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Capitolo Zero: Fuggitivo


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4 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 23:10

Capo Ventura || Brezza leggera da Est, cielo terso

Il percorso verso la taverna del Cigno è silenzioso quanto solitario. Sono pochissimi i Pionieri nell'atrio a quest'ora, molti dei quali non vi degnano nemmeno di uno sguardo. Ritrovate le guardie che vi hanno accompagnato al portale esterno della Loggia che invece vi salutano con un "Buonasera" meccanico, e proseguite su Via dei Mercanti, buia e abitata solo da qualche marinaio ubriacone ed una banda di sei o sette halfling poco raccomandabili. Per vostra fortuna non sembrate dei tipi da rapinare, perciò vi lasciano stare molto volentieri.

L'osteria è un posticino sulla sinistra della strada, fuori dalla quale alcuni marinai stanno contrattando il prezzo con una prostituta troppo truccata e col seno al vento. Nel vicolo accanto, due tipi loschi si scambiano qualche moneta d'argento in cambio di un sacchetto di cuoio grande quanto un pugno, stando attenti a ritrarsi quando una coppia di guardie passeggia per strada dando brusche occhiatacce a coloro che sono nei pressi.

Un paio di marinai ubriachi urlano loro qualcosa come "Brutti fr.oci, sapete dove potete infilarvi le vostre manette del ca.zzo?" ed evidentemente i due non la prendono molto bene, perché si avventano sulla coppia e iniziano a pestarli più del necessario. In una manciata di secondi i due sono a terra a in preda ai calci e ai pugni metallici delle guardie, che li lasciano sanguinanti per strada quando altri cinque escono fuori dalla taverna, rompendo bottiglie sulla parete dell'edificio con fare minaccioso. Una delle due armature, la più giovane, fa per sguainare la spada ma l'altra riconosce l'inferiorità numerica e prendendola per un braccio le intima di andare via.

Giungete di fronte alla porta della locanda mentre gli amici dei marinai raccolgono i malcapitati e li portano altrove verso il porto, con la prostituta elfa accanto a loro che non batte ciglio sulla scena. Che bel posticino accogliente...e non siete nemmeno entrati!

Modificato da Bellerofonte
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Guardo la scena con un misto contrastante di sentimenti: lo squallore, l'odio, la rabbia e l'indifferenza, il tutto condito dalla nostalgia di simili scene già viste altrove. Sospiro triste pensando che sono troppo stanca, fisicamente e mentalmente, per mettermi in mezzo; soprattutto, dover prendere a calci una coppia di guardie perché incapaci di imporre l'autorità senza menare le mani e dover pestare un gruppo di marinai ubriachi perché troppo rapidi nel farsi giustizia da se mi sembra troppo come benvenuto nella nuova città. Guardo Deneb e scuoto le spalle, avviandomi all'interno. Li mi fermo a fissare attraverso l'aria viziata un bestione enorme dietro al banco Sempre meglio sussurro al mio compagno, palesemente a disagio alla vista dell'oste Speriamo bene aggiungo, scuotendo nuovamente le spalle mentre punto il bancone.

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Lasciato il mastio della Loggia, seguiamo le indicazioni per raggiungere la locanda, trovando lungo la strada, ubriachi, una banda di halfing poco raccomandabili, spacciatori, prostitute, altri ubriachi, questa volta molesti e delle guardie che ben decidono di pestarli in risposta ai loro insulti e rischiano a loro volta di essere linciate dagli amici dei due pestati.

