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Capitolo 5 - Maggots in the Meat


AndreaP

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3 602 862.m41  8.40

Tiplis condusse gli accoliti attraverso le bilges, in un susseguirsi di passaggi, porte, scale e tunnel metallici, fino a giungere all'aperto fronte mare in tempesta.

Le uniche luci provengano dalle navi ancorate e dalle porte dei magazzini da cui entravano ed uscivano merci

La guida sicura condusse il gruppo attraverso una folla di uomini e macchine e finalmente si fermò davanti ad una grossa imbarcazione da carico, un mercantile le cui ciminiere sbuffavano nell'atmosfera un fumo nero.

Alcune macchine stavano caricando casse.

Sul ponte vi erano stipate già una trentina di persone

Tiplis si rivolse a quello che vicino alla passerella pareva essere un ufficiale. "Maikin" lo salutò "ecco gli uomini di cui ti parlavo. Vogliono un passaggio per Orlankan e sono disposti a pagare"

Il marinaio guardò gli amici "200 subito e salite, forza" disse solo

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Omar

Il fare sbrigativo del marinaio non gli dispiacque, sentì che era uno abituato al sodo, e questo era un punto a favore. Perchè non ci spieghi un po' come funziona la cosa e ci fai vedere la tua nave, prima. Quanti marinai, quanti passeggeri, se saremo in regola o dovremo star lontani dalle guardie... Cose così, Maikin.

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Victor

Le contrattazioni erano un pane più adatto al palato dei suoi compagni, pertanto Victor prese ad osservare tanto le persone assembrate attorno alla nave, sia i membri dell'equipaggio che si riuscivano ad intravedere nel confuso andirivieni delle operazioni di carico. 

Sbirro sì, fino in fondo. E quindi consapevole che un poliziotto disattento è un poliziotto morto. 

AdG

Spoiler

Awareness (sight, hearing) 50.

 

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3 602 862.m41  8.40

@Victor 

Spoiler

L'arbitro osservò la gente che si muoveva dalla nave e sul ponte. I marinai era chiaramente gente di fatica, e senza badare agli accoliti, stavano lavorando spostando carichi o assestando la nave.
Quanto alla gente sul ponte molti erano lontani dal parapetto e parlavano fra di loro, quelli che si affacciavano invece continuavano a guardarsi intorno osservando anche, ma non sono, gli accoliti


"Guardala" disse a Omar il marinaio che si chiamava Maikin indicando la nave. Era una grossa nave da trasporto lunga una trentina di metri per lo più carichi di container e di grossi oggetti ricoperti da teli di plastica. A poppa vi era una dona sopraelevate dove sporgeva la cabina di pilotaggio, mentre a prua e sui bordi vi erano spazio liberi dove molta gente era imbarcata, una trentina di persone. "E' tutta qui, non c'è altro. La gente che vuole un passaggio si mette lì a prua: li puoi vedere tutti. Finché c'e spazio io carico gente che paga. Quanto alle guardie dipende se hai qualcosa da nascondere: se no sei in regola per me"

Si accese una sigaretta "Che avete deciso?"

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  • 2 settimane dopo...

Omar

L'accolito seguì con lo sguardo la mano di Maikin, che gli mostrò la nave in tutta la sua lunghezza. C'è spazio sotto coperta? gli venne da chiedere, non conoscendo le condizioni climatiche di quel pianeta. Guardò la gente accumulata a prua per capire chi fossero e decise che voleva scambiarci due parole. Quasi... rispose all'ultima domanda del marinaio, avviandosi per parlare con gli altri passaggeri. Voleva sapere tutto del viaggio e dei pericoli che si aspettavano.

 

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3 602 862.m41  8.40

"Sotto c'è il carico. Sul ponte starete benissimo" rispose Maikin che osservò senza dire una parola Omar salire sulla passerella e raggiungere le prime persone ferme sulla nave

Erano due uomini di mezza età con vestiti da operai e sacche rozze appoggiate a terra fra le gambe. si difendevano dal freddo con delle coperte avvolte sulle spalle. Il primo, con la barba, guardò l'accolito arrivare e sorridendogli gli chiese "stai decidendo se ne vale la pena?"

