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Capitolo I - Le Origini del Male


Pippomaster92

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Yskandr

Piazzale

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Bello spettacolo. Una goccia di sangue, un po' di misericordia e compassione, il contentino alla folla, la giovane Violette che fa innamorare la folla... molto meglio che trascorrere un'altra giornata a trascrivere le stupidaggini di questi ignoranti supponenti.

DM

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Per quanto possibile, ricambio  il cenno a lady Eunice, chinando il capo con aria rispettosa e viso riconoscente: che mi pensi pure come un utile, per quanto inaspettato, strumento. Il demone, invece, sussulta e sento il sangue fremere: quella donna saprebbe scaldare adeguatamente qualsiasi alcova.

Rivolgo poi lo sguardo alla baronessina e cerco di tenere l'attenzione su di lei: in fondo, sono un suo uomo di fiducia, per quanto popolano. 

 

 

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Chloe

Master

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Il preparato richiede qualche secondo extra per agire, ma i risultati sono straordinari: l'orco inizia a mutare, diventando un'affascinante creatura con il volto coperto da tentacoli cartilaginosi, con la pelle biancastra. Possiamo controllarlo! Sia lode ad Haagenti: potremo finalmente usarlo per condurre l'umanità fino al suo radioso futuro! Sì, Tessa, è veramente straordinario. Sei riuscita ad ottenerlo, finalmente: lavorandoci maggiormente dovremmo essere in grado di usarlo per mutare le creature come desideriamo. Dico ammirata alla maga, continuando comunque a tenere per me i miei sospetti: un tale progresso in un tempo tanto ristretto non può essere naturale, così come il cambiamento dei suoi desideri. Dobbiamo prendere nota di tutto: questo risultato è cruciale, ci conferma che è possibile mutare il composto semplicemente modificandone la composizione. Dobbiamo assolutamente organizzarci per il tuo piano: abbiamo bisogno di altri test. Vedrai, il mondo ci ringrazierà. Ti ringrazierà. Mostrerai a tutti i tuoi "colleghi" cosa possa ottenere una donna solamente con la propria forza di volontà. E, presto o tardi, sarò in grado di iniziarti ai segreti del mio Signore. 

 

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@Festa festosa

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<<Dovrei giungere qui anche io per chiedere la vostra mano milady, ma ammetto di non voler perseguire codesto obiettivo: siete incantevole e tutti conosciamo l’importanza ed il potere di vostro padre...ma vorrei che mi concedeste l’onore di conoscervi... e la pazienza di conoscermi. Spero di essere per voi un buon amico, prima che uno spasimante: i miei genitori perdoneranno questo mio colpo di testa, spero.>> dico sorridendo alla figlia del governatore, facendole un profondo inchino ed uno più profondo a suo padre quando lo ho nominato.

@master

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È effettivamente una menzogna perché in realtà ai miei interessa il giusto: sono venuto qui più per “sfuggire da loro” che per altro.

Quindi direi un +9 a raggirare ( non credo il +1 di ricchezza qui si applichi)

 

 

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Jean Mantonero

Festa!!!

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Subito dopo Arthorius, annunciano il mio nome, ed immediatamente mi alzo in piedi sorridente Ebbene, sono solamente un cavaliere errante le cui origini risalgono a un'antico casato ormai quasi dimenticato, non sono voluto mancare alla festa della Lady per portare i dovuti omaggi da parte della mia famiglia e per cercare un nobile signore a cui proporre i miei servigi da cavaliere. rivolgo lo sguardo al barone Clyden con un sorriso sicuro, ma non arrogante Tuttavia, sebbene Lady Violette sia una fanciulla di rara bellezza, non oso propormi tra i suoi spasimanti, in quanto persino la mia ambizione, ahimè, viene limitata dalla mia forse eccessiva umiltà. mi rivolgo alla principessa, con finto rammarico Vorrete perdonare questo cavaliere scellerato. concludo con un piccolo inchino rivolto alla famiglia del barone, torno a sedermi.

