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L'Altrove


darteo

Messaggio consigliato

Raphael Schmidt

Le avete davanti, noi siamo qui unicamente per aiutarla. La vedo turbata, voglio che sappiate che questo museo è molto confortevole e che qui nessuno vi recherà alcun danno. Il carattere della donna mi fa pensare che qualsiasi cosa gli sia successa è accaduta da poco. Vorrei tentare un approccio,anche se fuori luogo, più diretto per capire sia la gravità del suo trauma e se quella donna ha avuto un educazione proveniente da una famiglia altolocata. Ha bisogno di rilassarsi, troverà il tempo per spiegarci cosa le è accaduto e vi assicuro che risolveremo il vostro problema nel modo che più vi aggrada. porgo il palmo della mano di fronte a lei in modo che possa appoggiare il suo ed accompagnarla nella sala del ricevimento.( se lo fa controllo bene quali sono le sue emozioni e se per lei questo tipo di educazione le è familiare ).Come promesso prima gli faccio preparare una tazza di tè nel caso lo gradisce.

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Ludwig Braunbar

@flash back

Spoiler

Osservo la scena dell'assassinio del Maggiore poi esco dalla stanza in silenzio.

A quanto pare Adrian mi ha letto nel pensiero eheh... Spero che non ci siano conseguenze troppo gravi

Quella sera mentre i miei compagni stanno, giustamente, discutendo sull'acaduto, dopo aver ascoltato le ragioni di tutti prendo la parola:

Il buonsenso non c'entra, avevamo due possibilità ognuna coi suoi pro ed i suoi contro ed Adrian ha fatto la sua scelta, anche se mi vergogno un po'ad ammetterlo io avevo pensato di fare la stessa cosa ma a quanto pare sei stato più pazzo di me (rivolgendomi ad Adrian con un sorrisetto).

Premesso questo, secondo il mio modesto parere, non c'era una soluzione giusta a priori, solo sfumature di grigio: ciò che dice August è vero avremmo potuto spremerlo in qualche modo, ma lui era un uomo potente e l'intuizione del dottere per lui rappresentava un pericolo quindi anche la soluzione di Adrian aveva senso.

Tuttavia direi che è ora di finirla con questi discorsi; in attesa del prossimo caso direi di bere qualcosa tutti insieme  vado a prendere una bottiglia e verso da bere per tutti.

Come tutti i giorni mi prodigo a dare una mano al museo come meglio posso, in un momento di svago leggo la notizia del trasferimento di Webb sul giornale; scuoto la testa e mi metto a fare altro.

Mentre avviene la discussione tra Christina ed il Dottor Lann io sono nel garage a pulire le armi e mi intrometto indicando la maschera antigas dicendo con tono scherzoso cercando di sdrammatizzare: Hai un bell'entusiasmo Christina ma se venissi con noi non so se avresti ancora il tempo di creare dei giocattoli meravigliosi come quello.

Nel frattempo veniamo chiamati nella hall, ovviamente mi avvio anche io.

Quando vedo la donna la squadro un attimo e la saluto cordialmente, quando mi rendo conto del suo stato d'animo  e vedo che Raphael sta cercando di tranquillizzarla dico pacatamente: Si calmi signora, segua il mio collega nel frattempo, se gradisce, andrei a prenderle del tè.

 

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Anna Schreiber

Arrivo al museo sentendo da lontano le urla di Vasilij e non riesco a fare a meno di sorridere
Sempre la stessa storia…

Mentre mi acconcio i capelli nel mio solito chignon basso noto il giornale, ma non mi soffermo a leggerlo; l’ho già fatto in ospedale.
Non so se sia stata la scelta giusta fargli fare quella fine, ma giudicando dallo sguardo triste che aveva… probabilmente gli abbiamo solo fatto un favore.