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Nuadap Dop

Il tecnoprete non capiva le esitazioni di Omar.
Se era pronto a partire, perche' esitare? Se non era pronto a partire, invece, perche' indugiare in queste chiacchiere invece di proseguire ad equipaggiarsi e poi tornare a cercare un prossimo viaggio, un altro passaggio, un altro giorno? Sembrava quasi che stesse tergiversando perche' si aspettava che, da un momento all'altro, sarebbe scattata una trappola di qualche tipo. Forse pensava che prendendo tempo avrebbero evitato il peggio? Davvero non riusciva a cogliere come funzionassero gli ingranaggi dei pensieri di Omar.

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3 602 862.m41  8.40

"Il mare in tempesta e qualche bomba vagante" rispose uno con fare ironico. "O magari un mostro marino" disse un altro.
"Tanto che scelta abbiamo?" commentò uno più vecchio

"Allora hai deciso?" usò da sotto Maikin "altrimenti do il posto ad altri"

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3 602 862.m41  8.40

Omar raccolse alcune notizie dalla gente presente: il viaggio durava 6 ore e alcuni dei presenti lo facevano regolarmente, altri andavano per la prima volta. A quanto raccontavano il principe Orcan, signore di Olrankan, era sotto assedio da parte della baranessa Falatrish. Tuttavia i viaggiatori raccontava che fossero solo delle scaramucce, per lo più azioni di gruppi isolati di uomini che nottetempo penetravano nella città, uccidevano persone e portavano via parti dei corpi per spaventare la gente e costringere il principe ad arrendersi.
Non vi era necessità di documenti, ne vi erano controlli per chi arrivava su barche note come quella che gli accoliti volevano usare. Tutti erano d'accordo che il capitano fosse esoso ma il prezzo era quello proposto e non pareva ci fossero favoritismi.

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3 602 862.m41  8.40

La barca aspettò solo un paio di ore nelle quali sul ponte si affollarono molti altri viaggiatori. Quando il capitano ritenne che nessuna altro potesse stare sul ponte, senza attendere gli orari concordati, mollò gli ormeggi e fece staccare il vascello dall'isola.

Era come viaggiare su uno dei carrelli che negli alveari collegavano i settori portando migliaia di lavoratori fra un luogo ed un altro, ma con l'ulteriore difficoltà data dal movimento della barca sul mare molto mosso: significativo fu il vomito di un ragazzo che colpì Gorald insieme alle persone che si schiacciavano contro di lui.

La gente parlava per lo più delle proprie attività anche se qualche voce sulle sparizioni si udiva, riferendosi a strani culti di tribù che abitavano le paludi che circondavano la città o a una malattia che colpiva alcune persone, fino ad arrivare a parlare di coinvolgimento di nobili.

@all

Spoiler

Togliete voi i soldi.

Volete fare qualcosa o proseguo con il viaggio?

 

Modificato da AndreaP
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Victor

Victor non aveva mai affrontato una traversata di quella natura e, sul principio, il viaggio gli diede qualche piccolo fastidio: del resto, nascere e vivere in un Formicaio Imperiale tende a non abituarti granché a nessun tipo di viaggio. 

Superate le difficoltà iniziali, tuttavia, ľArbitrator provò a "mischiarsi con la folla", facendo quattro chiacchiere vaghe per attaccare bottone, prima di provare ad ottenere maggiori dettagli sul pianeta ed, in particolare, sulla loro attuale meta. 

Il fatto di essere ancora troppo poco informati sulla situazione locale non gli piaceva per niente...

AdG

Spoiler

Victor cerca di raccogliere un po' di informazioni dagli altri passeggeri. 

 

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Omar

Come Victor, anche l'accolito dalla pelle nera cercò la sicurezza della folla assiepata per sfuggire al malessere del mare aperto. Parlò con con il compagno e la gente incrociata sulla nave per quasi tutto il tempo, cercando di raccogliere quante più informazioni possibili sulla città, sulla guerra civile in corso e, soprattutto, su strani e insoliti eventi di mistero e violenza che potevano condurli sulle tracce del culto che stavano cercando.

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Nuadap Dop

Il tecnoprete, come già fatto notare dal proprietario delle due brande da lui occupate la notte precedente, occupava molto spazio sul ponte a causa dei propri impianti, ma fu ancorandosi con i mecadendriti alla nave che riuscì a costituire una sorta di stabile pilastro al quale, bene o male, anche i più vicini finirono per appoggiarsi o addirittura aggrapparsi.

