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Domanda su linguaggi e valute in universi paralleli


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Buon giorno  a tutti! Sono un nuovo utente ed anche un DM principiante che mastera un'avventura di 4 giocatori da circa un anno e vorrei chiedervi opinioni e consigli su un argomento. Prima però vorrei fare una premessa per fare capire il tipo di campagna che sto masterando. La campagna segue le regole della quinta edizione di D&D, mentre l'ambientazione è abbastanza homebrew, nel senso che la campagna è ambientata in un mondo moderno (non fantasy) dove i giocatori interpretano delle spie con poteri speciali (derivanti dal fatto di essere mutanti e non dalla magia). La lingua maggiormente parlata è l'inglese, mentre la valuta utilizzata è il dollaro.

Siccome la campagna è improntata a scoprire man mano che la magia ed il sovrannaturale esistano, nelle prossime partite vi è la possibilità che vengano trasportati in un piano di esistenza completamente differente. Per farvi esempi concreti: potrebbero finire in un ambientazione stile Innistrad/Ravenloft oppure in un ambientazione stile Feywild/selva fatata.

La mia domanda principale è: siccome è verosimile che creature magiche parlino una lingua diversa dall'inglese essendo in un altro piano di esistenza, come potrei introdurre i giocatori in un altro mondo senza limitarli troppo dal punto di vista del linguaggio? Potrei dire ai giocatori che, una volta incontrate le creature che abitano il piano, riescono a parlarci tranquillamente. Tuttavia, non risulta essere un tantino forzato?

P.S. ripropongo la questione del linguaggio differente anche per la valuta locale: come potrei non rendere vano l'accumulo di "soldi" delle precedenti partite se vi è la possibilità che vengano trasportati in un altro piano di esistenza che probabilmente utilizza una valuta differente dal dollaro?

Spero di ricevere qualche consiglio e ringrazio in anticipo chi volesse essermi di aiuto 😄

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Differenze di linguaggio e valuta sono incovenienti che potresti trovare anche se non usassi un'ambientazione con l'inglese e il dollaro (pensa alla classica ambientazione con il comune e la moneta d'oro: se i personaggi dovessero recarsi su di un altro piano d'esistenza non è detto che lì si parli il comune e si usino le monete d'oro).


Ciò detto, potrebbe essere che sul piano d'esistenza ci sia qualcuno che conosca l'inglese (un viaggiatore planare?) e che questi si offra di far loro da interprete o magari l'inglese e la lingua locale sono diverse, ma simili quanto basta per capirsi in modo elementare.


Riguardo alla valuta: i personaggi potrebbero trovare un mercante planare che accetta acquisti in dollari o addirittura che potrebbe fare da cambiavalute. Di contro, forse potrebbero pensare anche di acquistare con la valuta locale merci del posto o magari gemme per poi rivenderle una volta tornati a casa in cambio di dollari.

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Con alcuni colleghi d'università giocammo Odyssey, una campagna improntata proprio su un gruppo di quattro PG che "saltano" in universi alternativi attraverso ambientazioni diverse. In quel caso risolvemmo questa disputa con due trucchetti:

  1. L'oro vale sempre. Il conio delle monete può cambiare, i dollari possono non valere nulla, ma l'oro ha valore ovunque e nella stessa proporzione (più o meno).
  2. Linguaggio Primordiale. Ossia la teoria che ogni linguaggio deriva da un unico primo linguaggio dimenticato che conserva in sé la radice di tutte le altre lingue. Conoscendo quel linguaggio, si può più o meno facilmente comprendere ogni lingua parlata (es.: quello che succede anche in Atlantis - l'Impero Perduto, il film Disney)

Se riesci a inserire questi concetti nella campagna, il resto è tutto in discesa.

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Per il linguaggio potresti fare come in Sotto le lune di Marte: al primo incontro i PG non riusciranno a comunicare se non a gesti, cosa che potrebbe dare anche degli spunti ruolistici divertenti. Dopo il primo incontro i PG potrebbero passare una settimana con i locali e imparare la lingua quanto basta per comprendere la maggior parte dei discorsi e comunicare qualcosa. E magari potrebbero usare la loro presunta ignoranza a proprio vantaggio,  comprendendo quanto viene detto senza far sapere della loro nuova capacità. 

Per quanto riguarda il denaro io li lascerei poveri. Questo potrebbe costringerli a dover racimolare del denaro, quindi a delle missioni.

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