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Eumate


Messaggio consigliato

Eheheh!!!

Apro un'altra questione in merito adesso:

Come si combatte l'eumate?

Vi spiego: vanno bene i discorsi (che faccio pure io eh!) del tipo "se si inizia presto è normale che si voglia un gioco EUMATE, con l'età si impara ad apprezzare anche stili diversi, e con un buon master che invogli verso il GDR è possibile mutare lo stile di gioco dei giocatori... (ecc...)".

Ma quando l'EUMATE è apprezzato da un giocatore che, seppur novizio, ormai non è più 15enne, e come idea di cosa è bello in un gdr ti dice che "il bello è provare personaggi nuovi, perchè affezionarsi al proprio PG? Quando muore amen, si cambia con uno nuovo e festa finita!". Un giocatore insomma che non è PP, ma dato che vive solo per provare nuove combinazioni di classe tira fuori PG al limite delle regole e poi non affezionandosi al PG gioca solo per vederlo diventare forte. Non in modo PP, ma comunque un giocatore che cerca solo nuovi mostri da ammazzare perchè con l'esperienza può vedere cosa viene fuori da questa combinazione che ha ideato...

Presente! Non perchè voglia avere PG che diventano forti, ma perchè mi piace provare cose nuove... Come i long drink in discoteca! ^_^

Comunque, un modo potrebbe essere l'imporre una penalità di livello a chiunque voglia cambiare PG (la mia ex-master faceva cominciare con un livello in meno rispetto al proprio precedente PG): cosicchè, magari il giocatore cambierà un personaggio, magari due, ma a quel punto si ritroverà costretto a tenere il terzo, quando vedrà che non cresce di livello o che è di livello molto basso, mentre i suoi compagni progrediscono.

Come metodo è coercittivo (dubito che si dica così, ma proprio non mi viene in mente nessun sinonimo sensato), ma funziona.

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Ohi... Ma nessuno posta più? Ero curioso di sentire altri pareri, la discussione si faceva interessante!

Eccomi qui a soddisfare la tua richiesta! :-D:-D

Ho iniziato anche io con le avventure E.U.M.A.T.E., immensi dungeon pieni di mostri con il mostro possente alla fine, ma un giorno... Un fulmine colpì la testa del master e decise che era giunto il momento di farci attraversare (me e gli altri giocatori) la città, di parlare con le persone e di salvare il tesoro del duca da dei ladri. A quel punto furono i fantomatici ladri ad essere diventati i protagonisti dell'avventura E.U.M.A.T.E., ed indovinate chi fece la parte del mostro finale? Il qui presente Fengor, anche se allora ero un guerriero semplice con spada e scudo di nome Nock Fory (si mi mancava un occhio :-p). Ricordo ancora quell'avventura come la mia prima vera avventura a D&D.

Adesso che sono un master cerco sempre di permettere si giocatori di interpretare al massimo i propri PG, facendogli creare background adeguati, lasciadoli liberi di muoversi come vogliono, parlare con chiunque, e magari allearsi anche con i mostri che dovrebbero uccidere (sono pazzo lo so).

Penso quindi che l'interpretazione sia la base del gioco, e spesso ci sono sessioni di gioco in cui prendono più PX per l'interpretazione che non per i nemici uccisi.

Detto questo vi saluto...

See you next

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Presente! Non perchè voglia avere PG che diventano forti, ma perchè mi piace provare cose nuove... Come i long drink in discoteca! ^_^

Comunque, un modo potrebbe essere l'imporre una penalità di livello a chiunque voglia cambiare PG (la mia ex-master faceva cominciare con un livello in meno rispetto al proprio precedente PG): cosicchè, magari il giocatore cambierà un personaggio, magari due, ma a quel punto si ritroverà costretto a tenere il terzo, quando vedrà che non cresce di livello o che è di livello molto basso, mentre i suoi compagni progrediscono.