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Bluff +12 Diplomazia +8

 

 

Modificato da Plettro
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Palazzo

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Le presentazioni di Arthorius e Jean vengono accolte con grazia dal Barone e dalla famiglia. Chi li osserva con maggiore attenzione è però proprio la baronessina, che sorride impacciata e timida ad entrambi. Sembra quasi che voglia rispondere a Jean, quando egli si ritira dalla schiera degli spasimanti, ma poi lascia perdere. Probabilmente pensa che sarà più semplice parlarvi dopo, durante la festa.

Viene poi chiamato Sir Berthold Roxpaget, che avanza, si inchina splendidamente e parla con voce limpida e forte "Mia signora, la mia presenza in città ha ben altri motivi. Come il vostro augusto padre già sa, sono un cavaliere di ventura e ivi sono giunto per rendere sicure queste terre. Già il mio braccio appartiene alla città. Ma nel momento in cui vi ho vista, ho perso anche il mio cuore: nonostante io non abbia terre e non abbia altro titolo che quello di cavaliere, mi unisco a coloro che vorrebbero conquistare il vostro animo, ed esservi amico" 
Una profferta d'amore che il barone accoglie con sguardo un po' severo, ma che fa imporporare la baronessina. Dalla folla di popolani si alza qualche risatina femminile per l'audacia del cavaliere e per il suo romanticismo. 

Non annunciato, ma chiaramente l'ultimo nobile a dover essere presentato, giunge poi Sir Demetrio Silvedo. Anche lui si inchina, e parla con voce accorata "Mia signora, il mio amore per voi è qualcosa di eterno ed inamovibile, come il sole in cielo e l'acqua nel mare. Io vi conosco da più tempo di tutti questi nobili ospiti, eppure sono colui che ha dovuto superare più difficoltà e ostacoli pur di potervi anche solo rivedere. Ci fu un tempo in cui la mia presenza a palazzo era bene accetta, ed io ero come un figlio per vostro padre e un fratello per voi. Ma il mio cuore mi ha tradito e mi ha fatto perdere il privilegio di essere amico della vostra famiglia. Ho perso molto, il giorno che il mio animo ha dato voce alle sue pene. Eppure oggi sono pieno di speranza: finalmente vi posso vedere di nuovo, e finalmente posso chiedere la vostra mano, Violette"
La reazione a questa dichiarazione è molto variegata: il barone e il banditore sembrano colti da una certa dose di ira ma non sono sorpresi; la dama di compagnia della baronessina spezza il ventaglio che teneva chiuso tra le mani, tanta è la rabbia che cerca di trattenere. Chiunque si trovi vicino ai due padiglioni o in prima fila nota benissimo questo gesto di rabbia. La baronessina diventa color ciliegia dall'imbarazzo e si nasconde il volto tra le mani. 

Silvedo si alza e raggiunge il padiglione dei nobili, come se non fosse successo niente. 

A questo punto riprende a parlare il banditore, sovrastando il chiacchiericcio della folla "Per l'ora del pranzo, l'onorevolissimo barone Clyden offrirà un sontuoso banchetto. La tavola del signore è aperta ai suoi ospiti diretti, ma molti altri tavoli saranno disposti per la brava gente di Weldon. Fino ad allora il Palazzo è interdetto alla popolazione" aggiunge l'ultima postilla perché già qualche curioso sta rompendo le righe e si dirige verso il portone dal quale sono entrati il barone e la famiglia. Il Palazzo dei Clyden è un edificio che la gente comune vede davvero di rado.