Arrivati sulla porta della locanda, porgo i miei omaggi all'elfa calorosa che staziona nei pressi della porta. Entriamo e cerco di farmi un'idea di cosa ci aspetta all'interno.
" Prima cena e poi vasca? " chiedo alla mia roscissima compagna

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Il 12/10/2019 alle 17:54, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 23:15

Capo Ventura || Brezza leggera da Est, cielo terso

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La prostituta all'ingresso saluta il gatto giocherellando con le sue tette mentre fa una risata isterica e sgraziata. Entrate in quel mezzo tugurio in perenne penombra che chiamano taverna del Cigno, casa di marinai, Pionieri ubriachi, pirati travestiti da mercanti ed halfling pronti a sgraffignare qualche moneta dai borselli degli sprovveduti. Ci sono diversi tavoli illuminati dalle lanterne ed il chiasso assordante di gente che urla, gioca a dadi, canta e sbatte bicchieri di legno sui ripiani rovesciando a terra liquido imbevibile ai più. Ci sono ancora un paio di tavoli liberi: uno al centro esatto della stanza, più vicino al baccano, e l'altro invece in fondo, lontano da tutti. Al bancone vi aspetta un goblinoide enorme, un bugbear che a stento entra nello spazio tra il bancone e le botti dietro di lui, preso a pulire i bicchieri con uno straccio infilato su un dito.

"I signori gradiscono un rinfresco?" la voce del bestione è roca, ma è la più gentile nei modi da quando siete approdati a Capo Ventura; definirei perfino inquietante un coso enorme e brutto che vi parla come un maggiordomo di qualche casata nobiliare in mezzo a un caos del genere.

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Sbuffo e mio malgrado sorrido: Deneb gioca e palesemente gli piace il gioco, ma la colpa è mia che per prima ci ho voluto giocare. Peggio, sono consapevole del fatto che una parte di me, bella grossa e in astinenza da mesi, agogna il gioco e a uno dei suoi possibili finali in maniera quasi dolorosa. Mi vergogno un poco all'idea, ma la vista dell'elfa fuori dalla porta con le tette al vento cancella completamente il sentimento: lei è costretta a fare un lavoro malvisto da tutti ma richiesto quasi come il cibo e l'acqua dai marinai, e fatto in modo un pò più elegante o perlomeno appena appena meno sfacciato probabilmente le guadagnerebbe meglio, sia in salute che in condizione sociale. Per parte mia, mi dispiace per lei ma non la condanno per questo. In un certo senso anzi, apprezzo il fatto di averla incrociata come un richiamo alle pratiche di tutti i porti del mondo. Ehi, ci provi con me, ma guardi le altre? domando con tono fintamente duro, guardando verso all'ingresso Mi piacciono un sacco le orecchie a punta. E anche le altre punte sono carine, nonostante tutto... un pò troppo in vista però... aggiungo meditabonda, quindi sposto lo sguardo su Deneb e continuo ...anche tu hai delle orecchie carine... sorrido e mi volto a rispondere all'oste che, equivocamente, rivolge il suo benvenuto in maniera eccezionalmente educata. Salve attacco rivolta a lui Io e il mio compagno gradiremo avere la cena in quel tavolo all'angolo indico col pollice al di sopra della spalla il tavolo e due camere per la notte. Acqua calda per il bagno, entrambi, dopo la cena. Senza interrompermi, continuo a snocciolare richieste Gentilmente, per la cena gradirei qualunque cosa avete in fatto di verdura o frutta fresca: siamo appena sbarcati e ne sento il bisogno. E birra per me con miele caldo. Tu cosa bevi? concludo infine rivolgendomi a Deneb, ignorando per un momento l'oste per pressare il mio compagno a prendere una veloce decisione: ora che siamo qui, la fame mi assale e così pure la sete; il mio unico timore, che l'attesa sia lunga quel tanto che basta alla stanchezza per sopraffare la fame.

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Nella mia testa continua a rimbalzare una domanda, che però al momento non sembra trovare una risposta la grande e potente Loggia dei pionieri che manda i suoi in una bettola di questo tipo?

La mia attenzione viene richiamata dalla risata sguaiata della prostituta e dal commento fintamente piccato di Elle " Ci mancherebbe.. solo che, e immagino tu possa essere del mio stesso parere, l'educazione è sempre molto importante e io semplicemente stavo porgendo i miei omaggi " sorrido sghembo a mia volta all'indirizzo della ragazza " Anche le tue non sono male " lascio volutamente senza un soggetto la mia frase, libera così di essere interpretata a piacimento.