Come metodo è coercittivo (dubito che si dica così, ma proprio non mi viene in mente nessun sinonimo sensato), ma funziona.

Non voglio dire che coloro a cui piace provare nuove combinazioni di PG piace solo L'EUMATE.

Volevo chiedere come, secondo voi, si può far apprezzare anche altri lati del gioco a giocatori a cui piace SOLO provare nuovi PG e vederli aumentare di potere.

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Eheheh!!!

Apro un'altra questione in merito adesso:

Come si combatte l'eumate?

Vi spiego: vanno bene i discorsi (che faccio pure io eh!) del tipo "se si inizia presto è normale che si voglia un gioco EUMATE, con l'età si impara ad apprezzare anche stili diversi, e con un buon master che invogli verso il GDR è possibile mutare lo stile di gioco dei giocatori... (ecc...)".

Ma quando l'EUMATE è apprezzato da un giocatore che, seppur novizio, ormai non è più 15enne, e come idea di cosa è bello in un gdr ti dice che "il bello è provare personaggi nuovi, perchè affezionarsi al proprio PG? Quando muore amen, si cambia con uno nuovo e festa finita!". Un giocatore insomma che non è PP, ma dato che vive solo per provare nuove combinazioni di classe tira fuori PG al limite delle regole e poi non affezionandosi al PG gioca solo per vederlo diventare forte. Non in modo PP, ma comunque un giocatore che cerca solo nuovi mostri da ammazzare perchè con l'esperienza può vedere cosa viene fuori da questa combinazione che ha ideato...

Quel mio amico alto con il codo, che hai visto a Lucca Comix, è la riproduzione vivente di quello che hai appena detto (ti riferivi a lui per caso quando hai scritto sto post? :eek: )

Comunque sia, lui o nn lui, tutti i giocatori che la pensano in questo modo qui, non fanno gioco di ruolo.

Far morire personaggi a iosa, per farne sempre altri, sempre più performanti in combattimento, è da giocatori che non sono riusciti a sviluppare il senso del "ruolo", ma solo quello del "gioco", questa gente qui non ha ben chiaro il concetto di GDR e lo considera quasi alla stregua di un "Risiko" che non finisce in una serata di gioco, ma si prolunga per mesi e mesi, oppure interpreta il tutto come una specie di "Diablo" cartaceo.

Ti dirò di più, spesso questi atteggiamenti avvengono per colpa del master, in quanto troppo permissivo.

Con quel fenomeno di giocatore che gioca con me (e che te hai visto fra le altre cose), adesso uso il pugno di ferro, vale a dire che ogni volta che gli muore il PG (a sto punto indifferentemente dal fatto che lo faccia a posta oppure no), parte da un livello meno, e dall'inizio dei PX necessari per avere quel livello.

In questo modo, avviene un maggior attaccamento al proprio PG, e si fa in modo, che non muoia più, per evitare di ritrovarsi con un personaggio di 1° quando gli altri sono di 13°.

Funziona!

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A parte che non pensavo a quel tuo amico. C'è n'è uno nella mia compagnia che è così.

Cioè, simile a lui. Non è che cambi 50 PG l'anno, però dice sempre che a lui non interessa attaccarsi al PG perchè tanto prima o poi morirà, o comunque si stuferà di lui e lo vorrà cambiare. Insomma come se fossero, per dire, sveglie da camera. Quando si rompe o mi comincia ad innervosire il suono la cambio. Tanto per quanto costano!

Il punto è che io sono sempre stato contrario alle penalizzazioni ai giocatori. Intanto la reazione del giocatore è diversa da persona a persona. C'è chi capisce il monito e lo prende per quello che è (ovvero a scopo non punitivo ma isttruttivo) tutto ok, ma ci sono anche quelli che se la prendono e ti dicono che ce l'hai con lui o roba simile.

