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Capitolo 1 - Un Amico nei Guai


Pyros88

Messaggio consigliato

Andor Hawkwinter, ladro umano con il simbolo dei Dragoni nelle pupille!

Un tesoro! Ha detto un tesoro? Ma che, davero!?

Penso senza più ascoltare con attenzione.

Mi risolvo tutti i problemi, fanciullo la mia famiglia, i matrimoni combinati e racimolare due spicci per una partita a carte!

Gli altri continuano a parlare, ma non faccio che pensare a come spendermi i soldi del tesoro!

"Dobbiamo trovare quella pietra..."

Dico ad un tratto, forse interrompendo qualcuno.

"Certo... Per... consegnarla alla guardia cittadina... Sottrarla ai diabolisti... Opere di bene..."

Mi affretto ad aggiungere, onde evitare figure da pulciosi...

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Annerine Ipazia Dezlentyr

"Si, ma questa pietra è in effetti...perduta, giusto? Nessuno sa più dove sia. Anche se temo che, come crede Kaimir, questo non fermerà affatto i cultisti" l'idea di un tesoro mi interessa a mala pena, la  mia famiglia è piuttosto ricca. E io, per quanto voglia trovare il modo di rendermi indipendente, non intendo costruire la mia fortuna su denaro sottratto indebitamente. Ma potrebbe essere una buona esca per far uscire allo scoperto i cultisti e liberare la mia città una volta per tutte. 

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Masumi 

Ascolto con attenzione le parole di tutti e sento la dirompente forza di Andor che mi coglie come un onda fresca che sbatte sulla scogliera.

Sono assolutissimamente d'accordo con Andor. Dobbiamo fermare ad ogni costo questi esseri spregevoli e ridare a chi di dovere quanto troveremo.

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Kythorn 11 (Giugno) - Primo Pomeriggio

"Nient'altro, mi dispiace. Quello che mi ha detto è frutto delle mie deduzioni estrapolate da quel poco che mi hanno detto mentre mi interrogavano. Non è stata il classico cattivo dei romanzi che srotola la matassa dei suoi piani diabolici ed astutissimi in un monologo autoincensante prima di porre fine alla vita del suo avversario." dice il nobile cercando di fare dell'ironia. 

"Suppongo verrà informato dall'investigatore del Vigile Ordine dei Magistri e Protettori, un certo Barnibus Blastwind. Un tipo davvero particolare quel mago, molto arguto, in effetti devo dire che quanto vi ho detto è stato anche merito delle sue meticolose domande e deduzioni. Pensate è riuscito a capire che la mia seviziatrice era una drow ancor prima che glielo raccontassi. Ha notato un paio di capelli addosso a me; li ha guardati, li ha annusati e poi ha accennato ad una qualche costosa fragranza femminile al mughetto con una nota di un qualche raro fungo sotterraneo e che la lucentezza argentea del capello unita alla sua setosità e sottilezza lo rendevano inequivocabilmente un capello di un drow, femminile, non una persona comune ma benestante dato i costo di quella essenza che quindi non poteva essere del drow imprigionato con me e di cui era già al corrente. Ha fatto poi una magia e ha capito che fosse di una persona malvagia e quindi ha formulato la sua deduzione cercando poi retoricamente una conferma da parte mia. Ogni tanto il suo collega gli faceva qualche domanda o considerazione e lui rispondeva sempre con un 'Elementare Cromley.'. Mi ha fatto molte domande, anche non inerenti solo al rapimento di stanotte, credo sia ben informato su tutto quanto successomi fino ad ora. Probabilmente ha parlato con Hyustus Staget (il capitano del quartiere del porto che ha fermato Masumi e Kaimir al magazzino) od ha ricevuto un rapporto riguardo a quanto gli abbiamo raccontato sul mio rapimento."

Kaimir & Masumi

Spoiler

Rammentare che mentre ve ne stavate andando dall'ufficio di Staget avete incrociato un membro del Vigile Ordine dei Magistri e Protettori accompagnato da un individuo dal taglio più "militare".

 "Non so se sia davvero persa. Secondo quel mago se la stanno cercando così ossessivamente, qui a Waterdeep, non deve essere in mano a mio padre a Neverwinter e nemmeno dispersa ed irritrovabile. Forse a torto forse a ragione, pensano che io possa saperne qualcosa o che comunque essa sia in mano a qualcuno o nascosta in un luogo ben preciso."

