interessante, invece, indagare sugli incubi, aspetterò le prossime uscite.

Per la miseria, viene da una famiglia di ammazzadraghi e proprio grazie alle conoscenze della sua famiglia è riuscito a uccidere il drago e non sapeva cosa gli sarebbe successo? Sarà successo alla maggior parte dei suoi avi no?

Insomma, da appassionato di fantasy non posso che essere felice per l'uscita di una serie regolare di fumetti fantasy, per di più da parte delle principale casa editrice di fumetti italiana e comunque non sto bocciando Dragonero, anzi, ho appena letto il numero 1 e sto già aspettando il prossimo numero, però mi aspettavo qualcosa di più.

Aspetto altri commenti.

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Comprato e letto ieri.

Commento... mah! Diamo tempo al tempo.

Mi sono perso il romanzo a fumetti uscito nel 2007 e il numero 0, per cui sono partito con questo numero 1 di Dragonero senza conoscere altro.

I disegni sono molto buoni.

I personaggi potrebbero esserlo, è presto per dirlo, si vedrà.

Spoiler:  
Dell'ambientazione si capisce poco, è troppo presto, ma sembra molto D&D (con poca magia e molta tecnologia, però. Il fango pirico è un ritrovato chimico. La chiatta invisivile è tale non per magia, ma per una qualche tecnologia, la tecnocrate del passato, pare ex morosa di Ian, usa un filtro di protezione delle vie respiratorie che sembra un moderno dispositivo di protezione individuale di un'industria chimica, ecc. Anche qui vediamo, potrebbe essere interessante questo fantasy tecnologico, ma mi aspettavo altro).

Resta però qualcosa che non mi convince.

Nel primo albo la storia è chiaramente funzionale a presentare i personaggi, tanto che si riduce a un inseguimento e poco altro, mentre tutto il resto sono flashback o dialoghi fra i personaggi che parlano dei eventi del passato. E' una scelta degli autori. Si poteva partire con un'avventura classica e descrivere il passato del personaggi col tempo, invece hanno scelto di partire con le presentazioni. Non mi piace molto, ma mi sta bene.

La storia, quel poco che c'è, mi fa pensare tanto a una delle solite indagini similpoliziesche di Nathan Never, questa volta in salsa fantasy. Non a caso uno dei due sceneggiatori è proprio Stefano Vietti che proviene da Nathan Never. Diciamo che mi aspettavo che il fantasy non si riducesse solo all'ambientazione, al contesto, ma contaminasse anche la storia. Per ora non sembra così. Vedremo.

Anche Ian ha qualcosa che non va. Ha ucciso un drago ed è stato inondato dal suo sangue e l'ha anche involontariamente bevuto. Questo gli ha fornito una super agilità, forse anche una super forza, oltre che dei sensi molto più sviluppati, ma anche il roveglio della medaglia: degli incubi e altro. Sarà che non ho letto il romanzo a fumetti del 2007, ma c'è qualcosa che non mi convince. Quando Ian parla con l'elfetta (quanto è piccola! Sembra un folletto!) dice che questi suoi cambiamenti lo fanno sentire un diverso (poi l'elfa gli fa capire che la superagilità e i sensi ultrasviluppati li hanno tutti gli elfi, quindi nulla di straordinario). E poi siamo in un mondo fantasy, non mi sembra che gli sia successo nulla di eccezionale. Non gli sono cresciuti altri sei occhi sulla fronte! Sarebbe più interessante, invece, indagare sugli incubi, aspetterò le prossime uscite.

Per la miseria, viene da una famiglia di ammazzadraghi e proprio grazie alle conoscenze della sua famiglia è riuscito a uccidere il drago e non sapeva cosa gli sarebbe successo? Sarà successo alla maggior parte dei suoi avi no?

Insomma, da appassionato di fantasy non posso che essere felice per l'uscita di una serie regolare di fumetti fantasy, per di più da parte delle principale casa editrice di fumetti italiana e comunque non sto bocciando Dragonero, anzi, ho appena letto il numero 1 e sto già aspettando il prossimo numero, però mi aspettavo qualcosa di più.

Aspetto altri commenti.

Sono d'accordo su molti dei pensieri che hai esposto. Non avendo tu letto il libro il consiglio che ti posso dare è quello di avere un po' di pazienza, perchè queste prime storie che ci attendono, come tu stesso sottolineavi, sono di "presentazione". Quindi credo che una vera è propria trama centrale si svilupperà tra qualche albo.

