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Of Orcs and Men - TdG III


Pippomaster92

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Insospettiti dalle parole dell'orco, Scania e Arkail si precipitano verso la casa di legno.

Arkail, Scania

Spoiler

Il posto è dove gli umani dormivano e mangiavano. Nella prima stanza ci sono letti a castello di legno con materassi sottili, alcune panche e un tavolo. Da qui dipartono altri ambienti. Il primo è una latrina, il secondo una cucina e mensa, il terzo è bloccato da una porta di legno che Arkail distrugge.

La stanza che vi si apre davanti è piccola e seminterrata. Ci sono catene alle pareti, e una specie di pagliericcio con delle ciotole con acqua e cibo. E incatenata, un'orchessa. È stata picchiata, più che torturata, e sul corpo nudo presenta varie escoriazioni e colpi di frusta, lividi e qualche taglio più profondo. Nulla di troppo grave, è chiaro che volevano tenerla in vita. La catene parte dal collo e si attacca al soffitto, e le hanno legato le braccia dietro la schiena. Vi pare evidente che i soldati l'abbiano violentata più e più volte, senza nemmeno degnarsi di pulirla o medicarle le abrasioni.

Sembra a mala pena cosciente, e quando vi sente entrare si raggomitola e mugola qualcosa spaventa, ma non fa altro.

Non è Garol.

 

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Wurrzag

La resistenza degli umani e' fiera , in futuro dovro' tenere maggiormente in considerazione quelle strane machine lancia dardi con le quali ci hanno messo in seria difficolta' ma alla fine la tenuta dei sacchi di pelle cede ed i miei orchi iniziano a sciamare dentro scatenando la furia innescata dalle mke parole.

Fianco a fianco con il colosso ci lanciamo contro i lanciatori di dardi eliminando anche quella minaccia, quando dal gruppo di prigionieri sento levarsi le grida di incitamento di uno degli orchi capisco che anche le catene che legavano i loro cuori hannno iniziato a spezzarsi.

Alla fine la strage e'completa ma non ce' tempo per festeggiare, non ancora. L orecchie a punta non e' tra i cadaveri ed il secondo gruppo di umani sara' presto sotto le mura.

Sento Argor abbaiare ordini per creare una muraglia di detriti e cadaveri che impedisa l accesso al fortino, a me viene un altra idea da affiancare alla sua.

MI dirigo verso il gruppo di prigionieri 

"Fratelli, abbiamo combattuto e versato sangue per la vostra liberta', poiche' nessun orco merita di vivere da shiavo, sottoposto a fatica e bastonate, nella terra che gli appartiene e che ha dato i natali ai suoi avi"

cerco di guardarli uno ad uno

"I fratelli orchi che vedete qui davanti a voi non vi conoscevano, ma hanno marciato per giorni versato sangue ed alcuni di loro dato la vita pur di liberarvi dalle catene che gli umani vi hanno messo"

proseguo

"La vostra vita ora vi appartiene, cosi come la possibilita' di tornare a camminare liberi nelle terre dei vostri avi , provvedere a voi stessi ed alle vostre famiglie senza dover attendere il consenso di chi si e' presentato da invasore"

faccio una pausa

"Un altro gruppo di umani sta per arrivare, non vi ascolteranno, non accetteranno spiegazioni, non faranno distinzioni tra noi e voi poiche' ci vedeno tutti uguali, tutte stupide bestie da utilizzare per i loro comodi fino a sfinirci. Uccideranno la maggior parte di noi e rimetteranno in schiavitu il resto, ed allora tutto questo non avra' avuto senso."

indico i corpi dei lanciatori di dardi

"Raccogliete le armi degli umani, diamo loro la loro stessa medicina e dimostriamogli che da oggi nessun orco verra' piu' sfruttato e maltrattato per il piacere ed il vantaggio dell invasore!  " 

- Narratore

Spoiler

Vorrei motivare le nuove leve e creare un gruppo di balestrieri per riutilizzare la tattica degli umani contro di loro

 

 

Modificato da Pentolino
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an orc

Un altro orco parla. Altri umani ina rrivo. ancora combattere. Ma stavolta nons tarò a guardare. Sto per prendere nuovamente una spada da terra quando mi fermo, e mi giro veso i resti del recinto e prendo un grosso palo spezzato in legno per usarlo come randello. Poi mi avvicino a quello che da ordini, forse perchè il loro capo, quello che con il grande martello, è andato a vedere l'orchessa.