Comincia la festa vera e propria, anche se per ora in sordina: contro le mura interne del fortino (disposti in modo da sfruttare bene l'acustica) sei musici attaccano con dei brani molto tranquilli e leggeri. La folla si disperde, paggi, popolani, servitori (quelli non impegnati nei preparativi), guardie, nobili minori, mercanti e artigiani si mescolano formando capannelli e chiacchierando amabilmente. Solo la baronessina, il fratello e la madre si ritirano nuovamente nel Palazzo. 

Il barone Clyden si ferma a parlare con Sir Brandly e Sir Roxpaget. Dai gesti che mima sta parlando di qualche battaglia o scontro o duello. Tre uomini d'arme che parlando delle loro avventure. 

Sir Silvedo se ne sta in disparte, a braccia conserte e con un certo vuoto della folla attorno a sé.

La dama di compagnia della baronessina scompare tra la folla, lasciando la protetta alle cure della madre. 

Yksandr

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Donna Eunice ti raggiunge tagliando la folla come un coltello nel burro. Chi le ha visto spezzare il ventaglio si fa da parte senza troppi complimenti. E l'obbiettivo della donna sei tu. Ti si ferma davanti, a pochi passi, e ti squadra ancora una volta soddisfatta "Sono lieta che l'abito vi stia a pennello. Con così poco preavviso si è fatto ciò che si poteva. Vi voglio ringraziare ancora per il servizio reso l'altro giorno. Anche se temo che né il barone né sua moglie ne saranno particolarmente gratificati. E ora ci si è messo di mezzo anche quel bruto di mio fratello" poi sembra accorgersi di averti dato troppa confidenza e cambia discorso "Siete qui da solo? Non avete famiglia che vi accompagni?"

 

Chloe

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"Si, abbiamo bisogno di altri soggetti, altro denaro...lo dico così spesso che ormai mi sembra di essere più un mercante che una studiosa" commenta amareggiata Tessa. Ora che siete così vicine all'obbiettivo, è frustrante dover ancora sottostare a problemi così triviali "Ma per quanto riguarda i soggetti, ho qualche idea. Se effettivamente questa somministrazione durerà quelle poche ore, potremmo provarla su noi stesse in tutta sicurezza. Sono altresì convinta che solo così potremmo comprendere appieno ciò che stiamo facendo" si carezza il braccio deforme "Sospetto che se non avessi avuto questo interessante incidente, forse non sarei giunta a questi risultati. E poi entrambe abbiamo una mente acuta e limpida, non ci faremo certo spaventare da un'esperienza così peculiare come..." ma le sue parole vengono interrotte da un furioso bussare alla porta, al piano di sopra. 
Davanti all'ingresso ci devono essere tre o quattro persone, che parlottano nervosamente e ad alta voce. Una di esse si fa sentire sovrastando le altre: è un uomo chiaramente furioso "STREGA! Sappiamo che hai rapito tu i ragazzi! Apri la porta, o la butteremo giù noi!"

 

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Yskandr

Nel mezzo della folla

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Faccio un profondo inchino, forse molto più cortese di quanto ci si aspetterebbe da un borghese senza troppe risorse, e tengo la testa china, in segno di rispetto (e per tenere quieto il demone nella mia testa): "Vi ringrazio per la vostra premura, mia signora. Sono io che vi sono eterno debitore. Purtroppo, come avete ben visto, sono solo: i miei genitori mi hanno messo al mondo, per poi liberarsi di me, in fasce, quando i loro desideri si sono volti altrove. Mezzosangue di nascita e mezzo cittadino per volontà: la benevolenza delle vostre graziose signorie è stato il primo gesto sommamente gentile della mia vita, posso certamente affermare, e di ciò non posso che esserne infinitamente grato".

 

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@Festa festosa ( e pazzi coraggiosi)

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<<Sir Demetrio!>> dico mentre mi avvicino un poco, facendo un leggero applauso. <<Plaudo al vostro coraggio! Storia da bardi la vostra.>> gli sorrido per cercare di dargli l’idea di empatizzate. <<Non dovreste stare in disparte: fate il gioco di chi vi contrasta così!>> gli faccio cenno di seguirmi al tavolo. <<Inoltre, sarei curioso di sentire la vostra storia...se avete desiderio di raccontarla, altrimenti potreste dirmi come avete imparato a combattere così!>> dico mimando i gesti in modo alquanto...sbagliato e goffo. 
 

