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Problemi di Leadership


Arglist

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2 minuti fa, The Stroy ha scritto:

Basta che i giocatori si accordino via mail fuori dal topic / su facebook / per MP / qualsiasi altro metodo di comunicazione che non sia il canale della campagna per evitare questa necessità.

Magari dover decidere in tempo 0, anche una cosa che per certi aspetti si presta al fuori gioco, fa parte del divertimento. E magari piuttosto che fare una cosa di nascosto dal master, per fregarlo, pensano farebbero prima a mollare la campagna. No?

 

4 minuti fa, The Stroy ha scritto:

A giudicare da quello che scrivi, sì.

Si dice che non basti una vita a conoscere una persona, ma a quanto pare questo non vale per te.

 

5 minuti fa, The Stroy ha scritto:

Veramente sei stato tu a descrivere le campagne altrui come goliardate

Se dopo una battaglia, inevitabilmente con dei feriti (PG o PnG che siano) qualche personaggio (PG o PnG) fa battute in stile Bruce Willis, evidentemente si, è una goliardata. Non è un giudizio negativo, solo a me non piace quel tipo di gioco, preferisco la rudezza/realismo. E nella realtà se solo una macchina inchioda a mezzo metro da te, perché non t'aveva visto, pure illesi ci si spaventa di brutto semmai... Figurati se ti beccassi una fireball!

9 minuti fa, The Stroy ha scritto:

mentre io non ho mai detto che chiunque giochi più seriamente di me è un maniaco: ho detto che lo sei tu.

Solo perché in questo momento stai parlando solo con me, e puoi dare a intendere con chiunque altro, seppure più serio, tu sia di più ampie vedute... O devo supporre che sia proprio il mio specifico nickname o l'avatar che ti da l'idea io sia un maniaco.

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Credo che le situazioni siano differenti.

In un dungeon crawl il gruppo si trova a un Incrocio. I PG si confrontano e decidono che strada prendere. Il giocatore più carismatico, quello preso bene, coinvolto, propone una direzione. Quello che vuole solo tirare qualche dado non si esprime, o accetta. Qualcun'altro propone un'altra via. Si discute. Esempio di gioco buono: i PG/giocatori si accordano e via, o accettano passivamente quanto detto dal giocatore preso bene. Esempio di cattivo gioco: il giocatore più ingombrante zittisce un altro giocatore e fa muovere il gruppo in una direzione. Qui sta al master tutelare il giocatore debole.

In una pianura i PG vedono degli Orchi in lontananza. Il Master inizia a contare i round. Esempio di gioco buono: Il giocatore preso bene dice a tutti di abbassarsi e si abbassa. Tutti lo seguono. Il gruppo si nasconde dagli Orchi. Esempio di gioco buono (ancora):  il giocatore preso bene dice a tutti di abbassarsi e si abbassa, mentre gli altri discutono sul da farsi. I round passano, gli Orchi vedono il gruppo. Si combatte. Gli Orchi uccidono i PG e se li mangiano.

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5 ore fa, MadLuke ha scritto:

Noi giochiamo su forum/email, è un po' diverso... Ma quello che fate voi non esiste. Fai conto che quando ci si trova in una situazione contingente, io lo dico chiaramente: ragazzi, ogni mail/post adesso vale 1 round.
A quel punto loro sono consapevoli che non possono stare a raccontarsela una per un'ora o scrivere mail chilometriche.
E infine, per esempio alla terza mail/round dico "stop", scrivo un post di gioco in cui descrivo che l'orco da cui stavano fuggendo, e che si erano fermati per decidere se andare a destra o sinistra, ha appena fatto irruzione nella stanza... La necessità di avere un capo che decide al primo round/post è quindi evidentissima.

 

Cita

Nella mia campagna c'è sempre stato un leader (tranne ora che sono rimasti 3 PG).

Ci sarà un motivo se, pur non avendo problemi geografici dato che giocate da forum e non dal vivo, siete rimasti in 3 a giocare.

