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Capitolo 5 - Maggots in the Meat


AndreaP

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Gorald Geren d’Carshai

Rimasto in silenzio per l’interrogatorio, rimango indifferente alla “esecuzione sommaria” per eresia. Mi attivo solo per fare una domanda a Omar. <<Non credo si possa fare ufficialità: non avevano ordine di non rivelare assolutamente la nostra...appartenenza?>>

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3 602 864.m41  8.40

Quando gli accoliti, dopo aver eliminati i tre uomini dediti al turpe mercimonio, discesero dalla collina fino alla città sottostante, il buio ormai li circondava.

Alcune zone della città, come quella amministrativa, avevano macchie di luce, ma per il resto l'illuminazione era garantita solo dagli sporadici lampi dati dai razzi illuminanti che precedevano le bombe.

Di giorno i soldati erano spesso intorno alle mura, ma con il buio si rintanavano nelle loro baracche o nelle taverne circostanti.

@all

Spoiler

Intanto vi muovo

 

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Omar

Potremmo tornare alla taverna dove ho incontrato quei soldati, per mangiare qualcosa. Forse attireremo un po' l'attenzione, ma può essere un modo per attirare altri eretici allo scoperto, se pensano che siamo un bersaglio...
In particolare l'accolito avrebbe incontrato volentieri il giovane soldato che gli aveva dato la sensazione di avere molto da raccontare.

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Gorald Geren d’Carshai

<<Può essere una idea, anche per ripararci per la notte, direi.>> dico leggermente pensieroso. <<Non so se attireremo realmente qualcuno, anche se probabilmente rimangono altri xeno: non mi sembra di aver visto alcuna tecnologia che potesse osservare quanto ripreso dalla bestia che abbiamo ucciso, voi?>>

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Victor

"In questo letamaio di mondo, qualsiasi briciola di tecnologia un po' decente brilla come un faro", sentenziò allora Victor, in tutta risposta. 

"Forse, ora, è comunque meglio non esagerare col dare nell'occhio e tornarcene a quella topaia che abbiamo pagato come se fosse una stanza vera...".

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3 602 864.m41  8.50

Nonostante le parole di Victor seguendo Omar i compagni scesero la collina e si diressero nella zona vicino al limitare della città. Lungo le mura vi erano bassi edifici, alcuni posticci costruiti fra i palazzi crollati, dove le guardie della città stato si rifugiavano dopo i massacranti turni a cui erano sottoposti

Data l'ora la taverna era solo parzialmente piena: i presenti erano tutte guardie. Ve ne erano di tutte le età, alcuni più imbronciati, altri allegri dalla fine del turno, alcuni taciturni ed isolati, altri riuniti in gruppi a far baldoria.

Appena entrati tutti i presenti si voltarono a guardarli, e il silenzio cadde sul locale.
 

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Nuadap Dop

L'opera purificatrice era finita, almeno al mulino occupato dagli xeno.

Tornarono verso la locanda, trovandola occupata principalmente da guardie. Nuadap non riuscì a non pensare alle locande in cui quelle guardie 'non erano', poiché era in esse i sorci ballavano. 
Avrebbe allora potuto ricordare agli altri che in quella città, nottetempo, c'era un fiorente giro di locali e di giochi clandestini, verso il quale il suo contatto locale poteva istradarli per procedere a qualche indagine.

Tuttavia il tecnoprete aveva necessità di rimettere a posto tanto le costole quanto gli ingranaggi, dopo che aveva usato il furgone come un ariete, per tanto una breve pausa non gli dispiaceva. 

 

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Victor

"Beh, si vede che stiamo loro decisamente simpatici", commentò Victor, sottovoce. 

"Mercanti extramondo in un locale per guardie... sarà meglio capire chi ha la faccia più amichevole ed offrirgli da bere. Ed anche capire chi ci pianterebbe volentieri un coltello tra le costole".

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3 602 864.m41  8.50

I compagni si accomodarono ad un tavolo, sotto gli occhi di tutti che in silenzio li guardarono. Lentamente la tensione si sciolse e l'atmosfera tornò sguaiata, con pochi che ancora si interessavano a loro.

Fu allora che gli amici videro un vecchio soldato che faceva un cenno di saluto amichevole rivolto ad Omar.

@Omar

Spoiler

Omar lo riconobbe subito: era il soldato che aveva incontrato nella sua visita precedente

 

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Omar

L'accolito si guardò attorno per ritrovare facce amichevoli. Vide quella del soldato più anziano con cui aveva parlato e lo salutò, quindi si avvicinò al suo tavolo. Lungo il percorso continuò a cercare i volti dei soldati più giovani, specialmente quello chiacchierone.
Spero che il turno sia andato bene disse al veterano Ho pensato di presentarti i miei soci in affari.
Omar sapeva che non ci sarebbe stato bisogno di grandi spiegazioni, nè ne avrebbero concesse. L'arrivo dell'intero gruppo sarebbe stato un messaggio sufficiente per i miliziani, compreso quello con cui stava parlando.

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3 602 864.m41  8.50

Omar si guardò intorno ma non vide facce note, oltre a quella del soldato che gli stava davanti

Il soldato che si chiamava Krass osservò il gruppo "Una strana compagnia la vostra" disse "mi fa piacere rivederti: non è sempre cosa comune in questa città, in questa situazione. Penso quindi che le tue ricerche siano andate bene."