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Andor Hawkwinter, ladro umano affascinato

Neverember parla di un tizio che fa magie senza fare magie. Affascinante!

Ma la cosa importante è

"La pietra! Renaer, quella pietra... Forse non è proprio una pietra, ci hai pensato? Forse si chiama così per qualche altro motivo, e somiglianza a qualche altra cosa.

Pensaci un istante. Tuo padre, prima di andare a Neverwinter, ti ha detto o dato qualcosa? Qualsiasi cosa!?"

A andiamo Renaer! Qualcosa devi sapere!

Dragoni! Oro! Mio!

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Kythorn 11 (Giugno) - Primo Pomeriggio

"Nulla. Come vi dicevo non eravamo in buoni rapporti da diverso tempo e mi sono dissociato nettamente dalla sua ombra e dalle sue azioni. Ho rivendicato quella che tutti conoscevano come Villa Neverember perché apparteneva in origine alla famiglia di mia madre ed è per questo che ne ho ristabilito il nome originario, tutto il resto non mi riguarda più." dice il giovane uomo rabbuiandosi un poco in viso. "Se non la ha con sé, potrebbe essere nascosta a palazzo o nel castello, un qualche luogo difficile da raggiungere per i suoi agenti, altrimenti l'avrebbe già recuperata. Dubito quindi che si tratti di questa residenza, anche se non posso esserne certo, però da quando ha ricevuto la nomina di Lord Svelato non ha quasi mai messo più piede qui."

 

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KAIMIR GOST
Tiefling paladino di Lathander

Mi sa che ci conviene abbandonare l'idea di scoprire dove e cosa sia la pietra per il momento. Forse è il caso di prepararsi ad una visita dei cultisti o dei loro demoni alati.
Se non per riprendere Renaer, verranno in cerca di vendetta 
dico cercando di portare l'attenzione su quella che per me è la minaccia più immediata. Potremmo mettere qualche incantesimo a protezione della casa o che comunque ci aiuti e avvantaggi nel caso di attacchi.
Nel frattempo potremmo raccogliere informazioni su quanto avviene in città e le voci che girano...lo so, è un piano molto "passivo" ma al momento non saprei da dove riprendere ad indagare 
concludo con poca enfasi e cercando di pensare dove potremmo andare per cercare di avere qualche indizio da seguire. 

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Andor Hawkwinter, ladro umano disperato.

"Oppure!"

Mi affretto ad aggiungere.

"Oppure potremmo cercare nel castello, o neo palazzo, col permesso di Lord Neverember. Così potremmo anche proteggerlo.

Piccola pausa ad effetto... E azione!

"Ma avrebbe potuto parlarne con qualcun altro? Aveva un uomo fidato?"

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Kythorn 11 (Giugno) - Primo Pomeriggio 

"Penso che sia giusto che torniate nelle vostre dimore e che mettiate ordine alle vostre persone." dice gentilmente osservando le ferite ancora non del tutto guarite, le macchie di sangue ed i danni ai vostri indumenti. "Avete fatto molto per me, non posso farvi rischiare oltre le vostre vite e le vostre energie sono chiaramente poche. Adesso la mia sicurezza è in mano alla Vigilanza Cittadina fino a che non rafforzerò il mio corpo di guardie personali. Mi hanno già informato del numero di agenti, fra i quali anche degli incantatori, che si occuperanno di me e devo dire di sentirmi alquanto al sicuro. Ma voi fate bene a cercare di proseguire le indagini ed io cercherò di fare lo stesso tramite le mie conoscenze e contatti, anche se pare chiaro che nessuno sabbia davvero qualcosa al riguardo di questa pietra, chi la abbia o come trovarla. Magari tutta questa caccia al tesoro è inutile e frutto di dicerie mentre la pietra si trova nelle man di mio padre a Neverwinter."

"Chiunque può entrare nelle aree pubbliche, ma quelle riservate al personale ed alle cariche istituzionali sono strettamente sorvegliate e da quando mio padre è stato destituito non posso più sfruttare la mia parentela per raggiungerlo nei suoi uffici o partecipare ad eventi riservati od elitari." dice ad Andor forse per la prima volta dispiaciuto di non poter far uso del proprio legame di sangue con quel padre disprezzato. 