Chi siete voi? Domando.

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Arkail

con Scania

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Non è Garol. Non so se esserne contento o meno. Il dubbio lascia presto lo spazio ad una nuova rabbia, ad una nuova furia che inizia divampare nelle mie vene. PErché questo scempio? Che motivo ne avevano? Ruggisco, avvicinandomi all'orchessa. Non aver paura, siamo tuoi fratelli. Portiamo addosso il sangue dei tuoi aguzzini. guardo Scania. Sorreggila mentre spacco le sue catene. e con un colpo netto cerco di spezzare i legami che la intrappolano. Sei libera, come lo sei sempre stata. Tutto questo deve finire. Scania, portiamola dal capo. GLi altri orchi devono vedere di cosa sono capaci quei fottuti bastardi dalla pelle chiara.

 

Modificato da Hugin
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Wurrzag

Il  mio sguardo corre in lungo ed in largo alla ricerca di qualche indizio che mi possa dire dove sia Garol.

La mia attenzione viene poi richiamata da uno dei fratelli appena liberati. Ha lo sguardo fiero ed al contrario dei suoi compagni di prigionia, sembra avere ancora viva la fiamma del sangue orchesco che scorre dentro di lui, lo dimostra il grosso palo che brandisce come una clava.

"Siamo il clan Zampa di Sangue, un clan guerriero che ha deciso dicombattere l infezione umana."

rispondo

"Il mio nome e' Wurrzag, dimmi, hai visto dove si e' rintanato l orecchie a punta? E l orchessa catturata? Hai visto dov e' stata condotta?"
 

 

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zampadisangue.... Wurzag... Soppeso le parole... Forse ho capito a quale orchessa ti riferisci. È stata qui due volte. La prima ha parlato ha lungo con l'aelfir ed era presente anche quell'orco là indico Tayyp con la clava ci ha parlato con passione usando anche l'antica lingua. Poi è andata via da sola. Quando avete attaccato è tornata e ha sfidato l'aelfir che però l'ha catturata. Ed è stata obbligata... No... Si è sacrificata ad andare via con l'aelfir in cambio della vita dei nostri cuccioli. Non so dove dia ora. Forse verso la città, forse verso la costa. L'aelfir la chiamava Garol. È lei che cerchi?

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Scania

Con Arkail

Spoiler

Aiuto Arkail a liberare l'orchessa. Quello che vedo davanti ai miei occhi è troppo perché io riesca a parlare. Arkail è più abituato a gestire la furia e riesce a pensare, mentre io sono come bloccato dalla rabbia che mi scorre dentro. Faccio come dice. Se dovessi trovare un umano ancora in vita credo che sarei capace di ucciderlo in modi che poi mi farebbero vergognare di me stesso. Mi sento come se mi fossi ubriacato ma al posto dell'alcol avessi bevuto rabbia. La portiamo fuori e riesco a sentire le ultime parole dell'orco riguardo a Garol. Le sue parole si fanno breccia nella cortina rossa di rabbia che mi ottenebra. Garol è ancora viva. E' stata portata via dall'uomodonna ma è viva. E' come se questo avesse creato un buco da cui la rabbia può uscire, come un piccolo foro in un barile. Ci vorrà tanto prima che se ne sia andata tutta ma adesso riesco a pensare di nuovo.