Sono a favore invece del premio ai bravi. Cioè, si parla fuori dal gioco a tutti e si dice che chi interpreta bene, chi dimostra crescita interiore del PG e non solo statistica prenderà premi in PX! Al massimo il giocatore che non vuole interpretare prende solo per quello che fa.. Giusto i mostri.

Il punto è che però nemmeno io sono convinto risolva il problema. Cioè, toglie di mezzo il fastidio dei discorsi "il master ce l'ha con me", ma risolve l'atteggiamento scarsamente ruolistico del giocatore?

Poi vabbè, un piccolo OT:

il tuo giocatore è un po' un caso particolare. Parlavate di 47 PG cambiati in un anno no? Beh in quel caso si parla al giocatore e si punisce. Il troppo stroppia...

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47 PG in un anno? :eek::eek::eek::eek:

'cidenti!!

Il punto è che, se il giocatore in questione non ha intenzione di provare a giocare in modo diverso dal solito, ci sono poche soluzioni.

Logicamente, la prima cosa da fare è un buon check di Diplomazia, e cercare di convincerlo con le parole, esaltando i lati positivi dell'usare un personaggio con continuità. Ma questo è scontato.

Ora, ci possono essere due situazioni diverse: al gruppo non piace avere personaggi "volanti", oppure al gruppo non da problemi. Nel primo caso, il giocatore in questione dovrà scegliere se andarsene (coercizione anche questa, ma si difende la maggioranza) oppure cambiare stile di gioco.

Insomma, bisogna presentare la situazione con i dovuti pregi e difetti, sia a livello di gioco che di interazione con gli altri giocatori.

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A parte che non pensavo a quel tuo amico. C'è n'è uno nella mia compagnia che è così.

Cioè, simile a lui. Non è che cambi 50 PG l'anno, però dice sempre che a lui non interessa attaccarsi al PG perchè tanto prima o poi morirà, o comunque si stuferà di lui e lo vorrà cambiare. Insomma come se fossero, per dire, sveglie da camera. Quando si rompe o mi comincia ad innervosire il suono la cambio. Tanto per quanto costano!

Qui la faccenda allora, è ancora differente, mentre nel caso citato da me entra in gioco l'incapacità di gestire un PG senza farlo morire perlomeno 1 volta ogni 2-3 sessioni. Il fatto che poi se ne sia fatto una ragione di vita è solo la reazione. (perchè non si sia ancora ritirato, c'ho ancora da capirlo, forse perchè nonostante tutto si diverte lo stesso.)

Il tuo giocatore, proprio non si affeziona a priori al PG, considerandolo un qualcosa di poco valore, quindi un qualcosa da tenere fino a che funziona, poi da gettare. Molto brutta l'interpretazione in questo caso, credo che paradossalmente la cosa sia ancora più grave.

Secondo me il tuo giocatore non è per niente entrato nell'ottica del Gdr, e crede che cambiare il PG, è una necessità che avviene quando il PG muore, o non è più possibilitato a giocarlo, (posseduto magicamente a tempo indeterminato, messo in prigione e buttata via la chiave, senza possibilità di uscire ecc...) e non quando ti accorgi che quel PG lì non ti sta più bene e quindi puoi farne un altro (lo stesso discorso delle sveglie che hai fatto tu)

Anche il discorso delle gratificazioni personali è un discorso piuttosto ostico da affrontare, in quanto spesso e volentieri, nel D&D i punti esperienza per gli incontri sono sempre di più di quelli ottenuti, ruolando ed avendo buone idee per risolvere problemi ecc....

Il discorso che fanno in tanti giocatori di questo tipo qui è: < chi me lo fa fare di ruolare e sbattermi, per avere 30 o 50 PX in più a fine sessione? Tanto quello che fa roba sono i PX dei mostri >

Facendo ragionamenti di questo tipo, uccidi il gioco di ruolo.