Persa nei miei pensieri mi dirigo verso la hall per accogliere la cliente appena arrivata. Il suo sguardo è agitato. I miei compagni l’hanno già invitata ad entrare quindi mi limito ad indicare con un braccio la stanza in cui farla accomodare con un sorriso sincero, davvero disposta ad aiutarla.

Modificato da Varlusia
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Hans: essendo l'ultimo ad entrare apre la porta ed essendo un tipo di poche parole si limita a guardare il giocattolino di Christina e la applaude fumando il sigaro. Quando la donna entra ascolto il tutto stando seduto su una sedia fumando il sigaro  e se uno dei miei compagni offrirà un the alla signora mi alzerò di mia spontanea volontà a prepararlo cercando di assecondare i gusti della signora 

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Esiste una stanza al piano terra, situata nell’ala nord del museo, che usate per dialogare con i colleghi. E’ grande, spartana e fredda nonostante il gran numero di finestre sulla paretedi destra.
Ci sono molti tavoli posti a ferro di cavallo e il cliente viene fatto accomodare di fronte ad essi… come se fosse uno studente di fronte a una commissione d’esame.
Le pareti sono bianche e tappezzate di varie orme rettangolari, segno che dei quadri hanno arredato la sala per diversi anni (uno di questi raffigurava lo zio Adolfo con un aureola sulla testa. Lo avete posizionato all’ingresso del museo).
Solo un cartello è rimasto appeso sul muro e riporta la seguente frase: vietato fumare.
Il dottor Lann si appoggia al muro, proprio sotto quel cartello, mentre prepara la sua pipa.

La donna in nero rifiuta con garbo il thè e qualsiasi contatto con voi.
Le stranezze non finiscono qui: per molto tempo l’elegante signora non parla mentre è seduta, di fronte a voi, e cerca di bloccare un tremore alla gamba… tremore dettato dal nervosismo.
Dopo altri interminabili secondi apre la sua borsetta e tira fuori una sigaretta di marca insieme a una lunga imboccatura nera.
Fa per accenderla, con uno zippo di puro argento, ma si blocca all’ultimo minuto.
Dalla sua espressione comprendete che la donna ha appena ricordato qualcosa, ecco perchè mette via la sigaretta e inizia a ridere.
E’ una risata priva di alcun divertimento, triste, isterica ma pur sempre contenuta.
La vedete mettersi una mano sulla fronte e piegarsi su se stessa.
Infine la donna riesce a calmarsi e a ricomporsi.
Ed ecco che tira fuori un altro oggetto dalla busta. Un piccolo foglio di cartoncino di cartoncino rigido, simile alla carta usata per le lettere.
C’è scritto qualcosa su quel foglio. La calligrafia è elegante e sinuosa.
La donna si schiarisce la gola e inizia a leggere con una perfetta dizione:
Buongiorno.
Il mio nome è Kora Schultz e soffro di perdite di memorie.
Sono costretta ad annotare molti fatti della mia vita su questi fogli di carta, come ad esempio il mio nome, e mi scuso per questa mia presentazione.
Mi rivolgo a voi per denunciare un caso di omicidio…

Si interrompe.
Vedete i suoi occhi scorrere sul resto di quel messaggio scritto. Ma mette via il foglio per poi “improvvisare” una domanda: chiedo scusa ma… posso realmente fidarmi di voi?

 

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Herr August Weber

August se ne sta seduto al suo posto con le gambe larghe e la schiena appoggiata all'indietro e quando la donna mostra dubbi stava per sorseggiare il suo drink. L'uomo abbassa subito il bicchiere e risponde prontamente. Frau Shultz, noi ci possiamo fidare di lei? In questo genere di cose l'incertezza è sempre reciproca ma se è qui ha sicuramente un lavoro da proporci e la assicuro che noi abbiamo tutto l'interesse a risolvere la cosa. Non ci conosciamo, capisco l'incertezza, ma siamo professionisti. Ma un po' di fiducia reciproca è di beneficio per entrambi... inoltre se non ci dice cosa è successo non possiamo aiutarla. Conclude facendo gesto di andare avanti con la mano.