"Capo! Hadla!" Chiamo a gran voce quando usciamo. Abbiamo bisogno di qualcuno che possa guarire la femmina e del capo perché veda cosa fanno alle nostre femmine e riesca a farlo capire con la sua voce a tutti gli orchi e gli istilli la rabbia che ci pervade. Sono sicuro che lui sarà in grado di trasmettere quello che abbiamo visto senza dover mostrare la miseria in cui la femmina giace agli altri.

Modificato da Pippomaster92
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Arkail e Scania

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Le catene sono abbastanza robuste, ma riuscite a spezzarle con facilità, complice la vostra rabbia.
Quando provate a far rialzare l'orchessa, che sembra chiaramente drogata o stordita, vi rendete conto che è decisamente indebolita e non può camminare senza aiuto. 
Sotto la sporcizia, il sangue rappreso e i lividi vedete dei tatuaggi tribali di un clan che non conoscete. 

Arkail e Scania escono dalla capanna in cui si erano precipitati. Arkail regge tra le braccia un'orchessa nuda e ferita, semisvenuta. Subito Hadla si precipita da loro, disperata dopo aver sentito la storia raccontata dall'orco armato di clava. E il volto viene pervaso dalla delusione quando si rende conto che l'orchessa, appunto, non è Garol. 
Combattuta sul da farsi, Hadla fa cenno ai due guerrieri di adagiare la donna a terra e di farsi da parte, mentre comincia a controllarne le ferite e lo stato di salute. Nel frattempo però si rivolge al Capoclan "Dobbiamo inseguire quell'individuo, e riprenderci Garol! Non possiamo lasciarlo scappare!"

Interviene però anche Rokul, che sta aiutando a distribuire le armi umane ai prigionieri "Piuttosto, capo...se vogliamo asserragliarci qui dentro, sarà il caso di andare a prendere i carri e i cuccioli, i prigionieri e viveri" 

Nel frattempo gli orchi stanno cercando di creare una muraglia con i cadaveri degli umani, per bloccare lo spazio lasciato dal portone. Altri recuperano le armi degli umani, e altri ancora bighellonano indecisi sul da farsi...saccheggiare le capanne, oppure prepararsi per la battaglia?

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an orc

Vedo il capoclan dei nuovi venuti tornare con l'orchessa prigioniera. Un altro orco l'aiuta. Poi un'altra orchessa corre per soccorerla. A quanto pare questa "Garol" dev'essere importante. Forse la compagna del capoclan. I dettaglio, però, non mi interessano più di tanto.

L'aelfir è scappato via a cavallo. Mi spiace per il vostro capoclan, ma temo che dovrà cercarsi un'altra compagna. Quanto alla femmina là... era stata catturata con altri due orchi maschi, questi sono stati lasciati morire al sole su questi pali, mentre lei... bhè lo vedete.

Modificato da Albedo
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Arkail

Esco fuori con la femmina tra le braccia e la adagio dove indicato da Hadla, che subito si precipita per assicurarsi della sua identità. Non è Garol, e vedo lo sconforto nei suoi occhi, anche se si prodiga di controllare le sue ferite. Io mi fiondo da Wurrzag, stringendolo con vigoria come si fa con un vero fratello di sangue. Capo. L'abbiamo trovata nella capanna, l'hanno torturata, solo gli spiriti sanno cos'altro le hanno fatto. E' forte, è ancora viva. poso uno sguardo sugli altri orchi. A parte uno, che pare aver risvegliato i suoi istinti e che brandisce un grosso tronco, gli altri paiono ancora inebetiti. Sono le parole di Hadla e quelle di Rokul che catturano la mia attenzione. Cosa fare? restare a combattere o rincorrere l'uomo pallido per cercare di riprenderci Garol?Qualsiasi cosa tu comanderai, avrai il mio martello. concludo. Non è compito mio riflettere. Il mio compito è eseguire gli ordini del leader e mettere la mia furia al suo servizio. Se dovesse scegliere di rimanere, farò in modo che questo forte diventi la tomba di nuovi umani. Se dovesse decidere di inseguire Garol, farò in modo che il suo aguzzino assaggi la mia arma. Non ho molto altro da aggiungere, al momento. Posso solo attendere le decisioni di Wurrzag.