Modificato da Grimorio
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7 ore fa, MadLuke ha scritto:

E' successo rare volte, più che altro con giocatori entrati nel gruppo successivamente, che non avevano capito che "non è aria", tanto più che nella mia campagna si muore, che un certo nuovo PG (es. un diplomatico) se ne uscisse con "io invece non mi sdraio, sto in piedi e se vengono li convinco io ad andarsene".
A quel punto, che gli orchi per qualche motivo miracoloso non li vedessero, oppure li vedessero ma riuscisse davvero a sfangarla con diplomazia, oppure (cosa più probabile) coinvolgesse tutto il gruppo in un combattimento chiaramente pericoloso per la loro salute... Appena il combattimento finiva, il capo è andato dal "libero imprenditore" e lo ha rancato di botte, ma tante (o magari ha detto al più grosso del gruppo di menarlo per lui), con la promessa che se si fosse azzardato a rifarlo l'avrebbe ucciso (ma con la facilità di cure della mia ambientazione, anche solo perdere metà dei PF è un bel problema, garantito).
E tutto questo senza che ci fosse la minima tensione tra giocatori.

Forse nelle campagne che hai giocato tu ed Ed Greenwood invece, ammesso e concesso che anche si fosse deciso una sorta di capo, in realtà si discuteva quanto si voleva oppure poi ognuno faceva quello che gli pareva. E dopo aver rischiato la vita tutti per colpa di uno, l'avventura proseguiva come nulla fosse, magari come nei film d'azione americani c'è pure quello che si permette di fare la battuta ironica alla Bruce Willis "ehi! hai visto come abbiamo discusso amabilmente? ;-)" (dopotutto si è combattuto, giocato, fatto PE, ecc.)... Continuate pure così se vi diverte, se apprezzate di più la goliardata, a me personalmente piace il rigore drammatico e il realismo dei ruoli, non meno delle meccaniche complesse. Per questo simili situazioni assurde non si verificano più di quanto un mago di 1° liv. possa lanciare Disintegrazione. Ho invece la pretesa di dire che "si gioca seriamente", con l'atmosfera e la tensione tra personaggi (non tra giocatori) che ne deriva, e che comporta anche "obbedire al capo".

 

No nelle campagne che ho giocato io, e probabilmente anche in quelle organizzate da Ed Greenwood non tirava quest'aria di stampo militarista da nonni e burbe dove le cose si risolvono pestando i nuovi giocatori.
Si capisce benissimo che nelle tue campagne "ordine e disciplina" sono più importanti del divertimento di tutti, ma a quanto pare, dato che siete rimasti in 3, la gente preferisce divertirsi in compagnia in campagne collaborative piuttosto che venire bullizzata da master e altri giocatori, pensa un po'.

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Ho scritto ripetutamente che si bullizzavano i personaggi, non i giocatori. Inevitabile dal momento in cui l'ambientazione è barbarica, e non parlo di barbari all'acqua di rose come nelle più famose ambientazioni di D&D. Ma forse non siete in grado di fare questa distinzione e se vi toccano il PG vi scappa la lacrimuccia.

I PG sono 5, ho scritto 3 perché attualmente sono divisi in 2-3 sottogruppi. I giocatori sono quelli che mi seguono da anni nonostante siano al loro terzo PG perché morto di morte violenta.

Personalmente poi non ricordo molte campagne su DL che durano da 7+ anni con 16.000 post. 

Il fatto poi che invece di parlare della leadership, che è il tema del post, vi mettiate a spiegare che la mia campagna, cui voi non partecipate, sia "brutta" dice tutto della vostra capacità di confronto e rispondere sul merito.

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  • Supermoderatore
8 ore fa, MadLuke ha scritto:

Noi giochiamo su forum/email, è un po' diverso... Ma quello che fate voi non esiste. Fai conto che quando ci si trova in una situazione contingente, io lo dico chiaramente: ragazzi, ogni mail/post adesso vale 1 round.

Beh se ci si trova al tavolo non è molto diverso dal dire "bene gente ora ognuno di voi a turno dice (più o meno brevemente) la sua idea sul da farsi nella situazione contingente, poi si vota per alzata di mano e si va di maggioranza". Ed è un approccio che ho usato effettivamente in un paio di campagne con discreto successo. Non dico che sia la scelta obbligata o migliore ma è un approccio sicuramente possibile. Si prende comunque una decisione in relativamente poco tempo, ma non necessariamente ci si deve affidare ad un leader nel momento decisionale. Poi magari tra giocatori possono decidere che Pippo spezza eventuali pareggi a favore di una parte o dell'altra, ma definirlo leader mi parrebbe un'esagerazione.