@master

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Raggirare +9 o +10 ( come sempre)

 

 

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Jean Mantonero

Palazzo

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La mia presentazione ha l'effetto desiderato, sembra che abbia attirato la curioisità della baronessina, tanto che voleva quasi rispondermi nel bel mezzo delle presentazioni, tuttavia il banchetto comincia e vedendo Arthorius dirigersi verso Sir Demetrio, mi avvicino al barone Clyden ed i due cavalieri, i quali sembrano star parlando di battaglie e di prodezze cavalleresche. 
Decido di avvicinarmi, casualmente, per origliare la loro conversazione senza dar l'idea di starli spiando.

 

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Chloe

Master

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Ascolto interessata le idee di Tessa, godendomi la sua graduale discesa verso la verità. Continuo ad essere insospettita per questo suo cambiamento improvviso, ma non nego che sia piacevole sentirla parlare di sperimentare su sé stessa o su altri esseri umani. Il discorso, purtroppo, viene interrotto: ci sono delle persone intente a parlottare alla porta, che accusano Tessa di essere una strega. Alzo gli occhi al cielo per la loro ignoranza, parlando quindi alla maga Andiamo alla porta: vedrò di parlare io con i miei concittadini e di cacciarli. Almeno potremo tornare a ragionare sulle cose veramente importanti.

 

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Festa

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Yksandr

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Eunice mostra un po' di dispiacere, ma in fondo la tua storia non è certo unica o inedita. Cambia subito discorso, comunque.

"Questi giorni promettono di essere carichi di sorprese, messere. Li trascorrerete tutti alla festa, o il vostro mestiere vi terrà altresì impegnato? In caso contrario potrei avere un piccolo lavoro per voi...ben pagato, ma sul quale tenere il riserbo"

Jean

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I tre parlano di scontri violenti con orchi, goblin e banditi. Il barone racconta di come un grosso barbaro dalla pelle verde gli abbia quasi mozzato un braccio...ventidue anni fa. E Roxpaget racconta di come abbia ucciso il capo degli orchi nella foresta di Weldon: un duello rapido e brutale tra un cavaliere appiedato e un furioso mostro armato di asce gemelle. 

Arthorius

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"Sono un cavaliere errante, ho imparato da un maestro, e poi soprattutto sulla strada. Ho affrontato cavalieri, mostri e briganti...ma nessuno viscido come il segretario del barone. Ah, ma di chi complotta contro di me!" ti guarda con attenzione, per la prima volta da quando gli hai rivolto la parola "Voi non siete di qui, vero? Non ho riconosciuto il cognome"

 

Chloe

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Tessa si ferma solo per indossare la mantella e coprire meglio il braccio fasciato, poi ti precede fin sulla porta. Spia col suo strano cannocchiale, ma le persone sono troppo vicine alla casa, così si fa da parte e resta fuori vista.

Quando apri la porta ti trovi davanti a quattro popolani, due uomini e due donne. Li conosci di vista, gente del quartiere meno abbiente: tre sono operai tessili, il quarto è un carrettiere. Sono armati di randelli di fortuna. Ma oltre a loro c'è una quinta figura: è lo straniero pallido e magro della Compagnia della Rosa. Un uomo sulla trentina, il volto freddo e tagliente, sguardo acuto e abiti semplici neri e grigi. Al collo una catena sottile in peltro e rame con una strana runa. 

