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Capitolo Zero: Fuggitivo


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22 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 12:25

Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

Iver incrocia le braccia di fronte alla Incubo, aspettando che la ragazza si prenda il tempo necessario per analizzarla. Mentre Elle si sporca le dita di olio, l'uomo ascolta la breve storia di Deneb annuendo per tutto il tempo. "Ti sei imbattuto nella Fortuna dell'Imperatore, eh? Fortunato è chi la vede e non finisce in catene...!" l'uomo accende un fiammifero e dà fuoco alle ceneri della pipa, boccheggiando fumo acre. "Sei in debito con la ragazza, così vuole la legge del mare. Valkur non perdona gli ingrati." Quella che sembra una minaccia, forse a ben pensarci è solo un consiglio dato con voce troppo solenne.

Il mastro carpentiere si volta di 180 gradi e sorride alla Cercascogli, sottoposta a un trattamento di bellezza in uno dei pochi momenti in cui non è in mare. "La Cercascogli, costruita dal mio migliore defunto amico Isaac e capitanata da suo fratello Besnik per più di dieci anni. Se questo legno potesse parlare...! Questa graziosa donzella riposerà a terra per un po', finché non troveremo un nuovo capitano degno del suo nome. Ah, mesta la sorte di Seline d'Autremont. Pensare che ce l'avevo messa io, a quel timone..." come ogni vecchio signore che si rispetti, Iver ogni tanto parte per la tangente. Ritrova il filo del discorso solo guardandovi in faccia. "Scusatemi, parlo troppo, è...l'età. L'età."

L'odore di tabacco bruciato si mescola a quello del legno bagnato e della salsedine. L'uomo indica un barile in un angolo, sulla quale qualche carpentiere distratto ha poggiato un secchio con degli attrezzi e alcuni panni sporchi. "C'era una creaturina di mare intrappolata, ma non sapevamo di chi fosse. All'inizio abbiamo pensato a qualche bracconiere, ma chi mai andrebbe a caccia con una nave così piccola? L'abbiamo liberata, nessuna creatura del mare merita di essere rinchiusa." e nel pronunciare queste parole, si accarezza il medaglione che porta al collo.

Modificato da Bellerofonte
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Elle

Ascolto, rapita dal racconto del brigantino e dei suoi comandanti. L'espressione però si fa chiusa e corrucciata quando finalmente ho notizie del Mephit L'avete liberato... proseguo la frase del mastro d'ascia, lenta e deliberata ...non avreste dovuto... era in gabbia per i suoi misfatti... e stavo cercando chi, tra i saggi di questa città, potesse giudicarlo e condannarlo alla giusta punizione. Sbuffo stancamente, svuotata di ogni forza dalle emozioni che si sono rincorse durante la mattinata, una più intensa dell'altra. Tant'è... Mi mordo il labbra, riflettendo accuratamente. In un certo senso, mi mancherà il mephit, era un'alternativa comoda e decisamente economica alla presenza di un uomo a scaldarmi le notti su Incubo. Sorrido mesta tra me e me, ignorando i miei due interlocutori ancora per un momento. Quel che è fatto, è fatto. Non si può tornare indietro. Sussurro piano a me stessa, quindi mi rivolgo nuovamente ad Iver Stando così le cose, non ho altro da aggiungere. Il mephit è libero, che possa incontrare la sorte che merita. Invece, la mia piccolina è ancora nelle vostre mani. Ne sono la proprietaria, quindi, se non le secca, vorrei qualche ragguaglio sui lavori che state portando avanti su di essa, nonché dare una mano con le riparazioni: me la sono praticamente costruita da me, so dove mettere le mani. Con un rapido ripensamento, proseguo E... giusto a titolo informativo... a carico di chi saranno le spese? Confesso senza imbarazzo che le mie finanze, dopo il viaggio che mi ha condotto qua, non sono esattamente abbondanti... 

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Deneb

Continuo ad osservare quell'uomo con un misto di ammirazione e soggezione, come non mi accadeva da tempo. Vedo che mi ascolta con interesse, annuisco alle sue affermazioni, come lui annuiva alla mia storia " So bene di essere in debito con lei... Non sarà la legge del mare, ma so che i debiti sono tali e vanno onorati " sorrido serio, mentre poi ascolto con interesse la storia della Cercascogli.