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Kythorn 11 (Giugno) - Pomeriggio e Sera

L'incontro con Neverember è ormai finito ma nuovamente egli dimostra la propria gentilezza ed accortezza facendo arrivare da delle ottime botteghe di sartoria della città degli indumenti del tutto simile, se non identici, a quelli che avete indossato la sera prima per il finto evento a cui avete partecipato secondo le vostre famiglie e che ora sono in pessime condizioni dopo i difficili scontri che avete dovuto affrontare e si prende pure la libertà di fornire una nuovo farsetto d'arme, altrettanto elegante, per Andor, ed una nuova cotta di maglia per Kaimir, le cui armature avevano subito pesanti danni ed erano ormai da buttare. Vi date quindi appuntamento per metà pomeriggio presso la Casa delle Mani Ispirate, il tempio di Gond di Waterdeep, dopodiché venite ricondotti alle vostre rispettive dimore o sedi dalla carrozza messa a disposizione del Neverember. 

Il tempio del Signore di Tutti gli Artigiani è un complesso religioso composto da quattro edifici principali, racchiusi da un grande muro di compatti blocchi di granito anneriti dai passati incendi e coperto da muschio ed edera rampicante, dove i sacerdoti danno vita al proprio ingegno ed alla propria perizia artigianale creando opere d'arte, nuove invenzioni ed oggetti di mirabile fattura. All'interno, la grande cattedrale, chiamata Sala dell'Esposizione, è un vasto spazio pentagonale che si libra attraverso una volta a crociera di oltre 24 metri sopra il pavimento di marmo. Le cinque semicupole che formano il soffitto sono continuamente nascoste dietro immagini illusorie delle glorie del Portatore di Meraviglie, da un veliero con vele latine che solca un mare agitato dalla tempesta alla costruzione progressiva di una cattedrale a volta fino alla complessa struttura lignea di un torchio da stampa. I cinque grandi pilastri che sostengono la cupola sovrastante sono tutti di bronzo, alti 15 metri, e fusi per raffigurare massicciamente lo stesso Gond che sostiene la cupola superiore sulle sue spalle da fabbro nude e muscolose. L'abside pentagonale formata dietro di loro è un luogo ombreggiato e tranquillo in contrapposizione al tumulto della volta interna, che è quasi perennemente piena di visitatori, turisti, laici, manifestanti e segnata dal clangore, il ticchettio e ronzio di dozzine di pezzi da esposizione dall'alba fino al sorgere della luna.

La volta interna è il vero spazio espositivo, pieno di una gamma in continua evoluzione di tecnologia all'avanguardia (ma raramente veramente sperimentale). Corde avvolte in velluto definiscono spazi espositivi in cui le macchine a moto perpetuo fanno girare i loro ingranaggi, i sistemi di pompaggio dell'acqua riprogettati dimostrano i loro principi, i motori a vapore fumanti sbattono i pistoni e le macchine per tessere intrecciano la lana. Ogni pezzo è un'opera di un waterdaviano devoto a Gond, in mostra agli impresari innovativi della città per studio o commissione. Quasi tutti i pezzi sono accompagnati dal loro capo inventore o rappresentante designato, a disposizione per spiegare i principi e l'applicazione del lavoro a un visitatore interrogante. Tecnologie particolarmente pericolose o preziose sono spesso accompagnate da uno dei golem meccanici rilegati in ottone conosciuti come "Omo di Gond" che fungono da guardiani del tempio per l'intero complesso. Indipendentemente da ciò, questi grandi costrutti in ottone possono essere trovati in piedi o di pattuglia in tutto il complesso e nella sala sia durante le ore di apertura che di chiusura. Fra le opere esposte potete ammirare:

un modello funzionante, alto di circa un metro, di una torre campanaria fatta di metallo, bronzo, legno e vetro e da cui proviene un incessante ticchettio. Un disco bianco su cui sono montate al centro due piccole punte dorate, allungate e cesellate in maniera molto elaborata, e sulla cui circonferenza sono distribuiti dodici numeri;

una strana macchina in legno con una seduta e dei complessi ingranaggi collegati a quelle che hanno tutta l'aria di essere della ali fatte di tela, simili a quelle dei pipistrelli;

un modello in miniatura di una tartaruga dragone meccanizzata, la targa recita "Grande Belchy. Affondata nel Porto di Deepwater nel Giorno delle Meraviglie del 1363 DR;

una sorta di elmetto con un paio di piccole ed articolate braccia e mani a cui stato dato il nome di "elmo risvegliante";

un modello in miniatura di una strana struttura rossa e dalla forma simile ad una manta la cui targa recita "Il Marpenoth Scarlatto. Sommergibile lantanese. Varato nel 1489 DR.