Esprimo qualche parere più approfondito in spoiler:

Spoiler:  
Una cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso è stata il continuo appellarsi tra Ian e Myrva come "sorella" e "fratello"... io nella realtà difficilmente chiamo mio fratello "fratello". Poi non so, mi sembra troppo costruito al fine di farti capire la loro parentela, ma credo che poteva esser fatto in modo più "elagante" e meno finto.

I Personaggi non sono malaccio e sono ben assortiti ognuno ha una precisa storia alle spalle e dei punti di congiunzione che man mano usciranno fuori.

La questione è che per noi amanti del fantasy, giocatori di D&D, lettori di Martin etc.. tutto questo ci sembra già visto e rivisto; quindi a volte possiamo rimanere un po' delusi da certe soluzioni che paiono scontate e banali (tipo: oh ma lo sapevate che c'è una barriera al nord che ci divide dai cattivoni che voglio a tutti i costi farci del male???). Quindi si dovrebbe provare ad osare un po' di più, forzare certe dinamiche ormai trite e ritrite, il punto da tenere in considerazione però è che questa è la prima serie bonelli fantasy, e la bonelli produce fumetti popolari per la "massa", non ha mai osato più di tanto da questo punto di vista.

Comunque sono fiducioso e attendo con ansia di seguire gli sviluppi, sono sicuro che queste serie potrebbe rivelarci qualche sorpresina.

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Sono d'accordo su molti dei pensieri che hai esposto.

Allora non sono solo. Ho letto talmente tanti commenti entusiastici in vari forum Internet su questo primo numero.

Non avendo tu letto il libro il consiglio che ti posso dare è quello di avere un po' di pazienza, perchè queste prime storie che ci attendono, come tu stesso sottolineavi, sono di "presentazione". Quindi credo che una vera è propria trama centrale si svilupperà tra qualche albo.

Purtroppo il romanzo è esaurito. Ho visto che in ebay e altri siti è possibile trovarlo usato, ma a 30-40 Euro e anche molto più. Un po' troppi per le mie tasche, visto che nel 2007 nuovo costava, mi pare, 8 Euro! Magari lo cercherò in qualche mercatino.

Comunque ho letto che questa prima avventura "di presentazione" si svilupperà su 4 albi, poi inizierà la serie regolare vera e propria. Quindi al quarto albo ci arriverò e poi ne comprerò anche qualcun altro, per vedere come va, prima di bocciare il tutto.

Spoiler:  
Una cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso è stata il continuo appellarsi tra Ian e Myrva come "sorella" e "fratello"... io nella realtà difficilmente chiamo mio fratello "fratello". Poi non so, mi sembra troppo costruito al fine di farti capire la loro parentela, ma credo che poteva esser fatto in modo più "elagante" e meno finto.

Spoiler:  
Anch'io l'ho notato. Bastava dirlo una volta che sono fratelli no? Alla Bonelli, tuttavia, sono da sempre un po' ridondanti

Spoiler:  
I Personaggi non sono malaccio e sono ben assortiti ognuno ha una precisa storia alle spalle e dei punti di congiunzione che man mano usciranno fuori.

La questione è che per noi amanti del fantasy, giocatori di D&D, lettori di Martin etc.. tutto questo ci sembra già visto e rivisto; quindi a volte possiamo rimanere un po' delusi da certe soluzioni che paiono scontate e banali (tipo: oh ma lo sapevate che c'è una barriera al nord che ci divide dai cattivoni che voglio a tutti i costi farci del male???). Quindi si dovrebbe provare ad osare un po' di più, forzare certe dinamiche ormai trite e ritrite, il punto da tenere in considerazione però è che questa è la prima serie bonelli fantasy, e la bonelli produce fumetti popolari per la "massa", non ha mai osato più di tanto da questo punto di vista.

Guarda, io gioco a D&D dall'età di 11 anni e oggi ne ho 36, ho letto una quantità di libri e fumetti fantasy (e mettiamoci pure fantastici, di fantascienza e horror) tale che non ho più spazio in casa per tenerli tutti, film del genere ne ho visti un po' meno, preferisco leggere, ma pure lì ci ho dato dentro... insomma, è difficile trovare una nuova storia che mi lasci a bocca aperta e non lo pretendo nemmeno. Però l'arrivo sul mercato di una serie a fumetti fantasy era una novità tale da creare una certa attesa e quando l'attesa è tanta, la delusione è in agguato.