Una volta dentro la situazione non è molto diversa, tranne che per uno strano e quantomeno inaspettato gentile oste Bugbear " Buonasera a lei "  ho il tempo di rispondere, mentre la rossa attacca con una sequela di richieste. Mi limito ad annuire e fare segno due con la zampa.

Poggio infine sul bancone il foglio che ci hanno consegnato alla Loggia, nella speranza che questo possa farci ottenere un servizio migliore e più veloce. Nonostante tutto, sete, fame, sonno, non posso fare a meno di pensare che questo posto potrebbe essere l'ideale per provare a riempire le mie tasche con qualche moneta, anche se per questo ci sarà tempo.

Aspetto quindi che le due birre vengano spillate e mi dirigo al tavolo precedendo la ragazza. Quando mi raggiunge, mi siedo, lasciandomi finalmente andare contro la parete. Una volta che siamo entrambi sistemati, prendo il boccale " A quello che sembra essere l'inizio di altri mirabili avventure "

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Il 15/10/2019 alle 01:12, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 23:20

Capo Ventura || Brezza leggera da Est, cielo terso

Il bugbear prende il foglio dal tavolo e lo analizza per bene osservandovi entrambi. "Sarà fatto." pronuncia, e vi dà due squallide birre - senza miele! - da portare al tavolo. Vi sedete nel punto in cui c'è meno probabilità di essere coinvolti nelle vicende serali della locanda, liberi di poter discutere in tranquillità degli eventi odierni.

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Mollo lo zaino per terra, spingendolo sotto il tavolo, quindi mi siedo con la schiena rivolta alla parete. Il tavolo di legno usurato non è eccezionalmente pulito, ma sono stata in bettole peggiori di questa. Il pensiero però che la Loggia spedisca i propri affiliati in questa stamberga maleodorante non è molto confortante. Storco il naso e mando giù una sorsata di birra che mi va di traverso, facendomi tossire e sputacchiare come un'anatra, gli occhi gonfi di lacrime. eugh... Ma cos'è? esclamo disgustata dall'amaro inaspettato in bocca. L'oste ci adora già. aggiungo sarcastica, asciugandomi le lacrime e guardando storta in direzione dell'omone dietro al banco Bà... lasciamo stare prendo un piccolo sorso appena sufficiente a bagnarmi le labbra e la lingua, rabbrividendo in maniera impercettibile Speriamo che cena e camere siano migliori... allora guardo Deneb negli occhi come è andata col tuo amico? La pergamena la dice lunga, ma come è andata? Organizzeranno una spedizione di soccorso? Com'era il tizio? gli concedo una pausa di mezzo secondo poi parto a raffica Il mio sembrava un'uomo fatto e finito fisicamente, ma si comportava come un ragazzino per la maggior parte del tempo. Stranissimo. L'ho anche invitato a raggiungerci, ma non credo si farà vivo aggiungo meditabonda, fissando nel vuoto ma in direzione della porta, neanche mi aspettassi di vederlo entrare all'improvviso. 

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Constatato che la pergamena di affiliazione non ci rendono un trattamento migliore, bevo nuovamente quando il discorso viene spostato sul mio interlocutore alla Loggia.

Certo il sapore, pessimo, della birra non rende meno amaro il ricordo di Kerberus "Che dirti Elle... " scuoto la testa sconsolato " Pensavo di stare in una situazione pessima, in realtà sono tranquillamente nella me*da "

Porto il bicchiere verso la bocca, interrompendo il movimento a metà, scuotendo la testa, quindi mando giù un'altra sorsata " Per farla in breve devo decidere se diventare un bersaglio per tutti i mastini, i cacciatori di taglie e gli xenofobi del continente, ma al tempo stesso un'eroe del popolo e degli oppressi, oppure tenere la testa sotto la sabbia e condannare tutti i Tabaxi della costa allo sterminio... "