Guardo Elle con interesse, quella ragazza continua a stupirmi, mi segno mentalmente di chiederle maggiori informazioni in merito a questa cosa. In fondo si sa che noi Tabaxi possiamo essere curiosi come le donne.

Torno a guardare l'uomo, attendendo una sua risposta, prima di porre una nuova domanda " Quale sarà quindi il nostro futuro prossimo... ci sono un sacco di novità e ancora più incognite " la coda dondola ritmicamente, tradendo impazienza e curiosità.

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Il 1/4/2020 alle 16:54, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 12:25

Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

L'uomo annuisce al tabaxi, approvando in pieno le sue opinioni. Quand'è che Deneb sentirà di aver estinto il suo debito con Elle? Dovremo attendere che si verifichi un'altra situazione di pericolo di vita? C'è un limite di tempo? Volete metterlo per iscritto?

"Gli spiritelli non sono né buoni né malvagi, come i pescecani. Il mare appartiene a loro, siamo noi gli intrusi." la voce di Iver si è fatta seriosa e più saggia, mentre continua ad accarezzare con due dita il medaglione dorato. Al mutare dell'argomento, invece sfodera una risata grossa e roca decisamente adeguata a qualcuno della sua stazza. "Non ti preoccupare, ragazzina, la tua nave è nelle mani dei carpentieri migliori del continente." le mani si agitano, ondulando un no categorico. "Ti abbiamo requisito la nave senza permesso, è il minimo che possiamo fare. Tieni per te le tue monete, compraci da bere...o dei vestiti." - in effetti il casual di Elle sta attirando gli occhi maliziosi di numerosi carpentieri. E' un mondo ingiusto, questo di fine 1400: una donna non può neanche indossare ciò che vuole senza sentirsi costantemente minacciata.

Il futuro preoccupa tutti, mio caro Deneb, tranne il carpentiere in questione. "Non so quanto vi abbia spiegato Kilash, ma se avete domande, sono qui per questo. Firmare quel pezzo di carta è un impegno che dura per tutta la vita per molti di noi. A maggior ragione in questi tempi bui."

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Elle

Guardo ancora il carpentiere, ma la mia espressione si fa educatamente perplessa prima, poi decisamente contrariata: il modo di pensare dei continentali è parecchio differente da me isolana Può darsi che siano come pescecani, ma io appartengo al mare... non mi sento un'intrusa sull'acqua, ma qui... Sbuffo e abbandono il discorso, divenuto oramai privo di senso. L'hanno liberato, il resto dei discorsi è filosofia: non può portare ad altro che parole, buone da spendersi attorno alla tavola, non in un cantiere. 

La notizia che i costi delle riparazioni saranno a carico della Loggia mi riempie di gioia, facendomi brillare gli occhi fino a quel momento corrucciati. La battuta invece mi sfugge, e all'accenno ai vestiti abbasso di colpo lo sguardo a darmi un'occhiata, una mano che corre sulla gonna e la solleva appena, per controllare non abbia qualcosa che non va, incurante dei centimetri di pelle che scopre. Non vedo nulla di sbagliato, ai miei occhi, né macchie né tagli o sfilacciature, solo un pochino sgualcita. Nulla a che vedere con la maglia nella sacca, a cui urge davvero una sistemata.  Con sguardo perplesso, mi rivolgo al capomastro Cosa c'è che non va con i miei vestiti? incapace di cogliere l'allusione in quanto troppo lontana dal mio modo di ragionare Sono carini, puliti e pratici... anche se dovrei accomodarli un poco... Lascio andare la gonna, lisciandola un paio di volte per farla cadere bene sulle gambe, guardando il carpentiere che riprende a parlare. Finalmente passiamo al secondo punto della visita, le domande. E visto che già gliene ho fatto una sui miei abiti, non ci trovo nulla di sbagliato a proseguire con qualcun'altra. Tanto, se nella fretta mi dimentico di qualcosa, il gatto e la sua curiosità mi verranno in soccorso Kilash, già... attacco subito, una lampadina nel cervello accesa all'improvviso ad ispirare le prime, anche se non le più pressanti, delle domande. Quanti anni ha? E' sposato? fidanzato? Perché è così timido? 