E questo è per rispondere nel merito della questione della leadership.

10 ore fa, MadLuke ha scritto:

Supponiamo che i PG sono in piedi nel mezzo della prateria in territorio nemico ad ammirare il tramonto. A un tratto si accorgono che a una certa distanza sta sfilando un plotone di orchi. A quel punto ragionevolmente ognuno elaborerà rapidamente la sua reazione (tempo giusto un round): l'atleta "Corriamo via, veloci!", il guerrafondaio "Sfoderiamo le armi e affrontiamoli!, il diplomatico "Lasciate che ci vedano, se vengono qui ci parlo io e la risolvo", lo stealth: "nascondiamoci".
A quel punto se si dovesse discutere alla pari, soprattutto considerato che in un grupo di 6-10 PG c'è sempre quello creativo, lo speculatore filosofico, ecc. che andrebbe avanti a discutere per ore, gli orchi farebbero in tempo a vederli, raggiungerli, massacrarli, e ancora c'è qualcuno che resiste "...Ma secondo me sarebbe stato meglio..." STOMP! Martellata in testa, morto anche lui.
Invece, soprattutto nella campagna che sto conducendo, c'è un capo che dice "sdraiamoci nell'erba alta, non ci vedranno e la risolviamo facile" e tutti lo fanno, fine della discussione. E questa è solo la normalità, tanto più che in certe avventure, c'è proprio una definizione anche in gioco del capo, es. il gruppo PG sono soldati comandati da un caporale o sergente (perché nessun ufficiale radunerebbe dei soldati senza nominare tra loro almeno uno schifo di "caporale di giornata"). Oppure il mago ha assoldato il gruppo per una ricerca, beninteso che il suo assistente, PG, è il capo, altrimenti statevene a casa, ecc.

Mi verrbbe da notare però che questo esempio (e considerazioni seguenti) sono particolarmente adatte ad una campagna con stile e toni simili alla tua (e ci sta), ma tieni conto che non necessariamente si possono estendere a tutti i gruppi, né è sensato pretendere che certe meccaniche sociali debbano riproporsi per forza. Non puoi dire che "si gioca seriamente" solo quando si mettono di mezzo al gioco tensioni e rapporti simili a quelli della vita reale, piacerà a te come stile, ma non è necessariamente vero per tutti, ci sono per esempio anche i gruppi a cui piace giocare più sopra le righe, in stile "goliardata alla Bruce Willis" e non hai il diritto definirli come meno "seri" nel gioco. Non è che se una campagna non è un malloppone alla Dostojevski o sangue e merda alla Abercrombie non è una narrativa valida. O, più comunemente nella mia esperienza, ci sono molti gruppi che prediligono un approccio via di mezzo, in cui magari si alternano momenti più seri e conflittuali tra personaggi a momenti di spavalderia e tamarraggine di gruppo "alla film di Hollywood". Ed è uno stile di gioco valido come il tuo.

Poi magari tu "giocare seriamente" tu intendi "giocare in stile dark and gritty, con tanto angst e sofferenza" e non "giocare bene" rispetto a "giocare male" (che sono concetti che non hanno quasi senso), ma allora stai attento all'uso dei termini perché è qualcosa di molto facilmente fraintendibile.

7 ore fa, MadLuke ha scritto:

E magari piuttosto che fare una cosa di nascosto dal master, per fregarlo, pensano farebbero prima a mollare la campagna. No?

Ma mica è detto che debba essere una cosa per "fregare" il master (nè deve essere di nascosto basta fare una chat comune o cose del genere), magari un giocatore vuole meglio esprimere il suo pensiero ad un altro che potrebbe non aver capito appieno quello che vuole dire oppure ci si vuole ricordare a vicenda di alcuni dettagli di trama potenzialmente importanti ecc...

Poi se il concetto è "io ho detto che le cose fanno così e cosà e non potete andare contro a questi paletti senza meritarvi l'espulsione e il mio disprezzo" direi che c'è poco da dire.

54 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Il fatto poi che invece di parlare della leadership, che è il tema del post, vi mettiate a spiegare che la mia campagna, cui voi non partecipate, sia "brutta" dice tutto della vostra capacità di confronto e rispondere sul merito.