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Lo guardo un pò interdetta: per quel poco che lo conosco, non l'ho mai visto abbattuto così. Gli accarezzo il braccio e bevo anch'io una sorsata, maledicendo il gusto orribile della bevanda Ehi, non essere così felice sorrido mestamente Poteva andarti peggio. Volgo per un momento lo sguardo sull'oste, maledicendo anche lui, la sua birra disgustosa e l'attesa per la cena, sperando in cuor mi o che almeno la stanza non sia infestata di pidocchi: l'idea di dovermi tagliare i capelli nel caso di un'infestazione è sufficiente a farmi rabbrividire. Tu sei un bravo rag...azzo? Gatto? Come hai detto che vi chiamate? Ah, ecco... Tabaxi. Bé, tu sei un bravo... tabaxi. Credi di avere una scelta, ma in realtà non ce l'hai. Non ce l'hai perché hai già scelto. Sei solo un pò spaventato. Chiunque lo sarebbe, specie sapendo cosa ti aspetta. Il semplice fatto che tu non sia scappato a nasconderti nell'esatto momento in cui hai toccato terra è di per se la risposta alla tua domanda, la tua scelta. Sorrido mettendoci tutto il calore che posso e stringendogli il braccio peloso Ci voleva una  quantità enorme di coraggio per non correre via. Ce ne vorrà anche di più nei giorni a venire Mi sporgo e gli do il più piccolo dei più piccoli baci sulla guancia, poi mi allontano in fretta dal suo volto, arrossendo appena, ma continuo a stringerli il braccio I gatti sono coraggiosi... proseguo in tono meditabondo ...Tu, sei sicuramente il più coraggioso di tutti.  Gli lascio il braccio e mi poggio contro lo schienale della sedia, abbandonando con gli occhi il suo volto e rivolgendolo di nuovo, con una certa apprensione, al banco, alla ricerca dell'oste.

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Il 17/10/2019 alle 14:41, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 23:30

Capo Ventura || Brezza leggera da Est, cielo terso

Finalmente vi viene servita la cena: una zuppa di pesce e verdure per entrambi, non particolarmente saporita ma commestibile. E' il bugbear stesso che ve la porta, indossando un tovagliolo sporco sull'avambraccio destro e porgendo omaggi degni di un re ad entrambi voi. Peccato che le circostanze siano tutt'altro che regali: non c'è momento in cui le vostre sedie o il tavolo - o la taverna stessa?! - non cigolino per l'usura.

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Per un momento tutto il rumore e la cacofonia di suoni che ci circonda scompaiono, assorbiti dal contatto della mano della ragazza sul mio braccio. 
Mi volto a guardarla e le sue parole mi arrivano estremamente chiare e ben distinte dal rumore ovattato che è diventato il resto della taverna.

La ascolto con attenzione, facendomi forza e facendo tesoro del suo incoraggiamento. Annuisco brevemente e quindi le sorrido in risposta, mostrandole per la prima volta il mio lato tenero, ben distante dal solito, più spaccone e sicuro. Ruoto leggermente il bracciale con la pietra lattiginosa, che riflette il baluginio delle torce.

Sto per risponderle, dopo aver fissato il liquido contenuto all'interno del boccale, quando mi sorprende, depositando un bacio casto e leggero sulla mia guancia. Ho un piccolo sussulto in risposta, più per il fatto che è stato del tutto inaspettato che per altro. Torno a guardarla, giusto in tempo per cogliere un lieve rossore che va via via scomparendo dalle sue guance,

Annuisco nuovamente, questa volta con più convinzione " Hai ragione! In fondo è facile fare una scelta quando hai già la risposta... quando in fondo l'hai già fatta... quel Kerberus potrà anche aver seppellito le sue emozioni sotto uno dei tanti strati di metallo che lo ricoprono, ma io... " mi interrompo stringendo con forza il boccale " Be , IO non ho intenzione di caricare le mie responsabilità addosso a nessuno e tanto meno condannare la mia gente, la mia famiglia, ad un atroce destino.