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Deneb


La questione dell'inquilino costretto nella stiva dello Sloop viene archiviata con un semplice dato di fatto, è stato liberato. Seguo lo scambio di battute fra i due sorridendo in maniera sghemba, quando Iver accenna al vestiario di Elle. La guardo, mantenendo l'espressione quindi cerco di correrle in aiuto, aggiungendo un paio di dettagli che potrebbero esserle utili nel capire dove l'uomo voglia andare a parare " Hai presente il discorso sul codazzo di gente e la faccenda sulla libertà... Che quasi nessuno lo capisce o la pensa in questa maniera... Ecco credo si riferisca a questo " concludo mentre un paio di colpi di coda più repentini del solito sottolineano la ricerca della ragazza di qualcosa che non vada sulla sua gonna, con il conseguente aumento di centimetri di pelle scoperta.

Con qualche attimo di ritardo, torno a dare attenzione al capomastro e alle sue domande, non potendo però esimermi dal ridacchiare divertito a quelle di Elle su Kilash" In effetti, almeno nel mio caso, non sono stati troppo prodighi di informazioni sulla Loggia ed eventualità ad essa legate, piuttosto Kerberos mi ha messo di fronte " accompagno le ultime tre parole mimando della virgolette con le dita, a sottolineare la "gentilezza e il tatto " con cui esse sono state esposte " Alle conseguenze delle mie azioni... se fossi entrato nella Loggia o se non lo avessi fatto... " sospiro pensieroso, ancora turbato da quello che si prospetta essere il mio destino, quindi tornando a guardare l'uomo concludo " Quindi una panoramica generali di oneri e onori e compagnia danzante non sarebbe male, tanto per avere un'idea di massima di cosa aspettarci, almeno in minima parte... "

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Il 3/4/2020 alle 17:06, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 12:25

Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

Iver non trattiene un'altra grassa risata ascoltando le strane domande della ragazza. "Kilash! Sposato...!" e di nuovo a ridere inarcando la schiena in avanti, tenendosi la pancia con una mano e la pipa nell'altra. Arriva a tossire per il fumo inalato di traverso; diamine, ce lo avrete sulla coscienza! "Uh, Procan mi fulmini se non ridevo così da anni" l'uomo si ricompone tornando a respirare alla normalità. "No, il Capomastro Kilash non ha mai avuto interessi amorosi, che io sappia. Passa solo troppo tempo da solo, chiuso in quello sgabuzzino."

Il carpentiere sbatte delicatamente la pipa sul dorso dell'altra mano per far cadere un po' di cenere, e dopodiché continua a boccheggiare nuvole grigio-bianche. Fa un cenno con la testa ad entrambi di seguirlo sei passi più indietro, dove un catasto di assi e qualche botte sono sedili perfetti per mettersi comodi e intavolare la discussione che interessa tanto Deneb quanto Elle. "Oneri e onori, dite? L'onore più grande è forgiarsi del titolo di Pioniere." l'uomo si alza la manica sinistra mostrandovi un tatuaggio piuttosto elaborato di una bussola, simile a quella che sventola sugli stendardi appesi al torrione sopra di voi. Se posate gli occhi abbastanza a lungo, notate che l'ago si muove sulla pelle, puntando sempre il grosso edificio sopra di voi, sede dell'organizzazione. "Siamo esploratori; dovremmo esserlo. Morris Burglar, il fondatore della Loggia, aveva in mente di raccogliere persone capaci di riempire ogni spazio bianco sulla mappa del continente, gente eccezionale, dotata di intraprendenza e coraggio. Ma sapete com'è, quando muore il fondatore e non c'è qualcuno a colmare il vuoto, si perde l'ideologia e subentrano la politica, gli interessi, il potere, il denaro. Dopo la partenza della Scirocco Prima, i Pionieri hanno chiuso il sogno della Loggia nel cassetto e siamo diventati una gilda come tutte le altre." c'è tanta amarezza nella sua voce.