( se serve uso persuadere 8 )

Modificato da NinjaCow
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L’intervento di August sembra aver persuaso la signora Kora.
Alla conversazione si aggiunge anche il dottor Lann: signora, non crede che si è spinta un po’ troppo per avere dei ripensamenti?
Ad ogni modo, non so se ha compreso cosa facciamo noi. Siamo investigatori… ma del paranormale. Noi non accettiamo casi di omicidio.
Immagino che ci sia qualcosa di “anomalo” in questo assassinio. Cosa potete dirci a riguardo? Chi è stato ucciso?

L’espressione della signora Kora è indecifrabile. E’ come un misto di terrore e fermento.
Vi osserva con i suoi occhi enormi azzurri al di là del velo del suo cappello nero.
Risponde infine alla domanda del dottor Lann pronunciando una sola parola: io.

Quella confessione colpisce il dottor Lann. E’ stordito e incredulo, come se si fosse svegliato di soprassalto da un lungo sonno.
Kora, dopo altri secondi, aggiunge: mi hanno sparato due volte alle spalle. Un colpo alla schiena e uno alla testa. Ho ancora i proiettili dentro di me.

 

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Hans: la guardo con occhi sbarrati e mentre fumava il sigaro tossisce perché gli è andato di traverso il fumo dopo qualche colpo di tosse si ricompone dicendo : scusatemi,prego continui.

Neanche io riuscirei a resistere così tanto sono curioso di sapere come ha fatto,la cosa più plausibile è che non sia umana.

continuo ad ascoltare attento ad i minimi dettagli il discorso della signora 

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Ludwig Braunbar

Guardo la signora con gli occhi sbarrati e poi do un'occhiata ai miei colleghi per vedere la loro reazione: loro sono sicuramente più esperti di me in queste cose magari potrebbero sapere ciò che è successo alla donna.

Questa donna... afferma di aver beccato una pallotola in testa, ciò forse spiega i buchi di memoria, eppure è qui a parlarne con noi. Non sarà una di quei morti di cui parlava quel tale ad Amburgo, quelli che non si distinguono dai vivi... E pensare che avevo anche  preso per pazzo quel tipo ma ora, se quello che dice questa donna è vero... Mer.da.

Cerco di ricompormi e di mantenere un'espressione calma: Questo è sicuramente un evento improbabile mia cara signora Shultz, ma è sicuramente il tipo di avvenimenti di cui ci occupiamo quindi, la prego, ci dica di più

 

 

Modificato da The_Iron_Hawk
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Lilia Kohler

Proprio quando pensavo che la stranezza di questa donna fosse la memoria labile, un altro "dettaglio" completa un quadro a dir poco inquietante.

2 ore fa, darteo ha scritto:

Immagino che ci sia qualcosa di “anomalo” in questo assassinio. Cosa potete dirci a riguardo? Chi è stato ucciso?
Risponde infine alla domanda del dottor Lann pronunciando una sola parola: io.

La mia mente rifiuta di accettare l'ovvietà, rifugiandosi dietro ad una risposta meno plausibile ma più confortante. 

Sarà un modo di dire... magari ha subito un attacco e tutti l'hanno creduta morta... So di starmi arrampicando sugli specchi, ma quasi riesco a convincermi che le cose stanno così. Finché...

2 ore fa, darteo ha scritto:

mi hanno sparato due volte alle spalle. Un colpo alla schiena e uno alla testa. Ho ancora i proiettili dentro di me.

Quindi è... oh cielo... è...

Senza volerlo mi irrigidisco sulla sedia e spalanco gli occhi, non riesco a smettere di fissarla. Insieme allo stupore ed alla paura, un luccichio di intenso interesse mi passa nello sguardo.

Un morto cosciente... uno vero! Per tutte le Valchirie, sembra così viva e controllata e pulita... ma cosa ne faremo di lei una volta risolto il caso e durante? Prima o poi avrà... fame.