Che mi dipingano addosso un bersaglio, vedranno quanto è cara la pelliccia di questo tabaxi! "

Finisco il mio discorso e vedo che finalmente la cena viene servita, ancora una volta i modi del bugbear mi sorprendono, stonano in maniera clamorosa con il contesto, modi regali in un luogo che non si sa come faccia a stare in piedi ma tant'è.

Diamo qualche cucchiaiata ad una zuppa senza troppe pretese, ma almeno è qualcosa di caldo e fresco da mettere sotto i denti. Torno a guardare la ragazza per qualche attimo " Grazie " le sorrido, poggiando a mia volta, la zampa sul suo braccio ed accarezzandolo leggermente.

Come se un'interruttore fosse scattato dentro di me, ritrovo il buonumore " Oltre a questa fantastica birra, che prospettive hai avuto dal tuo colloquio? "

Modificato da Redik
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Guardo la determinazione tornare negli occhi verdi del gatto, quando le mie parole arrivano a destinazione. Ne sono contenta, contenta perché mi piace quando riesco a far felici le persone; e Deneb tutto ad un tratto sembra felice, come se la nuvola di angoscia che lo avvolgeva si fosse di colpo dissolta. Sorrido di rimando e attacco anche io la zuppa, interrompendo il contatto visivo solo per i pochi secondi in cui l'oste ci interrompe per servire. Chino appena il capo e aggiungo un Grazie al suo indirizzo, poi mi volto nuovamente, mandando giù le cucchiaiate di zuppa senza farmi troppe domande su gusti e qualità. Il ringraziamento che arriva dal Tabaxi mi riempie di orgoglio e piacere, interrompendo la mia concentrazione sul cibo e portando con sé un'altra ondata di soffuso rossore, e la risposta soffocata dalla commozione la nascondo dietro il boccale di birra Figurati. E' stato un piacere. Un piacere del tutto diverso da questo schifo a bollicine mi ricorda la parte della mente cinica, ma non le do ascolto né peso: sono troppo felice per opprimermi da sola. Storco la bocca alla menzione della birra, neanche arrivasse direttamente dal mio cervello tanto è condivisa, ma il giocoso sarcasmo del gatto alleggerisce le mie preoccupazioni, per cui le accantono e rispondo Non molte...a dire la verità, praticamente nessuna. Ho fatto domande e ho ricevuto qualche risposta, ma è stato come... come... soffoco uno sbadiglio ... non saprei come, so solo che adesso ho molte più domande di quando sono entrata in quella stanza qualche ora fa. Kilash sembra un bravo ragazzo, disponibile a dare informazioni, ma sfuggente come una vergine. Mi ha detto che domattina mi spiegherà meglio cosa ci si aspetta da un Pioniere, visto che gli ho detto che a parte navigare a caccia di nuove terre o misteri su cui indagare, non so cos'altro ci si debba aspettare. Mi è sembrato deluso, come se si aspettasse più acume da parte mia... specie dopo il rapporto di Ofira mi lecco distrattamente le labbra dopo aver pronunciato quel nome, come se stessi assaporandone il sapore e non solo il suono o il ricordo ma allo stesso tempo, felice che non allungassi l'elenco di richieste. Non saprei. Speriamo che domattina vada meglio. Sorrido ancora e mi tuffo con rinnovato vigore sulla zuppa, dandogli fondo  in poche, frenetiche cucchiaiate. 

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Accompagno con gli occhi, i gesti le reazioni della ragazza alle mie parole e alla delicata carezza che le faccio. Per qualche attimo il rumore di cucchiai e ciotole è l'unico che proviene dal nostro tavolo. Oltre agli inquietanti e onnipresenti scricchiolii, ovviamente.

Finisco a mia volta la zuppa, non il miglior pasto che abbia mai fatto, ma tant'è. questo c'è ed entrambi non facciamo troppi complimenti. Nella mia mente continuano a non trovare una connessione i modi dell'oste, un bugbear per inciso, e la locanda. Come un pezzo di puzzle che non vuole andare al suo posto.