Constatati i malesseri determinati dal viaggiare in quelle condizioni, tentò di rendersi utile, provando a sistemare i corpi come avrebbe sistemato i loro impianti.

Spoiler

Prova di guarire/accudire sul tizio che vomita e sugli altri con i sintomi più gravi, secondo i limiti imposti dalla prova come numero ed entità.

 

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3 602 863.m41  6.11

I compagni si miscelarono alla folla e usarono le ore di viaggio per raccogliere informazioni. La gente ormai pareva assuefatta alla guerra civile e ne parlava come una cosa consueta.

Diverso era il tema delle morti che era avvenute ad Olrankan dove le voci si ricorrevano

"Senti molte storie pazzesche sui mostri delle paludi ma io credo che la causa di tutto sia l'Horloc, un dio locale delle paludi. Era adorato da una tribù di locali e le leggende raccontano che un giorno sarebbe di nuovo risorto per reclamare le sue terre " disse un giovane

"Io ho sentito che gli omicidi sono colpa del Principe. Di notte lui cambia forma e insieme ad altri nobili va a caccia e mangia i resti: per questo non si trovano" raccontava chi seguiva la teoria politica

"E' vero" veniva confermato da altri "C'è qualcosa in quelle paludi che ti entra nel sangue e cambia le persone. E quando muori ti alzi cadavere in piedi e cammini vero le paludi"

"Un centinaio di anni or sono c'era uno strano culto in Olrankan. Non si è mai espanso fuori dall'isola ma si dice che fossero ribelli e adoratori del Vuoto. L'Imperium è venuto e li ha bruciati tutti... così si dice" fu l'ultima voce raccolta

Intanto la costa si avvicinò e la barca si avventurò fra le paludi che costituivano l'estuario di un grosso fiume in mezzo al quale sorgeva la città

Questa era parzialmente coperta dai colonne di fumo e i lampi dei cannoni illuminavano il cielo. Sui tratti di terraferma si vedevano accampamenti di soldati mentre barche armate creavano una specie di blocco navale

Ad un tratto alcuni navigli armati si staccarono dalla truppe assedianti e si avvicinarono alla nave su cui erano gli accoliti che sì fermò. Il capitano si mise a parlare con una di questee

@all

Spoiler

Riusciti entrambi i tiri

 

Modificato da AndreaP
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Victor

Victor si avvicinò ai compagni: "Profilo basso e mani giù dalle armi. Nuadap, stai in mezzo alla gente, per quanto possibile: sei decisamente il soggetto più appariscente ed inusuale su tutta la razzuta barca...".

ĽArbitrator, poi, controlló mentalmente la presenza ed il posizionamento del suo piccolo arsenale, cercando di valutare anche cosa avrebbero potuto e dovuto fare, qualora qualcuno avesse fatto delle storie: una sparatoria sarebbe sfociata certamente in un massacro, con conseguente panico, ma non potevano farsi arrestare.

In un posto del genere, avrebbero rischiato di perdere giorni preziosi senza nemmeno vedere in faccia un giudice. 

Sempre che ci fossero, dei giudici, in quel pianeta dimenticato dalla luce dell'Imperatore...

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Nuadap Dop

“Non sono che la vostra scorta, e voi nient'altro che intraprendenti mercanti. Non hanno motivo di interessarsi a noi, se non per farci pagare un dazio extra per superare il blocco. Ma ritengo più probabile che il capitano ci scarichi lontano dalla meta designata, ci toccherà percorrere il resto a piedi.”

Il tecnoprete non sembrava preoccupato da quanto stava avvenendo. Rientrava nelle possibilità che aveva contemplato alla notizia di doversi avventurare in una zona di guerra civile.

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Omar

Man mano che ascoltava ciò che i passeggeri avevano da dire, Omar si chiedeva perchè il briefing sull'astronave non li avesse già informati di tutto questo: erano informazioni banali, alla portata di qualunque abitante della regione, e l'Inquisizione non le possedeva? A volte pensava che la fama dell'Ordo fosse del tutto ingiustificata.
Questi pensieri vennero interrotti dall'avvicinarsi di alcune motovedette armate. Il tecnoprete aveva ragione, tutto previsto, e tuttavia questo non li autorizzava ad agire incautamente. Victor ha ragione, facciamo vedere solo il minimo indispensabile.
Ora avrebbero visto di che pasta era fatto il capitano della nave.
 

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