Secondo me il master dovrebbe fare più pressione sui punti esperienza di gioco di ruolo, (io lo faccio) dando anche in determinate occasioni 70-80 ma anche 100-120 PX se non di più per determinate azioni di Gdr.

Io do punti esperienza personalizzati ad ognuno, anche in base ad i mostri uccisi, ed al metodo utilizzato per averli fatti fuori, infatti da quel punto di vista lì, nel mio gruppo ci sono molte discrepanze di PX fra un giocatore e l'altro (della serie uno ne ha 2.700 ed uno 1.150, in quanto i PX sono personalizzati su tutto, e non standard come manuale prevede.

Così facendo, si incitano i giocatori a dare sempre il meglio, sia nel ruolamento, che nel combattimento.

Poi vabbè, un piccolo OT:

il tuo giocatore è un po' un caso particolare. Parlavate di 47 PG cambiati in un anno no? Beh in quel caso si parla al giocatore e si punisce. Il troppo stroppia...

Erano 47 PG in 2 anni a gennaio quando ci siamo visti, ora siamo a 49 (ha rallentato un pochino la corsa).

Ora quando fa il 50° si porta a cena fuori e si fa la festa. ;-)

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Il discorso che fanno in tanti giocatori di questo tipo qui è: < chi me lo fa fare di ruolare e sbattermi, per avere 30 o 50 PX in più a fine sessione? Tanto quello che fa roba sono i PX dei mostri >

In realtà una soluzione a questo problema ci sarebbe. Ma implica un notevolissimo sforzo del master, secondo me.

Allora, il master con cui giocavo prima ogni volta che ci dava l'esperienza fermava il gioco e ci faceva due fatidiche domande:

la prima:

"Che azioni credete che i vostri PG abbiano fatti per meritare una ricompensa? Quali azioni eroiche/originali/consone alla personalità e all'allineamento avete fatto per meritare un po di PX bonus?"

Ognuno di noi si vedeva "costretto" ad entrare nella psiche del PG, altrimenti ad una domanda del genere non era possibile rispondere. Se non si conosce e non si è sviluppato il carattere e l'indole del PG, difficilmente si riesce a rispodere qualcosa di sensato. Inoltre ci dava l'opportunità di parlare anche di altri, potendo dire dei compagni cosa si pensava avessero fatto di buono (o di sbagliato) rispetto a quello che avevamo percepito del suo carattere.

E tutte le volte succedeva che ci spiegavamo come e perchè i nostri PG avevano agito in un modo piuttosto che in un'altro, spesso imparando anche dai consigli e dai "rimproveri" dei compagni. A volte io magari dicevo una cosa e qualcuno mi rispondeva che ciò che avevo fatto non sembrava rispecchiare quello che dicevo. In questo modo si riesce a capire se si sta rulando bene o meno. C'è da dire però che questo vecchio gruppo era ben formato, composto da giocatori che sapevano accettare in modo critico le opinioni altrui.

Seconda:

"Cosa avete imparato dalle vostre avventure?"

Qui esce fuori lo sforzo del master che deve cercare di creare storie che insegnino qualcosa ai PG. A volte non imparavamo nulla perchè la nostra avventura era stata recuperare un oggetto nelle segrete di un castello. E se le avventure sono tutte così non ci si può aspettare una risposta positiva dei giocatori.

Il punto è che poi il master dava pochi PX per queste cose.

Io credo che usando questo metodo si può benissimo prendere i PX dei mostri ed usarli come tetto massimo per i PX guadagnati. Del tipo, il 50% dei PX incontri si da a tutti, il restante 50% lo si da in risposta a questa cosa.

Non bisogna far sapere ai PG che però la si calcola così, bisogna dire che quello è il valore degli incontri e lo stesso valore lo si può ottenere con l'interpretazione. Poi a seconda dei casi le percentuali possono cambiare (per dire, in un'avventura più da combattimento dove si guadagnano 5000 PX a testa se ne danno 3000 e 2000 si tengono per le interpretazioni, in una con pochi scontri dove se ne prendono 1000 se ne danno magari 800 ma se ne mettono in palio altrettanti per l'interpretazione....