Ad ogni modo riuscite ad ottenere un incontro con uno dei sacerdoti artigiani più rinomati del tempio. Di fronte a voi compare un'essere che non avete mai avuto modo di vedere, ma soltanto sentito raccontare: un dragonide. L'essere bipede sembra una via di mezzo un drago ed un essere umano: la sua pelle scagliosa dalla tonalità ocra presenta dei riflessi bronzei sulla scaglie più grosse e sulle escrescenze ossee che spuntano dal suo viso, le sue mani hanno solo quattro dita artigliate così come i piedi nel quale una delle dita è rivolta all'indietro in maniera simile alle zampe degli uccelli. Gli occhi assomigliano a quelli di un rettile e la sua statura alta è accompagnata da una costituzione robusta ma non massiccia. Rispetto ad un drago la differenza più evidente, oltre alla statura eretta sono la mancanza della coda e delle ali. Il suo aspetto è talmente alieno da non riuscire nemmeno a capire se si tratti di una femmina o di un maschio così come se si tratti di un individuo giovane, di mezza età od adulto, per quel che riuscite a comprendere vi sembra stare in perfetta forma. E' la persona di fronte a voi a dirimere ogni dubbio presentandosi come Valetta, sacerdotessa itinerante fermatasi a Waterdeep da qualche tempo. Le raccontate dell'arma che avete visto in mano al drow e Masumi espone le proprie conoscenze su armi molto simili che stanno prendendo piede in estremo oriente. La dragonide è molto interessata al racconto di Masumi e gli rivolge diverse domande riguardo ai progressi tecnologici di quelle terre lontane. Quando poi cercate di tornare a porre l'attenzione sul motivo per cui siete venuti al tempio, la dragonide vi conferma si tratti di una "pistola", un'arma in grado di scagliare con grande forza e velocità un proiettile metallico grazie alla combustione di una speciale mistura di polveri, un dono di Gond stesso a Lantan. Vi racconta come l'arma si stata sviluppata durante il periodo in cui quella nazione si è trovata catapultata ad Abeir a seguito del cataclisma magico della Piaga della Magia; un'invenzione resasi necessaria per affrontare le gravi minacce a cui il regno si è trovato sottoposto in quel mondo ostile ed ignoto. Vi racconta anche come Lantan non sembri intenzionata a diffonderne la conoscenza al di fuori dei propri confini o di avviarne una esportazione. Vi appare genuinamente sorpresa che un drow ne possieda una e la preoccupa l'ipotesi che possa averla sottratta a qualcuno o che qualche lantanese abbia imbastito un commercio illegale di queste armi, soprattutto perché la loro produzione dovrebbe essere ancora molto limitata ed attentamente supervisionata dai loro inventori ed armaioli oltre che dal culto di Gond e sotto stretto controllo del Culto di Gond e delle autorità di Lantan. Altro non sa, o forse non può dirvi, e così abbandonate il tempio non del tutto soddisfatti di quanto scoperto, ma sicuramente con dei nuovi elementi ad arricchire il puzzle di questa arzigogolata ed avvicente faccenda che sembra ruotare intorno alla Pietra di Golorr ed al tesoro che cela.

Rientrate a casa prima dell'ora di cena e tutti trovate ad attendervi un messaggio fattovi recapitare da dei portalettere: "Il mio nome è Fel'rekt Lafeen, il drow che teneva d'occhio il Neverember. Sono stato rimesso in libertà. Incontriamoci al Portale Spalancato domani a mezzogiorno.".

Modificato da Pyros88
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Annerine Ipazia Dezlentyr

Osservo le meraviglie "meccaniche" con occhio ammirato: sembrano giocattoli incredibilmente complessi, ma ho sentito dire che funzionano quasi come se fossero magici. È una strana cosa, specialmente per me che ho un rapporto particolare e intimo con la magia. 

Ma lo stupore è maggiore quando incontriamo questa "Valetta": mai vista prima una creatura tanto strana e comunque interessante: il fatto che di possa discorrere con lei come se fosse un'umana la rende se possibile ancora più strana ai miei occhi. Ma tutto ciò è un buco nell'acqua, perché non può o non vuole dirci molto sulla strana arma del drow.

Per fortuna torno a casa giusto per trovare una lettera del suddetto drow. L'indomani mattina dovrò parlarne ai miei compagni e poi recarmi all'incontro.