Scania sembra andare su di giri, mi avvicino a lui ringhiando mentre poggio una mano sulla sua spalla. Lasciamene un pezzo, fratello. e mostro le zanne. Gli faremo male. Questo è poco ma sicuro.

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Wurrzag 

L orco liberato ci fornisce le informazioni che cercavamo. Gli animi si stanno scaldando ma non cè tempo per gli isterismi

Ogni cosa a tempo debito Hadla, dobbiamo procedere con ordine”

rispondo secco e calmo 

Argor! Manda uno dei tuoi con il caaavaalo a recuperare il resto del clan o presto non avremo più ne cibo ne un clan”

Proseguo

Voi al portone , aspettate a chiudere, lasciate uno spazio per far passare i cuccioli e le vettovaglie. Arcieri e chiunque sappia usare le balleste umane,  disponetevi sulle mira ai latindel portone”

poi passo ad Arkail e Scania

Richiamate i vostri gruppi, e voi Zampa di Sangue! Altri umani sono in arrivo, mollate l uxxello ed agguantate le armi”

incito i guerrieri distratti

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Scania

Le parole di Wurrzag ci infiammano. Presto avremo altri umani da massacrare. Per quanto non sia l'arma che preferisco so bene quali effetti hanno le balestre umane. Guido i miei orchi sulle mura a prendere quanto era dei balestrieri. "Prendete tutto ciò che hanno di utile. Ci piazzeremo sulle mure e faremo sentire a quei bas##ardi umani le loro stesse armi!". Sono pesanti e massicce ma sono decisamente letali. Sento ancora il dolore di dove mi hanno colpito e ancora ci sono i cadaveri dei nostri compagni uccisi da loro. "Ci piazziamo qua sopra e li riempiamo di buchi. E quando sono belli ammorbiditi ci lanciamo di sotto e li facciamo a pezzi." Non è ovviamente una tattica sensata ma ancora vedo davanti ai miei occhi le ferite che hanno inflitto all'orchessa. Vorrei poter uscire e farli a pezzi direttamente ma il capo ha ragione sulla linea da tenere. Per un attimo mi fermo a chiedermi come farà Arkail a stare buono dentro il forte sapendo che fuori ci sono degli umani e un sorriso si affaccia sul mio viso sfregiato. Ma è solo un attimo e mi rimetto subito all'opera, non posso fermarmi a pensare o la rabbia avrà di nuovo il sopravvento. Devo stare calmo e concentrato sul compito. Ci sarà tempo dopo di piangere i caduti e di cercare il dannato essere che è scappato con Garol. Il capo ha ragione, è a cavaalo e non possiamo inseguirlo e poi abbiamo il resto del clan a cui pensare. Uccidiamo gli umani e poi penseremo al resto. A uccidere il resto degli umani.

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Nel giro di una decina di minuti accadono diverse cose.

Gli orchi del Clan Zampadisangue si riuniscono all'interno del Campo di lavoro, portando con sé cibo, vettovaglie varie, armi, animali da traino e schiavi umani. Tra questi la donna dai capelli rossi che si guarda attorno con sguardo atterrito, conscia di essere l'artefice di questo massacro tanto quanto i vostri guerrieri. Una delle donne, la schiava di Tayyip, la accompagna cercando di farle tenere il passo con gli altri prigionieri. 

I vostri guerrieri finiscono quindi di rinforzare il "portone" usando i battenti dello stesso e altri detriti per formare una sorta di barriera. Sarà utile se il nemico cercherà di entrare con la fanteria. I guerrieri si posizionano anche dove meglio possono, alcuni sulle mura e sulle torrette (quella nord-ovest ormai senza copertura e in parte annerita dal fuoco di Hadla) e altri a terra. Una mezza dozzina si posiziona in zona arretrata, pronti a correre verso la porta ovest qualora i vostri nemici decidano di entrare da quel lato. 