Freno il mio entusiasmo, concentrandomi di più sulla realtà. Niente esclude ancora che sia solo una bugiarda cronica.

Come... improvvisamente mi viene a mancare la voce. Mi schiarisco la gola un paio di volte, in modo discreto, riprendendo a parlare con sincera partecipazione. Non posso nemmeno vagamente immaginare cosa... cosa lei abbia passato. Ma comprendo perfettamente la sua titubanza e, davvero, vorrei non doverglielo chiedere. Tuttavia ogni dettaglio può essere d'aiuto. Cosa può dirci della sua aggressione? 

@master

Spoiler

Uso Percezione 6 per capire se ci sta mentendo

 

Modificato da Carrie.4794
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Adrian Hofmann

Guardo incuriosito la signora che dice di avere due pallottole conficcate nel suo corpo

Non è possibile, non è possibile , quasi ridacchiando vado ad accertarmi di persona della veridicità delle parole della donna e quando scopro che è vero rimango immobilizzato e con gli occhi che fissano le ferite

Un... morto cosciente? Possible? Per tutto questo tempo non ne avevo mai visto uno Rimango impietrito i miei tomi parlano di queste creature,  allora esisto veramente , i libri non mentivano!

SII! Esclamo senza volerlo finalmente ho la possiblità di sapere..

Ci dica tutto signora , ci dica tutto ... ogni indizio può essere utile. comincio a girare intorno alla donna con uno sguardo sconvolto con tono isterico dico  come si sente , cosa prova? Cerco poi di ricompormi  bhè si ci parli anche di come diciamo è successo il fatto.

Mi aggiusto la cravatta aspettando le parole della donna

 

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Raphael Schmidt

@descrizione

Spoiler

 

Raphael Schmidt è un ragazzo sulla trentina. Alto 1.80 circa, occhi azzurri e capelli scuri, ha il vizio di pettinarli sempre all'indietro. Nessuno sa nulla del suo passato,tende sempre di evitare l'argomento. Si può intuire di lui che potrebbe provenire da una famiglia altolocata, lo prova l'eleganza dei suoi atteggiamenti e del suo vestire. Ha un suo ufficio all'interno del museo dove lavora come avvocato. È affascinato da ogni tipo di arte, dedica il suo tempo libero a leggere e ascoltare musica. È attratto dal mistero, ha quindi una passione/ossessione per i casi in cui lavora e spera che ogni caso sia sempre più complesso per mettere alla prova il suo intuito.Non ama l'uso della violenza, raramente assume tale atteggiamento, cerca quindi di non arrivare ad usare le armi tranne per le occasioni particolarmente pericolose. Dal modo in cui maneggia e usa un'arma da fuoco si può pensare che sia probabile che abbia avuto una carriera militare.Negli ultimi anni ha viaggiato molto per lavorare come investigatore durante un suo caso incontra Oskar Lann, diventando poi un componente della sua squadra .

 

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Mi trovo con le spalle al muro e le braccia conserte mentre ascolto la donna,la osservo attentamente studiando ogni suo comportamento.Dopo aver affermato di essere una morta non provo nient'altro che dispiacere,sperando con tutto me stesso che stia testimoniando il falso. Sento che è mio dovere aiutarla una volta concluso il caso.

Ora capisco... sta cercando con tutte le sue forze di mantenere atteggiamenti educati,.è terrorizzata , probabilmente si sente sola, non accetterà il fatto che la sua vita non sarà pù la stessa ed il peggio è che vivrà con la consapevolezza di doversi nascondere dalla società tedesca. Fino ad ora non avevo conosciuto nessun altro con le mie stesse condizioni, forse se riesco ad aiutarla riesco a convincermi che ci sarà ancora più speranza anche per me. mi volto verso il dottore Chissà cosa starà pensando, forse lui ha già una soluzione per aiutare questa donna.

tiro un sospiro cercando di concentrarmi sul caso del cliente penserò a lei a fine caso ora, devo focalizzarmi su di esso. Chiederò ad Anna se può estrarre le pallottole dal suo corpo, forse possiamo risalire all'arma che è stata usata per ucciderla, cosi potrà chiudere le sue ferite . è importante sapere chi è e dove abita, conoscendo la sua vita forse riusciremo a risalire ad un movente...spero se lo ricordi.