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Secondo me invece questo è il modo migliore per fare metagaming (o giocate brutte stragioco, come si dice noi alla Livornese)

Non per criticare il metodo usato dal tuo ex-master, che da quello che mi hai detto e da ciò che ho capito è un tipo con i controc****i, ma tende a mescolare ragionamenti che implicano una rivisitazione dell'accaduto sia come giocatore che come PG....la cosa diventa fangosa.

Quello che può venire fuori, è un misto fra una rielaborazione dell'accaduto in gioco, ed una enunciazione di spiegazioni di determinati comportamenti accaduti per semplice conoscenza del gioco (ma che può essere messa e mascherata con poche parole)

Faccio subito un esempio:

Campagna nuova dove nessuno ha mai trovato troll, qualcuno potrebbe mascherare il tutto, dicendo che una cosa imparata da questo scontro, è proprio che i troll vanno uccisi con il fuoco o con l'acido, semplicemente provando varie armi e vari mezzi per sconfiggere il nemico, dopo lunghi tentativi, cosa che magari un giocatore con poca esperienza, non può arrivare a ragionare in questo modo, semplicemente perchè non ha risorse per farlo.

Io dico che più che fare un resoconto su ciò che si è imparato dallo scontro, direi che sarebbe meglio sul ragionare sul comportamento ottenuto sullo scontro stesso, valutando solo la strategia militare anzichè altri fattori, che potrebero descriversi più come "dinamiche di gioco".

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Secondo me invece questo è il modo migliore per fare metagaming (o giocate brutte stragioco, come si dice noi alla Livornese)

Non per criticare il metodo usato dal tuo ex-master, che da quello che mi hai detto e da ciò che ho capito è un tipo con i controc****i, ma tende a mescolare ragionamenti che implicano una rivisitazione dell'accaduto sia come giocatore che come PG....la cosa diventa fangosa.

Quello che può venire fuori, è un misto fra una rielaborazione dell'accaduto in gioco, ed una enunciazione di spiegazioni di determinati comportamenti accaduti per semplice conoscenza del gioco (ma che può essere messa e mascherata con poche parole)

Faccio subito un esempio:

Campagna nuova dove nessuno ha mai trovato troll, qualcuno potrebbe mascherare il tutto, dicendo che una cosa imparata da questo scontro, è proprio che i troll vanno uccisi con il fuoco o con l'acido, semplicemente provando varie armi e vari mezzi per sconfiggere il nemico, dopo lunghi tentativi, cosa che magari un giocatore con poca esperienza, non può arrivare a ragionare in questo modo, semplicemente perchè non ha risorse per farlo.

Io dico che più che fare un resoconto su ciò che si è imparato dallo scontro, direi che sarebbe meglio sul ragionare sul comportamento ottenuto sullo scontro stesso, valutando solo la strategia militare anzichè altri fattori, che potrebero descriversi più come "dinamiche di gioco".

A parte che le cose dette dovevano avere un senso e comunque era sempre il master a decidere se ciò che si diceva era degno di ricompensa o no.

E poi non si parlava mai di cosa si era imparato nel combattere. O meglio, "ho imparato che i troll si uccidono con il fuoco" non va bene. Queste sono cose solo da in-game, che comunque non ci si può far nulla. Anche il più esperto e corretto giocatore di ruolo ci metterà poco a iniziare a combattere i troll con il fuoco, dato che gli sarà difficile intrepretare la totale inesperienza.

"cosa avete imparato" era qualcosa di un po' più profondo, che può anche comprendere cose come imparare nuove tattiche, ma non semplicemente "ho imparato ha combattere gli scheletri con la mazza"..

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Non ho letto i post prima di me quindi scusatemi se dico cose già dette.