"Di tanto in tanto qualcuno riesumava il sogno di Morris: il capitano Blake, sir Irving Townsend, Kilian Fuinur. Si fecero carico delle Spedizioni verso l'Oceano d'Oriente armati di ambizione e senso di appartenenza. Nessuno tornò mai. Pare che il sogno del fondatore sia destinato a perire insieme a tutti coloro che attraversano l'Arcipelago dell'Orizzonte." la tristezza si solleva; un guizzo nei suoi occhi, un barlume di speranza: "E' questo il problema, dico: che abbiamo accolto così tanta gente e siamo dovuti scendere a compromessi così tante volte che abbiamo dimenticato perché esistiamo! La partenza della Eurus Septima ci ha lasciato senza un soldo in tasca - non è un segreto! - e proprio nel nostro punto più basso abbiamo capito.

Basta missioni! Basta ricompense! Basta gente che vuole solo arricchirsi! A partire dal venti di questo mese le cose cambieranno drasticamente. Le Cronache di Capo Ventura l'hanno chiamata Riforma del Tesoro, sapete, sono giornalisti: dare un nome alle cose è il loro lavoro. Ma contano i fatti: la Loggia d'ora in poi offrirà un mensile ai Pionieri, un minimo indispensabile; ognuno sarà libero di intraprendere e organizzare di propria iniziativa e il Consiglio Ristretto diventerà organo consultivo e giudiziario, nulla più.

Nessuno prende più ordini da noi. Era questo che avrebbe voluto Morris: che ognuno si muovesse per conto proprio. Proprio in questo momento, coloro che sono diventati Pionieri solo per arricchirsi stanno abbandonando la nave come topi."

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Deneb

La reazione del capomastro fu decisamente imprevista, ridendo a crepapelle, rischiarono di perderlo prima che questo potesse rispondergli.

Quando quest'ultimo ci mostra il tatuaggio, mi avvicino curioso, lasciandomi sfuggire un " Ma si sta realmente muovendo? "

Ascolto poi fra il sorpreso e il preoccupato il resoconto della situazione della Loggia " Se mi fosse interessato soltanto un guadagngo facile sarei stato preoccupato... Ma allo stesso tempo mi chiedo che ne sarà della Loggia? Come si manterrà in vita? "

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Elle

MI godo la scena del carpentiere che si scompiscia dalle risate, quando sente la mia domanda. Io un pò meno, non capisco cosa ci sia di divertente, però apprezzo che risponda e sia di buonumore. Lo seguiamo presso la panchina improvvisata, e qua mi accomodo in maniera da riuscire, con un solo sguardo, ad abbracciare tutti i miei interessi: Incubo da una parte, Cercascogli dall'altra, e Iver sullo sfondo. Accavallo le gambe, accomodandomi comodamente, e fisso il carpentiere che annuncia, senza peli sulla lingua, la riforma della gilda e la crisi economica sproporzionata a cui fa fronte la Loggia. Incapace di trattenermi, correggo Iver mentre parla, a bassa voce, ma senza dare l'impressione di volerlo interrompere Forgiarsi? Magari volevi dire fregiarsi... Sto zitta dopo questa uscita ad ascoltare la storia recente e condivido in pieno l'idea di Deneb, trasmessa dalle sue domande: se tutti scappano a caccia dell'oro, come si terrà in piedi la Loggia. Sussurro piano comunque Scappano i mercenari... rimarranno solo i sognatori... potrebbe non esser male... cosa ne sarà della Loggia? faccio eco a Deneb, visto che, ad un tratto, sembra che il nostro arrivo sia stato in un'ora terribilmente buia, un tempismo dei migliori. Eppure, guardando quell'immane cantiere brulicante di attività non riesco a capire come possano dire di essere a corto di oro: un'attività del genere, anche fine a se stessa, frutta dei bei soldoni, se posso azzardare un paragone col piccolo business di Solyst. 

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5 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 12:30

Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

Iver annuisce a Deneb, fiero della magia che stampata sulla sua pelle. "Indica il torrione, ovunque ci si trovi."