Diciamo che per ora Dragonero non mi ha acceso alcuna scintilla e contiene alcune debolezze che stonano un po'. Però la Bonelli mi accompagna dall'infanzia (avevo appena imparato a leggere quando mio padre ha iniziato a comprarmi i primi Tex!) e gli autori di questo fumetto sono di tutto rispetto, per cui, anche se la partenza non è delle migliori, lascio ancora molte possibilità

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Mi sono perso il romanzo a fumetti uscito nel 2007 e il numero 0, per cui sono partito con questo numero 1 di Dragonero senza conoscere altro.

Se lo riesci a trovare in giro compralo, ne vale la pena... oltre ad essere molto bello spiega un sacco di cose.

Spoiler:  
Dell'ambientazione si capisce poco, è troppo presto, ma sembra molto D&D (con poca magia e molta tecnologia, però. Il fango pirico è un ritrovato chimico. La chiatta invisivile è tale non per magia, ma per una qualche tecnologia, la tecnocrate del passato, pare ex morosa di Ian, usa un filtro di protezione delle vie respiratorie che sembra un moderno dispositivo di protezione individuale di un'industria chimica, ecc. Anche qui vediamo, potrebbe essere interessante questo fantasy tecnologico, ma mi aspettavo altro).

A me questo "fantasy+tecnologia" piace moltissimo... fà venire in mente Eberron.

Spoiler:  
Per la miseria, viene da una famiglia di ammazzadraghi e proprio grazie alle conoscenze della sua famiglia è riuscito a uccidere il drago e non sapeva cosa gli sarebbe successo? Sarà successo alla maggior parte dei suoi avi no?

Non è così semplice... la maggior parte dei draghi se n'è andata dal continente secoli fà, quindi credo che sia normale che certe conoscenze si siano perdute.

Spoiler:  
Una cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso è stata il continuo appellarsi tra Ian e Myrva come "sorella" e "fratello"... io nella realtà difficilmente chiamo mio fratello "fratello". Poi non so, mi sembra troppo costruito al fine di farti capire la loro parentela, ma credo che poteva esser fatto in modo più "elagante" e meno finto.

Come persona ti dò ragione, ma come lettore non mi dà nessun fastidio (tanto per fare un'esempio) sentire Tex Willer prendere in giro Kit Karson chiamandolo "vecchio cammello", o Kit Karson definire "tizzone d'inferno" una persona veramente cattiva (alle volte lo stesso Tex)... e questo avviene almeno una volta in OGNI albo della serie!

Ormai è un "marchio di fabbrica"... può darsi che Ian e Myrva si chiamino l'un l'altra così anche per prendersi in giro (hai presente la pubblicità dell'Amuchina, con una delle due ragazze che dice all'altra "grazie sorellona").

Oppure è un costume tipico di quel regno e quell'epoca, un pò come l'abitudine del suffisso onorifico "-san" che i giapponesi applicano anche alla fine delle parole "padre" e "madre" (in pratica dicono "signor padre" e "signora madre")... a noi può sembrare eccessivo o troppo formale, ma per la cultura giapponese è la norma.

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Sulla questione del "fantasy" me la sentirei anche di far notare che c'è fantasy e fantasy: il fatto che nell'high fantasy alla D&D ormai girino mezzi-draghi, tizi cornuti, tizi di pietra e mezzi-tutto non vuol dire che ogni fantasy sia così. Anzi: in Morris, Tolkien e Moorcock certe cose non sarebbero proprio normali (tutti i vari umanoidi in Morris sarebbero improponibili, i "buoni efli" di Tolkien sono spezzo colpevoli di un razzismo incredibile, e in Moorcock c'è solo Elric che viene trattato da paria per l'essere albino). E, sul versante D&Daro, ci sono certe ambientazioni in cui qualcosa di simile NON E' all'ordine del giorno, come ad esempio Dragonlance e Ravenloft.

Riguardo al lessico, lo sappiamo: in casa Bonelli è forbito, e altamente formalizzato. Oltre agli esempi di Tex, mi vengono in mente le imprecazioni sempre uguali per i personaggi (non che in altre case sia diverso: Colosso ha mai imprecato in maniera diversa da "Lenin's Ghost!" e "For the white wolf!", per caso?).

Ma qui penso che sia proprio una lingua adeguata allo stile che si vuole creare. Del resto, l'epic fantasy ha fra le fonti l'epica, e nell'epica gli epiteti ridondanti - anche di parentela - sono immancabili.