Poi dopo una pausa chiese "Siete qui per riposarvi o altro...?"

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Omar

Con un gesto l'accolito ordinò all'oste un giro di birra per tutti, incluso il veterano. Quindi afferrò una sedia e vi si sedette al contrario, con le braccia incrociate e poggiate alle schienale, molto vicino all'uomo.
Una strana compagnia per una strana situazione su uno strano pianeta. Ora, seguimi con attenzione, e immagina che le stranezze che accadono qui abbiano attirato l'attenzione di quelli a cui le stranezze proprio non piacciono neanche un po', che preferiscono mantenere un certo ordine e una certa pulizia, ovunque ce ne sia bisogno, ma proprio ovunque!
Quindi costoro mandano una strana compagnia a capire come mai capitino tutte queste stranezze proprio su questo pianeta.
Mi segui? Bene.
Ora, la cosa davvero non strana è che chiunque sia coinvolto in queste stranezze si trovi in una situazione complicata, ed è proprio la strana compagnia a decidere chi è coinvolto, e chi invece è in ordine e pulito.
Tu amico mio mi sembri uno ordinato e pulito. Ma penso che ci siano stranezze anche tra quelli che portano un vestitino come il tuo
Omar poggiò sul tavolo due dei bossoli da caccia trovati sul logo degli omicidi nei pressi delle mura.
Magari mi puoi a questo punto aiutare a capire meglio, così che io continuerò a considerarti una persona ordinata e pulita.
Gli sorrise.

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3 602 864.m41  8.50

"Ti seguo ma fatico a risponderti" disse il soldato sorseggiando la bevanda "capiscimi non perché io non voglia farlo ma perché non so cosa dirti"

"Quello che so te l'ho detto l'altra volta: i cadaveri spariscono da qualche tempo. O dove muoiono, vicino alle mura di solito dove cadono le bombe, e li dalla sera alla mattina non ci sono più i corpi. O dai cimiteri, dove alcune tombe sono state profanate. Ma io non so dirti altro: io faccio il soldato, difendo i vivi, non i cadaveri"

"E sinceramente fra tutte le nefandezze che questa guerra ha portato, questa è quella che mi pesa meno: a furia di stare fra i morti diventano cosa comune. E penso che valga anche per i miei commilitoni"

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Nuadap Dop

Quando Omar individuò un contatto all'interno della Locanda, il tecnoprete si limitò a prenderne nota. In particolare, segnava nomi e volti, segni particolari. Poi inviava il tutto tramite datapad al proprio contatto, perché gli inviasse notizie circa quell'individuo.

In realtà, non era nemmeno certo che la voce degli Spiriti potesse arrivare cosi lontano e tornare. Sapeva però che quella voce avrebbe atteso il momento giusto, poi avrebbe riferito il messaggio senza esitare oltre.

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Omar

L'accolito trasse un lungo respiro mentre rimetteva un po' di distanza tra sè e Krass, senza staccargli gli occhi di dosso. Sentiva che il veterano stesse dicendo la verità, ma questo non poteva bastare.
Parlami dei Piumati: chi sono, come sono organizzati, chi li gestisce, in che rapporti sono con voi soldati regolari e ogni voce che gira sul loro conto.

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3 602 864.m41  8.50

Il soldato osservò Omar dubbioso, incerto su cosa dire. "Noi siamo al carne da cannone" rispose "loro sono quelli che fanno in modo che la gente civile e la carne da cannone faccia il proprio dovere: serve qualcuno che faccia rispettare alle pecore la legge"

"Sono al comando del consiglio e del nostro signore. Come tutti noi, alla fine. Non ci sono dicerie da dire: noi moriamo sugli spalti per difendere la città. Loro si assicurano che noi lo facciamo; la gente muore per strada sotto e bombe lavorando, e loro si assicurano che lavorino."

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Omar

Aveva notato insinuarsi nella mente del veterano del dubbio, forse timore, parlando dei Piumati. Il gruppo era dunque uno strumento di controllo interno, non una forza militare di prima linea. Possibile che nessuno tra le fila di questa forza di elité avesse avuto sentore della presenza xeno sul pianeta?
Omar non pronunciò i suoi dubbi, ma era certo che il resto della compagnia stesse vagliando le medesime ipotesi.
Quanto a Krass, Omar sentiva di aver appreso da lui tutto ciò che poteva apprendere. Se teneva qualche segreto, non era a quel tavolo che l'avrebbero carpito.
Se non hai altro da aggiungere, godiamoci questa birra e speriamo di non scoprire altre cose strane.

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3 602 864.m41  8.50

La serata trascorse senza che nessuno disturbasse gli accoliti che trovarono anche un alloggio nella taverna: due stanze da due persone per 6 troni a testa

La notte trascorse senza problemi


3 603 864.m41  3.10

L'alba si alzò sulla città sottoposta ad un bombardamento. Il rumore delle bombe riempiva l'aria e la terra tremava ad ogni esplosione

La sala grande della locanda era vuota, con tutti i soldati reclutati sulle mura. Dietro il bancone  una donna tentavi di impedire che le bottiglie cadessero per le onde d'urto.

Modificato da AndreaP
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