XMnvYiq.pngIl commento di Elle gli fa storcere il naso: "E' così che si dice? Perdonatemi, ho imparato a leggere e scrivere dai quartiermastri sui mercantili imperiali..." l'umiltà fa parte delle sue virtù, fortunatamente. Provate a correggere la grammatica del Mastro Armiere Floim, potreste ritrovarvi con un martello da guerra tra i denti. (?) I dubbi sulle questioni economiche della Loggia sono presto dissolte: "La Loggia esiste da più di trecento anni. Ha accumulato terreni, forti, possiede diverse attività redditizie sparse in tutto il continente. Chi è che detiene il monopolio sulla stampa di mappe geografiche? Chi possiede i caravanserragli nei punti più trafficati delle strade di mezzo mondo? Chi disegna le navi per gli imperali?..." domande retoriche che puntano tutte verso la bandiera con la bussola stampata sopra.

"La Loggia ha iniziato a cercare profitti per finanziare le Spedizioni. E' sempre stato così, una fase in cui ci si arricchisce, e poi..." il dito tozzo e calloso dell'uomo disegna una curva crescente in aria che al suo culmine cola a picco: una rappresentazione dell'andamento della tesoreria in prossimità di una Spedizione. "Ma d'ora in poi la musica cambierà. Anche le Spedizioni saranno iniziative dei singoli Pionieri, e proprio loro dovranno procurarsi i fondi per finanziarle. Non credete sia una cosa facile. La Settima Spedizione ha richiesto quasi centoquarantamila pezzi d'oro. E non è stata nemmeno la più dispendiosa!"

Iver boccheggia. "La Loggia sopravvivrà, anzi, ne uscirà più forte di prima."

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Elle

Ridacchio appena quando Iver si scusa, visto che, più o meno, anch'io ho imparato a leggere e scrivere allo stesso modo, anche se con un'insegnante più severa. Il volto di mia madre mi appare in tutto il suo splendore abbronzato, cotto dal sole e bruciato dal vento e dal freddo. Mi manca, tantissimo. Inconsciamente, mi sfioro l'orecchino, poi, colpevolmente, dedico un pensiero anche al mio vecchio. Scuoto il capo con decisione, scacciando la nostalgia in un angolo remoto della mente. Ascolto le rassicurazioni di Iver in materia finanziaria, trovando conferma ai miei sospetti: se la cassa è vuota attualmente, è anche vero che gli introiti ci sono; servirà semplicemente tirare un pò la cinghia e aspettare. Ciò che invece non mi aspetto, che fa sbiancare la pelle già candida del mio volto e spalancare gli occhi come piattini da tè è la notizia della spesa sostenuta per l'ultima spedizione inviata in mare. Una cifra tale da armare una flotta, non una nave. Un fischio sommesso e acuto vola via dalle mie labbra, un commento al tempo stesso lusinghiero e offensivo. Non riesco a spiccicare parola per qualche momento, quando infine sussurro, più a me stessa che agli altri Centoquarantamila... sai quante navi ci metti in mare con una cifra del genere?... il tono sbigottito è evidente a tutti. La cosa però non mette a fuoco le nostre attuali responsabilità, solo la situazione. Appena riprendo possesso delle mie facoltà mentali, ancora stordite da tanta ricchezza, riprendo a parlare, la voce un pò più controllata Bene, e quindi cosa ci aspetta a noi nuove leve, se così vogliamo definirci? Anche con il titolo di Pionieri, qual'è effettivamente il compito che ci aspetta? Partire senza scopo né meta se non quelli del nostro cuore? E tornare poi a farne vanto qui alla Loggia? Solo onore e gloria?  I miei dubbi sono evidenti nella voce e nelle parole, anche se in fondo al cuore so perfettamente che è ciò che cerco. Un viaggio di quattro mesi su un guscio di noce solo per poter dire a me stessa "ce l'ho fatta, con le mie sole forze" è esattamente il sunto del concetto "onore e gloria", questo e nulla più. Guardo Iver dubbiosa, sperando che illumini questa nebbia di informazioni.

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Deneb

Guardo affascinato il tatuaggio, perdendo momentaneamente interesse nel discorso. Solo una grande forza di volontà mi permette di bloccare la zampa a mezz'aria, mentre sto per cercare di prendere l'ago della bussola sulla pelle del capomastro.