Beh laddove vieni ad illustrare il tuo approccio alle cose, spiegando come sarebbe verosimile che si debbano presentare certe situazioni della vita reale in gioco e che "si gioca seriamente" solo quando l'approccio alla leadership è quello che dici tu capiscimi che l'attacco personale per smontare la tua visione delle cose e lo stile della tua campagna (che porti ad esempio di questo approccio) sia praticamente inevitabile.

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16 ore fa, MadLuke ha scritto:

Nella mia campagna c'è sempre stato un leader (tranne ora che sono rimasti 3 PG). E quando qualcuno in gioco non era soddisfatto, lo sfidava e pretendeva di diventarlo lui (sono tutti barbari, le "elezioni" non vanno di moda). E nessuno ha mai spostato la questione fuori gioco

Mi stavo chiedendo da un po' come fosse possibile che ci fosse concordanza su una cosa simile senza parlarne out of game, mi pare difficile che non succeda mai che qualcuno non possa essere infastidito dal non avere voce in capitolo una volta ogni tanto, soprattutto in un gioco di gruppo e collaborativo in cui la parte preponderante è influenzare il mondo con le proprie azioni (e mi sembra legittimo che le azioni del gruppo vengano dal gruppo, non sempre dal leader, che altrimenti gioca da solo col DM). Stavo per derubricarlo a pura fortuna e generale volontà di essere accomodanti dei giocatori, poi ho riletto il topic.

16 ore fa, MadLuke ha scritto:

Perciò si tratta solo di contarsi e, molto garbatamente, la maggioranza sbatte la minoranza fuori dal gruppo di gioco.

Sostanzialmente hai esonerato con la pura forza del numero chiunque potesse voler giocare in gruppo ad un gioco di gruppo, creando la situazione che volevi con la prepotenza e convincendoti che poteva funzionare benissimo. Come se io cercassi di convincere chiunque che giocare a calcetto con la palla da rugby è normalissimo, per poi rivelare che se qualcuno voleva giocare davvero a calcetto io e i miei amici lo cacciavamo dal campo finché non abbiamo trovato quelli a cui andava bene. E poi mi sono trovato per qualche motivo a giocare a calcetto via mail.

16 ore fa, MadLuke ha scritto:

Io sono uno che non crede alla mediazione

Complimenti.

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8 ore fa, MadLuke ha scritto:

Magari dover decidere in tempo 0, anche una cosa che per certi aspetti si presta al fuori gioco, fa parte del divertimento. E magari piuttosto che fare una cosa di nascosto dal master, per fregarlo, pensano farebbero prima a mollare la campagna. No?

Ma infatti ho detto che se voi vi "divertite" così va benissimo, solo che non è il caso di OP, quindi in questa specifica discussione il tuo consiglio (se così si può definire, visto il tono) lascia il tempo che trova.

8 ore fa, MadLuke ha scritto:

O devo supporre che sia proprio il mio specifico nickname o l'avatar che ti da l'idea io sia un maniaco.

No, no, è proprio quello che scrivi!

 

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2 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

ma definirlo leader mi parrebbe un'esagerazione.

Era un esempio, altre volte invece è stato qualcosa di più articolato, tipo "non inseguiremo i briganti, invece andremo nella tana del Orco cattivo e gli ruberemo il tesoro". Ma in questo caso ovviamente c'è anche tempo per parlarne un po' prima.

Per gioco "serio" io intendo quello che più fedelmente ripropone le atmosfere "pesanti" da Medioevo, di lande segnate dalla violenza e dalla guerra, dalla tirannia, e anche dallo stato di necessità naturale. Serio come "serioso". Un malloppone alla Dostoevskij-Steinbeck-McCarthy trasposto in chiave ludica è proprio quello cui ambisco.

E d'altronde, a parte spiegarlo fuori gioco prima di iniziare: nessun personaggio fa ironia su un altro se non si vuole trovare una coltellata in pancia, o anche solo chiede scusa (sono barbari...). Lo esemplificai chiaramente nel primo post (che era fondamentalmente tra PnG).

1 ora fa, Drimos ha scritto:
18 ore fa, MadLuke ha scritto:

Io sono uno che non crede alla mediazione

Complimenti.

