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Al Jawahra Naqis - Topic di Gioco


Pippomaster92

Messaggio consigliato


L'uomo si alza e fa un lieve inchino "Ebbene, partiremo nel primo pomeriggio, ovvero tra poche ore. Vi suggerisco di prepararvi e concludere qualsiasi affare abbiate ancora in sospeso. Tra non molto giungeranno dei miei uomini con delle casse per le merci, e voi vi entrerete dentro" ora che la contrattazione è finita, l'uomo è molto più diretto "non temete, ho già trasportato persone che dovevano viaggiare in gran fretta, e tali trasporti hanno dei buchi e delle comodità, diciamo. Una volta che il vascello sarà salpato potrete comunque uscire sul ponte"

Nota

Spoiler

Se non c'è altro che volete fare pagate e io vado avanti. 

Dopo che il mercante si è allontanato, Aisha vi guarda un po' preoccupata "Io non ho denaro per pagare il viaggio, saib. Già vi devo molto, e il mio debito cresce ogni giorno" 
Del resto, se vuole ripagarvi per l'aiuto che le state dando, dovrà comunque seguirvi. Non c'è molto da fare.

Dopo una mezz'ora di tensione e attesa entrano quattro marinai dalla pelle scura, a piedi nudi. Ogni coppia porta una grossa cassa di legno chiusa da diversi giri di gomena. Scrutano i pochi presenti nel locale, poi vi notano e con cenni e sorrisi vi fanno segno di avvicinarsi "Il padrone ha detto che siete già pronti alla partenza. Entrate, entrate! La facciamo in barba ai debitori, eh?" sogghigna uno facendo l'occhiolino, mentre gli altri posano le casse e le aprono.
Dentro sono foderate sul fondo con un panno liso e macchiato...ma sempre meglio del duro legno. E nel coperchio e nelle pareti sono abilmente nascosti buchi e fori per il passaggio dell'aria. Ogni cassa può contenere due di voi, se vi stringete un po'. Non sarà un viaggio comodo, ma almeno sarà breve.

Una volta che siete all'interno i coperchi vengono richiusi, le corde avvolte di nuovo e voi vi sentite sollevare. Dai buchi potete spiare a mala pena l'esterno, vedendone solo piccole parti qui e là...vi state affidando completamente al destino!

Ma per vostra fortuna il capitano è un uomo di parola, e i marinai si dirigono a passo spedito verso una nave mercantile dalle vele verdi: altri marinai si uniscono a voi, con altre casse e balle di stoffa e anfore e barili. Venite "stivati" con cura, in modo che nessun'altra cassa gravi sulle vostre. Sottocoperta fa caldo, ma meno che sul ponte e l'ombra offre un minimo di sollievo. Comunque siete ancora chiusi dentro queste sottospecie di bare e non siete per niente comodi!

Il lento beccheggiare della nave cambia di colpo ritmo: si è staccata dal molo e ora solca le onde del mare libera da legami con la terraferma. Ancora, dovete attendere un po' prima che qualcuno giunga da voi per liberarvi. Quattro marinai guidati da un nano dagli abiti qadiriani slegano le gomene e sollevano i coperchi "Ah, ecco qui i nostri clandestini" dice il nano con aria poco amichevole "Il capitano non si rende conto del rischio che ci fa correre! Certo che pagate bene, ma spesso mi chiedo se il denaro valga il pericolo che ogni volta ci sfiora la nuca. Beh, non pensate che questa sia una nave per passeggeri: via da qui, andate sul ponte e restateci! Qui ci possono solo stare le merci, e i membri dell'equipaggio!" 
Mentre i marinai sorridono e ridono sotto i baffi, il nano vi fa un cenno perentorio verso la scaletta che conduce al ponte.

Una volta coi piedi sulla coperta vi trovate davanti all'immensità del mare. Dietro di voi intravedete ancora la forma ruvida e scura di Katapesh sulla costa, mentre davanti a voi c'è solo lo sconfinato deserto d'acqua. 
Il capitano sta a pochi passi da voi, a scrutare il cielo sereno con attenzione. Nota il vostro arrivo e fa un cenno col capo "Arriveremo tra due giorni, o per la precisione verso sera di dopo domani. Il 13 di Erastus, è una data propizia per chi viaggia in luoghi lontani dalla civiltà. E quale posto più selvaggio del mare? Mi fa piacere avere degli ospiti interessanti con cui cenare -se, ovviamente, il mio invito non vi offende"

Mentre valutate come rispondere potete osservare meglio la nave. Chiaramente un vascello quadiriano, adatto al trasporto di merci...ma non solo. Lo scafo sembra rinforzato, e c'è una balista verso prua. Quasi tutti i marinai che vedete hanno l'aria di duri uomini di mari, e tutti hanno una o più cicatrici sul volto, come il loro capitano. Ora che li vedete tutti assieme vi viene da pensare che siano più che altro cicatrici fatte appositamente...