Recupero la padronanza della mia zampa e torno ad ascoltare la risposta. La situazione della Loggia rimane un po' strana, quasi in bancarotta, ma con fiorenti attività. Sembra quasi più un giro di vite per cercare di liberarsi dei rami secchi " Centoquarantamilacosa? " mi ritrovo ad esclamare con un volume di voce più alto di quanto non avrei voluto. Guardo l'uomo e il luogo che ci circonda con gli occhi spalancati.

Ascolto poi le parole di Elle Onore e Gloria... avendo sufficiente tempo per riuscire ad ottenerli... limitandomi ad annuire quando quest'ultima chiede delle nostre mansioni.

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16 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 12:35

Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

"La Speranza dell'Est vale più di una flotta intera, mia cara." l'uomo aggrotta la fronte e gonfia il petto, fiero del piccolo gioiello di carpenteria e magia varato proprio su quelle stesse banchine. "Pensate che la Libeccio Tertia ne richiese trecentomila-" abbassa la voce "...ufficiali. Si dice che il capitano Townsend riuscì ad arrivare a cinquecentomila con metodi poco ortodossi." - Avete capito che al mastro carpentiere piace spettegolare.

L'argomento vira nuovamente su di voi; per quanto in parte sarcastica, Elle è arrivata più vicina alla verità di quanto crede. "La gloria? Credete che facciamo tutto questo per gloria?" l'espressione di Iver si fa più seria, stringendo le braccia già incrociate e alzandosi in piedi - vorrei dire di scatto, ma la lentezza dell'uomo è proporzionale alla sua età. "La vostra generazione ha vissuto su rotte sicure, con in mano sempre una mappa e una bussola. Credete che non ci sia più niente da scoprire! Che ci penserà qualcun altro a svelare i misteri del mare! Ma non è così, sapete? Se solo sapeste quante cose ancora non sappiamo! Quante leggende da verificare, quanti falsi miti da sfatare!

C'è gente disposta a vendersi l'anima pur di andare fino in fondo a questi misteri, alcuni dei quali necessitano di marinai ed esploratori capaci! Pionieri! Senza parlare delle ricchezze che il mare ha reclamato a sé...basterebbero a finanziare un centinaio di Spedizioni, o forse più!" sfogatosi, l'uomo si rimette al suo posto. "Ma non è l'oro, e non è la fama. C'è una missione superiore, una volontà divina che spinge la gente di mare a prendere il largo. Ci sono persone il cui destino si compie solo quando lasciano la terraferma." il ciondolo al suo petto brilla mistico del riflesso della luce solare.

"Essere Pionieri significa essere liberi di esplorare l'ignoto." sagge parole. "...e difendere questa libertà ad ogni costo, contro quelli che vogliono togliercela." riferimento del tutto casuale ai Mastini d'Avorio.

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Elle

Il capomastro è strano. Dice cose che cozzano l'una sull'altra, da un lato ideologia, dall'altro teologia, in uno strano miscuglio di fedeltà, apparentemente scompagnate. Vengo da un'isola, Solyst. Se sali sulla cima più alta, l'unica cosa che vedi è il mare sconfinato. Sono nata su una barca da pesca. E dei miei ventiquattro anni, ne ho passato almeno venti in mare. Esclamo il tutto con tono duro e didascalico, un'esposizione di fatti e non di sogni So cosa significa essere liberi, ma non è legandosi a una gilda che lo si diventa. C'è gente disposta a esplorare l'ignoto, vero, ma nessuno lo fa a stomaco vuoto. Non riesco a capire. Sospiro, lasciando scivolare via il tono reciso per uno semplicemente rassegnato Non riesco proprio, mi spiace. Mi zittisco, cercando di riflettere sulle implicazioni sottintese nelle parole del vecchio Sono venuta qui per esplorare, non per una guerra. Non sono una ragazzina, che non capisce che talvolta c'è da combattere per le proprie idee. Però non capisco perché, se la paura che avete è rappresentata da una minaccia al vostro stile di vita, perché non avete preso... provvedimenti... più...   lascio morire la frase, incapace di proseguire.