Devo mediare con mia moglie, mio figlio e colleghi (superiore, pari e subordinati). Almeno quando gioco pretendo di fare unicamente come pare a me, fosse anche calcetto con la palla da rugby (un concetto che ricordo di aver già spiegato su questo forum). E se poi venisse fuori che nessuno ne ha voglia, davvero mi dispiacerebbe, mi piace tanto D&D, ma non ne morirei.
Che per la cronaca: un gruppo di gioco l'avevo anche, ho fatto due sessioni... Ma preferisco le mail, sia perché giocare solo una volta settimana mi pesava (con mail ogni giorno). Sia perché io amo leggere e scrivere.

 

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29 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Almeno quando gioco pretendo di fare unicamente come pare a me

E finché trovi persone a cui sta bene fare così non vedo problemi. Ma, stabilito che a OP (come del resto a quasi nessun altro) non sta bene che nel suo gruppo si faccia in questo modo, a che scopo intervenire? Escluso, naturalmente, dimostrare che sei un vero duro che è riuscito ad allontanare quasi tutti i suoi giocatori.

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18 ore fa, MadLuke ha scritto:

Forse più che di pisello piccolo, si tratta di non avere insicurezze e frustrazioni nella vita reale, per cui poi dover sottostare a degli ordini anche in un gioco, diventa problematico.

Dunque: da quello che scrivi chi non obbedisce ciecamente in un gruppo di gioco di ruolo è un insicuro e un frustrato.

Cita

Devo mediare con mia moglie, mio figlio e colleghi (superiore, pari e subordinati). Almeno quando gioco pretendo di fare unicamente come pare a me, fosse anche calcetto con la palla da rugby (un concetto che ricordo di aver già spiegato su questo forum). 

Ma tu invece che non vuoi mediare e vuoi fare unicamente come pare a te non lo sei.

Ok...

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Uscendo un attimo dagli attacchi personali direi che MadLuke ha espresso una sua posizione in merito all'argomento iniziale legate alle idiosincrasie della sua persona e della sua campagna/ambientazione. Partendo dal pressuposto che è appunta una sua visione personale e particolare che non si applica nella media dei gruppi (quanto meno dalle mie esperienze) torniamo a bomba.

@Arglist

Se non ho capito male tu eri suddetto "vecchio leader" tra i giocatori giusto? Il vostro DM in tutto questo cosa ha detto fatto? In generale in passato presumo aveste già fatto tentativi per coinvolgere i giocatori più passivi nel processo decisionale?

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Nono, Dungeon Master, almeno ai tempi. Semplicemente obbligai i giocatori a distaccarsi dai personaggi (anche a causa del fatto che ogni attacco al personaggio era vissuto come un attacco personale a causa della scarsa capacità dei giocatori di creare personaggi differenti da loro stessi, all'interno dei quali si rivedevano fin troppo) e le cose non andarono troppo bene.

Il problema della Leadership era sorta proprio a causa del connubio personalità potente e tendente al conflitti + altri giocatori poco potenti e tendenti alla mediazione. Il primo era divenuto leader per "voto popolare non proprio sentissimo", i secondi avevano accettato con remore. Ovviamente l'arrivo del giocatore "rematore contro" ha rialzato le polemiche dei giocatori poco potenti che, avendo di fianco una personalità potente differente, avevano pensato di poter migliorare la loro situazione.

Intervenire con la mano pesante non è nel mio stile, ma in questo caso dovetti farlo. Episodio triste, ammetto.

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La questione per quanto mi riguarda é abbastanza atavica e con soluzioni dipendenti dall’ambito scelto.

Relativamente a quello in game a seconda della campagna è più o meno normale che nel gruppo di personaggi possa emergere un leader. Ad esempio nella campagna che sto giocando JtR nella prima parte su midgard un personaggio del gruppo ha intrapreso un percorso che lo ha portato a diventare re dei vichinghi suo malgrado. Li non c’é stato alcun discorso in game ma la questione é emersa e giocando da vikinghi il gruppo ha accettato la venuta del re emersa dalle rune. 