Lascio però che questo piccolo fastidio venga relegato in un angolo della mia mente, almeno per il momento. Mi concentro invece sulle parole della ragazza, del suo interlocutore alla Loggia " Già, già... un sacco di domande " mormoro di contorno alle sue parole, in un tono che però non pretende di essere incisivo. Piuttosto qualcosa di più di un pensiero ad alta voce.

Il nome del ragazzo/uomo, mi fa capire che sarà il mio stesso interlocutore del giorno successivo. Ascolto le ultime parole del discorso della ragazza registrando un'ulteriore nome, che però non mi dice nulla. " Almeno domani mattina dovrebbe essere più a suo agio, visto che non sarai da sola con lui... Kerberus mi ha detto di comunicare la mia decisione a Kilash, quindi, a quanto sembra, abbiamo entrambi udienza con lui domani mattina "

Bevo ancora un piccolo sorso di questa "birra", mentre le domande sull'oste e il posto sembrano galleggiare sulle bollicine e tornare, almeno momentaneamente, a galla. Decido di non dargli peso " In effetti. Ora che ci penso, tutto quello che so sui Pionieri è l'esplorazione e il recupero di reperti... Non saprei dare altre descrizioni "

Modificato da Redik
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Finisco anch'io la mia zuppa, con uno sforzo mando giù un'altra sorsata di birra, quindi lascio andare boccale e cucchiaio e vengo scossa da uno sbadiglio più grande dei precedenti. Con gli occhi ancora pieni di lacrime per lo sbadiglio, mi stiro voluttuosamente sul tavolo, allontanando il piatto da una parte e il boccale dall'altra in direzione di Deneb. Finiscila se vuoi, io ho dato gli dico con voce nasale mentre gli avvicino il boccale, ancora pieno a metà. Poggio la testa sulle braccia, rivolta verso di lui Speriamo in bene, per domani. Sbadiglio di nuovo, guardandolo fisso e pensando confusamente a mettergli un pò di fretta. Stiracchio un sorriso Sarebbe l'ora giusta per un bagno e il letto, non credi? Allargo il sorriso, improvvisamente ispirata Tra l'altro, qualcuno si era proposto di lavarmi la schiena... per la seconda volta, se non mi sbaglio...  

Modificato da aykman
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Osservo le movenze morbide della ragazza mentre si stiracchia. Guardo il suo boccale, poi il mio, grossomodo nelle stesse condizioni, alzando le braccia a mo di resa e allontanando successivamente il bicchiere a mia volta.

" A domani penseremo domani " finisco di dire, quando al richiamo nemmeno troppo velato di Elle, drizzo le orecchie, rispondendo al suo sorriso con il solito sghembo, ma questa volta più malizioso che sciocco " Credo che la tua sia un'idea eccellente e considerando che sono un Tabaxi di parola non esiste che mi rimangi la parola data "

Faccio per alzarmi, ma ci ripenso e mi avvicino con il viso al suo orecchio, sussurrandole " Se non sbaglio qualcuno aveva parlato una grattatina dietro le orecchie, se proprio vogliamo essere precisi... " 