"E tu che ci fai qui? Sei in combutta con la strega?" ti chiede il carrettiere, ma prima che possa aggiungere altro lo straniero interviene con voce calma "Suvvia, tutti siamo innocenti fino a prova contraria. E poi sarebbe il caso di mostrare un po' di cortesia. Io sono Pelidan di Temhill, tanathomante dell'accademia di Neltanis. Sono qui con Sir Roxpaget...e deduco che voi non siate Tessa Keen"

 

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Jean Mantonero

Festa

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Roxpaget e Barone

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Mi avvicino ai due uomini, i quali parlano delle loro eroiche imprese e dei loro terribili nemici Cosa sentono le mie orecchie! commento fingendomi appassionato dal racconto del duello tra il paladino di Atar e il capo banda orchesco Sir Roxpaget, il suo racconto mi ha ricordato del fatto che volevo complimentarmi con lei ed i suoi compagni di come ha liberato Weldon dalla terribile minaccia del capo degli orchi. mi intrometto nel discorso Però, se permette, volevo conoscere anche il resto della vostra compagnia... Ma noto che non sono venuti alla festa, è interessante come attorno a voi sembra ci sia quasi una sorta di alone di mistero... chiedo cercando di apparire intrigato piuttosto che invadente A cosa è dovuta tutta questa riservatezza? La città vi è grata e avete numerosi ammiratori tra il popolo, sono sicuro che il resto della compagnia verrebbe ben accolta qui! mi complimento con il paladino per poi rivolgermi al Barone Barone Clyden, naturalmente volevo ringraziarla di persona per avere invitato un umile Mantonero alla festa di sua figlia... Magari, dopo, potremmo parlare della mia offerta... Chiaro, una volta finita la festa!

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Diplomazia +8 per convincerlo a parlare e non risultare maleducato
Sense Motive +5 per capire se mente a riguardo della propria compagnia
Raggirare +12 se lo reputi necessario

 

 

 

Modificato da Plettro
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Chloe

Master

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Davanti alla porta si trovano quattro persone dei quartieri bassi, armati con armi di fortuna. Nulla di strano, se non fosse per la presenza di uno degli avventurieri della Compagnia della Rosa, l'uomo pallido e magro. Questo potrebbe complicare le cose. Annuisco allo straniero, presentandomi con una riverenza Chloe, erborista e farmacista. Ero qui per portare alla signorina Keen delle scorte per i suoi studi, ho deciso di fermarmi per un tè. Non credo sia ancora considerato immorale. Dico guardando con severità lo straniero, aggiungendo Posso sapere cosa stiate cercando e su cosa si basino le vostre accuse? La signorina Keen è una scienziata e una ricercatrice, non certo una strega. O forse devo presumere che chiunque usi le erbe medicinali o le arti magiche sia una creatura malvagia e corrotta? Perché in tal caso dovreste sospettare anche di me, di mastro Khavrak o del qui presente messer Pelidan. 

Master

Spoiler

Conoscenze (Arcane, Piani e Religioni) +10+1d6 sull'amuleto portato al collo da Pelidan. Conoscenze (Locali) +10+1d6 sull'accademia di Neltanis

 

 

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Yskandr

Magheggi alla festa

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"Mia signora, nei limiti del rispetto dovuto alla celebrazione di Madonna Violette, mi metto a vostra completa disposizione, per ciò che riterrete opportuno. E nella più completa discrezione. Il mio lavoro si è sempre e solo basato su di essa", rispondo, con un inchino di rispetto. 

Sotto l'ombra del mio volto oscurato dalla posizione china, il demone sogghigna, al solo pensiero di continuare ad avere vicino una donna tanto bella, forte, decisa ed influente. 