Estraggo dalla tasta il mio taccuino con la penna con l'intento di annotarmi la conversazione con la cliente.Penso che potrà servire più a lei nel caso dovesse perdere la memoria da un momento all'altro. Mentre volto i fogli per iniziare a scrivere mi rivolgo ad dottor Lann parlando a bassa voce in modo che lui riesca a sentirmi. Come ho fatto a dimenticarmi di una donna così bella, proprio ora ci ho fatto caso...vidi quella donna in quel momento al parco di dodici giorni fa .

Modificato da MaxEaster93
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Herr August Weber

Alla rivelazione della donna August rimane come impietrito. La guarda aggrottando le sopracciglia in un misto di stupore, curiosità e paura. Ad un tratto si risveglia di scatto, appoggia il bicchiere sul tavolo e prende da una tasta interna della giacca il tacquino e una penna. Caso molto interessante il suo. Afferma iniziando a scrivere alcuni appunti. Ho alcune domande, Frau Shultz. Quando è successo? Dove? In quali circostanze? Era di spalle però magari ha visto qualche dettaglio riguardo l'assalitore? O magari ha sentito qualcosa, la sua voce ad esempio, se aveva il respiro pesante o leggero o chissà cos'altro. Ogni indizio può esserci utile. Inoltre devo chiederle se ha nemici che possono volerla morta e nel caso per quale motivo.

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Anna Schreiber

Guardo con sorpresa la signora dopo aver ascoltato la sua confessione.
Tutti i morti che ho visto finora pensavano solo a nutrirsi di carne umana, ma questa sembra una donna… normale, solo impaurita.

Ascolto le domande dei miei colleghi e aggiungo con tono educato:
Risponda a una domanda alla volta. Chiudere gli occhi la potrebbe aiutare a ricostruire meglio quello che è successo. Ogni dettaglio potrebbe essere utile; qualcosa che ha visto, un suono oppure un odore particolare. Se riesce a ricordare gli ultimi in posti in cui è stata, tornare lì sarebbe un'altra opzione per permetterle di ricordare qualcosa.

Se continuerà a non ricordare nulla l’unica cosa che potrò fare sarà controllare se la sua perdita di memoria è momentanea, causata dal proiettile che l’ha colpita in testa, o se è permanente. Nel secondo caso sarebbe un problema.