Hadla, nonostante lo guardo assassino che scaglia contro Wurrzag e il respiro pesante accetta la decisione del Capoclan e riprende a lenire le ferite della prigioniera: può fare davvero poco, però, perché il Clan ha usato tutta la magia degli spiriti prima dell'assalto. Inoltre l'orchessa non ha ferite molto profonde e non è in immediato pericolo di vita, ma è deperita (non mangia da diversi giorni), stanca e piena di tante escoriazioni. 

Prigioniera

Spoiler

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"Ci vorrà del tempo prima che possa riprendersi e tornare tra noi. Il suo spirito è lontano dal corpo, a mala pena attaccato...deve aver sofferto moltissimo" commenta amareggiata la guaritrice mentre le drappeggia attorno una pelliccia che si è fatta portare da un guerriero. 

Ma l'evento più importante è l'arrivo degli umani. Come previsto da Argor giungono dopo una ventina di minuti da quando avete preso il campo umano, e non sono poi molti.
Ventuno appiedati, armati e corazzati, e uno a cavallo. Rispetto a Sirlorenz ha un'armatura un poco meno pesante e l'aria più agile...e soprattutto dimostra più intuito. Già dalla distanza nota che c'è qualcosa che non va nel campo: il portone sfondato, la torretta annerita. 
Poi avvicinandosi di più scorge le vostre truppe e intima l'alt. 
Il drappello umano si ferma a circa centoventi metri da voi, in mezzo alla strada. Poi indietreggia di un'altra trentina di metri, in modo ordinato. E aspettano, al sicuro, eventuali sviluppo.

Truppe umane (7 fanti armati di spada e scudo, 7 fanti armati di lancia, 7 balestrieri. Al posto del blu e del giallo hanno rispettivamente verde e nero).

Spoiler

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Modificato da Pippomaster92
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Wurrzag

Ascolto le parole di Hadla ma la mia mente e' focalizzata sulle nostre prossime mosse

Il comportamento degli umani e' strano e mi fa sentire puzza di bruciato inoltre, ovunque il mio sguardo si posi vedo orchi fieri e valorosi ma pesantemente feriti, il mio compito e' portare il clan alla gloria e la missione che ci e' stata assegnata a compimento, non sollazzare il mio ego

- Orchesco

"Nukkar, prendi il gruppo di cuccioli ed il resto del clan, raziate tutto quello che puo' esserci utile a partire dal cibo..fate in fretta"

dico rivolto allo sciamo

"Scania, Arkail e Tayyip , sistemate tutti i prigionieri umani ad eccezione della donna rossa e della sua schiava nel recinto usato per gli orchi ed iniziate ad accatatstare combustibile per dar fuoco al campo, il caos e le grida degli umani distrarranno i guerrieri li fuori e copriranno la nostra ritirata"

poi mi rivolgo al nuovo orco, quello che piu' degli altri sembra in controllo delle sue emozioni

"I tuoi compagni di prigionia ti conoscono e si fidano di te, raggruppali e preparali a fuggire, creeremo un diversio e ci allontaneremo dalla porta che da sull altro versante del fortino, Argor, tu fai lo stesso con i nostri e mettiti in retroguardia con i tuoi orchi a caaavaaalo"

Ci saranno altre battaglie ed altro sangue verra' versato, ma non oggi, almeno non adesso

 

 

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an orc

Ascolto le parole di quello che a quanto pare è il capo di questi orchi. Poi osservo quelli che sono stati i miei compagni. Vado dal più vicino di essi, è stato spesso con em a lavorare i campi.

Kunta, hai sentito il nostro capoclan? Tu pensa alle femmine e ai cuccioli, io raduno gli altri maschi. Li portiamo all'altro portone e ci disponiamo come per uscire a lavorare nei campi: in fila per tre e ordinati.