Modificato da aykman
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Deneb


La questione si faceva ingarbugliata e più che darci spiegazioni, Iver sembrava che ci spronasse all'esplorazione, per poi affossare quello stesso stimolo sminuendo la nostra generazione, in quanto a capacità esplorative.

Insomma il suo discorso non mi era molto chiaro e il carattere fumantino di Elle cominciava nuovamente a fare le bizze. Raggiungo la cima di una delle casse, accovacciandomi quindi sulle gambe e osservando il cantiere intorno a noi. Torno a guardare i miei due interlocutori, cercando di far chiarezza nella mia testa " Sono stato sempre un tipo curioso, forse anche più di quanto la mia natura solitamente mi imponga, ma allo stesso tempo non disdegno i lussi e la bella vita che dalle scoperte possono essere generate... " la coda ridiscende, adagiandosi lungo le casse restando in silenzio per un momento " Allo stesso tempo non sono solo uno 'sciocco sognatore'... gli ultimi giorni mi hanno catapultato addosso enormi responsabilità e possibili conseguenze che non ho intenzione di scaricare su altri. Questo fa di coloro che vogliono toglierci questa libertà un nemico comune... "

Guardo i riccioli della ragazza, una strana massa fulva, sotto cui si nasconde una testa sensuale quasi quanto il resto del corpo " E come giustamente dice Elle, purtroppo non si combatte solo con gli ideali e i buoni propositi... "

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Il 6/4/2020 alle 18:58, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 12:35

Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

"Il vostro stomaco sarà sempre pieno, ve l'ho detto, la Loggia dà vitto e alloggio a tutti i suoi Pionieri" Iver, nonostante la goffaggine, cerca di farsi capire come meglio può. "E non solo. I Pionieri si aiutano tra loro, si consigliano, si supportano." le mani dell'uomo si intrecciano, accentuando il punto focale del discorso "Naesala non chiederà mai un doblone per identificare un artefatto o insegnarvi un incantesimo; né Floim si azzarderà a fare la cresta sul prezzo del ferro a scapito delle vostre tasche. Una cosa è andare all'avventura da soli, un'altra è avere qualcuno che è dalla vostra stessa parte."

Informazioni. Cure. Magia. Armi. Mappe. Appoggi politici. Conoscenze immense. Ognuna di queste cose ha un corrispettivo in oro al di fuori delle mura della Loggia capoventurese, ma per chiunque abbia il tatuaggio della bussola stampato sull'avambraccio, è tutto gratis (o quasi). "Avete mai frequentato i Cantori della Lama? O l'accademia delle Ombre Danzanti? Avete studiato nautica presso Quirilia?" la risposta è retorica, da parte vostra "Le gilde impiegano la gente capace come mezzo per riempire le tesorerie. Se un mercante paga la scorta armata con cento monete d'oro, state sicuro che voi non ne vedreste più di venti. Altrimenti dove sarebbe l'investimento stesso? La Loggia è stata così per tanto tempo, finché ci siamo resi conto che non siamo nati per questo. Valkur testimone!"

Prima che l'argomento prenda nuovamente la tangente diretta a discorsi di mare e destino, Elle già sbuffa sui Mastini d'Avorio. Iver stavolta ha davvero poco per controbattere. "Se li affrontassimo, perderemmo. Siamo esploratori, non combattenti. E loro sono...fanatici. Devoti di una religione occulta. Schiavisti finanziati dall'impero Handorien e dalla magocrazia della città oscura di Saramar. Abbiamo perso molti Pionieri nel tentativo di opporci, ma ho il sospetto che sia solo questione di tempo prima che la Fortuna dell'Imperatore raggiunga Capo Ventura."

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Deneb

Le parole di Iver questa volta, colpirono nel segno. Sapevo bene di cosa stava parlando, tante volte ero stato da una parte e dall'altra della barricata, pagando o chiedendo monete per servizi chiesti o elargiti.

Le vibrisse si mossero impercettibilmente, quando realizzai la montagna di possibilità che una cosa del genere, diventare Pioniere della Loggia signicasse e comportasse. 