Modificato da Varlusia
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La marea di domande sembra travolgere in pieno la signora Kora.
Con un notevole sforzo riesce a mantenere la calma ma si vede che è molto agitata: i suoi muscoli si irrigidiscono, trema e di tanto in tanto balbetta.
Non so… non ricordo nulla.
Ma mentre termina questa frase sembra avere un’illuminazione. Fruga freneticamente la borsa e prende un portafoglio e altri biglietti.
Sfila infine i suoi documenti e li legge ad alta voce: mi chiamo Kora Schultz, sono nata il dieci ottobre del diciannove… ho trentott’anni, commenta con un filo di incredulità. A quanto pare si era dimenticata anche la sua età.
Legge poi un altro dei biglietti che ha scritto di proprio pugno: dovrei essere vedova o divorziata, perché non porto alcuna fede ma ho il segno di un anello all’anulare.
Controlla le mani e scopre che è vero.
Prende poi dalla borsa un biglietto del treno. E’ stato usato dodici giorni fa ed è registrato a suo nome. A quanto pare Kora ha preso un treno partito da Teplice e che il viaggio è durato per ben dodici ore. Ha intrapreso questo viaggio dopo il suo omicidio e ha raggiunto Budapest con l’intento di incontrare voi.
La donna non ricorda di aver mai sentito il nome della città di Teplice… fino a quando non legge un secondo biglietto dove ha annotato l’indirizzo di casa sua: via e numero civico di uno stabile nella città di Teplice, ossia una città a nord di Praga.
Kora ora è mortificata dato che non ricordava neanche l’indirizzo di casa sua.
Prende infine una coppia di biglietti.
Il primo lo legge solo con gli occhi per poi commentare: a quanto pare sono abbastanza ricca da comprare i vostri servizi e da coprire i costi dei vostri viaggi, vitto, alloggio e… sperando non dovesse accadere …anche spese mediche.
Il secondo biglietto lo legge ad alta voce: ricorda che sotto il cappotto indossi ancora gli abiti che avevi quando ti hanno uccisa.
Kora scatta in piedi e apre il cappotto.
Sotto il pesante indumento la donna porta vestiti neri, eleganti ma deturpati. Sono sporchi di sangue, terra e detriti.
Il dottor Lann gli dice di non agitarsi, poiché potrebbe rovinare le prove che porta con se.
L’uomo, ispirato anche dalle domande di Adrian, conduce un piccolo esperimento con Kora e scopre che la donna, nonostante sia morta, è ancora in grado di apprendere.
Affascinante, commenta lui.
Ma Kora sembra risentirsi del comportamento e dell’eccitazione del dottore.
Lui però si è già voltato verso di voi: bisogna condurre l’indagine come se la signora Schultz fosse un vero e proprio cadavere. Cercate qualsiasi indizi su di lei e… rimuovete le pallottole.
Ah… ovviamente dovete prima decidere se accettare il caso.

Kora però interviene e chiede che il suo corpo venga esaminato solo da Lilia e Anna: anche se sono morta credo di avere ancora una dignità.


@Lilia

Spoiler


Kora sembra una persona sincera ma molto confusa per via del suo trauma (fisico e mentale)

 

 

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Lilia Kohler

Non ricorda nulla... comprensibile. Bisognerà ricostruire tutto da zero... sempre più intrigante.

Sono favorevole ad accettare il caso. dico lasciando agli altri esprimere la loro adesione o meno.

Anche io trovo le parole e l'atteggiamento del dottor Lann un po' indelicati, ma dato il rispetto che nutro per lui mi astengo dall'esprimere questo sentimento. 

Sarà morta ma non è un oggetto, poveretta. Chissà perché gli uomini intelligenti tendono ad avere poco tatto... e pensare che sarebbe una combinazione irresistibile. 

1 ora fa, darteo ha scritto:

Kora però interviene e chiede che il suo corpo venga esaminato solo da Lilia e Anna: anche se sono morta credo di avere ancora una dignità.

Con tutti i traumi che ha subito, di certo non le serve anche l'imbarazzo di essere esaminata da svariati uomini.

Annuisco, comprensiva. Naturalmente, Signora Schultz.

Modificato da Carrie.4794
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Ludwig Braunbar

Accettare il caso? Penso sia abbastanza ovvio che tutti qui abbiano intenzione di saperne di più sulla signora Kora, da come hanno reagito gli altri siamo davanti ad un fatto più unico che raro... E sono curioso anche io, fino a stamattina non avrei mai pensato di lavorare per coloro che in teoria dovrei cacciare. Tuttavia bisogna essere cauti, dopotutto è pur sempre un morto nonostante l'aspetto, un morto che chiede a NOI, il suo "cibo", di risolvere i suoi problemi... E' un po'come se chiedessi ad un maiale di farmi la dichiarazione dei redditi.

Ascolto con attenzione il racconto della dama, viste le reazioni dei miei compagni il suo caso è inusuale ma possibile. Penso che la sua affermazione sia abbastanza superflua dottore: il caso penso proprio che lo accetteremo; signora Shultz, se ricorda altro o trova qualche altro biglietto non esiti a farcelo sapere per cortesia, potrebbe essere importante. Direi che è giustissimo lasciare il resto alle signore.