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KAIMIR GOST
Tiefling paladino di Lathander

Porterò l'esperienza al tempio nei miei ricordi, sia per l'incontro con Valetta, creatura affascinante ed esotica, si per gli strani oggetti esposti.
La visita al tempio ci da sì nuove informazioni, interessanti, ma per ora poco utili a capire come muoverci in tutta questa feccenda.
Tornato a casa però finalmente trovo qualcosa che potrà far luce su quanto sta avvenendo.
Bene bene...finalmente forse abbiamo qualcosa su cui lavorare penso leggendo la lettera, fiducioso per l'incontro di domani
 

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Kythorn 12 (Giugno) - Mezzogiorno

Andor, con una delle carrozze di famiglia, passa a prendere Annerine e gli altri di voi e vi fate portare fino a poca distanza della Locanda del Portale Spalancato dove entrare in perfetto orario.

Il clima è il solito, anche se nei dintorni non vedete Volo, non che sia la prima volta che non lo troviate in locanda e dopotutto è perfettamente normale. Anche Durnan non si vede, al momento. Yagra è al suo posto ad uno dei tavoli in compagnia di altri, gente della sua risma ad una prima occhiata. Obaya Uday, la chultiana sacerdotessa di Waukeen, che Andor aveva avvicinato qualche giorno prima è da sola, intenta a scrivere su un diario; quando vi nota entrare rivolge un breve cenno di saluto all'Hawkwinter e poi torna a posare gli occhi sul diario. 

Una cameriera, già vista altre volte, vi si avvicina per chiedere che cosa desideriate, ma non fate tempo a risponderle che un fischio giunge alle vostre orecchie da sopra. Alzando lo sguardo vedete il drow affacciato alla balaustra dal secondo piano che vi fa segno di salire. Sembra in perfetta forma, segno che deve aver ricevuto delle discrete cure magiche, ben più di quelle basilari fornite inizialmente dalla Vigilanza Cittadina. La cameriera a quel punto vi lascia andare dire altro od accompagnarvi, stranamente; forse ha ricevuto indicazioni di lasciarvi soli durante il vostro incontro. Saliti trovate il drow che nel frattempo si è diretto ad un tavolo lontano sia dalla balaustra che dal corridoio che conduce verso le camere in affitto della locanda. Al tavolo c'è un mezzelfo (non mezzo drow) dall'aria rispettabile, nel suo vestiario appariscente ma di ottima fattura contraddistinto però da un cappello terribilmente appariscente. Al tavolo, apparecchiato già anche per voi, trovate già pronte diverse portate nonché bottiglie di vino e di altri alcolici; nulla di paragonabile alla sontuosità delle tavole imbandite di voi nobili ma certamente una tavolata notevole. "Benvenuti, prego accomodatevi, mangiamo e conosciamoci meglio. Il mio nome è J.B. Nevercott e voglio ringraziarvi per aver tirato fuori dai guai Fel'rekt." vi dice con fare un poco affettato ed un elegante gesto della mano diretto ai posti a sedere di fronte a lui. 

Modificato da Pyros88
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Andor Hawkwinter, ladro umano incuriosito.

La giornata inizia male: non trovo nulla da indossare!

Impiego quasi un'ora a decidere cosa mettere, per fortuna ho dato disposizione di svegliarmi presto...

Il problema è che non conosco bene la cultura drow, e non so come impressionarli.

Alla fine opto per un vestito scuro, mantello porpora ed un magnifico cappello a tesa larga con piuma.

E non è lo stesso dannato cappello che indossa uno dei due commensali? Non proprio uguale, ma abbastanza simile da farmelo togliere con un gesto di stizza.

E che cavolo!

Siedo al tavolo con disinvoltura.

"Andor, del casato Hawkwinter. Abbiamo avuto il piacere di conoscere Fel'Rekt, sebbene in circostanze spiacevoli, ma non mi pare di aver mai sentito il vostro nome."

Spoiler

Ovviamente dando per scontato che non lo conosca. Se invece ho sentito già il suo nome, edito.

 

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KAIMIR GOST
Tiefling paladino di Lathander

Raggiunta la locanda rimango un po' stupito quando il drow ci porta ad un tavolo al piano di sopra e veniamo accolti da un mezz'elfo.
Non mi aspettavo di parlare con colui che probabilmente ha assunto Fel'rekt, ma forse meglio così, potremmo ottenere più informazioni.
Immagino conoscerà già i nostri nomi. Ad ogni modo piacere di conoscerla, sono Kaimir Gost. dico sedendomi al tavolo.
A cosa dobbiamo quest'invito? Non credo sia solo per ringraziarci di aver aiutato il vostro amico...