Nel mio caso poi la scelta era quasi obbligata, dato lo scotto che a cui avrei destinato il mio popolo se avessi nascosto la testa sotto la sabbia " Sarebbero in grado di attaccare addirittura la città? O comunque venire a dettare legge qui? " guardo il vecchio, con aria corrucciata e preoccupata " E se sono in grado di arrivare a tanto, cosa li ferma dal fare la mossa e mettere definitivamente la parola fine a qualcuno che continua ad infastidirli da così tanto tempo? "

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Elle

Lascio vagare lo sguardo lontano, attraverso le navi messe in secco, lungo la banchina affollata. Lentamente, sussurro piano Forse è proprio questo il problema... avete mandato esploratori a fare il lavoro di assassini... tonni anziché squali... magari l'analogia non è delle migliori... siete esploratori, vero, ma sapete come menar le mani, vi ho visto in azione... prendo fiato e penso ancora al problema  Comunque non credo che la Fortuna dell'Imperatore oserà assalire Capo Ventura: c'è una bella differenza tra fare il bracconiere e assalire una fortezza. Ci vuole ben più che coraggio, ci vuole forza... e a voi qua non manca: non siete prede, e non siete pochi. Sbuffo, alzandomi dalle assi di legno e lisciandomi il retro della gonna, al tempo stesso spaventata e smaniosa di fare qualcosa. Non so cosa poter fare per aiutare, ma darò una mano. Sorrido al carpentiere e concludo Qual'è il primo compito che ci aspetta? 

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17 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 12:40

Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

"E' tutto quello che abbiamo." sospira il capomastro. E' una guerra impari, e siete capitati dalla parte perdente. Alla domanda di Deneb per metà risponde la supposizione di Elle, e per l'altra lo sguardo speranzoso di Iver verso l'ottavo piano del torrione: Kerberos Fuinur, l'uomo immortale che si erge baluardo inamovibile a difesa di Capo Ventura e dei suoi abitanti.

Il vecchio carpentiere ritrova il buonumore a sentir le parole della ragazza: "Prendete i vostri documenti e recatevi all'ottavo piano; prendete il pozzo gravitazionale e poi la prima porta a destra, la riconoscerete subito. E' il laboratorio di Naesala Ertoris, la Prima Incantatrice. Se volete diventare Pionieri, avrete bisogno di uno di questi" indica il suo avambraccio. "E come ho già detto, non ci sono più missioni da prendere. Una cosa potete fare, però: un favore personale a questo vecchio lamentoso" - sé stesso, a scanso di equivoci - "I goblin in città sono irrequieti. Voi non potete saperlo, ma le creature di Maglubiyet hanno la nomea di essere contrabbandieri e trafficanti. C'è un pioniere di nome Raftal che sta indagando proprio adesso. Vorrei che gli deste una mano come potete. Ho un brutto presentimento a riguardo."

L'uomo si alza dal suo scranno di legno e si piazza con le mani sui fianchi ad ammirare la Incubo. "Sarà pronta entro le prime luci del tramonto." assicura alla ragazza, rimboccandosi le maniche.

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Elle

Sospiro, non del tutto certa di esser felice della situazione. Sicuramente, sarò più felice appena rimetterò piede in mare: stare a terra mi rende nervosa, non mi sento mai completamente a mio agio. Va bene... va bene... la prima incantatrice... vedremo se lei potrà darci qualche dritta in più. A proposito, dove lo troviamo questo Raftal, e come lo riconosciamo? Faccio qualche passo per sgranchire le gambe, indecisa. Man mano che parlavamo, la preoccupazione si è fatta spazio tra l'eccitazione e la confusione che agitano il mio cervello. Sospiro ancora, sfiduciata, la mente che vaglia un problema dopo l'altro senza trovare soluzioni per nessuno. Mi volto verso Deneb. Almeno lui qualcosa di concreto ce l'ha tra le mani: una vendetta, o per lo meno la rincorsa alla giustizia che la maschera. Grazie ancora, mastro Iver. Dove la attraccherete la mia bambina, quando finite? Non vorrei impazzire cercandola getto uno sguardo ai moli gremiti e come avete notato, tendo a diventare apprensiva...

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Ospite
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