A questo punto aspeto gli altri: se, come dicevo, accettiamo il caso mi congederò con garbo dicendo che vado a preparare il necessario e a vedere se ci serve altro.

Modificato da The_Iron_Hawk
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Prima di aggiungere altro mi servirebbe sapere una cosa. Dal momento che è una donna ricca potrebbe anche appartenere ad una famiglia potente o avere un passato di cui so qualche cosa grazie ai miei agganci. Vorrei tirare politica 8 o altre conoscenze se servono per sapere se ho mai sentito parlare di una certa Kora Shultz.

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Raphael Schmidt

Trovo divertente l'ultima affermazione della cliente, penso subito che sia stata una donna con un forte carattere. Ha vagato per diversi giorni pur di trovarci e ha fatto di tutto per portarci degli indizi, rispetto il suo coraggio. Ripongo il taccuino nel taschino emi avvicino a kora Signora Schultz, la morte non priva l'uomo della dignità ,anzi, penso che me ne priverei io approfittando del mio lavoro per vederla senza vesti dico con il sorriso con lo scopo di rallegrare la donna. Però devo chiederle se è disposta a lasciarci la borsa , so che è maleducazione ma può esserci utile per i fini dell'indagine.Abbiamo anche bisogno di esaminare i suoi vestiti, a tal proposito può chiedere a Lilia, lei ha diverse vesti molto eleganti e sono convinto che sarà disposta a prestarveli. Di sicuro sarà difficile per lei essere esaminata come un "cadavere", si faccia coraggio... le auguro  buona fortuna. Mi avvicino all'orecchio di Anna sussurro in modo che Kora non mi senta Anna ho bisogno di sapere una cosa se è possibile, parlo dell'angolazione del foro della pallottola, forse potrebbe essere utile per scoprire diverse cose,per esempio l'altezza dell'assassino o la sua posizione.

Aspetto che la donna esca dalla stanza per sedermi e poggiare la borsa sopra il tavolo, la preparo per essere esaminata. Mi rivolgo ai miei compagni Abbiamo abbastanza indizi per iniziare l'indagine.Lilia ed Anna estrarranno le pallottole,più tardi Adrian le esaminerà e ci dirà quale arma ha ucciso la nostra cliente e forse a quale tipo di persona può appartenere, gli altri esamineranno i vestiti della signora. Crede di essere divorziata o vedova, la mancanza della fede può anche testimoniare un furto, pensandoci mi sembra strano che abbia avuto i soldi per comprare il biglietto. Non è detto neanche che si tratti di una fede,dopotutto è una donna ricca, poteva trattarsi di un anello costoso ma è strano anche il fatto che un rapinatore debba sparare in testa alla vittima, forse l'ha visto in faccia . Magari si è trattata di un esecuzione: lei fuggiva, lui ha sparato il primo colpo alla schiena poi alla testa per finirla....Scusate se divago tanto ho tanti pensieri per la testa. Comunque sia, il primo passo è comprare dei biglietti per Teplice ed affrettarci ad esaminare casa sua. Di sicuro scopriremo qualcosa in più sulla sua vita, magari qualche indizio ci può suggerire che una persona a lei vicina aveva un risentimento nei suoi confronti.Prima di partire vorrei sapere se è stata denunciata la scomparsa della signora, tredici giorni fuori casa desterà sospetto, dopotutto stiamo parlando di una donna cosi bella e ricca. Dottor Lann voi avete qualche amico a Teplice che può darci questa informazione? o magari tu August, forse qualche tuo collega nel giornale sa qualcosa . Dobbiamo anche decidere se portare Kora con noi, trovarsi nel suo appartamento potrebbe giovare alla sua memoria  ma è probabile che sia  rischioso. Qualcuno potrebbe riconoscerla, forse l'assassino potrebbe vederla ed agire di conseguenza o qualche suo conoscente si potrebbe insospettire nel vederla in questo stato.