Modificato da Pippomaster92
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Hakim

Il trasporto fino alla nave non è il masismo delel comodità, ma consdierata l'alternativa è meglio di niente... e anzi pensare che noi partiremo mentre i nostri rivali resteranno ad attendere al porto rende la cassa quasi un trasporto regale.

Una volta in navigazione veniamo fatti uscire e "gentilmente" invitati a stare sul ponte, dove il capitano ci invita a mangiare con lui.

Accettiamo di buon grado il vostro invito.

 

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La cabina del capitano non è poi tanto spaziosa, ma è decorata con sfarzo e gusto. 
Tappeti preziosi, tavolini di legno laccato e intarsiato (assicurati astutamente al ponte con dei chiodi) e numerosi cuscini rendono il luogo molto comodo e piacevole. Un leggero sentore di incenso scaccia l'odore di salsedine.
Mentre aspettate che qualcuno vi porti la cena, il capitano vi fa accomodare e tira fuori da uno scompartimento un narghilé, caricandolo e mettendolo in funzione "Dunque, lungi da me indagare sule vite dei miei ospiti, ma devo dire che siete un gruppetto piuttosto interessante. Non posso che chiedermi chi siate e cosa vi abbia radunato...ma d'altra parte cominciare la cena interrogandovi sarebbe disdicevole e forse anche spiacevole. Capisco bene che saziare la mia curiosità non sia la vostra primaria intenzione"

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Ilyas

<<Come sarebbe assai inopportuno non soddisfare l’umile desiderio di chi ci riconduce a casa per un prezzo così ragionevole e modesto.>> gli dico sorridendogli, attendendo in caso il nargilè qualora lo passasse per fumare in compagnia.

<<Chi più, chi meno di noi è stato guidato dalla fede, in questo viaggio, da Sarenrea. Abbiamo partecipato ad una spedizione per liberarne un tempio insozzato dal male. La cosa ahimè non è finita bene e siamo stati ben pochi a tornare.>>

@master

Spoiler

Bluff +10 ( se mi trovasse attraente sarebbe +11 )

 

Modificato da Zellos
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"Ah, seguaci di Serenrae! Ho sentito qualche voce in merito ad una specie di spedizione sacra nel deserto. Ma solo accenni alla partenza di una carovana. Mi duole sentire queste tristi notizie" passa il narghilè e soffia il fumo "Se me lo aveste detto subito avrei risposto con maggior sollecitudine alla vostra richiesta di un passaggio"

Ilyas

Spoiler

Sembra essersela bevuta.

Hakim

Spoiler

È chiaramente incuriosito da voi e dalle vostre ricchezze: avete comunque pagato sull'unghia una cifra non piccolissima e siete comunque degli individui notevoli. È naturale la sua curiosità, ma forse non è un po' troppo curioso.

 

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Ilyas

<<In effetti sarei molto lieto, effendi, poteste soddisfare la nostra curiosità: chissà quante meraviglie ed orrori avrete visto, quanta saggezza accumulata!>> dico mentre mi sporgo un poco, con espressione raggiante e piena di curiosità.

Spoiler

Non so se diplomazia o Bluff +10, come al solito +11 se avesse gusti che mi riguardano xD

 

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Il capitano non si fa pregare molto, e comincia a raccontarvi le sue avventure.
Così trascorre la cena, in discorsi molto più leggeri, storie fantastiche, pettegolezzi da marinaio, buon cibo e narghilè sempre carichi. Forse il vostro ospite ha capito l'antifona e ha deciso di non indagare oltre su di voi, o forse è talmente pieno di sé che parlare dei propri fantastici viaggi è sufficiente a distrarlo.

Una volta terminata la cena estende l'invito a dormire nella cabina, dove non soffrirete gli spruzzi del mare e il vento fresco della notte. 
E la sera dopo cenate di nuovo assieme e questa volta in compagnia del burbero nano che però, per l'occasione, è meno scontroso.