Io ho giocate Eumate.All'inizio...anzi direi che D&D e Eumate sono la stessa cosa le prime volte che giochi.

L'Eumate in linea di massima ti dà il meccanismo più giocato in D&D sconfiggere mostri e trovare tesori,solo con il tempo scopri le migliaia di ramificazioni,ma l'80% di noi ha giocato Eumate all'inizio ci scommetterei.

MA va benissimo così e tutto sommato è giusto così.

Mi ricorderò sempre:

Master"siete nella locanda di Specularum(prima edizione;-)) e state parlando tra di voi,a un tratto entra un vecchietto che chiede se tra i presenti ci sono uomini che posso sconfiggere un mostro terribile che protegge un magnifico tesoro...

avrò iniziato millemila avventure così:-D:-D:-D

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Ciao a tutti! il giocatore che dice Elin cmq è PP...anche se potenzialmente sarebbe stato un buon giocatore di ruolo..

Io credo che subito dall'inizio i novizi devono ruolare..ruolare e basta! prima che entrino in regole, manuali e schemi di gioco: all'inizio nn sai niente quindi sei molto più libero..Inoltre credo che come un giocatore prenda la strada che gli da il master all'inizio; mi spiego meglio..se il master ti fa menare e basta diventerai un PP o cmq uno che sta poco dietro al ruolo...

Io personalmente ho avuto come primo master Elin, poi il master dei master (che diceva sempre Elin in questo forum) e un altro ragazzo molto bravo...per questo sono quello che sono..

Mi accorgo però che altri ragazzi che hanno iniziato più tardi in un gruppo dove si menava e basta che non sono venuti fuori come giocatori di ruolo..per questo dico che è meglio metterli subito a ruolare e poi gli scontri....dopo..quando sanno già ruolare! cosi ruoleranno anche nei combattimenti ecc..

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Dirò una serie di banalità:

  1. L'importante è divertirsi, non importa lo stile di gioco purchè ci si trovi tutti bene a giocodiruolare assieme.
  2. Abbiamo ampiamente discusso sull'EUMATE in passato, come prevedibile.
  3. Grazie all'EUMATE è nato Munchkin, quindi lode ad esso!
  4. I cani sono più fedeli dei gatti.

L'ultima non c'entra molto, ma è pur sempre una banalità.

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Personalmente sto per intraprendere un nuovo "viaggio attraverso le dimensioni" con un gruppo fatto al 99% di novizi (salvo un reduce PP mio vecchio compagno di classe, che mi diverte troppo per escluderlo e poi in realtà, a parte la sua passione per gli orchi barbari di lvl 1 con forza 22 è un bravo PG) e il primo compito che gli ho assegnato (visto che tanto partono tutti e se ne riparla a settembre) è (ctrl+c ctrl+v):

Scrivete la storia di un personaggio inventato da voi (e che sia inventato da voi, tanto lo sapete che vi becco se plagiate i manga, i libri o i film...), e scrivete tutto quello che vi viene in mente: la sua storia, il suo carattere, la sua descrizione fisica, tutto insomma. A settembre me la consegnerete e io creerò la scheda che più si avvicina al vostro PG.

Risultato: uno mi telefona una volta ogni 2 giorni dalla sua casa delle vacanze sul lago di como per chiedermi consigli sul suo Binder (ha 22 anni ed è il più serio tra i giocatori che ho avuto fino adesso), un altro continua a posticipare l'inizio ma so che mi consegnerà qualcosa a settembre (perchè l'unica cosa che gli manca è l'idea, la voglia di lavorare c'è), del terzo non ho notizie da quando è partito ma continuo a confidare nella sua serietà... e poi c'è il PP, su cui stenderò un velo pietoso...

Insomma, PP a parte la cosa va abbastanza bene, se riuscirò a creare un buon gruppo di ruolatori sarò soddisfatto.