Se la donna ha lasciato la borsa inizio ad esaminare il contenuto.

@Dm

Spoiler

perquisire 5 ( se serve ad esaminare la borsa )

persuadere 9 ( per la mia richiesta alla donna)

politica economia 5 ( non so se serve per la conoscenza delle persone che si occupano di queste materie ma volevo sapere se kora fa parte di una famiglia che conosco )

 

Modificato da MaxEaster93
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16 ore fa, MaxEaster93 ha scritto:

a tal proposito può chiedere a Lilia, lei ha diverse vesti molto eleganti e sono convinto che sarà disposta a prestarveli.


La signora Kora è troppo alta per indossare i vestiti di Lilia.
Meglio per lei… dato che aveva provato un certo imbarazzo nel sentire un uomo proporle dei vestiti che appartengono a un’altra donna.
Ad ogni modo la signora Kora consegna la sua borsa a Raphael, non prima di aver preso dal suo interno i promemoria.
Nella borsa c’è un rossetto rosso molto costoso, un mazzo di chiavi, sigarette, uno zippo d’argento, il biglietto del treno (usato). Ci sono anche parecchi contanti in un portafoglio, contenente anche i suoi documenti, più un altro piccolo mazzetto di soldi stropicciati e sporchi di sangue.

Il dottor Lann chiede a Kora se ha controllato le sue tasche.
Lei, con fare mortificato, risponde di non ricordarlo. Fruga nelle tasche del cappotto e degli altri abiti. Quello che trova sono delle chiavi di un auto modello Daimler e un biglietto da visita stropicciato appartenente a un certo dottor Harp, specializzato in neurochirurgia.
Kora non ricorda nulla di questo medico e tutti gli oggetti che ha sparso sul tavolo non riescono a far breccia nella sua amnesia.

Il dottor Lann crede di conoscere il dottor Harp ma deve controllare nella sua rubrica buttata chissà dove nel suo ufficio. Nel frattempo si rivolge a tutti voi: abbiamo un bel po’ di cose da fare.
Anna penserà all’autopsia della signora Kora
… si rivolge ad Anna ...sta tranquilla, il nostro cliente non può sentire dolore ma non è più in grado di rigenerare le ferite.
Dovrai fare un’autopsia non invasiva. Estrai le pallottole e consegnale ad August, lui potrà risalire all’arma del delitto.
Nel frattempo prova a parlare con la signora Kora, magari ricorda qualcosa.

Il dottore estrae da una tasca interna della giacca la pipa ma non l’accende. E' stato un gesto instintivo.
Torna a parlare con tutti voi: servono almeno due di voi che vadano nella stazione ferroviaria a parlare con i responsabili dei trasporti. Comprate i biglietti per Teplice e richiedete i permessi scritti per portare le armi con voi.
I soldati della stazione sono sempre un po’ “irrequieti”… meglio non andare da soli.

Dato che le indagini vi porteranno lontani da Budapest per un qualche giorno, almeno presumo, dovremmo dare delle giustificazioni credibili ai vostri datori di lavoro.
Per questo motivo ci occorre che Lilia vada dal suo contatto per risolvere la situazione.

Il dottore apre la porta e chiama a gran voce Christina.
La giovane si precipita immediatamente da lui.
Anche lei ha un compito per oggi: dovrà andare a comprare dei vestiti nuovi per la signora Kora.

Infine il dottor Lann chiede a Adrian e Raphael se, una volta che hanno finito qui, possono raggiungerlo nel suo studio.

@August

Spoiler

Più osservi la signora Kora e più ti convinci di averla già vista da qualche parte.
Ma non vi siete mai incontrati… l’hai vista in una foto (foto di giornale), ma non ricordi dove e in che occasione.

 

 

 

 

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