Modificato da Redik
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Sorrido di rimando, felice di giocare questo gioco: mi fa sentire di nuovo parte di  qualcosa, una sensazione del tutto diversa dall'isolamento su Incubo. Non che me ne lamenti, beninteso: nei mesi passati da sola sono entrata profondamente in contatto con me stessa, la barca e il mare, arrivando  a conoscere meglio tutti e tre e accettando meriti e limiti in egual misura. Mentre ora rientro nel mondo civilizzato e in una comunità, anche se al momento è una comunità di due, con una reciproca conoscenza veramente bassa. E questo determina, necessariamente, di praticare nuovamente la convivenza, le opinioni differenti e perché no? anche le litigate e i divertimenti. Nell'ultima settimana, sebbene in maniera scostante a dir poco, ho ricominciato a relazionarmi con le persone che mi hanno circondato, con l'elfo in maniera più dura e critica, con l gatto qua in maniera più giocosa. Ad esser precisi, qualcuno aveva specificato "se ti comporti bene". Sorrido maliziosa anche io, ma senza muovere un muscolo in più del necessario. Ce ne ricordiamo, signor Deneb? Avete fatto da bravo? Nulla che io possa eccepire? Ridacchio appena prima di scoccare un ultima frecciatina, la faccia perplessa Mi è sembrato che abbiate salutato molto educatamente, all'ingresso, una deliziosa signora. Lo sguardo però non mi è sembrato molto educato: sfacciato lo definirei, in effetti. Corruccio lo sguardo fingendo dispetto e gelosia, mimando e cambiando tono di volta in volta in accordo con le parole E c'è anche una questione in sospeso riguardo a certe "mie che non sono male". Nulla da aggiungere in proposito?   

Mi rimetto dritta e porto le mani al collo, coprendo con le braccia il petto, e lo fisso con un'aria canzonatoria, pronta a gustarmi la difficile replica e l'arguzia con la quale potrebbe vincere punti o il passo falso che glieli farà perdere.

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Torno a poggiarmi sul muro, a con una spalla e rivolto verso la ragazza. Il tono e le espressioni sono palesemente di sfida. E sia mai detto che ne rifiuti una, in special modo se si tratta di aver a che fare con una bella ragazza.

Attendo che abbia terminato al sua "offensiva", quindi mi schiarisco leggermente la gola e torno a guardarla negli occhi, sostenendo il suo sguardo canzonatorio e preparandomi a risponderle per le righe. " Il Se mi comporto bene, signorina Elle, lo avevo dato per scontato... effettivamente non ho fatto nulla che lei possa eccepire " lascio passare qualche attimo, continuando a guardarla, in una specie di duello di sguardi 

" I miei modi sono stati molto educati e lo confermo, per quanto riguarda il mio sguardo, non è stato nulla in più di quello che ho dedicato ai tipi nel vicolo o alle altre situazioni che ci hanno accompagnato da quando siamo sbarcati ad adesso... Semplice curiosità, è quasi un fatto naturale per noi Tabaxi. Puoi forse biasimarmi per questo? "

Scosto i capelli della ragazza scoprendole un orecchio, ridacchiando nel mentre " Non volevo ci rimanessi male. Di tutti e tre eri l'unica con queste insolite orecchie tonde e non volevo ti sentissi... come dire, esclusa o messa da parte. Torno a ripetere, non sono male " le do un buffetto sul lobo, girandole appena la testa, come a volerlo osservare meglio, scoprendole il collo e scendendo delicatamente con la zampa fino all'incavo della spalla.

" Nulla da replicare in proposito? "