Successivamente invece in un gruppo diverso fuori midgard si é venuta a creare la necessitá di avere un leader/portavoce o che dirimesse le questioni nei RARI casi in cui non fosse possibile raggiungere una posizione condivisa o non ci fosse il tempo. C’è stata una forte discussione sull’opportunitá di tale scelta e su chi potesse ricoprire il ruolo. Molto bello e molto adatto alla vicenda visto che la democrazia nei vichinghi non era proprio un’idea conosciuta e tantomeno condivisa. Ciò nonostante il gioco procede sempre coinvolgendo tutti e parlando e finora non è stato mai necessario che “il portatore dell’anello decide(

Su curse of strhad invece la costituzione del gruppo ha praticamente impedito l’emersione di un leader in game poiché c’era un LB un CB un LN e un CN. Questo ha portato alla creazione di gruppi variabili in base all’argomento. Oltretutto l’ambientazione ha portato a situazioni in cui era anche necessario scegliere in fretta, cosa però non fattibile a causa delle diverse posizioni dei personaggi. Questo ha condotto a litigi e discussioni pesanti che finivano ogni volta in modo diverso con vincitori sempre diversi e in modi diversi. Alcune volte qualcuno ha accettato la posizione degli altri, una volta invece mi sono impuntato (io ero il nano chierico LB) e ho portato via i figli rapiti dai licantropi per non condannarli alla licantropia mentre altri sostenevano che li sarebbero stati almeno al sicuro  per me era follia e gli altri non hanno potuto far nulla quando ho preso di peso i due bambini. Come purtroppo io non ho potuto far nulla quando Strhad cacciandoci li ha persi e se ne è cibato  porterò sempre con me (personaggio) quel peso  sono morti per colpa mia. Insomma le differenze di posizioni hanno reso una campagna che giá era bella eccezionale e quella che ricordo come forse la miglior campagna che abbia giocato (da giocatore).

Da questo punto di vista il gioco quindi ne esce solo arricchito per me  

Diverso é l’aspetto dei giocatori. La formazione di un leader in un gruppo non rappresenta una dinamica fisiologica. Per quanto é abbastanza normale che gli approcci al gioco siano diversi e che i novizi o quelli meno intraprendenti possano appoggiarsi più o meno a quelli più esperti o che una personalitá più forte possa essere presa a punto di riferimento, la creazione di un leader off game tra i giocatori é una patologia del gioco per me, poiché crea un rapporto non sano tra i giocatori in cui alcuni seguiranno perlopiù passivamente decisioni e scelte di un altro e contribuiranno minimamente alla creazione della storia. 

Questo è un problema comune a molti giochi collaborativi, ma mutatis mutandis è come se giocando a pandemia o a this war of mine giocasse uno solo e gli altri guardassero o poco più. No buono. 

2 ore fa, MadLuke ha scritto:

Almeno quando gioco pretendo di fare unicamente come pare a me,

Scusami ma questa cosa non ha senso per me. Se tutti applicassero il tuo pensiero nessuno farebbe nulla di cooperativo ma solo giochi competitivi il che comprende anche che nessuno giocherebbe a d&d. un gioco di ruolo prevede il calarsi nei personaggi e nelle situazioni ergo anche nelle necessitá di fare compromessi e discutere sul da farsi, altrimenti tanto vale scriversi un libro.

Quindi per tornare al post iniziale finché il problema é limitato al gioco ben venga. Quando passa in real é chiaramente diventato un problema al quale puoi ovviare spiegandogli da un lato che appunto un leader non dovrebbe esserci, ma se gli piace che ci sia e i giocatori sono d’accordo allora fagli vedere toy story. 

Modificato da Lord Danarc
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6 ore fa, MadLuke ha scritto:

Personalmente poi non ricordo molte campagne su DL che durano da 7+ anni con 16.000 post. 

Oh beh, le persone vanno e vengono pure in quelle forumensi da 7+ ...ma sui perché/percome del fenomeno dei giocatori (o master) dei PbF che fanno pof dopo 1mese (a breve una "diapositiva" ¹) o che quittano di botto o meno lasciando chi resta col cerino in mano (da giocatore mi son ritrovato col cerino 2 mesi fa qui su DL, da master sto mettendoci la pezza altrove settimana questa...e io da master ci manca poco che faccio pure le votazioni per chiedere chi vuole l'acqua calda o l'acqua fredda in locanda😂) glisserei. :rolleyes1-old:

¹

Spoiler

hanzo-ninjasmoke.gif

 

Modificato da Nyxator
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1 ora fa, Arglist ha scritto:

Il primo era divenuto leader per "voto popolare non proprio sentissimo

Ma perchè si era tenuto questo "voto" per definire chi era leader? Era forse stato questo giocatore a spingere in tale direzione?