Infine, riguardo alla tecnologia, dal romanzo appare chiaro come il mondo sia ormai più tecno che non fantasy: la scienza (genieria che sconfina nell'ingegneria) è ormai di larghissimo impiego, di contro alla magia che solo pochi praticano e conoscono ancora. Gli elfi sembrano esser chiusi nelle loro foreste, e di draghi non se ne vedono più... poi che i protagonisti del fumetto abbiano a che fare spesso e volentieri con la magia è dovuto al fatto che sono i protagonisti, chiaramente. ;)

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Leggendo questo topic ho comperato anch'io il primo numero ed effettivamente non me la sento di dare un giudizio, perché la storia è ancora un embrione (e non ho il tempo né la voglia di andare a cercarmi i precedenti del 1995). Certo, non mi ha fatto scattare qualcosa e ciò è male (di solito lo capisco "a pelle" se un fumetto mi piacerà), ma di recente ho scoperto che non sempre questo si applica quindi resto fiducioso e aspetto.

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  • 4 settimane dopo...

Ho iniziato anche io questa nuova serie, e devo dire che per ora mi ritengo piuttosto soddisfatto. Oggi ho messo le mani sul volume 2, e devo dire che c'è già parecchia carne sul fuoco. Chi non ha ancora letto il 2° volume stia alla larga dallo spoiler!

Spoiler:  
Immagino saremo tutti concordi nel dire che molto probabilmente la "misteriosa" Signora Nera altri non è che una Xara miracolosamente sopravvissuta al fango pirico.
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Spoiler:  
Immagino saremo tutti concordi nel dire che molto probabilmente la "misteriosa" Signora Nera altri non è che una Xara miracolosamente sopravvissuta al fango pirico.

Sicuro!!!

Comunque la serie sembra partire bene, anche se l'impressione dei primi due albi è quella di poco ritmo, tante spiegazioni, riassunti e chiacchiere in generale sulle varie razze/classi del mondo di Dragonero. Da Enoch mi aspetto un ritmo molto più moderno, com'era per Gea e devo dire anche nel volume singolo di Dragonero, spero che correggano la rotta presto.

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Concordo, decisamente. Comunque sì, l'azione per ora è poca, ma penso che sia una scelta esplicita. La storia è su quattro numeri, ed è quasi certo che la vera azione la vedremo a partire da ora. E poi abbiamo visto l'immancabile "scena d'azione iniziale", e a seguire qualche breve scena in flashback.

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Eccomi qua.

Ero uno dei lettori critici del primo albo. Il numero due, secondo me, ha recuperato qualche punto.

La storia si sta rivelando piuttosto complessa ed elaborata (va ricordato che, a differenza dello standard bonelliano, si sviluppa su 4 albi, non su uno), così come traspare chiaramente che è stato fatto un grosso lavoro sull'ambientazione.

Spoiler:  
Vado un po' di spoiler, non voglio rovinare nulla a nessuno.

L'ambientazione è sempre più chiaramente low magic e ultratecnologica. Personalmente, non essendo un amante di Eberron e simili, non lo trovo troppo qualificante, ma è una questione personale. Se uno si aspettava maghi con effetti speciali come nei romanzi di FR, rimarrà deluso. Lo stesso mago del gruppo sembra più un saggio dotto che un mago. Mi fa pensare più ad Allanon che a Elminster

Anche la quasi mancanza di azione in questo secondo albo, dopo un primo albo in cui l'azione era relegata alle sole scene iniziali, non è troppo un peso. Gli autori hanno deciso di iniziare con le presentazioni e quindi, che piaccia o meno questa scelta, vanno avanti in questa direzione. Chiaro che se anche il terzo albo dovesse essere così, diventerebbe tutto un po' noioso.

Chi non ha letto ancora il secondo albo NON DEVE ASSOLUTAMENTE LEGGERE LO SPOILER QUI SOTTO!

Spoiler:  
Come altri hanno fatto notare, la misteriosa "signora nera" è chiaramente Xara. Questo "colpo di scena" è un po' troppo telefonato. Quando Xara "muore" è fin troppo evidente che c'è l'intenzione di farla tornare. Vederla tornare già poche decine di pagine dopo confesso che mi ha un po' deluso. Vediamo ora se questa "Xara oscura" verrà bruciata alla fine di questa storia o se diventerà uno degli avversari ricorrenti del fumetto. Questa seconda ipotesi potrebbe rendere più tormentato il personaggio di Ian, in perfetto stile Bonelli.