 

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Agli ordini di Wurrzag qualche orco protesta, ad alcuni dispiace perdere gli schiavi e il prestigio che ne consegue. Ma la situazione è troppo fragile perché le proteste diventino qualcosa di più. Qualche occhiataccia viene comunque lanciata all'indirizzo del capoclan. 

Nukkar invece annuisce senza remore e raduna i cuccioli (compresi quelli trovati qui) e assieme cominciano a spogliare i cadaveri non ancora saccheggiati e ad entrare nelle capanne. 
L'unica difficoltà viene dalla capanna di pietra, che è ben chiusa e necessita di qualcuno di forte che butti giù la porta. 

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Tayyip

La prima delle battaglie si è conclusa. Un'altra sta per iniziare.
Mi avvicino a Tanya e Katja Doviamo andare dico loro nella lingua umana. State me vicino.
Gli altri prigionieri vengono rinchiusi nei recinti No problema, umani arrivati presto fanno loro liberi invece di uccidere noi.
Le cose sono andate molto diversamente da come previsto, ma il risultato è comunque giunto. Ma a quale prezzo? Per quanto consideri Garol una stupida testa calda, non avrei mai permesso che fosse portata via così. Ho un debito e un credito da saldare, con la druida.
Mi avvicino al Colosso per chiedergli Dobbiamo sfondare la porta di pietra. 
Quindi mi avvicino al cancello ancora integro per aprirci la via di fuga da uno scontro che adesso non possiamo ancora permetterci.

 

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Scania

Faccio un po' fatica a seguire la raffica di ordini impartita dal capo. Ma tanto c'è Tayyip che si muove rapido a fare quanto ha detto Wurrzag. Mentre portiamo gli schiavi dentro il recinto mi avvicino ad Arkail e gli chiedo confuso: "Da quando la schiava ha una sua schiava? Com'è che me lo sono perso?" Mi accingo poi a raccogliere la legna e ad accatastarla quando Tayyip dice che c'è bisogno del Colosso per aprire la porta. Guardo Arkail: "Il primo che arriva alla porta può sfogarsi" So che anche lui non vede l'ora di poter spaccare qualcosa e come me aspetta solo che qualche schiavo faccia qualcosa di stupido per colpirlo. Corro quindi verso la porta per sfogarmi su essa. Dopotutto è sempre legna e il capo ci ha detto di ammassare la legna dove ci sono i recinti.

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Arkail

Il capo ci dà degli ordini ben precisi ed io annuisco risoluto. Aiutato da Scania e Tayyip concludiamo il lavoro in breve tempo: portiamo gli umani nel recinto degli orchi, li strattono con vigoria e li guardo in cagnesco quel che basta da evitare colpi di testa. Scania mi si avvicina proprio mentre tiro per il braccio un pellechiara troppo intraprendente. Tsk. sbuffo. Chiedi all'orco sbagliato. Io li farei fuori tutti, questi sacchi di pelle.  prendo l'uomo per il collo e lo getto a terra, ruggendogli addosso tutto il mio disappunto e lasciando che gocce di bava gli sporchino il volto. Successivamente iniziamo ad ammucchiare pezzi di legno e di altro materiale infiammabile in punti strategici, cosa che ci servirà a breve per appiccare un bel falò. Me lo sono sempre chiesto: ma la carne di uomo si mangia? A distogliermi da tali pensieri ci pensa nuovamente l'attaccabrighe. Che? faccio io, voltandomi di scatto. Eh no eh! inizio a correre come un dannato verso la porta. Volevi fregarmi Lorenzone, il capo dei bastardi, non ti farò divertire prima di me! Chi arriva prima sfonda la porta. A dire il vero non mi interessa cos'è che va spaccato, l'importante è rompere qualcosa. Che sia una gamba, un braccio, una testa o un portone per me non fa nessuna differenza. 

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