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Kythorn 12 (Giugno) - Mezzogiorno

"Milady." riaponde il mezzelfo al presentarsi di miss Annerine, accompagmando la parola con un gesto della testa ed uno al drow per invitarlo ad aiutare la giovane nobile a sedersi; cosa che il drow fa senza battere ciglio. 

"Oh beh non sono di nobili natali come voi, quindi è comprensibile non abbiate mai sentito di me. Non sono che un umile merciaio itinerante, specializzato in abbigliamento maschile, fornisco materiali sartoriali ed abiti già confezionati provenienti da tutta la Costa della Spada ed oltre per le boutique più rinomate di questa ed altre città. Ho saputo quello che avete fatto per l'erede dell'ex Lord Svelato; notevole a dir poco, soprattutto voi milady. È stato sorprendente scoprire che siate dotata di tali poteri innati; è un bene che non tutto il male venga per nuocere e che da un retaggio difficile possano nascere nuove opportunità di affermazione e rivalsa, a dispetto dei pregiudizi. Vero?" ed il suo sguardo, fino ad allora su Annerine, si posa su quello Kaimir al quale risponde dopo un intenso attimo. "Vedete, è curioso vedere dei nobili cimentarsi in faccende simili, non solo rischiando la reputazione personale e del proprio casato od ordine, ma anche la vita e le conseguenze di un sentiero insidioso fatto più di ombre che di luci. Mi chiedo che cosa vi spinga, per voi e la vostra missione divina forse la risposta è fin troppo ovvia, ma voi altri? È solo intraprendenza personale o è la noia ed il bisogno di sensazioni forti? O forse è una più prosaica e scontata avidità? Anche se sarei pronto a scommettere che il motivo non è questo, almeno non preminentemente. Sbaglio forse?"

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Andor Hawkwinter, ladro umano NOBILE

"Eggià. Già, già. Posso capire certamente la vostra sorpresa signor... Nevercot?

Posso aver mai indossato qualcosa di vostro, per caso?

Non saprei!

Ad ogni modo, la vostra sorpresa è lecita come dicevo. Certo, potrebbe sembrare strano che facciamo tanta fatica per aiutare un nostro pari, soprattutto considerando la nostra fantastica guardia cittadina!

Ma voi? Se per noi le ragioni possono essere molteplici, non riesco proprio a immaginare come un mercante di vesti, per quanto pregiate, possa essere coinvolto in questa storia, al punto di ingaggiare qualcuno di fenomenale come Fel'Rekt!"

Spoiler

Ovviamente insight come se non ci fosse un domani per vedere la sua reazione, quella del drow e analizzare la risposta

 

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Kythorn 12 (Giugno) - Mezzogiorno

"Molto probabile, anche se ci tengo a dire che nulla è davvero mio dato che, anche nel caso di abiti già confezionati, l'abile mano che li ha confezionati non è la mia." risponde con un certo recitata umiltà e tono affettato, i classici atteggiamenti dell'alta borghesia e dei ciecoli nobili. È chiaro come sia una figura altolocata, raffinata, abituata ad avere a che fare con persone di prestigio e con una certa dialettica artificiosa e di circostanza. 

"Credo ci sia un comprensibile fraintendimento. In questa storia non ero assolutamente coinvolto e Fel'rekt non è al mio servizio. Aveva delle questioni in sospeso con Loreloth ed ha scoperto che aveva preso di mira il Neverember, per questo lo sorvegliava in segreto e ha cercato di impediene il rapimento. Non sapeva ancora le motivazioni dietro all'interesse della drow per il nobile, ma le ha scoperte una volta rapito mentre interrogavano Neverember in maniera brutale. Ora voi quanto siete a conoscenza della faccenda? Suppongo che Renaer Neverember vi abbia raccontato della Pietra di Golorr, o vi ha tenuto segrete le motivazioni per cui è stato preso di mira dalla Mano Destra del Nessus?"

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Annerine Ipazia Dezlentyr

Questo Nevercott è affascinante e affabile, ma se spera che gli si dica tutto quello che sappiamo così, senza nemmeno pensarci su... è un ingenuo. "Invero siamo mossi da numerose motivazioni. Parlando per me, lo faccio spinta sia dal desiderio di rendermi utile che per... senso di colpa. Mi sento responsabile per la morte del povero Floon e credo di dovergli almeno questo"

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