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Spoiler

userò colori diversi  per interpretare le  varie personalità di me stessa

Lascio correre lo sguardo dagli occhi alla mano, mentre la avvicina ad accarezzarmi l'orecchio. Spavaldo il gatto, ma digli di tenere le zampe a posto!  Sta buona, vediamo fin dove arriva. Mi si spegne il sorriso mentre pian piano la mano si fa strada dall'orecchia al collo, e comincio invece a mordermi appena il labbro, impaurita e attratta allo stesso tempo, una candela ansiosa di essere accesa ma terrorizzata all'idea di venire consumata. Dove cavolo vuoi che arrivi, scem.a? Soffoco persino nella mente la replica "secondo te?" che impaziente e rovente si fa strada tra gli altri pensieri, bruciandoli come foglie secche. L'elettricità del contatto, il primo, vero contatto con un essere umano dopo mesi, mi riaccende come se fossi fresca e riposata. Ehi, non dire balle, signorina. Anche J...quell'elfo ti ha messo le mani addosso...certo, dormivamo al momento Persino dentro di me, la censura non funziona come dovrebbe; quel nome l'avevo bannato e la mia parte cinica sa perfettamente perché. Peggio, sa perfettamente che usarlo mi farà arrabbiare, e la rabbia copre tutti gli altri sentimenti in maniera perfetta, di solito: un trucco sleale per attenuare la mia eccitazione.  Scusa se sono stata imprecisa. Il primo che mi mette le mani addosso interessato a qualcosa di più che ammazzarmi o tirarmi fuori dall'acqua! Ora basta, sei in punizione, fila in camera tua! Diamoci un taglio con queste schermaglie! Sorrido di nuovo, smettendo finalmente di martoriare il labbro, che nel frattempo si è acceso di un bel colore rosso, spiccando netto contro l'incarnato pallido. Ho già da combattere il gatto, ci manca solo che mi metti i bastoni fra le ruote. Non ci sono rimasta male. Solo un pochino gelosa. Mi piacciono le attenzioni. Lo fisso negli occhi senza mollarlo. Ha capito che mi piace giocare, e si è messo pure d'impegno. A parole si è portato molto bene, per il momento. Mi piacciono i complimenti. E, si, ho delle belle orecchie. Sbuffo appena, divertita. Per il momento, soprassederò sulla curiosità: hai ragione tu, i gatti sono curiosi... Mi si illuminano gli occhi per l'ispirato finale ...ma la curiosità è femmina, sai?  Gli concedo giusto due secondi per mandar giù l'informazione, ma l'impazienza è troppa per potermi fermare Noto con piacere che ti ricordi che mi piace essere adulata. Non ricordi però gli ammonimenti allo stesso modo. Poggio la mano sulla zampa che  è corsa sul collo, coprendola con la mia. L'altra corre verso di lui sul piano del tavolo. Con l'indice, picchio sul petto villoso Guardare e non toccare è la prima regola da imparare. Sbuffo, continuando in tono desolato Sei un ragazzaccio Deneb. Non ti impegni abbastanza. Dovrai lavorare sodo, molto più di adesso... naturalmente, se ciò che vuoi è più di ciò che hai adesso. Scoppio in una risata cristallina, alzandomi e tirandolo per la mano che ancora stringo. Con l'altra corro a prendere la borsa, ruotando su me stessa e inchinandomi dandogli le spalle. Avanti, accompagnami. Per questa volta sei perdonato. Non accorcerò nulla... nulla che mi piace di più sia lungo. Rido ancora, felice. Felice che la giornata sia finita. Felice che il viaggio sia finito. Felice che stanotte qualcuno mi augurerà la buonanotte, se non altro.  

Modificato da aykman
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Il volto della ragazza è assolutamente divertente da vedere. Sembra trasparire il conflitto interno che sta affrontando e chi ne fa le spese nello specifico è il suo labbro.
La sua mano raggiunge la mia zampa alla base del suo collo, mentre sembra essere riuscita a far pace con se stessa ed aver trovato una linea da seguire 

" Quello devo dire che fosse abbastanza chiaro... " un pensiero della doccia sulla barca mi si palesa in mente " Complimenti e attenzioni " la rimbecco sorridendo. Approfittando della piccola pausa che si prende fra una frase e l'altra aggiungo " Dovrei vederla come una cosa negativa? " chiedo alludendo al discorso della curiosità.

Da li in poi, Elle è un fiume in piena, difficile da arginare. Subisco però d buon grado questo suo straripare. Il solito sorriso ebete mi si stampa sul volto quando mi viene dato del ragazzaccio " Se non si rischia almeno un po' nelle cose, che senso ha farle? "

La risata della ragazza però spazza via ogni altra velleità di chiacchiere e io mi ritrovo felicemente a dover recuperare in fretta e furia le mie cose, prima di essere tirato via dal tavolo. Come se fosse stato fatto casualmente, si piega di fronte a me per recuperare le sue di cose, dandomi modo di godermi una prospettiva decisamente piacevole.

" L'ho sempre detto che sono un Tabaxi fortunato "  le dico di rimando mentre ci allontaniamo dalla sala comune.

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