Infine il terzo giorno trascorre nella sua monotona interezza e verso sera avvistate Okeno e il suo grande porto. Le manovre di attracco e le lungaggini burocratiche impegnano molto il capitano, che vi saluta con sbrigativa cortesia e poi vi lascia scendere a terra augurandovi buoni affari e una vita interessante (non prima di essersi fatto pagare la seconda metà del prezzo pattuito!).

13 Erastus, 4711. Okeno. Sera

Il porto di Okeno è abbastanza animato anche la sera, complici le numerose razze che non necessitano della luce del sole per lavorare, e la gran mole di navi e merci. Mentre vi trovate sul molo vi trovate davanti ad una scelta: andare diretti a trovare il vostro datore di lavoro, oppure cercare di capire prima se gli Scorpioni Neri sono ancora intenzionati a darvi la caccia. Il vostro ritorno può infatti significare che avete fallito...oppure che siete riusciti a recuperare il tesoro. 

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Ilyas

<<Non posso far a meno di essere d’accordo. Cavalli e via?>> domando ai due, con il chiaro intento di affittarne alcuni per fare più in fretta. 
<<Prima avvisiamo del fallimento, prima eviteremo guai...>> dico con il solito tono.

master

Spoiler

Se qualcuno ci ascolta, bluff +10!

 

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Vi muovete rapidi e diretti, con l'obbiettivo di raggiungere la casa di Haji Iqbal il più velocemente possibile. Evitate i vicoli bui, una scorciatoia allettante ma carica di chissà quali pericoli. La larga strada maestra che imboccate è abbastanza sgombra, poche persone si attardano a quest'ora: è il momento di cenare, non di viaggiare.

La casa del vostro futuro socio in affari vi attende con il portone chiuso e uno degli eunuchi a montare la guardia. Ma deve avervi riconosciuto, perché quando vi avvicinate si fa da parte e vi lascia entrare.

Il giardino interno, fresco e verdeggiante, è solo apparentemente deserto: al vostro ingresso la schiava shoanti dal cranio rasato svolta l'angolo dell'edificio accompagnata dal grosso felino maculato. Si sofferma qualche istante come a prendere le vostre misure, e poi riprende al ronda di guardia. Ma subito due altri servitori emergono dal palazzo e vi vengono incontro umili e affabili "Venite, signori! Ci è stato annunciato il vostro ritorno, anche se non ci si aspettava che avreste fatto così in fretta! Prego, abbiamo istruzioni di farvi accomodare nelle vostre stanze. Desiderate cenare, o prima togliervi la polvere del viaggio? Il nostro padrone ha dei bagni magici, e più di mille sono i profumi dei suoi saponi. Prego, entrate pure!"

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hakim

La situazione non mi piace. Troppo servizievoli e troppa foga nel volerci separare o mettere in condizioni da rallentare ogni possibile reazione difensiva, sarò paranoico, ma...

Penso sia più saggio conferire prima con il vostro padrone.

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Khaash 

Guardo Hakim dopo la sua uscita Possibile che sia ancora in allerta? Pure ora che siamo a casa del padrone? 

Vi ringraziamo per la vostra cortesia ma vorremmo liberarci di un peso prima di poterci rilassare... sa come è... i doveri verso il vostro padrone sono la cosa che ci interessa maggiormente, sappiamo che lui è un uomo che guarda oltre qualche vestito sporco e vedrà nelle nostre azioni la passione e il rispetto nella richiesta che ci ha fatto.

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Il servo sembra preso in contropiede e si ritira chiedendovi di aspettare qualche istante. Ritorna quasi subito "Il padrone può ricevervi anche ora, effendi" 

E vi guida fino a quello che deve essere il salotto dell'anziano padrone di casa. All'ingresso le sue due oread gemelle montano la guardia armate di pesanti scimitarre, ma vi lasciamo passare senza una parola. 

La stanza è accogliente e fresca, marmi e tappeti si fondono con i disegni sulle piastrelle blu e verdi alle pareti, e l'aria profuma di gelsomino. Haji Iqbal vi aspetta seduto in un mare di cuscini, con una coperta sulle gambe e una tazza di tè sorretta da un servo che siede al suo fianco. Quando entrate il mercante vi fa cenno di sedervi e poi beve dalla tazzina, sempre senza toccarla.

Infine fa un cenno e il servo dopo avergli nettato la barba dalle gocce di tè si allontana. Lasciandovi soli. "Dunque siete tornati, e non solo siete tutti sani e salvi, ma con voi c'è una persona in più. Ebbene, immagino che la vostra storia sia assai interessante e forse anche istruttiva: lasciate che un povero vecchio ascolti avventure che ormai non può più vivere di persona. Prego"

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