E se l'orco barbaro non avrà BG allora non esisterà proprio: se non ha storia non è mai esistito quindi tu non puoi interpretarlo Andre... mi spiace ;-).

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L'EUMATE non è una filosofia di gioco, ma uno stile di vita. Forse lo sarà per alcuni, a me sicuramente non piace, specialmente dopo anni di eumatismo il livello di noia è salito a livelli insopportabili.

Intendiamoci, a me non piace neanche interpretare un pg a tutto tondo, che deve sentire gli stimoli della vescica e quanto è spaventato o se sta stillando una goccia in più di sudore rispetto al normale.

Io dico che c'è una maturità per ogni cosa (dire "età" mi sembra troppo discriminante verso quelli che maturano più in fretta).

C'è chi è maturo per l'eumate. C'è chi è maturo per i background. C'è chi è maturo per interpretare il background. C'è chi è maturo per interpretare le conseguenze del background.

E così via

ai maturi le cose mature

agli immaturi le cose immature

ovvio che un minimo di progresso va fatto, altrimenti si rimane ancorati alle vecchie abitudini

la classica abitudine è "mi comporto da iperdiffidente-pessimista/ultrainvincibile-ottimista anche se il mio pg di natura non lo sarebbe"

che conduce a

dietro una porta chiusa a chiave quasi sicuramente c'è un pericolo

dietro quel castello in rovina c'è un cimitero infestato/una zona di magia del barlafus

con le scaglie di un drago ci puoi fare un'armatura, ma prima devi trovare il drago, che sicuramente ucciderai/ti mangerà

Bon, non solo non ci sono le sfumature del bianco e del nero, ma i colori e le sfumature di questi.

Brutta bestia anche la dissociazione. "E' il mio pg che attraversando la porta ed è in pericolo o sono io che ho paura perché dovrò ricreare il pg?".

e poi c'è il PP, su cui stenderò un velo pietoso...

Il PP lo confondo sempre. Sarà che il mio gruppo attuale è composto da eumatosi, ma assolutamente non pp.

Sto pensando a come rendere allettante "spendere" i punti esperienza.

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...

Io dico che c'è una maturità per ogni cosa (dire "età" mi sembra troppo discriminante verso quelli che maturano più in fretta).

C'è chi è maturo per l'eumate. C'è chi è maturo per i background. C'è chi è maturo per interpretare il background. C'è chi è maturo per interpretare le conseguenze del background.

E così via

ai maturi le cose mature

agli immaturi le cose immature

ovvio che un minimo di progresso va fatto, altrimenti si rimane ancorati alle vecchie abitudini

Straquoto in pieno.

Infatti nei post precedenti la mia idea di EUMATE ( e avventure in questo stile) era più o meno questa.

Si cresce, si matura, si modifica lo stile di gioco, ma ciò non toglie che il modello EUMATE sia divertente da giocare se diciamo " aggiornato" al livello di maturità che si ha raggiunto nel gioco di ruolo.

;-)

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Hanzo, ma lo sai che sembri proprio il classico saggio che ti dice la cosa giusta al momento giusto? e non è la prima volta che lo penso...

comunque concordo perfettamente con te

E riguardo al PP volevo correggermi un secondo: non è precisamente la peggior incarnazione del PP mai concepita (quello che infischiandosene di ogni coerenza ti crea un personaggio devastante mischiandoti razze, archetipi e dio solo sa cos'altro), però è davvero uno che vive per la mattanza... fate conto che creando il PG mi ha chiesto: "che classe può portare uno spadone come quelli di Cloud e Zabuza?" io, non accennando subito a presa della scimmia (che mi sono poi fatto sfuggire :banghead::banghead::banghead:) gli ho detto: "barbaro e guerriero principalmente..." il resto è venuto da sè... *sigh*

vabbè, probabilmente questo post è stato un grosso OT ma amen, ci tenevo a spezzare una lancia nei confronti del nostro Kurgh, prossimamente barbaro orco con spadone enorme...

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