 

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Festa

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Arthorius

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"Certo che no, figuratevi. Era solo curiosità. Ho sentito il vostro discorso di presentazione...avete fatto molta strada per niente, alla fine. Spero vi stiate almeno godendo il soggiorno" sorride mesto "perché come avete visto, l'ospitalità qui non è sempre garantita. Abbonda l'arroganza, invece"

Jean

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"Mi spiace, ma i miei compagni non erano molto desiderosi di partecipare. Pelidan è un solitario, per non parlare di Lwyelin. E la cara Vivienne non apprezza particolarmente formalità ed etichetta. Inoltre sono qui come rappresentante di me stesso, non come leader della Compagnia. Ma grazie per l'interessamento. Se volete incontrarli posso organizzare magari una cena o una battuta di caccia"

Il Barone sorride compiaciuto "Il vostro, sir Mantonero, è un nome antico che non volevo e non potevo ignorare. Anche se di recente non ho sentito nulla sul vostro casato. Ditemi, come vanno le cose laggiù?"

Yksandr

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Lei sorride velatamente "Avete la simpatia della baronessina, che vi ritiene un cortese amico. E forse avete anche fatto un'opera buona a fornirle quel discorso così...accorato. Forse è il caso che usiate la vostra voce amichevole e ragionevole per metterla in guardia da sir Silvedo. Chiaramente io non vi ho mai detto queste parole"

 

Chloe

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"Io non presumo mai. Io so, oppure non so. Ma per rispondere alla vostra domanda... ebbene costoro credono che la padrona di casa sia una strega. Pare girino strane voci, e sembra che qui la gente vi presti fede. Hanno chiesto a me, in quanto incantatore, di accompagnarli. Comunque sono certo che si tratti di un equivoco" indica l'atrio dietro di te "La maga è in casa?"

Nota

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L'amuleto ha una runa in Antico Medlyn (lingua della Magia Arcana), dal significato complessivo di "morte/rinascita/pace". Ma è anche un focus arcano.

L'accademia è la scuola di magia più famosa del Regno, ma anche una delle meno frequentate: accetta solo chi si presenta con un progetto magico, o uno studio, che desta l'interesse dei docenti. Non accoglie necessariamente i maghi migliori, ma di certo i più eclettici e acuti. 

 

 

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@Fedta Festosa

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<<Temo che l’arroganza abbondi ovunque, non soltanto in questa corte. Dovreste conoscere mio fratello...>> dico con un sorriso. <<Quanto al resto, non ero granché dell’idea di sposare la figlia del governatore neppure quando ero a casa, ma le pressioni di famiglia...quantomeno ho viaggiato, era un mio grande desiderio sin da piccolo... ma, di nuovo, la famiglia.>> 

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Se serve, +9 o +10 a raggirare

 

 

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Jean Mantonero

Festa!!!

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Roxpaget e Barone

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Fortunatamente, riesco a convincere Roxpaget a farmi lui stesso questa proposta, la possibilità di una cena o una proposta di caccia con l'intera compagnia è allettante: stringeremo false amicizie e impareremo le loro debolezze, in modo da pugnalargli le spalle Sir Roxpaget, ne sarei molto felice, in fondo anch'io cerco di fare il possibile per risistemare questo mondo in difficoltà... Quelli come noi devono collaborare, se vogliono far fronte alle minacce del mondo esterno. sorrido E poi non voglio perdermi la possibilità di conoscere un quartetto così interessante! Le dispiace se porterò un caro amico, vero? Lo ha già conosciuto, Sir Arthorius Azuj. spiego al paladino di Atar.