Sarà interesante anche vedere cosa la lega all'elfa nera. Questa qua ha sterminato tutto il suo clan solamente perché gli altri elfi non la pensavano come lei!

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  • 2 settimane dopo...

mi ero perso questo topic!

io ho letto il primo romanzo a fumetti e i primi due numeri, mi sono perso il numero zero e sto cercando ora di recuperarlo.

(suggerimenti?)

personalmente non mi è dispiaciuto, vi ho trovato alcune pecche, ad esempio trovo che la trama non sia delle più ardite (almeno a giudicare dal romanzo e da questi due primi numeri), nel romanzo si trattava di combattere un antico male che si era risvegliato dopo esser stato sconfitto... insomma, sai che originalità! per non parlare di ciò che è stato detto riguardo il "colpo di scena" alla fine del secondo albo: prevedibile.

altra pecca: i personaggi. carini, certo, con risvolti interessanti, va bene. però possibile che non si sia potuto partorire di meglio che un orco guerriero e un'elfa druida? insomma, siamo al limite del cliché! per non parlare dei "problemi" del protagonista, derivanti dal suo contatto con particolari sostanze... bè, anche questo si è già visto e non sorprende più di tanto.

perchè lo sto leggendo, dunque? 1) i disegni: molto belli, lo stile mi piace molto e in un fumetto trovo che siano una componente essenziale.

2) l'ambientazione trovo che sia molto interessante, mi paiono fecondi gli attriti tra i maghi e i tecnocrati e reputo che ci sia stata una buona cura dei dettagli.

insomma: carino e con buone possibilità di miglioramento, spero.

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L'orco guerriero è in effetti un po' stereotipato (anche se lo hanno caratterizzato).

L'elfa (nera) druida, invece, è interessante. Che sia una druida (piuttosto potente) forse è banale, ma il fatto che sia completamente fuori di testa la rende un personaggio affascinante

Spoiler:  
ha sterminato TUTTO il suo clan perché gli altri non erano d'accordo con lei!

Forse l'unico personaggio che ancora non è ben definito e pare un po' rigido è, per il momento, proprio il protagonista.

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Mah, l'elfa del gruppo non è tanto una "druida" quanto un'erborista, non sembra dimostrare particolari poteri; inoltre, è interessante l'evoluzione che ha avuto rispetto al romanzo a fumetti: si capisce che ha imparato a "sporcarsi le mani" in un contesto che prima rifiutava a priori.

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bè... essendo che compare in copertina del romanzo a fumetti (e dunque a colori) non ho avuto problemi di questo genere.

in più ricorda un po' le tinte degli orchi di wow, dunque...

per quanto riguarda l'elfa diciamo che le mie perplessità scaturiscono dal fatto che l'orco sia abile nel campo delle armi e l'elfa nel campo della natura. mi pare che possa ricalcare la scelta di un gruppo di giocatori non particolarmente fantasiosi che si avvicina per la prima volta a D&D.

poi, va bene, dai cliché spesso scaturiscono ottimi personaggi (es: dragonlance), però nel 2007 da un nuovo fantasy mi aspetterei un po' più di innovazione.

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  • 2 settimane dopo...

Comprati anche sulla scia del "romanzo a fumetti" mi aspettavo e mi aspetto di più.

La trama ha un ritmo lento e, se come dice qualcuno i primi 4 servono più da presentazione, beh la trovo una bischerata come idea, già che c'erano potevano fare un numerone come il "romanzo a fumetti" per fare da raccordo a questa nuova serie, inoltre personaggi ed ambientazione li trovo ben più delineati in quello del 2007 e quindi mi pare più proiettato alla presentazione della cattivona (concordando con lo spoiler) e dell'elfa nera.

Mi aspettavo di più anche per la cornice in sé del fumetto, come era stato per il romanzo: la mappa, un vocabolarietto, un qualcosa tipo estratto, come enoch fece per gea o come trovai nei primi NN o in Magico Vento (nel secondo si accenna che dragonero tiene una sorta di diario di bordo, beh fammi vedere che scrive, ma fin da subito...).

Quindi l'ho trovato scarno.

Quanto all'ambientazione la ipertecnologia, come la highmagic, nel fantasy non mi piace in generale...

Vediamo il prossimo numero, va!

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