1 ora fa, Arglist ha scritto:

Ovviamente l'arrivo del giocatore "rematore contro" ha rialzato le polemiche dei giocatori poco potenti che, avendo di fianco una personalità potente differente, avevano pensato di poter migliorare la loro situazione.

E in che modo sei intervenuto?

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31 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Scusami ma questa cosa non ha senso per me. Se tutti applicassero il tuo pensiero nessuno farebbe nulla di cooperativo ma solo giochi competitivi il che comprende anche che nessuno giocherebbe a d&d. 

Non capisco perché fare un dramma pure dove non ce n'è alcun bisogno. Io sono stato espulso dal mio primo gruppo 3.x perché il personaggio ritenuto irrimediabilmente anarchico rispetto allo stile del resto del gruppo. E non ho mai avuto discussioni nè prima nè dopo. Col senno di poi penso abbiano pure fatto bene, io rompevo il divertimento a loro e loro a me. Abbiamo continuato a vederci per le grigliate e birreria.

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1 ora fa, Alonewolf87 ha scritto:

Ma perchè si era tenuto questo "voto" per definire chi era leader? Era forse stato questo giocatore a spingere in tale direzione?

E in che modo sei intervenuto?

In realtà non fu proprio un voto, bensì un "facciamo quello che dice lui perché ci sembra l'ipotesi più plausibile" reiteratamente che l'ha fatto divenire leader in mezzo al gruppo, per quanto questo andasse stretto per diversi motivi ed in determinati frangenti a coloro che l'avevano permesso.

L'intervento, ne sono consapevole, fu piuttosto diretto. Obbligai i giocatori a staccarsi dai loro personaggi (moralmente) intervenendo pesantemente su tutte le discussioni, facendo noto ai giocatori quando questi strabordavano in loro stessi tenendo conto di background, classe e passati.

È una cosa che non si dovrebbe fare (il master che ti dice come giocare il tuo personaggio), lo so. Ma ha comunque salvato il gruppo, dirigendo la maggior parte delle discussioni a me, anziché tra i giocatori.

Mi pare di capire, purtroppo, che la dinamica di Leader sia capitata spesso anche in altri giochi; mi sento decisamente meno in difetto, sebben colpevole.

Modificato da Arglist
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16 minuti fa, Arglist ha scritto:

È una cosa che non si dovrebbe fare (il master che ti dice come giocare il tuo personaggio), lo so.

Il GM non deve giocare i PG, ma gestire le dinamiche sociali del gruppo di giocatori sì, quindi, sebbene in modo forse un po' grossolano hai svolto uno dei tuoi compiti principali.

Un intervento più corretto e probabilmente più efficace sarebbe stato correggere i problemi di un livello del gioco (le relazioni umane) rimanendo su quel livello ("Il tuo atteggiamento è problematico") invece che spostandosi su di un livello diverso e indubbiamente meno importante come quello della fiction ("Il tuo PG non lo farebbe ").

Modificato da The Stroy
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10 ore fa, Grimorio ha scritto:

Ma tu invece che non vuoi mediare e vuoi fare unicamente come pare a te non lo sei.

Come giocatore (non come personaggio) puoi accettare liberamente o meno di partecipare a una campagna molto rude, violenta è pure vessatoria nei confronti dei personaggi (non del giocatore). Questo comporta direttamente che uno dei personaggi venga designato "capo" (questione di rapidità di decisione nelle situazioni contingenti, soprattutto).

Se invece come giocatore hai un avversione, anzi un'idiosincrasia, per interpretare un personaggio che dovrà prendere ordini da altri personaggi (quindi una cosa che va oltre il legittimo preferire altri tipi di campagna più "scanzonate", che neppure io disdegno, affatto), ma proprio roba che proprio ti pare un'aberrazione, un offesa alla tua religione, che gli altri stanno sbagliando tutto (come hai fondamentalmente scritto nel tuo primo intervento)... Allora io dico che il problema non è di gara del pisello degli altri, ma magari tu che vivi male i rapporti gerarchici nella vita reale.

Non so come altro spiegartela se prima non capisci, ma dovresti capirla bene, la differenza tra giocatore e personaggio.

 

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