Alle parole del Barone Clyden sorrido lievemente imbarazzato, come se mi avessero fatto un complimento che non mi merito, ma dentro di me tiro un sospiro di sollievo: i Mantonero sono ancora rispettati Barone Clyden, le sue parole mi onorano, sono felice che il nostro nome continui a venir ricordato, i Mantonero rimangono padroni di un piccolo feudo a nord di Ivrestia ove la mano ferma di mio padre, il Conte Jacques Mantonero, dirige e protegge i nostri sudditi. spiego al barone La mia famiglia rimane devota ad Atar e la nostra tradizione cavalleresca rimane il nostro cavallo di battaglia, mi scusi il gioco di parole, sono i nostri cavalieri che ci portano onore e prestigio. Sa? Ogni Mantonero è destinato a diventare cavaliere errante, fino ai 30 anni, quando sarà abbastanza vecchio per sposarsi. continuo a spiegare, mi piace molto parlare della mia famiglia Purtroppo, la nostra famiglia si sta trovando un poco in difficoltà, lo ammetto. Ai nostri occhi, sembra quasi che l'era della cavalleria, fuori dal nostro feudo, si sia conclusa, nessuno sembra più interessato ad accogliere i servigi dei nostri prodi cavalieri e ciò ha portato molti nostri giovani a vagare senza sosta per Ivrestia cercando di farsi un nome da soli, cercando mostruosità orribili, piuttosto che farlo sotto le dipendenze di un regnante... In pochi sopravvivono. dico con rammarico Quasi rimpiangiamo i tempi in cui le nostre terre erano infestate dai mannari, quelli erano tempi gloriosi, quegli abomini erano così numerosi che tra il popolo c'era il detto "Per ogni Mantonero vi è un Licantropo"... Ma almeno all'epoca i nostri uomini erano numerosi e dal forte braccio, rispettati e ben accetti in qualunque corte del nostro regno. continuo nella mia spiegazione, che nel frattempo sta prendendo una discreta nota drammatica Almeno, però, i licantropi sono quasi estinti, nelle nostre terre.

Spoiler

Le parti sottolineate sono falsità, i cavalieri mantonero diminuiscono perché non c'è più nessuno che gli renda licantropi, alcuni giovani Mantonero rimasti umani fanno una "Cerca" simile a quella di Jean, mentre altri "disertano" o muoiono orribilmente durante il loro cavalierato. 
E' vero che un tempo il feudo era infestato dai mannari ma... I mannari erano nient'altro che cavalieri mantonero e stavano ben attenti a quante cacce ai danni dei contadini compiere, qualunque mannaro venuto dall'esterno, che credeva di trovare un paradiso all'interno del feudo, sarebbe stato ucciso ed esposto al popolo per dimostrare che i cavalieri andavano effettivamente a caccia di mannari e non destare sospetti.

Diplomazia +8 Raggirare +12

 

 

 

Modificato da Plettro
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Chloe

Master

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La signorina Keen è in casa, stavamo parlando poco fa. E temo di non poter acconsentire alla vostra offerta: sta conducendo un esperimento alchemico. E non credo che i cittadini di Weldon gradiscano l'idea di svegliarsi pieni di macchie la mattina successiva. Dico guardando soprattutto i miei concittadini, girandomi poi verso il mago E credo che anche lei abbia di meglio da fare che importunare una studiosa per delle superstizioni.

Master

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Raggirare +10+1d6 (spendo un punto ispirazione)

 

 

Modificato da Ian Morgenvelt
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Yskandr

Alla festa, tra la folla

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"Se madonna Violette mi concederà nuovamente l'onore di rivolgermi la parola, cercherò in ogni modo di aiutarvi, mia signora. So che non possiedo certo un nobile lignaggio, ma spero mi potrete sempre considerare un vostro devoto fedele. Se anche solo di penna e di favella, non avete che da domandare", rispondo, contando i rintocchi di gioia nella mia testa, nel comprendere appieno, infine, la debolezza della intera situazione. 

Che gradevole meraviglia. 

 

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Festa

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Arthorius

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"Ora mi sembrate abbastanza grande da decidere da solo. La famiglia non è tutta questa gran cosa, a volte. Certe volte è davvero meglio decidere per sé e alla malora l'arroganza di chi pretende di organizzare la tua vita" si scalda, parlando di ciò. Forse liberandosi di un peso.
"Immagino quindi che siate qui per la festa e basta, a questo punto. Buon per voi. C'è invece chi ha deciso di non presentarsi nemmeno" allude chiaramente a Fosco. 

Jean

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Rimestare gli antichi splendori di un passato di cavalleria e gloria sembra uno dei passatempi preferiti dei nobili signori. E il barone non è da meno. Le storie che gli racconti accendono una fiammella di orgoglio nei suoi occhi, e sembra molto colpito da quanto il rispetto per l'antica vita della spada sia ancora presente nella tua famiglia. Anzi il fatto che il tuo racconto trasudi decadenza e malinconia sembra esaltarlo ancora di più! "Sono precisamente i miei pensieri, davvero. Ah, se non fosse per la morte che hanno portato, a volte mi verrebbe da benedire quei rozzi e selvaggi orchi: ci hanno dato qualcosa per cui combattere, ci hanno fatto ritrovare il giusto spirito del nobile uomo d'armi. Eppure è già tutto finito, grazie al nobile Roxpaget. Ah, mi sembra solo ieri che ho ricevuto i miei speroni e sono andato all'avventura. Una cerca che mi ha condotto al più grande dei miei tesori...la baronessa" sorride al ricordo "Ma mi ha fatto anche capire il valore della spada e dell'onore, e il valore dei propri sudditi. Senza di loro non siamo niente...ma se diventiamo troppo simili a loro, ancora perdiamo ciò che siamo davvero. Questi tempi di pace sono un morire vivendo..." scuote il capo "Ma bando all'uggia e ai cattivi pensieri, siamo qui per festeggiare mia figlia. Propongo un brindisi a voi e a lei, messeri"

Yksandr

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"Devoto? Forse state osando un po' troppo?" chiede più con divertita curiosità che con vera arroganza. Dopo tutto con le sue arie e i suoi bei vestiti sarà anche una nobile, ma è pur sempre solo la dama di compagnia di una baronessina e per di più di origine straniera. Ma poi sorride appena, senza troppa allegria ma senza malignità "Una mia mancanza, perdonate. Oggi sono di umore contrariato"

La mattinata passa tranquilla, specialmente dopo la tensione con il cavalier Silvedo: verso mezzogiorno vengono portati all'aperto altri tavoli e gazebi, per formare una serie di padiglioni sotto i quali banchettare. Un gruppo di poveri, composto dai quasi-senzatetto della città, sta già ricevendo ora pane caldo, piccole ceste con verdura e frutta e dei semplici vestiti nuovi e puliti. A distribuirli, niente meno che la baronessina...o meglio, alcune sue cameriere prendono gli abiti dalle sue mani e li donano ai poveri. 

[Ancora un giro di post, poi il banchetto. I nobili possono decidere vicino a chi sedersi, unica esclusa la baronessina (che è tra padre e madre). Yksandr può tentare di sedersi con la servitù, col popolino o con gli attendenti/dignitari.]

Chloe

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La sicurezza con la quale ti rivolgi al mago è tale da lasciarlo di sasso. E non solo lui: i quattro popolani abbassano gli sguardi a terra e strascicano i piedi carichi di vergogna. Si, forse hanno esagerato e la tua fermezza li ha fatti rinsavire. 
Pelidan fa un mezzo inchino "Mi dispiace, non desidero disturbare. Posso passare un'altra volta, oppure possiamo incontrarci altrove se la signorina Keen non apprezza le visite in casa. Però.." esita appena un istante "A prescindere da tutto questo, dei ragazzi sono spariti davvero e forse l'aiuto della maga potrebbe tornare utile. In verità ero giunto più che altro nella speranza di chiederle una mano"
Dopo di che, se non fai nulla per trattenerlo, il mago saluta, si scusa ancora per l'equivoco e si allontana assieme ai popolani. 

NOTA
 

Spoiler

Raggirare...32...vedi tu.
Pelidan sembra onesto quando spiega il motivo della sua visita. Probabilmente ha seguito i popolani arrabbiati più per moderarli che per capitanarli. 

 

 

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